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Annael Sidel

AnnaelSidel

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I Medici della radura
Leslie riaprì gli occhi.
Era sdraiata su una brandina bassa di tela; tutto sommato comoda. Una coperta di lana dai colori Rosso, Giallo e Blu che profumava di Gelsomino la copriva. Teneva le mani giunte sulla pancia e lo sguardo verso l’alto; la stessa postura dei morti nella bara, rabbrivì al pensiero e si mise seduta. La tenda era quadrata molto simile alle tende militari e di color bianco. Un catino d’acqua alla sua sinistra con ancora dentro delle bende, un bicchiere di vetro accanto con mezza bevanda di color arancio scuro; camomilla? Dall’odore no, assaggiò ed era insapore, come se il suo palato non fosse più in grado di riconoscere i sapori.
Una brocca di metallo, una sacca in pelle da cui uscivano dei strani ciuffi di pianta; forse piante medicinali, infatti notò anche un pestello di marmo. Appesi vi erano anche i suoi abiti e dall’esterno un vociare basso. La testa pesava come un macigno e girava peggio di una trottola, portando la mano alla fronte si accorse che era fasciata, notò che anche il polso destro era fasciato. Trovò le forze di alzarsi e di vestirsi; appeso e nascosto dagli abiti c’era uno piccolo specchio tondo “Mamma mia… orribile… se passa una strega mi scambia per sua parente” disse a bassa voce, i capelli sparavano ovunque, non trovando una spazzola usò le dita e fu come passarle su un vecchio tappeto “Orribile è dir poco… e la fasciatura alla testa non aiuta, quasi quasi la tolgo - tirando fuori la lingua – è viola!” tirandola subito dentro.
Scostò di poco la tenda per sbirciare fuori, vide un fuoco con intorno delle persone, sgranò gli occhi dallo stupore, uno di loro era Fortunato, l’altro Edo e poi altre 2 persone, un uomo e una donna. Corse fuori “Amor mio!” l’uomo si girò, si alzò e corse subito verso di lei abbracciandola e baciandola “AMORE! Sei sveglia! Non dovresti alzarti però, ancora non ti sei rimessa” Leslie aggrottò le ciglia, stava per dire qualcosa ma fu sollevata e fatta girare da Edo “Che spavento che ci hai fatto prendere! Per fortuna ti è andata bene! Però che ti avevo ordinato? Ma non importa! Vieni ti presento i tuoi salvatori!” posandola a terra.
L’uomo vestiva in bianco e bianchi; ma più simile all’argento, erano i suoi capelli lunghi, “Ti presento Ivan! E sua nipote Laura! Ti è veramente andata bene! Sono due medici”. L’uomo chinò il capo in cenno di saluto, Leslie rimase un istante a fissare gli occhi verdi, poi si voltò verso la donna su cui tenne a lungo lo sguardo in silenzio. “Leslie? – tutto bene?” disse Fortuanto rompendo il silenzio “Si… certo… - era stranamente attratta dal volto della donna e dalla tinta viola dei capelli; pure gli occhi erano viola – avete detto che vi chiamate?” la donna sorrise e disse “Laura, piacere di conoscerti ma soprattutto di vederti in piedi Leslie”. Leslie sentì un brivido gelato lungo la schiena “Lau…ra? Avete detto Laura… Lai…ra…Laura si dice anche Laitale… non ricordo… forse si dice Gloria…”.
Fortunato premuroso la fece sedere accanto al fuoco, Leslie non capiva che cosa stava succedendo e che cosa gli era successo, peggio ancora dal risvegliarsi dal peggior degli incubi. Fortunato le disse “Hai voluto venir qui di nascosto, in cerca di cosa poi? Hai provato a salire sulle cime, deve esserti successo qualcosa di grave, ti sarà mancata l’aria e sei svenuta, sei rotolata a terra picchiando la testa – Leslie si toccò la fronte – per fortuna devi aver ritrovato un mimino di forze e sei scesa più in basso dove lor due ti hanno trovata, ho detto bene?” concludendo e guardando Ivan “Esattamente, io e mia nipote vi abbiamo trovato semi coperta dalla neve, vi abbiamo soccorso e medicato nel nostra tenda, eravate caduta nel sonno letargico che noi medici chiamiamo Coma; uno stato noto dai tempi antichi nel campo della medica, uno stato di assenza di coscienza” la Voce dell’uomo era pacata, calma e dolce; una ninna nanna.
Leslie non capiva “Non ricordo nulla, da quanto tempo è successo tutto questo? E perché voi siete qui?” Fortunato le accarezzo il volto “Amore, è venuta lei a cercarci” indicando la donna, ma a parlare con la sua Voce fu sempre l’uomo “Il vostro Coma non era profondo, parlavate nel sonno e avete fatto i nomi dei vostri amici, io ho incaricato mia nipote di prendere il vostro cavallo e di trovare ed informare i vostri amici, siete dei Lord ed i vostri nomi sono noti”. Leslie scattò in piedi “ALT! Qui c’è qualcosa che non va! Ricordo di essere salita sui monti e ho trovato una colonna! Non ricordo di essere caduta! Io ho trovato gli Elfi! è vero che esistono! Io so che c’è qualcosa!” Fortunato l’abbracciò “Tesoro non c’è nulla” lei testarda “Ti dico di sì! Io ricordo la colonna! Con quelle scritte strane! Non è neppure tanto in alto” e lui “Non c’è niente! Fidati!”
“Come lo sai?!”
a risponderle fu Edo “Perché ci abbiamo provato anche noi Leslie, mentre aspettavamo che ti riprendevi, non c’è niente, solo neve, ghiaccio e vento… Leslie che ti è saltato in testa? la Questione Elfi era stata tolta dagli atti, è stato un gesto insensato ed assurdo… scusa se te lo dico ma hai rischiato di morire e solo la fortuna ti ha salvata”. Leslie scosse la testa “Siete saliti? Da che parte siete passati? dal bosco? Nel bosco c’è lei che devia le menti! Non potete vedere la maga del bosco! Ma c’è! lei vi avrà letto nell’anima! La mente! non vi avrà ritenuti degni! Solo a me ha concesso di passare!”.
Fortunato lanciò uno sguardo serio e preoccupato verso il dottore che disse “Ci sono tantissimi altri casi documentati di strane cose avvenute sui monti, non per niente gli chiamano Sacri, la Sacralità del luogo, il Misticismo ne hanno fatto un luogo di fatti inspiegabili e leggendari; non so se vi ricordate, girò la voce che su questi monti viveva un essere enorme, altro oltre i 3 metri e peloso, con gente che diceva di averlo visto e di essere stata anche aiuta da lui… nessun uomo è riuscito ad arrivare sulle cime, a volte si pensa che neppure hanno una cima, non sempre è possibile vincere contro la natura – la sua Voce zuccherata entrava nella testa di Leslie - a parte le varie e per carità, credenze Religiose riguardanti il luogo, credo che nel caso della vostra amica il problema sia da cercare altrove, mi spiego… è possibile che stava passando un momento veramente delicato, intendo una malattia difficile da vedere e difficile da curare, lo stress… una mente sotto stress perde la lucidità e spesso viene colpita da altri mali, la paranoia, l’ansia, il panico… se non curata c’è il rischio di perdere il lume della ragione, la diagnosi è la pazzia - Leslie ascoltava e più questa Voce rimbombava nella testa – nella pazzia; nelle sue svariate forme, ci si autoconvince… può essere visto anche come una autodifesa per non vedere ad esempio un fallimento, la mente crea una realtà alternativa ma il cuore e la stessa mente si rifiuta di accettare, è una lotta contro se stessi e si finisce in quel che noi medici chiamiamo Abisso nell’IO Cosciente che lotta con l’IO Incosciente, dove i danni sono irreparabili, non è che sia sempre così, ogni caso è diverso, da medico devo sempre dare una speranza, può essere…che sia irreparabile”. Fortunato; che di medicina non sapeva nulla, idem Edo, disegnarono un volto ancor più preoccupato, mentre Leslie “SPERANZA! HA DETTO SPERANZA! una stella di speranza! Ha detto anche PUO’ ESSERE! Lo dice sempre il RE’! - la testa tornò a farsi pesante e si appoggiò alla spalla di Fortunato – ancor sulla tua spalla poggio la testa, come nella stanza della fortezza… ricordi? Ho sonno ma ho il terrore, dove mi risveglierò la prossima volta? Sul verde prato davanti alla città degli elfi, sulla sedia di fronte al Sovrano o nella stanza della fortezza?” chiuse gli occhi e Fortunato la sollevò e la riportò nella tenda.
 

AnnaelSidel

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Intanto Edo continuava ad ascoltare il parere dei medici “Purtroppo possiamo solo fare delle ipotesi di quello che sia successo in alta quota; non vi sono danni di congelamento, ma può essere… che la carenza d’aria abbia causato lievi danni al cervello, inoltre la caduta e la botta sulla testa non è da sottovalutare… sta bene ma per ora non posso dire che sia del tutto fuori pericolo, servirà tempo – pausa – per la cura si fa complicato e mi duole farvi notare che la vostra amica; l’ho sentita parlare nel sonno, era in una situazione di sicuro stress accumulato, parlava del suo ex marito, dei figli, ha parlato di viaggi in altri Regni… ha mascherato molto bene lo stress e non so dove ha trovato le forze sia fisiche che mentali per andare avanti, adesso deve trovare la forza per uscire da quel mondo irreale che ha costruito per difendersi” intervenne la nipote “Ha uno spirito forte, non vi ha detto nulla per non farvi preoccupare, è una donna forte e altruista, forse troppo… vi deve voler un gran bene… la cura non esiste per questi casi, dovrà trovarla lei e voi questa volta le dovete star vicino, darle sempre l’aiuto che vi chiederà… statele accanto e ripeto, datele tutto l’aiuto anche quando vi sembrerà strano”
Giorni dopo Leslie fu di nuovo in piedi, era molto infuriata e parlando con i suoi amici; quando era sicura che i due medici non erano presenti “Mi ha dato della stressata e della pazza e voi due ci avete creduto? Credete più a quei due sconosciuti che a me? Quei due sono dei ciarlatani!” Edo sospirò “Amica mia, sono due medici anzi da come parlano sono dei luminari, lui poi sà tutto di ogni cosa, quando torneremo a casa consulteremo altri dottori, i migliori! Metteremo insieme i nostri soldi se sarà necessario! – dando uno sguardo – zitti che li vedo arrivare”. Leslie stava bene, secondo lei si sentiva in perfetta forma per non dire rigenerata. Il medico diede il consenso “Può tornare a casa”.
Leslie voleva montare a cavallo ma Fortunato ed Edo avevano fatto una lettiga con pali di legno e stoffe, quelle usate per trasportare un ferito. Leslie provò ad insistere che sulla barella non ci voleva salire, ma non ci fu nulla da fare. Salutarono il dottore e la nipote, Leslie volle restar ultima e spinta da un qualcosa che non comprese volle salutarli essendo certa che gli amici non la sentirono e rivolta ai due “La mia mente; a vostro dire, deve avermi fatto un brutto scherzo, vi chiedo scusa per alcuni comportamenti, però… giorni fa ho tolto la fasciatura alla fronte e non ho visto lividi di caduta… ricordo di averlo fatto quando mi sono risvegliata e ho cercato di pettinarmi… agli amici non ho detto nulla anche del polso, togliendo la fasciatura ho notato un segno di qualcosa – alzando la manica – ha l’aspetto di un morso di ragno… anche se ricordo vagamente di essermi punta con un ramo di Acacia… anni fa una mia dama di compagnia venne morsa da un ragno e gli è rimasto il segno, mentre il segno di una spina di pianta con il tempo passa… ora; io non voglio andar contro il vostro parer di Luminari… ammettiamo, ammettiamo che sia un morso di ragno, chiedo a voi che sapete tutto, quando la sua neurotossina e necrotossina mi sarà entrata in circolazione? Prima di salire verso i monti o dopo? Prima o dopo questa fantomatica caduta? Ma soprattutto perché non avete detto nulla ai miei amici? Un bravo medico deve informare su ogni cosa e un morso di ragno non credo sia da tener nascosto in una diagnosi… sapete, nei miei… deliri; così li chiamate voi, vedo sempre un Sovrano di un popolo leggendario, sarà un caso?”. L’uomo la fissò “Complimenti per la vostra analisi, il morso è vecchio, sicuramente vi ha morso prima di salire e può essere che abbia influito sulla perdita di sensi e quindi sulla caduta, la medicina non è una scienza esatta, alcune cose sono Empiriche, non abbiamo detto nulla perché è irrilevante, sono esperto di ragni e il suo veleno non è in nessuna relazione con il vostro stato, Milady siete molto confusa, comprendo che vi è difficile accettarlo ma la causa è che vi è mancata aria, l’ossigeno non è arrivato più al cervello e siete entrata in coma, ora noi non la sappiamo con certezza ma voi si, la vostra mente era già sotto stress, potrei chiedervi il vero motivo per cui avete lasciato la vostra città e voi mi direte degli elfi, ben sapendo che sotto vi erano ben altre e più serie motivazioni, Milady dovete farvene una ragione, prima lo farete e prima guarirete del tutto”.
Leslie disegnò un sorriso “Non è una scienza esatta… detto da un medico, quindi può essere… che vi sbagliate, avete ragione le diagnosi non sono mai precise”. Il medico la fissò “Può essere lo dico solo io… e può essere che le tossine del ragno siano ancora in circolazione; questo spiegherebbe i vostri strani deliri… vi garantisco che presto i vostri strani sogni o incubi passeranno… tutto ciò che sogni prima o poi scompare – chinando il capo – Milady, è stato un piacere aiutarvi, che le Stelle brillino sempre sul vostro cammino”. Leslie chinò il capo “Voi siete un dottore ma ugualmente chino il capo come se foste un Rè… i miei omaggi e grazie, grazie per le vostre premure, in debito vi saluto”

I due videro il gruppo di umani sparire, la donna rivolta all’uomo “Non sono più intenzionata a farti da complice per le tue tele! Dimmi che hai fatto alla mente della povera Leslie! Dimmi che hai visto!”.
Annael prese il bastone “Sono secoli che mi sei complice, sei entrata tu nel mio Abisso e sai bene che non posso usare le mie figlie!” la donna sbuffò “Dopo avermi mandata ad avvertire i suoi amici ho dovuto anche tener lontana mia madre dal bosco! Pensi che non sospetti nulla? Pensi che non andrà a parlare con Hunien? Mia madre lo sa bene che io sono chiusa con te nella torre, che non mi muovo mai se non ho te al mio fianco! Pensa se tua figlia ti trovava fuori dal Regno!”. L’elfo gli porse il braccio “Sei convinta che io; Signore dell’inganno, non trovo il modo per sviare l’attenzione delle mie due figlie? Tu sei convinta che noi adesso; in questo istante siamo qui? Potrebbe essere un sogno” Laitale lo sguardò male, prese il bastone e schioccando le dita richiamò un corvo nero che subito andò a mettersi sulla sua spalla “Affretta il passo che stasera c’è il ballo a corte! Ho fatto un abito che farò morire d’invida Hunien! E spero catturi il tuo sguardo!”
“Ho occhi sol per te… ma?! che ballo a corte?”
“Annael!!??... Stelle tutte venite giù! Che si apra il firmamento e crollino i pianeti nel vuoto! Oggi è il compleanno della tua amata Mel! La figlia di Mariel!”
“Non ricordo…può essere…per questo l’ho messa nel sogno… ecco perché era nella mia mente…”
“Cosa non ricordi? Della data o di quello che hai passato con la tua amichetta umana Mariel?”
“Era amore vero”
“Detto da te! dall’Unico elfo bugiardo ma nel dubbio ti credo”


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AnnaelSidel

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Lor a Line e Corco Lona
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Tutto il gruppo di amici venne a sapere di Leslie e si ritrovarono al suo castello intenzionati a restare con lei finchè non si sarebbe del tutto ristabilita; a vederla era in perfetta forma, ma subito vollero consultare altri medici che confermarono che la Lady era in perfetta salute "Sbalzi d'umor e altro sono d'attribuire alla Mensilità delle Donne" disse un medico cortese per non entrar nel dettaglio, anche perchè ignorava del tutto la questione essendo un Dolore che Maschi e Femmine non hanno in comune a cui si aggiunge anche il Partorire; a volte Ignorare la materia è una fortuna.
Eppure c’era qualcosa che non andava, era cambiata non era più quella di prima. Leslie dormiva tanto, a volte dormiva 10 ore di fila e mai sotto le 7 ore, aveva preso a canticchiare sempre “Lor a Line E CorCo Lona” che sembrava una di quelle filastrocche da bambini “aiulè blem blem, aiulè blem blum a star sotto ci vai tu” una tiritera senza senso; con parole senza senso, che entrò nel cervello di tutti quanti; un tormentone, con Otto e il Pego che ci fecero la loro variante canora: “Lorelay è una Stivalona con Treccine da Cavallona”.
Teneva sempre con lei i due libri che il Lasi gli aveva regalato; un giorno Fortunato li stava per bruciare ma per poco Leslie non lo sbrana “EHI TU! SON MIEI! NON TOCCARE!” imperiosa e minacciosa, tra il tono ed essere chiamato “Ehi tu!” il Fortunato ci rimase male. Poi il Lasi notò una cosa.

Un giorno Leslie gli raccontò il sogno che aveva fatto quella notte, disse di aver sognato di un carretto nuovo e di averlo visto poi distrutto con al fianco una donna in lacrime. Passarono due giorni ed il Lasi stava camminando tra le vie della città e si trovò ad assistere alla scena di un incidente, un ragazzo era rimasto ferito per colpa di un carretto lasciato senza freni, e la madre in lacrime era al suo fianco. Lì per lì non diede molta importanza alla vicenda però nello stesso tempo gli venne in mente il sogno di Leslie. Questo fatto; di sognare e di prevedere gli eventi, ebbe a ripetersi altre due volte ed anche lui; scettico, iniziò a credere che l’amica, forse per colpa del lungo periodo in Coma ed essendo stata sulla porta della Morte a parlar con gli spiriti, si era risvegliata con la capacità della Premonizione dei Sogni. Un giorno Leslie gli disse di aver fatto un sogno dove si era vista circondata da spie in divisa che la uccidevano specificando anche il numero. Lasi chiese l’aiuto di Otto e di Pego per fare delle indagini di nascosto sui collaborati di Leslie e scoprirono delle spie all’interno del Consiglio di Leslie “Quindi è vero che ha la Preveggenza, mancherebbe Una spia al conteggio se dobbiamo crederle del tutto” disse il Pego. I trè indagarono ancora ma questa spia non venne fuori, ovviamente eliminarono quelle che avevano scoperto ed intanto Leslie ogni tanto raccontava qualche sogno e sempre era seguito da una strana coincidenza che iniziavano ad essere troppe.
Lasi, Otto e il Pego interpellarono un esperto, ovviamente nessuno dei tre capì le parole dello scienziato “Durante il giorno il cervello registra tanti dettagli e informazioni che noi non ci rendiamo conto, nulla va perso e vengono elaborati durante il sonno, questi dati diventano gli scenari dei nostri sogni, il sogno Premonitore non ha motivo di esistere, è una deduzione incosciente che attinge dal quotidiano e ricostruisce possibile eventi futuri, che possono diventare delle intuizioni – vedendo la faccia dei trè che si erano già persi dopo le prime frasi – il cervello è complesso, è una rete dotata di nodi connessi, il cervello è dinamico… forse sto entrando troppo sul complicato per il vostro cervello… nel senso che è in grado di cambiare all’istante tutta la rete ed i nodi in funzione a quello che deve fare…immaginate una chiusa per l’acqua, il contadino regola il flusso girando l’ingranaggio o una leva, ora che apre e chiude per gestire il flusso passano minuti, il cervello è dinamico, apre e chiude il flusso del canale immediatamente ed intanto può far un’altra cosa, ad esempio apre un nuovo canale e vi manda l’acqua, immediatamente manda l’acqua dove vi è richiesta e scarta quello che non ritiene necessario e queste decisioni son talmente rapide che noi non ci rendiamo conto” spiegazione che i trè non capirono, fecero fatica anche a comprendere gli articoli tra una parola ed un'altra “Temo di non aver il cervello dotato di questa rete, per me la rete è quella che sostiene il materasso e magari con sopra qualcuna!” disse Otto e su questa battuta se la rise con il Pego.

I trè continuarono a seguire l’amica e gli dissero che appena faceva un sogno strano, doveva andare subito a raccontarglielo “Lor a Line E CorCo Lona… giusto stanotte ho sognato l’arrivo di una tempesta! Lor a Line E CorCo Lona” manco a farlo apposta.
Lasi passò 10 giorni in cima ad una torre per vedere se arrivava questa tempesta, vide arrivar sì qualcosa ma non dal cielo, arrivava via terra, era un drappello di soldati con un Lord in testa.
Era il Lord a capo della provincia, quello che stava costruendo la Fortezza, che veniva a riscuotere le tasse. Ebbe un incontro con Leslie in privato; è del tutto logico e normale che i Lord trattino in privato alcune questioni, quindi nessuno di loro fu presente ad assistere, si far notar questo perché quando Leslie tornò dagli amici aveva un volto “Scuro” e quello che disse lasciò tutti a bocca aperta. Leslie aveva già raccontato più volte che questo Lord non gli piaceva e l’aveva sempre trattata male e mai nessuno di loro gli aveva mai dato retta, sicuramente una delle cause dello stress e della sua fuga sui Monti Sacri era d’attribuire a lui.
Volto scuro e tono cattivo le sue parole furono queste “Tuoni e Fulmini lo prendano! Che crepi! Ignorante contadina mi ha chiamata! Vi chiedo una cortesia, è troppo se vi chiedo che venga eliminato? Così tanto sangue verrà risparmiato?” poi tornò serena e quando se ne andò canticchiò “Lor a Line E CorCo Lona” lasciando gli amici gelati.
Edo si ricordò le parole del medico che bisognava Assecondarla e Starle Accanto, ma questo era decisamente troppo, Leslie aveva chiaramente richiesto di assassinare una persona e non un villano qualsiasi ma un Lord. Assassinare un Lord Potente, amico dell’Alleanza Orientale che stava dettando legge nel Regno era cosa da non fare, e le prove? non si uccide così alla "togli una carta dal mazzo e buttala" l’odore di guai si sentiva lontano chilometri “Però… - disse il Lasi - è anche una buona idea, insomma sono mesi che parliamo, parliamo… ma di fatti zero! Inoltre valuterei attentamente i sogni di Leslie, l’abbiamo seguita io, Otto e il Pego e ogni sogno si è puntualmente verificano, anche ora aveva sognato la tempesta e quello che ha detto all’inizio… Tuoni e Fulmini che se lo prendano e che crepi, io l’associo che siamo noi la tempesta che si scaglia su quel Lord” la risposta secca gli arrivò da Edo “L’avete seguita di nascosto dando retta ai suoi sogni e non avete detto niente? E dimmi caro Lasi, da quando sai anche interpretare i sogni?”
 
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AnnaelSidel

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Ora, non possiamo dilungarci nei discorsi degli umani che seguirono nei giorni dopo, si può benissimo immaginare che furono discorsi complessi, questioni che andavano analizzate più nel profondo, e tutti i giorni Leslie ripeteva che quel Lord andava eliminato perché era diventato un sogno ricorrente. Non è che si può uccidere un uomo con tanta leggerezza; c’è chi lo fa magari anche a gratis, qui si doveva decidere di eliminare un Lord per via di un Sogno Premonitore. Si formarono i gruppi dei favorevoli ed i contrari, Lasi insisteva sul fatto che; tralasciando che il sogno di Leslie fosse vero o meno, questo caso si sarebbe riproposto in altra veste, ed insisteva sull’Agire, che era arrivato il momento di Dimostrare che non erano solo belle parole “Qui l’etica non c’entra nulla, qui è la legge della Guerra, quel Lord è un NOSTRO NEMICO! Un nemico che da quando è arrivato non ha mai avuto un gesto di PIETA’! e noi siamo qui da giorni a discutere se sia giusto farlo o no, io dico che si COMPIA! Da qualche parte dobbiamo iniziare e serve uno scossone! Siamo Noi la Tempesta!” per il Lasi non era un Omicidio ma la conseguenza della Guerra che genera atrocità ed eventi che solo la Storia saprà dire se saranno stati giusti o sbagliati, per il Lasi erano entrati nel Giudizio della Storia e lui stava lasciando ai posteri un Cavalier inerme, tutto fumo e niente arrosto e di certo lui non voleva essere ricordato come il Cavaliere che: “Ebbe modo di fermare il Lord Tiranno che massacrerà vittime innocenti, ma che decise di non far nulla e lo lasciò in vita e questo fu un errore”. Persero tanti giorni, serviva la maggioranza.

Io che scrivo e Voi che leggete siamo ORA la STORIA, a noi interessa la decisione finale e il gruppo decise di agire, non tanto per il sogno di Leslie ma perché la Fortezza era in un punto strategico e a loro mancava ancora una Base, dovevano uscire dai COVI, serviva qualcosa di IMPORTANTE. Quel Lord era un Alleato di coloro che stavano mietendo ancora terrore ed insani massacri nel loro Regno. Inoltre diventar padroni della Fortezza avrebbe dato più prestigio al loro gruppo di Lord facendoli far quel passo di qualità necessario per trovare l’appoggio e l’alleanza di Lord più importanti e forti.
Venne studiato un piano nei minimi dettagli, il sicario arrivò dal Regno dell’Ovest dove il Pego aveva parenti e parecchie amicizie, arrivò, prese l’anticipo, colpì, prese il saldo e se ne andò, un lavoretto veloce e facile anche perché il Lord troppo sicuro di sé andava in giro senza scorta. Il problema venne dopo e ci pensarono Otto e il Pego con le loro amicizie. Fecero fare documenti falsi; veramente fatti benissimo in cui risultò che il Lord deceduto aveva un erede e questa erede era Leslie che si ritrovò ad Ereditare la Fortezza e si presentò alle porte, entrò canticchiando “Lor a Line E CorCo Lona” e nei giorni seguenti si liberarono; inteso che vennero congedati e mandati via, politici del Consiglio e militari al servizio del vecchio Lord; anche qui non viene scritto del lungo periodo di pratiche e d’incontri per chiarire la questione ma “CARTA CANTA” e il testamento fatto alla presenza del notaio e con 10 testimoni parlava chiaro, Leslie aveva avuto in eredità la Fortezza ed aveva il diritto di cacciare via tutti quanti e d'insediarsi con le sue truppe e Consiglieri.

Nota: non si vuole anticipar eventi futuri, il problema è che gli amici e le amicizie di Otto e del Pego, erano tutte nel loro Regno, questi giri di cosche che si facevano i fatti loro tramite truffe o raggiri ben fatte, era entrato nel mirino dell’Alleanza Orientale; anzi specialmente nel mirino della Lady che si faceva chiamar Regina Del Regno.
 

AnnaelSidel

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Passarono alcune settimane e Leslie disse al Lasi, Otto e il Pego di aver fatto un sogno e loro subito in coro “Racconta” gli disse di aver sognato 4 rospi sulle sponde del lago che saltavano verso la Fortezza diventando enormi “Lor a Line E CorCo Lona! 4 rospi saltellanti diventan enormi e si mangian in sol boccon tutta quanta la Fortezza con tutti noi dentro! Lor a Line E CorCo Lona”

Andarono ad avvertire tutto il gruppo, la Premonizione era evidente “Ha sognato che crepiamo tutti!” disse Otto seriamente preoccupato. Mandarono esploratori nei 4 punti cardinali, per vedere se vi era una o più colonne militari in arrivo ma nulla, quiete assoluta. Venne richiamato lo scienziato esperto di cervello e di sogni “Sognare un rospo è positivo, solitamente porta novità e cambiamenti di vita, è associato alla sessualità... forse la Lady non ha tutte le attenzioni che il suo desiderio chiede - tutti fissarono il Fortunato che diventò rosso - qui si tratta non di 1 ma di 4 rospi che saltano e mordono, mangiano questo luogo, il significato è negativo, allude a nemici che vogliono nuocere, poi se si vuol credere alle tradizioni popolari dei nostri antenati, il rospo veniva associato alle Streghe e alla Magia Nera”. La cosa morì lì, finchè un giorno; era il Quarto giorno del mese ed erano le 4 pomeridiane, le vedette sulle torri della Fortezza avvistarono 4 figure che salivano la strada.
4 uomini in Sai Neri bussarono al portone chiedendo udienza al Lord, tutti andarono ad accoglierli e gli fecero entrare nel grande cortile. Erano preti inviati dal Prelato per dare aiuto Spirituale al Lord. Edo in modi cortesi gli disse che il Lord che cercavano era deceduto, trovato morto in circostanze misteriose e che la Fortezza era stata eredita, ed essendo egli un Lord non doveva dar loro altre spiegazioni. I preti si dimostrarono gentili, non volevano saper altre informazioni e presero la strada del ritorno. Quando il portone si chiuse Leslie canticchiò “Lor a Line E CorCo Lona! Che bel amuleto al collo! Lor a Line E CorCo Lona! D’argento puro con testa di rospo! Lor a Line E CorCo Lona!” sorrise e sicuramente senza rendersene conto canticchiò a bassa voce “Lor a Line E CorCo Lona… 4 Rospi Necromanti! Lor a Line E CorCo Lona!”
Lasi, Otto e il Pego catturano l’ultima strofa del canto e corsero fuori sul balcone e videro i 4 Preti prendere la strada che recava al lago “Non può essere… - disse il Lasi – anche voi state pensando quel che penso io? Ditemi di sì, non vorrei passar per pazzo” al che il Pego rispose “Amuleto a testa di rospo, son in 4 e tornano al lago… l’unica cosa è che non saltano e non gracidano per il resto direi che…” fermandosi, la frase la finì Otto “Che son loro i 4 tipi mandati qui per nuocere, ma non trovando il Lord…anch’io ho sentito la parola Necromanti che qualcuno mi spiega per cortesia?” vedendo il Lasi correre fuori. Pego e Otto gli furon dietro e di quello che fecero non lo dissero a nessuno.

Il lago era calmo e tranquillo, qualcosa disturbò e spaventò i pesci. Erano 4 tipi legati come salami con dei pesi, che facendo le bollicine se andavano in gita a visitar il fondale, al che i pesci pensarono che era una gita inutile, il fondale non era tutto sto gran splendore, sabbioso e pien di alghe dove anche un pesce Gatto avrebbe da lamentarsi... ma ai 4 tipi piaceva perché le bollicine finirono e decisero di abitar sul fondale e Amen… i pesci hanno la memoria corta e dopo 3 giorni si scordarono di aver visto 4 tipi strani, i cui corpi stavano a macerare sul fondale.

Sulla torre della fortezza sventola il vessillo di Leslie. Tutti sono sulla terrazza, si festeggia con un banchetto, non piove e c’è un bel tramonto. Leslie guardando la pianura iniziare a canticchiare “Lor a Line E CorCo Lona” e vede nella sua mente il sangue risparmiato visto in un suo sogno o in una visione, che ha avuto e non si ricorda ne quando ne dove, forse nei giorni passati in coma. Ha nella sua mente la battaglia e la racconta agli amici, indicando le posizioni con molta precisione “Lor a Line E CorCo Lona! Pioveva forte! BRUMMM! Lampi e tuoni! !! Lor a Line E CorCo Lona!! Il cielo tutto nero! Dal quel lato arrivò la cavalleria, CARICA!! Suonarono le trombe! Si combatte al centro! ZAC! ZAC!! Lor a Line E CorCo Lona!! colpi di spada! ONDA SCHIACCIANTE! FUOCO SOFFOCANTE! LO SPIRITO DELL'IMPAVIDO VIVRA! PER SEMPRE!! La vittoria era Nostra ma ecco che dal ciel… VRUMMMM!!!! Lor a Line E CorCo Lona!! Arrivò un drago nero chiamato dai 4 rospi! a mangiarsi tutti quanti! ... Tranne noi che siamo scappati! Lor a Line E CorCo Lona!” ridendo come una pazza e danzando cantava “Lor a Line E CorCo Lona”.

Edo lanciò uno sguardo verso Fortunato, ma un po tutti si fissarono preoccupati e fissarono Leslie. I giorni passarono e se per caso Leslie si ritrovava sulla terrazza della fortezza, raccontava di nuovo la storia del suo sogno, arricchendola di altri dettagli “Non è stato un sogno! E’ successo veramente!” e su queste parole Edo prese da parte il Fortunato “Il dottore ha detto che è solo passeggera la cosa, è la Trentesima volta che racconta questa storia ed ogni volta è diversa! Sarebbe il caso di sentire un altro medico” ma Fortunato non ne volle sapere, Leslie non era pazza. Edo sospirò “Amico mio, la tua donna ogni tanto dice parole di una strana lingua… l’altro giorno mi ha chiamato IMIL… con Lor a Line E CorCo Lona mi ha fatto una testa a cocomero! Che parole sono? però rispetto il tuo volere” mettendo mano nella tasca destra dei pantaloni.

Ora va detto questo, ritorniamo ai giorni della radura e all'incontro con i Medici. Edo senza farsi vedere da Leslie e Fortunato aveva chiesto al medico di parlar con lui in privato. Edo chiese se per caso; in caso di peggioramento delle condizioni di Leslie, quando lo stress o la pazzia sarebbero stati evidenti, esisteva una medicina “Voi si vede che siete molto esperto, un vero luminare” quindi il medico diede ad Edo un flaconcino contenente una polvere bianca, da usare in caso e solo in quel caso, la sua amica dava segnali di cedimento “E come si usa?” chiese Edo, ed il medico gli rispose che bastava metterla in qualsiasi sostanza liquida; fredda o calda, un brodo o anche nel vino, acqua, bastava che fosse allo stato liquido.

Or torniamo alla Fortezza dove; secondo la conoscenza medica di Edo, la sua cara amica Leslie stava dando evidenti segnali di pazzia; Leslie aveva iniziato a cucire abiti in stile… Elfico… si era tinta i capelli di viola ed era arrivata a dormire 14 ore di fila, e quando si svegliava era tutto un raccontar della battaglia, dell’arrampicata sui Monti, era tutto un “Lor a Line E CorCo Lona” Insomma per lui la situazione era pericolosa. Toccò il flaconcino che teneva nella tasca e a lungo pensò se fosse il caso d’iniziare ad usare la polvere bianca in essa contenuto.

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AnnaelSidel

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INTRODUZIONE
CAPITOLO I°
Certe Strade, Certi Angoli

A Caccia Di Misteri
Servo Vostro!
Fatti Che Sbattono Porte

Mentre Cresce L’oscurità
[Sottotitolo: “Lord Edoberto Avete Un Attimo?”]

Più Tanto Fai Che Più In Fretta Sparisce

Leslie Finisce Nella Tela

[Irreale / Sogno Di Leslie]
Eppure, Nessuno Sembrava Essersi Accorto Di Quello Che Stava Succedendo

Quando Il Cielo Cadrà, Saluterò La Luna E Il Sole
L’eternità È Fatta Di Primi Sorsi Di Birra
Sfidar Sia Il Fuoco Che L’ombra
Elfi Al Servizio Di Lady Leslie
La Battaglia Delle 4 Strade
La Riunione Alla Fortezza

[Ritorno Nel Reale]
Il Potere Di Annael Sidel

Incubi
I Medici Della Radura

Lor A Line E Cor Co Lona
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AnnaelSidel

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CAPITOLO II°

il Prete, il Rè, la Matta

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La notizia che Lady Leslie era la nuova proprietaria della Fortezza delle 4 Strade girò molto velocemente. Leslie ricevette molti inviti ad entrare in varie Corporazioni, anche i Lord della stessa provincia; di cui lei aveva fatto parte nella stessa Corporazione gestita dal Lord scomparso, tornarono a farsi vivi e furono i primi a chiedergli di rientrare “Milady – disse un di questi Lord – voi non siete nelle giuste condizioni economiche e politiche per poter gestire tutto insieme, una città, un castello, le vostre terre ed ora anche la Fortezza e le sue terre, noi vi siamo sempre stati amici” le condizioni erano molto buone, Leslie doveva però rinunciare alla Fortezza che sarebbe diventata la Sede del Lord che avrebbe gestito come sempre la Provincia; ovviamente non sarebbe stata lei.
Leslie disse a tutti di no anche perché il gruppo di amici aveva finalmente fondato una LORO NUOVA CORPORAZIONE; vi ricordiamo i membri:
Lady Leslie; detta Leslie
Lady Apel Van Grothen; detta Alla
Lady Isabella di Millecrine; detta Bella [*]

Fortunato Lingher; detto Fortunato
Edoberto D'Amistro; detto Edo
Giangiotto Treboli; detto Otto
Patroclo Enrico dei Gapeti Olenti; detto Pego
Lapo Del Porro; detto Lap
Nereo Del Porro; cugino del Lapo, detto Nep
Isidor Dus Tess; detto il Fiala
Geoffrey; detto Geo (pronuncia Ghiio) [*]

Lasi, Cavalier di Aquisale; detto Lasi
Medoro, Cavalier dei Nasoni; detto il Mero
Bryce, Cavalier di Sole e Luna; detto il Bri [*]
Generale Brofis; detto Bro [*]

Brofis non è un Lord ma un ufficiale di Bryce. Da anni prestava servizio agli ordini del Bri, il Bri e il Bro erano molto noti negli ambienti militari, specialmente tra i Legionari, la cosa farà un po ridere ma essendo che da anni combattevano insieme erano conosciuti come i Bibo.

[*] queste persone si erano aggiunte provenienti dai Regni del Sud; il Lasi durante il viaggio a Sud avrà sicuramente incontrato il suo pari: Cavalier Bryce insieme all'inseparabile Brofis e tramite loro avrà conosciuto anche gli altri.

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Il nome della Corporazione era ancora al vaglio, Leslie aveva proposto “I figli della Gloria” dove per GLORIA veniva intesa la donna con la falce raffigurata in uno dei suoi 2 libri; scartata. Lasi propose “I Cavalieri” visto che ora erano presenti 3 appartenenti all’ordine: Lasi, Mero e Bri; sfruttando la loro fama ma venne scartata da Edo. Venne scartato anche il nome “Cavalieri & Dame” in quanto dava l’idea che le 3 Dame presenti fossero le 3 mogli dei 3 Cavalieri, qui a far polemica intervenne la moglie di Mero; Veronick Zieller Blaoine e il nome venne scartato.
Nota: Veronick ebbe da lamentarsi per una giusta questione di etica e di morale. Non crediamo che abbia perdonato il marito, i casi sono 2: o non sapeva ancora nulla, o sapeva e lasciava perdere. Il fatto che il Mero sia ancora nell’Ordine, significa che non confessò mai nulla, il Lasi mai andò a dirgli qualcosa e mai denunciò il Mero all’Ordine.
Otto, Pego, Lap e Nep proposero “L’Ordine delle Natiche" prima regola dello statuto era quella di tutelare il fondo schiena delle Dame ed anche di controllarlo di persona essendo ogni "sedere" diverso veniva imposto una mappatura della rotondità globale... non è uno scherzo… i 4 idioti scrissero veramente questa prima regola che fece infuriare non di poco Edo "NON CI PRENDERANNO MAI PER LORD SERI!"; scartata, però Lady Bella sembrò interessata alla questione e subito si ritrovò appiccicata i 4 mosconi che iniziarono a farle la corte.
La strigliata di Edo non andò giù al Pego che propose un nuovo nome; lo fece apposta ovviamente, ma lui disse che l'ispirazione gli era venuta in un momento di "Geniale Follia" e propose il nome di “Corporazione dei Puzzoni” che prese pure 4 voti: Pego, Otto, Lap e Nep; i nomi si potevano evitare, solo lor 4 potevano votare un nome del genere.
Visto che erano in 14; il Bro non era un Lord, attualmente al voto vi erano questi 2 nomi:
“Quattordicesima Corporazione” [QC]
“Sociex Paritiex Quattordiex Corporiex” [SPQC]

SPQC era l’ennesima genialata del Pego, la lingua l’aveva ricavata dai due libri di Leslie e andava fiero d’aver inventato il suffisso “iex” un tocco brioso finale.
I nomi ricordavano la numerazione delle unità delle Legioni dando altro prestigio al gruppo, ma di contro vi era il fatto che le Legioni erano eserciti altamente professionali, cosa che loro non potevano permettersi e che non erano mai stati Legionari; inteso tutto il servizio della leva.
Ehh già, la realtà era che il gruppo non aveva ancora preso quel peso, quell’importanza all’interno del loro Regno, non riuscivano a farsi vedere e ad imporsi, ad emergere... detto tra noi, non stavano affogando ma erano lì li... e questo li teneva lontani da Alleanze importanti.
Se vi siete persi o non ricordate alcuni passi, si rammenta che tutti i 14 erano considerati dei Lord Minori per non dire Squattrinati… per carità, a modo loro c’era chi era famoso: Otto, il Pego, Lap e Nep erano famosi Lord cacciatori di donne, dei burloni, dei casinisti di prima categoria, non è che godevano di tanta stima nell’ambiente dei Lord. I 3 Cavalieri presenti: Lasi, Mero e il Bri, erano sicuramente molto famosi negli ambienti militari ma non in quelli politici e non è che fossero benestanti, dato che davano il loro denaro in aiuto ai bisognosi. Il gruppo era sicuramente coeso e portava avanti l’idea comune della Rivolta per cacciare l’Alleanza Orientale, ma avevano bisogno di trovare Alleati di Peso, con Poteri Forti e con eserciti più preparati.
Spiace dirlo, ma esclusa la Fortezza, il gruppo non aveva fatto un passo importante da quando si erano conosciuti… Pego si era fatto scappare la frase “Pezzenti siamo e pezzenti resteremo” facendo alterare Fortunato ed Edo. C'è una logica in queste parole ed è una cosa che sanno e dicono tutti, un poveraccio che diventa ricco si farà sempre riconoscere, anche con abiti costosi i suoi modi resteranno bassi; inteso Volgari, rozzi.
Per la serie: Ricchi si nasce, non lo si diventa.

Fortunato era sicuramente famoso e lo diciamo ora, il più pericoloso del gruppo.
Fortunato aveva alle spalle una tradizione e preparazione militare maggiore dei 3 Cavalieri, in un duello li avrebbe battuti tutti e 3: Lasi, Mero e il Bri, non facilmente ma li avrebbe vinti. Era l’unico ad aver fatto il Legionario arrivando fino al grado di Comandante e credetemi che non è poco, era l'unico che ci teneva e ci credeva alla Rivolta, l’unico che veramente si sbatteva anima e corpo e di certo non era contento nel vedersi ancora in giro in cerca di aiuti, ed ora più che mai dovevano trovarli perché l’unica cosa che si erano guadagnati; la Fortezza, prima o poi avrebbe creato dei problemi.
 
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AnnaelSidel

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Per quanto riguarda l’Allenza Orientale sarebbe ora di non chiamarla più così, abbiamo scritto che gli era rimasto solo il nome e delle Legioni Orientali al comando di 3 figure che ancora dicevano di appartenere a questa Potente Allenza, il discorso era completamente diverso, sicuramente i 3 in questione vennero mandati nel Regno da Corporazioni Orientali ma adesso dall’Est ricevevano poco e nulla. Il Lord Reggente del Regno non si era mai visto; si era capito che non era mai esistito, che il Potere fosse nelle mani della Regina, il Generale ed il Prelato era noto a tutti e gli chiamavano il Drago a 3 Teste.
Poteva naturalmente esserci ancora qualche forte legame amichevole o agganci politi con i Regni dell’Est ma queste 3 figure erano da considerarsi dei Lord a tutti gli effetti, Lord in vetta alla classifica economica del Regno e in testa vi era la Regina.
L’Allenza dell’Est aveva inviato truppe in cerca di Elfi; ma questa cosa secondo alcuni era stata la Scusante dell'Invasione e non trovando nulla se ne era andata ma le 3 figure erano rimaste, avranno chiesto di restare nel Regno? Avevano dei patti privati con gli Orientali? Nessuno dei 3 aveva origine Orientale, ricordate cosa disse la Regina alla locanda del Regno? "Ci vedono come Invasori" ma nessuno sapeva da dove erano sbucate fuori queste 3 persone.
MAI, venne scritto nei libri Ufficiali dei Regni, che il Regno era stato Invaso ed era diventato sottomesso ai Regni dell’Est.
MAI, nessuna Corporazione dell’Est comunicò di aver invaso il Regno e di averlo conquistato.

Lasi stava sellando il cavallo e finalmente tornava a casa vedendo ogni suo sogno andato perso, ormai le parole dell’oste “Cotta di te” erano perdute, anzi le aveva buttate via lui, sicuramente Mirtilla aveva preso la cotta per un’altra persona, più giovane e più bello di lui “Torni a casa? – la voce era di Edo – avrei un ultimo incarico per te”. Lasi tolse il piede dalla staffa e si voltò verso Edo, il danno era già stato fatto, l’occasione perduta e tornar a casa non aveva senso “Dimmi” e tanti saluti a Mirtilla.
Otto e Pego furono costretti a rientrare nelle loro terre, avevo ricevuto un messaggio urgente e quando arrivarono nella loro Regione la trovarono in piena Devastazione. Il Drago a 3 Teste stava mettendo a ferro e fuoco la Regione con l’appoggio di altri Lord. In un primo momento Otto ebbe il timore che qualcuno si era lasciato sfuggire la sua collaborazione con la ribellione, ed invece no, nessuno aveva parlato e nessuno aveva fatto la spia. La Regina e le altre due teste si stavano Divertendo… esatto, avete letto bene, si stavo divertendo ad attaccare castelli e città senza alcuna motivazione. Per fermare l’insano gesto, Otto e il Pego riuscirono ad ottenere un patto di non aggressione, ma in cambio furono costretti a firmare un Patto di Allenza con la Regina.
Quando il gruppo presente alla Fortezza seppe di questi fatti, ritornarono tutti nelle loro terre, tranne Fortunato, Edo, Mero e il Fiala che restarono alla Fortezza.

Fortunato aveva contattato 4 Lord Maggiori dando loro appuntamento alla Fortezza.

La delegazione dei Lord Maggiori arrivò alla Fortezza; erano 4 Lord, e subito notarono l’importanza strategica della Fortezza. Fortunato, Edo e Leslie si erano vestiti bene per l’occasione; insomma fecero il possibile per non passare da Lord Minori e straccioni.
Fortunato indossava una camicia bianca di seta con un gilet nero; braghe e stivali neri. Edo optò per una lunga comoda veste; lunga fino a terra da nascondere i piedi, così al posto delle scarpe mise un paio di comodi sandali senza calze. La veste in seta pregiata fatta a mano; pagata parecchi denari, era di color verde pappagallo nella parte alta, dalla cinta in giù aveva delle sfumature di giallo canarino; praticamente se fosse stato dentro una voliera l’avrebbero scambiato per un volatile gigante; proprio lui che voleva Serietà nel gruppo, se ne stava senza calze e con un abito ridicolo per un Lord, magari sarebbe andato bene per una festa, ma di certo non per un incontro importante.
Leslie aveva deciso per una veste lunga di color viola; viola erano anche i capelli e le unghie. Essendo Fortunato leggermente geloso di quel che basta, considerò la veste troppo osè… scollature, spaccature e trasparenze erano di poco oltre la soglia di tolleranza gelosa. Leslie gli rispose che purtroppo non aveva trovato il vestito che gli avevano dato gli Elfi ed aggiunse “Non rompere! è il color di Gloria, mi avete bocciato il nome della Corporazione allora io porto il suo colore! adesso è anche tardi per cambiarmi! Stanno arrivando i Lord, li ricevo io che son la padrona di casa!”.
Edo si grattò la nuca sulla parola "Padrona".
A parte che tutto quel viola era un Pugno nell’occhio, Edo ebbe i brividi, si mise le mani sulla faccia ed iniziò a fare gli scongiuri, Leslie aveva imboccato la strada della pazzia, mise la mano in tasca in cerca del flaconcino e si accorse di non portar le braghe ma una ridicola veste colorata; solo adesso si rese conto che il suo abito era peggio di quello di Leslie.

I 4 Lord Maggiori; usiamo questo termine per non confonderli dai Minori o Pezzenti; fate voi, arrivarono alla fortezza e sulla porta trovarono a far gli onori di casa: un Lord in bianco nero che venne scambiato per un paggio; un Lord pappagallo e una Lady Viola, già l’inizio si presentava così così… ignari che il peggio doveva ancora arrivare.
I 4 Lord Maggiori; accompagnati dalle rispettive consorti, erano vestiti bene; alla moda e con stile, non siamo pratici dei prezzi degli umani ma solo l’abito di un Lord sarà costato una cifra, aggiungente quello della consorte, i paggi, le dame di compagnia, gli ufficiali al seguito; mettiamo nel paniere anche i gioielli e si ottiene il forziere di una banca per vestire tutti quanti. Leslie stringeva le mani, faceva un lieve inchino e si presentava “Ciao! Benarrivati! Io sono Leslie dei Leslie!” e non mancava di finir la frase con il motivetto canoro “Lor a Line E CorCo Lona”

Motivetto canoro a parte; che può piacere o meno, che ad un Lord lo si saluti con un: “ciao!” non è cosa buona, ma nessuno si lamentò per la carenza di etichetta, anzi le consorti dei Lord ebbero a sorride di questo fare di Leslie “Mi ricordate quando io ero giovane, bello vedere che abbiamo ancora Lady piene d’impeto che voglio cambiar le cose!” commentò una Lady. Edo invece iniziò a sudar freddo, c’era il rischio che per colpa di Leslie sarebbe saltato l’accordo. In un momento di attesa; una Lady ebbe bisogno urgente del bagno, i lunghi viaggi gli procuravano movimenti di pancia anche per colpa del cambio di alimentazione e d’aria; mentre si aspettava il ritorno della Lady, Edo prese in parte Fortunato portandolo dietro una colonna “Amico mio, porta via Leslie! No dico? L’hai sentita prima? Ha usato salutar con Ciao… portala via o rischiamo di mandare in fumo tutto il nostro lavoro”
"Nostro? i Lord li ho contattati io"
Fortunato non disse altro, anche lui un pò di preoccupazione l'aveva. La Lady tornò dal bagno ed ebbe inizio la riunione.
Il tavolo delle trattative venne aperto e non ci furono particolari problemi; venne subito firmato un Trattato di Collaborazione, un Patto Commerciale, e restarono alcuni punti da chiarire e la questione più importante, sulla pergamena c’era solo l’intestazione:
“ACCORDO DI ALLEANZA”
sotto era tutto bianco.
 
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AnnaelSidel

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Edo si era rilassato, sedeva con le gambe distese ascoltando; non con particolare interesse, quello che gli stava raccontando la moglie di un Lord, le imprese del marito, i figli… bla bla bla bla… Leslie si alzò in piedi “Amiche mie, che ne dite di una visita alla Fortezza? Vi faccio vedere gli ultimi lavori! - le Lady accettarono subito, poi rivolta ai mariti – se dovete parlar di cose da uomini fate pure, io ci tengo tantissimo che anche voi vediate i miei ritocchi! Vi renderete conto di cosa è capace una Donna! Lor a Line E CorCo Lona!"
Or per capir bene quello che andrete a leggere in seguito, dovete tener presente che una Fortezza è un luogo militare, un luogo Sacro per un militare, se fate visita ad una Panetteria voi sapete che troverete del pane e non un fabbro che vi serve una filone di lime, se fate visita ad una Fortezza, già il nome lo associate a qualcosa di Militare.
I 4 Lord Maggiori sono dei Militari di carriera, generazione di soldati, scuola di cadetti ufficiali, mangiano tattica e strategia, già da piccoli si pettinano e radono con le armi. Leslie aveva dato questi ritocchini... femminili che male non fanno… “Qui prima c'era il salone d'addestramento che è stato spostato nell'ala Ovest – aprì le porte e comparve un gran salone - ecco a voi il salone dei ricevimenti! bello e? e adiacente – di corsa scivolando sul lucido marmo verso altre porte – il salone da pranzo e cena, bellissimo! prima c'era la mensa dei soldati”. Tendoni, candelabri, divani, poltrone, arazzi, quadri, tappeti, vasi di fiori ed altri ammennicoli vari adornavano le due sale, con Leslie che euforica andava avanti "Qui abbiamo buttato giù anche dei muri, creando queste porte finestre per accedere all'esterno dove c'è un ampio balcone, così nelle belle giornate si può mangiar fuori ma anche ad un romantico chiaro di Luna, dando così anche luce all’ambiente" profumi di fiori, essenze varie, profumi di cere per lucidare marmi e legni. Le Lady erano contente, Edo invece osservava i Lord e cercava di capire i loro sguardi e nel vederli non erano molto contenti. Non toccare ai Militari le loro sacre istituzioni, vedersi un salone dei ricevimenti al posto d'una sala d'armi... era da brivido, dove erano finite le spade? Le balestre? I manichini d’addestramento? I tramezzi in legno dove venivano appese le armature? Dove era finito il puzzo acre del soldato? Il tanfo del sudore marcio? il clangore delle lame! il suono dei rutti e dei peti! Le macchie di sputi! Il catarro giallo appiccicato al muro! Le chiazze di sangue? Spariti…era tutto; orribilmente… lindo e profumato… i 4 Lord Maggiori parlottavano tra di loro ed Edo immaginò cosa si stavano dicendo “Mai dar ad una Donna, il lavoro di un Uomo” e sicuramente prima o poi gli sarebbe arrivata la domanda “Ma siete dei matti? Dare questa Fortezza nelle mani di una Lady, perché?” cercò mentalmente la risposta e non la trovò; cioè la risposta c’era a voler vedere, gli doveva dire che la Lady aveva sognato di prendere la Fortezza ed era giusto che fosse andata a lei in proprietà, ma manco morto avrebbe detto la verità. Edo sudava, per colpa del vestito e per l’ansia.
Un Lord chiese a Leslie che fine aveva fatto la roba che era presente prima, lei rispose “Boh… forse sarà andata buttata… no so! Lor a Line E CorCo Lona!” per poco il Lord non svenne, mentre Edo si preoccupò molto, ma molto seriamente.
La gita turistica non era finita, Leslie invitò i Lord e le Lady a salire 700 scalini; una mazzata per le ginocchia dei Lord usurate dalle battaglie, un Lord dopo una certa età e quando ha un buon prestigio da difendere, sale 10 scalini, se vogliamo esagerare salirà 3 rampe di scale, 700 scalini erano oltremodo dannosi.
Iniziarono a salire le scale "Qui c'erano le stanze dei soldati, dei sottoufficiali e degli ufficiali, adesso sono diventate delle comode stanze private” disse Leslie aprendo la porta di una stanza. Ogni stanza aveva il suo letto a baldacchino, armadio, cassettiera, tappeto, poltrona, scrivania "Purtroppo - continuò Leslie chiudendo la porta - abbiamo avuto difficoltà a far arrivare l'acqua... i bagni sono in comune, maschi da una parte e femmine dall'altra!"
Edo tenne il classico sorrisino di circostanza, ma dentro aveva la pancia e le budella annodate e nella testa un sol pensiero “oh mamma… oh mamma… ci fa saltare l’Alleanza!” dando occhiate verso Fortunato nel tentativo di fargli capire “portala via!”. Leslie aprì una porta “Qui abbiamo la Sala per le Lady! Per rifarsi belle dopo una battaglia” aveva trasformato il Posto di Guardia, in un sala di bellezza. Le Lady applaudirono ed erano contentissime, per i mariti era il culmine, un oltraggio. La gita non era finita, Leslie li condusse per un corridoio che terminava con una scalinata infinita “Adesso le ultime scale! Venite!” altri 400 scalini. Una rampa simile avrebbe steso anche un giovanotto.
Inizialmente si poteva percorrere stando al fianco di una persona, poi di colpo diventò una stretta spirale da percorrere in fila, le pareti si strinsero sempre di più, dovettero abbassare la testa per non cozzare contro le piccole arcate, gli scalini erano vicini e alti; fate conto che 10 scalini potevano costare circa 1 litro di ossigeno. Un ossigeno non tanto puro, le feritoie erano messe vicino al soffitto e le torce sulla parete rubavano la poca aria pura che entrava, ad un certo punto sembrò; pensa l’assurdo, di “salire negli Inferi” con Leslie in testa alla fila che diceva “Io salgo dalle 5 o 6 volte al giorno, capirete il perché quando arriveremo in cima” a quel punto Edo sentì un Lord fare un commento “Potrei far di corsa queste scale 5 o 6 volte al giorno, solo se in cima sò che mi aspetta una donna nuda stesa su un letto, una vasca già piena per lavarmi e una botte di birra per dissetarmi” Salirono e salirono fin dove fu possibile salire con il canto di Leslie che rimbalzava sulle strette pareti “Lor a Line E CorCo Lona! Conta conta lo scalino! Chi arriva ultimo è un cretino! Lor a Line E CorCo Lona!” Edo sentì il Lord dietro di lui imprecare e in qualche modo riuscì a farlo passare restando ultimo.
Leslie teneva la mano sul pomo della porta, si vedeva chiaramente che non vedeva l'ora d'aprirla. Quando lo fece il buio delle scale venne invaso dall’aria fresca e dalla luce, tutti; passata la porta, respirarono a piedi polmoni e ci volle un po’ per far riabituare gli occhi alla luce. Si ritrovarono sul grande terrazzo "Ecco! questo è il mio posto preferito! un panorama stupendo! di notte si riescono a vedere tutte ma proprio tutte le Stelle! Io so riconoscere Elemmìre! Lor a Line E CorCo Lona!”.
Elemmìre; per gli elfi è Mercurio, Leslie non si accorse di averlo detto e tanto non avrebbe saputo da dove l’aveva pescato.

I 4 Lord Maggiori iniziarono a parlottare tra di loro. Che da quella terrazza si potevano vedere le Stelle, non era assolutamente di loro interesse; le Stelle stavano appese in cielo da sempre, e per sempre sarebbero rimaste là appese, tranne che un Potere Divino prendeva la decisione di cancellarle dal cielo o di farle cadere. Di loro interesse era solo la posizione della Fortezza "Da qui si controlla tutto, si riesce a vedere persino il lago, con un buon sistema di segnalazioni si potrebbero muovere velocemente le truppe, ci sono anche i boschi per tenerle nascoste, sarebbe interessante portar qui in ingeniere per vedere se è possibile fare dei tunnel nella roccia per le vie di fuga". Passato il tempo per riprendere fiato e le forze, la comitiva di Lord ritornò giù nella speranza di non ruzzolare sulle scale. Tornati nel salone principale trovarono il Mero e il Fiala ad aspettarli con i soldati di Leslie che correvano da ogni parte. Il Mero disse di andar fuori sulla terrazza per rendersi conto con i lor occhi di quello che stava succedendo. Da Ovest stava arrivando una legione, non vi era nessun dubbio sulla destinazione, puntava dritto alla Fortezza.
Una voce squillò "Non state fermi! iniziate a pensare ad una strategia! iniziate a fare una linea di comando! gli elfi hanno fatto così!!" la voce era quella di Leslie, seguì un silenzio totale. Edo afferrò Fortunato e lo portò in disparte, la stretta era forte e il tono duro “Adesso basta! Scusami amico mio lo so che non vuoi che parli male di Leslie ma adesso basta! Portala via subito! Prima che inizi con la storiella della battaglia e del Drago! Se non lo fai le darò una botta in testa! E dopo regoleremo i conti tra di noi! Io mi occupo di nascondere i 4 ospiti, tu falla sparire!”

Fortunato prese la decisione Diretta e Veloce, quella di prendere di peso Leslie e di portarla via, lei non la prese affatto bene, nessuno riuscì a sentire cosa disse ma non furono belle parole quelle che disse a Fortunato.
 
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AnnaelSidel

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Le carrozze entrarono nel cortile, la delegazione del Prelato; con lui in testa, era formata da 16 persone. Codesti 16 vennero gentilmente accompagnati nel salone dei ricevimenti, dove; piazzato in centro al salone, ci stava un sorridente Edo "Che onore! benarrivato mio Signore!" facendo un profondo inchino e restando con la testa bassa. Nessuno gli rispose e lui restò con la testa bassa.
La delegazione iniziò a sistemare i tavoli, 1 al centro per il Prelato e 2 ai suoi lati. Dei servi arrivarono con dei bauli che una volta aperti contenevano dei Libroni e Tomi, che vennero sistemati sui tavoli a secondo le richieste dei Delegati. Edo ancor piegato immobile, dovette guardar di traverso per cercar di capire che cosa stava succedendo, era una Ispezione Reale? di quelle che non auguri neppure ai tuoi peggior nemici?
"Potete alzarvi" disse una voce; Edo ringraziò e si massaggiò il collo, mentre un soldato che gli arrivò da dietro con una sedia "Potete sedervi" disse un'altra voce, Edo ringraziò nuovamente e si mise seduto comodo incrociando le gambe; la lunga veste si tirò mettendo in vista i piedi senza calze ed i sandali, Edo cambiò rapido postura sperando che nessuno aveva notato i sandali.
Il Prelato vestiva in color grigio topo; casacca abbottonata dalle ginocchia fino al collo, ovviamente bottoni in oro grandi quanto una noce. Parlottava con un tipo seduto alla sua destra; vestiva un saio nero, Edo ricordò dei quattro uomini vestiti allo stesso modo venuti alla Fortezza ad aiutare il Lord.
Il Prelato mise i gomiti sul tavolo, congiunse le mani e con tono fermo "Dove sono tutti gli altri?". Edo fece la faccia sorpresa, la risposta fu "Che altri?", il Prelato non si mosse "Di mio non sopporto le persone che pensano di poter far fessi gli altri, non sopporto chi pensa di far fesso me! dicevo... vi ho chiesto dove sono gli altri – pausa accendendosi la pipa - vedete caro Lord, pensar di far fessi gli altri senza tener conto che gli altri stanno facendo fesso voi, è la prima cosa che un Buon Lord deve sempre tener in testa. Lasciate che vi dico questo – prendendo una pergamena – questo è il rapporto dei nostri esploratori, mandati a perlustrare la zona l’altra notte, leggo che hanno contato 8 accampamenti di truppe ed alcune ben armate. In più, mentre eravamo per strada, abbiamo visto dei soldati a cavallo venire verso la fortezza e salire su per la strada, posso supporre che siano stati mandati dagli ufficiali di campo per prendere ordini dai loro Lord che sono ospiti in questo luogo, Lord scaltri, visto che non espongono nessun vessillo, vi dirò, è mia convinzione che qui ci siano dei Lord, se mi sbaglio aspetto la vostra spiegazione, vi rifaccio dunque la domanda, dove sono gli altri Lord?" "Riposano nelle loro stanze" disse rapido Edo.

Il Prelato, non era così prete e forse ne sapeva più di Edo che sicuramente stava sottovalutando il Prelato “Riposano? – disse il Prelato – riposano in pieno pomeriggio? sonnolenza da digestione?" parve una battuta ironica ed Edo la prese per tale facendo una risata; fu l’unico a ridere. Il Prelato andò avanti "Un Lord che si rispetti non riposa mai! neppure di notte! un Lord; anche se vanta il suo titolo è un soldato! Il migliore tra i soldati! Egli dorme con un occhio aperto e l'altro chiuso! dorme vestito e con le scarpe! dorme con in mano la spada e lo scudo come cuscino! – pausa tirando fumo dalla pipa - darò ordine di perquisire ogni angolo e buco di questa topaia! Dove sono i Lord!?"

Edo non disse nulla, sentì i cardini delle porte cigolare. Lord Mero fu il primo ad uscire seguito dal Fiala. Il Prelato fece un sorriso e fece portare le sedie “Secondo le mie informazioni, dovrebbe esserci una Lady – iniziando ad aprire un librone – e mancano altri Lord se ancor so far di conto”. Edo disse che la Lady e gli altri Lord erano andati in visita ad un altro castello, i Lord avevano lasciato qui le loro truppe “Capirete che non posso fare i nomi dei Lord, è una legge che lo dice, però posso venirvi incontro volentieri per dimostrarvi che qui non c’è nulla di strano… la Lady e gli altri Lord sono andati in altro castello perché la Lady sta organizzando il suo matrimonio... voi non immaginate cosa sia un matrimonio, nel senso che voi siete un Prete e lo dovete solo celebrare, ma per un Lord è completamente diverso”. Il Prelato fece mettere agli atti; tutto veniva scritto con estrema precisione. Il Prelato guardò i presenti “Orbene proseguiamo, credenziali dei Lord presenti e motivo del perché sono qui, questo sono tenuto a farlo, mi rivolgo ai presenti”. Seguirono le presentazioni. Il Prelato guardò verso il Mero sorridendo “Lord Medoro, scusatemi ma io non vi conoscevo - lieve chinar del capo - però so che tempo fa la Nostra Amata Regina vi ha chiesto d'entrare nell'Alleanza, e voi avete rifiutato, ci avete ripensato? La vostra fama di Cavalier vi precede – dando uno sguardo al salone - non vedo il motivo di frequentare questi luoghi da straccioni, meritereste di più – pausa – torniamo alla Lady, qui ho scritto che si chiama Lady Leslie, avete parlato di matrimonio, mi risulta; è scritto qui, che la Lady è già sposata… siamo in presenza di una Lady adultera?”

Edo cercò di restar calmo “Sicuramente c’è un errore, un gravissimo errore che macchia l’onore della Lady e mia carissima amica! Lady Leslie non è più sposata, da chi prendete le notizie?”. Il Prelato parlottò con i Delegati; chi si alzò, chi cercava carte, alla fine il Prelato rimise i Delegati seduti e tornò a parlare rivolto a Edo “Per ora lasciamo in sospeso questa questione; personalmente non m'interessa questa vicenda, non è mio specifico compito andar a caccia di Lord e di Lady che si trastullano su qualche letto o su un tavolo o in un campo di grano, le tentazioni della carne dei Lord non è di mio interesse, io sono venuto qui per una vicenda più importante che mi è stata segnalata, parlo della questione di questa Fortezza; agli atti risulta essere proprietà di un Lord e non di Lady Leslie, qui mi si riporta che Lady Leslie è diventata padrona della fortezza senza che vi sia stato uno scontro – prendendo una pergamena – questo è un mandato a procedere nei confronti della Lady, nessuno; tanto meno una donna può ostacolare il Potere Divino! Nella Donna non vi è nulla di divino, essa è figlia del Male! Vorrei capire come mai senza colpo ferire è diventata la padrona di questa fortezza! Quindi dove posso trovare questa blasfema?”. Edo restò in silenzio; non troppo lungo né troppo breve, le espressioni della faccia, i movimenti del corpo erano una mimica di stupore, il tono invece lo tenne chiaro "Vorrei farle notare che da Lord io non posso tollerare le offese che avete lanciato ad una mia pari titolo, come non posso tollerare che avete recato offesa ai Lord qui presenti, miei amici, amici della Lady di cui siamo graditi ospiti… il vostro titolo non vi consente di mancare di rispetto ad un Lord! Anche se Donna! in quelle pergamene in vostro possesso ci sono solo falsità, e ve lo spiego, voi come altri siete caduto vittima delle invidie tra i Lord! Il problema è nato perché Lady Leslie non ha voluto rientrare nella sua vecchia Corporazione! Ovvio! Visto come venne trattata in passato! La Legge non vincola i Lord a restare o entrare in Corporazioni o Alleanze a loro non gradite! l'invidia vien sempre a galla! incredibile! non ho parole, e grazie dell’informazione, prenderemo dei seri provvedimenti a riguardo di questi Signori bugiardi! e mi spiace che siete caduto pure Voi in questa cosa! Questa fortezza è parte di una eredità, le carte sono state inviate alla Capitale come da Legge, che colpa ha la Lady se la burocrazia del regno e lentissima? Anche le carte del matrimonio sono state inviate, ripeto, qui non vi è nulla di strano che faccia pensare a qualcosa di losco! Non c’è nulla che covi nell’ombra, non ci sono nemici che tramano contro il Lord Reggente, voi siete Uomo Giusto di Legge e Uomo di Religione, vi garantisco sul mio onore di Lord che è tutto un enorme malinteso"
Il Prelato era palesemente perplesso, i Delegati gli consegnarono un altro librone “Sulla burocrazia avete anche la mia ragione, sull'eredità non mi torna qualcosa… il Lord precedente era un nostro grande alleato e mio carissimo amico, non ha parlato di eredi, io stesso sapevo che non era stato sposato, era pieno di debiti e noi l’abbiamo aiutato dandogli i soldi per iniziare a costruire questa fortezza perché in quel periodo avevamo bisogno di un posto vicino ai Monti Sacri, ho qui davanti il libro Araldico dei Lord, non sono segnate parentele tra Lady Leslie e il Lord Proprietario della Fortezza, lui stesso ci assicurò che non aveva eredi, dobbiamo saperlo in caso dovessimo riscuotere i debiti… Voi capirete che se ha subito un qualsiasi tipo di attacco sono tenuto ad intervenire… vorrei inoltre sapere chi ha svolto le indagini per l’uccisione del mio caro amico e se il o i colpevoli sono stati presi, detto così mi vien da pensare che la Lady sapendo di essere unica erede potrebbe esser stata lei la mandante”
 

AnnaelSidel

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Edo si alzò in piedi “Adesso basta! Le carte sono state inviate e Voi non siete ancora venuto in possesso, io posso dirvi quello che sono venuto a sapere; capirete che non posso curiosare nella vita di una Lady anche se mi è amica, è una vicenda intricata e non bella da mettere in piazza… il nonno del Lord andò a letto con una cortigiana che era la nonna di Leslie… ovviamente essendo lui sposato si trattò di adulterio, il loro figlio era il Lord vostro amico, il testamento è della nonna di Lady Leslie con la firma in calce del Lord vostro amico dove conferma che...”

"ALT! – urlò il Prelato – per carità! non sto capendo niente e non ho tempo da perdere in queste cose di Lord! Avete detto che le carte sono state inviate alla capitale, ho la vostra parola?”
vedendo Edo annuire e dire “Posso anche mettervi giù due righe, però un attimo - chiamando un suo paggio – vai nella mia stanza, secondo cassetto di destra, c’è un plico, portalo qui, di corsa grazie!” guardando il Prelato che era nero.
Il paggio tornò con un plico pieno di carte; tutte carte false fatte a regola d’arte “Le carte furono affidate ai nostri due amici, stavano per portarle alla Capitale per essere registrate ma… la Nostra amata Regina aveva dato inizio a degli attacchi nelle regioni dei due nostri amici, che al posto di recarsi alla Capitale; da buoni Lord, sono andati in aiuto…inteso, delle città attaccate dalla Regina… io ho qui una lettera, prego leggetela” dando la lettera al Prelato che la lesse a la passò agli altri “Che sia messa agli atti, vediamo di arrivare ad una conclusione, c’è scritto che i documenti originali sono andati bruciati e che Lady Leslie avrebbe dovuto provvedere a rifarli, e da quello che ho capito l’ha fatto… ed i nuovi documenti sono stati rispediti, corretto?”
“Esatto! No cioè… quelli bisogna rifarli ancora, quelli andati persi di nuovo... quelli persi per colpa dell’attacco della Regina... quelli erano i secondi... quelli che vi ho dato son copie non ufficiali... con quelli della prima volta c'erano anche quelli della separazione... anche quelli... "

il Prelato picchiò il pugno sul tavolo "Al prossimo QUELLI che sento potrei scordarmi che siete un Lord... prego"
"Breve... con il matrimonio alle porte posso pensare... ripeto, non sono affari miei e non entro nel privato di altri Lord... che non ha trovato il tempo... credo sia normale... poi alla fine si tratta di trovar un pò di comprensione, poi Lady Leslie non sarebbe male ad una mosca, tutti sanno della sua bontà, non capisco il motivo di questa ispezione”

Il Prelato si passò la mano sulla pelata e sul viso “Son proprio Donne come la vostra amica le peggiori, quelle che sembrano far poco ma a cui non sfugge nulla! e quando si scatenano son dolori! Lord e Lady… tanto bravi a guidar eserciti, tanto bravi a far casini! Agli atti! Scrivere! Ordino che Lady Leslie deve far pervenire al più presto ogni documentazione! Atto ereditario della fortezza, Atto matrimoniale! Agli atti anche che: dopo attento esame e pur se senza prove, la Fortezza è momentaneamente considerata di proprietà della suddetta Lady, in quanto un possibile lasciato o eredità non viola la Legge ed i nostri Patti di Allenza che avevamo con il Lord precedente, apporrò Sigillo Reale su queste copie fornite da Lord Edoberto D'Amistro che dà la sua parola e se ne prende ogni responsabilità, firmate e discorso chiuso!”
“Come ogni responsabilità? Cosa c’entro ades…”
“FIRMATE! E BASTA!”


Tutti pensarono che ne se sarebbe andato. Edo dopo aver firmato fece un respiro di sollievo.
Il Prelato cambiò i modi “Carissimi Lord, potrei cortesemente sapere il motivo del vostro incontro? Ed ancora non vedo gli altri"
Medoro, Cavalier dei Nasoni; si alzò in piedi, spostò la divisa per mettere l’elsa della spada ben in vista a tutta la Delegazione “Che sia messo agli Atti il comportamento nei confronti di un Lord, in questo caso di una Lady! Esigo! Chiedo che dagli atti vengano cancellate le parole del Prelato, al quale ricordo che la legge Sacra dei Lord, ed il Codice Cavalleresco che io seguo, mi autorizza di poter intervenire immediatamente, sfidando a duello il suddetto se non sentirò le sue scuse – il Prelato non disse nulla, deglutì – Siamo Lord appartenenti ad una Nuova Corporazione che verrà registrata legalmente presso la Capitale, abbiamo concluso degli accordi; nulla di illecito, mancano alcuni punti di cui discuteremo in seguito visto che la Lady ed alcuni Lord hanno preso l’occasione per organizzare il matrimonio, per quanto riguarda le truppe accampante vicino alla fortezza, la legge autorizza un Lord a viaggiare con le truppe che vuole, armate per la difesa del Lord, di certo non lascerei mai la mia regione andando a spasso su un carretto o viaggiando dentro una carrozza, per venire catturato! È tutto! Grazie! Altro non dirò tranne che in presenza dei miei legali! Per legge avrei potuto non commentare e avrebbe potuto farlo anche Lord Edoberto” rimettendosi seduto. Silenzio. Il Prelato, si era calmato e aveva già ordinato di bruciare le pagine dove aveva recato offesa alla Lady. Non contento volle vedere le carte di questi accordi e ricordò che Lui stava facendo una Ispezione Reale. Edo passò i documenti; alcuni eran veri altri falsi. Il Prelato e la Delegazione si passarono i documenti, alla fine “Che dire, vi porgo ancora le mie scuse - disse il Prelato con un largo sorriso – vedo che vi siete dati da fare, abbiamo un trattato di Diplomazia Alleata, Scambio Culturale, Relazioni Amichevoli, trattato di cooperazione ed esercitazioni congiunte. Organizzazione di Tornei, eventi, fiere e mercati… il tutto aperto ad altri Lord… il tutto verrà mandato all’approvazione del Reggente… complimenti! Alla nostra Regina farà piacere sapere che i Lord lavorano per alzare il Potere e il Prestigio del Nostro Regno! Nei confronti di altri siamo molto indietro! Se tutti i Lord fossero come Voi! Bravi!”. Il Prelato finalmente alzò le secche natiche dalla sedia; il viscido aveva dato l'ordine di ispezionare la fortezza, ma i soldati non trovarono gli altri Lord.
“Vi metto subito il sigillo Reale su tutti i vostri Accordi che avete già firmato, così vi evito alcune seccature e perdite di tempo, chi lavora bene per il Regno merita questo!" tutti furono; falsamente… felici dell'offerta e ringraziarono di cuore il Prelato, che chinando il capo porse di nuovo le sue più sentite scuse per le parole dette alla Lady e ai tutti i Lord presenti, assenti e alla Corporazione tutta; strisciando verso l’uscita come un verme “A volte il mio incarico mi fa vedere come un senza cuore… ma io sono uomo buono, la grazia Divina mi guida! Chiedo ancora scusa Miei Signori!” chinando il capo. La Delegazione inizio a sbaraccare, il Prelato era nel cortile quando si risolve al Mero “Lord Medoro, vi aspetto alla Capitale per ridiscutere l'offerta della Nostra Amata Regina – dandogli una pergamena – vi lascio questa, è una cortesia che vi chiedo, non è un ordine… quando tornate nella vostra regione se volete farmi la cortesia di bruciate i tre castelli di cui vi ho scritto le coordinate, siete libero di non farlo ovviamente, se lo farete venite a riscuotere il compenso, notere che ho lasciato la cifra in bianco” aspettando inutilmente la risposta del Mero, che restò zitto tenendo fede alla sua parola di Lord di parlar solo in presenza dei suoi legali. Al prelato non restò che andare verso la carrozza.
"Mio signore, si sta facendo tardi, perché non restate ospite della Fortezza, anche qualche giorno, ci farebbe molto piacere, potete restare fino al ritorno di Lady Leslie” disse Edo, sapendo già la risposta del Prelato
“Grazie ma dico no, ho già dato ordine di allestirmi una tenda ed un bagno, ho parecchio lavoro da sbrigare, resteremo accampati nella pianura, andremo via all'alba... - mettendo il piede destro sul gradino della carrozza – Lord Edoberto potreste venire anche voi alla capitale, stiamo cercando dei diplomatici e voi ne avete la stoffa, avete una lingua sciolta, potreste entrare a far parte del nostro Corpo Diplomatico, la paga è buona” Edo chinò il capo “Ci penserò” sentendo la porta della carrozza chiudersi.
"Ah ecco! mi è venuto in mente ora! - disse il prelato con la testa fuori dal finestrino - al Lord precedente avevo mandato 4 preti del mio ordine, come quello che avete visto vestito con il saio nero né sapete qualcosa?" Edo non sapeva dei 4 cadaveri in fondo al lago "Si ma quando seppero dei fatti andarono via come voi adesso" vedendo la carrozza e tutto il circo dei Delegati ripartire.
 
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AnnaelSidel

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Tutti si ritrovarono nel salone. I Lord ebbero modo di parlare tra di loro, mentre Leslie tornò ad occuparsi delle mogli ed iniziò a raccontare la sua avventura sui Monti Sacri, tenendo ben stretti i due libri “Brutta ma vorrei tornarci e non so il perché! Lor a Line E CorCo Lona!”.” disse sorridendo.

Gli altri Lord parlavano di cose da Lord, con Edo che ogni tanto buttava occhio e orecchio verso il divano delle Signore “Tornerò qui il prossimo mese – disse uno dei Lord Maggiori - con degli ingegneri nani per vedere se sarà possibile bucare e scavare la roccia, per fare delle sale che potranno ospitare e nascondere truppe e anche dei camminamenti segreti, sarebbe ottimo un tunnel che mette in collegamento tutta la pianura; ad esempio un uscita segreta dalla parte del lago” Edo scosse la testa “Nani?”. Il Lord Maggiore lo fissò “Nani si, perché? Sono ben nascosti ma esistono, sono molto schivi ma sono i migliori a costruire armi d’assedio, corazze e scudi per non parlare delle Gemme che solo loro riescono a trovare, una stirpe trattata male che si fa pagare assai bene! Non lo sapete e mai li avete visti perché non sono alla portata delle vostre tasche”

Intanto Leslie aveva preso i libri e li stava facendo vedere alle altre Lady. Una di loro arrivò ad una pagina e per cercare di leggere le parole, roteò il libro
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Nota: non ci è nuova questa pagina.... Vedimi scritta dagli umani
Vedimi anche qui, scritta dagli Elfi Scuri.

L’occhio di Leslie cadde in basso a sinistra dove vi era un disegno; l’aveva già visto altre volte, mentre la Lady disse “Sarà stato lo stemma del Lord che ha combattuto, dovrei chiedere a mio marito se lo conosce, lui è esperto di storia Araldica”. Leslie le strappò il libro dalle mani “Ma questo è il vessillo del Rè! È la Stella di Speranza!” ma prima che iniziò a parlar di Elfi venne sapientemente distratta da Edo “Leslie, è ora della torta e siam rimasti senza vino” Leslie tentennò un momento ma poi chiuse il libro “Edo io penso alla torta e tu pensi al vino”.

La mattina seguente l’esercito del Prelato tolse le tende e si mise in marcia.

I 4 Lord Maggiori NON firmarono un Accordo di Alleanza, fecero sapere che sarebbero tornati con dei Nani e che tutto il costo per finire la Fortezza ed eventuali costruzioni fatte dai Nani era tutto a spese loro. Edo chiese il motivo del perchè non firmavano all'Alleanza ed i Lord risposero che; non per colpa dell'ispezione Reale "La visita del Prelato non ci ha preoccupato, però la vicenda del testamento merita attenta ponderazione, se i Nani confermeranno che si possono fare dei lavori e se la Lady darà carta bianca per completare e ampliare la Fortezza, ne riparleremo augurandoci che la questione del testamento sia chiarita - andando vicino al suo orecchio - se ci sono... diciamo... documenti falsi, qualcosa di non vero... una truffa... e lo veniamo a saper dopo... se finiamo noi nei guai, verremmo qui tutti e quattro a riscattare la Fortezza per nostra difesa... e voi tutti andrete nella pianura... come prima linea difensiva... - gli mise una mano sulla spalla - se non fosse stato per Fortunato non saremmo mai venuti qui... conosciamo i vostri amici, sono Lord a cui piace divertirsi e altri che son Cavalieri e conosciamo anche le vostre Lady... non saranno il massimo ma è tutta gente che sa e che ama combattere... a Voi... non vi ho mai visto con la spada in mano... Arrivederci Milord - riprendendo il tono normale - fate i nostri complimenti a Lady Leslie, veramente ospitale e gentile, alcuni di noi si son lamentati per come tiene questa Fortezza ma almeno lei l'abbiamo vista sul campo di battaglia... me la ricordo bene, era tra i miei soldati... anche se la guerra fa scordar le brutte vicende... torneremo qui con i Nani, Arrivederci"

Nei giorni seguenti la salute di Leslie andò a peggiorare; Edo decise di usare la polvere bianca. Arrivò un messaggio urgente dalla città di Edo, in pratica essendo da troppo tempo assente era pregato di rientrare in quanto i suoi Consiglieri non erano più disposti a prendersi altre responsabilità. Quindi andò dal Caro Amico Fortunato dicendogli “Potreste venire anche tu e Leslie, almeno gli farà bene l’aria di mare, hai 6 giorni per prendere la decisione e convincere Leslie, poi dovrò partire”.
Edo voleva farsi seguire da Leslie per continuare la cura della Polvere Bianca.

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AnnaelSidel

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Annael se ne stava seduto con le gambe lunghe distese sotto la scrivania; le braccia appoggiate ai braccioli della sedia di legno, le mani giunte; fissando una pergamena stesa sulla scrivania. Sui pomi lucidi dell’alto schienale della sedia ci stavano appollaiati due Corvi neri, immobili e silenziosi. Sulla pergamena c’era un Ragno nero che muoveva solo una zampa grattando la pergamena su cui Annael tempo prima aveva scritto qualcosa. Qualcuno si chiederà cosa c’era scritto sulla pergamena? forse una lista di nomi? quanti erano, chi erano e perché? Gli amanti degli enigmi si faranno altre domande, ad esempio cosa porta un Sovrano elfico a scrivere una lista di nomi? Facciamo prima nel dirvi che sulla pergamena c’era scritto UN SOLO NOME e questo nome era di un UMANO. Qualcuno si chiederà come mai un Sovrano elfico scrive su una pergamena il nome di Umano? perché e soprattutto chi è costui? Se fossi umano mi preoccuperai che un Sovrano elfico scrive il mio nome. I motivi possono essere tantissimi e diversi; può essere… che neppure lo stesso Rè in questione sappia la giusta risposta. Iniziamo da quello che fin’ora dovrebbe essere chiaro, il Sovrano in questione lo si conosce: Annael Sidel, grande estimatore di ragni; un vero appassionato, considera i ragni le migliori creature al Mondo, persino lui si era fatto chiamare “Saggio Ragno; la Tela Cattiva” gli elfi scuri lo chiamano “il Tessitor d’Inganni”. Per la cronaca: il ragno nero in questione non era una vedova nera o Malmignatta; il vedovo era già il Rè. Per essere precisi; siamo elfi, non era un Tarantola da 10/15 centimetri. Il nero aracnide era un “Steatoda” che sono 2 centimetri di ragno, nulla di così spaventoso, tranne d’ averne la fobia; dicesi: “Aracnofobia” allora anche un ragno di campagna; un innocuo Gambalunga, incute terrore. Gli Steatoda non sono particolarmente velenosi per gli Umani però è sempre bene non farsi mordere. Il nero ragno era una FEMMINA riconoscibile dai pedipalpi piccoli; direi normale visto che Annael è un Maschio, vi era la normale attrazione reciproca, Annael attirava le femmine e loro erano attirate da lui, raramente; MAI, Annael si accompagnava ad Aracnidi Maschi. A poca distanza dalla scrivania c’era un letto. Gli esperti Umani che sanno di Elfi potrebbero domandarsi: “A cosa serve un letto se gli elfi non dormono mai?” Giusta e lecita domanda. Visto che siamo andati già fuori argomento a parlar di ragni, diamo due spiegazioni; magari ad alcuni lettori fa piacere conoscere altre curiosità sugli elfi scuri, dettagli che possono far capir alcune cose che andrete a leggere.

Postilla: Riposo e Letto.
Gli Elfi non dormono mai, si è già scritto su questo, “ASSENTANO LA MENTE PER 4 ORE”. In lingua elfica non esiste il verbo DORMIRE, un elfo non potrà mai mettere insieme la frase “Vado a Dormire”. Non esiste neppure il termine ASSENTARE. Esistono le parole:
ÎDH e POST > non sono Verbi ma 2 Sostantivi ed entrambi significano: RIPOSARE
Gli elfi non riposano mai durante la notte è il momento in cui si vedono le Stelle, il firmamento è Sacro e MAI ci rinunciano, tradizione vuole che dopo le Stelle sono subito nati gli Elfi
ELDAR [Elfico Arcaico] significa POPOLO DELLE STELLE in seguito la parola prese il significato di ELFO
(Elda: Elfo)
(Eldar: Elfi)

Gli elfi RIPOSANO durante il giorno? NI
Gli Elfi riposano durante il corso della giornata, dividendo le 4 ore, possono RIPOSARE anche per 5 o 10 minuti per arrivare al totale di 4 ore alla fine delle 24 ore? NI
La complessità della spiegazione è dovuta al calcolo del TEMPO degli umani. Gli elfi conoscono il calcolo del tempo degli umani ma non lo usano, un elfo non dirà mai che si è riposato 2 ore o che manca 1 ora a mezzanotte, non misura il tempo, non sa che manca 1 ora al sorgere del Sole, l’astro è in ESSERE, esiste e non interessa sapere quanto manca al suo arrivo, arriverà e starà nel cielo finchè la Luna non gli darà il cambio. Gli elfi scuri sono AGNOSTICI e non entrano in merito al concetto del TEMPO degli Umani, per il semplice fatto che per loro il TEMPO non esiste, non può essere quantificato e calcolato.
Per un umano è assurdo e impossibile che uno si senta RIPOSATO dopo 10 minuti, 2 o anche 4 ore, ma questo dipende dall’uso corretto della parola, per gli umani il RIPOSO è un sinonimo del SONNO.
Usata correttamente da un umano un “Vado a Riposare” significa che si stende, chiude gli occhi ma NON DORME, fa riposare per un tot di tempo il corpo e la mente. Non è detto che il RIPOSO degli elfi avvenga nell’arco delle 24 ore, possono benissimo evitarlo e non riposare per giorni, settimane, mesi e anni. Anche gli Umani possono saltare le loro ore di sonno e non dormire per… quanti giorni? Poi crollano o li interranno.
Senza il tempo da seguire la classica giornata degli elfi è caratterizzata dagli “OHHHHHH!!!” di stupore, meraviglia e gioia.
Spunta la LUNA: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
Spunta il Sole: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
Piove: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
Nevica: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
Spunta un fiore, una pianta: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
Il mare calmo o in tempesta: “OHHHHHH!!!” e ridere di gioia.
di sicuro non esultano con i terremoti o altri cataclismi.
Passa una ELFA: “OHHHH!” E qui non ridono perché sanno di rischiare 2 ceffoni.
 

AnnaelSidel

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Gli elfi usano le loro Arti Magiche e queste hanno un dispendio di Energia fisica ma soprattutto MENTALE ed è inteso questo come RIPOSO, l’affaticamento MENTALE. Anche gli elfi hanno un affaticamento FISICO ma per arrivare al punto di sentirsi stanchi e desiderare di riposare devono aver portato il fisico oltre ogni limite, è raro per non dire mai che un elfo si sente stanco fisicamente, basti pensare allo sforzo di una battaglia, l’uomo perde le forze dopo ore di combattimento mentre un elfo potrebbe andar avanti in eterno. Il riposo viene svolto in un luogo tipicamente elfico, dove ci sia la presenza dell’acqua; un torrente, un fiume, un lago, in riva al mare; gli elfi percepisco e fiutano l’acqua a chilometri di distanza, sono attratti e la vista del Grande Mare li commuove e li rende felici. Sono abilissimi nuotatori, sanno navigare in qualsiasi condizione e le loro barche non affondano neppure nelle tempeste. Riposano tra le foreste o boschi, sui rami e non cadono mai, la pianta “accoglie” volentieri l’elfo; sono note le storie di elfi che entrano in simbiosi con una pianta e diventano amici; le piante nascondono gli elfi, e l’elfo può arrivare a prendere i colori della pianta! Queste Simbiosi sono “Altamente pericolose” se muore la pianta al 100% muore anche l’elfo.
Da non confondere il RIPOSO con la SIMBIOSI per INCANTO. Un elfo può restare fermo a fissare una piantina finché non diventa pianta, per FERMO viene inteso che non si sposta, non mangia e non dorme e non riposa mai, se succede questo vengono detti:
EDHIL SA CUIAR BEN LUTHAD (Elfi che Vivono nell’Incanto)
si può anche dire:
Gli Elfi che sono sotto (NI) incanto [Edhil sa cuiar NI luthad) di qualsiasi genere e sono quelli con più a rischio di morte certa, devi andare a cercarli e vanno ripresi, altrimenti muoiono tutti quanti! Per un elfo non è possibile restare in vita per tutto il ciclo della pianta, senza mangiare e bere, morirebbe dopo anni ma morirebbe, è talmente incantato che non si rende conto che si sta Spegnendo, ed è qui che è nata la leggenda che quando un elfo si SPEGNE per la sua pianta, il suo spirito di FONDE con essa, ed ecco spiegato il perché il primo e potente ALLEATO degli elfi è la NATURA TUTTA. Tradizione umana del Nord, vuole che non si tagliano le piante altrimenti si fa un torto all’elfo che la abita, però gli umani hanno diverse tradizioni e diversi termini, ad esempio alcuni associano gli Gnomi agli Elfi, le Fate alle Elfe ed anche i Folletti vengono intesi per Elfi e questo; credo, sia dipeso per colpa della forma a punta delle orecchie.
Tutte le creature magiche o fatate vengono disegnate con le orecchie a punta e questo ha creato confusione tra gli umani generando diverse tradizioni. Sulle nostre orecchie… gli umani sostengono che tutte le creature fatate e immortali hanno le orecchie a punta, assolutamente no, non dipende da quello.
Il Creatore ha fatto gli Umani molto simili a noi Elfi, la punta delle orecchie è una delle DIVERSITA’ dal normale aspetto umano, una caratteristica atta a distinguere in maniera incontrovertibile NOI da VOI, non hanno altro significato e non raffigurano l’Immortalità, non è che grazie alla punta abbiamo un senso dell’udito di tre volte superiore al vostro, siamo nati con questa dote. Un Antipatico e Perfetto elfo Noldor nella sua Grande Saggezza scriverebbe così per farvi capir la differenza tra LUI; elfo e VOI; malaticci Umani:
“Il Creatore ha messo nel Mondo prima le Creature Perfette; Noi… e poi ha fatto arrivare Creature Imperfette, Voi… Noi siamo stati creati prima per impedire a Voi di rovinare il Mondo… Noi esistiamo per farvi vedere quello che potevate ESSERE ma che invece NON LO SIETE DIVENTATI perché siete CORROTTI dal Male” i Noldor van già pesanti con voi Umani… non fate caso alle loro parole, sono SCHIAVI del bene e tutte le Creature vengono Corrotte dal Male perché il Male è in Essere, esiste appena si viene alla Luce, poi i Noldor dovrebbero star zitti! Molti di loro sono stati Corrotti! Sono Schiavi e come direbbe un elfo scuro di nostra conoscenza “MEGLIO REGNARE ED ESSERE LIBERI NELL’ABISSO DELL’INFERNO ETERNO, CHE ESSER SCHIAVI NEL PARADISO ETERNO”
Consiglio: evitate di conoscere Elfi Noldor, qualsiasi cosa farete o che avrete una mente Illuminata dalla più grande Conoscenza, vi vedrà sempre come degli Inferiori, Difettosi, Corruttibili, Malattici Mortali, sempre vi snobberà e vi salirà un desiderio di ucciderlo… e uccidere un Elfo Noldor non è facile neppure per noi Elfi Scuri.

La simbiosi con gli animali c’è, ma essendo che l’animale muore, l’elfo cerca di mantenere una certo distacco “affettivo” altrimenti morirebbe anche lui, leggenda vuole che gli elfi riescono a comunicare con gli animali; NI. Ci sono alcuni animali che sono predisposti altri un po meno, la cosa è nota anche alla Stirpe Umana, ci sono alcune razze animali che hanno una EMPATIA con gli umani: cani, cavalli, maiali, oche, animali marini; sono i primi per Empatia.

Gli elfi hanno edificato città; hanno voluto farlo, e si sono adattati alla città. Una città Elfica sarà sempre piena di fontane e sicuramente nelle vicinanze di acqua corrente. In città esistono le CASE ma non tutti gli elfi vi abitano, gli elfi che hanno messo su casa, non è detto che hanno una stanza con il LETTO essendo oggetto d’arredamento che a loro NON SERVE. Il LETTO ha un’altra funzione. Il termine LETTO esiste nella lingua elfica:
HAUST; letto.
Ergo, se c’è il termine significa che verrà usato, sia come uso che nelle frasi, visto che non possono dire “ANDIAMO A LETTO A DORMIRE” va da sé che la frase “mi butto a letto” avrà un concetto diverso per noi elfi. Anche gli elfi usano questo oggetto d’arredamento, sia per gusto estetico che per altro uso, la funzione del Letto serve anche allo stesso utilizzo che ne fanno gli Umani, che è quello di GIACERE tra le braccia della persona amata. Gli elfi non conoscevano il letto, hanno conosciuto il letto ed il suo uso quando hanno conosciuto gli umani.
Che marito e moglie elfi riposino 4 ore nello stesso letto è: NI. Se devono Riposare insieme vanno vicino a fonti d’acqua, nella maggioranza dei casi il LETTO ha SOLO la funzione di giacere insieme belli comodi. Gli elfi sono molto passionali, ve lo garantisco, non sono né preti e ne suore, per loro tutto è una sfida! adorano le sfide, adorano sfidarsi in scaramucce e il letto diventa scenario di sfida tra Lui e Lei; nulla di diverso dagli Umani. Solitamente nello scontro passionale d’amore vincono sempre le elfe, se un elfa si butta in un letto ha già vinto in partenza; nulla di diverso dagli Umani. Bisogna essere vigili quando un elfa ti ronza intorno e lancia “allusioni” e poi con lo sguardo punta verso il letto, se concedi un mimino di vantaggio; in un letto, ad un elfa il risultato è = elfo morto.
Gli elfi contrariamente agli Umani non sono da COCCOLE e da PRELIMINARI, non si concedono a bacini, bacetti, carezze, abbracci, fissarsi e sospirare…moine, fusa etc. etc. No, sono decisamente più diretti e materiali; travolti dalla passione del proprio amato, vanno al dunque subito e si ammazzano a vicenda… e vanno avanti finchè uno dei due non sviene o si arrende. La Passione degli elfi arriva a livelli che gli umani faticano a comprendere, basta che l’amato o l’amata “sfiori” o “guardi” che subito parte la scintilla:
OHHHH! HELTHAR HELL CEBIR ERIN HAUST! [Spogliamoci nudi e saltiamo sul letto!]
se un elfa dice questa frase e gli rispondi "1 minuto amore e arrivo" ti viene a brancare e come detto sopra = elfo morto... non è facile essere un elfo maschio... devi essere sempre all'allerta e pronto a catturare ogni movimento, frase delle elfe, se arriva prima lei = elfo morto.
Se un umano dice “Mi butto sul letto; andiamo a letto” nella maggioranza dei casi andrà o andranno a Riposare o Dormire, gli umani usano frasi diverse per GIACERE con l'amata, alcuni devono girarci alla lunga per far capire che useranno il letto per altra cosa, devono verificare che la LEI non abbia quello strano e solito "Scusa tesoro, stasera ho Mal di Testa".

Elfi, molto materialisti, romanticismo zero è così che ci vedono gli umani, io da Elfo non mi lamento, è l’unico caso dove gli elfi NON PERDONO tempo in chiacchiere, tabù, moralismi e giudizi che son cose che già non fanno di natura.
Grazie dell’attenzione, si torna alla trama, nel caso di domande rivolgetevi ad Hunien Sidel.
 
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AnnaelSidel

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Distesa sul letto del Sovrano c’era un elfa che voleva Riposare.
“Non so come ci riesci, sono giorni che sei fermo in quella posizione, sei fermo a guardare un ragno che gratta una pergamena" disse l’elfa e il Rè immediato a dar risposta "Sinceramente ieri al tramonto ho mosso un dito, per essere preciso, il dito mignolo della mancina".
L’elfa sbuffa stizzita "Sei odioso! finiscila Min, ancora non ti sei deciso? mi vuoi dire che hai visto sì o no?! Che cosa pensi di fare? Sono stanca di correr dietro al tuo silenzio che tanto fai sempre quello che vuoi tu!”
Lei era Laitale; elfa Necromante, figlia di Luthien e nipote di Annael; si mormoravano strane cose in città su loro due; il Rè vedovo e la nipote Necromante chiusi sempre nella torre e per fortuna che gli elfi non giudicano nessuno.
Quando Laitale si spogliava del suo "apparire terrificante" ed entrava in altri abiti; quelli veri di Laitale, di elfa, di elfa femmina e donna; appariva per quello che era... appunto: un elfa femmina e donna.
"Non mi serve usare lo sguardo, e non in queste condizioni – dando una veloce occhiata verso il letto - non potrei, ho delle ENORMI difficoltà e distrazioni… dovrei uscire almeno dalla protezione del regno e tu…dovresti… ". Laitale chiuse gli occhi “Ed io ti credo! Dici sempre le stesse cose! Le solite bugie! Puoi vedere dove e quando vuoi! Ed io cosa? Non riesci a concentrarti perché sono qui o perché mi vedi nuda? Fosse la prima volta! Adesso voglio riposare! A dopo!” percependo nella mente lo sguardo di Annael su di lei; sorride l’elfa arrossendo piacevolmente.
“Che vuoi dirmi? Che sono ripetitivo? Può essere… diciamo che a volte mi perdo a raccontar le solite cose, ho problemi di memoria… sarà l’età… fisicamente sembro un elfo di 100 anni, ma nella testa ho 10mila anni! Forse qualcosa di più… 10.500 anni, fai anche 10.800 anni… pensa che ultimamente gli amici del Circolo della Birra hanno fatto i conti e per loro son già oltre i 15.000 anni”
“Min”
disse lei
“Dimmi”
“Silenziati!”
disse lei e chiuse gli occhi
Annael puntò l’udito verso il letto ed iniziò a sentire solo il lento respiro di Laitale, l’elfa entrò nel suo meritato riposo e la sua mente sognò, ed è pericoloso sognare quando a due metri c’è Annael.

“GURTH COTH! GURTH COTH!”
Disse una Voce possente attraverso le fiamme, subito venne circondato dai suoi compagni.
Estraggono le spade, luminose e acuminate alla luce del fuoco e dalla luce delle stelle. Ancora la possente Voce ripete “MORTE AL NEMICO! MORTE AL NEMICO!” e il suo eco si getta in un abisso d’ombra. Lei è li, con quel desiderio di gettarsi nell’Ombra, un ombra che le perseguita la mente. Corre via.
Fuoco! Fuoco! Fuoco ovunque guardino gli occhi, il calore insopportabile
“Non ricordo come e perché sono qui, né da quanto e né il perché… questo è un sogno” alzando la mano verso un muro di fiamme.
Corni di guerra in lontananza e con la Voce della morte torna l’urlo di prima
“GURTH COTH! MORTE AL NEMICO! Non cedete ora! A ME! Questa oscurità conosce il mio nome e sempre m’insegue! Che il nemico temi la nostra ira! SU GLI SCUDI ELFI SCURI! SOLO NOI SIAM PADRONI DELLE OMBRE! MORNEDHIL CUIA IM!”
E’ forte l’urlo per un breve momento, poi tutto sparisce e torna il Vuoto.
Improvvisa la luce torna! Luminosa entra nel cuore! Accende la speranza! Vedo elfi circondati dalle fiamme! In mezzo a loro il Rè! Nessun di loro ha paura! Corro e grido ma nessuno sente! Tutti i sensi impazziscono quando provo a toccarlo, a toccare il Mio Rè!
Tutto svanisce… è un sogno senza fine.
Freddo e silenzio “il Rè...dov'è?” dico con fil di voce cadendo in ginocchio, mentre davanti compare una scogliera; non c’è il mare, c’è solo buio. Poi lo vedo il Rè venire verso di me, porta un elmo, un elmo di fiamme! Vedo solo gli occhi verdi fiammeggianti! Brandisce la Rilma Selda, il Fanciullo Brillante, la spada del Re! Atalantea! La Distruttrice! In tanti modi chiamano gli Elfi Scuri la spada del Rè… forgiata da lui in persona, carica di magia misteriosa… con lei forgiò le Armi della Vendetta e le consegnò agli elfi scuri e strage gli elfi scuri fecero delle loro acerrime nemiche, le Serpi Parlanti! Le Maestre… le Guardiane… Immobile è il Re di fronte a me… inevitabilmente sono attratta da lui, allungo la mano verso di lui, il cuore sussulta quando tocco la sua veste! L’amore m’invade! MA NO! ... mi rendo conto che tutto questo è un sogno!
“Perché non sei reale? Perché mi fai questo!”
Velocemente mi alzo e cerco i fili della rete, non riesco a veder la Ragnatela, vedo solo un Ragno appeso ad un filo che mi guarda e il Rè è fermo davanti ai miei occhi! Allunga il suo braccio, cerca la mia gola; io non riesco a muovermi, ora la vedo la ragnatela! Ci sono sopra! Attendo il ragno che mi venga a mordere! Il ragno è il mio Rè!
Mi fissa! Mi afferra il collo, mi alza… la vita mi sfugge… ARIA! Vorrei gridare, ma non posso… e la sua VOCE mi entra nell’orecchio
“Questo è il MIO mondo! Il Mondo dove gli elfi scuri non cedono mai! Noi siamo gli unici sempre più a contatto con il Male! Non lo temiamo ed usiamo i suoi stessi sistemi! Non siam schiavi di nessuno, noi siamo i Riluttanti! Non ti fidar di me se il cuor ti manca! Il mio credo è la Libertà!
Sicura che vuoi conoscere l’arte oscura? Allora sii la benvenuta Laitale! Non sarai mai più la stessa!
Sarai una NECROMANTE! Ora ti mostro l’arte Oscura…Laitale questa è la Magia nera!
LAITALE! SEN AR MORGUL!
L’elmo non ha più fiamme, il Rè lo toglie, ancor mi fissa, ancor son viva! Il suo sguardo triste mi pugnalò il cuore… vedo le sue ferite… mi fissa… piango!
“Il mondo dei tuoi sogni sembra così reale… ti prego perchè mi fai questo?”
Vorrei dirgli che l’amo! L’aria è finita, il mio corpo attende la morte…ma non è morte, non respiro perché il mio Rè mi sta baciando! Egli m’ama!
No… egli non ama e se ama mente! Signore degli Inganni! Abile Elfo in grado di mentire! Con quella Voce Incantatrice! Mai fidarsi di lui se il cuor ti manca...
Sento ancora le sue labbra, mi fissa e sorridendo…mi alza e mi getta nell’oscurità! "ABISSO!" urlo... e non mi sento
Lo maledico mentre cado, non ne uscirò più! Non vi è fondo! Ma mi sono trasformata! Son caduta da Laitale e ora son la NECROMANTE! Al fianco del mio Rè combatto nell’oscurità!! IO SONO E SARO’ PER SEMPRE CON TE! Io sono LAITALE! LA PIU’ POTENTE NECROMANTE!

Laitale aprì gli occhi.
 

AnnaelSidel

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Era lì, in quella stanza, avvolta tra le lenzuola di seta bianca profumate. La stanza del Rè; la conosceva benissimo, conosceva ogni piega del legname presente, conosceva l’umidità delle mura, le vene dei marmi, ma soprattutto conosceva molto bene il proprietario di quella stanza: Annael Sidel, Sovrano degli Scuri.
Lasciò le gambe penzolare dal letto; da qualche parte, nel profondo della sua mente rimase calma, stranamente il cuore era pesante ed ancora… stanco…perché era ancora stanco?
Lo sguardo cercò e trovò il catino sentendo l’odore dell’acqua. Si alzò e lasciò che i polpastrelli sentissero l’acqua fresca, con le mani si bagnò la faccia e con la spugna fece scende l’acqua per tutto il corpo.
Sospirando profondamente avvolse un lenzuolo di seta attorno al suo corpo e lo legò al petto. Aveva bisogno di risposte ora. I piedi nudi scivolarono morbidamente sul pavimento di legno, la mente era stanca… “Devo aver riposato male, è come se…no… “ pensò guardando Annael “Impossibile” si disse ancora nella mente quando passò di fronte ad Annael, nel vederlo si sentì come: “una bambina malata d’amore che fissava il suo Rè” come era possibile?
L’amore non è da necromanti! Ma allora perché la sua mente e il suo cuore stavano… affondando?! Il meritato riposo non aveva portato via nessun peso, o forse un altro peso era arrivato, si concentrò come in cerca di qualcosa nella stanza, sorrise e nella mente “Appunto, impossibile!” perché non vide nessuna ragnatela e nessun ragno negli angoli della stanza o appesi da qualche parte “Se non c’è il ragno non c’è la ragnatela” pensò ancora andando or serena verso la finestra del terrazzo così la luce attraversò la seta e fece vedere del tutto le sue forme. Sentì su di lei, per un solo breve istante, lo sguardo del suo Rè. Sorrise maliziosamente. Guardò gli amici Corvi fermi sui pomi in legno della sedia, un di loro; al suo piccolo cenno, mosse le ali e con il becco picchiò sulla testa di Annael, che si girò verso la finestra e vide Laitale che disse “Devo usare i miei Corvi per attirare la tua attenzione?”
“Naa lle umien?”
chiese lui “Sto bene – rispose lei – lle irma sint? … perché lo vuoi sapere? Da quando sei interessato alla mia salute? Non ci ammaliamo mai… o forse stavi pensando ad un altro genere di Malanno? Un male che si fatica a curare?”
"No, era una semplice domanda… vedo che hai cambiato il colore dei capelli… ma non avevi altro da metterti? Del tipo un vestito? hai riempito il MIO armadio con i tuoi vestiti... non sarebbero meglio al posto del MIO lenzuolo?"

Laitale guardò i neri pennuti sui pomi della sedia di legno "Via! tutti e due! Fuori! – vedendoli volar via - Questo è il mio colore originale… hai sempre detto di preferir le elfe more… in sposa prendesti una bionda e fece solo guai, una bionda che sotto sotto non hai mai amato veramente, per questo non sei morto dal dolore della sua scomparsa, forse ne eri pure felice… e poi arrivò la tua amichetta elfa! era una rossa, che incontravi di nascosto nella foresta lei ti amava come tutte le elfe del resto… ma tu l’hai fatta scappare! Che gli hai fatto a quella poveretta!...poi in che letto ti cacciasti? Ah! Certo, in quello della tua amichetta Umana! Mariel… amichetta… ci hai fatto una figlia! Non ti ho mai chiesto la differenza tra un elfa è una umana, da quanto ci sei stato posso intendere che siano più brave di noi… era castana se ricordo bene… però a scappare fosti tu! Non sei riuscito a mettere i piedi in testa a Mariel! Umana… neppure con la tua voce… te ne sei andando quando lei aspettava tua figlia… oh certo, non lo sapevi e hai riconosciuto subito tua figlia Mel -– ridendo – le hai provate tutte non ti resta che la mora, magari sarà la volta buona… - andando lentamente verso di lui e facendo un giro su se stessa - mi sento più comoda avvolta in questo TUO lenzuolo, più facile e veloce da mettere e da togliere…lo so che è TUO, lo so che l’armadio è pieno dei miei vestiti, ho preferito così, forse è un messaggio; mi faccio abbracciare dal TUO lenzuolo visto che il proprietario è riluttante a farlo di suo! che finge di non capire! È evidente che sto cercando un abbraccio diverso! Ma che parlo a fare… voi maschi siete dei tonti nati, arrivate sempre dopo, la natura non è stata gentile con voi” andandosi a sedere sulla scrivania. “Intendevo che dovresti coprirti meglio” disse lui vedendosela di fronte.
Laitale mise i piedi tra le gambe di Annael, le allargò e si porse in avanti con il corpo “Oggi abbiam problemi con la nudità? non mi risulta che TU sia morigerato, casto e puro! Non mi risulta che TU percorri la via del pudore visto che sei l’esatto opposto! Spudorato e osceno! Conosci ogni parte del mio corpo – sospirando – ed io amo farmi vedere dal mio Rè! Vestita o ignuda vedrà sempre e solo Laitale, sai cosa dicono di noi in città?" andando con il viso vicino a quello dell'elfo, che mandò giù 1 litro di saliva e 10 litri d'imbarazzo "Ma anche no! Non ci tengo! Non lo voglio sapere! Ti pare che io mi metto a correre dietro ai pettegolezzi? Il cianciare delle elfe pettegole non mi appartiene! Femmine! La natura non è stata gentile con voi, vi ha fatto uguale a lei, mai la stessa e sempre soggetta a mutamenti d’umor vari! Calma, in tormenta e mai zitta! Elfe pettegole che non sanno cosa fare e passano il loro tempo a spettegolare sugli altri! Un elfa vera non spettegola! E sono cose che non voglio neppure sapere!".
Laitale gli accarezzò i capelli “Min! Stelle del Ciel che devo sentir! Ma se sei tu il Rè del pettegolezzo! - lasciando meno di un centimetro tra le sue labbra e quelle dell'elfo – stai chiuso qua dentro e sai tutto di tutti, forse perché a capo delle oche pettegole c’è la tua amata figlia Hunien! Quella Lingua tagliente! La serpe in seno! Del resto tal padre e tale figlia… uguale a te, viziosa, lussuriosa, che sceglie le elfe del suo Noss misurandogli il seno o portandosele a letto! Le feste di Hunien sono un Bordello! Ma del resto è l’elfa che ha vissuto più a lungo tra gli umani e ha preso tutti i loro vizi, difetti e peccati – posando le mani sul petto dell’elfo - Hunien dice che passiamo tutto il tempo a rotolarci tra le lenzuola nel vortice della Magia Oscura, e quando quella lingua si muove l’ascoltano tutti, avrà mille difetti ma almeno non è una bugiarda, del resto cosa vuoi pensare visto che lo sanno tutti che dormo qui, nel TUO letto… sarei curiosa di sapere cosa NON E’ TUO! Ad esempio… io lo sono? Tua? Sei tu che mi hai creata, io sono tua?"

L’elfo provò a spostarsi, l'elfa lo bloccò "Ehh no caro il mio bel ragnetto! adesso resti fermo! Da quanto tempo mi tieni prigioniera nella ragnatela e non liberi il MIO amore? tu hai visto! E dimmi, sei corso al riparo? Che hai visto? tu ed io insieme sul trono? – graffiando il petto dell’elfo – ohh… ma tu sei sposato agli Elfi Scuri… e non c’è posto per la TUA allieva prediletta! Non c’è posto per la TUA amante! Mia madre Luthien mi ha detto che gli Scuri sarebbero felicissimi di NOI DUE sul trono, sicuramente l’avrai visto” la distanza tra le labbra diminuì.
Annael riuscì a parlare “Ho impiegato secoli ad eliminare i matrimoni combinati tra i Clan! non vorrei tornare indietro e proprio io esser la causa e il Malo Esempio" sentendo le dita dell’elfa salire dal petto ed accarezzargli il collo "Malo? – ridendo - dove peschi questi termini? Sai benissimo che i tempi sono cambiati, hai lottato certo e facesti bene al quel tempo, ma sono secoli che gli elfi hanno ripreso a sposarsi tra parenti e si sposano per amore, liberi di farlo… e tu li vedi e pensi… pensi e sei geloso! Geloso del loro amore! – ridendo e mostrando i denti - sei un pazzo o sei un eroe! che aspetti? Tramuta i sogni in realtà! Lo sento che mi hai annusato il sangue! Lo so che senti battere il mio cuore! Son qui! Avanti o mio Rè! La purezza della razza fu solo politica dei Sovrani antichi, che tu; il giovane Annael hai tolto giustamente di mezzo! uno ad uno li hai eliminati! che tela hai tessuto nero ragno? ci sono caduti tutti! le tue amate cugine! una ad una le hai prese e catturate! persino con la tua cara moglie Tovie non hai avuto pietà! OHHH… e come sei rimasto male quando ti sei accorto che tua figlia Luthien era la sua complice! Luthien… mia madre! cosa vide il tuo potente sguardo? per quanto tempo non hai parlato con mia madre? per quanto tempo la facesti piangere per il dispiacere d’averti tradito! Quando persi mio marito per colpa della tua cara moglie e volevo morire, TU E SOLO TU… mi sei venuto a prendere! Trascinandomi ancora di più nell’abisso della Morgul!
TU MI HAI GETTATO NEL BURRONE! Tutto questo io lo chiamo… AMORE!
Il mio Rè dunque mi ama? io sono qui! e questo è il mio modo per farti vedere quanto anch’io t'amo! ti ho amato da quel giorno! Ma come diresti tu… può essere di no”
soffiando sulle labbra dell'elfo.
 

AnnaelSidel

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Annael guardò negli occhi di Laitale, caricando il tono della sua Voce "Ma che hai? Hai bevuto? Preso una droga che non conosco? Ahhhh! ho capito! Vuoi giocare vero? perché stiamo giocando... no? giochiamo a chi è più necromante tra noi due? Non ti conviene giocar con il fuoco!" lo sguardo andò a cadere sul petto dell'elfa che sorrise "Ahi!! Tana per Annael! ti ho visto! – portando la mao sul petto - che brami mio Rè? Che cercano i tuoi occhi? Sta cercando d’incantarmi con la tua voce, percepisco la magia e può ben poco contro le mie forme, fatichi a trovar la concentrazione, giochiamo che uso le mie unghie nere sulla tua carne e vediamo chi resta vivo… c'è un letto a meno di 3 metri... io peso meno di te... ma sarai ancora vivo dopo avermi afferrata, sollevata e portata su quelle NOSTRE lenzuola? Arriverai vivo? quello sguardo mi sta parlando! Mi stai bucando l’anima! sento il sangue! Avanti, adesso afferra! mi pare ti sentire... oh oh! una mano! Sei il mio Rè, ordinami ed io lo farò, non ti serve ne lo sguardo ne la voce e ne toccare… la tua magia cede, stai vacillando Annael, concentra la tua mente se vuoi giocar con me".

Annael l'afferrò per i capelli e con tono rude e severo "Osi venir sul mio trono a ricordarmi il mio passato? tu? a parlar d'amore a me?! ti ho voluta crescere perchè ho visto nel tuo destino la morte! sempre ci sei andata vicina! sempre spingi oltre la Magia Nera come una pazza! Tu non puoi nulla! La mia conoscenza è antica e va oltre il tuo sapere! Nessuno piega il mio volere! I tuoi anni sono un niente contro i miei! Io sono Annael!".
L'elfa l’afferrò per la gola affondando le unghie “EHI! il Leone ferito! Cala! Cala! Recita la tua parte di grande attore nella piazza! Perché lo sei un grande attore! Ti adoro quando ti vedo recitare in piazza le storielle ai piccoli elfi, canzoni e poesie e sono tutti incantati dalla tua voce, ma ti adoro ancor di più quando ti vedo recitar una bugia e vorrei capire e sapere come ci riesci! Che grande potere hai tra gli elfi! Recita con altri e non come me! Non vantarti dei tuoi anni, non con me! Ancora tenti invano di usare la tua voce incantatrice per piegare la mia mente, lo percepisco ma la mia mente è chiusa! Adesso sono io a stringere il tuo collo! Tu mi buttasti nel burrone ed ora io butto te! Mi vuoi al tuo fianco? Non mentire a me! Dillo che mi ami! Dillo! Ti ho visto baciarmi! Dillo! Ho inizio a far scorrere il sangue! Dillo o giuro che ti scortico da capo a piè!".
Annael la alzò di peso "Non farai nulla perché stai stringendo il nulla! io non sono niente! io non sono il Rè, è l’amore degli Elfi Scuri che mi fa veder come tale, io sono solo Annael, niente di più e niente di meno”. Per un attimo l'elfa allentò la presa "Bla, bla, bla, bla! Altro? Adesso si gioca caro il mio elfo! Si gioca al mio gioco! Si gioca a tirar via le ragnatele dai muri! La tua mente sta cedendo al mio volere, richiamo la Magia incanalante! Richiamo l’Aura Oscura! Leggo nei tuoi pensieri e ti stai chiedendo se potrai mai amare veramente… non una necromante… se potrai amare me!! Ehh TOH! Ma che succede? OH MA TU GUARDA! Non ti sei neppure accorto che mi hai portata al bordo del letto! avanti che aspetti? Vuoi fare come ieri? Che ti ho trascinato io? Lo sai che è molto peggio! Lo rivuoi il TUO lenzuolo? ECCOLO!" facendo scivolare il lenzuolo a terra.
Annael la fissò negli occhi “Se ora ti butto su questo letto, potresti diventar tutto ed essere un niente... potresti sparire… potresti essere morta da tempo e non saperlo… sei viva perché da sempre ti tengo prigioniera nella tela…sei la mia più grande illusione… tutti vedono Laitale perché tutti gli elfi sono e saranno; finché vivrò, sulla mia tela…tutto è sulla tela! Tutti gli elfi sono morti nell’ultima guerra… tutti, te compresa… in realtà io sono rimasto solo, l’ultimo della nostra specie…nessuno di voi esiste, la città in realtà; questa torre… sono ruderi… per te ho creato e mantengo la più grande Illusione che ho mai tessuto! può essere che ti ami... potrei anche dirlo.... Può essere che un giorno ti dirò la verità… può essere… se fossi al bordo del letto... non farai nulla, non puoi farmi nulla, stai stringendo il nulla! io non sono niente! Tu non sei niente… qui non c’è la TUA aura oscura, ma c’è la MIA! Io non sono qui… tu non sei qui… noi non siamo qui… questo è il MIO MONDO! è solo un sogno Melanim".

Laitale si alzò di scatto ed aprì gli occhi "MALEDETTO! MALEDETTO! Maledetto incantatore di sogni! Maniaco mentale! Che nervi! Un sogno nel sogno! Sei malato! Come fai? TI ODIO MALEDETTO! E NON TI AZZARDARE PIU' A CHIAMARMI AMORE MIO!!".

Lasciò le gambe penzolare dal letto, da qualche parte; nel profondo della sua mente trovò la calma. Si alzò e si bagnò più volte la faccia, rabbiosa afferrò il lenzuolo di seta avvolgendolo attorno al corpo legandolo al petto. Andò verso la finestra evitando di guardare Annael. Fece un cenno ad uno dei due corvi, ma Annael spostò la testa per non essere beccato. Laitale schioccò le dita e i neri pennuti volarono fuori dalla finestra “Hai già visto... hai deciso cosa fare?” andando verso la scrivania e posando la mano sulla spalla di Annael. Il ragno nero non c’era più a grattare il nome sulla pergamena, Laitale riuscì a leggerlo “Guglielmo? Leslie ha raccontato di lui e del suo amico… non è l’oste? Sei rimasto tutto questo tempo fermo a leggere il nome di un Oste Umano?”
Annael le prese la mano “Quanto tempo cosa? il Sole è girato 3 volte... mah Lai è un Oste di ottima cultura visto che è riuscito a tradurre l’antica lingua Umana Imperiale, i capitoli dei libri di Leslie dove c’era questa lingua li ha tradotti lui, una lingua estinta, morta, e lui dove l’ha imparata? E da chi? Quanti secoli sono passati di generazioni Umane? Gli Umani non sanno delle loro Epoche Imperiali quando in alcuni Regni vi era un loro Imperatore”. Laitale andò a sedersi sulle gambe dell’elfo “Bhe… sarebbe da dire che è una lingua umana che qualcuno ha voluto o aiutato a far sparire… può essere che non lo sanno visto che un Rè Elfico ha avuto la geniale idea e ha dato l’ordine di bruciare tutti i libri che contenevano riferimenti agli elfi… bruciare la Storia e la Cultura Umana…che brutta cosa Min, e lo stesso Sovrano Elfico ha dato l’ordine di distruggere la Capitale Imperiale che era il massimo della loro cultura e del loro sapere, chissà come la prenderebbero gli umani, i loro antenati ci odiarono a morte”
“Non tutti… quella città di cui parli era diventata un covo del Male, andava fatto e negli anni si è visto il risultato e gli umani l’anno capito…dopo, ma hanno capito e mi hanno perdonato”
“Se avevi visto che andava fatto non si discute contro il tuo sguardo, discutere con un elfo scuro che vuol sempre aver ragione è un’altra cosa, comunque che pensi di fare? Cosa hai visto su questo Oste?”
posando la testa sul petto dell’elfo cercando la mano di lui “Niente, mi sto basando sul racconto di Leslie, son curioso di saper di più sulle 3 figlie dell’oste” prendendo e stringendo la mano di Laitale.
Si fissarono, entrambi erano rossi in viso, entrambi guardarono verso il letto e poi tornarono a fissarsi negli occhi. Annael aveva il respiro lungo e pesante, ogni tanto sospirava; sarà stato per colpa del peso dell’elfa? No, Laitale si era fatta leggera; le elfe hanno dei poteri che nessun elfo; anche il più Anziano, non conosce alla perfezione.
“Le 3 figlie dell’oste… Leslie ha raccontato poco di loro, ha detto che sono strane ma potrebbe dipendere dalla loro giovane età, sospetti che non siano umane? è impossibile che siano Elfe, siamo tutti qui dalla Tanga Serce”. Laitale si riferisce a quando gli elfi scuri finsero di partire verso Ovest e di lasciare gli Umani al loro destino, le navi invertirono la rotta e gli elfi scuri tornarono indietro nascondendosi e restando celati per sempre, gli elfi Scuri son sempre stati Riluttanti ad andare verso Ovest, per mantenere il vero disegno del Padre Creatore.
“Vero, ma non esistono solo le elfe”
“Mezzelfe…”
disse lei
“Può essere… ed è più plausibile, bisogna mandare qualcuno a controllare”.

I due si fissavano, le dita erano intrecciate, i loro sguardi andarono ancora verso il letto e lei con la voce tremolante “Se andiamo…" ancor più rossa in viso, e lui "Noi? E dove? A veder se son mezzelfe o avevi in mente altro?” rispose lui più rosso in viso di lei “Imbranato… se fisso un letto a cosa vuoi che pensi? A fare il bucato! O al desiderio di partir a caccia di mezzelfe? sei cosi tonto ed ingenuo a volte... – sospirando e con voce bassa - Min una cosa devo sapere… sono uno spettro prigioniera di qualche tua tela?... questo non è un sogno vero? ma che lo chiedo a fare, mi mentiresti…” “Certo che no Lai… sei reale, questo è reale”
“Provamelo…”
e chiudendo gli occhi aspettò le labbra del suo Rè, e lui la baciò.
 

AnnaelSidel

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Dopo il bacio i due ELFI andarono sul balcone. Si tenevano per mano guardandosi negli occhi “Immagino già i nomi degli elfi che manderai a controllare, Hunien e…” disse Laitale stringendosi nell’elfo che rispose “Hunien!? Certo che no! con il rischio che ne faccia una delle sue e gli umani scoprirebbero di nuovo gli elfi? se mando Hunien c’è il rischio che salti tutta la copertura! Hunien può far scoppiare una guerra tra elfi e umani per un nonnulla! Andrò io e con me altri 3 elfi”, Laitale restò di stucco e sorridendo “TU! Tu sei il Sovrano, ti rendi conto che gli elfi scuri andranno in crisi! Cadranno nella disperazione sapendo che non sei sulla torre - Laitale aveva il cuore che correva tra le stelle, la voce carica d’emozione - e chi porterai con te? Dimmi che ci sarò anch’io… a stento tengo a freno il desiderio di baciarti, sarei la prima a venirti a cercare! Non posso più restare senza il mio Rè, e non lo dico da elfa che ama il suo Rè, lo dico come Laitale” lasciando cadere il lenzuolo che la copriva a terra.

Annael aveva mandato a chiamare tutta la Casata dei Sidel “Che sarà successo da chiamare tutta la Casata?” disse Hunien. Il Rè scendeva le scale; al suo fianco e tenuta a braccetto c’era Laitale. Luthien nel vedere com’era vestita la figlia iniziò a lacrimare dalla gioia. Laitale aveva tutti i capelli neri sciolti lungo la schiena, l’abito era di color bianco; lasciava le spalle scoperte ed aveva uno spacco alla lunga gonna, mostrando le sue lunghe gambe affusolate. Annael non prese posto sul trono, con la mano accompagnò Laitale a sedersi, Hunien diventò nera “Che significa? Che avrò una nipote per Regina?…e proprio lei! Non poteva trovarne un’altra!” notando il padre che la stava fissando non disse altro. Nessun matrimonio in vista, ma visto quello che disse Annael un matrimonio sarebbe stato meglio. Annael comunicò che avrebbe lasciato Ire Loissea insieme ad altri 3 elfi e si sarebbe recato presso gli umani, avendo il “Suo sguardo visto un pericolo” mai nessun elfo oserebbe contestare; non il Rè, ma lo sguardo di Annael, cioè… quasi tutti
“CHE COSA!!!???”
e chi altri poteva essere se non Hunien, le pareti tremarono “Sono secoli che non ti muovi, al massimo fai 50 passi al giorno tra scrivania, terrazzo, scrivania e direi verso il letto – squadrando Laitale – ti viene il fiatone a scendere le scale o quando fai i giri della piazza! Dici di aver l’artrite alle ginocchia per non muoverti e adesso vieni a dirmi che vuoi farti chilometri? E per andar dove? Assolutamente io dico NO! Sei vecchio e son sempre andati altri Sidel in missione! E chi sarebbero gli altri trè sfortunati che ti porti dietro? Bisogna ricordarlo a tutti che tu sei un Portatore sano di Iella!”
“Con me verranno Rauco, Sanya e… la loro madre, useremo solo il Noss Dagor di Rauco, di cui io prenderò il Comando e fungerà da mia guardia del corpo”
disse Annael.
Hunien andò in bestia “AHHH! La madre, i figli e tu! Andate a far le prove di una nuova famiglia? padre! La famigliola va in vacanza! Voglio sapere il motivo! e che sia la Verità! altrimenti tu da qui; padre... non ti muovi!” ed Annael lo disse prendendola alla lunga come suo solito. Spiegare in questo momento la TANGA SERCE porterebbe troppo fuori i lettori dalla trama; visto che contante il tempo, Annael parlò per 10 ore di fila e nessuno se ne accorse; del tempo trascorso. Hunien smise di insistere, fermare o contestare lo sguardo del padre non era possibile, del resto era il Sovrano. Rauco fu felice di cedere il Comando nel suo Noss al Rè.
Per farla breve; anche perché non possiamo quantificare il tempo, Annael avvertì tutti i Capi Clan delle altre Casate; Grandi e Piccole. Di conseguenza tutto il popolo degli Elfi Scuri lo venne a sapere e come previsto da Laitale, tutti gli elfi scuri vennero presi dall’ansia e si temette anche una contastazione generale davanti al Palazzo Reale; promotrice?... lo sappiamo. Annael dovette andare in giro a rassicurarli che “non aveva visto nessun pericolo” perché se Annael si muove, da qualche parte c’è qualcosa che non và. Il popolo era troppo in ansia. Annael radunò tutto il popolo e disse queste parole “Ho il sospetto che vi siano delle Mezzelfe tra gli umani, l’ho visto tramite una donna umana di nome Leslie, non posso mandare altri perché le Serpi hanno tolto i ricordi, vado, controllo e se sono mezzelfe le porterò qui, a vivere felici con noi”. Le Grandi Casate imposero una condizione; non al Sovrano, ad Annael “Se entro 12 Lune non sei di ritorno, nomineremo la tua legittima erede sul trono e con Lei partiremo tutti a cercarti” a parte che il numero delle Lune venne sparato a caso, vi giro in modo diverso la condizione, cosa era inteso e non detto:
“Se entro 1 anno non sei tornato, Hunien sale al trono, gli Scuri si armano e con Lei alla guida veniamo a cercati, se ti troviamo bene, se non ti troviamo o ti troviamo morto, per gli Umani sarà guerra”

Annael rispose che sarebbe tornato molto prima; detto da un elfo che non guarda lo scorrere del tempo ed è noto per essere pure un bugiardo, la sua risposta non fu molto rassicurante… ma nel dubbio, gli si credeva sempre.

Hunien saliva raramente la torre di Annael, la torre del Rè. Bussò alla porta, ad aprirla arrivò Laitale “Zia! Che bello vederti, entra!”
“Ti prego non chiamarmi Zia! Lui dov’è? - Laitale indicò il balcone – santissimo il creato – dando uno sguardo alla nipote - prima ti vestivi da monaca di clausura, non ti si vedeva un pelo manco a pagarlo, adesso è tutto all’aria! che state combinando qua dentro? NO!! ZITTA! Meglio che non lo sappia! Due necromanti in un letto sono una visione allucinante anche per me che ho visto e provato di tutto!! Poi al pensiero che uno è mio padre e l’altra mia nipote… la sagra degli orrori! Ti vedo raggiante, quel cuor nero di pietra si è frantumato?”
“Tener a freno quella lingua mai?”
“Questa Casata ha bisogno di essere ripulita!”
“Detto da te… questo profumo non è tuo… da dove arrivi? da quale letto? io sono appena uscita dalla vasca, entri o resti sulla porta?”

“Elore, mio cuore - disse Annael arrivando dalla terazza – siediti mentre aspettiamo gli altri”

Elore è il vero nome di Hunien; Hunien significa: Cuore dei Sidel.

 

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Gli altri erano: Luthien, Mel, Rauco, Sanya e Bacham Falme; i Capi Clan dei Kemmotar, Tuiw, Miruvor; sono tutti parte del Consiglio Personale e della Corona di Annael che sedendosi fece un sunto della situazione. Annael aveva usato il suo sguardo che ricordò non sempre gli era chiaro specialmente quando guardava troppo lontano. Nel Regno sarebbe arrivato un esercito proveniente dall’Est che avrebbe potuto dar problemi agli elfi (l’Alleanza Orientale arriva e manda esploratori presso i Monti Sacri senza ottenere risultati) il suo sguardo catturò l’arrivò di una donna nella Radura, il suo nome era Leslie ed era alla ricerca delle prove sull’esistenza degli elfi ma non era molto convinta, l’umana aveva ben altri problemi a cui pensare (Annael e Laitale si recano di nascosto alla Radura) per scoprire altre cose aveva Incantato l’umana notando subito una predisposizione per la magia e verso gli elfi
“Stai parlando della Radura dell’Aurora? – chiese Hunien – stai dicendo che siete usciti di nascosto dal Regno e che hai fatto una tua ragnatela su un umana? – vedendolo annuire – perfetto, hai violato 2 tue leggi nello stesso momento, tipico direi… ma questa umana, non è che diventa un’altra Mariel?” Laitale la fulminò con gli occhi.
Annael proseguì dicendo che secondo lui vi era un possibile ritorno del Tormento “Ho visto degli Evocatori, il che ci porta ad una sola conclusione, che da qualche parte; forse all’Est, gli umani hanno riscoperto la magia nera, non mi stupirei che già siano presenti Accademie, ma la domanda è come? E da chi? Se ci sono mezzelfi in circolazione possono essere stati loro, bisogna verificare, dal racconto di Leslie inizieremo dalla città dove abita un oste, costui ha 3 figlie che Leslie ha detto di averle viste strane, è l’unica cosa che abbiamo per iniziare”

Mel chiese la parola “Padre hai detto che hai visto arrivare questi umani dell’Est e che stavano cercando prove sulla nostra esistenza, anche questa cosa va verificata, come è possibile che ci siano ancora umani che ci vengono a cercare quando tutte le prove sono andate bruciate? Hai detto che l’umana ha 2 libri, da dove sono saltati fuori? – guardando Hunien – avevi tu l’incarico di bruciarli tutti, come al solito non fai mai bene quello che ti viene chiesto!”
Hunien stizzita le rispose “Guarda tesoro che quando nostro padre ci ha dato l’incarico, avevamo l’aiuto del tuo Clan! Morgwen Abd Aravir era con me! Le tue antenate Mifune e Measse pure! Mifune stravedeva per gli elfi e stravedeva per Annael! E’ stata Mifune a chiedere ad Annael ti poter uccidere di suo mano l’Imperatore!”
Mel a controbattere subito “Morgwen era una stupida! E vuoi sapere il perché? Te lo dico io come sono andate le cose, non avete bruciato tutti i libri perché passavate il tempo a letto! Avevate la vostra testa altrove!”
"Anche se fosse? Cos'è Aravir? sei gelosa? Morgwen era una bellissima Necromante Umana! era una stupida perchè te l'ha raccontato tua madre! Mariel Aravir! lei sì è stata furba andando in un'altro letto! sai come le chiamano gli umani le donne come tua madre?"
attimi di tensione; è normale… dove si sono i Sidel c’è sempre dietro un casino…
Tornata la calma, Annael rispose a Mel che non aveva ancora visto nulla a riguardo ma la domanda era molto pertinente “Azzardo un’ipotesi, tutto può essere che sia connesso… ricercare ancora noi, un possibile ritorno del Tormento e la possibile esistenza di mezzelfi tra gli umani – poi guardando Mel – Morgwen non era una stupida, senza di lei non sarebbero esisto il Clan umano degli Aravir, era nostra amica, non permetto che ci si ricordi così di lei - poi guardando Hunien - lo stesso vale per te, Mariel è stata in sol letto con una sola persona e il risultato è tua sorella Mel, ora se sento altre parole di questo genere, vi faccio chiudere in una stanza e butto la chiave! voglio sentire una risposta figlie mie!”
"Si padre..."
disse Mel "Si padre... ma è sempre lei che comincia! - scusami... si padre"
Dopo altre domande e spiegazioni, gli elfi lasciarono la stanza e per ultima restò Hunien “Sicuramente avrai visto dell’altro ma per ora mi basta, darò un aiuto a non far pesare la tua assenza, del resto gli elfi scuri son più affezionati a me!” Laitale andò vicino ad Annael “Sicuramente, visto che ci sono più elfe che maschi, sarai contenta… potrai portarti a letto mezzo popolo degli scuri per tenerle a bada! Batterai il tuo record e mi raccomando niente festini e bordelli a Palazzo Reale in compagnia delle tue elfe” disse Laitale vedendo Hunien andar verso di lei “Se non ti spiace! Visto che siete sempre attaccati e potrei usarvi come colla! – spostandola con forza - vorrei abbracciare mio padre! Levati! Ti credi forte vero? Bada a te… sono piccola e ho poca pazienza… ”
Baciò e salutò il padre e prima di uscire fissandoli sulla porta e vedendoli vicini “Non scommetterei un mutanda usata e bucata, su voi due… c’è scritto fallimento a lettere giganti, tu trascinerai lei e lei trascinerà te nell’Abisso e sarò costretta a venirvi a riprendere… il vostro non è amore, non sapete cosa sia… voi bramate carne! È il destino dei Necromanti, di chi ha la Morgul nel sangue… complimenti nipotina, hai preso l’elfo più ambito dalle elfe zitelle, hai catturato il Rè… per voi Nere Rose! E per cortesia… niente figli! E date aria al locale, se entra una elfa vergine perde la sua virtù solo a fiutar l’aria! Ed esce piena di vizi e perversioni! Padre… nipote… - lieve inchino – fate buon viaggio”

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AnnaelSidel

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Arrivò il paggio con il vassoio del thè, Edo andò verso di lui "Lascia pure ragazzo, faccio io" appoggiando il vassoio sul tavolino basso vicino ai divani nel centro del salone.
Diede una sguardo verso la vetrata e vide Fortunato e Leslie fuori sul terrazzo. Leslie teneva sulle spalle una copertina di lana; si era appena ripresa da una lunga febbre ma le sue condizioni di salute erano sempre di più peggiorate; parliamo delle condizioni di salute: mentali. Edo doveva partire per tornare alla sua città; per essere un Lord era già andato di parecchio oltre con il periodo di assenza. Aveva risposto che stava seguendo delle vicende importantissime il cui percorso si era trascinato in una lunga serie di eventi collegati ed inoltre la sua assenza era dovuta alle attuali condizioni di salute di Lady Leslie. La risposta fu sempre la stessa, avvisi e messaggi dal suo Consiglio; una velata minaccia… se non rientrava entro 7 giorni, doveva dir addio al suo Castello, il suo nome sarebbe stato segnalato alle Autorità del Regno e così avrebbe perso anche il titolo di Lord; o tornava ad occuparsi della regione, della città e del castello, o altrimenti sarebbe finito a fare il barbone.
Non visto da nessuno mise una punta di polvere bianca nella tazza del tè di Leslie.
Questa “cura” era iniziata quando Leslie aveva dato evidenti segni di strani comportamenti; forse avrebbe dovuto pensarci meglio nel somministrare una polverina bianca avuta da quello sconosciuto che aveva salvato Leslie, per lui quel medico era un grande luminare. Non usò una logica, agì d’impulso e nella convinzione di far del bene, ed inoltre era anche stanco di questi sogni dell’amica che avevano sconvolto il gruppo; Pego, Otto e il Lasi in testa, non riusciva a crederci ma l’avevano fatto, per un sogno dell’amica avevano fatto uccidere un Lord… sì, si erano presi la Fortezza ed avevano trovato altri e potenti Lord grazie alla Fortezza, i Lord avevano mantenuto la parola, erano tornati con dei Nani e loro avevano detto che era possibile fare dei lavori di scavo e di ampliamento della Fortezza, e come promesso i 4 Lord Maggiori si fecero carico delle spese ma ancora non era stata firmata nessuna Alleanza e per lui la colpa era di Leslie e di altri componenti del gruppo.
Edo aveva analizzato tutti gli eventi e per lui c’era qualcosa che non quadrava ad iniziare proprio da Leslie.
Era tutto vero o si trattatava di un piano di Leslie? Le parole del Lord gli erano girate in testa “la ricordo bene, era tra i miei soldati” Leslie aveva dunque un passato militare alle spalle, e perché passare per quella che aveva bisogno di aiuto e attenzioni? E la sua depressione? Vera o falsa? Era andata via dalla città e si era recata sui Monti Sacri, dove forse aveva incontrato qualcuno prima di cadere e di essere salvata; un complice? Più complici? Forse l'avevano ricattata, minacciata ed erano stati loro a farla cadere? O forse stava architettando tutta da sola? Leslie si era sempre lamentata di quel Lord e nessuno gli aveva dato retta, nessuno l’aveva mai considerata e sicuramente ne sarà rimasta risentita a questo punto decide di sparire dal Castello e quando torna inventa la storia dei sogni. Scaltra fa credere agli amici di prevedere il futuro; è un trucco ma se fatto e recitato bene ci cascano sempre tutti.
Così aveva usato gli amici per togliersi di mezzo il Lord rivale e si era presa per lei la Fortezza. Continuando nel suo piano, ha trasformato la Fortezza dando un cattivo esempio di gestione, ha continuato a fingere con il suo strano comportamento ed aveva fatto saltare l’alleanza con i 4 Lord Maggiori. Un piano elaborato alla perfezione ma per Edo non poteva esserci arrivata da sola, vi erano dei complici, e chi? Chi aveva incontrato? I due medici? Che raccontarono di averla salvata? O forse Fortunato? Bisognava tener conto anche del marito, Leslie non si era ancora separata.
Riguardo proprio al marito era appena arrivata la notizia che era tornato al castello di Leslie; che a tutti gli effetti era anche il suo castello anche se non era un Lord, nel senso che lo era diventato sposando lui Leslie e lei non aveva firmato nessuna carica al marito.
Il Marito non aveva più soldi e chiedeva aiuto alla moglie, Leslie firmò il consenso per farlo entrare e Fortunato era andato in bestia ma lei gli rispose che pur avendo del tutto rotto con lui, non poteva lasciarlo sotto un ponte. Fortunato e Leslie fecero lunghe discussioni riguardante la faccenda del marito.
Che cosa stava facendo Leslie? Per Edo, Leslie aveva raggirato il gruppo; forse non per far loro del male, però intanto si era presa la Fortezza e poi non sopportava più quella sua insistente canzonetta.
"E’ arrivato il thè, venite?" disse Edo ad alta voce vedendoli rientrare “Tieni - porgendo subito la tazza a Leslie - come va oggi?". Leslie era convalescente da una normale febbre influenzale; nulla di grave, poteva rispondere che stava bene ed invece “Non lo so” ed era vero, non si piegava e non capiva certi suoi comportamenti e sbalzi d’umore.
Tornata dai Monti Sacri aveva sempre detto di essere rinvigorita, di sentirsi un’altra persona, dormiva tanto e bene ed era felice di questi suoi sogni che avevano aiutato il gruppo; sogni stranissimi come sempre e venne interpellato un'altro esperto di sogni che arrivò dai Regni del Sud, pagato un patrimonio tra spese di viaggio; andata e ritorno, parcella e i giorni di trasferta. Un pozzo di denari e manco lui seppe trovar spiegazioni e guardò malissimo Leslie, lei disse che i suoi sogni erano una conseguenza dovuta al fatto che era stata vicina agli Elfi. Fortunato fece arrivare un altro esperto dai Regni del Nord; altra cariolata di denaro ma almeno era un dottore famoso e la diagnosi fu questa: “La mente è un labirinto sconosciuto, è una spugna che assorbe già appena esce dal ventre della madre… ho notato che la Lady tiene sempre con se due libri, un attaccamento morboso, credo che si senta parte delle loro storie, non vive qui, la sua vita è dentro quei libri… libri che narrano di leggende e di fantasie… sconsiglio di toglierle quei libri, andrebbe a peggiorare la situazione, direi che un cambiamento d’aria è necessario, si sono risvegliati problemi che non sono stati risolti, la Lady mi ha detto che ha avuto problemi con il marito, già ha subito una guerra psicologica non indifferente da parte di lui… e il ritorno di questa figura può essere la causa dei suoi cambiamenti, umanamente è stato giusto farlo rientrare in casa, non ha sbagliato del resto è sempre il padre dei loro figli, ma questo fatto sommato all'essere stata duramente rimproverata e aggredita per questa sua decisione da alcuni di voi – guardando Fortunato – ha risvegliato di nuovo tutto quanto, la Lady deve assolutamente cambiare aria; via da queste terre e consiglio aria di mare” così parlò il dottore.
 
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