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Annael Sidel

AnnaelSidel

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Leslie ed il Pego restarono soli con i due bambini, Pego passava le giornate a riflettere a tantissime cose; per non dire che la sua mente era preda di tantissimi sospetti e più volte ripensò a fatti accaduti. Perché i 4 Lord Maggiori loro alleati non erano arrivati? Proprio loro aveva visto e valutato l’importanza strategica e difensiva della Fortezza, loro avevano messo i soldi per farla diventare più grande. Possibile che Edo non li aveva mandati a chiamare? Perché Fortunato non si presentò? Chi era la spia che era mancata al conteggio dei sogni di Leslie? E quell’incubo? Ricordava le parole dette dalla “Matta Leslie” al castello di Edo, riportate da Lady Alla con il volto grondante sangue, la pugnalata al cuore; un colpo al cuore era qualcosa di significativo? E il Lap con quel cesto di seppie? Arrivò al punto di desiderare di rivivere quell’incubo perché forse gli erano sfuggiti dei dettagli, era veramente un incubo o qualcosa che mentre era finito a terra mezzo intontito la sua mente aveva catturato lo stesso? Non potè rivivere l’incubo perché da quando Edo era andato via pure la sua febbre era sparita.
Un giorno Leslie gli disse di aver preso una decisione, sarebbe andata in altro Regno dove avrebbe dato i due bambini nelle mani di qualcuno e dopo sarebbe ritornata alla Radura “Andrò in qualche Regno del Nord” Pego guardò i due bambini, volti spenti e smarriti di chi vive in un mondo senza suoni e non possono parlare “Nel mio cuore ho già deciso… domani partirò e porterò con me i due bambini, la mia famiglia vive nei Regni dell’Ovest, ho parecchie conoscenze ed amici di vecchia data ad Ovest… troverò loro una degna sistemazione”

La mattina dopo Leslie accarezzava i bambini, nessuno dei due sorrideva “No… non mi hanno mai visto come madre, del resto non lo sono mai stata… non saprò mai se mi potranno perdonare… - guardando il Pego ed abbracciandolo – grazie amico mio, trova lor un bel posto…” baciadogli le guancie.
Pego caricò i bambini sui due muli e salì a cavallo “Che tu possa trovar ciò che cerchi amica mia, non restare troppo in questo luogo… sai dove trovarmi, torno alla mia Casa ad Ovest” e sparì nel sentiero.

Mancava poco al villaggio e Pego si era voltato più volte indietro, forse nella speranza di vedersi arrivare Leslie che all’ultimo momento aveva deciso di andar con lui ad Ovest, ma niente. Una corda legava i due muli al fianco destro con in groppa i due bambini, gli sorrideva ma loro erano spenti.
Vide il primo tetto di un fienile e dall’angolo spuntò una vecchia signora “Fate la carità, ho perso tutto” Pego aveva ancora del denaro ricavato dalla settimana di lavoro; se andava come previsto avrebbe trovato un imbarco a gratis per andare ad Ovest “Tenete, dove vado questi non mi serviranno”
“Grazie gentil Cavalier”
“Non sono un Cavalier e non sono neppure un Lord”
“Se lo dite voi Messere – andando vicino ai bambini - sono i vostri figli? Ohh Madre Santa! Troppo denaro!”
“Tenete pure, no, non sono i miei figli, mi sto prendendo cura di loro”
gli sembrò che gli occhi della vecchia erano cambiati di colore

“Avete buon cuore, una rarità che pochi ancor sanno apprezzare, che pochi vedono perché son accecati – facendo cenno ai bambini di scendere dai muli e loro lo fecero – eppure vi assomigliano siete sicuro che non siano vostri? Come vi chiamate bimbi?”
Pego rise “Grazie per le vostre parole, vi assicuro che non sono miei, vero che… si insomma… ho avuto molte amanti nel mio ed in altri letti ma nessuna mi è venuta a bussare alla porta con la pancia gonfia… scusate, non vi ho detto che potevate fargli scendere… signora?” anche la vecchia rise “Nel caso vi sareste preso le vostre responsabilità di padre, dico bene Messerre?”
“Certo che si – rispose il Pego scendendo da cavallo – scusate buona donna ma devo raggiungere un porto”
cercando di rimettere i bambini in groppa ai muli ed ancor gli sembrò che gli occhi della vecchia erano cambiati di colore “Sareste stato un buon padre e lo sarete, porto? dove vi recate?”
“Ad Ovest”
“Bello sono stata nell’Ovest, tempo fa… tanti secoli fa… chissà se esiste ancora la Regione del Barandor, sapete è un bel posto per crescere dei bambini”
“Conosco molto bene i Regni dell’Ovest, sono nato là e la mia famiglia ancor vi risiede e sto andando da loro e comunque buona Donna non ho mai sentito il nome di questa regione”

“Che volete farci Messere, son vecchia, ma provate a chiedere - lo guardò dritto negli occhi – Barandor… Barandor… ricordate… mi sembrate agitato Messere, la vostra mente è assai distratta da troppi pensieri e fate cose senza senso”
questa volta vide chiaramente gli occhi da verdi diventar viola “Barandor… mah! Come desiderate… ne ho ben donde Signora… in che senso faccio cose senza senso?” disse lui vedendo la vecchia mettere le mani sulla fronte dei bambini “Sapete Messere dei traumi infantili? Traumi che creano nella mente dei canali di difesa, la Natura arriva in soccorso bloccando le lor menti ancora troppo piccole per comprendere il gesto insano degli adulti; non voglio Giudicar nessuno non è nella mia Natura, il tempo sbloccherà forse i traumi, l’amore farà tantissimo, avete sentito parlar di questi traumi? Di chi son figli? Conoscete i loro genitori?”

“No Signora e non conosco questi traumi infantili… ora mi volete perdonare ma son veramente di fretta, vorrei prendere la nave e ci vorranno 3 giorni per arrivare ad un porto“


La vecchia tenne la mano sulla fronte dei bambini “Quanta fretta! È cattiva consigliera! Vedete che fate le cose senza senso! Se vi servono 3 giorni come darete ma mangiare a queste Creature? – ridandogli il denaro – tenete che è vostro! Siete certo di non conoscere la madre Messere?” Pego non volle usar la forza e si caricò di santa pazienza “Buona Donna… si… avete ragione, non ci ho pensato e vi ringrazio d’avermi ridato il denaro… però adesso la mia pazienza ha un limite, la madre era una contadina ma era una mia cara amica ad occuparsi di loro ma ora non può più farlo… la storia è lunga e triste, fatemi rimettere i bambini sui muli lo chiedo cortesemente” la vecchia non si scompose “Messere mi serve altro tempo…per curarli… mia sorella avrebbe fatto prima è esperta nell’arte delle Cure” tenendo sempre la mano sulla fronte dei bambini “Tempo per cosa?! Curare! No, sentite… ci manca pure la vostra sorella! Che altro volete sapere per lasciarmi andare? Tutta la storia?” la vecchia sorrise e fece cenno di sì con la testa “A grandi linee Messere, tanto loro non possono ne – portando la faccia vicino all’orecchio di entrambi i bambini – Parlare e Sentire! Liberate la mente bimbi belli! È un ordine!” dando lor anche un bacio con lo schiocco.
 

AnnaelSidel

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“Ma!... Porca P.....! Palla...! Per l’amor del cielo! Adesso basta! Scusatemi Signora ma dobbiamo andare! Grazie di tutto!” deciso ad intervenire cercò di togliere la mano della vecchia dalla fronte dei bambini, la vecchia aveva un forza non comune “Signora! – facendo un passo indietro – devo usar la forza?” notando il volto della vecchia farsi stanco e tolse le mani dalla fronte dei bambini “Non la avete già usata? Messere state difendendoli come se fossero figli vostri, e lo state facendo di cuore… - andando via lentamente – la vostra forza è nel cuore, sei più di un Lord, sei un UOMO! Addio Pego, che le Stelle brillino sempre sul vostro cammino”. Pego restò un attimo fermo, non gli era sembrato di aver detto il suo nome alla vecchia, tenne lo sguardo su di lei finchè non rientrò nel fienile.

Se l’avrebbe seguita nel fienile avrebbe incontrato altre due persone; un uomo con in mano un ragno nero ed un donna armata di falce, avrebbe visto che la vecchia non era così vecchia come a lui si era fatta vedere
“Cancello tutto Padre?” disse colei che Vecchia non lo era
“No” disse lui e la donna armata di falce lo abbracciò dandogli un bacio

Pego alzò le spalle e rimise i due bambini sui muli “Bho… tu vedi che gente… - controllò se nella borsa vi erano i soldi; non mancava nulla anzi trovò due brillanti – ma che…? va bhè andiamo, tutto bene voi due?” disse loro risalendo in sella al suo cavallo
“Si Padre” rispose il primo
“Bene, ci aspetta una lunga traversata, vi ho mai raccontato la fiaba delle terre del Barandor?”
“No padre”
rispose il secondo
“Bene, parleremo in viaggio e cosi sentire questa storia!”

In realtà non vi era nessuna fiaba, Pego sì’inventò tutto di sana pianta per far contenti i due figli durante la traversa verso le Terre dell’Ovest; raccontò di Mostri e di Seppie Giganti, di Grandi Draghi e di Battaglie di Eroi d’altri tempi, si meravigliò perché non sapeva d’aver questo estro Creativo del Fantasticare; vero che alcune cose erano sue esperienze di vita che modificò per rendere la Storia alla portata dei bambini.

Lui si vide nei panni di questo Eroe a cui aveva dato il nome di SER LAPOTTO in ricordo degli amici scomparsi e quando fu a casa, il padre e la madre riabbracciarono il figlio e furono felici di saper che i due bambini erano figli del figlio “Li devo ancora riconoscere ma son miei” disse ai genitori di nuovo felici nel vedere che l’amato figlio aveva messo la testa a posto. Pego iniziò la procedura ed i figli presero il suo nome, fece far due collane intarsiando i due brillanti trovati nella borsa. Pego fece di cuore, la magia degli elfi non c’entrò nulla… va bhè… Luthien piegò la sua mente a farlo credere padre dei bambini… tolse i traumi dalla mente dei bambini ma non tolse loro il ricordo di Leslie, il restante lo decise Pego… se la cosa non vi sembra corretta; può essere che non siate in torto… ma io vedo eventi che voi ancor non vedete… è vero che in teoria non dovremmo interfere nel destino e sul libero arbitrio degli umani, del resto nessuno è perfetto, non sono un Elfo Noldor ma son semplicemente e mi vanto di Essere Elfo Scuro… sempre si cerca di riportar le cose nel giusto Equilibrio. Non diciamo nulla del Destino del Pego e di questi bambini, l’unica cosa che scriviamo è che il Pego mantenne e coltivò la sua Ispirazione Fantasiosa e scrisse la sua prima fiaba per bambini dal titolo:
LE AVVENTURE DI SER LAPOTTO

diventerà un grande scrittore e narratore di fiabe per bambini, la sue fiabe verranno prese come esempio per l’educazione dei bambini ma son andato oltre a guardar nel tempo… le strade di Pego e di Leslie si sarebbero rincontrate di nuovo… ma per ora il mio sguardo è impegnato altrove… ed è un’altra storia.

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AnnaelSidel

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Prima di chiedermi chi sono, domandati chi sei

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Leslie restò sdraiata per giorni nella branda, si alzava solo per fare le solite cose. Non si poteva dire che svolgeva solo una Routine Quotidiana, lei non si sentiva Vuota e non si sentiva colpita da qualche forma di Depressione o peggio ancora da Apatia, faceva questo e quello, Stop. Ogni tanto andava con lo sguardo a controllare l’angolo più buio della tenda e vedeva sempre il ragno appeso con le prede dentro la rete, piccole palline arrotolate dal suo filo.
I giorni passarono, e nulla cambiò, tranne il tempo che iniziò a farsi più freddo e le giornate si accorciarono, non sapeva cosa fare, passava gran parte del tempo a girare per la radura, ogni tanto si spingeva fino al limitar del bosco ma non entrava mai.
Passeggiava a vuoto nella radura sollevando con i piedi le foglie d'Autunno osservando il bosco cercando di vedere i tortuosi sentieri della foresta ed un giorno spinta da uno strano motivo ci corse dentro, saltando sui tronchi abbattuti e sulle punte delle pietre, un correre così… alla "bho dove sto andando" senza scopo, senza meta ma con tanta paura; paura di che? Quando tornò fuori e non trovando la motivazione preferì restarsene nella radura ad osservare sempre il Sole che era l'unica cosa che riempiva la sua vita insieme alla Luna. Quella era la sua vita, sdraiata a fissare il Sole pensando ai giorni della calda brezza estiva con il canto dei fringuelli che volavano nell'aria gelida e le foglie un tempo verdi venivano incendiate diventando sempre più scarlatte e oro. Camminava passando la mano tra le felci avvizzite e sentendo sotto i suoi piedi l'erba morente mentre cadevano altre foglie dai rami sempre più sterili. Sembrò di essere in simbiosi con il loco, il problema è che la radura sarebbe tornata a rifiorire in Primavera ma lei?
Le vivande nella tenda finirono, iniziò ad andare a caccia con l’arco, le sue prede preferite erano le lepri che cacciò oltre il necessario ma di questo se ne rese conto dopo. Non si accorgeva che stava cambiando, esternamente e internamente e rifiutava di sentirsi Apatica. Non si curava più della sua persona e neppure della tenda che diventò patria di odori, di microbi e batteri che facevano festa tra le lepri appese, che puzzavano di un marcio da togliere il fiato, se ne liberò una notte quando dall’odore venne svegliata e non andò a buttare tutto il marciume lontano, ma buttò il tutto a pochi metri dall’entrata della tenda; due lupi passarono nei paraggi e si rifiutarono di dar una sbirciata all’interno della tenda, solo un animale orrendo avrebbe potuto viver lì dentro.
Una mendicante; ma che dico… una barbona di strada; con tutto il rispetto, era più linda, ben vestita e profumata di lei… la dignità, il rispetto di se stessa, un pizzico di orgoglio… macchè… tutta roba finita cadavere con le lepri buttate nel prato a cui Leslie; almeno, diede fuoco e fu un Bruciar Se Stessa e di quel poco che ne restava.
Vestiti sporchi e stracciati, lascio a voi immaginare la puzza che il corpo rilascia quando non vede da giorni un sapone in compagnia dell’acqua… capirai un maschio… che è capace di trovare mille scuse e ha una grande immaginazione per giustificare il puzzo; opinabile… ma una donna? La donna la senti arrivare ancora prima che giri l’angolo per due soli motivi: dal profumo o dal tono voce. Il suo dilemma era appeso all’angolo della tenda “Ma quanto vive un ragno?” era questa la domanda “vitale” a cui doveva dar risposta e faceva domande come se nella tenda ci fossero state centinaia di persone e si mise ad osservarlo con più attenzione, passava il tempo a veder se si muoveva, prese anche una formica e la buttò nella tela, il ragno si mosse ma non morse la preda, la formica si agitava e il suo peso fece rompere la ragnatela e la formica volò a terra libera. Stette lì ad aspettare e di notte l’Architetto della Natura si mise a rifar un’altra bellissima ragnatela.
Se per caso anche a voi è salito il “Dubbio Esistenziale” di Leslie su quanto vive un ragno è presto detto, ragni comuni marroni; gli Eremiti, 1 o 2 anni. Le Vedove nere arrivano fino ai 3 anni e le Tarantole anche a 25 anni. Poi bisogna tener conto dell’habitat, dove ci sono maggiori cambi e sbalzi di temperatura vivono di più, anche il sesso fa una distinzione, i maschi vivono meno delle femmine che raggiunta la maturità sessuale continuano a crescere ed effettuare mute, sarà per questo motivo che Annael è circondato da femmine di ragno? Leggenda vuole che una femmina di Gaius; si chiamava Tessa, visse insieme ad Annael per 43 anni, bella paciosa tra i lunghi capelli Argento dietro la nuca del Sovrano; si dice che i due ebbero a litigar solo una volta per una questione di Farfalle… pare che Tessa si mangiò una farfalla Monarca; le preferite di Annael ovviamente… forse; e per chiudere, tutti sapranno che sono i predatori e cacciatori migliori presenti al Mondo, i Ragni mangiano più cibo di tutta l’Umanità messa insieme “Grandi arbitri dell’Equilibrio in natura” direbbe Annael.
Tornando a Leslie, la solitudine iniziò a pensare perché gli uomini non sono nati per restar da soli, l’isolamento dal Mondo, diventar Eremita non è semplice come sembra, mi trovo un buco e mi isolo dal mondo, richiede tanto Spirito e tanta capacità mentale per non finire pazzo.
Leslie si faceva discussioni con il Ragno, con la branda, un giorno parlò per due ore con una lumaca ed il bello che lei aveva torto… “Dimmi dove sto sbagliando… perché non è qui…” chiese un giorno al Ragno.
Ogni tanto percorreva il torrente, l'acqua si era ritirata dalle rive e la cascata un tempo aggraziata e dal bel suono, ora era solo un rivolo sulla soglia del pendio.
Le lucciole e i gufi, altri animali erano spariti e si chiese se fosse giusto ed intanto i giorni passavano, la luce sbiadita del crepuscolo divenne più scura, le ombre si allungarono e subito scomparivano nell'abisso della notte. A volte si domandava del perchè era rimasta, il motivo; una severa penitenza della sua vita? Dei ricordi? La Radura era il posto finale di un lungo viaggio? Era un “Sono a Casa” ecco Casa andava benissimo, o forse no? La radura era il confine tra qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo o forse non era affatto tutto questo.
Sporca, puzzolente andava in giro per la radura, al posto delle lepri era passata ai piccoli di cinghiale che cacciava con una lancia; le frecce erano finite e lei non sapeva come farne altre. Dimagrita per colpa di una sua idea di dieta alimentare, aveva perso chili e faticava a trovare le energie, eppure nulla fece, vittima totale di una Apatia che lei non voleva ammettere. Dimagrita, deperita ogni tanto discuteva con il ragno “Ma quanto vive un ragno?” un giorno gli salì l’impulso di schiacciarlo con gli stivali e notò che gli stivali si erano logorati, per calzature usò pezzi di un mantello invernale e quando lo fece; fu una frustata, come per farla svegliare dal suo stato, venne colpita dal vento improvviso che portava un freddo gelido, quando arrivò l’inverno rigido si accorse di aver poca legna.
 

AnnaelSidel

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Mai nella sua vita aveva passato un Inverno così lungo e rigido, usciva di rado dalla tenda perchè iniziò a provare la strana sensazione di essere osservata, sentiva la presenza di qualcosa, ma di cosa? Diventò una ossessione ed una paura, scostava la tenda d'entrata a guardava verso il bosco, gli saliva la pelle d’oca, c’era qualcosa che la fissava… ma era certa che se qualcosa c'era non gli avrebbe fatto del male.
Passò così l'Inverno e mangiò quello che mai aveva considerato commestibile, era in condizioni pietose e non sentiva neppure la sua puzza, ci viveva bene in sua compagnia dando uno sguardo alle coperte piene di cimici e di pidocchi che grazie a lei avevano passato l'Inverno ad ingrassarsi con il suo sangue. L'inverno stava passando e venne il periodo che la Radura era costantemente invasa dalle nebbie, vide un bagliore una volta nel cielo, lampeggiò altre due volte e lei cercò di mettere a fuoco, le parve una sfera di luce debole, morbida e piccola e la seguì con lo sguardo mentre fluttuava nell'aria sopra la nebbia. La piccola luce oscillava come un pigro insetto si librò dolcemente fino alle prime ore della notte, tremolò ancora due volte e svanì.
Aveva trovato qualcosa di nuovo per far passare le sue giornate, vedeva il ragno, ancora appeso e vivo pure lui dopo l'Inverno “Ma quanto vive un ragno?” ponendosi la solita domanda e la mattina presto o verso il tardo pomeriggio si metteva seduta sull'erba ad aspettare la nebbia e quella sfera luminosa e non attese a lungo, ora la luce singola era diventata una coppia che dopo aver fluttuato sparirono.
Un giorno ne contò 16 di luci! Ed ogni volta che tornavano erano sempre di più "30!" disse ridendo da sola e le luci continuarono a radunarsi e fluttuare e lei non ne capiva il senso, poi un giorno erano talmente tante che fece fatica a contarle, una di loro la vide chiaramente andare verso di lei, si alzò e fece qualche passo indietro verso la tenda, improvvisamente le luci ondeggiarono nell'aria alzandosi all'indietro, ogni luce si unì in una sola fila e questa fila si estendeva oltre i confini dell'oscurità, le luci scintillarono in successione lungo la fila. Leslie era immobile, anche eccitata e gli parve si sentire il richiamo di qualcosa, guardò verso la foresta e poi tornò sulla fila di luci che sempre erano intermittenti e sentii dell'energia provenire da esse. Vide ancora la fila lampeggiare in sequenza e andare verso il bosco; se l'avrebbe seguita? Dove l'avrebbero portata tutte quelle luci? Era forse un gentile invito? Quindi fece un passo, poi un altro, e un altro mentre seguiva le luci finchè non entrarono nel bosco e lei dietro ed una volta dentro sparirono lasciandola sola al buio nel mezzo della foresta, non ebbe paura… fu allora che si sentì VUOTA e corse subito indietro.
Venne la primavera, fu per pura combinazione che si vide allo specchio… no; non andò così, rifacciamo…

Era il primo giorno di Primavera, senza le nebbie non aveva più visto lo spettacolo delle Luci e l’unica cosa da far sempre era quella di dar il buongiorno al ragno, alla branda e altri oggetti sparsi nella tenda e chiederli come avevano passato la nottata. Diede uno sguardo nell’angolo buio e il ragno non c’era più… dramma! Ansia! Con la punta del dito fece tremar la ragnatela e lui spuntò fuori di corsa per raggiungere la preda “Ah ci sei!” e fu in quel momento che si vide allo specchio; combinazione? Casualità? Fate voi, quello che vide fu orrendo.
Forse l’immagine riflessa non era bella nitida per colpa della polvere, della patina lercia sullo specchio, prese una coperta e pulì lo specchio ma il riflesso restò uguale, era lei… anzi NON era lei… corse fuori, stava piovendo e lei si tolse gli stracci puzzolenti che portava addosso cadendo nuda in lacrime in ginocchio piegata sulla schiena con le braccia lunghe ed i pugni sul terreno.
Guardò verso il bosco “E’ COSI’ DUNQUE CHE MI VUOI VEDERE!!! SPOGLIATA DI OGNI COSA! CHE VUOI SENTIRMI DIRE? CHE HO SBAGLIATO!
COSA VUOI DA ME!!! CHI SEI MALEDETTO!!”
si passò la mano tra i capelli lunghi e guardando verso il bosco allargò le braccia

“Il mio cuore piange per quei bambini,
cosa credi che me ne sia scordata!
Ho cercato riparo in questa tenebrosa radura
sotto la luce fioca delle stelle…
ho pianto sotto il mio cielo martoriato
pianto più dei salici piangenti!
COSA SONO? LO VUOI SENTIRE?!
NULLA!
Non sono più nulla…
Una sagoma umana dimenticata!!
Appiccico come un cane lasciato in cortile…
Ho il cuor che piange lacrime di sangue!
Faccio più schifo ed orrore di una palude
Ho la pelle disgustosa!
Io sono uno sgomento per questa bella radura…
Sono la sua rovina
Son io la rovina di me stessa…”

Fiera si alzò in piedi e agitò il pungo verso il bosco “FATTI VEDERE! SO CHE CI SEI! DIMMI COSA VUOI DA ME!! DIMMI CHI SEI!!”
E via che corse verso il bosco sparendo al suo interno e non trovò nessuno, gli parve di vedere una Grande Ombra sparire tra i rami degli alberi, quello che più importa è che quello fu il giorno che ritrovò il suo ESSERE Leslie.

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AnnaelSidel

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Patate e Cipolle
La Primavera stava facendo rifiorire la Radura ed anche Leslie tornò a rifiorire. Lavorò duramente per tutto il mese; inteso che lavorò sulla sua persona ed iniziò a riprendersi la sua vita, una Nuova Vita.
Cancellò la Leslie del passato, non era mai stata veramente lei, aveva sempre dato retta ad altre persone e si ricordava nella sua mente di parole dette da qualcuno.
Si specchiò felice e guardando il ragno gli disse “Aspetta! Non ho ancora finito!”
In quel mese si era rimessa in sesto, lavata, pulita, profumata fece sbocciare la sua bellezza. Toccò alla tenda che venne svuotata, pulita e rimessa in ordine, aveva bruciato tutte le coperte ed i vecchi vestiti, il più delle volte andava in giro nuda con il Sole che gentile e tiepido iniziò a colorarle la pelle, altre volte si copriva con delle lenzuola che aveva trovato nel piccolo armadio e nel piccolo armadio vide anche i libri che prima non aveva notato come tante altre cose nella tenda. Iniziò a leggerli tutti e tutti gli tornarono utili.
Aveva trovato un libricino di poesie e aveva imparato una di loro a memoria che leggeva prima di prendere sonno

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Imparò a fare l’orto, imparò nuove ricette, imparò nuovi punti di cucito, imparò tante cose da quei libri ed iniziò anche a scrivere un diario. La sua giornata era completamente cambiata e lei ne era felicissima. Partiva fin dalla mattina presto, si alzava, andava al torrente a lavarsi, si pettinava ed aveva anche imparato il giardinaggio e si portava dietro il gelsomino per profumarsi al punto d’attirare su di se delle api. Imparò a conservare la frutta, riuscì anche a costruire una specie di alveare e fu costretta a farne altri due, dato che le api arrivarono in quantità ed imparò a farsi il miele e la pappa reale.
Intorno alla tenda si respirava un’altra aria, e lei era felice del suo orto e del suo giardino, le lepri che tanto aveva cacciato adesso venivano alla radura e lei gli faceva trovar le carotine fresche, un giorno ebbe persino la visita di due giovani Lupi dal pelo nero; gli stessi dell’altra volta, che lei trattò con rispetto ed amore e si scusò di non aver nulla da dargli per farli andar via contenti. Leslie era in pace con se stessa e non si era scordata del ragno, ogni tanto ci scambiava sempre due parole o addirittura un’intera discussione quando puliva tutta la tenda non andando mai a pulire quell’angolo dove viveva il ragno.
Si era fatta coraggio; alcune cose era andata a prenderle al villaggio, dove sia Edo che il Pego incontrarono la vecchia signora. Gli abitanti erano contadini analfabeti, con cui iniziò a scambiare la verdura e la frutta del suo orto ed in cambio chiedeva pelli o tessuti, che aveva imparato a cucire talmente bene che era riuscita a vendere dei vestiti ad un mercante di passaggio.
Leslie non chiedeva denaro, scambiava la merce con quello che le serviva, dal mercante prese un ascia per la legna, una falce e la pietra per affilare. Vestiti, lenzuola, lampade, saponi e profumi; insomma tutto quello che le poteva tornar utile ed anche alla radura. La sua simpatia e specialmente il suo buon cuore fece breccia tra i paesani che l’avevano scambiata per una Santona Eremita e quando arrivava le andavano incontro; e Leslie iniziò a dare lezioni ai bambini. I paesani la riempivano di regali ma lei prendeva solo il necessario “Venitemi a trovarmi!” aveva detto, ma nessuno lo fece per il semplice motivo che la consideravano una Sacerdotessa che abitava proprio sotto i Monti Sacri e mai, mai si sarebbero permessi di metter piede nel luogo Sacro. Lei l’aveva presa sul ridere e parlando con il ragno “Ti rendi conto? Io una Santona! – ridendo – non credo proprio, tu che dici? La santità consiste nel portare l'onore nel Mondo che si è perso nella vanità, aver fede in se stessi ed essere rispettosi verso gli altri con riverenza ed umiltà, la Santità consiste nel fare piccole cose coscienziosamente giorno per giorno e fatte bene… ti sembro io?” restando un attimo a pensare alle parole, da dove gli era uscito questo pensiero Filosofico? E quelle parole non è che per puro caso la identificavano? “Sta a vedere che sono diventata veramente una Santona!” e ci rise sopra.
Se nessuno era salito a trovarla Leslie non ci restò male, provò a far capire che era una donna normale, ma di normale non aveva niente alla loro vista e come detto lei non se la prese a male, anzi a pensarci bene, troppa gente avrebbe rovinato la SUA radura che adesso era sì “Sono a casa mia!” diciamolo tranquillamente, Leslie era giustamente gelosa di dividere la radura con altri, nulla di male, diciamolo pure che era anche corretto perché se lo meritava.
 
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AnnaelSidel

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Leslie non si era accorta che erano passati due anni, il Tempo aveva smesso di contarlo, non era tra i suoi problemi. La sera prima di prender sonno prendeva un libro e lo leggeva, una sera si sentì “chiamata” dalla copertina del libro BLU che tempo fa gli aveva regalato il caro Lasi, era convintissima di aver letto ogni pagina ma in ultima pagina lesse queste parole:

“Possano i tuoi sogni fluire sulla tela della scelta delicata,
Vivida
E piena di significati conferiti dalla tua forza di spirito.
I Miei rispetti e migliori auguri per coloro che come te,
Desiderano presentare il mondo in nuove forme,
Volte ad illuminare la vita o migliorare il futuro in uno sforzo d'amore
Lascia che l'ispirazione si gonfi sotto le tue ali lucenti da portarti
Ben oltre l'orizzonte delle meraviglie
E alla fine atterrerai in un Regno gentile per ritirarti
Nella pace della felicità”

Per te; A.S

Un giorno; andata al limitar del bosco per prendere delle more e altra frutta che la Natura gli regalava sempre, quando tornò alla radura vide un uomo con un abito blu seduto vicino al fuoco, nella mancina teneva un lungo bastone nero. Leslie ebbe paura, non era abituata a vedere persone nella radura; ebbe anche quel pizzico di giusta gelosia “Che ci fa a Casa mia!” ma durò pochi secondi quel pensiero e fece un bel respiro e con un bel sorriso andò verso di lui “Salve – disse rivolta all’uomo – buongiorno”
L'uomo si alzò e chinò il capo “Salve a voi Sacerdotessa”. Leslie rise “No, aspettate… ho capito, ci deve essere uno spiacevole malinteso, se venite dal villaggio vi avranno detto che da queste parti vive una Sacerdotessa, non lo sono affatto, cioè non sono io, sono una semplice donna” non riuscì a stimare l’età dell’uomo, i capelli erano di color argento e gli scendevano lungo le spalle e stavano bene con il blu del suo mantello, annusò l’aria e sentì un profumo di rosa provenire dall’uomo che con la voce dolce “Una donna sola che vive ai piedi dei Monti Sacri solitamente è un Santona Eremita, se mi dite che non lo siete tolgo il disturbo”.
“Perché…? Una persona può decidere dove vivere, se questo posto mi piace non è colpa mia se è un luogo Sacro, poi Sacro o non Sacro io ne ho gran rispetto… potete aspettare un attimo, se avete bisogno di qualcosa posso sempre esservi d’aiuto, poso il cesto e torno subito!”
andando a passetti veloci nella tenda, lasciò il cesto di more, si guardò allo specchio “Perfettamente in ordine mia cara! Bellissima! Stupenda!” mettendosi un po’ di profumo; vanità femminile che mai si deve criticare e tornò fuori euforica, la paura era svanita e la presenza dello sconosciuto le toglieva la solitudine; non che gli fosse di peso, la compagnia fa sempre piacere e lei era abituata a parlare con i paesani, l’uomo era palesemente di altra pasta.

Dalla fretta e dall’euforia non si accorse di una cosa, che nell’angolo della tenda era sparita la ragnatela ed anche il ragno.
Leslie sorrise “Eccomi, ditemi pure, cosa siete venuto a cercare?” l’uomo si voltò verso il pentolone “Patate e cipolle? Colui che cerca è un disperato… io Spero…e forse spero troppo” Leslie andò verso il fuoco “Oggi si, avete fame immagino, siete mio ospite, vi va?”
“Sarebbe scortesia rifiutare gentil e cortese invito di una Dama e devo ammettere che adoro le patate ed anche le cipolle, anche se alla mia età…le cipolle son diventate un dramma per il mio stomaco che brama la cipolla ma è anche… Riluttante… alla sua digestione, vedo che siete scalza”
puntando il bastone verso i piedi di Leslie “Oh sì sempre quando inizia la bella stagione, mi piace sentir l’erba sotto i piedi – vedendo l’uomo alzar il mantello e vedendo che anche lui era scalzo – anche voi! – ridendo – su sedete”
“Dopo di voi Milady”.

Leslie si sedette “Da tempo nessuno mi chiama Milady… Leslie… mi chiamo Leslie e con chi ho il piacere di parlare?” vedendo l’uomo sedersi e prendere il mestolo per girare le patate e le cipolle “Dovrebbero esser quasi pronte, che aromi avete messo? – girandosi verso di lei – ho diversi nomi, al Nord mi chiamano Formenel, al Sud Solonel, ad Ovest Elwe, ad Est Nath Nur… il mio nome è Annael, ma gli amici mi chiamano Min; e voi solo Leslie?” Leslie lo fissò a lungo “Avete tanti nomi… Annael, si dovrebbero esser pronte… del timo, salvia, prezzemolo… direi di togliere il paiolo dal fuoco… io solo Leslie… Leslie dei Leslie… perchè voi avete un altro nome?”
“Sono tutti aromi del vostro orto immagino, gli ho dato uno sguardo prima, quelle – indicando con il bastone – sono piante di zucchine? ... anch’io solo Annael, Annael degli Annael, purtroppo restai orfano e non conosco il nome della mia casata”

Leslie lo guardò curiosa e sorrise “Esatto zucchine, siete esperto di orti? Cioè di agricoltura… ma scusate…”
“Diciamo che con le erbe me la cavo, prezzemolo, patate, cipolle e due uova è già un piatto da Re! A piacer fagioli scuri con un pizzico di pepe, faccio io i piatti?”
“Certo… Annael degli Annael… anch’io son orfana sapete… non ho piatti uso delle ciotole di legno… le ho fatte io”
“Meglio se son fatte a mano, avete usato il legno giusto?”
i due si ritrovarono a guardarsi in silenzio per alcuni istanti poi lui “Oh cielo! – disse lui posando la ciotola sul prato – ma quelli sono alveari! Posso vedere?”
“Certamente, siete esperto anche di api?”
alzandosi insieme
“Può essere… diciamo che sono un grandissimo curioso, è nella Mia Natura Esserlo, Essere ciò che sono, niente di più e niente di meno mia cara Leslie”

Arrivati agli alveari le api iniziarono a ronzare intorno alla testa dell’uomo “Sembrano felici “disse Leslie “Si, anche questi alveari li avete fatti voi? – guardandosi in giro – ditemi Leslie avete sistemato voi tutta la radura?”
“Si… Annael e ne sono orgogliosa e molto felice… prima ne avevo fatti altri, questi sono nuovi, ma scusatemi! vi siete spinto fin qua su per un motivo specifico credo… prima stavo per chiedervi… Annael degli Annael, ci siamo già visti da qualche parte?”
“Si, speravo d’incontrare una Curatrice… comunque avete fatto un bellissimo lavoro, visti dove? non credo Leslie dei Leslie…da quanto tempo siete qui?”
“Non lo so… sinceramente…”
iniziando a provare un senso d’imbarazzo nel continuare a fissare l’uomo “Non sapete che giorno è oggi?”
“No”
“Il 27 di Luglio – sorridendo – è il mio compleanno”
“Ohhh! Ma auguri allora! Quanti anni sono?”
“Umm… bella domanda… 55… ssei…? sì, può essere che siano 56...”
“Non ricordate la vostra età Annael? - sorridendo - solitamente siamo noi a rubare qualche anno, se vi fa piacere non li dimostrate”
ridendo con i suoi occhi che andarono dentro negli occhi verdi dell’uomo e nella sua mente iniziarono a rinascere dei ricordi, era certa di averlo visto da qualche parte “Dicevate una Curatrice… mi spiace io non sono un curatrice… ho letto un libro però, di che male soffrite? ... scusate ma siete certo che non ci siamo già visti da qualche parte?”
E lui “Può essere… giro molto Leslie, la mia mente non è mai ferma… da quello che ho sentito siete brava a curare le persone, i paesani mi hanno detto che sempre gli offrite le vostre amorevoli cure”
“Brava gente… spontanei, nella loro semplicità son signori… no ma… perdonate se insisto Annael.... io credo di ricordami di voi…
per caso siete stato in un città sul mare ad Ovest di qui… vi dice nulla una locanda di nome Elmo e Forchetta?”
“Può essere, adoro il mare… Leslie ad Ovest di città sul mare non si contano sulle dita di due mani, ne convenite?"

“Può essere… fatico a ricordare ma”
“No Leslie dei Leslie, può essere lo dico solo io!”
“Mi scusate un attimo Annael?”
“Ma certo Leslie prego, io torno al fuoco, vi aspetto per mangiare”
 
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AnnaelSidel

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Leslie era già corsa verso la tenda, spostò piano il telo dell’entrata e mise piano piano dentro la testa e guardò nell’angolo del ragno, e… non c’era, la ragnatela era sparita. Entrò e cadde in ginocchio in lacrime e la sua mente si aprì “Ricordo tutto! Non mi è stato cancellato niente!” respirò a lungo, si rimise in piedi, si ricompose, si lavò la faccia nel catino ed uscì. L’uomo era in piedi a pochi metri dalla tenda al suo fianco una donna dai lunghi capelli neri.
Leslie si mise le mani tra i capelli, ciondolava e sentiva il cuore battere veloce e la felicità uscire violenta ed impazzita da ogni poro della pelle, con le mani sulle guance “Se sapevo che bastavano patate e cipolle per farti arrivare le avrei cucinate prima! Annael! Laitale!” barcollando, Laitale la prese la volo “Mae govannen mellon Leslie! Spero siano lacrime di gioia, Annael solitamente fa piangere per la disperazione!”

“Perché ricordo solo ora Laitale! Siete stati voi adesso?”
“No Leslie – rispose Annael – in realtà i ricordi ti sono stati cancellati da Laitale, ma diciamo che tu sei parte di una ragnatela ed io ho intessuto alcuni ricordi nei tuoi sogni, è bastato vederci per togliere la tela, di certo non per le patate e cipolle! Che comunque assaggerei volentieri”
“Quindi eravate voi nel bosco… le luci…”
“Le prime Luci di cui parli furono opera di Luthien che sorveglia il bosco, ti ha visto e ha voluto infonderti coraggio, ma poi; fatico a crederlo, le luci seguenti furono opera di Gherarda, lei ti ha sorvegliata per parecchio tempo…quindi se è tutto chiaro si parte, sei pronta?”

“Gherarda… si ora ricordo… pronta? Un momento e per cosa?”
vedendo Annael porgerle il braccio
“La strada la conosci"
“Santo il cielo e le Stelle tutte… dove?”


Laitale andò verso di lei
“Magari dopo aver messo qualcosa nello stomaco, che ne dici Min? Quelle patate e cipolle si freddano e ho tanta voglia di vederti litigare con il tuo Vecchio stomaco! Viene Leslie sediamo”

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AnnaelSidel

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Meleth Sidel
Annael a sinistra, Laitale a destra, Leslie in centro li teneva stretti a braccetto come per non farseli scappare ed Annael le disse che era pronta per andar con loro nel Regno Celato di Ire Loissea ricordandogli la severa legge di Annael che una volta entrati “Non potrò più uscire – disse Leslie guardando l’elfo – però… sarei tentata a vivere qui, sapendo che ogni tanto mi verrete a trovare… se me ne vado che ne sarà della mia radura Min?” chiese vedendo Laitale restar con la bocca spalancata mentre stava per mangiar una patata.
“Beh intanto la radura non è TUA… e MAI lo sarà… non è neppure MIA e neppure NOSTRA… e bello sentir che ti preoccupi per lei ma lei è qui da prima che noi tre siam venuti al mondo, di cose ne avrà viste e passate e saprà cavarsela benissimo da sola, e SOLA non lo è mai… siamo già in stretta confidenza da chiamarmi Min?”
Rossa in viso “No? ... avrei una domanda… perché?” disse Leslie guardando Annael negli occhi
“Perché di tutto questo? Perché non ti ho fatto prima la proposta alla locanda insieme agli altri umani? Dovresti chiedertelo tu io non comprendo la domanda e non sono la risposta, potrei dirti che non era il momento, avresti preso una decisione sbagliata lasciando alle tue spalle dell’Irrisolto, Leslie quello che vedo nel futuro non sempre mi è chiaro e dipende da quanto cerco di guardar lontano, se vedo cose che restano in sospensione, il mio sguardo andrà ad indagare… può essere che avevo visto un altro destino per quei bambini se non saresti venuta qui, dovevi venire qui sia per te che per me mi mancava ancora qualcosa, come conoscere chi era la spia… sono arrivato quando ho visto quello che Sei diventata, dovevi ritrovar te stessa, da sola, con le tue forze, ora sei felice, ora sei un Elfa… ad Ire Loissea potrai completare il tuo percorso da umana e da elfa, ti comporti da Elfa e chi si sente Elfo può venire a vivere tra gli Elfi, non sarà facile ma sono certo che ci riuscirai, vuoi del tempo per pensarci?”
“NO! Sono pronta basta che non sia un sogno! – e ora seria in volto – ho capito poco del tuo discorso, troppo contorto… la cosa chiara è che mi hai usata per scovare questa spia… io credo d’aver capito chi sia… - abbassò il tono e piegò la testa – Edo…”
“La tua perspicacia è notevole, quel nome è corretto… temo che appartenga ad una Corporazione Umana Antichissima di nome Xunlai – alzandosi in piedi - Dame direi di andare, il viaggio sarà lungo ahimè… per le mie povere ginocchia e con le cipolle sullo stomaco…”
alzò il bastone e dal bosco uscì il Noss Dagor di Laitale con un Elfa che portò una fetta di torta ad Annael e quando la prese di sentì il coro degli auguri con Laitale che gli diede un bacio “Auguri Min, 10.000 di altri tenebrosi e lussuriosi anni in mia compagnia! Rimpiangerai le cipolle!” con il gracchiare di Corvi Neri sopra le loro teste.
Gli elfi tolsero la tenda e Leslie diede l’ultimo sguardo alla radura, certa che non l’avrebbe più rivista. La tristezza durò un niente, felice saliva il sentiero dei Monti Sacri in compagnia degli elfi e pensava a come e cosa sarebbe stata la sua futura vita. Ogni passo si caricò di gioia e palpitò nel suo cuore quando si trovò di fronte all’entrata del Regno e si spalancarono le porte con Laitale che le disse “Corri Leslie, ci sono amici che ti aspettano e tutti gli elfi sanno del tuo arrivo, vai!” e lei corse dentro come una bimbetta urlando dalla gioia quando vede una giostra, i primi ad andarle incontro ad abbracciarla furono il Guglielmo e Concetta e le loro figlie che Leslie stritolò in un caldo abbraccio. Baci, abbracci, ne avevano tanto da parlare sarebbe dovuto servir un mese. Guglielmo e Concetta erano entrati a far parte della Casata dei Sidel, lui aveva preso il nome di:
TUG SIDEL; TUG significa Grosso.
Concetta aveva preso il nome di:
TARA SIDEL; TARA significa Robusta.
Venne a sapere che fecero da tutori alle tre mezzelfe e che purtroppo non si presentò nessuno a reclamarle come figli e loro le adottarono ufficialmente come loro figlie secondo lo Statuto della Casata dei Sidel che si prende cura degli orfani.
Zuppella prese il nome di: MERIL SIDEL; Meril significa Rosa.
Melanzina prese il nome di: EIRIEN SIDEL; Eirien significa Pratolina.
Mirtilla prese il nome di: RIN SIDEL; Rin significa Coronata.
Per la cronaca: a Mirtilla non venne tolto il ricordo del Lasi, lei desiderò tenerselo nel cuore, e grazie all’amore della sua famiglia non si spense nel dolore e per il momento Leslie preferì non dirle nulla di quanto era successo alla Fortezza, del resto intorno a Mirtilla ronzavano da tempo Elfi e Mezzelfi tenuti a bada dal grugnito della Concetta.
Una grande ombra oscurò per un istante il cielo, Leslie alzò la testa “Gherarda!” volò sopra le loro teste la Potente Dragonessa dirigendosi al laghetto per il suo bagnetto quotidiano; pensando già alle sue scaglie spazzolate dagli elfi.
Laitale la prese per mano “Oggi è il tuo giorno, ne avrai fino a stasera! vieni Leslie, ti porto a conoscere la tua nuova casa” disse Laitale e Leslie sorpresa “Ho una casa?”
“Una casa non proprio, è la residenza dei Sidel”
rispose Annael. Leslie salutò Guglielmo e Concetta e le loro figlie e proseguì lungo la strada che portava al palazzo dei Sidel, già vide la più alta torre mentre Annael veniva fermato e discuteva con gli elfi specialmente con alcuni vestiti di rosso “Sono tutti Ciambellani come Bacham?“ chiese Leslie e Laitale rise “Ti ricordi di Bacham! No quelli sono elfi mastri birrai, lavorano per Annael, tutti gli elfi che portano un vestito rosso con una A ricamata sul petto, lavorano al birrificio di Annael, Bacham si veste di rosso solo perché piace ad Annael, Bacham è un ruffiano! – ridendo – cara mia ne avrai parecchie da imparare” Leslie purtroppo non capiva la lingua “Potrò imparare la vostra lingua?” chiese e la risposta gli arrivò da Annael “Una Sidel deve parlar bene l’elfico” Leslie non capì.
Sulle scale del palazzo vi era fermo Bacham Falme vestito di rosso che disse che tutto era pronto, quando entrarono il salone era pieno di elfi, tutti s’inchinarono al passaggio di Annael che lento andò a sedersi sul trono. Laitale restò al fianco di Leslie e si fermarono sui primi gradini del trono.
Gli elfi appartenevano a tutte le Casate degli elfi scuri ed ogni Casata aveva un colore diverso. Annael parlò in elfico; Laitale sussurrò a Leslie “Non ti traduco, si tratta di questioni sulle leggi e tradizioni elfiche che non riguardo la tua persona”. Parlò per circa 30 minuti Annael e poi fece cenno a Leslie di raggiungerlo e lui si alzò in piedi, dei paggi portarono una corona su un cuscino blu, arrivò Hunien e mise la corona in testa al padre, disse qualcosa in elfico e tutti s’inginocchiarono per poi tornare in piedi
“Cari fratelli, Carissime sorelle, oggi vi ho riuniti qui per presentarvi Leslie, alcuni se non tutti avranno già sentito il suo nome – dando uno sguardo ad Hunien – ben sapendo di come viaggiano veloci le notizie… Leslie è di stirpe umana, sarò breve… – pausa e tutti incrociarono le dita sul sarò breve – altri due umani si sono uniti a noi, tempi strani e oscuri stanno vivendo gli umani, talmente oscuri che neppure il mio sguardo riesce a vedere, i miei giorni di assenza hanno creato un certo Panico… ma ed è Verità che non ho visto pericoli in arrivo per il nostro Amato Regno, restano delle cose in sospeso che vanno chiarite e sicuramente terrò come sempre il mio sguardo a vigilare sul destino dei Mornedhil… temo che mi vedrò costretto ad inviare ancora elfi tra gli umani, antichi nemici e possibili amici si sono misteriosamente risvegliati - pausa – abbiamo un potente alleato dal cielo, l’arrivo di Gherarda che tanto ha fatto per noi ha rallegrato tutto il popolo e lei è felice di godersi finalmente la pace e la serenità, solo in casi estremi chiederò alla Dragonessa di darci aiuto; sicuramente lei lo farà di sua volontà – pausa porgendo la mano a Leslie – vieni Leslie, fratelli, sorelle ecco a Voi Leslie, vivrà tra di noi come altri umani prima di lei e sarà parte della mia Casata, da ora in avanti sarà conosciuta con il nome di:

MELETH SIDEL, L’Amorevole Stella Brillante

– sentendosi prendere la mano da Leslie – accetti tu, Leslie dei Leslie di entrare nella Casata dei Sidel? Per noi sarebbe un piacere ed un grande onore”
tenendo lo sguardo su Leslie. Silenzio; lunghissimo. Laitale andò all’orecchio di Leslie sussurrandole “Accetti o no?” Leslie sentiva tremar le gambe e tenendo la voce alta “ACCETTO!”
“Meleth Sidel – disse Annael – questo sarà il tuo nome tra gli elfi e lo potrai tenere fino a quando; se tu lo vorrai, parlare e scrivere perfettamente la lingua di noi elfi scuri, solo così potrai chiedere la Cerimonia del cambio del nome, ti è chiaro?” “Sì…”
con voce spezzata dall’emozione “Si chi?” “Si è tutto chiaro Annael” seguì un mormorio nel salone che fece sbiancare Leslie “In questo caso; non tanto per me, ma per il rito ed essendo tutto riportato agli atti dovresti dir Si Sire” Leslie era ora rossa e chinando il capo “Si Sire” seguì applauso.
“Bene! – andò avanti Annael – Bacham? Ah eccoti – vedendo arrivar il ciambellano ed amico – che siano aperte le porte del palazzo e che sia festa” Leslie strinse e chinò il capo tante di quelle volte che gli venne il mal di testa e fu costretta a coricarsi per 3 ore mentre gli elfi continuarono a far festa che si era spostata nei giardini del Regno per far contenta anche la Gherarda che dopo un ballo sulle punte degli artigli si allontanò con Annael e con Hunien; resti tra noi… purtroppo la potente Dragonessa aveva perso il suo Fuoco Distruttore e neppure l’amore degli elfi sarebbe stato in grado di riportarlo nel suo ventre.
 

AnnaelSidel

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Gli alloggi di Leslie erano nell’ala dove vi erano anche quelli di Luthien e di Hunien e delle sue figlie Aran e Marilla; Luthien gli disse che quelle stanze erano di Laitale ma che la figlia dormiva altrove e che da ora erano le sue. Leslie tornò nel suo abito da elfa e fu in quella occassione che LIM SIDEL vide per la prima volta l’umana Leslie; è un’altra storia, ma sappiamo che ai Romatici Umani farà piacere sapere che Leslie e Lim si ameranno e si sposeranno.
LIM SIDEL è uno dei figli di Sadira e Turalcar Kemmotar; Sadira discende dalla stirpe che fu di Min Sidel e dell’umana Leslie Vasburg, la loro figlia mezzelfa Aranel sposerà l’elfo Nirad riunendo la stirpe.
La madre di Sadira è una Potente tra le elfe ed il suo nome è TINUVIEL SIDEL mentre suo padre è il mezzelfo OILASS ARAVIR che discende dalla stirpe mezzelfa di ANNAEL e MARIEL ARAVIR; anche Sadira discende da Mariel Aravir. Dal matrimonio tra LIM SIDEL e LESLIE nasceranno due mezzelfi:
ALYON SIDEL e PELLA SIDEL
Alyon a 20 anni decise per la stirpe UMANA, ma questa scelta doveva essere fatta alla maggiore età di 100 anni. Annael rammentò al ragazzo che con questa scelta avrebbe perso ogni ricordo ma lui accettò e tanto era il desiderio del ragazzo che Annael acconsentì al ragazzo di portar a termine la sua selta e gli elfi dissero addio ad Alyon. Leslie decise di accompagnare il figlio, aveva deciso di portarlo nelle Terre dell’Ovest, dal suo caro amico Pego.
Annael fece scortare Leslie ed i suoi figli; Pella Sidel volle seguir la madre, da: Narwain, Aranel, Mel, Rauco e Sanya Sidel; mentre LIM fu costretto su ordine di Annael a non seguir la moglie in questo viaggio.
Il giorno prima della partenza Annael mandò a chiamare Leslie, dicendogli che se nel suo cuore nasceva il desiderio di restare tra gli umani, lui avrebbe compreso e nessuno gli avrebbe tolto i ricordi, in qualsiasi momento poteva ritornare indietro la strada la conosceva, Meleth gli rispose che ormai il suo cuore era per gli elfi.
Leslie con i figli ed insieme a Narwain, Aranel, Mel, Rauco e Sanya Sidel, arrivarono nelle terre dell’Ovest dove Leslie rivedrà per la “SECONDA ED ULTIMA VOLTA” il caro amico Pego e gli presentò il figlio Alyon “Gli ho parlato di te, vuole entrare al tuo servizio, la mia vita lo sai è altrove e sono felicissima!”
Restarono un mese al Castello dei Gapeti Olenti; Pego si era sposato con Kain.
Venne il giorno della partenza, Leslie con i figli e gli altri Sidel si ritrovarono in un bosco, Leslie teneva stretto il figlio, quella notte avrebbe perso ogni ricordo
“Un momento – disse Rauco – qui nessuno di noi ha il potere Mentale di togliere i ricordi! Che ha combinato Annael!”
La conclusione era una sola, Annael non si era sbagliato e il suo sguardo avrà già visto nel destino di Alyon che disse alla madre di ringraziare il Sovrano e che il segreto era al sicuro nel suo cuore.

Alyon prenderà il nome di ALDO, entrando a servizio della Casata dei Gapeti Olenti.
Pego aveva preso in moglie Kian ed ebbero 12 figli tra cui SILENE che s’innamorò del Capitano Aldo e lui di lei e i due si sposarono felici. Aldo restò alla corte di Pego e grandi furono le sue gesta, Pego nominerà Aldo Lord e prese il nome di: Lord ALDO FORTUNATO dei Gapeti Olenti detto Pego II°.
Tra i 12 figli di PEGO e KIAN vi era un figlia a cui diedero il nome di LESLY SIBILLA.
La moglie del PEGO: KIAN, la conosciamo con un altro nome: Lady ISABELLA di MILLECRINE.
PELLA SIDEL ascolterà i racconti della madre ed inizierà a scrivere la storia che state leggendo:
ELENILLOR PELLA
Ma queste sono tutte altre storie…

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AnnaelSidel

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Jenn Valefield & Engel Treuer
In comune: stessa stirpe MEZZELFA.
Abilità innate: uso dell’arco, velocità, agilità, intuito, equilibrio al pari degli Elfi; 3 volte superiore agli Umani.
Età: sconosciuta.

Lei: bionda con capelli tagliati a caschetto con frangia, occhi azzurri; alta 1,90.
Arma preferita: spada
Professione: Guerriera Incantatrice
Magie conosciute: Arte della Spada, Armi Incanalanti, Illusionismo e Manipolazione.
Altre magie: Protettive, Curative, Punitive.
Nome: Valentina, detta VALE.

Lui: biondo con taglio di capelli di 2 millimetri, occhi verdi; alto 2,02.
Arma preferita: bastone e spada
Professione: Necromante Incantatore; Spiritista
Magie conosciute: Magia Nera, Magia dei Morti, Magia del Sangue, Dominazione e Ispirazione.
Altre magie: Protettive, Elementari, Arti delle Ombre.
Nome: Angelo.
Superiorità: 2 volte superiore agli elfi, 6 volte superiore agli umani.

Lei era nata nelle Regioni del Nord e Lui nelle Regioni dell’Ovest, entrambi si erano dimenticati di questa cosa, i loro nomi se li erano dovuti inventare quando uscirono dall’Undume, i loro nomi non sono quelli di nascita.
Siamo nelle terre di qualche Regno dell’Ovest, i due sono arrivati da circa un mese, prima erano al Nord ma per via di alcune circostanze avevano deciso di “Cambiar aria” non per motivi di salute ma nel modo di dir degli umani quando l’aria diventa Pesante e Pericolosa ed è decisamente Saggio e Preferibile “Andare Via; Levarsi di torno”.
Lei era a Capo del “Ministero della Luce” Lui il suo Vice ma nessuno dei due aveva Fondato o Rifondato questo antico Ministero della Luce, sia chiaro che nessuno dei due sapeva raccontare di questo Ministero; visto che andremo in tema diciamo che non vi era affatto questo Ministero nel senso corretto della parola e di quello che gli Umani possono interpretare, nel senso che non c’era nulla d’Amministrare, nessuno Stato, nessuna Chiesa o altro, non c’erano uffici di Vocazione, Dovere, Apostolato.
Se vogliamo per forza associare il termine per dar o cercar una Logica, possiamo dire che i due Mezzelfi erano i:
"Ministri di una Missione che aveva lo scopo di portare a termine una Vendetta"
Erano stati messi LI' da una SERPE, che gli aveva fatto credere sull’importanza di questo Ministero che tutelava i Bisognosi, la Povera Gente, gli AfflitTi, tutte cose perse nel tempo che riprendevano i Secoli Passati, i Secoli Imperiali quando gli umani erano sottomessi a questa “Divina” figura, e se anche l’Imperatore (Singolo) non c’era più, le cose non erano cambiate, gli Afflitti c'erano ancora e come sempre erano sottomessi ad un Potere ora Generale (Globale) che aveva Corrotto l'Umanità intera e pochi erano gli umani in grado di vedere la Luce della Salvezza.
Certo che pare strano caderci come sciocchi a parole che non sono parole ma "Sibili tentatori delle Serpi" però tenete presente che nonostante siano due mezzelfi di certo Valore e Potenza, sono stati per lungo tempo prigionieri delle Serpi, e la Serpe ha una solo ed unica regola:
“Serpe, Lei governa, tu esegui… questo è l’ordine perfetto”

Purtroppo; ci si rammarica verso i lettori e già gli si rende noto, che la trama verrà interrotta da "INTERMEZZI" ritenuti dal nostro punto di vista fondamentali. Essendo complessi cercheremo di snocciolarli velocemente e in modo chiaro; resta pur sempre difficile che Noi elfi scriviamo come Voi umani.
Nel caso potete chiedere udienza al Sovrano, che sarà ben felice di chiarire i punti a voi rimasti non chiari, essendo l’Unico in grado di fornire spiegazioni più dettagliate.

Vale e Angelo si erano addentrati in una foresta tipicamente pluviale e da come camminavano spediti sapevano già la strada. Anche loro come le tre figlie mezzelfe di Guglielmo e Concetta avevano perso la loro Aura Elfica; diciamo elfica perché entrambi hanno fatto già da tempo la Scelta della Stirpe Elfica.
Di Elfico avevano ben poco; nulla, sicuramente la nostra cara Umana Leslie era diventata più Elfa di loro due messi insieme. Si era perduto completamente il loro innato interesse verso la Natura; tanto per farvi un esempio banale:
“Un Elfo o Mezzelfo con la loro Aura, con la Conoscenza del loro ESSERE, non li avresti visti MAI camminar spediti in quella foresta come Vale e Angelo; solo un grave pericolo o una specifica urgenza gli avrebbe Obbligati a camminar spediti o addirittura a correre”
I due mezzelfi passarono uno stagno pieno di Rane dagli occhi rossi come se niente fosse, passarono una colonia di Formiche Mangiafoglie senza degnarle di uno sguardo, cosa che invece avrebbe bloccato un Elfo o un Mezzelfo per mesi a discutere piacevolmente di Rane e di Formiche, non sappiamo quanti chilometri fecero i due per arrivare alla loro destinazione ma ci misero poco tempo per quel TEMPO che noi non calcoliamo, un Elfo o Mezzelfo come minimo avrebbe impiegato mesi se non anni a fare 10 chilometri fermandosi e restando fermi a rimirare la bellezza della Natura e mentre ed erano ancora là a parlar di Rane e tra 2 anni si poteva; forse, andar avanti con la trama, Vale e Angelo proseguirono spediti.

Non dovete fraintendere che Vale e Angelo non erano VERI MEZZELFI, anzi erano di stirpe purissima e per nostra fortuna iniziarono a vedere tra il fitto della foresta delle costruzioni; delle sommità di Piramidi, quando la foresta terminò si trovarono in uno spazio aperto con presenti numerose costruzioni, la maggior parte sempre a forma Piramidale, alcuni di loro erano costruiti su terrazze artificiali lungo i pendii dell’unica e grande collina presente. Erano fatti in lastre di pietra ed argilla, le strutture più importanti erano il Tempio delle Colonne, il Campo di Gioco, la Grande Piramide, un Palazzo di cui era rimasto solo la base e il pianterreno, il resto era crollato e dal numero delle pietre cadute in terra si poteva asserire che quel Palazzo era stato di 3 piani. Era stato ricostruito un tetto, unico elemento di recente fattura, ma si notavano altre messe in opera di ristrutturazione, il complesso di edifici si chiudeva con la Caserma.
Sulla parte più alta della collina si trovava la Fortezza, composta da una piccola piramide e da una piattaforma, accerchiata da un muro di oltre 800 metri di lunghezza e 2 metri di altezza. Questi edifici erano di fattura Umana, risalire all'Etnia era impossibile ma nel vedere le pietre scolpite e il progetto generale del complesso, si poteva risalire ad una Città Stato di quelle che venivano edificate spesso in differenti posizioni geografiche per diversi scopi; controllo del territorio, Religione; di una civiltà Umana addirittura risalente al periodo del Risveglio degli Umani, una civiltà tribale con ottime conoscenze ma sicuramente collassata, sterminata o mangiata dalla foresta. A noi interessa altro visto che ne Vale ne Angelo erano in possesso di queste nozioni di Archeologia Umana.

Erano arrivati e vennero circondati da altre persone, alcune erano di stirpe Umana, altre di stirpe Mezzelfa; scordavo di dirvi che il luogo non aveva un nome, era la "BASE” di questo Ministero della Luce. Ricordate quello che disse la Dragonessa Gherarda? “Che lei vigilava l'entrata e l'uscita di una porta dell'ABISSO” mentre altre 2 erano vigilate da 2 Draghi “Che tra lor son fratelli”
Vale e Angelo non volevano trattenersi a lungo ed era evidente la cosa, nacque un diverbio con le altre persone; mezzelfi ed umani che per dare una logica sempre Forzata possiamo vederli e chiamarli:
“Componenti/Membri/Affiliati/Adepti”
di questo Ministero della Luce dalla struttura piramidale dove Lei era il Capo e Lui il Guru Spirituale e come in tutte le “Sette” che si rispettano avevano definito minuziosamente i 3 punti fondamentali del Triangolo Piramidale:
Potere, Denaro, Sesso.
Le lamentele erano parecchie come la mancanza di chiarezza, alcuni Componenti erano spariti ed altri trovati morti, la domanda di cosa stava succedendo non trovò risposta, Vale e Angelo andarono diretti verso la Grande Piramide e presa l’entrata percorsero un corridoio in discesa illuminato da torce arrivando ad un primo stanzone dove incontrarono altre persone tutte Armate da capo a piedi. Con loro giusto due chiacchiere per poi prendere un altro corridoio, più stretto ma sempre illuminato da torce, ogni tanto trovavano delle rampe di scale che recavano sempre più in basso dove l’aria iniziava a mancare e il corridoio divenne più stretto con l’ultima parte al buio che sbucò in un altro stanzone illuminato da lampade ad olio appese alle pareti formate da grossi pietroni rettangolari. Qui trovarono 30 soldati armati; tutti Mezzelfi:
GLI ELETTI
... [?] se mettiamo noi elfi il punto di domanda, e tranne che a scrivere non sia Annael, è Verità che neppure noi elfi non sappiamo spiegarvi ELETTI di cosa? Ma era così che venivano chiamati, possiamo supporre che erano i migliori guerrieri per svolgere un determinato compito e il portone dall’altra estremità dello stanzone poteva essere la spiegazione. Anche con loro giusto due parole ed i due andarono spediti verso questo portone e si fermano di fronte. Lui alzò il bastone e pronunciò delle parole che se ci fosse stato un elfo al suo fianco si sarebbe tappato le orecchie per non sentire quell’orrendo suono, la lingua era quella usata dai servi del Male, la lingua Nera. L’incantesimo fece spalancare il portone ed i due mezzelfi si cacciarono dentro con il portone che si chiuse alle loro spalle.
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Qui nasce spontanea la domanda anche se si sarà capito benissino dove i due erano appena entrati, lo si scrive per dover di cronaca… Vale e Angelo avevano varcato una porta dell’ABISSO.
ABISSO è un termine usato dagli Umani, la parola deriva dalla traduzione della lingua elfica:
UNDUME = Abisso

Gli umani l’adottarono questa traduzione quando diventarono amici degli Elfi Scuri e sentirono la parola UNDUME dai racconti di Annael Sidel che a quanto pare ci era stato per aiutare gli amici Nani contro i Nani Malefici.
Gli elfi lo chiamano anche: REGNO DEL TORMENTO
I nani invece chiamano l’ABISSO: FORNACE DELLA SOFFERENZA
Insomma ognuno usa i termini più vicini alla sua stirpe, per i nani è ovvio che sia associato ad una FORNACE ma iniziate ad assimilare il loro concetto di ABISSO, che non è qualcosa di ultra terreno, ma un FORNO che appartiene alla TERRA.
Va da sé che già nei termini: Abisso, Tormento e Sofferenza; fanno del loco non una prima scelta come tra i più Ameni per farci una lieta Vacanza, è cristallino, limpido che al posto di andare in quel posto vado a farmi una vacanza sotto un vulcano, almeno ho la SPERANZA che non erutti proprio quando ci metto piede io e ci passo una bella vacanza, mentre nell’altro posto ESISTE la CERTEZZA che sarò Io il Divertimento di chi ci abita.

I termini umani sono diversi a conforme della loro cultura e credenza, ad esempio per alcuni è il CAOS, il termine più noto è:
INFERNO o INFERI
termini con il quale gli umani indicano il luogo di Punizione e Disperazione che attende dopo la morte coloro che hanno scelto la “VIA DEL MALE”, è degli umani il modo di dire che i CATTIVI vanno dritti all’INFERNO; già qui per Noi Elfi Scuri diventa opinabile la questione… è la CATTIVERIA un MALE? Non è tipico degli umani anche dire che a volte bisogna essere CATTIVI per far capire o ottenere qualcosa?
Va ricordato che come Noi Elfi Scuri, NON TUTTI gli UMANI credono ad un ABISSO come luogo di castigo e patria del MALE che è legato a qualcosa relativo al DIVINO. Anzi; ed è quello che a noi piace tantissimo degli umani, alcuni di loro ci “scherzano” su questo Inferno, gli Umani hanno un grande Spirito e scherzano su queste “Credenze” con la loro Satira pungente che fa di questo luogo uno “Spauracchio” o un Modo Astuto usato contro le Caste che ne fanno un luogo per tenere uno Status di sudditanza. Noi non giudichiamo, ma le credenze umane sono armi potenti che scatenano guerre atroci, dove vien perso il concetto se si sta facendo Bene o Male. Noi elfi siamo Agnostici e non entriamo in merito a queste questioni, sappiamo che questo luogo esiste ma non è un luogo INFERNALE abitato da un qualche Dio o Divinità, per noi è l’Abisso dove ha sede il “MAL CHE MAI RIPOSA” il Male che è entrato in ESSERE nel cuore del Mondo e non è possibile toglierlo, è da questo cuore che nasce il CAOS.

Nell’ABISSO abitano i VIVI, SPIRITI, CREATURE MALEFICHE, MOSTRI ed è un luogo dove la MAGIA MALEFICA è la Padrona. Da ora lo diciamo: “NON è lo STESSO luogo delle Vostre Credenze” e ci rifiutiamo di andarci a ragionare in quanto VA AL DI LA’ della Nostra Conoscenza e ci divertiamo a leggere gli umani che prendono in giro e sbeffeggiano qualsiasi concetto dell'INFERNO.

“Esiste un Antro Profondo e Sconosciuto, lo si trovi nella Donna ma non luogo Infernale!
Andarci non è peccato! Ma il contrario!
E’ la porta del piacere reciproco; se c'è un Buco c'è la chiave per aprir la porta!
L’inferno è un’invenzione! Per tirar nelle rete i sempliciotti,

ma non quelli che son spregiudicati!”
[N.d.A. - ispirato a Giuseppe Gioacchino Belli, sonetto n. 1253, Er bùscio de la chiave, 29 aprile 1834.]
“Gran nove! La padrona e cquer Contino
scopa de la scittà, spia der Governo,
ar zòlito a ttre ora se chiuderno
a ddí er zanto rosario in cammerino.
«Ebbè», cominciò llei cor zu’ voscino,
«sta vorta sola, e ppoi mai ppiú in eterno».
«E cche! avete pavura de l’inferno?»,
j’arisponneva lui pianin pianino.
«L’inferno è un’invenzion de preti e ffrati
pe ttirà nne la rete li merlotti,
ma nnò cquelli che ssò spreggiudicati».
Fin qui intesi parlà: poi laggni, fiotti,
mezze-vosce, sospiri soffogati...

Cos’averanno fatto, eh ggiuvenotti?

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AnnaelSidel

Utente attivo
INTERMEZZO
UNDUME; ABISSO; REGNO DEL TOMENTO; FORNACE DELLA SOFFERENZA

UNDUME significa: ABISSO; noi elfi lo chiamiamo anche: Il Regno del Tormento.
Per i nani si chiama: Fornace della Sofferenza.
Vediamo di rendere chiare alcune cose riguardanti questo posto, che NON e’, NON APPARTIENE in nulla alle varie credenze della stirpe degli Umani.
1] Questo luogo E’ in ESSERE; ESISTE nella REALTA’ non è un luogo immaginario ed essendo REALE vi si può entrare da VIVI, in Carne e Ossa.
2] E’ abitato da Creature di CARNE e OSSA, nell’ABISSO c’è chi NASCE e chi MUORE, anche se in maggioranza è abitato da Creature Immortali o da Spiriti che prendono forma Carnale, anche per loro vale la stessa cosa di noi elfi: POSSONO ESSERE UCCISI; immortale non significa "invulnerabile"
Di certo uccidere una di queste Creature; in Carne o che lo sia diventata, in questo posto NON è come uccidere un verme dell’orto.

3] E’ abitato anche da SPIRITI, SPETTRI che volendo possono prendere forma Carnale.
4] E’ il luogo da dove il MALE genera il CAOS nel sempre perenne tentativo di DOMINARE il MONDO.

Per rendere più chiaro il tutto: ABISSO è un luogo REALE, è una TANA PROFONDA che è stata scavata dagli Spiriti del Male, quando il MALE lottò contro se stesso e per i VINCITORI diventò la loro CASA ma anche la loro PRIGIONE.
L’ABISSO è una TANA di SERPI, venne SCAVATO dalle SERPI PARLANTI.

Noi elfi sappiamo che esistono delle PORTE per entrare ed uscire, il numero “NON CERTO” è di: 3 PORTE.
Questo numero 3 ci arriva dal Simbolismo degli Umani; il 3 simboleggia il DESTINO o la PERFEZIONE.
Si è scritto che noi elfi siamo più vicini all’idea degli umani che sbeffeggiano e prendono in giro questo posto; il numero 3 simboleggia anche il Giullare.
Siamo più vicini a loro perché prendono in giro chi abita nel TANA: LE SERPI.
Vi fu un tempo che gli umani si misero a scavare ovunque convinti che sotto i loro piedi avrebbero trovato l’Abisso, non è scavando che si trova l’accesso dell’Abisso, neppure i nani con le loro miniere più profonde possono trovare l’Abisso. Ma se ESISTE dove si trova e come si entra in questa TANA?

E’ una TANA tenuta da INCANTESIMI e solo un lungo e profondo studio delle Arti Magiche può far accedere a questa TANA.
Esistono 2 SOLI modi per entrare nell’Abisso:
1] trovare le PORTE e conoscere l’incantesimo per aprirle; non esiste arma in grado di sfondarle.
2] tramite i TEMPI DELLE ERE, detti anche IL PERCORSO DELL’EROE
Per entrambi i modi è dunque necessario una CONOSCENZA alla MAGIA, o essere SERVO di coloro che vivono nell’Abisso. Un SERVO del MALE entra ed esce dall’Abisso tramite il VOLERE e POTERE del suo Padrone o Padroni.

TEMPI delle ERE [Percorso dell’Eroe]
Vennero edificati da Potenti Maghi Umani in epoche Arcaiche dopo che le Serpi insegnarono la Magia alla Stirpe Umana. In origine era un rito che veniva chiamato “IL PERCORSO DEL CERCATORE”, l’uomo scendeva nell’Abisso per affrontare e superare la TENTAZIONE maligna delle Serpi, non doveva per forza essere da solo, poteva andarci insieme ad altri per un totale di 9 persone; il 9 è un altro numero simbolico degli umani. Ovviamente nel gruppo ci dovevano essere dei MAGHI, degli INCANTATORI, dei GUERRIERI, dipendeva tutto da come il “LEADER” formava il “PARTITO DEI 9”; lui compreso e partiva per il Percorso. Andato a spegnersi nel corso dei Secoli e del tutto Dimenticato quando la Stirpe Umana vinse la GUERRA contro le SERPI PARLANTI; gli umani chiamano le Serpi: i DIMENTICATI.

TRADIZIONE UMANA
In ogni Tempio sono presenti 5 Statue, 5 è il numero di Colui che Cerca, il Cercatore. In sua Compagnia ci sono gli 8 Lunari.
Nel Tempio è presente la statua del Dio della Morte, inginocchiandosi di fronte ad esso e tramite potenti incantesimi il suo Spirito appare e trasporta Lui e il suo Partito nell’Abisso, nel luogo chiamato: FESSURA DEL MALE [Fenditura del Male]
Lui con il suo Partito, dovranno CERCARE le 12 PROVE dei Mietitori di Anime, chi resta vivo fino alla termine del percorso ha 2 scelte:
Entrare nelle NEBBIE
Uscire e tornare da Eroe tra gli umani

(Strutturazione di un TEMPIO DELLE ERE)
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(Disegno Sopra: quando la statua del Dio della Morte è a SUD; in basso, come nel caso del disegno sopra, si può risalire ad una datazione più moderna della costruzione di un Tempio, quelli più Antichi venivano strutturati e costruiti con la statua del Dio a NORD.
4 erano le statue degli Dei sempre presenti: Morte, Aria, Terra, Fuoco; noterete che manca l’elemento ACQUA che NON appartiene al MALE ma viene sempre associata alla Purezza; quindi al BENE.
La "Quinta Statua; associata al CERCATORE" veniva eretta a conforme della tradizione Religiosa o altro, ad esempio per i Cultori del Dio Sole veniva costruita ad OVEST.
8 LUNARI: non abbiamo fonti per spiegare nel dettaglio, ci basiamo su alcune teorie. Il CERCATORE era colui che si prendeva carico di tutta l’impresa; ed era Lui che s’inginocchiava di fronte alla statua del Dio della Morte. Gli altri 8; i Lunari restavano nel cerchio Esterno posizionati su delle pedane in marmo (?) come venivano scelti dal Leader non lo sappiamo, in teoria se era ricco poteva reclutare i migliori in circolazione e già esperti; nei TEMPI era facile trovare uomini di valore che si erano già recati nella Fenditura e si facevano pagare caro; che ogni pedana fosse associata alle loro capacità (?) alle loro professioni (?) sappiamo che in circolazione si potevano comprare dei GETTONI LUNARI. Abbiamo scritto che il Leader dopo essersi inginocchiato e sparire con gli altri 8 Lunari veniva trasportato con Loro nella Fenditura; abbiamo anche fonti certe che non sempre TUTTI gli 8 LUNARI sparivano, erano successi casi dove un numero di Lunari era rimasto sulle pedane, fonti che dicono che era sparito il Leader da solo e tutti gli 8 Lunari erano rimasti sulle pedane, altre fonti che dicono che a sparire furono alcuni o tutti i Lunari ed il Leader restò in ginocchio senza essere trasportato)
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Noi non entriamo in merito alle Credenze degli umani anche perché non amiamo basarci su fonti non certe, quello che è certo ed è accaduto, è che questo VIAGGIO NEGLI INFERI iniziò ad avere un costo esorbitante, gli umani ci videro un LUCROSO AFFARE e alcuni diventarono più ricchi dell’Imperatore; va bhe… non esageriamo… molti umani si recarono nei Tempi convinti che il Cercatore e gli 8 Lunari alla fine del persorso avrebbero ricevuto in DONO l’Immortalità o l’Invulnerabilità. Non trovavano ne una ne l’altra, però ritornavano con capacità superiori; era più difficile ucciderli o anche solo ferirli e da qui si crearono altre Leggende con uomini che sfruttarono a loro vantaggio questa “presunta” Invulnerabilità.
Quello che deve esservi chiaro è il concetto che tramite la MAGIA che le Serpi avevano insegnato a TUTTI, si poteva essere TRASPORTATI nella loro TANA.

Come è fatto l’Abisso? Tutti i termini appartengono a tradizioni Umane.
Dopo aver varcato la PORTA o aver completato le prove della FENDITURA DEL MALE si accede nelle: NEBBIE
Luogo misterioso, il luogo più abitato da Spettri e Spiriti messi volutamente per non far trovare con facilità il luogo seguente:
IL REGNO DEL TORMENTO. (termine Elfico adottato anche dagli Umani)
Gli umani li chiamano CERCHI; non lo sono, l’Abisso non ha una forma ben precisa, è una TANA e come tutte le tane devi trovare il corridoio giusto.
Per noi ELFI non esistono CERCHI ma strade che recano sempre di più verso il CENTRO della TANA. Una strada Tormentata (da cui deriva TORMENTO) fatta di spazi enormi, di sentieri agibili, di corridoi e cunicoli che vengono distrutti e rifatti; è impossibile ricordare la strada, sarà sempre diversa e mentre la percorri la mente può essere ALTERATA dalla magia delle Serpi e dai loro Servitori. Può succedere di girare in CERCHIO e di perdere la strada, sei convinto di scendere ed invece stai girando in cerchio o salendo.
Ancora e sempre lo ripetiamo, è una TANA di SERPI; un Cono Capovolto dove nel più profondo c’è lo Spirito del Male più Potente, il Male che mai riposa.
Il MALE è in perenne lotta con se stesso, e il più forte diventa padrone della TANA, le Serpi non sono mai riuscite a Sconfiggere questo MALE SUPREMO e TENTANO le altri stirpi di ucciderlo al posto loro.
Le Serpi controllano la TANA e loro stesse NON VOGLIONO che quel MALE che è nel CENTRO più profondo esca fuori e lo combattono perennemente, da un punto di vista si potrebbe dire che dobbiamo ringraziarle perché sono le GUARDIANE del loro stesso MALE che tengono prigioniero perché solo loro vogliono diventare le PADRONE di ogni cosa.

Per i Nani l’ABISSO termina nelle NEBBIE, nelle NEBBIE i Draghi crearono le loro TANE.
Quando si legge che ANNAEL si recò nell’UNDUME e sterminò la stirpe dei nani Malefici, significa che ANNAEL non andò MAI OLTRE LE NEBBIE dato che le TANE dei Draghi non sono mai state scavate oltre, solo il padre di tutti i Draghi PRIMORDUS è probabile che si fece la tana più in profondità per controllare cosa stavano facendo le Serpi.


TRADIZIONE UMANA
Sono 12 le discese che si trovano nel REGNO DEL TORMENTO, che terminano in una Pianura di cui non si vede confine, sono le:
PIANURE DEL CAOS
Passato il Cerchio del Caos si apre la porta del Cerchio sottostante:
IL VELO STIGIO

Se colui che CERCA riuscirà a passar la porta, entrerà nel Cerchio sottostante:
IL CUORE DELLE TENEBRE
In questo luogo avrà da combattere contro la sua stessa stirpe, fratelli e sorelle umani, fatti di Carne e di Ossa. Questa stirpe umana fu la prima a venire al Mondo e il MALE la prese con se, perenne schiava del suo volere, è la stirpe dei:
MAGOR (nota: è una parola in lingua elfica che vedremo dopo)
Queste stirpe difende una città Imponente, se la si conquista si aprono le porte dell’ultimo Cerchio:
L’ABISSO
Dove risiede il Dio del Male, colui che sempre lo genera e che l’ha creato.


Questo sopra appena letto appartiene ad una delle tante tradizioni Umane, per noi elfi scuri che RIGETTIAMO il concetto del DIVINO, NON ESISTE nessun DIO da uccidere ma una POTENZA MALVAGIA in grado di prendere qualsiasi forma Carnale e che MAI e poi MAI può essere eliminata, ucciderla non serve a nulla. La tradizione Umana dice che vive l’Unico Spirito del MALE Supremo ed ucciderlo porterà il BENE nel mondo, questo DIO; ENTITA’, SPIRITO, ANGELO RIBELLE viene chiamato dagli umani in svariati modi e il più noto è DIAVOLO.
Più volte abbiamo ripetuto agli Umani che quello NON E’ il luogo delle loro Credenze Popolari e Religiose, è una TANA! Creata dalla MAGIA OSCURA, dove gli Spiriti del Male che seppero della loro venuta al Mondo, presero la forma del SERPENTE, un animale che agli Umani mette terrore solo al pensiero e fuggono quando lo vedono sul loro sentiero, il SERPENTE è uno dei Simboli del Male tra gli umani.

Nella lingua degli Elfi Scuri non esiste più la parola MALE, da sempre siamo gli unici elfi con LUI più a contatto ed è inutile chiamarlo MALE essendo da sempre e per sempre in ESSERE, se dobbiamo chiamarlo in qualche modo usiamo dire:
UERIB BALAN I BOR IDH; l’eterno TORMENTO che mai riposa, ed essendo troppo lungo da pronunciare non lo facciamo mai.

Nella GUERRA DEL TORMENTO o chiamata dagli umani la CROCIATA DEL BENE, che vide Elfi, Mezzelfi ed Umani Alleati per sconfiggere il Male, voluta dall’elfo MARCANO KEMMOTAR che si mise a capo di un esercito che mai più fu eguagliato, gli umani non andarono mai oltre il VELO STIGIO, quello fu il luogo a loro infausto dove vennero e venivano sempre sterminati, il loro ultimo assalto lo fecero per aiutare gli Elfi ed i Mezzelfi quando Hunien Sidel arrivò nel TORMENTO con l’ordine di Annael di ritirare tutti perché erano passati 600 anni e generazioni di umani si stavano sacrificando invano, Marcano ormai preda del Male che tanto aveva combattuto e dal Male stesso irretito a proseguire la guerra che avrebbe sterminato gran parte degli Elfi Scuri, rifiutò e convinse gli ultimi umani all’assalto e loro riuscirono nell’impresa di abbattere le difese della città e solo pochi furono in seguito portati via e in salvo da Hunien, con altri umani che morirono durante la ritirata.
Sfondata l’ultima difesa gli elfi e mezzelfi penetrarano nell’Abisso ed il MALE li derise… prendendo la forma di un grosso… SCIMMIONE… che ferì Marcano ma che l’elfo riuscì ad uccidere. Al suo ritorno; con lo Spirito ormai MALATO andava in giro per il regno degli elfi vantandosi d’aver uccisso la SCIMMIA… ed era evidente che il MALE ci aveva preso in giro… Nella sua follia convinse gli elfi scuri ad andare nelle terre Immortali e Annael non fece nulla per fermalo, con lui fece imbarcare tutti gli elfi e mezzelfi tornati dal Tormento che non avevano ritrovato il loro ESSERE ELFI:
Edhil Caelib (Elfi Malati)
il termine Caelib è un termine che gli elfi; che mai si possono ammalare, usano per OFFENDERE gli umani: i malaticci; coloro che muoiono, ricordando in modo scortese il loro destino, un malattia che non ha cure.
Annael offese Marcano e tutti gli elfi pesantemente, ma grazie al suo sguardo fece finta di partire con lui, diede ordine di armare le navi per portare tutti gli elfi scuri verso OVEST, e questo servì anche a far credere agli Umani che gli elfi se ne erano andati per sempre essendo ormai diventati insanabili i rapporti tra le due stirpi.
Annael lasciò andare verso il loro destino gli Elfi Malati e ritornò indietro con gli elfi Sani, portando gli elfi Scuri in luogo segreto e rifondando il Regno Celato di Ire Loissea dove vissero in pace e felici sempre pronti ad intervenire se il CAOS sarebbe tornato a farsi VEDERE.

Quello che combinò MARCANO di cacciarsi nel profondo di quella Tana e di uccidere la Scimmia, non fece altro che stuzzicare il MALE. Marcano non fu solo dannoso per noi elfi, lo fu anche per gli Umani. Quali furono le conseguenze?
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Marcano aveva sconfitto e ucciso il MALE nel profondo della Tana, sicuramente irretito e ormai schiavo al Volere delle Serpi. Uccidendo la SCIMMIA diede il via libera alle Serpi che furono libere di ritornare in Superficie e non trovando i loro NEMICI GIURATI e non trovando colui che le aveva sconfitte e che volevano loro schiavo: Annael Sidel; si accanirono contro la stirpe degli Umani e scoppiò la Guerra tra Umani e Serpi.
Di conseguenza gli Umani incolparono tutti gli elfi, mezzelfi e Annael di questa guerra; le Serpi avevano cancellato i ricordi e non si ricordavano che anche loro erano andati nel Tormento ed è stato solo grazie a loro che Marcano pote uccidere la SCIMMIA… e letta così rende chiara l’idea di come il male può agire BENE e nello stesso tempo prendersi gioco e divertirsi di coloro che lo combattono.

Il Regno del Tormento è stato creato dalle Serpi per proteggersi dai Draghi che a loro erano nemici. I Draghi andarono nelle NEBBIE ed iniziarono a scavare le loro tane e sbranarono molte Serpi finche le Serpi non li sterminarono tutti; quasi tutti.
Il Tormento è la CASA delle Serpi, agli albori della nascita della stirpe umana soggiogarono un stirpe umana che trascinarono nel loro Regno, questi umani erano Sapienti e si servirono di loro per colpire la Superficie.

Nel Tormento costruirono una città imponente e massiccia, non sappiamo la loro stirpe, noi elfi li chiamiamo:
MAGOR ITHRON; Spadaccini Stregoni
a chiamarli così sono state le stesse Serpi essendo che sanno alla perfezione ogni idioma parlato nel Mondo.
MAGOR già riporta il termine MAGO
Leggenda dice che quando gli Umani sfondarono le porte della città dei MAGHI SPADACCINI, il Generale nemico che morì in sua difesa urlò:
“AVANIER!” che nella lingua elfica Arcaica si può tradurre in: “Sono passati!”
Gli umani poco avvezzi all’uso dell’elfico Arcaico, chiamarono quella città AVARNO’
che secondo loro significava “Tuttavia siamo passati” riferendosi all’accanita resistenza dei MAGHI SPADACCINI

Cito passo tratto da “La Conquista dell’Averno”:

“Forza, corriamo alle mura! Rabbioso il General nemico ringhia e minaccia che mai passerem dalla porta!

Allora con il sonno negli occhi che Tenebra Eterna ci chiude, si caricò la porta al grido che la Fortuna aiuta gli Audaci!
I Cavalier misurarono con gli occhi lo spazio e grandi gesta compirono su quella porta! Dura fu la morte ma grida si alzarono alla morte del Generale nemico che urlò,
AVANIER! SONO PASSATI!

E mentre ancor da ogni parte il ciel nero è inondato di dardi, un prode Cavalier alzò la sua spada e disse,
Nelle nostre armi nessuna speranza! Nulla ti è valso il male che tenevi nel petto! A nulla vale averci derisi e scherniti perché SI’!
TUTTAVIA NOI UMANI SIAM PASSATI!
AVARNO’ AVANTI!
CAVALIERI, LA CITTA’ E’ NOSTRA!”


Ci sfugge il motivo; forse per via dell’evoluzione dei linguaggi, idiomi umani e tutti i loro svariati dialetti e modi di dire o le pessime trascrizioni dall’elfico, la parola AVARNO’ è già errata e sicuramente dialettale; potrebbe essere che sia stata ripresa dalla stirpe degli elfi scuri:
AVARIN, i Riluttanti
La frase potrebbe essere collegata al fatto che Marcano non spronò subito gli elfi scuri, e quindi potrebbe essere intesa come un disappunto
“Gli Avari nò! Non vanno avanti! Mentre Noi Cavalieri abbiamo preso la città!”
da parte del Cavaliere e l’autore evidenzia e mette in risalto il coraggio della stirpe umana di caricare ancora rispetto agli elfi.

Ci sfuggono i motivi che quella parola già errata “AVARNO’” si modificò in “AVERNO’” che diventò il nome che gli umani diedero a quella città, narrata in un opera Epica dal titolo:
LA CONQUISTA DELL’AVERNO
la BIBBIA, il libro SACRO dell’Ordine dei Cavalieri.
Opera che noi elfi; manco a dirlo, consideriamo piacevole ma noiosa, piena di errori linguistici derivati dall’elfico e sulla nostra lingua gli umani poco abili non devono metterci mano. Che esalti la stirpe umana è corretto, anche se essendo che a tutti sono stati cancellati i ricordi, nessuno sa come andarono le cose in fatti di gesta eroiche.

La Casata dei Sidel, o meglio, i Sidel che Marcano riuscì a convincere non ne tornò nessuno, Marcano era alla guida di 70.000 mila Elfi Scuri e 30.000 mila Mezzelfi, mai gli elfi e mezzelfi avevano schierato una forza del genere, e ne tornarono 10.000 elfi e 5.000 mezzelfi; senza tener conto dei Mezzelfi rimasti prigionieri. Non sappiamo di preciso le perdite degli umani nell’arco dei 600 anni, contrariamente agli elfi che su ordine di Annael non inviarono più rinforzi, gli umani mandarono altri “crociati” e non sappiamo il numero dei volontari, compagnie di ventura, mercenari, disperati in cerca di fortuna, che andarono a cacciarsi dentro quella TANA. Non vorrei dire cifre da capo giro anche perché non ci sono dati ma si parlò di circa 700.000 mila morti nell’arco di 600 anni. Sappiamo la cifra esatta degli umani portati in salvo da Hunien: 170.000 mila.

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AnnaelSidel

Utente attivo
INTERMEZZO
Le Serpi Parlanti
Non è possibile scrivere del Tormento senza scrivere di coloro che l’hanno creato: Le Serpi o i Dimenticati.
Quando qualcosa di malvagio si vede l’orizzonte o lo si percepisce, dietro c’è una Serpe.
Sempre una Serpe COVA il MALE, famoso il modo di dire umano “Una SERPE in seno” o tanti altri “lingua biforcuta come un serpente” “mi stai tentanto come una Serpe”
Perché è questo che fanno per prima “TENTANO LA MENTE CON L’INGANNO” e quando non riescono prendono le armi.

LYGPETH [serpi parlanti]
è il termine in lingua Elfi Arcaica. Sono “Spiriti Malvagi” che presero la forma Carnale di Serpenti già sapendo dell’arrivo degli umani e che questa loro forma avrebbe procurato terrore ai Umani.
Tradizione Elfica dice che: “il VERO SIGNORE DEL MALE, venne a conoscenza che l’Unico Creatore dopo gli Elfi avrebbe creato gli UOMINI a cui darà e spetterà il Dominio del Mondo. Quando il vero Male seppe di questo disegno del Creatore, lo trasmire e tutti gli Spiriti Malvagi a lui Servitori”
Il Simbolismo del SERPENTE si spreca nella tradizione umana, è ovunque; è il più vecchio tra i simboli mitologici, essendo presente; come scritto sopra, già al momento della loro venuta al Mondo.
Visto come Colui che TENTA, PUNISCE, CASTIGA, è velenoso ma per altri il suo morso può donare Coscienza espansa addirittura di lunga vita o di immortalità. Si devono aggiungere le tradizioni popolari delle diverse zone ed anche l’uso che l’uomo ne fece come “Spauracchio” ad esempio:
Le mamme di un luogo inventarono che nel fiume viveva un Grande Serpente dallo sguardo INCANTATORE; l'invenzione di questa creatura era dovuta alla preoccupazione e probabilmente all'esigenza di evitare che i bambini andassero a fare il bagno in laghetti paludosi di cui era piena la zona col pericolo di annegarvi. Non sappiamo come andarono le cose, sicuramente questa INVENZIONE girò tra il popolo ed il risultato fu che il Serpente è lo spauracchio dei bambini. Evitiamo le credenze Religiose altrimenti ci mettiamo anni ad andare avanti con la trama e siamo sicuri che i lettori umani conosco alla perfezione il Simbolismo del Serpente.
La credenza che il loro morso o veleno poteva donare l’Immortalità, fece sì che gli Umani videro come AMICHE le SERPI, loro potevano eliminare l’INVIDIA verso gli elfi Immortali; notare che gli umani seppero subito che anche le Serpi erano Immortali.

Non stiamo parlando di serpentelli ne di normali serpenti, le Serpi sono lunghe oltre i 20 metri e 3 metri di busto sono sempre eretti, hanno 4 arti rachitici ma che sono in grado di brandire con facilità ogni genere di arma, volendo possono impugnare 4 pesantissimi martelli e muoverli con una velocità e agilità sorprendente, sono agilissime e strisciano velocissime nonostante la loro mole, hanno rinunciato al veleno ma possono mangiare una persona con una facilità estrema e nel loro stomaco viene liquefatta altrettanto velocemente; possono ingoiare persone al ritmo di UNA ogni 10 minuti, questo è uno dei loro punti deboli in combattimento, e raramente lo fanno, non danno mai 10 minuti di vantaggio restando Ferme e Goffe a digerire la preda, sono passate alle armi classiche da taglio; spade, spadoni, pugnali, coltelli. Usando scudi, martelli, lance, picche, alabarde, sanno tirare benissimo come gli elfi con l’arco ed usano anche le balestre, e si caricano tutto sulla loro possente schiena, ma le armi non sono il loro punto di forza… quello resta la MAGIA di cui sono MAESTRE.
Maestre di ogni magia, per volere della Saggia Serpe VISSSH RAKISSSH, insegnarono tutte le magie ad ogni creatura al Mondo, quando arrivarono gli elfi e poi ai nani ed infine agli umani.
VISSSH RAKISSSH la SAGGIA; la Nobile, volle mettere tutte le stirpi sullo stesso piano, è stata l’unica serpe ad aver ammesso di non appartenere al male ma neppure al bene, dichiarandosi neutrale come gli elfi scuri.
La sua allieva prediletta fu Hunien Sidel a cui insegnò tutto e si mormora che fu la Serpe a DEVIARE la sessualità di Hunien in quanto erano solite giacere insieme e spesse volte gli elfi scuri le videro correre in riva al mare con Hunien nuda sulla possente schiena della Saggia Serpe.
Fu VISSSH RAKISSSH ad aiutare Annael ad “incantare” tutti gli elfi quando Annael tolse il verbo AVERE e diede nuova identità agli elfi e coniò il termine ELFI SCURI.

Dopo VISSSH RAKISSSH la SAGGIA abbiamo le 6 MAESTRE:
1] Marissh Yarissh, detto "Sibilo di Morte" questa Serpe è stata la Maestra di ANNAEL SIDEL.
Insegnò ad Annael la MORGUL; l’arte oscura e diventò Leader delle serpi quando VISSSH RAKISSSH venne ucciso nel Tormento; sicuramente fu Marissh ad ucciderlo. Questa Serpe conosce il potere di Annael e da sempre cerca di catturarlo per usare il suo potere e sfruttarlo come schiavo.
Marissh Yarissh difende la strada che reca nell’Abisso ed è il Padrone del luogo.

2] Missh Rakissh; sorella di Vissh Rakissh, difende la strada che reca nel Cuore del Tormento ed è il Padrone del luogo.

3] Narcissh Valissh, difende la strada del Velo Stigio ed è il Padrone del luogo.

4] Zhellix Sularessh, difende la Pianura del Caos ed è il Padrone del luogo.

5] Siliss Yassith, difende la strada del Regno del Tormento ed è il Padrone del luogo.

6] Silzesh Telkissh, è il Padrone della Fessura Del Male, è la Serpe che mette alla prova gli Eroi.
 

AnnaelSidel

Utente attivo
6 son le MAESTRE ed insieme a loro ci sono le 13 Sapienti, di fianco troverete i loro nomi in elfico, gli umani associarono questi nomi in lingua Elfica allo Zodiaco, mentre i termini in elfico servivano ad identificare le loro particolarità o determinati Poteri.

Hessper Sassso [Ango Ando = Serpente della Porta]
Ango Ando difende le PORTE che recano nel Regno del Tormento è la prima serpe che incontri ed è la seconda in grandezza; VISSSH RAKISSSH era lunga oltre i 30 metri, Ango Ando è lunga 25 metri ed è l’unica con il busto di 4 metri. Ango Ando non ferma nessuno, anzi invita ad entrare verso una morta certa. Solo un pazzo oserebbe sfidare una serpe del genere. E’ una grande comunicatrice; parlerebbe per ore e ore, si sospetta che abbia una leggera preferenza per Annael; è contraria a farne uno schiavo di Marissh Yarissh, ma si entra nella Leggenda.
Nel luogo che gli Umani chiamano: REGNO DEL TORMENTO, ci sono 12 strade che recano verso il basso, ed ognuna di queste strade è di proprietà e difesa da una di queste 12 Serpi

Ayassah Hess [Carnil = Marte / Ariete]
Byssha Hisst [Mundo = Toro / Toro]

Cyss Gresshla [Ononi = Gemelli / Gemelli]
Famosa per le sue indecisioni, non sa mai che Pesci pigliare, di lei si dice; anche qui Leggenda, che sia l’unica che a secondo le fasi della Luna, si schieri apertamente con il BENE e con il MALE, in pratica è l’unica serpe soggetta ad un Dualismo. Se la Luna è nella fase giusta, Onomi lascia passare tutti senza colpo ferire.

Dassk Arossyss [rista = taglio / Cancro] espertissima in qualsiasi arma da taglio.

Goss Aleessh [Ra = Leone / Leone] anche qui si entra nella Leggenda. Si narra che l’uovo di questa Serpe si sia schiuso nello stesso giorno di nascita di Annael del mese di Luglio. Goss ha sempre palesato un vivo interesse e preferenza per Annael; anche lei è contraria a farne uno schiavo di Marissh Yarissh.
Goss un giorno disse “Io Annael me lo farei volentieri!” poi rendendosi conto di essere guardata male dalle Sorelle si corresse “Me lo farei in un sol boccone…”; leggenda.

Jossso Esssher [Wenesse = Verginità / Vergine] si dice che non ha mai provato i piaceri della carne, mentre è più plausibile l’altra versione, che sia l’unica Serpe Vergine a non aver mai mangiato nessun Elfo, Mezzelfo o Umano; pare che sia nata senza gli acidi necessari per liquefare le ossa, ergo che la Verginella deve averci provato a mangiar qualcuno altrimenti come fa a saperlo? Più che Leggenda si entra nel Mistero Inviolabile delle Vergini che son tutte Sante Immacolate; a sentir loro.

Kesskah Shissh [Colo = Peso / Bilancia] viene inteso non come MASSA, questa Serpe ha un PESO decisionale e politico di spessore tra le Serpi, pare che riesca a convincere anche Marissh Yarissh. E’ la Serpe che venne usata per l’Arte Diplomatica ma di diplomatico non ha nulla, da lei partirono quasi tutte le guerre.

Issah Sshay [Erca = Pungiglione / Scorpione]
Lyssha Susss [Pelindi = Frecce / Sagittario] espertissima Serpe della Armi da Tiro

Uush Visshta [Inya = Femmina / Capricorno] anche qui altra leggenda, le Serpi quando vogliono cambiano sesso e a quanto pare Ulush non è in grado di farlo, ha una logica, se tutti diventano maschi… una femmina ci dovrà pur restare per far contenti tutti quanti; Mistero della Procreazione.

Vasssa Sssiss [Lumbar = Saturno / Acquario] espertissima in magie Elementari. Appoggia Marissh Yarissh dal catturare Annael che odia profondamente; leggenda vuole che l’elfo sia riuscito a ferirla mortalmente, Annael ha sempre smentito dicendo che mai ha combattuto corpo a corpo contro una serpe, ma sappiamo tutti che lui è in grado di mentire.

Wisssper Inssani [Lingwiloce = Pesce Drago / Pesci] l’unica Serpe in grado di resistere per circa 1 ora a contatto con l’acqua, essendo l’unica ancora in grado di mutare la sua forma carnale in un pesce Drago; leggenda vuole che la Serpe abbia imparato vedendo la Dragonessa Gherarda nuotare a pancia all’aria in un lago; anche qui fonte non certa perché Gherarda fiuta le Serpi a chilometri e sicuramente l’avrebbe sbranata, più attendibile la seconda versione, la Serpe aveva il compito di spiare Gherarda ma la Dragonessa percepì subito la presenza ed iniziò l’inseguimento, Gherarda alitò sulla Serpe che prese fuoco e lei si buttò in acqua e tanta fu la paura che riuscì a trasformarsi in pesce e sfuggire alla Gherarda.
La versione di Gherarda invece è questa, scoprì la Serpe e mentre la stava per mangiare notò una chiazza gialla a terra, al che impietosita disse “Non sbrano Serpi pisciasotto!” e la lasciò andare; Mistero della Minzione.

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UNDUME… L’ABISSO… Questa è solo una delle leggende di cui la gente parla ...

Le 12 Serpi Sapienti associate dagli Umani allo Zodiaco, noi elfi le chiamiamo anche le GUARDIANE; dato che impediscono al MALE SUPREMO di uscire dalla TANA.
Quando sparirono dalla vita degli umani, loro iniziarono a chiamarle i DIMENTICATI e per alcune culture diventarono Venerate come Dei; il Culto della Serpe.
I rapporti tra le Serpi ed altre creature Malefiche ci sono ignoti, sicuramente non hanno una particolare amicizia con gli altri nostri eterni nemici, gli ORCHI; dato che gli Orchi sono in origine Elfi trasformati dall’Oscuro Signore.
Per quanto riguarda l’Abisso e Serpi, citiamo una frase presa da un libro di Cuthert Vasburg, il più grande Storico Umano:
“Non vi è Inferno ma solo un Tormento, non è una Tana ma un grande Capo di Concentramento, una Prigione creata da coloro che hanno sol Mal nel cuore! Serpi, Carceriere e Prigioniere son Dimenticate [1] bramano uscir fuori dal Tormento e dalla lor Tana da lor stesse Creata! Or dico e credo ch’un spirto di quel sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa!”[2]
[1] Dimenticate:
gli umani chiameranno così le Serpi Parlanti
[2] Credo ch’un spirto di quel sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa!: frase un po’ complicata e difficile. Da una parte non rispetta molto le regole grammaticali umane, dall’altra perché c’è qualcosa di poetico in questa frase; e spesso la poesia non segue le regole grammaticali. La frase venne presa e rivisitata in “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.

[N.d.A. “credo ch’un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa”
Ispirato a: Dante Alighieri; canto XXIX - Inferno

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AnnaelSidel

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Chi striscia nelle nebbie?
“Vigili” disse Angelo appena varcò la porta e mise piede nel Regno del Tormento in quel luogo chiamato Le Nebbie. All’orizzonte una montagna eruttava fiumi di lava bollente, mostri che strisciavano nell’oscurità e nuvole nere sopra le loro teste. Andarono avanti guardinghi e videro due grandi sagome giacere in quella terra nera, si fecero avanti ancora ed erano due Draghi morti “Dovremmo preoccuparci?" chiese Vale ma Angelo fece cenno di no con la testa, prese tra le mani il suo bastone e sull’estremità comparve una luce gialla, girando la testa e lo sguardo in ogni direzione e la sua attenzione fu catturata dall’emergere tra le ombre di un bagliore d’orato. Vale e Angelo appartenevano ai mezzelfi che Hunien e Mel Sidel non riuscirono a portar fuori dal Regno del Tormento. Fatti e tenuti prigionieri avevano imparato a conoscere tutte le loro carceriere, le Serpi. Questa era diversa, non l’avevano mai vista. Strisciando lenta si fece avanti, rosa e bianco le sue squame, alto il busto di 3 metri rivestito dal loro metallo preferito: l’Oro. Spalline e pettorale dorati e sulla grossa testa una corona con bellissime pietre preziose, mai avevano visto una Serpe con una corona in testa. Al collo portava una catenella di prezioso Argento che reggeva un grosso medaglione anche lui in prezioso Argento con una strana incisione. Strisciava in avanti la Serpe e con la lingua biforcuta saggiava l’aria, li fissò con i suoi occhi blu zaffiro e un sorriso si formò sulle sue labbra fermandosi a due metri da loro. Distese in avanti le 4 piccole braccia rachitiche, nelle due mani in basso teneva uno spadone ed uno scudo, il quelle in alto una lancia ed un bastone, i due iniziarono a percepire la magia entrare nelle loro menti ma non era quella solita magia oscura, ma loro bloccarono ugualmente le loro menti e la Serpe sibilò e con la lingua attinse ad altre arti magiche ma ancor non riuscì a leggere nelle loro menti che stavano iniziando a cedere con Vale congelata dal terrore che mai provò quando si trovò di fronte ad una Serpe che sibilò queste parole “Serpe, Lei governa, tu esegui… questo è l’ordine perfetto… ancor tornate qui mezzosangue, in questo luogo in cui avidità e malizia crescono sempre? A nulla è servito liberarvi e mostrarvi la strada… leggo vendetta nelle vostre menti, siete andati alla ricerca di qualcosa in superficie vero? Non avete trovato niente – la serpe sembrò quasi triste nel dirlo, poi facendo brillar gli occhi – resistere alle mie magie poche serve, vi siete messi a lavorare per le altre Sorelle tornando in questo posto, la prossima volta che v’incontro brucerò le vostre menti! Ora devo andare!”.
Qualcosa aveva percepito la Serpe Misteriosa, altre ombre si mossero tra le nebbie dietro questa misteriosa Serpe che ancor sulle labbra disegnò il sorriso e con quel braccio rachitico alzò lo scudo alle sue spalle e parò un colpo di spada, un fendente ad opera di Marissh Yarissh, la prima delle Serpi Maestre. Dopo aver parato il colpo la Serpe Misteriosa si girò velocemente e le fissò tutte, un bagliore accecante e colonne di fuoco si alzarono e la Serpe Misteriosa scomparve in una nuvola di vapore. Si sentirono sibili da ogni parte e arrivano anche tutte le altre serpi che iniziarono a sibilar tra loro nel loro idioma sconosciuto all’uomo. Un sibilo continuo e fastidioso che un elfo o mezzelfo non avrebbe sopportato ma loro due restarono fermi e furono testimoni di vedere le Serpi sconvolte, preoccupate ed anche intimorite, a lungo dovettero aspettare che le Serpi si calmassero e che smisero di sibilare e andarono via.

Restarono solo due Serpi: Marissh Yarissh e Hessper Sassso.
“Chi era?” chiese Vale “Una Serpe sempre a noi Ribelle misteriosamente tornata in vita, si chiama Visssh Rakissh” disse la Serpe Marissh e non disse che fu lei ad uccidere la Ribelle colpendola con quel vile colpo portato dietro la schiena e le spalle che nasconde la vergogna di mostrare il volto del Traditore.
Parlare delle Serpi richiederebbe numerosi Intermezzi e si vuol cercare di limitarli, a noi serve sapere che cosa era successo nel Tormento.

La più potente di tutte le Serpi: VISSSH RAKISSSH la Saggia, uccisa a tradimento da Marissh in Epoche ormai perse nel tempo, era misteriosamente tornata in vita.
Non sappiamo se la Serpe aveva piegato qualche mente o aveva chiesto tutto quello che era successo durante la sua scomparsa; non sapeva che si era svolta la Guerra del Tormento ma nella sua profonda conoscenza aveva intuito che qualcosa d’importante e significativo era successo. Subito la Saggia Serpe si rese conto che nel Tormento vi erano tenuti prigionieri dei Mezzelfi. Andò alla loro ricerca e TUTTI li liberò, liberò le loro menti dalla Magia del Dominio delle altre sorelle. Non sappiamo quanto Tempo impiegò la Saggia Serpe ma TUTTI li fece uscire dalle Porte ed i Mezzelfi tornarono in superficie, e questo spiega la presenza di: Vale, Angelo, Zuppela, Melanzina e Mirtilla; mezzelfi che per ora noi conosciamo.
Le Serpi si resero conto che Visssh era tornata in vita ed iniziarono a darle la caccia nel Tormento e questo lo sappiamo grazie a Gherarda. Non le stavano dando la caccia per aver liberato i mezzelfi; conoscendole a loro dei mezzelfi liberati e persi poco importava, di schiavi ne avevano altri e più potenti, le davano la caccia per ucciderla definitivamente e bere il suo sangue PURO, visto che non era stato infettato come il loro dalla Maledizione del Drago ScagliaPutrida e non potevano più ritornare in superfice.

Qui avvenne un fatto strano, Jenn Valefield ed Engel Treuer giunti di nuovo in superficie iniziarono a riprendere dei ricordi. Ora, che un potente Incantesimo delle Serpi si tolga, si perda o che si cancelli da solo, siamo assolutamente certi che è impossibile ed è questa la stranezza.
Esiste una sola spiegazione: una CONTRO FATTURA o meglio un CONTRO INCANTESIMO che tolga la o le fatture.
Anche noi elfi conosciamo questo genere di Fatture o Contro Incantesimi che vengono Innescati quando la Vittima è in determinate circostanze; vi ricordate di Leslie quando alla Radura si vide davanti allo specchio e cercò di pulirlo? Esiste una Contro Fattura chiamata: Specchio del Disincanto.
Altri nomi di Contro Fatture possono essere: Svuota o Scarica Incantesimo, Disincanto; e non sappiamo le magie o incantesimi Unici delle Serpi. Tutto questo serve per capire che Jenn Valefield ed Engel Treuer erano colpiti e sotto incantesimi che toglievano i ricordi: Tempesta di Caos, Immagini Confuse e Svianti, Distorsione, Diversione; ma avevano già dei Contro Incantesimi ad opera delle stesse Serpi che in determinate circostanze andarono ad innescarsi, il risultato fu la ripresa dei ricordi. La ripresa dei ricordi riportò alla memoria il fatto di essere stati abbandonati dagli elfi nel Tormento, ed i nostri due mezzelfi in questione trovarono lo scopo di essere ritornati “Vendicarsi di essere stati abbandonati dagli Elfi” e si misero a cercarli e nella loro mente ritrovarono pure il nome del responsabile, il Sovrano degli Elfi Scuri: Annael Sidel. Le Serpi vennero sempre sconfitte da Annael grazie al suo Potere che anticipò le loro mosse e che sempre lo vogliono catturare “Sempre il mio nemico mi cerca” dice Annael.
E’ logico pensare che i due mezzelfi avevano questo contro Incantesimo e si misero a cercare gli Elfi, che è l’obiettivo primario delle Serpi, da sempre convinte che gli elfi si Celavano da qualche parte.
Le Serpi solo una volta scoprirono il Regno Celato degli elfi, ma l’artefice fu un Umano che lo fece di sua iniziativa con le Serpi incredule che ci sarebbe riuscito ma grazie a lui entrarono nel Regno Celato degli elfi scuri di Ire Loissea, tra virgolette questo Umano era un Imperatore… il suo nome era Shogo e questo la dice tutta su che tipo di persona era, che un Imperatore si muova personalmente per cercare gli elfi, deve aver molti Attributi.

Jenn Valefield ed Engel Treuer entrarono in contatto con le genti del Nord dove ci sono molte Corporazioni che sostengono la TEORIA DEL COMPLOTTO di una FALSA PARTENZA dei LUMINOSI.
Vale ed Angelo tornarono a Riferire alle loro Padrone e le Serpi gli ordinarono di rifondare il Ministero della Luce e misero a capo Jenn Valefield e Engel Treuer, i due più forti mezzelfi.
Jenn Valefield e Engel Treuer seguirono e seguono una linea dura, legata al Male, sanno che non tutti i mezzelfi hanno ripreso la memoria e li obbligano ed agire per loro. I mezzelfi iniziarono a reclutare anche degli umani.

Grazie a Jenn Valefield ed Engel Treuer, la voce girò tra le varie Corporazioni Umane e tra i diversi Teorici del Complotto, una Corporazione è particolarmente interessata e vuole incontrare Vale ed Angelo.
Questa Corporazione “X” riprende ad indagare sugli elfi e saltano fuori i misteri irrisolti di un tempo, quando per 300 anni una Corporazione Umana andò in cerca di PROVE della vera partenza degli elfi, visto che altre volte erano stati INGANNATI dai LUMINOSI su queste loro sparizioni ed in realtà non se ne erano mai andati.
Tramite dei disegni di progetti architettonici della stirpe dei nani, nasce il SOSPETTO che questi elfi si nascondono da qualche parte nei Regni.
Vale ed Angelo informano le Serpi sulla reale possibilità che anche questa volta gli elfi hanno finto di partire e della vicenda se ne stava occupando una Corporazione “X”
Ora, i nemici giurati delle Serpi sono gli Elfi, ma questa Corporazione “X” generò spiacevoli ricordi nelle Serpi, le Serpi sanno che quella “X” è il simbolo della Potente Corporazione Umana mai esistita di nome:
XUNLAI
 

AnnaelSidel

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le Serpi sanno che dietro a Complotti o Cospirazioni che nei secoli passati scatenarono eventi politici, sociali, c’era sempre la Xunlai con le sue elaborate e complesse versioni di fornire Verità Diverse che suscitavano una forte impressione tra TUTTE le popolazioni umane. Dietro ad eventi tragici legati a sparizioni o morti di persone famose che colpirono pure gli Imperatori, ma anche grandi disastri civili o atti terroristici, dietro c’era sempre la Xunlai. Aveva mani in pasta ovunque e si muoveva con facilità in ogni ambiente, per lo più Esoterici e specialmente tra le Confraternite Occulte che miravano ad imporre un IMPERIALISMO GLOBALE. La Xunlai sapeva come colpire le masse tenute tutte nell’ignoranza, non c’è da stupirsi che furono pochissimi gli Imperatori che provarono a promuovere una scuola dell’obbligo, il Primo Ministero della Scuola venne introdotto dalla Riforma di Senvho il Sanguinario, 1350 anni dopo dalla Fondazione dell’Impero ed era una scuola Privata e non tutti avevano il denaro per accedersi o lo Status Sociale, poi venne tolto e ripreso dall’Imperatore HANJAI il Crudele, detto il Longevo e tolto di nuovo dalla Dinastia dei Brevi. La prima scuola accessibile a tutti i ceti fu per la Riforma di Shogo, ultimo degli Imperatori e durò 5 anni.

Quindi le Serpi ricordano molto bene la Xunlai e più di ogni altra cosa ricordano che con la XUNLAI hanno delle questioni aperte e serviva indagare su questa “Fantomatica e Rediviva” Corporazione “X”
Xunlai; per le Serpi questa Corporazione è più pericolosa degli Elfi che da un punto di vista erano stati nemici “Leali e d’Onore” mentre questa Corporazione no, le Serpi ordinarono d’indagare più a fondo su questa Corporazione e Vale s’infuriò parecchio ma erano gli ordini della Padrona. Vale farà anche di testa sua, lei voleva ritrovare gli elfi.
Che tra la Xunlai e le Serpi ci siano questioni in sospeso, questa è un’altra storia.

Marissh chiese a Vale che cosa stava succedendo nel luogo dove un tempo furono Padrone; era inteso la Superficie.

Vale rispose che vi erano dei problemi da risolvere “Siamo andati alla Tana del Drago, non eravamo soli, vi erano una Cinquantina di umani che abbiamo ucciso con la vostra fattura, credo che ci sia una spia all’interno del nostro Ministero, il maggior sospettato è un ragazzo di nome Rik che guarda caso è scomparso”

“Avete ucciso la Dragonessa? Non percepiamo più la sua presenza sulla Porta”
chiese Marissh ed Angelo rispose di no, la tana era difesa da un potente demone, un enorme Wurm ma non avevano trovato nessun Drago “La Dragonessa allora sarà volata via… - pensierosa la serpe - un Wurm è nulla rispetto alla Dragonessa, sugli elfi?”
Vale strinse i pugni “Nulla! Non potrò portare a termine la mia vendetta!” Hessper Sassso sibilò “E mai potrai – fessurizzando lo sguardo su di lei – se il Lungimirante è veramente ancora in queste terre lui adesso potrebbe essere qui con il suo sguardo, non lo sai… non puoi anticiparlo, lui adesso potrebbe aver visto e sentito tutto, persino quello che sto sibilando in questo momento, lui potrebbe essere qui o essere già stato qui con il suo Potere”

“La tua ammirazione per il mio Carissimo allievo di un tempo mi ha sempre fatto pena! Ti ho sempre detto che Annael non è come pensi, tenta con la sua voce, si muove nell'ombra e mente peggio di noi!"

Ango Ando sembrò sorridere e rispose "E' fatto apposta... sembra che qualcosa l'abbia voluto mettere per tenerci testa... o per fermarci... siamo ancora qui a parlar di lui e quando parli di lui è risaputo che attiri il suo sguardo"
Sibilo acuto di Marissh in risposta "Un Ragno non mangerà mai una Serpe! Conosco molto bene il mio caro allievo, dubito che punti il suo sguardo in questo Regno dell’Ovest, è talmente borioso di sé e del suo potere che non ci prenderà mai in considerazione, fiducioso di averci sconfitto e che potrà rifarlo nuovamente! Lo conosco Annael, se questa fantomatica Corporazione X è veramente la Xunlai o una sua brutta copia o un seme che stia rimettendo radici… se lo scopre avrà lo sguardo su di loro, odia la Xunlai, la Creatura degli Umani che mai è riuscito a sconfiggere… questo è bene! Anche noi abbiamo conti aperti e il mio Allievo sta lavorando per noi! Ci porterà lui dalla Xunlai!” ghignò la serpe “Sorella stai sibilando questo nella speranza che lui non sia veramente partito? E che adesso ti stia vedendo ed ascoltando? non abbiamo ancora nulla” replicò Hessper Sassso

“Sono una Serpe! Io non spero mai! – guardando verso i mezzelfi - Serpe, Lei governa, tu esegui… questo è l’ordine perfetto… scordatevi degli Elfi, vediamo una volta per tutte cosa è in realtà questa Corporazione X! – poi rivolta verso la sorella usando i loro sibili sinistri – mio caro Ango Ando, dove può volare una Dragonessa che ama gli elfi più di ogni altra cosa? Lascia la custodia di una Porta ad un verme? Faremo visita alla città Fantasma, toglieremo il verme di mezzo ed io andrò a verificare”
“Non puoi uscire! Ti ammalerai!”
“Mi basteranno pochi minuti… non voglio rimandare i mezzisangue... usiamo questi due ed i loro Seguaci per colpire questa X! Se è la Xunlai la voglio tutta nella Tana! E potrei anche evitare di verificare, se Annael è qui nascosto da qualche parte arriverà anche lui e con lui la figlia e con lei la Serpe Ribelle! Colpiremo tutti una volta per tutte! Prepara il banchetto”
“Sorella tu vedi cose che non puoi vedere… non ti è bastata una volta? Vuoi riportare qui Elfi, mezzelfi ed umani?”


Sentendo Vale sbraitare “Mi avevi promesso la mia vendetta!” Marissh sibilò e veloce prese Vale tra le sue spire mentre con la una lancia mise a sedere Angelo “Serpe! Lei governa, tu esegui! Questo è l’ordine perfetto!” liberandola e vedendoli uscire dal Tormento con la testa bassa.


Lontano, in una torre alta, un elfo stava seduto alla sua scrivania con le gambe distese e guardava un ragno nero camminare sulla scrivania; bussarono alla porta e lui portò lo sguardo sull’incantevole elfa che andò ad aprire, restò seduto e salutò la persona entrata “Mae aur Meleth…!” altro non disse, vedendo Leslie finire a terra con una guardia sulla schiena.


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AnnaelSidel

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INTERMEZZO
LA GUERRA DEL TORMENTO
Spiegare 600 anni di guerra in poche parole non è possibile, diamo i passi più importanti per aiutare a capire.
Tra gli Elfi Scuri vi è un Clan, è uno tra i più numerosi ed è il Clan dei: KEMMOTAR.
Gli elfi avevano sempre immaginato che prima o poi un Kemmotar sarebbe salito al Trono, ma il Fondatore della Casata:
MINOTHON KEMMOTAR
Da quando ha tenuto in braccio Annael, ha sempre appoggiato la sua figura come UNICO e VERO Sovrano degli elfi, questo per via della Profezia della madre di Annael.
Minothon era di Stirpe Arcaica Noldor come la madre di Annael: Nessa Tasartir
Minothon era molto amico di Nessa e quando lei morì con il marito Lolindir lasciando Annael orfano fu lui a prendersene cura, fu lui ad essere il tutore legale e di presentare al Consiglio degli Elfi il piccolo l’elfo che già all’età di 10 poté cambiarsi il nome e si fece chiamare: Annael Sidel
Minothon aveva 4 figli: Melleru, Marcano, Lote, Artanis
Tutti sapevano che tra Lote ed Annael vi era del tenero, che Minithon li vedeva già sposati non era un segreto, ed ovviamente era felice che la sua Casata si unisse a quella dei Sidel, sapendo che Annael prima o poi sarebbe salito al trono e al sua fianco ci fossa stata Lote.
Era l’epoca del Grande Viaggio degli elfi e strane cose succedevano tra i Clan; tra tutti l’usanza dei Matrimoni Combinati, che puntavano non al vero amore ma a mantenere la Purezza della Stirpe, dato che gli elfi in quel periodo erano tenuti separati dai Tre Sovrani, nelle Stirpi Ancestrali: Vanyar, Noldor, Lindar.
Casualità volle che Annael incontrò Tovie Tulcakelume un Elfa di stirpe Lindar e Lote Kemmotar andò a piangere dal padre. Annael è sempre stato al centro dell’attenzione, portava un nome derivato da una profezia della madre ed era considerato importante per la stirpe visto che nel suo sangue vi erano tutte le stirpi: Vanyar, Noldor e Lindar.
Annael invece mal sopportava i Tre Antichi Sovrani che puntavano alla Purezza delle stirpi “Il mio sangue è unico delle stirpi perché è il sangue di una sola stirpe elfica, la nostra, gli elfi Scuri!”
Annael non sopportava la divisione degli elfi con il nome delle stirpi Ancestrali, non appartenevano da secoli a quelle stirpi, i loro Antenati avevano fatto una scelta, ma su questo abbiamo già scritto tutto.
Che tra i Kemmotar ed i Sidel vi sia un profondo legame è noto dunque già dai tempi passati, che Annael e Lote Kemmotar ancora ai giorni nostri si vedono ogni tanto è noto a tutti; per la “non gioia” di Laitale che si dice essere leggermente gelosa della cosa e teme il rifiorir di antichi ricordi.
Per dovere di cronaca: Annael è il più Anziano tra gli elfi Scuri e dopo di lui viene Lote Kemmotar, l’Elfa gode quindi di parecchia stima e rispetto tra gli elfi scuri, anche se non ha mai voluto imparare nessuna magia o incantesimo elfico preferendo restar SE STESSA e fa parte del Consiglio di Annael. Non è alla guida del Clan dei Kemmotar che ha preferito lasciare nelle mani del fratello Melleru Kemmotar, che è il Secondo Vice Comandante del Noss Dagor di Annael; il primo è ovviamente il biondo Bacham Falme.
Una Kemmotar andò sul trono: Artanis, ma durò poco e questa è un’altra storia.

Venne un tempo in cui tutte le stirpi Umane erano di comune accordo e decisero di eliminare per sempre il Male ma questa impresa era impossibile senza l’aiuto di tutte le altre stirpi.
Parecchie stirpi umane; ripeto: “Parecchie” non erano più da tempo in ottimi rapporti con gli elfi ma per questa “Nobile Causa” furono disposte a mettere da parte l’odio ed i rancori. Gli Umani amici degli Elfi andarono a chiedere il loro aiuto visto che il Sovrano degli Elfi Scuri era già stato nell’ABISSO e alla sua guida si sarebbe ottenuta una vittoria. Si tenne un’Assemblea Generale delle Stirpi e quando parlò il Sovrano degli Elfi Scuri queste furono le sue parole messe agli Atti che lasciarono tutti di stucco.
Per prima cosa disse che lui personalmente non era minimamente intenzionato a rimetter piede nell’Abisso e andò avanti
“Sconfiggere il MALE è impossibile dato che è in ESSERE, nessuno ne è immune, il MALE è già presente al momento della nascita fa parte del proprio ESSERE, è dentro di noi e non ha età e non ha sesso, il fatto che una persona si senta BUONA dentro, non significa che sia PURA dal MALE, la cattiveria ha svariate forme, piccola o grande che sia non importa, se viene usata si è fatto del MALE ad altre o ad una sola persona. A volte quando il MALE è in azione, per sconfiggerlo si deve essere più cattivi di lui, scendere a sui bassi livelli, gli umani dovrebbero saperlo visto che è la giustificazione usata per le loro guerre quando arrivano al punto di non capire più se è una Guerra per la Guerra o un Guerra per il massacro, chi sta combattendo per la Giusta Causa, se esiste ancora una Causa… chi è il Liberatore e chi è il Dominatore?”
Gli elfi usano un parlar “Coperto” ma le parole non sono difficili da capire, eppure nessuno afferrò il concetto che il MALE non lo puoi vincere, non lo puoi prendere e togliere è in ESSERE

“Qualsiasi cosa in ESSERE ha un suo fondamento, se il MALE ESISTE serve, avrà uno scopo perché non sempre il BENE è in grado di trovar la soluzione ed allora; nei giusti modi, dobbiamo essere cattivi, se si combatte e si toglie il MALE dalla sua esistenza il passo successivo sarà quello di combattere e togliere il BENE ed in questo modo mantieni il giusto EQUILIBRIO dettato dalla NATURA che non può essere messa sotto giudizio e con lei l’AMORE… qualsiasi cosa dettata dall’amore naturale non può essere giudicata, l’amore non è un Bene e non è un Male e va al di là di ogni comprensione, o lo accetti o lo rifiuti”
Visto che nessuno comprendeva, il Sovrano degli elfi usò un altro sistema per cercar di far capire che era inutile tentare queste “Folle Impresa” molto più diretto e le parole andarono agli Atti:
“Mi si chiede di andare a combattere il Male nel suo Regno, a parte la follia… la domanda è perché? Sono in pace e tranquillo perché devo andare IO da LUI! So che è là ma detto al modo degli umani… non mi interessa! Che resti là e pensiamo ad altre cose, come ritrovare la nostra amicizia di un tempo rovinata dal Male, MAI e ripeto MAI! Darò ordine agli elfi scuri di recarsi ad un Massacro che tutti quanti già vedete e che rifiutate d’accettare! Questa è follia di cui non ne faremo parte! Così ho deciso!” subito lo seguirono i Nani anche loro si tolsero dal possibile conflitto.

MARCANO KEMMOTAR si fece avanti dicendo che ognuno era libero di prendere la sua decisione e andò contro il Volere del Sovrano “Tu hai tolto il verbo VOLERE dalla nostra lingua, la tua parola non vale nulla, non puoi Volerci Obbligare dato che il tuo Credo è la Libertà, inoltre sei un Mentitore di Natura! Tu sempre ricordi che sei Sovrano solo per l’amore degli elfi scuri e non per il loro VOLERE! La tua parola non VALE nulla! Io andrò a prenderò gli elfi che di loro libera decisione vorranno seguirmi! Mantieni la tua parola e lascia che siano gli elfi a decidere! E non usare il Potere della tua VOCE INCANTATRICE!”.
Mentre Annael andò a chiudersi nella torre ed iniziò a puntare il suo sguardo nel futuro non facendo arrivare la sua VOCE al popolo, Marcano iniziò un’opera di convincimento ed essendo un Kemmotar raccolse molti elfi scuri. Annael ebbe il sospetto che Marcano avesse già avuto altri incontri segreti con degli umani, e tra questi umani ci fosse lo zampino della Xunlai. Purtroppo non riuscì a vedere se tra la Xunlai e le Serpi vi era stato un contatto, trascinare le forze del Bene nella Tana delle Serpi avrebbe di sicuro ucciso e tolto di mezzo i più valorosi guerrieri che sempre erano di ostacolo alle Serpi. Come altri non vide che dietro a tutto questo ci potesse essere un Complotto sapientemente studiato tra la Xunlai e le Serpi, che entrambi bramavano al Dominio del Mondo.
Marcano si mise alla testa del più grande esercito mai visto composto da Elfi, Mezzelfi ed Umani; i Nani restarono di parola ed in linea con il loro amico e Sovrano degli Elfi, e fu allora che persero il rispetto della Stirpe Umana.
 

AnnaelSidel

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Gli umani la chiamarono “Crociata del Bene” entrarono nell’Abisso e le vittorie furono brillanti finché giunsero nel Velo Stigio dove a difendere l’entrata del Regno successivo si trovarono di fronte ad una enorme città, difesa da una stirpe umana, i: MAGOR ITHRON
Li passarono anni, gli umani erano i più colpiti, vennero inviati rinforzi ma negli anni iniziarono le prime defezioni ed alcune stirpe umane si ritirarono dal conflitto. La situazione peggiorò, tutte le stirpi erano macchiate dal quel luogo e portavano avanti una guerra senza senso e quando anche un alto numero di elfi iniziò a morire; e gli umani in superficie lamentavano al Sovrano degli Elfi che era un “Senza cuore” perché non invia aiuti, lui lo fece, ingannandoli tutti. Il Sovrano degli elfi fece sapere che avrebbe inviato un esercito in aiuto, con alla guida sua figlia; un Elfa nota tra gli umani, mai una guerra si era persa la figlia maggiore del Sovrano. Gli umani reclutarono altre truppe convinti che il Sovrano stava dando aiuto, in realtà l’ordine era quello di Portare Fuori tutti.
Hunien arrivò nel Tormento e litigò con Marcano ed anche i Generali Umani si resero conto di essere stati ingannati, non erano partiti per aiutare una Ritirata e furono convinti da Marcano a dare l’ultimo assalto alla città. Grande fu l’impresa degli Umani che consentirono agli elfi e mezzelfi di accedere al Regno successivo ma questo gesto fu un massacro… la stirpe umana dei MAGOR gli uccise quasi tutti, e quelli che restarono vivi iniziarono a scappare inseguiti dai Magor, scappavano alla cieca non trovando la strada. Marcano riuscì finalmente ad uccidere il MALE SUPREMO… lo scimmione… e ordinò la ritirata.
Hunien si prese cura degli elfi e Mel dei mezzelfi, e vennero a sapere degli umani sparsi a correre nei corridoi della Tana. Hunien chiese a Marcano ma lui lasciò gli umani al loro destino. Hunien e Mel iniziarono a radunare gli elfi e mezzelfi nelle NEBBIE e fecero per tornare indietro ma sulle porte comparvero i Draghi.
Le Serpi erano andate nelle loro tane a chiedere il loro aiuto, ricordando loro il patto del loro Padre Primordus. Il drago Scagliaputrida però sapendo dove la Dragonessa Gherarda aveva la tana si recò da lei per ucciderla ma arrivarono Hunien e Mel Sidel. In questa lotta tra Elfi, Draghi, Serpi con il ferimento di Hunien e di Mel Sidel, ebbe un notevole impatto sulla ritirata. Hunien riuscì a portar fuori tutti gli elfi; compreso Marcano Kemmotar, mentre Mel lasciò alcuni Mezzelfi nel Tormento e quando con Hunien fecero un estremo tentativo vennero fermate da Gherarda che le implorò di porre fine alle morti degli amati elfi e di fuggire. Fu così che alcuni mezzelfi restarono prigionieri nel Tormento e di loro non si seppe più niente anche perché una volta usciti, a tutti venne cancellata la memoria con una Potentissima Fattura delle Serpi.
Molti fatti vennero lo stesso alla luce, quello più grave era che il Sovrano degli elfi aveva Ingannato gli Umani che gli inviarono truppe convinti che si era deciso ad entrare in guerra e non a ritirarsi.
I Reduci del Tormento; che non sapevano di esserci stati per loro era il ritorno a casa da una guerra, erano tutti “malati nello spirito” e mentre per gli elfi fu facile recuperare alcuni di loro, per gli umani non fu così e non servì lo sguardo di Annael per vedere una futura guerra tra Elfi ed Umani.
Annael finse una partenza dato che Marcano si era fissato di recarsi ad Ovest nelle terre immortali con lo scopo di seguire la VOCE di Annael “Marcano, se hai ucciso il Male adesso devi andare ad uccidere il Bene! Salpa e questa volta verrò con te!”
La potente Corporazione Xunlai non credeva che gli elfi scuri fossero andati via, vi erano dei precedenti e per 300 anni cercarono le prove della loro esistenza e alla fine si convinsero che questa volta erano veramente andati via.

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