AnnaelSidel
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Un Sovrano guerriero e vendicativo
Quanto tempo era passato dal suo arrivo ad Ire Loiessa? Leslie non lo sapeva, il Tempo era diventato irrilevante, ma aveva fatto passi da gigante. Parlava e scriveva correttamente la lingua degli Elfi Scuri e si stava dedicando anche allo studio della loro lingua Arcaica, anche se il suo uso era vietato da una Legge di Annael. La sua vita alla Torre dei Sidel; il Palazzo del Sovrano era meravigliosa e stupenda, a parte la presenza dei Sidel il palazzo era sempre pieno di elfi e mezzelfi ed anche di nani. Feste, incontri riempivano la sua giornata ed ogni tanto esagerava dormendo solo dalle 3 o 4 ore per non perdersi niente. Le figlie di Annael era due pazze elfe scatenate ma gli altri Sidel gli stavano a ruota. Hunien si era proposta d’insegnarle le basi di alcune magie e di andare a vivere con lei sulle sponde del laghetto ma Laitale l’aveva messa in guardia dicendo che l’Elfa nanetta seguiva la legge di Annael “Niente per niente” quindi l’insegnamento delle magie le sarebbe costato un ritorno “Hunien ti si vuole fare, glielo si legge in faccia! Questo sarà il suo ritorno, e te lo chiederà per ogni magia che t’insegnerà, non sarà un conteggio generale” al che Leslie preferì restare a palazzo e rispose ad Hunien che per le magie era ancora presto “Come vuoi – le rispose Hunien – strano il tuo cambiar idea dopo averti visto così interessata, sento puzza di consiglio da parte di una nera Cornacchia!”.Leslie aveva capito che la Casata dei Sidel era la più “PENNA”
Penna in lingua elfica è il verbo DEVIARE, i Sidel erano famosi per prendere strade che DEVIAVANO dal costume elfico, per gli elfi tutto quello che va “contro natura” è una Deviazione; Hunien era famosa per essere un Elfa Deviante, i termini umani per indicare l’amore per lo stesso sesso li conoscete, che Hunien era spinta dall’amore… beh qui meglio non entrar nel merito… e come sempre si ricorda, parlare o scrivere di Hunien comporta che ogni 3 parole scritte son seguite da 10 parole censurate.
Hunien è l’Elfa che più ha vissuto con gli umani; non furono le femmine umane le colpevoli della sua Deviazione, Hunien ha sempre detto di ESSERE nata così, non odia i maschi… semplicemente non trova una Logica del perché il Creatore; la Perfezione, li ha messi al mondo visto che sono solo bravi a tappare i buchi; bravi… se la cavano e la loro presenza non è fondamentale, Hunien ha una sua particolare scala gerarchica ed i maschi; elfi e umani, non sono neppure sulla prima rampa e sicuramente manco sulla porta d’entrata.
Essendo nota per essere la più forte tra gli elfi Scuri, qualcuno ha ipotizzato che Hunien ha lasciato fuori gli affari di cuore per non subire distrazioni, questa ipotesi è portata avanti dai maschi e venne immediatamente bocciata da Hunien con la frase “Non è da elfi fare ipotesi, gli elfi hanno solo certezze! La mia certezza è che avete le menti limitate! E non volete accettare la Realtà delle cose!”
Su Hunien si possono riempire pagine, meglio tornar a parlar di Leslie.
Leslie si trovava bene con tutti, diciamo che con i Mezzelfi vi era un rapporto migliore, in effetti restare al fianco degli elfi scuri non era così facile. Smise di mangiare a palazzo e si recò ovviamente da Guglielmo e Concetta; i due non avevano una locanda, gli elfi non avrebbero compreso il suo uso tranne per quelli che avevano vissuto tra gli umani. I due avevano eretto un grande tendone sostenuto da pali di legno senza altri teloni nel grande giardino del Regno. Avevano tanti animali da latte: mucche, capre e pecore; dato che gli elfi buttavano giù litri e litri di latte, il vino elfico non mancava, e botti sempre piene di idromele ed avevano avuto il permesso di spinare la famosa e richiestissima birra scura prodotta da Annael.
Il menù elfico era diverso da quello umano; va da sé che loro due non avevano rinunciato alla Carne per sostenere la loro Mole, anche perché tra i clienti del Tendone capitavano spesso i Nani e li sul fuoco ci finivano maiali e cinghiali ed ogni ben di Dio che contenta lo stomaco di un Carnivoro; particolarmente apprezzata diventò la salsa verde della Gherarda; era lei a portare il miglior prezzemolo e voleva personalmente assistere alla spremitura delle olive.
I nani lamentarono la carenza di tavoli e di sedute “Se le pertiche mangiano sul prato, noi preferiamo la tavola! Che è da persone civili ed educate!” (I nanoli chiamano PERTICHE gli elfi; Pertiche Secce) educati fino ad un certo punto visto che i Nanoli non sapevano usar forchette, coltelli e tovaglioli e quando assaltavano il tendone era un concerto di rutti! Una volta anche la Gherarda si calò giù 300 litri di birra e fece un rutto che cambiò il colore dei capelli dei nani e fece volar via di qualche metro gli elfi più leggeri.
Sul tendone spiccava l’insegna:
TARA & TUG
MADEDHEL
I loro nomi in elfico e la scritta sotto “Mangiar Elfico”
Leslie aveva saputo da Guglielmo che gli elfi andavano ghiotti di funghi “Che si mangiano crudi!” ma gli elfi apprezzarono la cottura dei funghi dei due abili cuochi umani. Altra cosa che apprezzarono e di cui vanno matti è il Pane. Guglielmo e Concetta avevano un Maestro Fornaio elfo perché tradizione vuole che la preparazione del pane elfico sia fatta dai maschi, ma gli elfi apprezzarono il sapore ed il suono croccante dei filoni e pagnotte preparate da Concetta per non dire delle torte che venivano spazzate appena uscite dal forno. Ovviamente a dare una mano al tendone c'erano le loro tre figlie; gli elfi le chiamavano con i loro nomi in elfico mentre i mezzelfi mantennero i loro nomi: Zuppella, Melanzina e Mirtilla.
Purtroppo non c’era più la Tribù della loro famiglia ma in compenso venivano aiutati dagli elfi.
Leslie andò a trovare anche la Gherarda la cui enorme massa era usata come giostra da tutti i piccoli elfi; ogni tanto pure qualche adulto ci faceva un giro scivolando lungo la possente coda; Leslie si accorse che la Dragonessa ogni tanto diventava triste e chiese ad ESSA spiegazione ma LEI non rispose e le consigliò di riprendere lo studio della magia perché in LEI; intesa Leslie, vi erano tracce Arcane “Va bene mia Signora… il problema è che non sono particolarmente attratta dall’interesse secondario di Hunien nei miei confronti… visto che tutti mi consigliano e dicono essere la migliore” la Dragonessa rise di gusto “Che sarà mai! Nella vita si deve provar tutto! – poi puntò il suo sguardo tra il bosco – però vedo che sei nella mente di qualche elfo… mia cara, vivi vicino a Luthien… a lei hai chiesto?”
“No mia Signora – rossa in viso – cosa intendete che sono nella mente di qualche elfo? Però il mio problema è un altro…”
“Hai capito benissimo! La tua mente è per me limpida e trasparente Meleth! Sei dolce e profumi di Elfa nonostante sei umana… leggo quello che ti affligge e per entrambi come in tutte le cose c’è sempre la soluzione… ARRIVANO I BIMBI! Adesso scusami che vado a far da scivolo!” e con un plastico tuffo senza far schizzi si buttò nel laghetto e dietro di lei i bimbi elfi.
Quali erano i DUE e non uno, problemi di Leslie? Il primo era che gli elfi non avevano nulla di diverso rispetto agli umani nel senso che ognuno aveva una mansione, un lavoro [MUDAS] per rendersi utile e mandare avanti la Società; l’unica cosa che gli elfi non hanno è la professione dei Dottori e non sanno cosa sia il denaro, e lei desiderava rendersi utile; sia ben chiaro che nessun elfo la considerava un peso.
I racconti di elfi seduti sui prati a cantare e suonare, correre tra i boschi erano in parte veri, ma come tutte le stirpi mandavano avanti la loro Società; essendo elfi era perfetta e nessuno si lamentava.
Il secondo problema era che Annael e Laitale gli mancavano, sicuramente per colpa dell’Incantesimo delle Stirpi dato che loro gli erano rimasti più vicini e… P.S. Leslie è ancora parte della RETE DI ANNAEL.
Ogni tanto gli saliva questa tristezza nel cuore e si ritrovò in compagnia degli elfi scuri che stavano seduti nei pressi della fontana a tenere lo sguardo fisso sull’alta torre dei Sidel e nei loro cuori sapevano che il Sovrano era lassù e sospiravano nella speranza di vederlo apparire sulla porta “Ma non scendono mai? Che fanno là sopra?” aveva chiesto un giorno ad Hunien “Che domanda è Meleth? Ti devo fare i disegnini? Di certo non faranno la calza!”