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Annael Sidel

AnnaelSidel

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Un Sovrano guerriero e vendicativo
Quanto tempo era passato dal suo arrivo ad Ire Loiessa? Leslie non lo sapeva, il Tempo era diventato irrilevante, ma aveva fatto passi da gigante. Parlava e scriveva correttamente la lingua degli Elfi Scuri e si stava dedicando anche allo studio della loro lingua Arcaica, anche se il suo uso era vietato da una Legge di Annael. La sua vita alla Torre dei Sidel; il Palazzo del Sovrano era meravigliosa e stupenda, a parte la presenza dei Sidel il palazzo era sempre pieno di elfi e mezzelfi ed anche di nani. Feste, incontri riempivano la sua giornata ed ogni tanto esagerava dormendo solo dalle 3 o 4 ore per non perdersi niente. Le figlie di Annael era due pazze elfe scatenate ma gli altri Sidel gli stavano a ruota. Hunien si era proposta d’insegnarle le basi di alcune magie e di andare a vivere con lei sulle sponde del laghetto ma Laitale l’aveva messa in guardia dicendo che l’Elfa nanetta seguiva la legge di Annael “Niente per niente” quindi l’insegnamento delle magie le sarebbe costato un ritorno “Hunien ti si vuole fare, glielo si legge in faccia! Questo sarà il suo ritorno, e te lo chiederà per ogni magia che t’insegnerà, non sarà un conteggio generale” al che Leslie preferì restare a palazzo e rispose ad Hunien che per le magie era ancora presto “Come vuoi – le rispose Hunien – strano il tuo cambiar idea dopo averti visto così interessata, sento puzza di consiglio da parte di una nera Cornacchia!”.
Leslie aveva capito che la Casata dei Sidel era la più “PENNA”
Penna in lingua elfica è il verbo DEVIARE, i Sidel erano famosi per prendere strade che DEVIAVANO dal costume elfico, per gli elfi tutto quello che va “contro natura” è una Deviazione; Hunien era famosa per essere un Elfa Deviante, i termini umani per indicare l’amore per lo stesso sesso li conoscete, che Hunien era spinta dall’amore… beh qui meglio non entrar nel merito… e come sempre si ricorda, parlare o scrivere di Hunien comporta che ogni 3 parole scritte son seguite da 10 parole censurate.
Hunien è l’Elfa che più ha vissuto con gli umani; non furono le femmine umane le colpevoli della sua Deviazione, Hunien ha sempre detto di ESSERE nata così, non odia i maschi… semplicemente non trova una Logica del perché il Creatore; la Perfezione, li ha messi al mondo visto che sono solo bravi a tappare i buchi; bravi… se la cavano e la loro presenza non è fondamentale, Hunien ha una sua particolare scala gerarchica ed i maschi; elfi e umani, non sono neppure sulla prima rampa e sicuramente manco sulla porta d’entrata.
Essendo nota per essere la più forte tra gli elfi Scuri, qualcuno ha ipotizzato che Hunien ha lasciato fuori gli affari di cuore per non subire distrazioni, questa ipotesi è portata avanti dai maschi e venne immediatamente bocciata da Hunien con la frase “Non è da elfi fare ipotesi, gli elfi hanno solo certezze! La mia certezza è che avete le menti limitate! E non volete accettare la Realtà delle cose!”
Su Hunien si possono riempire pagine, meglio tornar a parlar di Leslie.

Leslie si trovava bene con tutti, diciamo che con i Mezzelfi vi era un rapporto migliore, in effetti restare al fianco degli elfi scuri non era così facile. Smise di mangiare a palazzo e si recò ovviamente da Guglielmo e Concetta; i due non avevano una locanda, gli elfi non avrebbero compreso il suo uso tranne per quelli che avevano vissuto tra gli umani. I due avevano eretto un grande tendone sostenuto da pali di legno senza altri teloni nel grande giardino del Regno. Avevano tanti animali da latte: mucche, capre e pecore; dato che gli elfi buttavano giù litri e litri di latte, il vino elfico non mancava, e botti sempre piene di idromele ed avevano avuto il permesso di spinare la famosa e richiestissima birra scura prodotta da Annael.
Il menù elfico era diverso da quello umano; va da sé che loro due non avevano rinunciato alla Carne per sostenere la loro Mole, anche perché tra i clienti del Tendone capitavano spesso i Nani e li sul fuoco ci finivano maiali e cinghiali ed ogni ben di Dio che contenta lo stomaco di un Carnivoro; particolarmente apprezzata diventò la salsa verde della Gherarda; era lei a portare il miglior prezzemolo e voleva personalmente assistere alla spremitura delle olive.
I nani lamentarono la carenza di tavoli e di sedute “Se le pertiche mangiano sul prato, noi preferiamo la tavola! Che è da persone civili ed educate!” (I nanoli chiamano PERTICHE gli elfi; Pertiche Secce) educati fino ad un certo punto visto che i Nanoli non sapevano usar forchette, coltelli e tovaglioli e quando assaltavano il tendone era un concerto di rutti! Una volta anche la Gherarda si calò giù 300 litri di birra e fece un rutto che cambiò il colore dei capelli dei nani e fece volar via di qualche metro gli elfi più leggeri.
Sul tendone spiccava l’insegna:
TARA & TUG
MADEDHEL

I loro nomi in elfico e la scritta sotto “Mangiar Elfico”
Leslie aveva saputo da Guglielmo che gli elfi andavano ghiotti di funghi “Che si mangiano crudi!” ma gli elfi apprezzarono la cottura dei funghi dei due abili cuochi umani. Altra cosa che apprezzarono e di cui vanno matti è il Pane. Guglielmo e Concetta avevano un Maestro Fornaio elfo perché tradizione vuole che la preparazione del pane elfico sia fatta dai maschi, ma gli elfi apprezzarono il sapore ed il suono croccante dei filoni e pagnotte preparate da Concetta per non dire delle torte che venivano spazzate appena uscite dal forno. Ovviamente a dare una mano al tendone c'erano le loro tre figlie; gli elfi le chiamavano con i loro nomi in elfico mentre i mezzelfi mantennero i loro nomi: Zuppella, Melanzina e Mirtilla.
Purtroppo non c’era più la Tribù della loro famiglia ma in compenso venivano aiutati dagli elfi.
Leslie andò a trovare anche la Gherarda la cui enorme massa era usata come giostra da tutti i piccoli elfi; ogni tanto pure qualche adulto ci faceva un giro scivolando lungo la possente coda; Leslie si accorse che la Dragonessa ogni tanto diventava triste e chiese ad ESSA spiegazione ma LEI non rispose e le consigliò di riprendere lo studio della magia perché in LEI; intesa Leslie, vi erano tracce Arcane “Va bene mia Signora… il problema è che non sono particolarmente attratta dall’interesse secondario di Hunien nei miei confronti… visto che tutti mi consigliano e dicono essere la migliore” la Dragonessa rise di gusto “Che sarà mai! Nella vita si deve provar tutto! – poi puntò il suo sguardo tra il bosco – però vedo che sei nella mente di qualche elfo… mia cara, vivi vicino a Luthien… a lei hai chiesto?”
“No mia Signora – rossa in viso – cosa intendete che sono nella mente di qualche elfo? Però il mio problema è un altro…”
“Hai capito benissimo! La tua mente è per me limpida e trasparente Meleth! Sei dolce e profumi di Elfa nonostante sei umana… leggo quello che ti affligge e per entrambi come in tutte le cose c’è sempre la soluzione… ARRIVANO I BIMBI! Adesso scusami che vado a far da scivolo!”
e con un plastico tuffo senza far schizzi si buttò nel laghetto e dietro di lei i bimbi elfi.

Quali erano i DUE e non uno, problemi di Leslie? Il primo era che gli elfi non avevano nulla di diverso rispetto agli umani nel senso che ognuno aveva una mansione, un lavoro [MUDAS] per rendersi utile e mandare avanti la Società; l’unica cosa che gli elfi non hanno è la professione dei Dottori e non sanno cosa sia il denaro, e lei desiderava rendersi utile; sia ben chiaro che nessun elfo la considerava un peso.
I racconti di elfi seduti sui prati a cantare e suonare, correre tra i boschi erano in parte veri, ma come tutte le stirpi mandavano avanti la loro Società; essendo elfi era perfetta e nessuno si lamentava.
Il secondo problema era che Annael e Laitale gli mancavano, sicuramente per colpa dell’Incantesimo delle Stirpi dato che loro gli erano rimasti più vicini e… P.S. Leslie è ancora parte della RETE DI ANNAEL.
Ogni tanto gli saliva questa tristezza nel cuore e si ritrovò in compagnia degli elfi scuri che stavano seduti nei pressi della fontana a tenere lo sguardo fisso sull’alta torre dei Sidel e nei loro cuori sapevano che il Sovrano era lassù e sospiravano nella speranza di vederlo apparire sulla porta “Ma non scendono mai? Che fanno là sopra?” aveva chiesto un giorno ad Hunien “Che domanda è Meleth? Ti devo fare i disegnini? Di certo non faranno la calza!”
 

AnnaelSidel

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Leslie si era alla fine rivolta a Luthien per trovare una mansione e rendersi utile, l’Elfa gli rispose perché voleva uscire dalla Casata dei Sidel “Non voglio uscire…!”
“Mia cara la tua passione tra gli umani non era la Guerriera? La Casata dei Sidel è la Casata Militare degli elfi scuri, tu sei già utile tra gli elfi, loro sanno cosa sei ma se vuoi fare altro dimmi cosa ti piacerebbe fare”
e Leslie rispose che voleva imparare le basi delle Arti magiche e Luthien iniziò di cuore ad insegnarle le prime arti mentali. Un giorno Leslie gli disse che Gherarda gli aveva detto che una mente di qualche elfo la stava guardando e se era possibile; tramite la magia mentale, sapere chi era “AH! Accidenti! Che notizia! ehm... devi sapere che quando sono entro i confini del nostro Regno Incantato la mia magia mentale come quella di altre elfe è più potente, io so dove sono in questo momento tutti gli elfi presenti nel regno… ma non ho letto menti interessate a te… il potere di Gherarda è oltre il mio!” Leslie non si rese conto di aver confidato questa cosa ad un Famosa Pettegola Elfa, seconda solo ad Hunien, per non parlare del loro padre.
Leslie andò avanti nello studio e grazie a Luthien imparò le prime magie ed incantesimi mentali, e lo fece con una rapidità sorprendente, la sua concentrazione era notevole, Luthien si raccomandò di usarle solo in casi di estremo pericolo. I giorni passavano e affinò altre arti, l’uso della spada e dei pugnali, l’arco ed iniziò a “muoversi nelle Ombre” e la cosa era divertente perché fu un tornar bambina e giocare a nascondino.

Un giorno entrò nella grande biblioteca degli elfi, i tavoli erano tutti vuoti dato che gli elfi tengono tutto nella loro mente però vi trovò Mel Sidel “Che ti porta qui Leslie?”
“Non so… è da tanto che sono qui ed è la prima volta che ci metto piede… come se fossi stata…”
“Attirata?”
“Esatto”
“Vediamo dove ti porta”
e Leslie camminò tra gli scaffali pieni di libri e si fermò nella Sezione degli Umani. La mano prese un libro a “Caso” e lo mise sul tavolo con Mel che guardò la copertina “Umm… non credo alle coincidenze, non in questo regno, non in questo posto e con il ragno sopra le nostre teste a tesser tele” altro non disse e andò via. Leslie prese il libro e lesse il titolo:
ARAVIR
“Il Clan umano della madre di Mel…”
disse nel silenzio della sala e la curiosità la portò a cercare il nome di MARIEL ABD ARAVIR, l’umana che aveva dato alla luce MEL ARAVIR, la figlia mezzelfa di Annael. Trovò pochissimo scritto da Mariel, e nulla scritto che riguardava Annael ma solo politica ed altre storie. Di Annael trovò scritto tanto da MORGWEN ABD ARAVIR, l’umana disegnava l’elfo come un “solerte vendicativo, in grado di cambiare le sorti del mondo con un semplice sguardo” e non mancavano note di critica severa e di battaglie compiute da Annael “Egli non è un Sovrano, ma un guerriero, ed usa al meglio la capacità di quello che conosce alla perfezione, gli elfi scuri, una letale macchina da guerra nelle mani di un singolo elfo, né panni di una Imperatrice farei di tutto per uccidere un elfo del genere, troppo pericoloso... Mariel non si rende conto in che letto si è cacciata!”.
Trovò anche un libricino scritto da MIFUNE ABD ARAVIR
“ANNAEL – IL MIO SOVRANO”

Contrariamente all’altra Aravir, questa umana scriveva di Annael come il suo Sovrano e lo esaltava.

Parecchie domande gli restarono in testa e andò a chiedere sempre a Luthien che trovò in compagnia della sorella, ed Hunien le disse puntando il dito verso la torre “Se vuoi saper di storia devi andare da lui” e Luthien fece cenno di sì con il capo e Leslie prese i libri ed iniziò a salire le scale. Arrivata al posto di guardia venne fermata da un elfo alto e biondo, vestito di rosso e con occhi blu profondi quanto l’oceano “Meleth, buongiorno e benarrivata, che posso fare per te?” le chiese Bacham “Devo vedere Annael” Bacham si grattò la testa “Il Re… hai chiesto udienza? – facendosi portare una pergamena – non leggo il tuo nome”
“Bacham non fare polemica… è una questione importante, cose da umani”
“Meleth non posso farti passare davanti ad altri, la prossima udienza è tra 1 anno e c’è la lista piena, sarà libero tra 2… fai anche 3 anni”
Ma ti pare che posso aspettare 3 anni! Quella è una procedura elfica, gli umani godono della precedenza, me l’ha detto Luthien”
Leslie chiuse gli occhi e concentrò la mente, era la prima volta che provava un incantesimo mentale di sviare la mente ed era emozionata, l’intenzione era di convincere Bacham che iniziò a guardarla male “Meleth… ho abbastanza anni per percepire la magia…” e lei “Che magia? Ecco guarda che sta arrivando Luthien!”
Il biondo elfo si girò e Leslie prese veloce le scale, la magia non aveva funzionato ma con un vecchio trucco l’aveva distratto, ora doveva solo far due rampe di scale più veloce degli elfi che Bacham gli avrebbe sguinzagliato dietro. Bussò con violenza alla porta e quando si aprì andò a finire sul pavimento con un elfo sulla schiena ed altri due dietro di lui, e Annael “Mae aur Meleth…!” altro non disse, vedendo Leslie sparire dalla sua vista e sentire il tonfo secco dell’umana buttata a terra. Annael si alzò “Che succede?” chiese a Bacham che arrivò sulla porta.
La questione venne chiarita e Leslie riabbracciò Annael e Laitale “Che bello! Era ora!” Laitale volle sapere i suoi progressi e Leslie raccontò tutto e provò un messaggio mentale ma ancora doveva studiare. Intanto Annael aveva raccolto i libri da terra e li aveva messi sulla scrivania “Letture interessanti Leslie – prendendo il foglietto con le note e le domande scritte – caspita… servirà del tempo a dare tutte le risposte, dovrai dormire qui – con Laitale che lo guardò male di traverso - da dove iniziamo curiosa umana?”
“Aravir”
disse Leslie andando a sedersi sul divano portata da Laitale che aggiunse “Ohi… Ohi…”
“Leslie non dirò altro che già non si conosce su Mariel, la sua memoria è nel mio cuore, amavo Mariel finché lei non si è persa e non mi sono perso io… comunque devi sapere che, e sarò breve…”
 

AnnaelSidel

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Facciamo un sunto di quello che raccontò perché Annael non è mai breve.

Nello stesso luogo in cui il più grande degli Imperatori Umani, il: 42° Imperatore delle Stelle, KINTAH il Guerriero; 80 anni di Regno, detto il Terrore degli Elfi e considerato da Annael “il Migliore in assoluto e dopo di lui fu solo Shogo” sconfisse gli elfi scuri causando anche la loro possibile estinzione, nello stesso luogo e dopo 267 anni, gli elfi scuri e gli umani loro amici sconfissero un altro Imperatore che volle tentare la stessa impresa di Kintah.
Nella prima battaglia c’era Kintah ma non c’era Annael, nella seconda non c’era Kintah ma c’era Annael.
L’imperatore in questione era il: 46° Imperatore delle Stelle SHOGO, ed era in corso il suo 5° anno di Regno, salito al trono a 18 anni, Annael lo considera Secondo a Kintah. Questo ragazzo fu l’UNICO a riuscire ad INGANNARE lo stesso ANNAEL, neppure una Serpe Parlante aveva mai ingannato Annael ma questo ragazzo ci riuscì, fece cadere Annael nella sua stessa tela. Shogo fu l’unico umano a scoprire il Regno Celato di Ire Loissea e ci fece arrivare; e per fortuna, 2 sole Legioni, le migliori in quel periodo storico con alla guida i suoi due migliori Generali.
A fermare le legioni furono Hunien e Morgwen ARAVIR, ed altra fortuna fu che nessuno diede retta a Shogo perché la Xunlai di cui prima faceva parte lo stesso Shogo, gli voltò le spalle e non vollero credere al suo piano. Shogo venne fatto prigioniero dagli elfi ma venne nei giorni seguenti liberato da Hunien e Mifune ARAVIR andò in bestia perché sapeva che se ci fosse stato Annael l’avrebbe ucciso.
Annael era impegnato altrove nelle terre del Nord ad aiutare i nani e quando tornò gli elfi avevano messo sul trono ARTANIS KEMMOTAR, la quale porse la corona ad Annael che la rifiutò. Shogo venne convinto dalla Xunlai a dichiarare guerra agli elfi, Annael vide e preparò la battaglia. Durante la battaglia Morgwen Aravir gli fece notare che tra le fila dei nemici vi era Mariel Aravir con al comando una Coalizione Umana arrivata dal Nord per combattere gli elfi.
Annael fece arrivare un messaggio a Mariel dove c’era scritto che MAI le genti umane del Nord si erano schierate apertamente contro gli elfi, Mariel gli rispose che lui era andato al Nord solo per aiutare i nani ma che se ne era fregato dei problemi dei suoi Amici Umani.
Mariel prese una decisione drastica e ordinò alle truppe del Nord di passare dalla parte della Coalizione Umana guidata dagli elfi e sul campo di battaglia tradì l’Imperatore Shogo e al termine della battaglia quando Annael la raggiunse lei gli disse “Oggi ho tradito il mio Imperatore per te! PER TE! Tieni a mente queste parole!”
Shogo sconfitto si ritirò nella capitale, Annael mandò a chiamare l’assassina umana Mifune ARAVIR e gli diede l’ordine di uccidere l’Imperatore, grazie al suo sguardo aveva visto Shogo fuggire nelle fogne della città e Mifune si fece trovare sul posto grazie allo sguardo di Annael:
31 di Novembre; ore 23:30 - MIFUNE ABD ARAVIR; umana, INCONTRA E UCCIDE IL 46° IMPERATORE; di tutta la stirpe umana: SHOGO, SU ORDINE DI ANNAEL (elfo) SHOGO E' UFFICIALMENTE L'ULTIMO IMPERATORE DEGLI UMANI.

La guerra sembra finita, ma alcuni umani; tra cui Mariel, chiedono ad Annael di porre fine a tutto il potere Imperiale e questo significava colpire la Xunlai. Essendo impossibile farlo, 20 giorni dopo la Regina degli Elfi Scuri ricevette un ordine da Annael, di attaccare la Capitale e simbolo del potere degli umani.
Artanis tentenna, restia a dare l’ordine, gli elfi Scuri vengono a conoscenza che l’ordine arriva dallo SGUARDO di Annael e senza aspettare la decisione della Regina RADONO AL SUOLO la Capitale di cui resteranno solo ceneri. Le stirpe umane insorgono contro gli elfi scuri, Artanis Kemmotar abbandona il trono e gli elfi scuri chiedono ad Annael che sia lui a guidarli e questa volta accetta.
ANNAEL SIDEL
Diventa Sovrano degli Scuri con il nome di:
ATAR ARALVA
[Padre e nostro Re]


Tra Mariel ed Annael inizia una corrispondenza e lei gli chiede quando chiuderà la questione del Nord. Le terre del Nord furono le prime dove gli elfi scuri arrivarono e a lungo le difesero contro i nani e contro le Serpi, la guerra contro le Serpi fu devastante e Annael convinse l’allora Regina; sua moglie Tovie, ad andare in esilio nelle lontane terre del Sud e Annael promise che avrebbe riportato gli elfi al Nord e che si sarebbe vendicato, specialmente dei NANI MALEFICI rei di aver sterminato tutta la stirpe elfica Arcaica dei VANYAR.
Annael arriva al Nord e tra lui e Mariel nasce l’amore.
Mariel sapendo d’aver il Sovrano Elfico nel “suo letto” inizia a dettare legge al Nord al punto di essere chiamata DITTATRICE.
Le Serpi scoprono che il loro peggior nemico che sempre vogliono catturare è al Nord.
Annael ha lo sguardo “deviato” dall’amore per Mariel e non vede la trappola in arrivo delle Serpi.
La presenza di Annael al Nord scatena altri eventi, scoppia la guerra civile tra la stirpe dei nani mentre le menti più eccelse tra gli umani s’incontrano per trovare una soluzione al “Problema Elfi”
Il Re dei nani chiede aiuto all’amico Annael contro i Nani Malefici, Annael torna a Sud ed ordina agli elfi scuri d’armarsi: gli elfi scuri arrivano al Nord e creano il Regno Elfico del Nord, Annael ordina di attaccare i Nani Malefici al suo fianco gli umani del Nord guidati da Mariel Aravir.
Annael e Mariel sorpresi da una tormenta trovano rifugio in un grotta; viene concepita MEL ARAVIR. Mariel già si vede nei panni di Regina al fianco di Annael. Iniziano gli scontri tra gli umani del Nord.
LE SERPI PARLANTI RIESCONO PER LA PRIMA VOLTA A COLPIRE ANNAEL CON UNA FATTURA.
Hunien arriva al Nord e guarisce il padre. Nasce: MEL ABD ARAVIR

FIRION ARNISSE SI RIUNISCE CON ANNAEL SIDEL. I MEZZELFI ARRIVANO AL NORD.

ANNAEL dichiara guerra aperta contro i NANI MALEFICI
Muore il sovrano dei mezzelfi Firion Arnisse, tutti i mezzelfi si ritirano tranne la casata dei Guerrieri Vasburg che restano al fianco di Annael

ANNAEL entra nella Fornace della Sofferenza; così chiamano l’abisso i nani e stermina tutta la stirpe malefica dei nani.

Gli Umani ricevono una visita delle Serpi che ancora non si decidono a dichiarare guerra aperta agli elfi.

Gli umani sono convinti che andare in questo momento contro gli elfi scuri sarebbe un’altra sconfitta certa e in risposta le Serpi gli dichiarano guerra. Scoppia la guerra tra Serpi ed Umani. Una delegazione umana chiede aiuto al Sovrano degli elfi Annael che si rifiuta di aiutare gli umani contro le Serpi, questo secco rifiuto sarà la scintilla che fa scoppiare la Guerra Civile al Nord. Annael ordina a tutti gli elfi scuri di lasciare le terre e il Regno Elfico del Sud, l’esilio è finito: GLI ELFI SCURI INVADONO LE TERRE DEL NORD
Mariel Aravir prende il titolo di Governatrice e nella sua cieca brama di potere perde Annael, Mariel manda a chiamare Annael e gli affida Mel, Annael manda la figlia tra i mezzelfi tenendo nascosta la sua nascita.

“Ed il resto è storia” disse Annael “Che noia profonda” aggiunse Laitale.

Leslie prese le sue note e disse “Di certo ha ragione quella Morgwen Aravir... non sei stato un Santo... hai fatto assassinare un Imperatore, raso al suolo una città, sterminata una stirpe di nani... invaso le terre del Nord mettendo una Dittatrice al comando... un perfetto candidato per i crimini contro l'umanità... maaa... di questa Xunlai? Che mi racconti?”
“LESLIE! Ti prego! Si sta facendo buio!”
rispose Laitale
“Tranquilla sorella! dormo sul divano o fuori sul balcone!”


Due giorni dopo una folla elfica era ferma alla fontana e guardava in alto tra mormorii vari, e puntuale arrivò Hunien a chiedere spiegazioni e Luthien gli disse che erano 2 giorni che in alto alla torre c’era il padre, Laitale ed anche Leslie “Caspita! Padre è passato al triangolo! Mandiamogli su una mezzelfa per completare il Quadrato!” era una battuta ma 250 mezzelfe si recano di corsa verso l’entrata del palazzo e servì tutto il Noss Dagor di Annael per difendere la porta.

(Regno Elfico del Nord durante la Guerra del Tormento)
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AnnaelSidel

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INTERMEZZO
LA NASCITA DELLA CORPORAZIONE XUNLAI
“LA CASA NASCOSTA DELLA LUNA NERA”
Annael era seduto alla scrivania, Laitale distesa sul divano e Leslie seduta sulla poltrona con le gambe incrociate tenendo nelle mani una ciotola di pistacchi. Era il primo pomeriggio del Terzo giorno da quando Leslie era salita alla Torre dei Sidel ed Annael iniziò a raccontare della Xunlai “Pfui… Se tutto va bene finirà stanotte” disse Laitale “Non ho fretta” Crunch! Rispose Leslie masticando un pistacchio “Così iniziamo già male! Shhh!” concluse Annael iniziando a raccontare.
“Noi elfi fummo testimoni dell’arrivo della stirpe umana che fu la fondatrice dell’Impero degli Umani, in quel tempo eravamo nelle terre del Sud; le terre dell’Esilio… Edlendor, avevamo lasciato le nostre amate terre del Nord nonostante la vittoria sulle Serpi Parlanti… la popolazione era ai minimi termini e per sfuggire alla loro caccia, decisi di portare tutti gli elfi scuri al Sud, oltre il Grande Mare, dato che le Serpi non tollerano l’acqua… - pausa; sorso di birra – gli umani arrivano dall’Ovest su grandi navi, erano tutti divisi in clan e la storia riguarda quattro di questi Clan… - pausa – c'era una volta, tanto tempo fa in una terra lontana lontana... Quattro umani tra lor molto amici…”
“MIN! Così no! – sbottò Laitale – non è una bambina di 10 anni! Non le serve sentir la fiaba!”

Un ragno calò dal soffitto posandosi sul bracciolo destro della poltrona “AHHHHH!” urlò Leslie balzando in piedi facendo volare tutti i pistacchi nella stanza.
Scriviamo noi della Xunlai che è meglio.

La stirpe umana che fondò l'Impero, arrivò dal Grande Mare ed era divisa in Clan, 4 di loro erano i più importanti e prestigiosi. C’erano 4 umani che erano molto ma molto amici ed ognuno di loro apparteneva ai 4 Clan più importanti:
Iza clan dei Tah
Kao clan dei Phi
Ran clan dei Zho
Godun clan dei Xun

Erano amici fin dall’infanzia, cresciuti insieme e rampolli di famiglie molto ricche, nulla avrebbe rotto il loro legame fraterno o così sembrava, i 4 iniziarono a competere tra di loro, litigavano e ognuno parlava male dell’altro e diventarono “rivali” per essere precisi RIVALI IN AMORE.
Eh si, figurati se dietro una rottura non capita mai una donna, la rottura del loro legame profondo fu per colpa di una bellissima ragazza di nome:
LAI
tutti e 4 si erano innamorati di lei. Non si trovava un rimedio, neppure se Lai avesse avuto delle sorelle per trovare una specie di “forzata, obbligatoria” via di mezzo di piazzare in sposa le sorelle, i 4 si erano intestarditi ed era evidente che la “cotta giovanile” ormai si era persa e la conquista dell'amica era diventata una gara, una sfida. Essendo tutti e 5 figli e figlia unica e rampolli con un roseo e prosperoso futuro, intervennero le famiglie preoccupate che prima o poi la rivalità e la testardaggine si sarebbe mostrata con l’uso di qualche arma. Venne stipulato un accordo, il tempo umano veniva calcolato in 1 mese nell’arco di 4 settimane, le 4 settimane vennero divise con i 4 Pretendenti; 1 settima a testa escluso il Giorno della Festa dove la povera LAI ogni fine settimana si doveva sottoporre alla visita che dimostrava di aver mantenuto la sua Verginità, nel caso risultasse “persa” si metteva fine alla Contesa e LAI sarebbe stata “presa” dal Vincitore e convolata a nozze. Rendiamo noto il punto di vista di LAI che lei disse al suo Confessore privato: “Mi son cari e simpatici amici che conosco da tanto tempo, ma MAI la DARO’ ad uno di lor Quattro!”
Eh già... è sempre così, mentre i maschi fanno gli imbecilli e corrono dietro alle loro "stupidate" la donna è già 10 passi avanti e LAI aveva le idee molto chiare, li conosceva e sapeva che erano ragazzi cresciuti Viziati, Arroganti, Egoisti Edonisti, Arrivisti e Inaffidabili; tasche piene di soldi ma tutto il restante Vuoto Assoluto. Purtroppo questa situazione la teneva lontana dal frequentare o conoscere altri ragazzi, ma sempre tenne la convinzione che piuttosto di ritrovarsi sposata ad 1 di lor 4, si sarebbe fatta Sacerdotessa del Tempio della Dea Vergine.

Era la turnazione settimanale di GODUN XUN e portò LAI a visitare una stretta gola appena scoperta dal suo Clan, lei lo pregò di andare fino alla fine del gola perché voleva vedere la cascata che dava vita al piccolo ruscello. GODUN era un fifone nato ma si narra che la ragazza lo tentò all’orecchio nella debole carne “Se mi porti fino alla cascata… TE LA DO'!" non specificando il dono; poteva anche essere una sberla ma GODUN collegò quel verbo DARE ad un’altra cosa; fifone sì, ma cretino no! Il forte desiderio gli tolse ogni paura e i due andarono fino in fondo alla gola e li sparirono e mai più tornarono. Leggenda vuole che furono colti in fragrante da un Drago che dimorava nella gola con GODUN che pareva una piovra da tanto che aveva mani ovunque e lei avvinghiata a lui come un edera selvatica, il Drago senza pensarci troppo li mangiò e la gola venne chiamata:
LA GOLA DEL DRAGO
(Questo racconto venne preso come Simbolo per chi commetteva peccato al di fuori del Matrimonio:
"Se rubi una Vergine, sarai mangiato da un Drago")

Restarono così Iza Tah, Kao Phi, Ran Zho; e per la scomparsa dell'amico e dell'amata ritrovarono l’amicizia di un tempo e costruirono una casetta di legno dove vennero esposti i beni e gli oggetti appartenuti a GODUN XUN e LAI. La perdita dei figli mise fine anche ai loro Potenti Clan che dopo anni di ricerche decisero di ripartire verso altre terre e del clan XUN e di quello di LAI non si seppe più niente. Questa casetta fu il primo Museo costruito dagli Umani, sull’entrata c’era la scritta: "Casa del Ricordo" ma con il tempo e la storia della leggenda che si stava venendo a creare diventò la:
CASA DI XUN e LAI

I 3 Rampolli diventarono adulti e venne il giorno che presero in mano i loro Clan e li portarono verso un sentiero più Maturo con un nuovo Ideale, quello di UNIRE I CLAN. Si dice che l’idea venne presa dopo aver sentito il Confessore privato di LAI, dato che la ragazza era considerata Defunta, ruppe il segreto della Confessione dicendo ai 3 amici che la ragazza li aveva sempre considerati degli INCAPACI. I 3 si diedero da fare e non fu facile unire i Clan, costruirono un Palazzo dove venne eletto il primo rappresentante di tutti i Clan, apparteneva al Clan TAH
KAING TAH
era il suo nome e nei testi storici Imperiali Umani è considerato come il loro 1° Imperatore.
Il palazzo venne costruito nelle vicinanze della CASA di XUN & LAI.
Kaing Tah fu solo una figura, le redini venivano tirate dai 3 amici e si dimostrarono totalmente imparziali nelle loro decisioni e la NUOVA ONDA prese piede iniziando a fiorire. Tra il Palazzo e la Casa trovò spazio una grande e prima Piazza che diventò il luogo del Mercato Principale, il Museo venne ristrutturato con lo scopo di fungere da deposito o essere usato come riparo durante i giorni di pioggia o durante l’inverno.
A capo del Deposito venne messo un COMMISSARIO con dei FUNZIONARI, questo deposito nato dalla CASA di XUN & LAI, nel tempo e per identificarlo cambiò diversi nomi:
Deposito di XUN & LAI
Forziere di XUN & LAI
Casa XUNLAI
Ed infine divenne solo: XUNLAI
Piazza XUNLAI era il luogo ed il centro degli scambi commerciali della città che diventò la Capitale del Giovane Impero, i 3 amici ormai vecchi lasciarono in eredità il Primo Statuto della:
CORPORAZIONE XUNLAI
 
Ultima modifica:

AnnaelSidel

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Il grande Storico e Filosofo umano CUTHBERT VASBURG, nel suo libro più famoso e censurato dall’Impero:
VISIONE DEL MONDO IDEALE
scrisse una versione completamente diversa e meno Romanzata riguardante questa vicenda:
"Non vi era il progetto di un destino comune; la coscienza di un'identità condivisa e di solidarietà; le tribù più forti avevano già creato un cerchio ristretto di persone; dalla cultura tribale si passò ad una politica Imperiale"
questa frase era mirata per togliere l’idea che la XUNLAI non venne fondata su un Progetto Divino, o per l'intervento di un Drago; tenete presente che la Bandiera Imperiale aveva come simbolo un DRAGO e il Impero era: L'IMPERO DEL DRAGO
Per CUTHBERT VASBURG, i 4 amici e la ragazza LAI, non erano neppure esistiti ma sono delle figure SIMBOLICHE create in epoche successive dai Scribi e Pensatori Imperiali
"La Nazione o per meglio dire l’IMPERO, diventò un progetto della classe dominante [la nobiltà] che prese il controllo degli apparati legali e produttivi, Emarginando il resto della popolazione. La Nobiltà prese sia lo "status" privilegiato, sia la "condizione" dei soggetti che ne beneficiavano. L’Impero non è altro che una classe dominante con uno statuto giuridico suo proprio; conferma, materializza e predente la sua superiorità, garantendone la durata per via ereditaria o per accordo tra i nobili. Il governo è retto dalla nobiltà; una Aristocrazia degenerata in Oligarchia, che detiene non solo il controllo del commercio, ma anche delle scuole Private, con un "funzionale" sistema propagandistico"
Scritture lette da pochissime persone dato che l'Impero non aveva una scuola dell'obbligo ma solo Istituti Privati e tutto il popolo non sapeva ne leggere ne scrivere.

CUTHBERT scriverà che Quattro Potenti Famiglie diedero l'impulso per la fondazione dell'Impero e sono loro che gettarono le basi della XUNLAI che doveva restare ESTERNA all'Imperatore e agire per proprio conto.
I SIMBOLI vennero introdotti dopo 722 anni dall'arrivo di questa stirpe umana dal:
16° IMPERATORE RAZAN TAH; TAH è un Xunlai.
SIMBOLO DELL'ASSASSINO = Famiglia TAH.
SIMBOLO DEL MONACO = Famiglia PHI.
SIMBOLO DEL RITUALISTA = Famiglia ZHO.
SIMBOLO DELLE STELLE = Famiglia XUN.
da notare che 722 anni dopo ricompare il Clan XUN che la storia scrive essere sparito o partito altrove, secondo Cuthbert questo Clan andò via restando in quelle terre o venne eliminato dagli altri 3 Clan, la sua sparizione e "Misteriosa Riapparizione" venne associata e servì a giustificare alle MASSE IGNORANTI come il CONTATTO DIVINO dell'Imperatore e le STELLE dove vivevano gli DEI.
Cuthbert chiederà in seguito al suo amico Annael se sapeva qualcosa del motivo della sparizione di questi 2 Clan; XUN e quello di LAI, anche Annael non aveva basi certe ma secondo lui i Clan dei GODUN e quello di LAI trovarono una PORTA in quella gola del Drago ed entrano nel Regno Tormento e sono la stirpe umana che diede origine ai MAGOR; i Servi Umani delle Serpi che vivono nel Tormento di cui abbiamo letto in precedenza.
Annael fece anche notare a Cuthbert che LAI non doveva vederla come una SINGOLA PERSONA; DONNA, ma sicuramente LAI era il nome di tutto il Clan Umano. Infatti Cuthbert troverà poi in seguito alcuni scritti dove LAI compare al PLURALE:
"I LAI e i GODUN andarono nella gola per cercare i loro cari"
LAI
in alcune credenze popolari ha un nome diverso: LILITH, o LUNA NERA, la Madre di tutte le Streghe.

Cuthbert: "Note sui termini linguistici: GIURAMENTO DELLA XUNLAI"
"beh ja singka ra TAH,

lo ra yan ah ka PHI,
jai ah raion i ZHO,
behnu ra fan XUN MO ZING
Kuu zu dun huu na mang

par zein Chang Lizith!"

note tratte dal libro: "DA DOVE VENIAMO?" di CUTHBERT VASBURG.
I Quattro Simboli presenti nel giuramento dei Xunlai significano:
4 FRATELLI (e/o) SORELLE (di) FIDUCIA (sottointeso)
Questa stirpe umana non è mai stata favorevole a dare cariche di rilievo alle Donne; questo spiega la sparizione di LAI [?]
un Clan con a capo una donna [?] e un Clan interamente formato da donne [?]
l'Imperatrice non aveva potere decisionale, se l'Imperatore moriva la moglie tornava tra le Concubine Imperiali o veniva uccisa. La Xunlai oltre a gettare le basi di una politica e potere Imperiale, è artefice e portatrice di un'altro NUOVO PENSIERO, di dare Potere alle Donne che ritiene in grado di saper gestire le situazioni, di creare trappole, di avere l'ingegno, e di avere un'arma in più rispetto ad un maschio.
Questo suppone che i 3 amici portarono avanti l'idea della loro amica LAI o del Clan in mano alle Donne [?]
Non si capisce se il giuramento specifica il numero delle cariche primarie della Xunlai; 4 maschi e 4 femmine che appartengono alle 4 famiglie potenti, o che il termine fratello e sorella sia inteso come marito e moglie; ci sono prove di coppie sposate di Agenti Xunlai.
Nella XUNLAI le donne trovarono posto ed ebbero cariche importanti, di questo Cuthbert ne fu certo.

Cuthbert:
"Quello che vorrei mettere in evidenza sono i due aspetti fondamentali di questo giuramento, che riguardano un nome ed il linguaggio.
NOME: XUN MO ZING
la traduzione di questa lingua umana primitiva è MO ZING = persone o Corporazioni SENZA un padrone
Sottolinea la totale indipendenza della Xunlai e che MAI avrà un padrone [?]
Nonostante la lingua si sia evoluta, il termine MO ZING rimane presente nel giuramento XUNLAI anche in epoche seguenti; ciò presuppone che la famiglia degli XUN aveva un ruolo più rilevante all'intero della Xunlai? Per questo gli altri 3 Clan decisero di eliminarla? Gli XUN ed i LAI vennero entrambi eliminati ed in loro ricordo venne coniata la parola XUNLAI [?]

Cosa significa XUNLAI?
LINGUAGGIO
nella seconda parte del giuramento; le ultime due frasi; sono presenti dei termini in ANTICO dialetto primitivo di quella stirpe:
Kuu zu dun huu na mang, par zein Chang Lizith!
ZU = CASA

ZE = CASE
ZEIN CHANG = CASE SIGNORE NASCOSTE
dove IN è = nascosto/i [?]
che è la base fondamentale della Xunlai; essere padroni e restare nascosti.
L’altro aspetto è che: “se questa stirpe non aveva nessuna considerazione delle Donne, da dove arrivò l’idea? Chi fu in grado di sconvolgere una mentalità così forte, ottusa e radicata, che per farlo servono anni?”
Mi rivolgo all'amico elfo Annael per conoscere altri dettagli essendo studioso delle lingue Arcaiche ed essendo che gli elfi sono stati testimoni dell'arrivo di tutte le stirpi umane e resto basito... l'elfo mi dice che i nomi:
GODUN XUN e LAI
non sono originari di quella stirpe umana arrivata dall'Ovest, ma derivano da Antici nomi di stirpi umane provenienti dal NORD EST, dove le donne erano viste come Primarie e non Secondarie per la società umana, nella loro lingua Arcaica Primitiva gli stessi nomi sono:
GOZUN e LILITH
che azzardo a tradurre in:
LA CASA NASCOSTA DELLA LUNA NERA
ed è un nome con cui potrei identificare quella che prese il nome di XUNLAI, ed è la base della loro politica, restar nascosti e colpire"

Putroppo il grande Storico morì e le sue indagini non furono portate avanti da nessuno; neppure dagli elfi e dalla passione storica delle lingue di Annael:
"La XUNLAI ESISTE, è in ESSERE, e come tale non ha più importanza il suo nome, è un nome umano a me irrilevante, quello che mi urta è il DANNO che essa porta a tutte le stirpi!”
 

AnnaelSidel

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PRIMI PASSI
Torniamo ai 3 amici fondatori e promotori della NUOVA ONDA, IZA TAH era una figura di spicco nell'ambito delle scelte politiche e culturali.
RAN ZHO si mise a capo di una "Campagna" per rafforzare la Corporazione Commerciale della XUNLAI, che dopo pochi mesi vantava un numero di 10.000 associati tra maschi e femmine.
il loro ELETTO: KAING TAH; ritenuto 1° Imperatore della storia, dopo 66 anni venne ucciso dalle Corporazioni rivali che sull'esempio della Xunlai, cercavano di prendere un ruolo nel Commercio e nella GIOVANE politica Imperiale.
Questo spinse il terzo amico: KAO PHI a dedicarsi alla creazione di un Esercito della Xunlai. I 3 fondatori morirono ed i loro eredi su ultimo consiglio, restarono nell'ombra e lasciarono fare facendo eleggere ad Imperatori 3 Candidati di altre Corporazioni, poi la Xunlai rientrò in azione. Seguirono 3 loro ELETTI alla carica Imperiale e il 7° Imperatore: YIAN ZHO, fondò il Ministero Celestiale e riformò l'esercito creando la LEGIONE. Con lui ebbe inizio la Dinastia dei Sanguinari seguita dalla Dinastia dei Maghi tutti ELETTI dalla potente Xunlai, questi Imperatori allargheranno l'Impero e saranno artefici di eccidi e massacri tra gli umani, il 16° Imperatore: SHINZO PHI; uno prodotto Xunlai, è noto per aver preso Conoscenza che alcune stirpi umane vincevano contro le Legioni Imperiali perchè aiutate dagli ELFI.
Il 19° Imperatore cercò di mettere fine a tutto questo potere XUNLAI e prese il nome di ANGSIYAN il Buono; durò 2 anni sul trono, venne eliminato e lanciò una Maledizione che fu la causa della Dinastia dei Maledetti, 14 Imperatori tutti morti misteriosamente all'età di 30 anni. Quando ogni speranza era morta e si vedeva la fine dell'Impero arrivò il Primo Imperatore Necromante:
SENVHO il Sanguinario, considerato da Annael il 4° migliore Imperatore.
Non era un Prodotto della Xunlai e non andò mai d'accordo con lei. Politico, Filofoso e Matematico, fu abile stratega e grandissimo Necromante. Riformatore Religioso e Militare.
L'unico accordo che prese con la Xunlai fu di istituire la CONGREGA DEGLI ASSASSINI NERI; nascono i CURULUM i cacciatori di Elfi.

(figura sotto: la Riforma di Senvho)
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Senvho porta all’apice l’Impero, il successore è un Prodotto della Xunlai: JUN ZHO è giovane e potrebbe regnare per anni, è un Xunlai e non teme di essere ucciso, ma muore misteriosamente e proprio per mano della Xunlai perché si è presentata una grandissima occasione e non vogliono farsela scappare.
La Xunlai ha conosciuto un MEZZELFO che odia più di ogni altra cosa gli elfi, eliminato Jun Zho mettono lui sul trono:
36° Imperatore HANJAI il Crudele, detto il Longevo
il Terzo Imperatore più forte secondo Annael. Non è un prodotto della Xunlai, non si capisce se è LUI al servizio di LEI o il contrario, spesso litigano ed inoltre mentre i Commissari e Funzionari Xunlai muoiono o diventano vecchi per tenere la carica, lui no, non si ammala mai.
Non è un MEZZELFO PURO, la madre lo era ma fece la scelta della stirpe umana e sposò un umano, non sappiamo se Hanjai si riteneva Immortale ma non lo era. Il suo regno durò 125 anni e di lui si ricordano pure gli umani. Espanse l’Impero invadendo nuove terre e sottomise altre stirpi umane. Fu lui a dare ordine ai Sicari Imperiali di uccidere MIN SIDEL (convinto che fosse Annael Sidel) il Generale Umano (era il figlio di Annael nei panni di un umano) a capo della Coalizione che ostacolava la sua avanzata nelle terre del SUD.
La Coalizione Umana nomina un nuovo Generale alla sua guida (questa volta si tratta di Annael) e dichiara Guerra all’Impero. Hanjai cade nella trappola ed invia 10 Legioni nella fitta foresta; terreno ideale per i Noss Dagor degli elfi. La Coalizione Elfi/Umani stermina tutte le legioni Imperiali alla CASCATE DEL LUTTO, salvando le terre del SUD dall’invasione Imperiale.

Dopo di lui venne il vuoto, la Xunlai non riuscì a far eleggere un suo rappresentate contrasta dalla famiglia degli HARU che riuscì a far eleggere al trono 5 loro rappresentati che morirono di morte naturale essendo che tutti salirono al trono con un età dagli 80 e 90 anni (dinastia dei Brevi)
La Xunlai puntò su un giovane ragazzo dalla mente malata; lo considerano non affidabile ed era una PEZZA che serviva solo a spezzare la Dinastia degli HARU in attesa che la Corporazione avesse trovato un ottimo Imperatore. Il ragazzo venne messo sul trono ma lui rancoroso nei confronti della Xunlai al posto di tenere i nomi separati: KIN TAH, li unì in un solo nome:
42° Imperatore. KINTAH IL GUERRIERO
Considerato da molti come un piccolo, piccolo uomo dalla mente malata, ci troviamo invece di fronte al Migliore e più grande Imperatore di tutti i tempi.
Ruppe gli accordi con le terre del Nord e dell'Ovest considerando le sue genti troppo "amiche" di stirpi contrarie all'Impero ed invase le loro terre.
Fu il primo Imperatore a mostrare al popolo il suo VOLTO DIVINO e la sua DIVINA VOCE dicendo che era un semplice UOMO con a CUORE la sua stirpe.
Fu lui ad usare apertamente in sede pubblica la parola "ELFI"
Fui lui a vincere contro gli elfi.
Kintah tolse dai soldati la PAURA degli elfi dimostrando che non erano così forti ma solo FURBI, combatteva in prima linea al fianco dei Legionari e di suo pugno uccise la Regina degli Elfi. Fu l'unico a camminare come personale normale nelle strade della Capitale Imperiale entrando persino nelle case della povera gente; la Xunlai gli aveva ripetutamente bocciato le leggi degli aiuti economici e di sostentamento al popolo e lui dava di SUA tasca gli aiuti al popolo e trovarono il modo per denigrarlo ugualmente, era poco stimato tra gli umani, fu stimatissimo tra gli elfi che lo considerarono un avversario LEALE e lo chiamarono il TERRORE DEGLI ELFI.
Annael non volle mai scontrarsi contro quest'uomo "Lui ci conosce troppo e saprà sempre come vincerci in qualsiasi terreno di scontro"
Gli Elfi tirarono un sospiro di sollievo alla notizia della sua scomparsa. Considerando il periodo del suo Governo e come seppe affrontare le situazioni,
è senza dubbio il migliore Imperatore. E' noto che quando gli elfi scuri rasero al suolo la Capitale Imperiale lasciarono intatta la statua di Kintah.
 

AnnaelSidel

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MAESTRI DEL COMPLOTTO
E' impossibile sapere con certezza quanti e quali complotti organizzò la Corporazione Xunlai, si dovrebbe invece scoprire l'organismo centrale e da chi è veramente controllata. La Xunlai ha la più potente rete d'informazione; raccoglie e analizza le notizie, elabora dati; controlla la propria sicurezza, previene e soprattutto destabilizza qualsiasi genere di pericolo, di qualsiasi natura. Economia; controllano il sistema economico ad esclusivo vantaggio della Corporazione. Liquidità (capitali) e strumenti finanziari per promuovere e raggiungere i loro obiettivi.
Non si hanno notizie di banche, istituti di intermediazione finanziaria della Xunlai; ma solo di una sede centrale o delle sedi minori aperte nei territori.
La Xunlai complottava anche contro i suoi Agenti e Funzionari, va ricordato che non tutti si conoscevano tra di loro.
Un velo di mistero che con il tempo aveva generato un clima variabile che andava tra il timore ed il terrore.

Famiglia TAH, Famiglia PHI, Famiglia ZHO; questi sono i nomi di cui dopo 1.000 anni si sente ancora parlare e che "voci dicono" essere Associati alla Xunlai.
TAH hanno maggior peso e agiscono alla luce del Sole, non negano di avere "parenti" all'interno della XUNLAI mentre le altre due sono sempre in Ombra.
I suoi raggiri sono veri tocchi d'arte, sbaragliato ogni concorrenza, la Xunlai può vantarsi di non avere nemici:
"Chi tocca la Xunlai, MUORE!"
E' stata in grado di complottare ai danni delle Serpi; ci sono ignoti i motivi ma la XUNLAI ha sempre mirato a toglierle di mezzo, sicuramente vedendole sempre come le Rivali Principali per il DOMINO delle terre.
10° IMPERATORE JUN TAH (Ex Funzionario Xunlai; prodotto Xunlai)
Il suo Complotto non si conclude al meglio ma per fortuna le Serpi non sospettano che dietro al Complotto ci sia la Xunlai.

SECONDO COMPLOTTO CONTRO LE SERPI
13° SIGNORE IMPERATORE SINGTAH
(famiglia TAH, il volto scoperto della Xunlai)
Le Serpi fanno uscire dal Regno del tormento la stirpe umana dei MAGOR con lo scopo di promuovere scambi culturali con le altre stirpi umane a loro amiche. SINGTAH vede una espansione delle Serpi e dichiara guerra ai MAGOR e ne esce vincente mettendo la sua posizione ad ALTO RISCHIO di ripercussione da parte delle Serpi. Il Complotto si dimostra troppo lungo ed elaborato e nel momento in cui serve un grande imperatore, la Xunlai non può presentare un suo candidato perchè sulla Corona è caduta una Maledizione, qualsiasi Imperatore prodotto dalla Xunlai andrebbe incontro alla morte certa.
Arriva SENVHO il Sanguinario, il RIFORMATORE, il NECROMANTE. 34° IMPERATORE.
SENVHO metterà fine alla Maledizione e il Grande Imperatore non ha rapporti con la Xunlai, non è un suo Prodotto e di lui si sa nulla, non ha parenti ne genitori. Sale al trono tramite l'assoluta maggioranza del MInistero Celestiale, istituzione che lavora al di fuori della Xunlai, un Ministero a cui verrà data una riforma; Senvho ridà nelle mani del Ministero alcuni poteri presi dalla Xunlai.
Si vive un clima di terrore dove girano voci di aver visto dei Morti passeggiare di notte tra i vicoli della Capitale Imperiale. Gira voce della CATABASI dell'Imperatore, cioè la discesa agli INFERI; dove ha ottenuto altri Poteri. A volte l'Imperatore è circondato da Aure Spettrali, la sua corte è fatta di Maghi, Fattucchieri, Evocatori, Spiritisti, forse le donne sono tutte Streghe ed Indovine. Sul palazzo imperiale si vedono ombre e nuvole nere, corvi e avvoltoi fanno i nidi, serpenti che strisciano nei corridoi e nelle sale, dicerie che si susseguono alimentando il clima di terrore: Concubine mangiate nel giardino da Anaconde lunghe 40 metri! Pitoni in grado di mangiarsi un bue con le corna interno! Sacrifici umani, vermi come cibo presi dai Cadaveri appesi in bella mostra nella sala del trono a marcire, si beve sangue e non vino e qualcuno usa la parola VAMPIRI.
Pronunciare "SENVHO" mette subito i brividi e si evita di dire il suo nome; alcuni lo chiamano la PESTE VIVENTE.
Senvho si dilleta con la musica, scrive canzoni e la più famosa recita questa parole:

"Alba del cielo Orientale emerge dall'Ombra della foresta
in cammino è il Necromante
in terre oscure mette piede
dove il potere del terrore può essere sentito!
Spettri vuoti gli si parano di fronte
e gridano sete di libertà da quell'Inferno
e bramano sete di vendetta
L'aria è carica di paura
lacrime di ferro
ombre in vicinanza
Veglia il Necromante con i suoi occhi pieni di sangue
e vede ombre nella tana
Uno spirito cova nella Torre
guardando sulla Terra
e le ombre si inchinano da lui sconfitte
L'incantesimo è stato rotto
il Necromante vola via nella notte
gli uomini sono liberi di correre ora
Da labirinti sotto Ombre attraversano il cielo
cercano altro terreno da scurire
l'occhio del Necromante sa guardare

Veglia il Necromante con i suoi occhi pieni di sangue"

non so voi umani ma noi elfi vediamo delle frasi che tanto ci vanno venire in mente Annael... che il resto si riferisca alle Serpi pare evidente ed anche di un suo viaggio nell'ABISSO che lui chiama INFERNO ma usa anche la parola TANA. Da dove sia arrivato Senvho nessuno l'ha mai saputo che fu lui a togliere la Maledizione o come si nota nelle sue parole: L'incantesimo è stato rotto, il Necromante vola via nella notte, gli uomini sono liberi di correre ora
è evidente. Senvho appiana tutti i contrasti con le Serpi; forse grazie al suo viaggio nella loro TANA? Altra cosa da notare è che per mettere fine alla Maledizione lui morì dopo 29 anni di Regno, spezzando la Maledizione dei 30 anni, e durante il suo regno non fece mai e non disse mai parola o termini che riguardassero gli ELFI.


COMPLOTTO DI HANJAI il Longevo (125 ANNI DI REGNO)
E' stato scoperto dalla Xunlai; ha fatto di tutto per mandarlo sul trono, ha diversi incarichi tra cui scovare ed eliminare gli elfi. La Xunlai punta moltissimo su di lui, perchè lui è un Mezzelfo. La Xunlai vuole chiudere il conto con gli elfi, la loro influenza sulle provincie rimaste libere è ormai palese.
Tutti coloro che sospettano la salita al trono di Hanjai e della sua stirpe spariscono dalla circolazione; si dice che alla fine la Xunlai fece sparire circa 500 persone, tra cui alte cariche istituzionali.
Sul trono arriva KINTAH IL GUERRIERO.
Non è preceduto da grande fama, è un TAH malato di mente; così dicono.
KINTAH non è un malato mentale, KINTAH raccoglie il meglio della Xunlai era stato anche un COMMISSARIO o DIRIGENTE XUNLAI.
Non ha paura di dire in pubblico la parola ELFI, sa come affrontarli.

SHOGO ULTIMO VERO AGENTE XUNLAI
Chi era Shogo? l'ultimo Imperatore? no. Shogo era un Xunlai, sicuramente un Funzionario. La corporazione Xunlai tiene d'occhio il giovane Shogo a cui darà la sua fiducia e libertà d'azione per portare a termine il suo compito, Shogo andò oltre e trovò addirittura il regno degli elfi e sul loro suolo ci fece battaglia.
 

AnnaelSidel

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LA XUNLAI DOPO LA CADUTA DELL'IMPERO
L'esistenza degli elfi e la perdita della Capitale Imperiale per mano loro è il colpo più duro che la Xunlai ha preso nella sua storia.
Tra alti e bassi la potente Corporazione rinasce e guarda con astio le provincie che hanno dato appoggio agli elfi.
Il regno elfico è risaputo che è a Nord.
TERZO COMPLOTTO CONTRO LE SERPI (fonti NON attendibili)
La Xunlai entra in contatto con le Serpi con lo scopo di eliminare per sempre gli elfi e gli umani ancora rimasti amici degli elfi e si discute sulla spartizione dei Poteri dove la Xunlai svolgerà il ruolo di Fedele Servitore delle Serpi.
Inizia la Guerra tra le Serpi e gli Umani che durerà 13 anni, le Serpi sospettano che la Xunlai stia violando i patti e che segretamente stia fornendo supporto agli umani, ma non solo, tra le fila degli umani vi erano di sicuro anche degli elfi. La Xunlai aveva trovato e contattato MARCANO KEMMOTAR e negli ultimi anni di guerra lo misero al comando di 3 Legioni da loro segretamente addestrate e fu grazie a loro che si ottenne la vittoria finale che portò termine alla guerra con la totale sconfitta delle Serpi. La Xunlai rientra in contatto con le Serpi dicendo che non avevano tradito le serpi ne fatto il doppio gioco ma che era tutto parte di un lungo piano elaborato nei minini dettagli e chiede il loro aiuto per irretire MARCANO KEMMOTAR a proseguire nella guerra contro il MALE e dopo 46 anni inizia la CROCIATA DEL BENE.
La Xunlai assicura che nella loro tana andranno tutti i migliori guerrieri elfi, mezzelfi ed umani e le Serpi dovranno ucciderli tutti e finalmente avranno strada libera per il Dominio del Mondo. Per 600 anni la Xunlai continuò a dare soldi per inviare truppe nel Tormento ed ultimo inviarono altre 10 Legioni che riuscirono a Sfondare il Velo Stigio dando via libera a Marcano, che andò diretto ad uccidere il Male nella profonda tana ma non toccò nessuna Serpe.
Questo TERZO COMPLOTTO servì al alimentare l'ASTIO TOTALE tra ELFI ed UMANI e la XUNLAI c'è riuscita pienamente ma purtroppo gli eventi sono frammentari ed oscuri, date e luoghi non risultano coerenti con una Cronologia degli eventi, risulta che la Guerra con le Serpi sia avvenuta prima di quella del Tormento e che già Marcano fosse alla guida degli eserciti elfi, mezzelfi, umani; questo presume ad una Seconda Guerra tra Serpi contro Umani svolta dopo il Tormento e vinta dalla stirpe umana facilmente essendo che le Serpi non potevano ritornare in superficie per colpa della Maledizione e mandarono la stirpe dei MAGOR. Gli elfi erano spariti; salpati e tornati in altro regno, per questo non mandarono aiuti e per questo non sanno se si sono verificate 2 eventuali Guerre tra Serpi e Umani; tanto per dire che gli elfi non sanno neppure se si tenne la Prima. Per Annael dietro la CROCIATA DEL BENE c’era un complotto della Xunlai forse ideato con le Serpi che costrinsero o convinsero Marcano a passare dalla loro parte per eliminare il male in fondo alla Tana. Forse vi era un nuovo accordo tra le parti dopo il tradimento della Xunlai, di promuovere la Crociata tramite Marcano ed aspettando l’arrivo di Annael in suo aiuto, cosa che non fece mai per 600 anni, e la Xunlai continuò a finanziare la Crociata fino al suo totale crollo economico nella speranza che prima o poi sarebbe sbucato fuori Annael, ma la Xunlai non avrebbe MAI dilapidato tutti i suoi soldi per "sperare" che un elfo; sicuramente importante e conosciuto dalla Xunlai, saltasse improvvisamente fuori, quindi la Xunlai fu obbligata ad usare tutto il suo denaro per colpa delle Serpi.

Troppi forse e troppe supposizioni ed è impossibile trovar prove e far combaciare gli eventi, Annael scrisse poco sul Tormento e gli umani erano per metà ancora analfabeti con problemi di analfabetismo di ritorno, dopo il crollo dell’Impero analfabetismo toccò il livello più alto.
CROLLO…su questa parola abbiamo alcune cose. Un libro; senza date, riporta il CROLLO di una civiltà umana chiamata:
MArGOnita [possibile che stia citando i MAGOR, stirpe umana cattura dalle Serpi; appartenente ai due Clan scomparsi: GODUN e LAI, entrati nella tana delle Serpi; è possibile che sia riferito anche al fatto che gli Umani persero o vietarono la MAGIA; inteso come:
CROLLO DEI MAGHI E DALLA MAGIA]


Civiltà che CROLLO' per una "guerra civile" [Seconda Guerra SERPI contro Umani ?] e successivamente ci fu la nascita di un Regno Libero e Indipendente.
Questo farebbe intendere ad una Seconda guerra Serpi contro Umani. Nello stesso libro compare per l’ultima volta la parola Xunlai, dove si legge di processi contro Commissari, Agenti e Funzionari XUNLAI con il capo d'accusa: TRADIMENTO e SOVVERSIONE
La cosa certa è che dopo la scomparsa degli elfi anche la Xunlai sparì dalla circolazione, 300 anni dopo la falsa partenza degli elfi scuri, gli anni sono certificati da alcune pergamene dei Nani che avevano affari commerciali con la Xunlai. Il suo nome venne dimenticato come Dimenticate diventarono le Serpi e tra: Elfi, Serpi, Xunlai; gli unici ad entrare nelle Leggende Umane e in alcune tradizioni e culture umane furono gli ELFI con i termini:
ELFO / ELFI / LUMINOSI / IMMORTALI / GNOMI / FATE / FOLLETTI / CREATURE DELLA NOTTE / ABITANTI DI FORESTE

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manax

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Ciao Annaelsidel,
Ho cominciato a leggere il tuo lavoro, ma ti devo confessare che sono un po' pigro e la mia lettura procede lenta.
Mi affascina soprattutto la scrittura Elfica e come tutte le lingue del mondo ti dico che la mia più grande curiosità sarebbe quella di poterla ascoltare.
Quindi apprezzo assolutamente la tua dedizione quasi maniacale (in senso buono) alla lingua e alla cultura Elfica.
Grazie per avermi fatto intraprendere questo meraviglioso viaggio attraverso questo mondo fantastico.
 
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AnnaelSidel

Utente attivo
@manax ciao Manax io ti ringrazio e già che ci sono ringrazio coloro che vengono a leggermi.
Non voglio offenderti ma in teoria non sei tenuto a darmi spiegazioni :) che ci mancherebbe apprezzo di cuore credimi perchè fa piacere; a me poi figurati, saper di essere seguito ma soprattutto che piace, è solo una mia fantasia con cui ci gioco da anni e ripeto e senza offesa può piacere o non piacere non è che sia di mio prioritario interesse, prenditi tranquillamente tutto il tempo che vuoi per proseguire a leggere a me già mi hai fatto Felice nelle prime tue due prime righe :D son elfo mi accontento di poco :D
Per quando riguarda l'elfico presente nel racconto tieni presente che io seguo il pensiero di Tolkien e su alcuni termini ci gioco e mi diverto; ovviamente cerco di restare il più possibile in quelle poche regole che ci ha lasciato. Sulla cultura elfica preciso che mi passo assolutamente e solo su Tolkien, sugli elfi immaginati da lui e non su altri elfi venuti "dopo". Gli elfi Scuri sono quelli di Tolkien, i Riluttanti rimasti Neutrali secondo il Volere di Eru Iluvatar e non passati a servire il BENE. Non sono gli Elfi Scuri Drow di D&D dai capelli bianchi e pelle nera, la passione dei ragni di Annael non ha nulla a che vedere con la loro Regina dei Ragni LOLTH, Gygax & Arneson; che Dio li abbia in gloria, si sono ispirati a Tolkien e negli anni seguenti furono costretti a togliere ogni riferimento a lui per motivi di CopyRight, si parla di GDR...
Non so se hai visto la sezione per scrivere il elfico usando l'italiano, io faccio dei piccoli corsi di avvicinamento alla scrittura usando la nostra lingua così si iniziano a memorizzare i caratteri e la modalità di scrittura degli elfi il passo successivo è imparare l'elfico o il Quenya che sempre consiglio o il Sindarin che è molto simile all'inglese. li serve il Tempo ma anche la passione ma non deve essere visto come qualcosa di costante da portare avanti anche perchè purtroppo ad un certo punto la strada si ferma, le lingue elfiche sono limitate a poche parole che ci sono state lasciate dal Nostro e nessuno osa metterci mano tranne un Signore che ci ha fatto dei film... e di cui evito di parlare... l'elfico dei film sottolineo che è giusto e solo alcune parole sono state adattate. ricordo sempre che PARLARLO specialmente per noi italiani che abbiamo una delle lingue più difficili al mondo ci lascia insoddisfatti e amareggiati non trovando termini adatti al nostro tipo di linguaggio; non si può imparare l'elfico con la convinzione di poterlo usare come il nostro sciolto e veloce italiano che pesca ancora oggi e per fortuna termini dai dialetti perchè non sarà così. l'elfico resta un lingua con cui POETARE su alcuni frasi di uso comune e di certo ti posso garantire che fa presa sulle Signore Umane; non acchiappa più come un tempo ma la curiosità s'innesca sempre :p;)
Grazie a te perchè mi dai modo di andare avanti e d'inventarmi nuove trame e continua a leggere.
Gio
 

AnnaelSidel

Utente attivo
NOSS MORN
Clan Oscuro
Era la mattina del Quarto giorno che Leslie era salita e rimasta ospite alla Torre, si era svegliata presto in compagnia di un ragno nero sul cuscino, lo stesso che gli aveva mandato in aria i pistacchi il giorno prima. Era un Segestria più cresciuta del solito e dal bel Nero Lucido che muoveva le zampe nella sua direzione come quasi a salutarla e darle del Buongiorno; gli ricordava qualcosa di già visto per via di una iridescenza verde dei suoi denti che di notte e se illuminati risaltavano ancora di più, e l’unico ragno che aveva illuminato al buio era quello che gli fece compagnia nella tenda. A parte tutte queste cose, il ragno la fece urlare di terrore quando mosse l’aculeo simile a quello di uno scorpione e sulla porta della terrazza comparve Annael “E’ solo una femmina che vuole condividere un’amicizia… non capisco queste urla ogni volta che vedi un ragno… si chiama Tilda e appartiene ad una morfologia primitiva di Aracneidi, il suo morso non è letale per l’uomo, dovresti riconoscerla era lei nella tenda con te”
“MI PAREVA DI AVERLA VITA! COMUNQUE OGNUNA PER I FATTI SUOI! – strofinandosi i capelli – me la sento addosso ovunque! La condivisione da quando è diventata materia elfica? Meglio che torni in città, già posso immaginare le voci che avrà messo in giro Hunien!”
prendendo i libri “Aspetta, adesso che mi ricordo e visto che sei già salita casualmente – disse Annael – ti dovrei parlare di alcune cose rimaste in sospeso”

“Senza ritegno… - boffonchiò Laitale – neppure un lancio di dadi è voluto dal Caso se a tirarli è lui…”
“Di cosa parli?”
chiese Lelsie
“Avrei in mente qualcosa, un piano”
“Forte? Canti e suoni sulla teoria aspettate che gli do uno sguardo e poi; forse, vi dico cosa succede sempre se decido di non mentirvi”
l’ironica chiusura fu di Laitale.

Annael diede una bozza del piano, liberare l’amica finita nelle mani della Regina, verificare quelle “X” e soprattutto controllare ed essere assolutamente certi che non vi fossero in circolazione altri mezzelfi, nel caso erano tutti da riprendere e se era possibile curarli per vivere tutti insieme “Questo è quello che proporrò stasera alla Cena nel Giardino”
Annael non organizzava cene private, diede ordine a Bacham di allestire nel giardino del Regno una tavolata; gli diede il nome degli ospiti al tavolo ma tutti gli elfi potevano assistere o partecipare alla cena ed ovviamente fu ressa, arrivò pure Gherarda che venne presa d’assalto e diventò una sorta di gradinata Centrale con posti a sedere da teatro all’aperto con tanto di soppalco, tenendo una ventina di elfi sulla testa che si fecero “leggeri” per la Dragonessa.
Al tavolo sedevano gli invitati ed erano tutti Sidel a parte ospiti di riguardo: Bacham Falme, Melleru e Lote Kemmotar; dei Fargil, dei Podael e dei Maerui.
Va da sé che se il Sovrano invita alla tavola dei Sidel, c’è in ballo qualcosa che riguardi un’AZIONE MILITARE.
Annael esordì con il suo classico “Sarò breve” e tutti fecero gli scongiuri compresa una coppia di lupi grigi che si ritrovò lì per puro caso infrattata in un cespuglio “Che succede!” chiese la moglie intenta a dar latte alla prole “Ma che ne so! Speriamo che non parli tutta notte, domani mi vedo con i ragazzi della banda per far cagnara” rispose il marito e seguirono 3 minuti di sorde ringhiate da parte di lei che traduciamo in
“DOMANI TE NON VAI DA NESSUNA PARTE! I FIGLI SON ANCHE TUOI!”

Annael chiese ai Sidel di formare una “Compagnia” formata da un massimo di 100 elfi scuri con la capacità di muoversi benissimo e fingersi umani; difficoltà = zero. Il compito era di andare nel Regno degli umani e di liberare un’amica di Leslie, verificare la presenza di un possibile ritorno di “X” e riprendere tutti i mezzelfi. Questa “Compagnia” dei 100 doveva essere vista come un Piccolo NOSS DAGOR cui aveva già dato un nome:
NOSS MORN; il Clan Ombroso
Lui non si sarebbe mosso ed il Noss sarebbe stato al comando di Hunien che sa muoversi benissimo tra gli umani. Hunien era designata al Comando e poi fece i nomi di: Mel, Narwain, Rauco, Sanya e Aranel, Sadira e Oilass
Che dovevano reclutare coloro che ritenevano più capaci per portare il Noss a 100.
Diede libertà a Guglielmo e Concetta di potersi unire ma si fece avanti Mirtilla e solo lei si propose di unirsi, lasciando i genitori e le sorelle tranquille.

Hunien non fu contraria ma dovette ammettere e far costatare che la vicenda era tutta iniziata da lui, e che senza di lui il nemico avrà dei vantaggi “Sapendo la tua capacità di grande attore, potrei pensare che sei già entrato nella parte del piangina e te ne stai li aspettando che noi ti si prega di seguirci!”
Si alzò Lote Kemmotar “Min, il fatto che gli elfi scuri stanno male non sapendoti nel regno è normale, ma stanno più male quando sei presente e ti chiudi in quella torre, vedo in questa missione lo spirito di un tempo, quello che abbiamo sempre seguito in ogni tua battaglia; Hunien ha ragione, del resto tu hai iniziato e tu devi finire l’Insospeso”
Annael diede disposizione che in sua assenza il Regno veniva Governato da Luthien e da Lote Kemmotar.
Per tagliar corto, perché non partirono domani e servirono mesi, questo piccolo Noss Morn di 100 elfi venne formato e diamo un elenco:

Annael, Laitale e Mereth (Leslie)
Hunien, Mel, Aranel, Sanya, Sadira e Mirtilla
Rauco, Narwain

Hunien portò con se le sue vicecomandati: Eamane Fargil, Irime Podael, Lala Garel, Herinya Maerui.
Rauco e la gemella Sanya scelsero Orelinde Falme.
Narwain e la gemella Aranel scelsero le sorelle SIDEL: Silben, Iulben, Dolben, Estelben, Lanben

Il restante venne reclutato tra i tantissimi amici e volontari che fecero persino carte false per seguire Annael in questa impresa. Il Noss Morn uscì dal Regno Celato di Ire Loissea e alla radura; che Leslie fu felicissima di rivedere, un po meno quando vide il tempietto dedicato alla Santona salita in cielo e fece gli scongiuri.
Alla Radura venne diviso il Noss Morn per portare a termine i primi compiti.
Hunien, Mel, Aranel, Sadira, Mirtilla e con loro anche Eamane, Irime, Lala, Herinya, Narwain, Aranel, Silben, Iulben, Dolben, Estelben, Lanben; dovevano occuparsi della liberazione di Lady Isabella di Millecrine.

Il restante gruppo: Annael, Laitale, Leslie, Rauco, Sanya, Orelinde; si sarebbe occupato di altro
“Dove andrete?” chiese Hunien “Verso la costa, Leslie manderà un messaggio al suo amico pregandolo di raggiungerla” rispose Annael.
Laitale vedendo il Gruppo Hunien formato da Annael partire e sparire nel sentiero si rivolse ad Annael “Cioè… ti rendi conto vero?...sei consapevole di cosa hai appena creato” e altro non disse.

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AnnaelSidel

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Impresa matrimoniale: Bacham Falme
In Diecimila e passa anni di attivà la sua Impresa non aveva mai fallito una sola volta, garanzia assoluta di portarsi a casa una moglie o un marito; declinando ogni responsabilità future, sapendo che gli elfi stanno insieme per tutta la vita.
I matrimoni Combinati tra i clan degli elfi scuri erano stati vietati da una severa legge di Annael; si parla degli anni in cui gli umani dovevano ancora vedere la Luce del Sole, una legge scritta quando lui non era ancora diventato il loro Sovrano, la legge venne portata avanti dal suocero e poi promossa dalla moglie e Regina:
Tovie.
Il Legislatore elfico è sempre stato Annael; leggi scritte da lui che lui girava a modo suo… è dura far entrare nella Conoscenza degli elfi scuri un termine che nella loro lingua NON esiste; gli scuri non hanno LEGGI e non comprendono cosa siano, il termine LEGGE esisteva ma appartiene alla lingua Arcaica vietata da Annael, e in quel caso LEGGE viene intesa come la LEGGE degli allora Sovrani e la LEGGE DEL CREATORE.
Annael cancellò tutte le Leggi degli antichi sovrani e tolse tutte quelle Leggi che riguardavano POTENZE DIVINE essendo gli elfi scuri RILUTTANTI a credere in queste cose, lasciò solo una legge che riguardava l’Unico Creatore ed essendo materia che va al di là della loro comprensione, praticamente era come se non ci fosse.

Bacham era stato un Combinatore di matrimoni, nulla in confronto ad altri elfi di quel tempo molto più bravi di lui ad intrecciare tra di loro i Clan per altri interessi. Lui provò ad entrare tra questi Grandi Combinatori Politici ma venne fermato da Annael. Il biondone mantenne l’ordine di Annael e per anni e anni non fece nulla finchè notò l’evidente difficoltà degli elfi di uscire di casa.
Sia maschi che femmine sono Mammoni, un attaccamento alla madre quasi morboso che si triplica per la loro passione. Il padre non pensate che sia immune, questo attaccamento tocca tutta la famiglia fino ad un certo grado di parentela che inizia a diminuire verso i cugini di 10° grado, in pratica tutto il NOSS; Noss inteso come FAMIGLIA tutta o tutto il CLAN; è complicato spiegarlo proprio per colpa di questo attaccamento anche perché gli elfi si sposano tra parenti quindi per loro alla fine TUTTO il popolo è una grande famiglia a cui sono legatissimi.
Le guerre causarono molto perdite tra gli elfi e Bacham iniziò a pensare che dato che si sposano tardi e se fanno uno o due figli si sarebbe creato un problema di carenza di nascite. Bacham non ci dormì su questa cosa; a parte che da elfo non dorme mai, iniziò a saltare le sue ore di riposo e si dice che restò sveglio a pensarci per 2 anni interi!
I tempi erano cambiati e forse Annael si era dimenticato dei Matrimoni Combinati; vi erano già state delle unioni tra lo stesso Clan e nessuno aveva detto niente. È il Gran Ciambellano di corte e stando a palazzo partecipava a tutte le feste ed eventi, ai suoi profondi occhi blu non sfuggì il vedere che l’entrata in società dei giovani elfi; da 100 ai 300 anni, non dava un sostegno alla carenza di nascite, pochi risultati a causa della timidezza degli elfi. Grandi timidoni e per fare il primo passo ci mettevano altri 300 anni se tutto andava bene! 300 che sommò all’età dell’entrata in società… 600, altri anni per prendersi la mano, altri anni per darsi il primo bacio ed altre anni per mettere al mondo almeno 1 figlio! Bacham stimò che nasceva 1 elfo ogni 1.800 anni! Non date rette alla stima, Bacham era al pari di Annael in fatto di numeri; negati… l’arte di far di conto non è mai appartenuta ad entrambi.
Restando sulle stime, di elfi che voi umani identificate con il termine “SPUDORATO” su 1000 ne trovavi 1.
La classifica degli spudorati vede sempre da anni in testa HUNIEN SIDEL, seguita da Hunien Sidel… e al terzo posto Hunien Sidel! Sul podio c’è solo lei. Hunien ha avuto un riferimento a cui ispirarsi ed è Annael, che grazie al Potere di Mentire si finge Timido ma in realtà sa essere Spudorato. La Casata dei Sidel è arcinota per essere Deviata con alcuni componenti che hanno preso troppo dal Fondatore.
Hunien inoltre stando a più contatto con gli umani, triplicò questa Dote Spudorata che non è tipicamente elfica. Insomma per vedere un elfo che si “butti” solamente per dir “Suilad; ciao” ad un elfa e peggio ancora se è lei a provar di farlo, si rischia che ciò accada alla Fine dei Tempi; è esagerato ma è quello che frullava nella testona bionda di Bacham che decise d’intervenire.
Bacham non parlò del suo conteggio stimato; sapeva che si era confuso con i numeri e decise di mettersi in moto partendo “blando, in sordina” temendo che Annael lo venisse a sapere.
I primi tentativi andarono subito a buon fine, al punto che tirò dentro tutto il suo Clan, i FALME.
Se un elfo o un elfa aveva problemi di timidezza o cercava la “PERFETTA ELFICA ANIMA GEMELLA” la soluzione era quella di recarsi alla Casa dei Falme. Dato che gli elfi quando fanno una cosa la fanno bene, nel giro di pochi anni i FALME avevano messo in piedi una Impresa Matrimoniale con i contro fiocchi!
Quando arrivarono i Mezzelfi pure con loro vennero trovate le soluzioni, anche se i mezzelfi sono leggermente più Spudorati degli elfi.
Sinceramente si ha anche una certa vergogna a scrivere di questo… gli umani ci rideranno sopra… la procedura era serissima… i candidati si presentavano dai Falme; l’incontro avveniva in segreto, dove compilavano una apposita scheda delle loro caratteristiche, difetti… un curriculum matrimoniale:
ONDA VESTA (Creare [il] Matrimonio)
Dovettero usare la lingua Arcana perché Annael; finito vittima del matrimonio combinato con Tovie, aveva cancellato la parola MATRIMONIO dalla lingua degli elfi e per Bacham era anche questo il motivo che si sposavano tardi, togliendo la parola MATRIMONIO Annael lo aveva mandato in fondo alla lista delle priorità e non veniva preso in considerazione; la sua Casata si fece promotrice di Esaltare la vita Matrimoniale.
Molto spesso capitava che l’elfo o l’elfa diceva il nome di colui o colei si erano innamorati ma non sapevano come fare per muovere il primo passo.
Compilato nei minimi dettagli l’ONDA VESTA, i canditi venivano sopposti ad un sondaggio mentale; Orelinde Falme era stata una grande allieva di Hunien e sapeva leggere la mente.
Per coloro che aveva già perso la bussola ed ogni volta che vedevano l’altro elfo o elfa iniziava a battergli il cuore al punto di mandarli in RIMBAMBIMENTO CELEBRALE, inteso che per dire una singola parola ti escono 1000 farfugli e se ti esce la voce trema, vi erano dei corsi anti IMBRANAMENTO dove veniva insegnato di mantenere la calma e di sorridere; questo corso subì notevoli ritocchi dato che spesso capita che gli innamorati prendevano la classica espressione da BEOTI SORRIDENTI. A lungo si studiò per far passare agli elfi innamorati il blocco della timidezza fornendo un aiuto e supporto psicologico ai candidati.
I FALME misero in piedi tutto questo sistema in un Regno dove:
A] elfi curiosi oltre ogni immaginazione
B] elfi pettegoli che razzolano indiscreti negli affari degli altri
C] è impossibile SPERARE che tanto NON LO VERRA’ a sapere NESSUNO!
Ovviamente lo venne a sapere anche il Sovrano che mandò a chiamare TUTTA la Casata dei FALME, l’unica a cui aveva concesso di mantenere il Giuramento di prestare Servizio; i FALME sono fedelissimi ai Sidel, e tanto per restare in tema Orelinde Sidel si era unita; guardo il Caso, ad un Sidel… qui è palese che il Bacham aveva cercato la Parentela con Annael ma i più malignarono che aveva cercato Parentela con la Corona.
[P.S. conosco Bacham da quando era bambino e garantisco che mai ebbe sogni di gloria e mai li avrà, lui è nato per restarmi al fianco, forse perché quando era bambino l’avrò picchiato troppo]

Annael fu parecchio critico “La natura fa il suo corso, non serve che ci mettete mano” ma Bacham rispose che lui in fondo “Favoriva gli Incontri” ed essendo amici di lunga data, Annael disse che lui ne restava fuori.
Detto questo arriviamo al sodo, cioè al momento in cui Annael comunicò che si sarebbe formato un Noss Morn e che i Sidel avrebbero valutato e reclutato gli elfi che si sarebbero presentati.
Bacham era disteso sul letto della sua stanza al posto di guardia; due piani sotto la stanza del sovrano.
Stava disteso in una comoda camicia di lino bianca a sorseggiar del vino e tirando fumo da una pipa, leggendo la nuova lista ONDA VESTA e le note che la sua Casata gli aveva rilasciato sui vari nuovi elfi innamorati.
A lui spiaceva che Annael ripartiva ma da un lato aveva già in mente di organizzare eventi per elfi single; la sua Casata non badava a spese e le feste dei FALME erano al pari di quelle dei SIDEL fatte alcune sostanziali differenze FALME = FESTA ELFICA CLASSICA; SIDEL = CASINO CHE FINIVA IN BORDELLO… inezie… può essere…
Buttò giù a mente le prime date stimando; a grandi linee, il giorno della partenza di Annael. Una guardia bussò ed entrò dicendo che un Sidel voleva parlare con lui “Accidenti! Arrivo subito!” pronto a mettersi tosto al servizio del Sidel non s’infilò neppure il suo abito Rosso da Gran Ciambellano di corte ed si presentò in maniche di camica e braghe arrotolate fino a sotto le ginocchia ed ovviamente scalzo.

“Lim… che posso fare per te? – vedendolo già paonazzo in volto lo fece entrare; intuiva al volo grazie ormai alla sua grandissima esperienza in materia, sapeva riconoscere i diversi rossori sulle gote – prego vieni, accomodati pure che parliamo tra di noi… - lo fece passare e rivolto alle guardie – non ci sono per nessuno! – entrò, tornò indietro facendo capolino sulla porta – tranne che per Annael, Laitale, Hunien e Luthien!”
 

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Versò del vino e furbo mise la ONDA VESTA sul tavolo in modo che gli occhi di Lim ci volarono sopra come l’ape sui fiori, un modo per dire “So perché sei qui, tranquillo che ne parliamo” si mise l’abito rosso e andò a sedersi prendendo la lunga penna d’oca “Dimmi pure” e senza aspettare intinse la penna nel calamaio e scrisse LIM SIDEL nella lista.
LIM voleva far parte del NOSS MORN di Annael e avrebbe dato un occhio per essere reclutato “EHH! Sacre Stelle! Non esageriamo! – disse il biondone – posso conoscere l’elfa verso cui provi questa tua passione?”
“Non è un elfa”

Bacham lo guardò male “Spiegati…pensavo che volevi seguire qualcuna… mi son sbagliato? Bachy stai perdendo i colpi”
“No è che… - respiro lungo da rubare tutta l’aria presente che mandato giù in quel modo fa girar la testa – si desidero seguire una persona che andrà via con Annael… è che… che si tratta… di… non è un elfa… si tratta… dell’umana… di Meleth…”

Bacham tracciò subito una riga nera sul nome appena scritto di Lim “Ragazzo sei uscito dal Cielo delle Stelle! Le unioni elfi umani sono vietate! Rischio le mille piaghe del tormento se porto avanti una cosa del genere! Tra l’altro non saprei come fare con l’umana… va al di là del mio sapere”

Lim piegò il capo ed una lacrima bagnò il tavolo, e nel veder il giovane elfo in lacrime il cuore di Bacham; che è il Cupido Elfico e si lacerò dalla commozione “Senti… iniziamo a farti reclutare nel Noss… Orelinde è l’unica Falme che seguirà Annael e vedremo cosa sarà possibile fare… per adesso… – e prese la penna, la bagnò nell’inchiostro e mise giù una nota – Sadira mi deve un favore, vai da lei e dalle questo… non dirle altro, ti farà entrare sicuramente nel Noss Morn e potrai continuare a vedere l’umana, almeno non mi cadi in depressione e malinconia… per ora questo è quanto…”

Bacham non si litimò a parlarne solo con Orelinde, tenne un incontro con tutta l’Impresa Matrimoniale perché qui la cosa era molto seria “Se portiamo alla conoscenza di Leslie che un elfo ha perso la testa per lei o se per puro Caso favoriamo il loro incontro ed Annael viene a sapere che abbiamo favorito una unione Elfo Umana… mi trancia come un tonno… e forse sarà anche la fine della nostra Casata, da quanto tempo non si verificano queste unioni?” qui iniziò la discussione dei FALME di cui forniamo alcuni stralci interessanti per voi umani che noterete immediatamente quanto l’Impresa Matrimoniale Falme era a conoscenza della vostra stirpe
“Ho sentito che Meleth è sposata”
“Cosa c’entriamo noi con gli umani?”
“Hanno una legge che si chiama Bigamia”
“No, quella è una colpa”
“Che significa colpa?”
“Quando fai un torto a qualcuno”
“Cos’è un torto!! Non usiamo termini umani che non li conosco!”
“Biga mi fa venire in mente un carro con i cavalli”
“Non penso che sia la stessa cosa”
“Io mi ricordo di storie dette da Hunien, di umani che si sposano in carrozza e vengono portati via”
“Che carrozza? Gli invitati dove li mettono?”
“Sarà un carro grande… un carrozzone”
“Non credo sia una colpa, tra gli umani ci sono donne che hanno più mariti”
“Vero! le Poliedre! Vi ricordate di quella tribù!”
“Cioè… la moglie umana ha un gruppo di mariti? Sfortunata…”
“Anche i mariti hanno gruppi di mogli, fortunati!”
"Non ti basta un elfa?"
“Meleth non fa parte di una tribù! Stai parlando di Diecimila anni fa!”
“Esatto! Di quando avevano le piume sulla testa”
“Potrebbe aver ereditato i riti Tribali”
“Ma di che cosa state parlando!!”
“Sapete se crede a qualcosa?”
“In che senso? Riformula la domanda”
“Forse parla di Religione…”
“Cos’è questa cosa! Basta termini umani ho detto!”
“Mai vista in strani atteggiamenti religiosi”
“Giorni fa l’ho sentita imprecare dietro a Tug al tendone, una lista di parolacce da far invidia ad un nano”
“Atea”
“Cos’è Atea!? Abbiamo un vocabolario dei termini umani?”
“Non ne ho idea di cosa sia, ho letto la parola in un libro di Annael”
“Io sono ancora ferma alla Biga…”
“Non ho capito… leggi una parola di cui non sai il significato e la butti così a casaccio…”
“Io ho sentito che ha anche due figli…”
“PURE! ANDIAMO BENE!”
“Il fatto è che non abbiamo mai avuti rapporti stretti con gli umani”
“Si, la nostra Casata ignora quasi tutto su di loro”
“Non è vero, abbiamo Orelinde e….”
“E?”
“L’Impresa non ha mai trattato umani! Non stiamo a pescar Stelle!”
“Servirebbe un Sidel”
“Ma anche no! I Devianti fanno solo disastri e chi poi?”
“Luthien non sarebbe male”
“Prendi Luthien e ti prendi pure Hunien! NO!”
“Si dice che i figli gli ha uccisi in un momento di rabbia alla radura”
“MA BASTA CON QUESTE FALSITA’!”
“Lo sanno tutti che è una presa in giro inventata da Hunien!”
“Un attimo… siamo certi di questa cosa? Gli umani si ammazzano tra di loro…”
“Già… questa è una colpa gravissima per noi elfi”
“Non possiamo mettere un Sidel tra le mani di una assassina”
“A tal proposito… Sidel e Sidel… non è che a qualcuno verrà in mente una unione politica?”
“Ma veramente si sposano in carrozza?”
“OH SANTA! Ma no! la carrozza li porta via!”
“Politica cosa intendi? Che i Sidel riprendano l’amicizia con gli umani?”
“La fine del Regno Celato…”
“ALT! Nel senso che la nostra Casata si prenderà la colpa della fine del Regno Celato?”
“FERMI! Ma… vi sentite quando parlate?”
“Fidatevi, Leslie non è voluta andare a letto con lei e Hunien ha messo in giro questa voce”
“Mi sono perso… che voce?”
“Quella dei figli, è stata inventata da Hunien!”
“Ma i Sidel non hanno altro da fare al posto di mettere in giro queste voci!”
“Io ho sentito che questi bambini ci sono… fonte Annael”
“Il bugiardo! Fonte affidabilissima!”
“E dove li tiene?”
“Li ha venduti, gli umani lo fanno”
“MA ANCORA! FINITELA! ORDINE PER CORTESIA!”

Se vi dico che andarono avanti così per un giorno intero, ci credete? No, bravi… discussero per 3 giorni.
La conclusione fu questa; tu vedi poi che la gente dice in giro che gli elfi scuri sono pazzi… l’Impresa considerò che questa Unione sarebbe stata la loro più grande Impresa… unire un elfo ed un umana non era così semplice, è noto che le femmine umane dopo un primo impatto dovuto all’incantesimo delle Stirpi non restano così colpite dall’elfo maschio, sarebbe stato meglio se si fosse verificato il contrario, un elfa cade come una pera tra le braccia di maschio umano. Tante unioni si erano verificate con Lei elfa e Lui umano, ma pochissime il contrario. Quando andarono a spulciare i precedenti vennero fuori solo 2 elfi e guarda il Caso:
Annael con Mariel Aravir
Min con Leslie Vasburg
L’Impresa era veramente dura ma gli elfi amano le sfide e l’Impresa Matrimoniale Falme si mise in moto
 

AnnaelSidel

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Leslie si era recata come su solito da Guglielmo e Concetta per pranzare e di fianco a lei prese posto un elfo alto e biondo vestito di rosso “OLA’! Bacham! Qual buon vento ti porta lontano dalla torre?”
“Da quando il Nostro Sovrano è in giro a reclutare validi elfi per questa vostra missione, passo molto meno tempo alla torre”

Leslie lo fissò perplessa, conosceva Bacham ed era un BravElfo ma il “parlar coperto” della città diceva che con lui bisognava stare attenti; in questo caso il “parlar coperto” non viene inteso come la stranezza e la difficoltà degli umani nel comprendere le “frasi complicate e coperte degli elfi”, in questo caso il “parlar coperto” deve essere inteso come il “pettegolezzo; lo spettegolare tipico della città di Ire Loissea” e il Bacham era un elfo che faceva viaggiare la lingua.
Arrivò Guglielmo portando il calice di vino con Leslie che chiese un’altra birra “Non sapevo che anche Annael stà reclutando, sapevo che l’incarico è affidato ad altri Sidel”
“Il Sovrano non mi dice tutto, come sempre del resto..."
"Forse teme che tu lo vada a dire in giro?"
"E' questo parlare quello che voi umani chiamate sarcasmo? Ho sentito che tu sei sposata, è vero?”

Leslie sgranò i suoi occhioni e per poco la birra non gli andò di traverso, 4 colpi di tosse “Che strana domanda, buttata spudoratamente così da un elfo che sapevo essere legato agli antichi costumi, ti sei offeso per la domanda di prima? Ti dirò, adesso che ci penso; anche se mi considero libera da ogni impegno non ho mai firmato carte di separazione e tra gli umani risulterei ancora maritata – tamburallando le dita sul tavolo – possibile che non lo sapevi? Qui tenersi dei segreti è impossibile”
“Verità è che lo ignoravo… figli?”
“Diamine Bacham! – annusando il calice – hai allungato il vino con qualche erba strana di Annael? No, non ho figli! Mi vuoi spiegare per cortesia!” “Meleth è solo curiosità elfica, sei qui da tempo e mi sono accorto di non conoscere molto di te, nonostante quello che si dice in giro di me, io sono un elfo che mi faccio gli affari miei, se la cosa ti ha disturbato chiedo scusa – alzandosi – torno alle mie mansioni”
“Bacham, non ho problemi e riportare alla memoria il mio passato, ho smesso di vergognarmi… mi sono fin troppo punita e sono errori che mi porterò dietro e con me per sempre… è un passato… è andato come forse non doveva andare e come tutti coloro che hanno commesso gravi errori, riportarli alla memoria e parlarne non è semplice, si preferisce evitare di rivangare il passato e di pensare al presente e sicuramente non sotto un tendone pieno di elfi dove anche un bisbiglio viene catturato da vostro udito, sono io che ti chiedo scusa e se vuoi ne potremmo riparlare in altra sede – sorridendo – del resto anch’io non ti conosco a fondo e potrei farti domande di quando tu e Annael eravate piccoli”

“Io ero piccolo, lui era già grande, dovresti rivolgerti a Lote Kemmotar, tra loro dovrebbero esserci pochi anni di differenza – chinando il capo – buona giornata Meleth” il biondone chiese di nuovo scusa e andò via lasciando Leslie basita; girato l’angolo si strofinò le mani e non sappiamo che cosa gli frullò nel cervello coperto di biondo, non sappiamo cosa fu in grado d’immaginarsi. Non passò molto tempo da questo episodio che il Noss Morn lasciò Ire Loissea.

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CAPITOLO III°
Il Drago a 2 teste colpisce

Il passato di Leslie
Prima di chiedermi chi sono, domandati chi sei
Patate e Cipolle
Meleth Sidel
Jenn Valefield & Engel Treuer

INTERMEZZO
UNDUME; ABISSO; REGNO DEL TOMENTO; FORNACE DELLA SOFFERENZA

INTERMEZZO
LE SERPI PARLANTI

Chi striscia nelle nebbie?

INTERMEZZO
LA GUERRA DEL TORMENTO

Un Sovrano guerriero e Vendicativo

INTERMEZZO
LA NASCITA DELLA CORPORAZIONE XUNLAI
“LA CASA NASCOSTA DELLA LUNA NERA”

NOSS MORN
Il Clan Oscuro

Impresa matrimoniale: Bacham Falme

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CAPITOLO IV°

Tutto era cambiato
Le cose era ben diverse da quando Leslie aveva lasciato la radura. La Regina aveva cambiato la sede della Capitale del Regno trasferendola nella zona Centrale del Regno, posizione strategicamente migliore per una eventuale difesa. Dove prima vi era la Ex Capitale diventò una Roccaforte ed un’altra era stata costruita nella zona ad Ovest, il motivo di questi spostamenti e decisioni erano dovuti per colpa della Coalizione dei Lord del Sud e delle Genti Libere; nel Sud del Regno vi era in atto una vera e propria Guerra dove il Generale aveva stabilito il suo Quartier Generale con lo scopo di tagliare almeno la via dei Rifornimenti di questa Coalizione provenienti dal mare; le spie l’avevano informato di Rifornimenti che arrivavano anche via terra. I ripetuti attacchi non portarono a niente e il Generale optò per una Massiccia Linea di Difesa che ogni tanto subiva gli attacchi di questa Coalizione.
Questo GENERALE è stato nominato dalla Regina, non va confuso con il Generale morto alla Fortezza, purtroppo l’alto grado militare di colui che comanda l’interno esercito è di GENERALE; purtroppo non sapendo i loro nomi dobbiamo usare il loro Grado. Questo è UN ALTRO GENERALE e non ha nulla a che fare con quello ucciso alla fortezza. Mentre al Sud si combatteva, la Regina faceva la bella vita alla Capitale, si occupava dei reclutamenti e dei Rifornimenti da inviare al Generale e stava valutando la possibilità di rientrare in una importante Corporazione; quella famosa Corporazione “X” che aveva finanziato l’invasione del Regno ad opera di una Corporazione dell’Est, ed era stata questa Corporazione “X” a chiamare lei, il Generale ed il Prelato.
Il Nostro “Carissimo Amico EDO” era diventato un LORD MAGGIORE, proprietario di 3 Castelli. Il castello principale dove abitava era il castello appartenuto al povero Mero. Era diventato un membro del Consiglio del Regno e continuava a fare strada.

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Gli elfi seppero di questa nuova situazione andando al villaggio vicino alla Radura; Leslie evitò di andarci con il rischio di essere riconosciuta e di essere scambiata per lo Spirito della Sacerdotessa e di ritrovarsi la Radura piena di Fedeli e di Credenti provenienti da ogni luogo e farne luogo di culto. Saputi gli eventi in seguito presero le decisioni di cui si è già accennato in precedenza.
Annael non si muove se non c’è una Logistica e la Linea di Comando; non entriamo nei dettagli della Logistica Annaeliana altrimenti ci tocca scrivere 100 pagine… i Sidel sono dei Militari; il braccio armato degli elfi scuri e da buoni elfi non lasciano nulla al caso. Diamo ovviamente alcune informazioni altrimenti nel proseguo della trama un lettore potrebbe immaginarsi che gli elfi disponevano di tutto e facevano certe cose per MAGIA o per grazia ricevuta.
Il punto di riferimento era la Radura. Luthien sarebbe andata molto più spesso nel bosco vicino e con lei il suo Noss, 500 elfi a disposizione con l’ordine di mantenere i contatti tra i due gruppi. Nel fitto bosco vicino alla Radura; oltre a tener nascosti gli elfi, nascosero i cavalli e i materiali che potevano tornar utili e nel caso mancavano sarebbero arrivati prontamente da Ire Loissea.
Quando Luthien era assente; e lo fu spesso, Ire Loissea veniva governata da Lote Kemmotar secondo le disposizioni di Annael. I due gruppi restarono in contatto e gli sviluppi venivano portati dagli elfi a cavallo che iniziarono a fare avanti indietro ogni inizio settimana partendo dalla Radura; per questa missione gli elfi contarono lo scorrere del tempo. In questo modo Annael sapeva dove era Hunien e che cosa stava facendo e viceversa.Il gruppo di Hunien una volta messosi in marcia ed arrivato in un città, mandarono Narwain nei panni di un mercante ad acquistare i cavalli, dato che la Capitale era lontana preferirono essere più veloci; non c’era fretta dato che l’amico di Leslie sarebbe dovuto arrivare dalle terre dell’Ovest via mare e la stagione non era propizia per i marinai umani. Senza scendere nei dettagli logistici dà comunque idea che tutto era ben pianificato… ora entriamo in alcuni dettagli. Annael aveva diviso i compiti e il suo gruppo di 40 elfi restò ben Equilibrato, il Gruppo di Hunien era formato dai 60 elfi rimasti; che Hunien ordinò di dividere a sua volta in 2 gruppi di 30 elfi; la domanda è “Perché?” per chi conosce bene l’elfa Bassa saprà già la risposta: Hunien non voleva dare ordini ad elfi maschi che poveretti si erano illusi di essere al comando della Potente, Rispettata e Mitica Elfa per la prima volta nella storia degli elfi scuri.
Dire che Hunien si rifiutò non è propriamente corretto… i maschi non erano considerati ed andarono tutti nel secondo gruppo di 30 di cui prese il comando Narwain e si formano 2 gruppi:
Gruppo Hunien composto solo da elfe
Gruppo Narwain composto solo da elfi
Aggiungiamo il gruppo Annael Equilibrato e ci troviamo in presenza di 3 gruppi.
Almeno non renderà complicato seguire gli eventi futuri. Tutto sembrava sistemato ma se c’è Hunien di mezzo non si può dire Fine. Narwain volle tenersi le sorelle Sidel visto che le avevano scelte lui e la gemella Aranel, e così mandò in bestia Hunien che si vide prendere le 5 sorelle.
Narwain diede uno sguardo al suo gruppo e cercò la gemella Aranel, trovandola tra le braccia di Hunien essendo che come gran parte delle elfe anche lei era stata una sua cara allieva. I gruppi si misero in marcia con destinazione la Capitale del Regno e la questione della divisione sembrò finita li. Arrivarono alla città dove mandarono Narwain a prendere i cavalli e ripartirono con Hunien visibilmente ancora seccata di aversi vista rubare le cinque sorelle Sidel. Trovarono un lago e Hunien diede subito ordine alle ragazze di [censura elfica] e di dedicarsi ad un [censura elfica] nel vedere le sorelle divertirsi tra le braccia e [censura elfica] di Hunien, le Sorelle Sidel diedero l’addio a Narwain e si unirono al gruppo di Hunien che appena le vide arrivare [censura elfica] Hunien fu finalmente contenta e i gruppi si erano finalmente formati come al tempo delle Antiche Istituzioni Private dell’Epoca Imperiale: maschi da una parte e femmine dall’altra, mancavano solo i fiocchi azzurri e rosa.
Il gruppo Hunien e Narwain arrivarono in una piccola città dove in lontananza spiccavano le torri della Capitale, si pensò di sfruttare la città come base ma preferirono restare nascosti nei boschi vicini dove iniziarono a pensare ad un piano. Hunien e Mel fecero un giro diurno nella Capitale mentre Narwain e Aranel si dedicarono ad una ispezione notturna. La vigilanza della Capitale risultò non elevata, le guardie erano quelle necessarie per vigilare i punti più importanti, le ronde notturne anche loro erano poche con percorsi lunghi ed in questo modo si poteva avere del tempo per una fuga sfruttando le zone lasciate libere dalle ronde. Entrare e uscire dalla Capitale non sembrò un grosso problema, il problema maggiore è che nessuno conosceva l’amica di Leslie. Ad Ire Loissea erano stati chiamati i maestri disegnatori e pittori e con le descrizioni di Leslie ne avevano ricavato un ritratto che gli elfi avevano memorizzato ed era l’unica cosa in loro possesso. Si ricorda che da ALTROVE qualcuno aveva inviato dei Funzionari al seguito della Regina ed erano anche stati fatti arrivare 2 Agenti. Sperando di aver resi chiari i fatti dell’attuale situazione, procediamo a narrare gli eventi.
PS: dato che il termine Sorelle viene usato in senso generale, le 5 Sorelle Sidel citate sono veramente tra di loro sorelle e vengono dette in quel modo perchè le iniziali dei loro nomi: Silben, Iulben, Dolben, Estelben, Lanben; formano il nome SIDEL. Sono sempre insieme alle 6 SORELLE ANNAEL: Anith, Nelnith, Nilith, Arecthel, Enith, Lamaenthel; rimaste nel Regno di Ire Loissea.

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AnnaelSidel

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Seseta Arata
La Regina del Regno, quale era la sua storia? Da dove arrivava questa mostruosa mostruosità che aveva devastato e stava ancora devastando il Regno? Bella e affascinante nelle sue forme, feroce e mansueta come poche donne riescono ad esserlo. Quando la incontravi tutto ciò che si era conosciuto nella vita fino in quel momento, poteva essere da lei abbattuto in pochi istanti con uno schiocco delle dita.
Donna, Regina ma molto di più Bestia Malata, un terrore arrivato sulla terra da un luogo peggiore dell’Inferno, temuta, amata ed anche osannata il suo nome che pochi ne erano a conoscenza era:
Seseta Arata
La storia della sua vita fin dall’infanzia era stata molto simile a quei bambini che appartenevano alle influenti Famiglie di Nobili dell’ormai perduta EPOCA IMPERIALE della stirpe degli umani, di quelle famiglie che istruivano i loro figli per farne un Prodotto della Corporazione Xunlai.
Andando alle origini dei suoi antenati, discendeva da una Famiglia Nobiliare, una Casata che all’insaputa di molti amavano dilettarsi nelle arti oscure al punto che riuscirono ad evocare strane creature, creature di immenso disprezzo e crudeltà, provenienti da pozzi sulfurei dove la luce non può arrivare. Strane leggende iniziarono a nascere intorno a questa Nobile Famiglia, come quella che alcuni membri furono attirati da dei Demoni nelle loro arcane trappole e tenuti per anni nelle loro prigioni dove li rimodellarono alle loro volontà. Una famiglia Dannata e Maledetta di Mistici, Alchimisti e Necromanti, venuti a conoscenza di segreti che nessun essere umano avrebbe mai dovuto conoscere. Un fatidico giorno misero in atto un rituale così indicibile che speravano di rendersi divinità immortali e invulnerabili, tra gli uomini.
Non funzionò, e presto si ritrovarono con un bisogno insaziabile di prede vive e trovarono la carne umana la più gustosa è da questa Famiglia Maledetta che nacque la leggenda dei Vampiri tra gli umani.
Nessuno osava cacciare questa Nobile famiglia dalla Corte Imperiale, ma troppe erano la voci di servi che trascinavano nel loro castello i contadini delle città vicine per servire come giocattoli e pasti, ma cosa poteva importare alla Nobiltà la perdita di gente che non aveva nessuna importanza per nessuno, erano contadini e basta.
Nel corso degli anni qualcuno ebbe l'ardire di porre fine a tutto questo, un'altra Nobile famiglia intervenne ed attaccò il castello Maledetto e sterminarono tutta la famiglia; o così credettero.
Fedeli servitori addestrati ad obbedire, salvarono dalla strage molti membri della famiglia facendoli passar per morti all'interno delle bare.
Questi eredi rimasti in vita andarono altrove ad imporre il loro ordine malvagio e quando bevevano sangue umano ripulivano tutta la sporcizia che si lasciavano alle spalle per far perdere le loro tracce e diventarono Nomadi e Zingari e di altro si dice che questa Famiglia è tra quelle considerate fondatrici dell'OCCULTISMO e dell'ESOTERISMO e molte Abbazie fecero costruire e che molti erano i loro circoli di adepti.
Questi sono gli AVI da cui discendeva Seseta Arata.

Bambina cresciuta nel lusso, una volta diventata ragazza i genitori la mandarono in una scuola privata che era nota per far perdere ogni traccia di umanità, venne sottoposta ad un tipico addestramento da Xunlai; che come scritto prima non aveva motivo di Esistere essendo questa Corporazione sparita da secoli dalla circolazione ed il suo nome era stato cancellato dalla Vita della Stirpe degli Umani. Mandata in antico monastero dove Monaci insegnavano ai giovani ragazzi Nobili il corretto comportamento ad USO del loro futuro Status Sociale, fu costretta a badare a se stessa. Giorno dopo giorno subiva e soffriva continue umiliazioni da parte dei Maestri Del Monastero; Sant’uomini che la torturarono, violentarono dicendole che lo stavano facendo “Per il Suo Bene” doveva diventare forte e crudele quando avrebbe preso il posto del padre.
Giorno dopo giorno; forse per colpa del sangue dei suoi Avi, iniziò a pensare ad una strada diversa ed un giorno uccise a morsi il suo Maestro di Comportamento. Scappò sentendosi innocente ma invece diventò una ragazza ricercata per l’accusa di omicidio e venne ripudiata dai genitori. La “strada della Vita” diventò la sua nuova Maestra ed un giorno incontrò un uomo che le disse che tante e diverse strade s’incrociavano nel Destino dell’uomo dicendole di un luogo situato ALTROVE, dove stavano cercando persone dall’animo malvagio e senza scrupoli e costoro potevano soddisfare tutti i suoi bisogni.
Da tempo il suo corpo l’aveva trasformata in donna ma quando entrò a far parte di questa Corporazione “X” lo era diventata anche per la legge [21 anni] e disse sì alla loro generosa offerta e abbracciò il loro pensiero di Vita “Perché essere povera quando basta essere crudele per aver un sacco di soldi?”
Le diedero il primo incarico e borse piene di soldi e lei assunse una banda di guerrieri mercenari che da un regno ad un altro anche attraversando il mare, andarono a mietere massacri e nonostante fu abile a raddoppiare i soldi prestati, la Corporazione la considerò troppo “malata e maniaca” mettendola ai margini della Corporazione “X”.

Si presentò una Corporazione Orientale che chiese l’aiuto militare e finanziario della Corporazione “X” per attaccare un Regno rivale, sarebbe stato un mordi e fuggi dopo aver razziato gran parte del Regno ma la Corporazione “X” aveva ben altri interessi. Prestò soldi e soldati a patto che la Corporazione Orientale accettasse di essere comandata da Tre persone e la Corporazione accettò subito.
Seseta Arata si ritrovò al fianco del Generale e del Prelato, la Corporazione “X” dava a loro la possibilità ultima di poter rientrare nelle loro liste ufficiali se in quel Regno avrebbero trovato prove di una stirpe chiamata ELFI.

Era felice nel suo piccolo mondo guardando dalle torri le colline, le montagne e le pianure di quella che era diventata la SUA TERRA che si estendevano a perdita d'occhio. Tante cose era successe, il Prelato era sparito; sicuramente morto, gli elfi non erano stati trovati e lei aveva chiesto altri soldi per prendere il controllo totale del Regno ed era stata assecondata anche se i Signori di questa Corporazione “X” ristabilirono la loro influenza su di lei mettendogli dei loro fidati Funzionari a controllarla; ma nessuno doveva collegare la Regina alla Corporazione “X” che non voleva far parte delle sue atrocità con cui stava terrorizzando quel Regno.
Anche l’amico Generale era morto durante l’attacco ad una fortezza; lei a dir del vero manco si ricordava il posto e il motivo di quell’attacco, l’importante è che lei si era ritrovata a Capo di tutto risparmiando di fare uccidere l’amico Generale, un cosa che avrebbe fatto sicuramente ma del resto la Morte fa parte della Vita del Militare.
Seseta Arata era là, le piaceva gustarsi l'apice del suo trionfo; prima o poi la Coalizione dei Lord del Sud sarebbe stata sconfitta e lei avrebbe di fatto preso il controllo totale del Regno.
Dalle torri della Capitale poteva vedere i villaggi con le loro luci scintillanti di notte, sembravano delle creature notturne paffute che pascolano i campi, deliziosi bovini che si prendevano cura di lei e lei se li poteva mangiare. Doveva tenere a freno quella sua strana voglia di scendere e andare nella loro pacifica fetta di campagna e scricchiolare le loro ossa, imbavagliare le loro bocche, e mordere le loro gole ad una ad una. Bramava questa cosa e sospirando tornava nelle sue stanze, dove ad aspettarla avrebbe trovato la prostituta o la dama di compagnia di turno; non disdegnava ogni tanto anche qualche schiava sporca e unta di sudore.
Si sedeva sul suo letto di seta e le costringeva a compiacerla, provando grande gioia nel vederle tremare, gustava la loro fragilità e le schiacciava con il peso del suo corpo. Alcune di queste povere ragazze vennero portate via con ossa spezzate e pelle perforata dai giochi della Regina, si dice che alcune finirono soffocate ma la colpa venne data ai cuscini, per l’errata postura durante il sonno. Ed anche quella sera trovò una Dama di Compagnia ad aspettarla e già la sua voce roca e spezzata gli fece bollire il sangue, ma lei mostrò un ampio sorriso a trentadue denti dicendo alla ragazza di restare tranquilla. Vide ugualmente comparire il terrore sul volto della ragazza e lei iniziò ad assaporare la paura mentre passava la mano sul collo della ragazza e la sua bocca si chiuse sulla bocca di lei.
Quel bacio strappato con violenza alla ragazza gli portò via i suoi strani desideri, si rilassò e si addormentò tra i suoi soffici cuscini e le lenzuola ordinando alla ragazza di tenerle una mano sulla pancia e di cantarle una ninna nanna; sorrise Seseta Arata alle prime tremolanti parole ma felice si addormentò. Questa è Seseta Arata, la Regina del Regno.
Dormì beata quella notte mentre a poche miglia di distanza in un bosco; vicino ad un villaggio che lei vide come uno dei tanti puntini luminosi che li aveva immaginati come bovini pronti per essere mangiati, un gruppo di persone stava studiando un piano per portarle via una sua Dama di Compagnia: Isabella di Millecrine, che in quel preciso momento giaceva al fianco della Regina e le stava cantando una ninna nanna.

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AnnaelSidel

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Il Curatore del Museo
Faceva scuro presto e un crepuscolo cominciò a stabilizzarsi sulla città in compagnia di un lento ma costante flusso di visitatori che stava entrando nella Capitale, saranno state circa una Sessantina di persone che andarono a spargersi e sparire nelle vie della Capitale. Cinque persone chiesero indicazioni e presero la strada che portava a quella grande istituzione storica che viene chiamata Museo. Il Museo era sito nella piazza principale e il lato destro era attaccato alle mura del Palazzo Reale. Le sue pallide pareti di marmo e le colonne scolpite erano in contrasto con l'architettura più moderna dell’adiacente Palazzo Reale. La piazza principale era ben illuminata da lampioni ad olio; non era gremita, la gente era nelle loro case o all’interno delle locande per via del freddo umido che aveva iniziato ad entrare nelle ossa e quel giorno si stava anche tenendo la riapertura del Teatro con la Prima opera; un Dramma teatrale molto noto tra gli umani e voluto espressamente dalla Regina per la riapertura del Teatro:

NOLONE - Dramma in versi di sei atti. L'autore era Borik Darton; poeta umano morto giovane, conosciuto perchè si firmava B&D: Bello & Dannato.
Che fosse bello opinabile visto che aveva pure la gobba, bello forse per coloro che lo frequentavano; tutti maschi effeminati.
Dannato lo era sicuramente, era considerato come il poeta che aveva dato inizio alla Corrente dei Poeti Dannati con poesie che vennero tutte censurate per oscenità.
Il Dramma di NOLONE venne messo in scena per la prima volta 300 anni fa; con l'autore ancora in vita e la critica non fu tenera. Narrava la vita del figlio di un Nobile che si vestiva da donna, aveva tradito il padre e da lui venne ucciso quando il padre durante la notte fece ripulire la città dalle troppe donne di strada: SESTO ATTO - scena Quinta - LA MORTE DI NOLONE.

Passarono qualche carrozzine in ritardo e ruppero il silenzio della piazza mentre la porta del museo si aprì ed entrano queste Cinque persone. All'interno le luci si affievolirono gradualmente e le sale della storia erano in rispettoso silenzio. Il museo era nelle mani di un anziano di nome Roys, considerava il silenzio cosa Buona e non gli piaceva moltissimo vedere il museo pieno di persone; la Folla era scoraggiante, rumori e vicinanza non facevano per lui, il museo era il suo elemento. Va detto che l’anziano Curatore era un Fobico; tutte le fobie le aveva lui: Afefobia, Agorafobia, Antropofobia, Clinofobia, Falacrofobia, Fallofobia, Filofobia, Sessuofobia.
Le Cinque persone si nascosero nelle Ombre quando il Curatore uscì dal suo ufficio e diede l’ordine di far uscire le ultime poche persone e di chiudere la porta; cosa che faceva di persona salutando gli addetti e restando da solo all’interno chiudeva tutte le luci. Sebbene il suo percorso attraverso il museo potesse essere apparso serpeggiante; di colui che non sa dove sta andando, era un percorso che aveva percorso innumerevoli volte; si era comprato un bel paio di mocassini neri ed era un piacere sentirli toccare per la prima volta il liscio pavimento piastrellato. Passava da una sala all’altra chiudendo le luci; tra le tante fobie non aveva quella del buio ma in mano teneva un lanternone che pesava 4 chili ed ogni tanto posava a terra e cambiava mano; aveva già pensato di prendersi un carrellino ma le ruote avrebbero rigato i marmi lisci del pavimento e forse era arrivato il tempo di pensare ad un aiutante.
Il peso non era poi questo grande problema visto che sostava in qualche sala e controllava se i manichini erano in ordine, oppure si fermava a guardare i dipinti di culture ormai lontane. Entrò in una sala dove nel centro vi era una teca che conteneva un abito femminile molto particolare che a lui piaceva tantissimo. Non si capiva la provenienza e non aveva nessuna targhetta, Roys sorrise mentre si sistemava la maglia del maglione nuovo nel riflesso del vetro.
Il curatore non era tipo da seguir la moda, vestiva sempre trasandando, anche nell’aspetto non era molto curato ma questo era per colpa della sua Clinofobia, la paura di andare a letto lo faceva addormentare nei luoghi e nei modi più disparati; anche in piedi come i cavalli appoggiato a qualche parete liscia del museo.
Anche il vestir trasando era voluto, in questo modo evitava di essere toccato e la sua Afefobia non veniva a galla in strani comportamenti e tenendo a freno questa fobia non avrebbe innescato la Antropofobia, la paura della gente e dei contatti sociali. Quella sera il curatore era tirato a lucido, come colui che si fa bello per il primo appuntamento con una Dama ed infatti completò il resto del Tour aumentando il passo e spente tutte le luci raggiunse la sua destinazione trovandosi di fronte ad una porta di legno con uno spesso vetro smerigliato che bloccava la vista all’interno. Sfilò un portachiavi dalla tasca, infilò una delle chiavi sottili nella serratura e girò la manopola. L'odore di polvere e carta incontrò il naso di Roys mentre attraversava la porta. La grossa lampada illuminò il luogo, la mise su una cassa abbassandone la fiamma e andò ad accendere delle candele, lasciando una luce fioca e tremolante; un caldo bagliore confortante che è tipico delle cenette tra innamorati.
Il luogo non aveva nulla di romantico visto che si trattava del magazzino del Museo. File di scaffali, armadi e contenitori dominavano la stanza. Libri, materiali vari, oggetti, manufatti tutti sparsi in attesa che venisse il loro tempo per essere catalogati e mostrati al pubblico. Roys raggiunse la consunta scrivania di legno appoggiata alla parete opposta e si sedette sulla sedia di legno imbottita che l'accompagnava. Rilassato si mise al lavoro, c'erano alcuni documenti che doveva ordinare e alcune lettere che dovevano essere inviate. Prese una pila di fogli e si fermò a guardare una scatoletta di legno sulla scrivania avvolta in una spessa carta marrone da imballaggio.
Qualcuno intanto stava forzando silenziosamente e abilmente la serratura della porta del magazzino, 5 ombre silenziose entrarono e nel buio degli scaffali e delle casse continuarono a restar nascoste.
Non erano rimaste nascoste per qualche interesse verso il Curatore, il loro interessamento era dovuto al fatto che il museo era adiacente al Palazzo Reale e che dal tetto del museo si sarebbero potuti infiltrare nel Palazzo. Cercavano i disegni ed i progetti degli architetti o forse usando i loro Poteri avrebbero potuto strappare precise e dettagliate informazioni dal Curatore.

Roys aveva messo da parte la pila di fogli ed aveva tirato vicino a sé la scatoletta ed aveva già tolto la carta, girò l’anello che la chiudeva e mise la sua mano rugosa all’interno e tirò fuori il contenuto, un piccolo pugnale da lancio. Gli occhi andarono sul finale dell’impugnatura dove erano incise due iniziali:
EA
non era la prima volta che teneva nelle mani quel pugnale ma prese la lente d’ingrandimento e lo scrutò nuovamente. Senza dubbio si trattava del lavoro sapiente e amorevole fatto dalle mani di un abile artigiano, la lama in acciaio pregiato che lui lucidò con uno straccio, era ben bilanciata con l’impugnatura di color verde con una riga nera centrale che Roys considerava una curiosa imperfezione che non sminuiva la bellezza ed il valore del pugnale.
Quello che stonava ed era proprio fuori luogo erano quelle iniziali, che un demente aveva fatto incidere di recente.

I suoi pensieri iniziarono a vagare mentre teneva lo sguardo sulla lama, vagavano sull’argomento che amava di più, la storia. Quel pugnale era stato forgiato da una Casata Nobilissima, quando i Regni erano governati da nobili guerrieri, Lord e prodi Cavalieri di castelli andanti in rovina, uomini orgogliosi e sovrani ancora più orgogliosi e fieri. La sua mente si annebbiò in quel pensiero che da sempre lo seguiva che al posto di studiare la storia né avrebbe voluto farne parte. E si vide camminare tra quelle prestigiose Casate nelle loro corti dorate, e sospirò a lungo ricordandosi di essere uno dei pochi testimoni di quei tempi dove l’uomo raffinato, classico e nobile teneva il cuore sulla terra abbracciando intere popolazioni.
Dove erano finiti quei Cavalieri? Quei Nobili di spirito?
Quei pensieri furono rapidamente spazzati via, un formicolio gli salì dai piedi; forse per colpa dei mocassini troppo stretti, il suo corpo venne preso da una lieve eccitazione, si spostò un po’ sulla sedia prendendo una nuova postura, diede uno sguardo veloce ai suoi nuovi vestiti e con le dita sistemò i capelli, tossì un paio di volte e nel silenzio provò il tono della sua voce, tese l’orecchio e sentì il rumore di una porta aprirsi e chiudersi e non proveniva dalla porta principale.
Le 5 ombre non si mossero e dopo pochi istanti comparì da dietro un alto scaffale una ragazza vestita di bianco. Il curatore si alzò e con un filo di voce disse “Kian” e le porse la sua sedia rimettendo il pugnale nella scatoletta di legno.

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AnnaelSidel

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Kian
“Kian” l’aveva chiamata così Roys, il curatore del museo quella Dama di compagnia della Regina che aveva trovato un passaggio segreto tra il Palazzo ed il museo.
In tempi antichi quello adiacente al palazzo del Lord non era stato un museo, ma la sede del distretto militare del Lord. Era di uso comune far costruire dei passaggi segreti che potevano venire usati come vie di fuga quando il palazzo del Lord veniva assaltato. Questo passaggio segreto era stato fatto costruire non per una via di fuga; cioè era la via di fuga dell’allora Signore del Castello per le sue scappatelle amorose visto che dall’altra parte della piazza c’era il bordello. Da quando la Regina si era trasferita in questa città facendola diventare la Capitale, il Distretto Militare era già da tempo diventato un museo che lei aveva in progetto di togliere per farne una grande luogo prestigioso ed unico nel suo genere, dove potevano albergare i ricchi Lord a lei fedeli; Maggiori e Minori, bastava che pagavano perché la sua idea era di farne appunto un luogo di lusso sfrenato. Il curatore provò a farle cambiare idea, il museo aveva reperti antichissimi e di valore che lei voleva mandare altrove con tutti i rischi che ne sarebbero conseguiti.
Il progetto venne fermato perché la Regina non ottenne il denaro per fare iniziare i lavori; c’era la guerra al Sud e non era il caso di buttare il denaro in altri suoi desideri. Nessuno sapeva l’esistenza di questo passaggio segreto; neppure Roys, venne scoperto per puro da una Dama di Compagnia della Regina, che per sfuggire alle sue attenzioni e dalla paura, si era messa a cercare gli angoli più nascosti del palazzo nel tentativo invano di restar almeno per poche ore in pace; vi era anche un altro motivo e decisamente più importante.
La ragazza doveva trovare un posto assolutamente sicuro per nascondere un oggetto in suo possesso: un pugnale; doveva tenerlo nascosto anche alle altre Dame di Compagnia che sicuramente avrebbero fatto la spia. Aveva fatto salti mortali e più di una volta aveva rischiato di essere scoperta e per lei sarebbe stata una fine certa. Era arrivata di corsa in una stanza, disperata ed in lacrime sentendosi addosso ancora le mani e la bocca di quella Empia e Maledetta Regina, la coscia destra sanguinava ancora per colpa di un morso dell’ignobile bastarda, un rivolo di sangue lungo fino alla caviglia.
Fu la fortuna a farle premere il meccanismo che mostrò una piccola porta dove si poteva entrare solo accucciandosi e sarà stata per via della speranza che decise di entrarci e percorse quel corridoio pieno di ragnatele che puzzava di vecchio e che dopo qualche metro diventò ad altezza d’uomo arrivando davanti ad una normale porta che lentamente aprì e sentì una voce “Chi è!?” ritrovandosi di fronte un vecchio più spaventato di lei.
Lei aveva allungato la mano e lui subito “NON MI TOCCARE!” facendo quattro passi indietro “Da dove salti fuori? Sei una Dama di Compagnia della Regina” lei non gli rispose e cadde a terra in ginocchio guardandolo e dicendogli “Ti prego aiutami…” il pugnale scivolò dall’elastico della giarrettiera e finì a terra con un suono metallico. Subito il curatore lo vide e lo prese e ne restò colpito e si accorse anche del sangue.

Iniziarono così le visite sporadiche tra lui e le dama che chiamò Kian; l’eroina di un opera antica che aveva il potere di diventare invisibile. Tenne lui il pugnale per aiutare la Dama che tante volte le aveva detto e chiesto che il vero aiuto era quello di farla fuggire dal quel luogo. Lui si era sempre rifiutato anche perché vittima delle sue fobie, inoltre era vecchio e fu sincero nel dirle che anche da ragazzo non era mai stato un coraggioso. Lei aveva provato da sola e solo durante il giorno; una follia percorrere le vie della Capitale vestita da Dama di compagnia della Regina, subito sarebbe stata bloccata dalle ronde e mai avrebbe varcato qualche portone per uscire.
Roys trovò il coraggio e le comprò degli abiti diversi ma il rischio era sempre troppo, riusciva a sgattaiolare fuori la notte dalle sue stanze ma prima del giorno ci doveva ritornare. Di notte solo la porta centrale restava aperta vigilata sempre da esperti ufficiali e dove va un ragazza in piena notte fuori dalla Capitale da sola? La morale è che anche lei non aveva tutto questo coraggio, e quel poco che teneva nel cuore era soffocato dal vivo terrore della Regina… forse sarebbe riuscita a fuggire da sola ma LEI l’avrebbe ritrovata subito.
Roys e Kian andarono avanti ad incontrarsi in quel magazzino austero. Per non andare a teatro con la Regina e per passar più tempo con il Curatore, la Dama aveva inventando un malore di pancia prendendosi un grosso rischio dato che la Perfida teneva segnato tutto il ciclo mensile delle sue Dame.
Alla Dama serviva tempo; non pensava più a fuggire era arrivata al livello critico di uccidere la Regina, non importa se anche lei sarebbe finita cadavere, era arrivata al culmine e quel desiderio veniva controllato dalle parole del curatore che l’aveva presa a cuore; lui con la sua Filofobia, la paura di innamorarsi, da tempo gli dava saggi consigli e spesso le aveva detto che sacrificare la vita di cui ne lei ne altri avrebbero trovato un vantaggio, né generato cambiamenti e maturati frutti e nati altri eventi, gli uomini sono ricordati per il loro valore quando il sacrificio di un eroe è per una giusta causa che salva altre persone e non questioni personali, nell’eroe non regna la disperazione ma una scelta dettata dal suo cuore per un bene comune e superiore. Lui comprendeva la disperazione dalla Dama ma la disperazione poteva portare a brutte conseguenze come togliersi la vita o sprecarla nell’insano gesto di uccidere una Regina, lei; la Regina sarebbe stata ricordata con statue e dipinti e libri, mentre lei, la ragazza sarebbe stata ricorda come insana Infame e per sempre; pur nel giusto, disprezzata.
Roys girò una clessidra per calcolare il tempo dei 6 atti del dramma di Nolone e fu contento sapendo che avrebbero goduto di molto tempo
“Considerando gli intervalli finirà alle 2”
“Ho riflettuto su i tuoi discorsi ma io non vedo speranze e ho preso la decisione”
allungando la mano e prendendo la scatoletta. Roys mise la mano rugosa su quella della ragazza; trovando la forza per superare le sue fobie “Kian…” era pronto a farle l’ennesimo discorso ma la Dama era diventata improvvisamente bianca alzandosi di scatto sbiancando, la vide deglutire e disegnarsi la paura sul suo volto. La dama scostò la mano del curatore e veloce prese il pugnale alzando il braccio nell’aria, teneva lo sguardo fissò dietro le spalle del Curatore e lui sentì una presenza di qualcuno. Lentamente voltò la testa e con la coda dell’occhio destro iniziò ad intravedere delle sagome, subito girò la scrivania mettendosi al fianco della dama e le vide chiaramente, 5 persone di fronte a loro.
 

AnnaelSidel

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La dama teneva ben saldo il pugnale, il braccio teso e rigido “Fermi!” disse e 4 di loro di fermarono al cenno della figura più bassa che continuò ad avanzare verso la scrivania e lentamente alzò il braccio sinistro con la mano aperta “Ferma!” ridisse la dama con il braccio che iniziò a tremare vistosamente, strinse i denti per scacciare dalla mente quel pensiero che gli faceva eco nella mente “Lascialo! Lascialo!” e il pugnale cadde sulla scrivania con la punta che si conficcò nel legno. Il curatore cercò di prenderlo ma la mano prese il vuoto, il pugnale era sparito! No… la figura era stata più veloce e lo teneva nella mano destra giocherellandoci facendolo saltare in aria “Non siete dei soldati” trovò il coraggio di dire il curatore. I 5 vestivano abiti di pregevole fattura, sicuramente erano persone non ricche ma del ceto medio, a parte questo come erano entrate e soprattutto chi erano questi cinque? Non usiamo il maschile visto che erano 5 donne.
“Chi abbiamo qui?” chiese colei che giocherellava con il pugnale e lo passò ad un’altra donna “Dovreste essere voi a dirmi chi siete! – sbottò il curatore – ho già capito chi siete e che cosa cercate! ladre di reperti e manufatti antichi! Gentaglia che arraffa e smercia per andare in giro a fare i borghesi!” la piccola donna si accigliò “L’ultima persona che mi ha dato della ladra è finita in un pozzo, vediamo se ho capito bene, tu sei il Curatore del museo e la dama si chiama Kian, una Dama di corte immagino – pausa – avrei tante domande ma il tempo è contato visto che lo state controllando per calcolare l’assenza della Regina, quindi immagino che stiate parlando alle sue spalle e potremmo... diciamo... essere interessate, visto che non siamo affatto delle ladre”
“Se non siete ladre chi siete? Spie di qualche Lord del Sud?”
chiese il Curatore
“Non siete voi a far le domande Curatore – portando lo sguardo sulla dama – leggo paura e disperazione, per cosa volevi usarlo quel pugnale? Toglierti la vita? Sarebbe un tal peccato, sei bellina”

“Quel pugnale apparteneva ad una mia carissima amica! – la dama prese un tono impettito e fiero ricordandosi chi era un tempo – uccisa a tradimento! Voglio uccidere la Regina!”

Il Curatore la prese mettendola alle sue spalle “Non dire altro! Non è vero! È fortemente malata, soffre di un vittimismo patologico! È una Mitomane!”
"Sei pieno di risorse Curatore e fai bene a non fidarti degli estranei – rivolta alle altre donne – non vi sembra che assomiglia alla descrizione di Leslie?”
si fece avanti un’altra donna “In effetti…”
“Leslie? – disse Kian – avevo una cara amica che si chiamava Leslie”


Seguirono alcuni minuti di botta e risposta a cui partecipò anche il Curatore, le parti si stavano studiando non è di certo facile dare fiducia a degli sconosciuti. Il curatore girò 2 volte la clessidra ed era già passata 1 ora e 30 minuti quando saltò fuori il vero nome della Dama: Isabella di Millecrine.
Intanto all’esterno stava succedendo qualcosa “Isabella ascolta bene le mie parole e dacci ancora fiducia, averti trovato in questo posto e in queste circostanze è un vero colpo di fortuna che non deve essere sprecato! Fidati! Vieni con noi e le spiegazioni a dopo! – vedendola impaurita e tentennante – non dobbiamo perdere tempo! Prendetela!”
Presa di peso e portata via di forza con il curatore dietro di loro che poveretto non sapeva cosa fare e lo sguardo della Dama era privo d’espressioni. Tornati nel museo ci volle poco a capire che qualcosa all’esterno stava succedendo. Roys andò di corsa alla finestra, la piazza si era gremita di persone e militari e vide arrivare la carrozza della Regina con le guardie a farle largo per farla passare.
“Devono aver interrotto la Prima a Teatro! Si sono accorti che Kian è sparita!” disse il Curatore “Non credo che la scomparsa di una Dama di Corte tiri giù dal letto le persone comuni e per lei si sospenda una Prima a Teatro, deve essere successo qualcosa di molto grosso” rispose Mel
“Dannazione! Adesso che l'avevamo trovata! – disse Hunien stringendo i pugni – torniamo indietro, noi possiamo restare nascoste nel museo fino a domani mattina ma lei deve ritornare a Palazzo tra le Dame!”
Isabella Millecrine venne riportata di nuovo di peso al magazzino tra le sue mille lacrime ed implorazioni di non rimandarla nelle mani della Regina, la incoraggiarono dicendole che la sua liberazione era molto vicina ed anche lei si convinse quando Roys riuscì a tranquillizzarla. Purtroppo non era così vicina come sperava Isabella.

Isabella non ebbe alcuna difficoltà a rientrare, i corridoi erano tutti deserti e la Regina era rimasta bloccata al cancello principale; dovette scendere e rientrare a Palazzo a piedi. Gravissime notizie erano appena arrivate dal Sud, il fronte Meridionale era collassato sotto la pressione di una massiccia incursione da parte della Coalizione dei Lord e delle Genti Libere e il Generale al posto di contrattaccare aveva preferito formare una tripla linea difensiva; non volle prendersi la responsabilità e per questo appena l’ho seppe la Regina diede l’ordine di farlo arrestare ed impiccare immediatamente senza processo con l’accusa di tradimento alla Corona. L’evento sconvolse ogni cosa. La vigilanza nella Capitale venne triplicata per tenere lontane le spie o qualche infiltrato che poteva attentare alla vita della Regina.
Il gruppo di Hunien doveva studiare un piano diverso.

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Roys si dimostrò una bravissima persona e degno di fiducia. Subito disposto a tenere nascoste le 5 donne, con la più bassa di loro che gli disse “Domani mattina usciremo come normali visitatrici, se volete rendervi utile una sola di noi resterà con voi, potete assumerla come vostra attendente?”
“Certamente!”
rispose il Curatore e venne scelta Aranel essendo esperta nell’Arte delle Ombre in caso di estremo bisogno sarebbe potuta intervenire velocemente entrando a Palazzo dal passaggio segreto e portando in salvo Isabella; nei giorni seguenti il Curatore fu molto colpito dalla preparazione storica della ragazza.
Il passaggio segreto venne sfruttato per tenersi in contatto con Isabella che si faceva vedere quando era possibile e senza correre rischi. Isabella fornì informazioni sulla Regina e solo Mel si accorse di vedere gli occhi di Hunien illuminarsi e questo era molto pericoloso. Raccontò di come era entrata in possesso di quel pugnale e nel giro di pochi giorni anche il gruppo di Annael ne venne a conoscenza tramite i messaggi.
Il Curatore fornì i disegni del Museo e del Palazzo ed anche l’intera mappa della città, di sua iniziativa si recò anche al Municipio per farsi avere una copia delle rete fognaria ma Hunien aveva già una sua idea di come portar fuori Isabella “La faremo uscire dalla porta principale”
“E come? – chiese Mel – che soluzione ha trovato quel tuo cervello malato?”
“Semplice! Mi recherò a palazzo e la comprerò!”
“No ma seria?”
chiese Sadira
“Ho il sospetto che andrò molto d’accordo con questa Regina! Ci servono solo alcune cose!” chiamando un messaggero e dandogli una lista
“Sadira, Hunien è serissima… ho già capito tutto… attenta sorella – disse Mel - le donne umane sono pericolose, non sono giochetti facili che puoi tenere nelle tue mani… e resta la domanda; conoscendoti e stai tranquilla che ti lascerò fare… quale parte del tuo corpo è arrivata a questa soluzione? Di certo non la testa…” quello che Mel disse dopo e le risposte di Hunien, è tutto parte della Censura Elfica.

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AnnaelSidel

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Il ritorno di Pego
“Carissimo Pego,
ti scrivo solo ora, mi è servito tanto tempo per ritrovare me stessa ed ora sono felice e subito ti scrivo che sto benissimo e spero che anche tu stai bene e che sei felice. Non ti scrivo solo per questo, i motivi sono altri e molto seri e grosso favore ti chiedo che è di raggiungermi al più presto, potrei darti motivo di farlo scrivendoti che esiste un enorme sospetto e fondamento che dietro le morti dei nostri amici e il disastro della fortezza ci sia stato il tradimento di Edo; ora è diventato un Lord Maggiore fedele alla donna che si fa chiamare Regina.
Vorrei farti conoscere dei nuovi amici, persone a me molto care, direi amici è poco... sono la mia nuova famiglia, mi sono legata a loro e tu sai quanto mi sia mancata una vera famiglia… insieme a loro abbiamo già preso a cuore la liberazione di Isabella e mi hanno chiesto se desidero chiudere la questione Edo… non posso dire che ami la vendetta ma ti vorrei al mio fianco per questa decisione e ti farò conoscere la mia nuova famiglia.
Ti aspettiamo nel porto più vicino alla mia ex città, quel porto da dove tu tempo fa sicuramente sarai salpato, se non ti sarà possibile sbarcare in quel porto noi ti aspetteremo lo stesso in quel porto, se non ci troverai perché gli eventi saranno cambiati, dirigiti alla Radura.
Un abbraccio ed un bacio, la tua sempre carissima amica

Leslie; Meleth Sidel”

Leslie sbiancò quando arrivò la notizia del pugnale di Edo che Isabella aveva estratto dal cuore di Dama Apel Van Grothen; che Otto e il Pego chiamarono Lady Alla
Pego non era ancora arrivato, lei voleva scrivergli un’altra lettera ma Annael puntò il bastone verso il mare e Leslie lo vide in tempesta e le gigantesche onde infrangersi sulle scogliere. Il mare faceva riemergere tante cose che andavano a buttarsi sulla sabbia ed anche il lato umano di Leslie tornò a galla.
Uscita dal Regno Celato di Ire Loissea aveva perso sicuramente la serenità ritrovandosi nei problemi di un tempo che affliggono gli umani. O forse non aveva ancora la pazienza degli elfi, quella pazienza dovuta a non tener conto del tempo “Lasciamo qui qualcuno ed andiamo ad aiutare Hunien o ditemi che cosa pensate di fare nei confronti di Edo!! Quel lurido verme traditore!”
“Meleth – le rispose Laitale – lo sai che tutto può dipendere da cosa potrebbe aver visto Annael”
“Ho capito! Ma per me è inconcepibile e terribile restar qui a far niente!”
rispose vedendo ritornare Annael e Rauco che dissero che anche oggi non erano arrivate navi proveniente dall’Ovest. Leslie chiese ad Annael cosa era intenzionato a fare nei confronti di Edo e lui gli rispose che a livello personale non gli aveva fatto niente “Però ritengo il Tradimento insopportabile, tutti coloro che hanno tradito gli elfi o recato a lor danno hanno fatto una brutta fine, se lo desideri possiamo fargli una visita ma preferirei che questa decisione sia presa insieme al tuo amico Pego”

I giorni passarono lenti e Leslie diventava sempre più nervosa e stava perdendo quel suo Essere nei panni di un’elfa “Leslie? – la voce era di Orelinde – tutto bene? Te la sentiresti di accompagnarmi al villaggio per prendere del cibo? Giusto come distrazione” Leslie sospirò e accettò di andare a far la spesa. Insieme a loro c’era anche un elfo; lo conosceva, era Lim Sidel che per tutto il tragitto non tolse lo sguardo dalla nuca di Leslie. Anche il gruppo di Annael aveva preferito restare nascosto in un bosco, se fosse stato per gli elfi si sarebbero anche accontentati di mangiare frutta e verdure selvatiche, ma la presenza di Leslie richiedeva altro cibo e comunque anche gli elfi non spiacevano altri generi alimentari.
Era un bel borgo, un posto tranquillo sul mare ancora lontano dai tutti i vari problemi del Regno; erano passati dei militari con l’intento di promuovere i reclutamenti tra le truppe della Regina ma nessuno del luogo aveva esperienze militari e la Regina era stata chiara dicendo che non c’erano fondi sufficienti per un addestramento completo che avrebbe anche richiesto minimo 5 anni prima di entrare nei ranghi delle prime file dei Legionari a prendere i primi colpi; per capire erano quelli sacrificabili con un ruolo inferiore alle Reclute.
Gli elfi disponevano di parecchio denaro avendo venduto dei Diamanti e Leslie caricò le ceste forse oltre il dovuto e quando uscì dal negozio trovò ad aspettarla soltanto Lim, Orelinde era sparita senza dare spiegazioni “Questa cosa farò sempre fatica a capirla! E' insopportabile vedere sparire le persone!” disse Leslie dando a Lim 2 belle ceste pesanti e si avviarono per ritornare al campo. Leslie aveva affinato parecchio il suo sentirsi Elfa, questa storia di andare a fare la spesa per distrarsi non le era del tutto chiara e lo capì ritornando al campo, memore di quello che le aveva detto Annael “Fai attenzione a percorrere sentieri dato che contrariamente agli elfi, lasci tracce del tuo passaggio” sai mai che a qualche umano magari un cacciatore non gli veniva il TIC di seguirle, tralasciando il fatto che avrebbero percepito la sua presenza, Annael si era comunque raccomandato di seguire sentieri già battuti sempre in compagnia di qualche elfo che per prudenza l’avrebbe caricata sulle spalle.
Lim seguiva Leslie e il suo fine udito percepì il respiro affaticato di Leslie e le chiese se voleva fermarsi e lei accettò. Lim si mise a togliere alcune cose dalle ceste di Leslie per alleggerire il peso, Leslie lo ringraziò e si chinò per dargli una mano e le loro mani vennero a contatto nel prendere una formina di formaggio. Lim cambiò colore immediatamente e non fece in tempo a non farlo notare e come scritto in precedenza, Leslie aveva affinato molto la conoscenza sua e degli elfi anche se l’imbarazzo dell’elfo era palese. Le venne in automatico usare quelle basi di magie mentali imparate da Luthien e cercò di concentrarsi nella mente dell’elfo, gli sorrise e tenne la mano su quella dell’elfo.
Lim era uno dei figli di Sadira; Sadira era la figlia di Tinuviel Sidel, sono elfe che di base hanno uno studio sulla forza delle mente, trasmessa anche ai loro discendenti
“Meleth…” Leslie sentì la voce dell’elfo nella sua mente e tenne lo sguardo concentrato su di lui e gli rispose nello stesso modo “Non volevo leggerti la mente… non ne sono ancora capace… so benissimo che mi stai permettendo di entrare”
“Per dirti quello che a voce non ho il coraggio di fare”

Lei gli prese anche l’altra mano e lo invitò ad alzarsi e si ritrovarono in piedi uno di fronte all’altro “Una volta – disse lei usando la voce – ricordo di aver letto una storia in biblioteca, ricordo un passo che diceva… che l’amore sincero e puro non va tenuto nascosto nella mente e nel cuore… dovreste leggere di più… credo che il significato di quelle parole sia per farvi capire che non dovete tremare a dire cosa provate, certo un rifiuto non è piacevole ma è meglio sapere subito al posto di andare avanti per anni a sospirare... comprendo che le elfe hanno un ruolo Mentale tra gli elfi, e giustamente ti stai facendo avanti cose se lo fossi... perchè è quello che stai facendo... si?”

L’elfo chinò la testa, la voce dell’umana era così bella e sentiva l’amore nei suoi confronti farsi e diventare forte ma le giuste parole, dire i proprio sentimenti è sempre un vero ostacolo per gli elfi “Vorrei conoscerti meglio…” disse lui e lei sorrise “Credimi, mi farebbe molto piacere, tempo fa Gherarda mi disse che un elfo ha il cuore spezzato per me, ed io ho scoperto di essere diventata più curiosa di elfa… forse perché sono sola da troppo tempo… o forse perché in fondo non ho mai trovato un amore vero… ” restarono a fissarsi per tanto tempo mentre un elfa nascosta su un albero li guardava da lontano e sorrideva.
I due ripresero il cammino e l’elfa nascosta fece per calarsi dall’albero ma il suo udito riuscì a catturare del fogliame spostato e subito puntò lo sguardo in quella direzione e dagli arbusti comparve la sagoma di un umano che stava seguendo la traccia lasciata da Leslie. Orelinde fu così veloce e silenziosa che arrivò al campo prima di Leslie e di Lim avvertendo Annael “Sicura che stia venendo in questa direzione?”
“Sire perdonate… ho commesso un errore… ho mandato Leslie e Lim al villaggio e da quello che ho visto, l’umano sta seguendo di sicuro la traccia lasciata da Leslie”
“Va beh… di curiosi è pieno il mondo, spostiamoci tutti e vai incontro a Leslie”
Orelinde corse via subito ma tornata indietro non vide i due arrivare, li cercò ma nulla percepirono le sue orecchie ed i suoi occhi.
 
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