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Annael Sidel

AnnaelSidel

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AnnaelSidel

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La storia di questo racconto si perde nel tempo, ancor prima che la città di Ire Loissea raggiungesse il suo massimo splendore.
Terminati i lavori per ampliare il Municipio, nel risistemare le casse dei libri questo antico racconto torna a galla.

~~ LE TRAPPOLE DELL'ANIMA ~~
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"all'amico delle stelle le cui storie tengo nel cuore"

Un tempo vi era un prode Generale di nome Min; forse non era neppure il suo vero nome, tutti sanno che gli Elfi sono restii a far conoscere i loro veri nomi; intesi i nomi che alla nascita si ricevono dai genitori.
Min perse i genitori all'età di 3 anni, uccisi in una imboscata da parte degli Orchi, venne affidato a coloro che si occupano degli elfi orfani.
A 300 anni entra nell'esercito e la sua ascesa è rapida, a 310 anni prende i primi gradi, a 463 anni diventa Generale, a 500 anni gli viene affidato il comando dell'intero esercito Elfico.
Convito che i genitori osservino la sua vita‭; ‬spinge i suoi soldati sempre oltre ogni limite, come tutti gli Elfi è una perfetta macchina da guerra.
Non ha amici‭; ‬non ha nessun legame; solo il desiderio di riunirsi al padre e alla madre.

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[Armeria] E' in corso la cerimonia delle promozioni, a consegnare i gradi è niente di meno intervenuto il Generale Min. Fama e gloria lo circondano, di rado il Generale presenzia a queste feste. Tanto bello quanto tanto misterioso, le elfe lo amano e lo evitano, dicono di lui:
«è il guerriero che ama senza amore»
Finita la cerimonia i festeggiamenti proseguono nel grande salone del Municipio; vi partecipano tutti, tutti vogliono vedere il famoso Generale Min.
Nel salone è già iniziata la musica e gli elfi stanno già cantando e ballando, sulle grandi porte d'entrata fa la sua comparsa Dama Tharys.
Tharys è la più bella tra le elfe Scure, capelli rosso fuoco ed occhi neri come la notte. E' figlia di un Principe Elfico che la vorrebbe dare in sposa visto che ormai la figlia è andata ben oltre l'età da matrimonio; Tharys ha 375 anni, se fosse Umana ne dimostrebbe 20.
Tharys controlla il suo carnet di ballo, legge i nomi dei cavalieri; sorride e senza farsi vedere dal padre strappa tutte le pagine e sempre di nascosto scrive di suo pungo il nome di un cavaliere.

[Municipio]
<nel vedere la dama entrare i Guerrieri gridano in coro>
[guerrieri‭]
salve bella dama! la tua bellezza è al pari della Dea dei boschi! ma anche oltre!! sei la nostra debolezza! ecco per chi ci battiamo, per amor delle nostre donne!
<inchinandosi>

<la dama ride andando verso di loro>
[THARYS]
ohhh‭! ma ‬che accoglienza! degna di una regina! allegri allegri sono i miei guerrieri, siete tornati vittoriosi dalla battaglia‭?
quanto grande il pericolo fu‭? ‬dite dite, dite a me, valorosi e prodi! braccia mortali, terror del nemico, raccontate alla Dama le vostre imprese

<i guerrieri rispondono sempre in coro>
[guerrieri‭]
la tua presenza anima il cuor! raggiosa ed amata come Dea sei venerata!
una ciocca dei tuoi capelli rosso fuoco noi portiamo legata allo scudo, la guardiamo e ancor piu‭' ‬feroci diventiamo!
al pensier che il nemico possa arrivare in questa casa e rubar si nostro prezioso fior!

[THARYS] U!U! ma che gentili, ma che galanti! ma che gran bugiardi!!
non ho mai donato ciocche a nessuno!
<ridendo a facendogli una smorfia si passa la mano sui capelli rossi>
si son rossi, e voi siete rossi di bollore!
un secondo fine vedo nascosto dietro le vostre... audaci parole!

<i guerrieri rispondono sempre in coro, gli elfi presenti hanno portato l'attenzione su di loro>
[guerrieri‭]
‭secondo fine?!... chi??... noi!!?? giammai! onesta'!
<battendosi forte la mano destra sul petto>
onore ed amore! un solo credo!
<alta la voce; impettiti; la mano destra al cuore>
guerrieri cose' la guerra? una bella donna!
guerrieri cose' una donna? amore! amore! amore!
chi amiamo noi? amiamo la guerra!
la sconfitta? mai! mai! vincere! vincere! vincere!
chi arma il braccio in difesa dell'amore?
la libertà!

<grida ed applausi; gli elfi ritornano a danzare mentre Tharys sorridente si mette in centro tra i guerrieri aprendo il suo carnet di ballo>

[THARYS] pazzi! siete pazzi! ma vi amo tutti quanti!
su vediamo il fortunato che nel vortice della danza mi trascinera' per primo tocca a...

<sempre in coro>
[guerrieri‭]
SIII! quello aspettiamo! quello desideriamo! ballar con voi bella dama!

[THARYS] elfi spudorati! la vostra bava parla per voi! i vostri occhi man gia' spogliata! elfi screanzati! non e' galante!
<ridendo e dando il libretto in testa ai guerrieri che fingono dolore>
ma guardatevi! voi sareste forti ed Onesti!... guerrieri?
cosa non si fa per una donna!‭ ‬povere elfe... povere femmine!
siamo chiamate‭ ‬in molti modi... dite che siamo cervelli instabili, anime ingrate!
femmine dai cuori volubili! ma siete voi, voi a far di noi deboli amanti!
incostanti... perfide e arroganti! mentre noi invece...
OHHH... voi ci strappate il cuore... misere siamo... perche‭' ‬vi amiamo e di voi ci fidiamo...!!
<apre il libretto e legge il nome>
lasciamo perdere queste discorsi! allora il primo cavaliere e'... u guarda!... il Generale Min...
<sentendosi battere forte il cuore, sperando che nessuno si accorga dell'inganno.
I guerrieri diventano tristi in viso, borbottano ed imprecano la mala sorte e sempre in coro>


[guerrieri‭] è uscita la fama e gloria... il Generale eccolo la'...
<indicano il Generale che in quel momento sta parlando con alcuni ufficiali>
se ne sta là in disparte... come sempre... elfo scuro... anima ombrosa...
graziosa Dama non conviene... andate oltre... leggete il secondo nome

[THARYS] oh!oh! sento odor di gelosia! ed arriva anche puzza d'invidia!
spiacente signori, la fortuna e' del generale... o forse mia... mah chissà!
su, su! non state a singhiozzar come femminucce! io vado o miei prodi tra le braccia misteriose!
baci baci! ...forse a dopo, mah... chissa'

<seguita dallo sguardo dei guerrieri, Tharys arriva alle spalle del Generale; gli ufficiali vedono arrivare la Dama e porgono inchino>
[THARYS]
grazie gentili signori <inchinandosi> scusate il disturbo
ma son venuta a reclamare ciò che nel mio carnet di ballo vi è scritto <sorridendo>
vi strappo dalle tediose parole del nostro prode generale...
che ha l'onor di trascinar la dama... me medesima... io...
nel vostice del ballo

<gli ufficiali sorridono; il Generale intanto ha continuato a parlare, incurante della dama alle sue spalle;
Tharys si volta verso i guerrieri che sghignazzano e gli fanno cenno di tornare da loro.
Tharys non si perde d'animo, intenzionata a portare avanti il suo piano>


[THARYS] ehi cavaliere... qui c'è la dama e la' il ballo...
<picchiettando con il libricino sulla spalla del Generale>
ehi Generale dico a voi! e' scritto qui, spetta a Voi l'onore!
la guerra vi ha reso sordo?

<il Generale si volta, lo sguardo inespressivo>
[MIN]
come dite? ballo?... rifiuto, lascio il posto, passo... cedo... o come preferir dir si voglia...
morale io non ballo... ci deve essere un errore...

[THARYS] <seccata in viso> DEH! e Voi sareste un Generale! il grado che vi spetta e' quello di soldato!
e scusate ma... siete anche un grande maleducato!
mancanza di rispetto a me! principessa tra le Elfe!
il mio onore un calcio in mezzo alle gambe vi ha risparmiato!

[MIN] elfa o folgore di guerra?... <preoccupato in viso si porta le mani a coprire il basso ventre>
Principessa Tharys io non ballo, non dimeno il corpo... non so chi ha messo il mio nome sulla Vostra lista... eserciti guido, semino terrore,
il mio braccio e' per la spada non adatto ad una dama... però il mio dire; avete ragione...
offesa reco' al vostro onore, accettate le mie scuse e ditemi Dama Tharys come posso rimediare?

[THARYS] e' tardi per rimediar alle parole confuse!
<arrossendo> voi mi conoscete... avete pronunciato due volte il mio nome...
<schiarendo la voce> rimediare?... il rimedio è quello di mettervi ai miei ordini!
così dice l'etichetta...

[MIN] <perplesso> di rado vengo a corte e mi sfugge questa regola d'etichetta...
per un mancato ballo sottostare agli ordini di una femmina...
anche per rimediare ad un offesa, io sapevo ed immaginavo una cosa diversa...

[THARYS] <alzando gli occhi al cielo> ma quanto la fate lunga! mettiamola così! niente ballo!
fuori le stelle invitano a camminare, sono donna... quindi a detta d'uomini mutevole d'umore... non ho piu' voglia di danzare!
per rimediare all'offesa mi farete compagnia fino al cantar del gallo!
 
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AnnaelSidel

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[giardini del Municipio]
<Tharys e Min passeggiano; i suoni della festa sono sempre più lontani.
L'elfa è riuscita nel suo piano, restare da sola con il famoso, prode e bel Generale.
Tharys è da tempo segretamente innamorata di lui come gran parte delle elfe.>


[THARYS] non capita tutti i giorni di camminare al fianco del nostro prode e burbero Generale, e di poter parlar con lui... siete un mistero... <portando lo sguardo sul Generale> e va bene... non posso... devo dire la verità...
mio padre mi aveva colmato il carnet di ballo con tanti nomi, si è messo in testa che devo sposarmi!...
si certo, lo desidero ma vorrei essere io a scegliere... una scelta dettata dal cuore...
<rossa in viso> ehm... ho strappato tutte le pagine... ho scritto io il vostro nome nella lista... non datemi della sfacciata...

[MIN] voi dama?!... e per quale motivo?... <grattandosi il capo> io misterioso?... burbero?...
no Dama no siete stata affatto sfacciata... direi che siete stata furba...
vi dico una cosa, attenzione ad usare l'arte dell'inganno... e comunque per raggiungere lo scopo ogni mezzo è lecito

[THARYS] anche l'inganno?... ingannare il proprio padre?... ingannare gli amici...
ingannare te... ehm scusate... Voi?

[MIN] questo dipende dallo scopo... ne convenite che se e' a fin di bene, l'inganno si trasformera' in lieto evento...
mentre un anima malvagia inganna solo con un scopo

[THARYS] <sorride sfiorando la mano dell'elfo> ed io?... per te... uffa ancora! volevo dire... ed io per Voi, sono malvagia?

[MIN] Principessa, tutti vi conoscono e tutti sanno che siete, allegra, adorate scherzare, siete amata e rispettata da tutto il popolo,
indi per cui ne deduco che se Voi ingannate lo fate a fin di bene... o no?...
<perplesso porta lo sguardo verso una stupenda lampada in cristallo che illumina il vialetto del giardino e a bassa voce>
ma dipende sempre dallo scopo... il vostro scopo?... se posso saperlo...

[THARYS] interessante... strane parole per un elfo che ha fama di non provare amore...
vale anche per voi?... intendo, avete detto che TUTTI mi amano, anche voi mi amate e rispettate?
<portando la mano sul mento dell'elfo, girando la faccia verso di lei>
lo scopo? sei tonto! ancora non ci sei arrivato o stai fingendo!?
sono un elfa! stai studiano qualche piano di battaglia? non serve la tattica ne la strategia!
guardami come elfa e non come una Principessa! in questo istante nessun rango ci separa!
quanti mi stimano e mi amano per convenienza! un sorriso nasconde l'invidia, le dolci parole escono facili dalle labbra!
ma dentro... l'anima chissa' che pensa

[MIN] vi rispetto per quello che siete... sto parlando a Voi e non alla Principessa...
così lo scopo dell'inganno è venuto alla luce... <rosso in viso>

[THARYS] OHHH! <sorridendo> abbiamo un timido tra noi!... il Generale sa arrossire! e a quanto pare neppure tonto!
anch'io in fondo sono timida... l'amore fa superare molti ostacoli...
non sei sciocco, vedo nei tuoi occhi che hai capito...
tu sembra che mi conosci, io non so niente di te... di colui che ama senza amore...
raccontami di te... vieni <prendendolo per mano> andiamo dietro quella siepe e sediamo in pace sul fresco prato...
e dammi del tu!! in questo istante e per te io sono Tharys e non una principessa!

[MIN] e va bene... ehi non tirare! ho capito! andiamo andiamo! la mia storia?
rimpiangerai di averlo chiesto... <sdraiandosi al suo fianco>
prepara il cuore... porta l'animo altrove...
il primo amor, quello dei genitori... non conobbi mai, sono orfano... fui strappato dalla nonna paterna dai parenti
che miravano al patrimonio di mio padre e di mia madre e con la scusa di tutelarmi mi mandarono in rovina... altri tempi... altri luoghi...
alla fine trovai questa città e rimasi colpito dal Sovrano che la dirige... ma ero solo...
solo, a cavar la forza dall'aria per vivere; ho pianto, sofferto... ho perso amici, ho iniziato a vincere battaglie!
un vortice di delirio! d'insana giovinezza! che ancor mi spinge a cercar la morte per ritrovare i miei cari amati genitori...
follia! pazzia! chiamala come vuoi! la vita a me non ridera‭' ‬mai piu'!
dolore e rabbia mi hanno forgiato! ampio solco porto in cor di rimorso ed amarezza!
nel mio rifugio solitario, con me stesso... sto‭' ‬con l'ombra austera...
cancello con il pianto e la preghiera quel solco dal mio cuor...
invano tentativo di un'anima smarrita...

[THARYS] <sdraiata al suo fianco l'elfa porta il capo sul petto dell'elfo e con l'orecchio sul cuore> batte... galoppa forte...
or vorrei tornare indietro non saper nulla di te... nobile cuore... lo sento battere! egli vuole vivere! vuole amare!
<alza la testa fissandolo> brillano i tuoi occhi, la mia anima e' con te... anch'io non vivo, il mio cuore cerca amore e so già che penerò...
il desiderio di gioire e‭' ‬tenuto dalla speranza... sperero' e non so per quanto...
<rossa in viso> forse poco... il tuo viso, sia che parli o tace, che sorrida o meno mi piace... si... io... io...
t'amo!!... amor sarò per gli occhi tuoi! ma se amar tu non puoi... ti prego non mi odiar...

[MIN] NO!! ti scongiuro... non ci sarebbe speranza per te... io son belva! duro sasso!
son la benda alle tante pene della battaglia! il male tramuto in bene!
riportò la smarrità libertà! io vivo solo!... sull'onda della vita io sfido la morte... non seguirmi Tharys... scordati di me...

<albeggia>

[THARYS] vorrei dire che alla fine l'amor trionfa sempre... giorno infausto, luce crudele! maledetto Sole!
guardami! e sii sincero!! chiedi al tuo cuor se io son quella! quell'anima che potresti amare!
nelle ombre della notte, con sguardo celato, con l'inganno ti ho detto ti amo!
guardami!! lo vedo nel tuo sguardo! dillo che mi ami!
<lo bacia> avrò il ricordo per un istante d'averti amato...
<in lacrime fugge via di corsa>
 

AnnaelSidel

Utente attivo
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3 mesi dopo. L'esercito è pronto a partire, nelle montagne a Nord è in corso una massiccia incurione di orchi ma quel che è peggio è che anche un potente esercito di Umani si è schierato dalla sua parte, si tratta di briganti, mercenari, ma pur sempre molto pericolosi, le notizie arrivano funeste dai primi villaggi attaccati. Gli Elfi sono pronti, la piazza del Municipo è gremita, si aspetta solo l'arrivo del Generale che guiderà gli Elfi, il Generale Min.
Tharys osserva dalla finestra della sua stanza la piazza sottostane del Municipio.
Min è nella sua stanza dell'armeria.

[THARYS] stelle del cielo fate in modo che il Sovrano cambi decisione, che affidi l'esercito ad un'altro Generale...
ho un brutto presentimento... e se parte fate che torni! che torni da me... ho pensieri solo per lui ed io so... lo sento che lui pensa a me!!

[MIN] <fermo di fronte ad un dipinto raffigurante i genitori>
cara madre, caro padre... per l'ennesima volta la guerra chiama l'amato figlio...
sono qui di fronte a voi come sempre a chiedere la forza!
tenete saldo il mio cuore!
amatissima madre, tu che in grembo mi portasti, guidami! tieni sempre alta la mia voce,
che sempre arrivi nelle orecchie dei miei amati fratelli e sorelle elfi!
amato padre, tu che tra le braccia mi tenesti, guida le mie frecce! si con me quando brandisco la spada!
Ias beren istatha cuia! an ui!
<esce di corsa>

<stanza Tharys; l'elfa è sempre più agitata a stento tien ferme le lacrime, continuando a guardare verso la piazza>
[THARYS]
chissa' che pensa di me! che stupida! stupida! stupida!
pensar di colpire il suo cuore... riuscire dove le altre hanno misaremente fallito!
lo amo... forse non arriva... lo amo... o no!! è arrivato!!

<alla vista del Generale squillano i corni e rullano i tamburi; i guerrieri scattano sull'attenti>
[MIN]
fratelli e sorelle, ancora una volta siamo chiamati a difendere i confini di queste terre di Elvenar...
la mia domanda è... ABBIAMO NOI RIVALI!! FATEMI SENTIRE LA VOSTRA VOCE!
[guerrieri] NO GENERALE! NO!!

<stanza Tharys; l'elfa osserva la scena dalla finestra>
[THARYS]
ohh cielo io l'affido a te... stelle vigilate su di lui... che ansia...

[MIN] COSE' LA GUERRA?
[guerrieri] UNA BELLA DONNA GENERALE!

<stanza Tharys>
[THARYS]
non resisto gli devo parlare...
<esce di corsa>

[MIN] CHI ARMA IL NOSTRO BRACCIO?
[guerrieri] LA LIBERTA'!! GLORIA A NOI!!

‭<altre grida di gioia alla vista di Tharys; la Principessa si fa largo tra la folla, tutti s'immaginano che è arrivata per
dar morale all'esercito, invece in lacrime raggiunge Min gettandosi al collo dell'elfo; la piazza cala in un silenzio di tomba
con facce attonite e stupite>


[MIN] Principessa... che fate... ci vedono tutti...

[THARYS] e lascia che guardino! te l'ho detto io per te sono e sarò per sempre Tharys!
vogliono che tutti sappiano che t'amo!!

<al dir della principessa gli elfi portando lo sguardo sul padre di Tharys>

[MIN] Principessa... vostro padre ci osserva... non mi pare un bel sguardo...
<sentendo l'elfa stretta a lui piangere a dirotto>
Principessa... devo andare... il dovere...

[THARYS] FINISCILA MIN!! DIMMI CHE MI AMI!
NON MENTIRE A TE STESSO!
HO VISTO IL TUO SGUARDO!
DIMMELO!
O NON TI LASCIO PARTIRE!

<il Generale sospira e alzando di peso l'elfa la stringe ancor di più a se baciandola>

[MIN] è così!... anch'io t'amo Tharys!!
[guerrieri‭] FELICITA'! FELICITA'!

[THARYS] la mia anima è con te... amor mio... questo bacio vale più delle tue parole...
<girandosi verso i guerrieri>
PRODI GUERRIERI! AMICI MIEI!
ALZATE I VESSILLI! SUONINO I CORNI!
DIFENDETE LE NOSTRE TERRE! DIFENDETE IL GENERALE!
ONORATE IL POPOLO DELLA LUCE!
ONORATE VOI STESSI! IN ALTO GLI SCUDI!
CHE IL NEMICO IMPARI COSA SIGNIFICA SCATENARE L'IRA DEGLI ELFI!

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Passarono 2 settimane e l'esercito fece ritorno. La battaglia era stata vinta ma a caro prezzo.
I guerrieri entrano in piazza con la testa chinata, alcuni hanno il volto segnato dal dolore.
Tharys passeggia nervosa nel piazzale che inizia ad affollarsi.

[THARYS] ...che sono quelle facce... presentimento vattene!! dov'è il Generale? dov'è Min?

[guerriero‭] la battaglia era quasi conclusa, gli orchi erano stati messi in fuga, massacrati dai nostri arcieri, ma il il comandante nemico degli umani; un brigante infame!... con un centinaio dei suoi pari, vistosi perduto ha raggiunto un villaggio, alla fine si è chiuso in una casa con 20 dei suoi fedeli... si facevano scudo dei bambini elfi... il Generale Min furente non ci ha visto più, un Elfo Scuro non è facile al controllo di se stesso... sicuramente gli saranno venuti in mente i ricordi di quando lui era piccolo... forse non la sapete ma i piccoli elfi per il Generale sono sacri...

[THARYS] VIENI AL DUNQUE SOLDATO! TI HO CHIESTO DOV'E' MIN!!

[guerriero‭] Principessa credetemi, abbiamo cercato di fermalo... non ho mai visto un elfo così veloce come lui... agile e rapido è corso verso la casa... brillava... brillava di luce sua... Principessa il Generale è... è morto...

[THARYS] TACI!! MENTI! STAI MENTENDO! QUESTO SOLDATO STA MENTENDO!
<prendendolo a pugni sul torace >
NO! NON E' LA VERITA'!
<in lacrime inizia a barcollare>
il suo corpo... voglio vederlo... dove l'avete lasciato...

[guerriero‭] mia signora è la verità... lo abbiamo trovato sorridente tra le braccia di un bambino...
‭gli altri piccoli elfi lo circondavano... ha detto il vostro nome... e poi ha detto...
‭madre, padre, vostro figlio è tornato a casa... ed è spirato... felice tra le braccia del bambino....
stavamo riportando il corpo per dargli degna sepoltura da eroe ma strane creature simili ad Elfi ci hanno fermato,
una di loro; una femmina ha raggiunto la lettiga su cui giaceva il Generale e ha detto...
‭costui è un anima di luce, riposerai tra i grandi eroi di Elvenar... onore a colui che sempre difende i deboli,
che ha il cuore sempre da bambino...
‭poi è successo qualcosa, un lampo di luce accecante, mai vista una magia del genere,
siamo svenuti e quando abbiamo ripreso i sensi il corpo del Generale era sparito...

[THARYS] <barcollando e con voce rotta dal pianto> esiste un posto chiamato il sole morente...
questo posto è il mio cuore...
cadono le nuvole... ombre... vedo solo ombre...
amara la sofferenza, profondo il dolore...
<cade a terra svenuta>

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Tharys non si riprenderà più, morirà tre giorni dopo distrutta dal dolore; il suo corpo giace nel grande giardino del municipio.
Per ordine del Sovrano di Ire Loissea gli elfi hanno eretto una statua che raffigura la principessa Tharys tra le braccia del Generale Min.
Sotto vi è una scritta:
"IAS BEREN ISTATHA CUIA! AN UI!"
lo spirito dell'impavido vivrà! Per Sempre!
 

blueskin

Guest
.. complimenti, annael, per lacreatività, ilsogno, lafavola.. che però disolito ha unlietofine.. e latuafirma midice che
iltramite alsogno puòessere solo laconsapevolezza..
grazie per averci permesso di condividere tuttol'altro da noi
blueskin
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Carissimo, se non erro questo è un diario personale, ma poco importa... a tal gentili, nobili e profonde parole chiuse in un semplice commento non posso che dire: grazie a te, grazie mille.
A.S.
 

AnnaelSidel

Utente attivo
UNA STRANA PERGAMENA
Non si è capito come mai il sovrano ha voluto e tanto insistito per un edificio di "pergamene", tanta la sua insistenza che alla fine gli edifici sono diventati 3...
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Stranissimo... gli Elfi raramente scrivono, per non dire mai... non gli serve un libro di memorie, un libro di resoconti storici, immortali la loro memoria permane nel tempo... c'è da dire che il Sovrano, già elfo scuro e scuro di suo di carattere, è diventato ancora più scuro e cupo dopo la scomparsa dell'amata moglie avvenuta in anni addietro; tutto il popolo degli elfi aveva temuto che prima o poi il grande dolore avrebbe preso il cuore del Sovrano, invece Annael ha dato segni di forza e se pur ombroso e cupo ha continuato a reggere il trono; gli elfi per l'amore profondo verso di lui comprendono le "stranezze" del Sovrano.
Qualche mese fa è apparsa una "strana pergamena" che ha scatenato la curiosità degli elfi; gli elfi sono dannatamente curiosi... l'intera città si è data alla ricerca dell'anonimo scrittore, anche se tutti gli sguardi si son subito diretti verso il Sovrano che ha più volte negato di esserne l'autore.

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AnnaelSidel

Utente attivo
Sulla Magia Degli Elfi
Sulla "Magia degli Elfi" si è molto discusso, specialmente tra gli Umani, per gli Elfi il discorso è diverso... altamente complesso.
Sotto un albero è possibile; se si è fortunati, ascoltare una lezione da parte del Sovrano della città.

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Annael esordisce con una frase: "il mio unico credo è la libertà e nessuno può interfierire con essa" poi si arresta, il suo sguardo nel vuoto sembra cercare qualcosa poi con calma prosegue:
"gli Elfi difficilmente usano la parola Magia, esiste nella nostra lingua ma preferiamo usare altri termini... specialmente noi che siamo della stirpe degli Scuri... gli Elfi preferiscono usare il termine CARME che significa Arte, perchè gli Elfi apprendono qualsiasi Arte con estrema facilità; questo agli occhi Umani può sembrare già un fatto inspiegabile... una magia... ma dentro ognuno di noi vi è una magia, l'uomo spesse volte cammina su un sentiero impervio tenendo gli occhi, la mente ed il cuore chiusi..." detto questo il Sovrano abbandona il luogo e ritorna nelle sue stanze solitarie.

Secoli prima Annael tolse e proibì agli elfi l'uso del verbo AVERE, introducendo nella lingua elfica degli elfi scuri il termine:
ÑOLWE che significa: [conoscenza segreta]
ed in seguito il termine: ÑÓLE che significa [conoscenze]
Annael spinse gli elfi ad una profonda conoscenza di Se Stessi, nessuna magia ma ESSERE in grado di CONOSCERE ogni ARTE.

VALANYE CARME CHANDE [io sono l'arte della conoscenza]
fu la nascita del famoso ISTA QUENDERIN [il sapere Elfico] e del canto:

MÍ SANWEINYA, MÍ EALAINYA, EANYE.
MÍNYA ELDOYE, EANYE AMAN, EANYE LERTA.
EANYE, SAIRA ÓRENYE CARME ÑOLWE.
I NÁMIE O TIRO YÉVA YONYE OIALE


[NEL MIO PENSIERO, NEL MIO SPIRITO, IO SONO.
NEL MIO ESSERE ELFO, IO SONO ESENTE DAL MALE, SONO LIBERO DI FARE E PARLARE.
SONO SAPIENTE, PERCEPISCO L'ARTE DELLA CONOSCENZA SEGRETA.
LA VOLONTA' DI PROTEGGERE SARA' CON ME PER SEMPRE]


La concezione dell'Essere [io sono quindi penso] è molto importante per gli Elfi, vennero coniati nuovi termini
CHANYA [essere al corrente]
TELE [essere alla fine]
MELDA [essere amato/a, apprezzato/a]
YANGA [essere beato/a]
FEUYA [essere disgustato/a]
CUILE [essere in vita]

è il mio "Essere Elfo" che mi rende in grado di conoscere le "Arti Magiche"

Gli Elfi attingono forza dalla natura e da tutto ciò che gli circonda, diventarono famosi per la loro
CARME ENVYNIATA [arte del guarire] e la CARME TIRO [arte del proteggere]
I Guaritori Elfi curano i mali della carne, dello spirito e della mente.

Gli elfi sono spinti per natura a conoscere sempre di più, curiosi e a volte bramosi si spinsero ben oltre le arti curative.
Tra leggenda e realtà, gli umani iniziarono a vedere gli Elfi come creature magiche, affibbiando loro ogni genere di magie.
Gli Elfi dal canto loro lasciarono che gli Umani lo pensassero, ma è possibile che vi era un fondo di verità?
Si dice che vi siano elfi talmente "profondi" e saggi in grado di leggere la mente o di creare illusioni, visioni
CARME LUCHTA è l'arte d'incantare, la CARME CALMA è l'arte di illuminare ed aprire la mente alla verità, guidandola a ben operare.
Ma vi era anche la CARME RANYANWA che è l'arte di deviare la realtà, creare una visione e vi è anche la CARME TURE l'arte di dominare le altre menti.
Gli elfi Scuri diventarono famosi perchè secondo gli umani erano in grado; visto il loro dualismo tra luce ed ombra, di usare Magie Oscure.
CARME MACHTA è l'arte di manipolare le persone, mentre i LÚCE ÚMEA sono gli incantesimi malefici.
Leggende o verità? magia o coscienza di se stessi?
E' vero che gli elfi riescono a comunicare tra loro con messaggi mentali? i famosi "sanwementa.
E' vero che hanno la magia della telepatia? la ósanwe.

La magia è quando la scienza ed il sapere dell'uomo non trova una spiegazione, facile dire: c'è un mago, esiste un trucco.
Gli elfi non sono magici sanno di ESSERE ELFI, la domanda è:
"Uomo quando prenderai coscienza di essere uomo?"

I NIRMEINYA ARAUCO POICE!
LOAR MACO SANWEINYA I ÓREINYA!
ENTULI SANCA ULCU
TULO FUINE!
ÑURUHUINE
UNGO FUINE
HECA!
I YAIMEINYA A HYANDO
ELENCA
IAS BEREN ISTATHA CUIA! AN UI!

[la mia volontà è potente e pura
anni forgiano il mio pensiero e la mia percezione
viene la fessura del male
vengono le tenebre
ombra della morte
ombra nera
ombra profonda
vattene
il mio urlo e la mia spada
verso la stella
lo spirito dell'impavido vivrà; per sempre]











 

AnnaelSidel

Utente attivo
Aggancio all''episodio precedente: UNA STRANA PERGAMENA


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~~ VERCA SCOPRE L'ANONIMO POETA ~~
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Era da poco calata la notte, gli elfi non dormono mai... riposano, vanno in trance per una durata di 4 ore, si distaccano dalle fatiche; non fisiche, del Mondo... portano la mente altrove a rincorrere i loro sogni ed i loro desideri.
A parte questo dettaglio, la città non dormiva da mesi, il perchè?
Si era aperta una vera e propria «caccia» all'anonimo scrittore che si divertiva a lasciare pergamene appese agli alberi, infatti dopo la prima
[vedi: UNA STRANA PERGAMENA]
se ne erano susseguite delle altre con una cadenza abbastanza regolare. Il più sospettato? il Sovrano in persona.
Qualcuno aveva azzardato l'idea di andare direttamente dal Sovrano, prenderlo da parte e dirgli:
"mio Signore avete finito di andare in giro ad appendere pergamene!
lo sappiamo che siete Voi!
è che non capiamo il motivo del perchè volete restare anonimo!
siete abbastanza grande per questo genere di giochetti!"

era vero che Annael era noto per la sua pazienza e compresione, ma era altrettanto famoso per esser oltre ogni fuori misura;
nell'ordine: vanitoso, egocentrico, permaloso;
solo un pazzo avrebbe potuto «osare» rivolgere tali parole al Sovrano; assolutamente no; e non vi erano prove certe, quindi il responsabile andava colto sul fatto!
La curiosità in città si era talmente montata come una montagna di panna, la si poteva mangiare, la si poteva toccare, la si sentiva nell'aria.
Stimare una scala di quanto un Elfo può diventare curioso? impossibile...
Prendiamo la tradizionale festa di compleanno degli Umani, alcuni di loro hanno l'abitudine di «portarsi avanti» nel comprare regali; quindi scartiamo gli Umani che pensano ad un regalo «all'ultimo momento»; è giusto per capire e per cercare di stimare una scala.
Se ad un elfo che compie gli anni a Luglio, inizi a prendergli il regalo «prima» e l'elfo in questione; il festeggiato, lo viene a sapere...
apriti cielo!... l'elfo è capace di rivoltarti mezza casa; con fini stratagemmi, finchè non trova il regalo e lo scarta!
Questo non deve far pensare che per farti amico un elfo lo devi riempire di regali, non è un Nano, si ottiene l'effetto contrario.
Per farti amico un elfo lo devi riempire di «attenzioni» ma anche qui con "molta" e "sofistica" furbizia... se l'elfo sente puzza di
"ruffiano" non lo vedrai mai più.

Gli elfi avevano iniziato ad appostarsi in vari punti strategici della città, pronti a smascherare il colpevole; più che altro spinti dalla loro irrefrenabile curiosità che l'anonimo scrittore aveva scatenato. Volevano vedere in faccia l'autore delle poesie che tutto sommato non erano neppure malaccio.
Una giovane elfa; giovane... aveva 300 e passa anni, età che per gli elfi rientra ancora nel termine canonico di: giovane; Annael di anni ne aveva 8000 e passa e nessuno si era mai azzardato a dagli dell'Anziano.
Dicevamo dell'elfa, il suo nome vero era SELMACASSIË, ma da quando era entrata in società aveva preso il nome di:
VERCA che significa "selvaggio".
Da buona Elfa Scura si sentiva un pò... un pò tanto selvaggia...
VERCA si era andata a piazzare nell'angolo estremo Sud della città perchè la sua testolina selvaggia era arrivata ad una conclusione:
«se l'anonimo scrittore è Sire Annael, il Sovrano è ghiotto di frutta...
ergo che prima o poi verrà qui a mangiare fragole! io farei così!»

e già che c'era prese su qualche grossa fragola, poi rapida ed agile come tutti gli elfi prese posizione andando a nascondersi tra i rami del più vicino albero.
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Ora, se un elfo si nasconde tra i rami di una pianta o solo di un cespuglio, che sia di giorno o di notte e con qualsiasi tempo, non c'è occhio che lo veda, in più se indossa un abito adeguato al camuffamento nemanco un falco riesce a vederlo; da qui la leggenda che se un elfo resta vicino ad una pianta la sua pelle diventa dello stesso colore ed i capelli fioriscono.
Leggenda, però è verissimo che la Natura è in perfetta «simbiosi» con gli Elfi ed è la sua grande e potente alleata, quindi qualcosa di Vero c'è.
Per scovare un elfo serve l'occhio esperto di un'altro elfo, ma anche qui c'è un appunto importante... in questo caso prima dell'occhio arriva la mente, gli elfi percepiscono la presenza di qualsiasi creatura senza che questa se ne accorga.
Orchi: li fiutano a chilometri
Nani: rumorosi, li sentono a chilometri
Umani: meno rumorosi dei Nani e meno puzzolenti degli Orchi, i più goffi vengono percepiti oltre i 200 metri, i più abili entro i 200 metri; tenendo conto che un elfo armato di arco lungo; arma primaria e d'eccelenza di un elfo, è letale alla distanza di 150 metri, c'è da preoccuparsi.
Per non parlare dell'elemento: ACQUA; un elfo sente e percepisce una fonte d'acqua a distanze chilometriche, non esiste città elfica che sia stata eretta lontano dall'acqua.

Per tornare all'arte del celarsi alla vista altrui, un Umano potrà pensare:
«i bambini elfi non possono giocare mai a nascondino!» bhe un che di vero c'è... ma un elfo sa come nascondersi alla vista di un suo pari, ovvio l'esperienza gioca gran parte della riuscita.

VERCA con i suoi 300 anni, andò a nascondersi su un albero, sfidando un elfo di 8000 anni, convinta di poter sfuggire ai sensi di un «anziano» elfo; la gioventù fa far pazzie.
Se ne stava appollaita sul ramo in perfetto silenzio e talmente immobile da essere scambiata per un ramo stesso della pianta. Per l'occasione aveva anche indossato un vestito adatto al camuffamento: completo verde con tanto di mantello brunato; un camaleonte di passaggio la scambiò per una camaleonta fuori taglia, si scusò dell'equivoco e cercò sposa su altro ramo.
A parte lo spiritoso incontro con il camaleonte, la zona era deserta, VERCA pensò che forse sarebbe stato meglio andare al ballo di corte; era leggermente invidiosa nel vedere le amiche che «amoreggiavano» con i ragazzi ed erano riuscite a ottenere "già" il primo bacio, e andavo in giro a raccontarlo come una esperienza "meravigliosa"
Tutte quante tranne lei... baci, amore... un mistero... labbra secche... pensieri che si erano annidiati dentro la sua mente, ed è pericoloso pensare se; forse... nei paraggi era possibile che si aggirasse di nascosto un elfo di 8000 anni con una pergamena in mano.

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AnnaelSidel

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Passò un'altra ora; come se il tempo per un elfo fosse un peso... un ombra attirò l'attenzione di Verca, restò immobile e tratttene il fiato, evitò persino di pensare ma...
[Annael]"scendi dal quel ramo giovane elfa, sono 3 ore che te ne stai lassù... a che scopo?"

Verca non vedeva ancora bene l'elfo nascosto tra le ombre delle statue, riconobbe subito la sua voce, alzò gli occhi al cielo e pensò:

[Verca] **complimenti Verca! adesso sei nei guai... per non dire nelle pesti...
Sire Annael in persona... ma come accidenti ha fatto a vedermi!!??**

da buona elfa Scura ebbe l'inpulso di restarsene ferma, riluttante ad accettare l'ordine, venne salvata da un barlume di saggezza e lentamente scese dal ramo andando a porgere inchino salutando il suo Sovrano

[Verca]"mio Signore... lieta di vedervi in quest'ora in cui la notte è più profonda e buia e il gelo entra nelle ossa..."
[Annael]"buio? gelo?... sei affetta da qualche male giovane elfa? io vedo come se fosse giorno e con questa Luna piena più che mai la mia vista non teme ostacoli e il gelo non mi entra nelle ossa..."
[Verca]"è un modo di dire Sire..."
[Annael]"un modo degli Umani, vedi degli Umani qui vicino? ho forse l'aspetto di uno di loro?"

i pensieri di Verca si accavallano veloci
[Verca]**ecco! adesso ti fa tutta una morale elfica! sei contenta! ma non potevi andare a palazzo che stasera c'era il ballo!
...magari ci scappava pure un bacio...
no! sei voluta venire qui! tra le fragole e le frasche!...
si ci sono voluta venire taci!...
taci a chi!?
a te...! pensa hai baci lei! pensa se lo dice a nostro padre!
oh mamma... se lo dice a nostro padre siamo morte...!!!
siamo??!! sei morta!! io volevo andare al ballo!!**

Giovane mente di elfa scura, di facile lettura, accompagnata dalle espressioni del viso; ad un buon e «vecchio» elfo non scappa niente.
Verca mentre continua ad elaborare strani e assurdi pensieri nota che il Sovrano regge un rotolo di pergamena nella mano sinistra; la mano preferita di Annael, tutti sanno che il Sovrano è un «mancino nato» ma sa usare bene anche la destra.
Pergamena, Sovrano... 1+1= scoperto il misterioso poeta, per la giovane elfa far di conto era semplice e la curiosità troppa
[Verca]"Sire che avete nella mano?"
[Annael]"sai come si dice Verca, che la troppa curiosità a volte uccide... i tuoi occhi da elfa hanno già stramesso alla tua mente che è una pergamena... la mia voce incantatrice non può certo convincerti che si tratta di uno straccio per la polvere... ne convieni?...
si è una pergamena e la prossima domanda? perchè già immagino che ci sia una prossima domanda!"
[Verca]"si... può essere..."
[Annael]"no, può essere lo dico io!...
avanti ragazza, hai il coraggio di fare al tuo Sovrano un'altra domanda?"
[Verca]"ovvio!... cioè... se volete torno a nascondermi ed aspetto che la fissiate alla pianta...
dunque è vero che siete voi l'anonimo scrittore!..."
[Annael]"a quanto pare mi hai scoperto...
potrai andare dalle tue amiche a vantarti... amiche che sono tutte al ballo... mentre tu no!
ogni occasione è buona per trovare un elfo da sposare, magari un primo bacio sotto le stelle...
al posto di passare la notte a far da posta al Sovrano!"
[Verca]"ballo?... non ne so nulla..."
[Annael]"Verca... non mentire a me...
ti ho vista insieme alle amiche giorni fa, mentre eravate intente a leggere la data del ballo,
vi ho sentite far le smorfiose e parlar di baci e di trovar il vero amore"
[Verca]"Sire... posso farvi una domanda?"
[Annael]"ho altra scelta?...
il fatto che tu sia così schietta e decisa nel chiederlo mi fa temere il peggio,
del resto la mia carica m'impone devi doveri che devo rispettare...
è mi compito dar risposte al mio popolo... avanti sentiamo..."

L'elfa china lievemente il capo e con voce bassa
[Verca]"...quanto vi manca vostra moglie?
i suoi baci? la sua compagnia? non vi sentite mai solo?...
come fate a scrivere tali poesie?
perchè restare anonimo?"
L'elfo sospira e prendendo sottobraccio l'elfa l'invita a camminare con lui.

[Annael] "diretta, schietta e sincera la cara Verca...
domande personali e domande su un tema che ti stà a cuore,
e che fa e farà sempre rima con amore...
amare e penare...
amare e sognare...
quanto mi manca la mia defunta moglie?...
quando ti dicono che il Passato è morto e devi vivere il Presente,
ti rendi conto che il Passato non muore mai,
non si dimentica facilmente, è ancora nel Presente,
a volte vi rimarrà per sempre..."
[Verca]"avete scordato sfacciata...
scusate la mia arronganza mio Signore...
non volevo curiosare nella vostra vita è che solo vorrei sapere..."
[Annael]"Verca... mia moglie è morta ancora prima che tu nascesti, già altri mi hanno fatto questa domanda...
<sorridendogli>
tu dovevi andare al ballo, un elfa così bella avrebbe sicuramente rubato un bacio..."
[Verca]"si... il problema è che io non so cosa sia...
l'amore... sembra complicato..."
[Annael]"cos'è un bacio?... vuoi sapere cos'è un bacio? nulla di complicato! oh si...
può essere... un bacio è tutto o niente... labbra che s'incontrano...
di certo non sono due lumache che si lasciano dietro di loro una scia di bava!"
[Verca]"siete pure spiritoso! non avete capito!...
quindi è vero che si usa la lingua..."
sentendo il Sovrano ridere
[Annael]"se volete la potete tenere serrata tra i denti!
ma non credo che vi siano molti elfi che apprezzeranno...
no carissima, ho capito benissimo!
tempo al tempo e noi di tempo ne abbiamo in eterno,
non correre se non sai correre, usa il cuore e non la testa...
vuoi sapere cos'è un bacio?
il bacio più dolce? è stato l'ultimo,
un fantasma persistente sulle labbra del passato...
il bacio più affamato? è stato il primo,
riempito con la fame e la sete...
il bacio più affascinante? è stato quello che una volta staccate le labbra,
mi sono reso conto che mi aveva portato via il respiro e la vita..."
[Verca]"avete mai pensato di riprendere moglie?
si insomma... siete ancora piacente dietro quella vostra scorza ombrosa...
non siete così vecchio..."
[Annael]"AHH!... ma grazie! sei gentile Verca, ma vedi...
ho vagato alla ricerca di qualcosa, che cosa? non lo sapevo...
mi sono fermato al chiaro di Luna,
guardavo le Stelle per una guida... ma non c'era nessuno...
nessun percorso chiaro, solo un deserto inesplorato;
cammino, avanzo adagio e con flemma,
mi reggo ad un bastone e guardo il respiro farsi nebbia...
arrivo sempre al solito punto,
un punto che prima o poi ci arrivano tutti...
e dove si perde la speranza;
in quel punto non ti fai più domande perchè già conosci le risposte;
il respiro è nebbia e non vedi più una destinazione,
allora ti siedi su un bordo e guardi verso il basso,
andare avanti? sarà diverso?
io sono seduto là... su quel bordo,
a chiedermi se è l'inizio o è solo la mia lenta fine..."
[Verca]"se posso osare...
io vi sposerei Sire... <rossa in viso> ehm... dicono che avete il potere di vedere il futuro..."
[Annael]"gentile da parte tua Verca, nobili parole...
a te convien trovar più giovane elfo!
e sono, come dire... arruginito nell'arte del corteggiamento...
<ridendo> io non ho quel potere!
o meglio, io porto lo sguardo sempre avanti,
penso, rifletto, analizzo tutto ciò che può succedere,
e traccio un filo e poi un'altro ancora,
una fitta ragnatela...
alla fine io so cosa pensa il nemico ancor prima di colpire,
conosco ogni nostro nemico,
cosa pensa e come si comporta...
non è un potere magico... servono secoli su secoli d'esperienza...
ma conosco anche tutto il mio popolo,
so sempre cosa pensa e cosa vuole"

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AnnaelSidel

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Il Sovrano consegna la pergamena nelle mani dell'elfa
[Verca]"che ci devo fare?"
[Annael]"leggila, poi appendila a quel ramo,
e poi corri al ballo e avvertiti tutti quanti che hai scoperto chi è l'anonimo scrittore...
comunque la pergamena questa volta è firmata;
la curiosità è diventata troppa, gli elfi non devono correre dietro alle mie stranezze,
devono pensare a loro...
Verca... al ballo, non ci andare vestita di verde,
prima torna a casa e cambiati...
dammi retta, io vedo un bel destino nel tuo futuro..."
[Verca]"allora è vero che vedete nel futuro!!
no Sire!... io mi presento per ciò che sono!
se non sbaglio è una vostra legge! io sono questa, niente di più e niente di meno!
ehm... non avete risposto ad una domanda... come fate a scrivere così... bene..."
[Annael]"brava! hai ragione a rubar le mie parole...
che scrivo bene... può essere...
come faccio a mettere in parole le cose a cui penso?
quelle parole a volte dure come pietra?
parole malinconiche di un amor perduto?
e che mai ritornerà...
Verca non usar la logica,
la logica uccide ogni barlume di emozione,
ti blocca!
le logiche sequenze non riescono a farti formare frasi preziose,
la schiettezza filosofica distrugge ogni bel tocco...
solo tu puoi desiderare e provare, a volare via,
da quella cosa chiamata realtà...
un fuoco e una fiamma!
vedo una pagina bianca... sento una scintilla dentro il mio cuore;
la scintilla accende la mia mente, le braci iniziano ad ardere,
la fiamma si accende...
vuota e fredda è la pagina bianca,
il mio potenziale è quello che è...
la mano prude per una penna, io non sono uno scrittore...
ma la mia anima è di fuoco!
ogni pagina Deve! sentire la mia fiamma!
devo portare calore alla carta...
L'inchiostro nero scivola sul bianco della carta,
le storie nella mia mente sono una macchia d'olio che scorre,
per costruire la mia storia al suo posto...
la mia mano inizia a tremare, non perché è stanca,
ma perché non può muoversi abbastanza velocemente,
per seguire il flusso di parole che bruciano nella mia mente!
Le mie parole sono la mia forza, l'inferno della mia immaginazione
ha portato alla vita la pagina vuota e fredda...
le parole sono immortali, io non sono uno scrittore... ma la mia anima è di fuoco!
Questa pagina ha sentito la mia fiamma...
namarie Verca, mae du"

Il Sovrano sparisce e Verca dopo aver letto la pergamena esegue l'ordine del suo Sovrano.
Non si reca al ballo, resta li e continua a rileggere quella pergamena firmata dal Sovrano che lei stessa ha appeso al ramo; per ore e ore.
Non pensa più ad un bacio o a futuro amore.

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[Nota: Verca si sposerà 2 anni dopo con un elfo di nome Serentur; dalla loro unione nasceranno due splendide elfe di nome: Aranel e Nurtale.]
 

AnnaelSidel

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~~ PROLOGO ~~
Oltre alle Stelle‭; ‬intesa l’influenza del cielo di nascita che gli Umani identificano come i‭ ‬12‭ ‬Segni Zodiacali‭; ‬credenze e tradizioni sull’influenza dei Corpi Celesti sugli eventi Umani collettivi e individuali e la sua Divinazione è chiamata Oroscopo;
[citazione:‭ “‬astra inclinant,‭ ‬non necessitant‭” (‬gli Astri influenzano,‭ ‬ma non costringono‭) Tommaso d’Aquino‭]
oltre all’influenza delle Stelle gli Elfi sostengono che anche nel‭ “‬nome‭” ‬vi è il proprio destino, il ruolo primario spetta ai Genitori, poi viene l'elfo stesso ed infine la sua vita.

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~~ DA UN VESTITO AL NOME ~~
La Complicata "Arte" degli Elfi nel darsi un nome
(Annael spiega l'importanza di un nome Elfico)

Gli Elfi devono aspettare che il loro Sovrano esca dalle sue stanze e si rechi in visita alla città,‭ ‬solo allora cercano di tenerlo bloccato nella speranza che dia qualche lezione sulle Antiche Tradizioni del Popolo delle Stelle.‭
Solo lui‭; ‬il più anziano tra loro,‭ ‬è in grado di riportare la mente indietro nel tempo,‭ ‬il problema è che quando inizia a parlare c’è il rischio che la spiegazione duri per giorni o che da un argomento salti ad un'altro perdendo la logica del discorso.
Non importa,‭ ‬gli Elfi sono sempre desiderosi di apprendere e se ne restano lì incantati ad ascoltare l’oratore,‭ ‬o un cantore,‭ ‬o un musicista,‭ ‬o restano a fissare una danza‭; ‬ovvio che se gli sale la noia spariscono in un lampo senza che nessuno se ne accorge.
Di solito ciò avviene con le stirpi degli Umani e dei Nani,‭ ‬le delicate orecchie a punta Elfiche difficilmente‭ “‬sopportano‭” ‬i discorsi‭ “‬noiosi‭” ‬di queste stirpi‭… diciamo che a volte è proprio il suono del loro idioma ad «urtare» il fine udito degli Elfi... agli Elfi piace ascoltare il battito d'ali delle farfalle, il rumore dell'acqua, il ronzio delle api... comunque per non far torto a nessuno ‬diciamo che alcuni Umani sono nel loro piccolo anche degli ottimi poeti e musicisti‭; ‬senza scordarsi delle Arpe dei Nani che sono persino invidiate dagli Elfi‭; ‬meglio puntualizzare conoscendo la‭ “‬permalosità‭” ‬della stirpe degli‭ “‬scava buchi‭”‬.‭

Fortuna vuole che Sire Annael quel giorno era uscito per recarsi a controllare l’ampliamento dell’edificio della Seta
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ovviamente la sua nota‭ “‬vanità‭” ‬vide giusto farsi fare un bel vestito:‭ “‬già che sono qui‭…” ‬disse Lui al sarto che rispose:‭ “‬certo Sire,‭ ‬ho appena preso un vostro grande alleato‭… ‬uno specchio nuovo nuovo‭! ‬Spero che riesca a contenere la vostra vanità‭! ‬È alto‭ ‬4‭ ‬metri e largo‭ ‬3‭! ‬Prego,‭ ‬la Stanza degli Specchi è stata spostata sul lato Est dell’edificio‭…”
Annael sollevò il ciglio e con voce pacata:‭ “‬vanitoso io‭?‬...‭ ‬può essere‭… ‬amico mio la vanità non è un difetto‭! ‬Il difetto è l’invidia degli altri‭! fossi in te terrei a bada il tuo sarcasmo...” ‬il sarto rise e rispose:‭ “‬certo,‭ ‬certo‭! ‬Attento Sire non credo che la vostra coda da pavone passi per la porta‭… ‬cortesemente la potete chiudere‭?” ‬il Sovrano guardò torvo il sarto:‭ “‬carissimo Nathron‭ (‬tessitore‭) ‬tu stai approfittando della nostra amicizia che ci lega da anni‭!... bada, ti ho già detto...”
Per porre fine alla discussione il sarto stese sul bancone un nero tessuto con ricami in argento:‭ “‬che ne dite‭? ‬Sentite quanto è leggero‭… ‬Sire non sarebbe il caso d’indossare qualcosa di più‭… ‬frizzante‭… ‬colorato‭… ‬il nero è pesante‭… e poi siete già magro di vostro!
‬poi volete sempre i ricami che sembrino una ragnatela‭!! ma ci credo che non trovate ancora un'altra sposa!
più che un elfo sembrate una tarantola!”

Il Sovrano intento ad osservare il tessuto fece finta di non aver sentito‭; ‬di recente troppi suoi carissimi amici gli stavano facendo‭ “‬pressione‭” ‬per ritrovare una sposa,‭ ‬per questo non usciva mai e vedeva raramente altre persone.
Facendo cenno al sarto:‭ “‬ottimo,‭ ‬lo prendo‭… ‬amico mio sapete nella cultura umana cosa simboleggiano il ragno e la sua Tela,‭ ‬il lupo,‭ ‬l’orso,‭ ‬un bosco ed una grotta‭?” ‬il sarto fece cenno di no con il capo,‭ ‬Annael sorrise e prima di uscire disse sulla porta:
‭“‬segui quanto ti dico... e fanne tesoro...
appena la Luna sorge e la Notte scende,‭ ‬un Lupo alza la testa e ulula alla Luna‭…
un grido di sfida,‭ ‬un suono solitario‭…
in un altro mondo una lampada illumina una strada,
su quella strada‭; ‬apparentemente tranquilla,‭ ‬c’è un vecchio‭…
che cammina in compagnia di un Orso‭…
ad ogni passo fanno i conti ed il vecchio sorride felice con la sua vita‭…
l’Orso invece trova una Grotta per l’arrivo dell’Inverno‭;
ai margini di questa nostra città c’è un Bosco‭…
in quel Bosco un Ragno si sveglia agitando la sua Tela‭;
ascolta e aspetta‭… ‬la sua Tela è sensibile ad ogni rumore‭…
sempre in quel Bosco c’è una Grotta dove nessuno si avventura‭;
quella Grotta è la tana dell’orso‭…
se qualcuno si avventura il quel Bosco,‭
arriverà a scoprire che gli alberi sottili si aprono su un campo verde‭…
su quel campo un Lupo alza la testa verso le Stelle e ulula alla Luna,
il Ragno tesse una nuova tela e l’Orso si sveglia dal letargo‭…
è il primo giorno di Primavera‭… ‬Namarie Nathron‭”

il sarto resta a bocca aperta; riflette a lungo ed infine l'unica cosa che riesce a fare è,
grattarsi la testa. La trama e ordito di un vestito è meno complicata della testa del suo Sovrano.

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Lasciato l'edificio del sarto, Annael imbocca il vialone principale che conduce verso il Municipio, può il Sovrano di Ire Loissea passare inosservato? ovvio che no...
Intercettato e bloccato da uno «stormo» di giovani Elfi viene invitato; diciamo trascinato verso un vicino giardino dove gli viene chiesto di raccontare la complicata CARME (arte) degli Elfi nel darsi il nome.
Manca poco all'ora di pranzo, per non vedersi sfuggire il Sovrano gli elfi allestiscono subito un banchetto all'aperto grazie al supporto delle loro madri; che ovviamente prendono al volo l'occasione di ascoltare Annael.
Sapendo che il Sovrano potrebbe «allungarsi» giorni interi per questa spiegazione; Annael è notoriamente lento... gli elfi non si fanno mancare nulla, riovvio che vengono scelti per primi i cibi preferiti dal Sovrano, almeno non troverà la scusa di abbandonare il luogo e lasciare in sospeso la discussione.

Latte a litri; due mucche che se ne stavo tranquille a pascolare, vengono prelevate e portate di peso al giardino; per fortuna la mucca è una creatura dotata di molta pazienza e sono ben felici di aiutare gli elfi.
Annael ama il latte, e non ama le uova, una volta gli chiesero il perchè e lui rispose: «alla mucca gli stringi le tette ed esce il latte, l'uovo del pollo da dove esce?...non serve stringere è lui che spinge...» mai visto Annael bere o mangiare un uovo.
Secondo liquido: birra; scura, prodotta dai Nani che solo in questo caso le Stelle abbiano in gloria nei secoli nei secoli.
Sul prato vengono poi sistemati barili di idromele e vino elfico, dolcetti al miele e alla panna; formaggi freschi e stagionati, chili e chili di frutta, in modo particolari i frutti del bosco; pane, pan dolce e pan focaccia; vasetti di ogni tipo di miele; torte di ogni genere, il menù viene chiuso da cestini di funghi di cui gli Elfi ne sono ghiottissimi.

Tutto è pronto, gli elfi sono già a bocca aperta in attesa che Annael inizi a parlare; anche le due mucche trovano un posto per ascoltare l'elfo; un terremoto, un uragano non avrebbe smosso nessuno.
Annael ringrazia e con flemma inizia a sedersi su una radice sporgente; 20 minuti vengono buttati solo per trovare la postura giusta; le mucche commentano: «MUUU!» che nell'idioma mucchese significa: iniziamo bene... è già lento da adesso... ci manda il latte in acido!
Altri 20 minuti per studiare il tono giusto ed altri 20 minuti per studiare l'espressione del viso, morale la prima ora passata ad aspettare le «grazie» del Sovrano... ci stà... è un Re, il farsi desiderare fa parte del ruolo ed inoltre è Annael.
La vista acuta degli Elfi ha preso di mira e focalizzato le labbra del Sovrano, queste iniziano ad aprirsi lentamente e finalmente ne esce il suono.

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AnnaelSidel

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Aggancio al racconto:
[parte II]

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La voce del Sovrano arriva cristallina nelle orecchie a punta degli Elfi:
"carissimi, amati fratelli e amate sorelle, felice di vedervi riuniti... vado subito al dunque...

(per fortuna pensarono subito tutti; mucche comprese)
il nome di un Elfo o di un Elfa è importantissimo! li rappresenta sotto ogni aspetto è il loro percorso di Vita Immortale...
la formula è semplice, un elfo o elfa
RICEVE il nome alla nascita, lo può CAMBIARE solo UNA volta nella vita, e dopo aver CAMBIATO il vero nome altri nomi si possono PRENDERE... quindi la formula è: RICEVE, CAMBIA, PRENDE.
Un elfo o elfa RICEVE 2 nomi solo dai genitori; uno dalla madre ed uno dal padre; i 2 nomi RICEVUTI si posso CAMBIARE tramite e solo l'intervento del padre, oppure l'elfo o l'elfa decidono loro stessi di CAMBIARSI i loro nomi; con il proseguirsi della vita un elfo o elfa possono PRENDERE altri e diversi nomi che in questo caso sono da considerare, SOPRANNOMI, DIMINUITIVI, VEZZEGGIATIVI ed altro; li PRENDONO da loro stessi assegnandosi un SOPRANNOME o preso da altri elfi.
fin qui tutto chiaro? <silenzio totale>
bene... ecco la prima difficoltà... le stirpi degli Elfi... come sapete nel nostro idioma non esiste la parola:
NOME, non c'è... quindi un Elfo Scuro non potrà mai usare la frase:
il mio NOME è Annael Sidel
tanti secoli fa io stesso ho «imposto» una legge che vieta agli Elfi di usare il verbo AVERE, l'ho cancellato, eliminato! è ho introdotto nel nostro linguaggio il verbo ESSERE... un elfo Scuro si presenta sempre per ciò che è!
CUIA IM ANNAEL SIDEL! io SONO Annael Sidel!
io SONO questo, niente di più e niente di meno...
per le altre stirpi invece esiste la parola
ESSE che significa: NOME RICEVUTO, sotto inteso, dai Genitori, per loro è facile presentarsi:
inya Esse Annael Sidel; il mio nome è Annael Sidel.
<lunga pausa per poi riprendere>

a parte le regole grammaticali è molto difficile che un elfo si presenti per primo e che dica il suo nome; vero o falso che sia, di certo non dirà mai il suo vero nome ad un Umano o ad un Nano... a pensarci bene è già tanto che al primo incontro degnerà di uno sguardo tali stirpi...

Torniamo alla radice
ESSE; nome RICEVUTO dai genitori; il VERO nome dell'elfo o dell'elfa; esistono 2 generi di ESSE (nomi) quello della Madre e quello del Padre.
Il primo è sempre quello assegnato dalla Madre quando ancora porta il figlio in grembo ed è molto importante, in alcuni e rari casi è importantissimo!
Le Femmine Elfiche sono dotate di una percezione eccezionale, si dice che anche le Femmine Umane abbiano un «sesto Senso» visto che il rapporto tra Elfi è Umani è triplicato, un Elfa in attesa di un figlio ha il 12° senso! o il 24°... bhe fate voi... far di conto non è il mio forte...
Un elfa sa già il sesso del figlio che porta in grembo con una percentuale del 90%! raramente per non dire mai si sbaglia!

L'ESSE; il NOME che il Feto RICEVE dalla madre si chiama:

AMILESSE ‭(‬matronimico) notare la presenza della radice ESSE.
Mia madre quando ancora mi portava in grembo mi diede l'AMILESSE di:
HERUANNO MINYAR
che significa: Dono del Signore, unico a guidare
per spiegare il perchè di questo strano nome mia madre disse di aver avuto una «percezione» un presentimento... una visione... e disse:
«mio figlio è unico, egli sarà l'unico Re capace di guidare gli elfi scuri attraverso il loro destino»

In questo caso il nome dato dalla madre in attesa che ha avuto questa Visione sul destino del proprio figlio, non viene più chiamato AMILESSE ma diventa:

AMILESSE TERCENYA‭ (‬matronimico illuminante‭)
‭e come ho già detto le donne Elfe raramente si sbagliano sul «destino» dei loro figli, e noi tutti sappiamo quanto il popolo degli Elfi crede a questa cosa.
‭Quando gli elfi vengono a sapere che nascerà un elfo o un elfa in possesso di un nome avuto tramite una ‬
AMILESSE TERCENYA, ancora prima che nasca iniziano a portargli rispetto e vista la loro curiosità non vedono l’ora di vederlo all’opera.‭
Altro passo complicato... dove entrano in gioco i sessi... noi Elfi; contrariamente agli Umani abbiamo un enorme rispetto per le Elfe, alcune non sono portate per l'arte del combattimento, le Elfe vanno in battaglia quando il pericolo è troppo elevato, preferiscono mantenere un ruolo di aiuto mentale, tutti noi Elfi sappiamo delle loro grandi capacità di pensiero... oltre al sesso rientra in gioco anche la stirpe, le Elfe Scure contrariamente a quelle delle altre stirpi sono più portate all'uso delle armi e al combattimento al punto di essere migliori di un elfo; quindi è veramente raro che un Elfa Scura riesca ad avere una chiara e netta visione; una AMILESSE TERCENYA, sul destino del figlio.
Si dice che alcuni Elfi; maschi ma di più le femmine, siano in grado di manipolare il pensiero.
‭Prima vi ho parlato che un elfa in attesa può avere una:

AMILESSE TERCENYA
su questa «percezione Illuminante» gli Elfi ci credono molto, è un‭ “‬pensiero‭” ‬ben chiaro che l’elfa‭ “‬sente‭” ‬dentro di lei, si dice che gli venga trasmesso dalla mente del figlio che porta in grembo... si dice che un Elfa in attesa ha un potere superiore a chiunque!
Per uno strano motivo... una percezione:‭ ‬AMILASSE TERCENYA
viene chiamata... diciamo trasformata, dal popolo degli elfi con il termine:

ESSE TERCENYA‭ (‬nome illuminante‭)
o‭ ancora peggio in:
ESSE APACENYA‭ (‬nome premonitore/visionario‭)
‭perchè dico in peggio... tutti noi sappiamo il significato della radice:
APACEN!
‭questa parola manda letteralmente in crisi l'intero popolo degli Elfi!

l’APACEN è quella che gli umani collocano tra le MAGIE‭; ‬la magia è qualcosa che la scienza non si riesce a spiegare ben sapendo che si tratta di un trucco fatto dal MAGO.‭
E‭’ ‬una teoria UMANA,‭ ‬gli Elfi credono che esistono diverse‭ “‬forme‭” ‬di MAGIA,‭ ‬alcuni elfi si definiscono creature MAGICHE,‭ altri sono proprio «convinti» di esserlo!
Questa MAGIA è la: «consapevolezza di essere se stessi! in simbiosi con tutto ciò che ci circonda e che ci aiuta!»

La differenza tra noi e gli Umani è proprio questa, un Elfo Immortale prende coscienza di se stesso e gli resta per l'eternità; quando questo accade ad un Umano è ormai vecchio, gli Umani devono Addestrare sempre le loro nuove truppe, gli Elfi no... per questo motivo gli Umani andranno sempre a morte certa contro gli Elfi
<gli elfi iniziano a temere che Annael cambi argomento, i Sidel sono la Casata Militare degli Elfi Scuri> dicevo...

APACEN significa:‭ ‬premonizione,‭ ‬visione‭; ‬capacità di leggere nel pensiero o di comunicare attraverso il pensiero a lunghe distanze‭; ‬la capacità di leggere e mettere a nudo lo spirito di chi ti sta di fronte.
Un potere misterioso... anche noi elfi fatichiamo a trovare una spiegazione, accettiamo di cuore questa MAGIA, solo le Femmine sono in grado di avere degli APACEN, anche se non aspettano un figlio...
inizio ad aver la gola secca..."

Al dir del Sovrano 6 elfi scattano veloci, per non sbagliare gli vengono portati un boccale di birra, un calice di idromele; ovviamente l'occhio del Sovrano cade subito sulla birra.



 

AnnaelSidel

Utente attivo
Aggancio al racconto:
[parte III]
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Tutti aspettano che Annael finisca di bere la birra, chiedendosi se il Sovrano è di Luna buona e andrà avanti con la spiegazione; anche le due mucche se lo chiedono.

"Il secondo‭ ‬ESSE (nome) RICEVUTO è quello del padre e si chiama:

ATARASSE‭ (‬patronimico‭)
al momento della nascita il padre impone il nome al figlio, questo nome non è il classico «cognome» degli Umani e neppure un loro classico «secondo nome»; no, il padre deve trovare un nome che va ad "accrescere" la percezione della moglie, completandone eventualmente il senso.
Mio padre quando venni alla luce mi diede il nome di: PALANTIR
il mio VERO nome è:

Heruannon Minyar‭ [‬AMILESSE TERCENYA/madre‭] ‬Palantir‭ [‬ATARASSE/padre‭]
(dono del signore, unica guida dallo sguardo lungimirante‭)
In poche parole i miei genitori hanno annunciato a tutti gli elfi che era nato un elfo in grado di vedere il futuro e che un giorno sarebbe stato la loro unica guida,‭ ‬un Re‭; ‬e non si sono sbagliati...

Ora, è tale il rispetto verso i genitori e i nomi RICEVUTI da loro, che un elfo è restio ad usarli! ‬non si possono usare al di fuori della propria famiglia.
Solo la madre,‭ ‬il padre,‭ ‬i fratelli e le sorelle e la parentela famigliare, usano; forse... tra di loro i VERI nomi...MAI in presenza di altri elfi che non solo legati alla sua parentela! E' capitato che un marito abbia confidato alla sua sposa il suo vero nome dopo 1000 anni! e lei non aveva mai insistito nel saperlo...
A questo punto si pone un problema, i giovani elfi devono entrare in «società» e come fanno se non possono usare i loro veri nomi?

i veri nomi devono essere CAMBIATI altrimenti quell'elfo o elfa resterà sempre anonimo... con chi ho parlato?... bho...
per entrare in società deve intervenire il padre; oppure l'elfo o l'elfa decidono loro stessi di CAMBIARSI i nomi RICEVUTI.
Questo avviene molto tardi... noi Elfi siamo molto... molto legati agli affetti famigliari, dei veri e propri mammoni e mammone! gli Elfi arrivano persino a toccare punte di un attaccamento morboso verso i propri genitori! un padre deve sudare anni e anni per riuscire a convincere il figlio o la figlia a sposarsi! e guai a chi tocca i loro legami famigliari!

Un elfo diventa completamente maturo; o se preferite in età adulta, a‭ ‬100‭ ‬anni indipendentemente dal sesso... ha questo «istinto» nel restare il più a lungo possibile in famiglia; ci sposiamo tra i 200 o 300 anni, se arriviamo a 400 anni senza nessuno al fianco c'è il rischio... forte, di restare zitelli o zitelle... un Elfo ama una sola ed unica volta nella sua vita... <una pausa; schiarisce la voce e riprende>
Se è il padre a decidere di CAMBIARE il nome ai figli per farli entrare in società; i figli devono essere favorevoli al desiderio del padre, e devono essere in età adulta, ovvero dai 100 anni in su.

Se è il figlio o la figlia a volersi CAMBIARE il nome, l'età parte al compimento del 10° anno in poi.
Il CAMBIO del nome viene effettuato in presenza di tutti gli elfi della sua stirpe, è una Cerimonia che noi tutti conosciamo, la famosa:
ESSECILME CILMESSE
notate la radice ESSE (nome) presente in entrambe le parole. Questa «cerimonia» può essere chiesta solo UNA volta nella vita!
Avviene in 3 fasi... e sappiamo quanto siano lunghe...
prima fase; il padre inizia ad elencare tutta la discendenza di suo figlio o figlia; questa fase si chiama:

ESSECARME‭ (‬enumerazione degli avi,‭ ‬discendenza‭) ‭notare sempre la radice ESSE (nome)
Più il padre torna indietro nella discendenza,‭ ‬più dimostra alla società che la sua è una famiglia di prestigio.
Gli elfi a loro volta per verificare che la memoria del padre non sia andata in aceto...‭ ‬mentre lo ascoltano elencare gli avi,‭ ‬a loro volta usano la loro memoria dando inizio alla seconda fase che si chiama:

ESSECENTA‭ (‬indagine profonda sulla discendenza‭) notare sempre la radice ESSE (nome)
per verificare che il padre stia dicendo il vero... non ci sono mai problemi; primo la memoria di elfo è salda come roccia e secondo: noi elfi siamo incapaci di mentire! Quando le due fasi sono finite, tocca al figlio.
Se l'elfo o l'elfa ha un età che va dai 10 fino ai 99 anni, deve dimostrare di conoscere e sapere «perfettamente» l'idioma della sua Stirpe di appartenenza.
Se passa l'esame porta a termine la cerimonia e annuncia:
«tramite l'ESSECILME CILMESSE io cambio il mio nome in Annael Sidel!
che significa: Dono a Voi una Stella Brillante!»
Io ho fatto questa cerimonia all'età di 10 anni...
Ne il padre, ne i figli, durante il novero degli Avi e dopo, non devono MAI dire i loro VERI NOMI!


A questo punto possiamo asserire che la vera vita di un elfo inizia quando entra in società, e con il suo nome CAMBIATO si farà conoscere dal popolo degli elfi che a quel punto diventeranno tutti suoi fratelli e sue sorelle.
Il vero percorso di vita ha dunque inizio e tante cose possono succedere... e noi sappiamo quanto ci piace giocare sulle parole e sui nomi... noi sappiamo quanto ci piace affibbiare i soprannomi... l'elfo e l'elfa inizia a PRENDERE questi soprannomi.
EPESSE; soprannome... diminuitivo...
Deve essere sempre lusinghiero e rispettoso,‭ ‬scherzoso‭; ‬MAI peggiorativo ne offensivo.
Di questi EPESSE; notare sempre la presenza della radice ESSE; se ne possono prendere a centinaia durante il corso della vita immortale di un elfo, soprannomi o diminuitivi che lo raffigurino o rappresentano qualsiasi cosa accaduta nella vita dell’elfo.
Io ho preso l'EPESSE di SOLONEL dal popolo degli elfi per la mia passione per le poesie.
Sono anche conosciuto con l'EPESSE di ATAR ANAR, anche questo preso da voi, che significa Grande Padre.
Sempre gli elfi mi diedero l'EPESSE di UM UNGOL, il ragno cattivo, durante i 600 anni di guerra; sempre in guerra venni chiamato Luce Vendicatrice dagli Umani nostri alleati, i Nani mi conoscono con l'EPESSE di: MALTO NERO, perchè gli compro a suon di Gemme Elfiche la loro birra scura... io invece mi sono preso da solo questi EPESSE: MIN, DAE DINEN, e NATH NUR"


Il Sovrano si alza sistemandosi il vestito, indicando le due mucche:
"ehi! adesso vi riconosco! ero presente quando siete venute al Mondo! tu sei Iuth e tu sei Rust! Andiamo ragazze che manca poco all'ora della mungitura... cari fratelli, amate sorelle, lieto di aver passato queste ore con voi... Namarie"
Il Sovrano s'inchina e si allontana con le due mucche che lo seguono trotterellando con un muso felice:
[Iuth]"muuuu!... muuu... muuu...."
[Rust]"muu muu!... muu muuu"


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Gli elfi si alzano e rispondo all'inchino ed il giardino si svuota, volti felici ma nello stesso tempo tristi e pensierosi, chissà quanto tempo dovranno aspettare per una prossima lezione.

[nota del traduttore]
Traduzione dal mucchese:
[Iuth]"saremo munte dal Sovrano in persona! ma ci pensi?!"
[Rust]"taci... son già tutta sudata! ho brividi fino all'ultimo pelo della coda!"

 

AnnaelSidel

Utente attivo
Tratto dal manoscritto: Uccidere non è facile.

~~ LA RIFORMA MILITARE DI ANNAEL SIDEL
L'AVVENTO DEL NOSS DAGOR ~~

Gli antichi Sovrani Elfici confidavano troppo sulle capacità degli Elfi in guerra, affrontavano i nemici in campo aperto; non che sia un errore ma questo dipende da che "nemico" tisi schiera di fronte.
Gli Elfi seguivano sempre un loro stile, non erano imprevedibili, erano ligi e rispettosi di mantenere gli ordini ricevuti dai loro Comandanti non uscivano mai da uno schema ben preciso.
Inoltre in quel periodo gran parte della loro «innata» potenzialità era frenata da un armamento decisamente non adatto e troppo pesante per la corporatura di un elfo.
Numerose Elfe bramavano ed erano pronte ad entrare tra i ranghi militari, ma andavano a scontrarsi contro la politica, il pensiero e la legge degli Antichi Sovrani; inoltre la loro corporatura; più esile dei maschi, le rendeva completamente inadatte per indossare ed usare quel genere di «armamentario».

Per circa 300 anni questo era il classico Armamento degli Elfi.
Tutti indossavano un:
‭CASSA o CAZMA [elmo]
‭questo riduceva il campo visivo; la vista è un punto di forza degli Elfi.
‭La corazza in cuoio non venne mai presa in considerazione; forse per via della loro «vanità» e nell'arte di saper forgiare i metalli, gli Elfi optarono subito per corazze in ferro, ci furono Elfi che si fecero forgiare persino armature in acciaio.
‭L'aspetto visivo e la loro efficacia era anche pregevole, ma il loro peso andò a danno di altre «innate» doti degli Elfi: agilità, velocità, destrezza; persino il loro gran senso d'equilibrio ne risultò compromesso.

‭Schierati nella truppa vi erano:
ECHTAR [guerrieri]
‭armati di: ECET [spada corta a doppio taglio; tra i 30 e 45cm]
‭portavano anche un: SANDA o TURMA [scudo tondo o rettangolare]

ECHTYAR [lancieri]
‭armati di: ECHTE [lancia; giavellotto]
‭anche loro portavano sempre un: SANDA [Scudo]

‭Per fare un paragone gli:
‭ECHTAR [guerrieri] erano la fanteria pesante
‭mentre gli:
‭ECHTYAR [lancieri] erano la fanteria leggera.
‭Ma gli elfi non hanno mai fatto questa differenza tra Fanteria Pesante e Leggera; sia Guerrieri che Lancieri venivano schierati nelle stesse file.
‭Sia ECHTAR che ECHTYAR erano armati anche di PICCHE.

‭Nota: la PICCA veniva chiamata nella lingua Elfica:
AICALE [punta] o TILDE [punte]
per differenziarla dalle armi da: RISTA [taglio]

‭I più attenti lettori avranno notato che manca un arma:
QUINTA [arco] in lingua Arcaica; si evolse nel termine: CU [arco]
nessun Elfo portava un ARCO.

‭Neppure l'avvento di truppe Professionali o di professioni legate alla MAGIA; in special modo i Necromanti, fece cambiare agli antichi Sovrani lo stile di combattimento.
‭Gli Elfi il più delle volte si piazzavano in formazione DIFENSIVA pronti a sostenere l'urto del nemico, i Comandanti davano solo 2 semplici ordini difensivi.
‭Grivano alle schiere: SANDASTAN CARACSE!
‭SANDASTAN [barriera di scudi; formazione difensiva fatta da due file compatte di scudi]

‭e
‭CARACSE [barriera di picche]

‭L'unico ordine di attacco veniva dato agli ECHTYAR [lancieri] ed era:
‭NERNECHTA!
‭NERNECHTA [formazione di fanteria in punta di lancia, raccolta a forma di triangolo per caricare su brevi distanze contro un nemico che sta per raccogliersi ma non si è ancora organizzato o contro una formazione difensiva su un terreno scoperto]


Possiamo anche ammettere che andare a «sbattere» contro un muro di scudi formato da Elfi non era una cosa «piacevole» con tanto di Picche che stavano li aspettare il nemico; ma 2 ordini difensivi ed 1 solo di attacco, non erano certamente il massimo per un esercito di professione.
Possiamo anche ammettere che se agli Elfi gli fai fare sempre la stessa cosa per secoli e per secoli, è ovvio che la faranno benissimo, ma il nemico non è uno sciocco che se ne resta lì a prendere colpi.

‭Il nemico iniziò a prendere le «misure» all'esercito degli Elfi, così dopo brillanti vittorie gli Elfi si presero sonore «bastonate» fino ad arrivare quasi al limite della loro estinzione.
‭Una politica che costò la «separazione» tra le stirpi, gli Elfi Scuri presero quasi subito le distanze dagli Antichi Sovrani e fecero rotta altrove.
‭Tra mille travagli e peripezie; morti gli Antichi Sovrani, gli Elfi Scuri ottennero la loro completa libertà da un sistema che non gli era mai andato a genio visto che la loro stirpe è quella degli Elfi Avarin [elfi riluttanti] coloro che sono sempre pronti a rigettare qualsiasi cosa gli venga imposta.
‭Per antica tradizione un popolo non può essere mandato allo sbando, ogni stirpe deve avere un Sovrano che lo guidi, gli Elfi Scuri non furono da meno; gli Elfi vogliono essere diretti da un Sovrano, scelgono e preferiscono sempre la Monarchia Assoluta
‭Sul trono degli Elfi Scuri salì la Moglie di Annael Sidel; la Regina non potè portare al suo fianco il marito perchè su Annael pesava una grande accusa: l'elfo faceva uso della MORGUL; la magia nera, ne era il promotore e la favoreggiava.
‭Gli Elfi Scuri seguivano ancora l'Antica tattica militare, di conseguenza si ottenevano meno vittorie e più sconfitte. La Regina a quel punto ebbe l'idea di un «consiglio Militare» e fu allora che stranamente si presentò tra gli elfi scuri uno «stranissimo individuo».

‭Fece la comparsa uno strano individuo di nome: NATH NUR.
‭Vestiva interamente di rosso, il volto era completamente fasciato da bende e si sorregeva con un bastone. Diceva di essere un Elfo caduto nelle mani del nemico e di essere riuscito a fuggire; strano, i nemici non fanno prigionieri Elfi, li uccido.
‭La Regina non volle sentire ragioni, non solo promosse il NATH NUR a suo personale consigliere militare, ma gli affidò completamente il Comando dell'intero Consiglio Militare e dell'esercito.
‭In realtà sotto le spoglie del NATH NUR si celava il marito Annael Sidel, che a quel punto e tramite la moglie ebbe pieno potere sull'esercito e diede inizio alla più sconvolgente riforma militare elfica tutt'ora in uso dopo 6000 anni.

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IL NATH NUR ISTITUISCE I NOSS DAGOR

NOSS DAGOR, ovvero: CLAN DA COMBATTIMENTO/ CLAN DA BATTAGLIA
‭è una unità tattica strategica militare formata da 500 elfi.
‭Basta schieramento su 2 file, via l'elmo e l'armatura, via lo scudo, via le picche e lancia.
‭L'arma principale diventò: l'ARCO.
‭Chi voleva poteva portare una spada alla cintura o 2 lunghi pugnali dietro la schiena; tutti dovevano avere il pugnale alla cintura.
‭Libero accesso alle Elfe tra le file del Noss Dagor.
‭Anche l'abbigliamento venne completamente stravolto:
‭semplici vestiti con cappuccio e mantello, il colore cambiava a conforme del terreno; gli elfi ripresero le loro doti di agilità e velocità.
‭Iniziò uno studio profondo sull'arte del «camuffamento» ed i sarti elfici erano in grado di tessere vestiti e mantelli che una volta indossati facevano «sparire» l'elfo alla vista dei nemici al punto da essere considerati «magici».

‭L'arco diventò l'arma primaria: lungo, piatto, ricurvo; un elfo armato di arco mirava e tirava da distanze che un Umano considerava impossibili, inoltre centrava sempre il bersaglio sia di giorno che di notte e con qualsiasi tempo.
‭Inseguire gli elfi era impossibile, non lasciano tracce del loro passaggio, non c'è orma che resta ne sulla neve, sabbia o fango; foreste e boschi diventarono gli alleati degli elfi.

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AnnaelSidel

Utente attivo
Tratto dal manoscritto: Uccidere non è facile. [segue sopra]

Ogni NOSS DAGOR è formato da 500 ELFI: LEFCHARAM (500 elfi)
al comando di ogni NOSS DAGOR c'è il: CONUI NOSS DAGOR (Comandante Clan Battaglia)
Il NOSS può combattere come unità coesa, o insieme ad altri NOSS, o essere diviso in altre piccole unità chiamate:
HARAN (numero di Elfi compreso tra i 200 e i 100 )
nel caso venga diviso il comando di queste piccole unità viene affidato ai: CAREL CONUI (Vicecomandati)

Un HARAN [100 elfi] resta sempre al fianco e al Comando del Conui Noss Dagor sia come unità da combattimento ma facente funzione di guardie del corpo.

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La professione più importante all'interno del NOSS DAGOR è:
HADOR (arciere)
il Noss Dagor diede agli elfi la possibilità di combinare le loro doti e di diventare dei veri professionisti a tutti gli effetti.
Nelle sue fila militavano:
HADOR DAUG (arciere guerriero)
HADOR GOLLOR (arciere mago)
GOLLOR LUTHOL (mago incantatore)
GOLLOR BERIOL (mago protettore)
NESTOL (guaritore)
MORGOL (necromante)


[nota: formazione del NOSS DAGOR di ANNAEL SIDEL; VII° SECOLO]
CONUI NOSS DAGOR: ANNAEL SIDEL
CAREL CONUI: BACHAM FALME; ORGOF FARGIL

il Noss poteva essere diviso in 3 Haran:

1° haran [100 elfi] al comando di Annael
80 Hador
20 Morgol

2° haran [200 elfi] al comando Bacham
100 Hador
50 Hador Gollor
30 Gollor Beriol
10 Nestol
10 Morgol

3° haran [200 elfi] al comando Orgof
100 Hador
50 Gollor Luthol
25 Gollor Beriol
25 Morgol

I successi sono immediati, il NATH NUR consegnerà alla Regina il tomo:
GOWEST ERIN AUTH (trattato sulla guerra)
e 300 anni dopo consegnerà una seconda edizione:
GOWEST ERIN GÛL EN AUTH
(trattato sul lungo studio della guerra)
La tattica degli Elfi è stata completamente modificata, gli elfi la chiamano:
NIBEN AUTH (piccola guerra) gli umani la identificano con la tattica della: Guerriglia

La NIBEN AUTH [piccola guerra o guerriglia] diventerà l'asso nella manica degli Elfi Scuri, è studiata per contrastare la:
TÚ COTH [forza fisica nemica]
Ne diventano maestri e profondi conoscitori, la Piccola Guerra è l'arte di:
TAMMA COTH AH MENEG NIBIN EITHAID O TACHOL
[colpire il nemico con piccole punte di spillo]


Durante il III° Secolo sono attivi 12 NOSS DAGOR [6000 elfi] che furono in grado di bloccare e contrastare una forza nemica di 30mila soldati, con una Logorante Guerriglia durata 200 anni.
Nel VII° Secolo i Noss Dagor attivi erano 30 [15.000 elfi] che aiutarono gli Umani nella lotta contro gli eserciti Imperiali.
Ogni NOSS DAGOR entrato in azione ha come Comandante un membro della Casata dei Sidel.
Solo al Sovrano in carica spetta l'ordine di schierare in campo aperto tutti i Noss Dagor e di prenderne il comando come unica unità tattica, ma ogni Comandante del Noss è sempre libero di prendere una decisione ed anche i suoi ViceComandanti.
Annael non trascurò nulla, il nemico doveva essere terrorizzato alla vista dei NOSS DAGOR.
Bandiere, stendardi; canti, corni e tamburi di guerra.
Per 600 anni i Noss Dagor affinarono la loro Arte di Combattimento, il culmine estremo venne raggiunto da coloro che per secoli erano state tagliate fuori: le Elfe.
La figlia maggiore di Annael: HUNIEN SIDEL, reclutò solo femmine all'interno del suo NOSS.
Queste 500 Elfe andavano in combattimento indossando indumenti che coprivano solo le loro nudità; il nemico rideva contro queste spavalde ma subito dopo iniziava a piangere. Questo Noss diventò talmente famoso da incutere timore a chiunque, si diceva che queste Elfe erano in grado di uccidere un nemico grazie alla potente magia degli Elfi di leggere la mente, gli umani iniziarono a dire:
«se devo morire contro gli elfi spero che sia una donna, almeno lei ti uccide con grazia»






 

AnnaelSidel

Utente attivo
~~ LE DUE FIGLIE DI ANNAEL SIDEL ~~

La defunta moglie di Annael diede alla luce 2 Elfe.
Alla maggiore venne dato il nome di: ELORE NUMEL [la stella dell'Ovest]
Lei stessa si «cambiò» il nome in: HUNIEN SIDEL [il cuore della Stella Brillante]

Alla secondo genita venne dato il nome di: ROMENEL [la stella dell'Est]
Lei stessa si «cambiò» il nome in: LUTHIEN SIDEL [l'Incanto della Stella Brillante]

HUNIEN si attaccò al padre, l'elfa amava in modo particolare qualsiasi genere di Arma, e in effetti ne era veramente portata.
HUNIEN aveva un carattere focoso, un temperamento vivace... in pratica una vera attabrighe.

LUTHIEN invece restò al fianco della madre, preferendo la vita di corte e un stile di vita più tranquillo.
Entrambe avevano alcune cose in comune: grandi curiose e grandi pettegole.

Le due sorelle sapevano vita morte e miracoli di qualsiasi «essere» presente in città, niente e nessuno sfuggiva al loro controllo e alla loro lingua; tra l'altro gli elfi hanno sempre sospettato che tra le due sorelle vi era un legame telepatico; un «Apacen».
Era vero, sia Hunien che Luthien erano due potenti «maghe».
Nessuna delle due figlie di Annael si è mai sposata.
Luthien aveva la nomea di saper leggere e deviare la mente ed anche di dominarla; questo tenne sempre lontani gli spasimanti.
Anche il suo aspetto incute un certo terrore; alta e snella; capelli viola scuro ed occhi dello stesso colore. Tiene sempre in mano un lungo bastone da «necromante» sulla cui cima c'è una piccola pietra Viola che alcuni dicono di aver visto cambiare colore.
Veste in nero o in viola e dalle Donne Umane ha imparato a pittarsi il viso; un trucco pesante che persino la Signora con la Falce ne avrebbe il terrore a trovarsela di fronte, se per caso non si trucca gli occhi e le labbra il suo aspetto diventa bianco cadaverico.
Anche la voce è da «incantatrice» ti entra dentro e rimbomba nello stomaco per poi salire al cervello come una saetta.
In realtà questo è solo il suo aspetto esteriore che maschera un animo gentile, tutti gli Elfi della città la conoscono perchè LUTHIEN si occupa di controllare che l'umore in città sia sempre allegro. E' sempre in giro per la città, ha sempre buone parole per tutti e saggi consigli; da buona pettegola ascolta e poi va a riferire di corsa alla sorella. Ama cantare e danzare è lei che organizza sempre i balli a corte, forse nella speranza un giorno di trovare marito... ma ormai l'elfa è completamente fuori dall'età da marito; 7000 mila anni portati benissimo.

HUNIEN invece... Hunien è sempre stata un «problema»... l'elfa non si è mai sposata perchè; dicono le voci su di lei; non ama la compagnia «maschile»... il fatto che lei abbia reclutato solo Elfe nel suo Noss Dagor potrebbe esserne la prova.
Hunien non è mai a palazzo, preferisce la vita nei prati. L'elfa è alta e snella, capelli biondi con sfumature in argento, occhi verdi come quelli del padre ed un carattere vispo; nonostante i suoi 7100 anni è agilissima!
Hunien veste... oddio veste... sarebbe meglio dire che «non» veste mai niente... ama mettere in mostra le sue forme e vuole che le Elfe del suo Noss facciano altrettanto. Se indossa una veste questa è sempre bianca trasparente, se indossa un abito, questo abito consiste nel coprire i seni e il basso ventre, non usa mai calzature.
Hunien e le sue elfe non sono facili da trovare, vivono ai margini della città vicino al fiume dove; si dice, passano il loro tempo in acqua, cantano, suonano, danzano e in modo particolare di addestrano sempre all'uso delle armi e delle arti magiche.
Non è una menzogna e tutti in città lo sanno che il NOSS DAGOR di HUNIEN è il clan migliore che sia mai esistito; 500 elfe che combattono insieme da secoli, trovarsele di fronte o ancora peggio vedersele spuntare fuori da qualche cespuglio o saltar giù da qualche pianta e dirsi:
"ciao... sono morto"

Si dice che tanto tempo fa, Hunien s'innamorò follemente di un elfa di nome Calime.
A quel tempo la moglie di Annael era appena deceduta ed il padre si trovò ad affrontare una situazione «difficile».
L'elfo sapeva che tra gli «umani» vi era questo genere di amore, ma tra gli elfi non ne aveva mai sentito parlare; forse la loro riservatezza era riuscita a tenere sempre nascosto questo genere d'amore; l'amore verso lo stesso sesso.
Decise di affrontare di petto la figlia.
[Annael] spero che queste voci siano false Elore!
[Hunien] che genere di voci padre? alle mie orecchie non è giunto nulla e voi sapete quanto amo curiosare!


[Annael] si mormora che ti hanno visto in compagnia di un elfa...
[Hunien] bhe grazie! sono al comando di 500 elfe! non serve uno studio profondo per arrivarci!
sono sempre in compagnia di elfe!


[Annael] ecco visto che parli del tuo Noss, è necessario andarvene in giro... seminude?
...i giovani elfi ogni tanto van fuori di testa... vi stanno sempre con gli occhi addosso...

[Hunien] e che ci posso fare? punisci i guardoni elfi! sono un elfa scura e sono libera di fare ciò che voglio!


[Annael] entro certi limiti! i limiti del buon senso e della decenza! sei un elfa!
sei la figlia del Re! ti vedesse tua madre...

[Hunien] intanto non sia nude! diciamo che ogni tanto lasciamo trasparire qualcosa...
il nemico si distrae appena vede un seno! noi usiamo un arma che la natura ci ha donato!
mia madre mi ha vista nuda! e tu pure... ma da quando sei diventato così pudico padre?


[Annael] mi sfugge l'arma del sedere fuori! e delle tette al vento! mai usate queste armi!
ho capito che non vuoi seguire la logica, non c'entra il pudore... quello che voglio dire...

[Hunien] cioè tu... vieni a dir a me di logica!? proprio tu!! se non c'entra il pudore che cos...
ahhh! ho capito! l'onore della Casata!


[Annael] Elore! ti hanno vista mentre baciavi un'altra elfa!! e che la stavi pure... si insomma...
avevi le mani lunghe su di lei... te la stavi toccando tutta!
qui non in ballo l'onore della casata ma il tuo! è poco elfica questa cosa!

[Hunien] il mio onore??... ma cosa c'entra questo con l'amore? poi proprio da te!
che mi hai sempre detto che l'amore vero e puro non ha catene!
tu che sempre ti sei battuto per ESSERE se stessi senza mai nasconderlo! parole e idee al vento padre??
si! ma la stavo baciando! e allora!?... vuoi negare che le elfe sono creature bellissime?


[Annael] non lo nego! ...io! le elfe sono meravigliose! ma io!... che sono maschio lo posso dire!
non posso parlare con te... vuoi sempre aver ragione!!

[Hunien] ah! tu si ed io no! essendo donna non posso dire ad un'altra donna quanto sia bella!
talmente bella che mi sale il desiderio di baciarla!
no no! sei tu il testardo non io!


[Annael] se questa cosa è vera... se questa Elfa di nome Calime esiste veramente...
e... ti... ti corichi al suo fianco... dagli un taglio!
questa cosa sia come Sovrano che come padre va al di là della mia comprensione...

[Hunien] bene... se queste sono le tue parole ti dico, che come figlia e come principessa io continuerò ad ESSERE ciò che mi hai insegnato tu! ME STESSA! namarie padre!

Annael e Hunien non si parlarono più per circa 10 anni, non era la prima volta che accadeva; come sempre intervenne Luthien per riappacificare i due "testardi". Di questa Calime non si seppe mai niente di preciso, se viveva in città o se era un elfa di un'altra città o se era addirittura un umana.
Le voci su Hunien ed il suo Noss formato solo da elfe restarono e restò anche una canzone scritta da Hunien che venne chiamata: IL CANTO DI HUNIEN.


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AnnaelSidel

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~~ LA MISURA DI UN UOMO ~~

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Un bel dì, un uomo arrivò dal sentiero che conduceva al ponte,
entrò in città vantandosi di essere un nobile, e mostrò il suo stemma di Conte.
Chiese agli Elfi di trovar una soluzione ad un SUO dilemma, ed intanto lucidava sulla corazza il suo Nobile stemma.
La domanda era:
«qual'è la misura di uomo?»
Gli elfi sorrisero e risposero:
«da quando una creatura si misura a metratura?»

L'uomo andò in bestia, tutto questo era ingiusto.
Al che arrivò il Sovrano e guardando di sbieco l'Umano:
«‭ENGWAR![*] forse non sai che se fai una domanda agli Elfi,
‭la risposta può essere infausta!
‭le nostre voci va ben oltre l'umana comprensione!
‭a te che sei venuto nella... MIA!... città;
‭a vantar discendenza Nobile però darò risposta!
Qual è la misura di un uomo‭?‬ ‭
‬La sua altezza‭?‬
La sua grandezza‭?‬
Il suo coraggio in battaglia‭?‬
La sua ricchezza‭?
‬La misura non può essere misurata per l’altezza,‭ ‬per la grandezza,‭ ‬per il coraggio,‭
‬per la ricchezza‭!!
La misura di un uomo è... ‬la sua bontà di cuore, ‭
‬un bagliore di magia tutta sua, e la sua volontà non ha mai parte»


L'uomo venne preso ed allontanato dalla città e a Ire Loissea non è mai più ritornato.

[*][nota del traduttore]
‭ENGWAR [i malaticci] un epiteto peggiorativo spesso usato dagli Elfi per indicare gli Umani; che in lingua elfica è in realtà:
ATAN [uomo; umano]
 

AnnaelSidel

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Racconti Umani.

Tanto tempo fa, in un regno ormai sparito salì al trono un giovane Imperatore il cui nome era Shonto. E' giovane, 23 anni ed è già sposato con una ragazza di nome Makeiko che di anni ne ha appena 18.
Per la prima volta il giovane Imperatore mette piede nella sua vera casa, il grande palazzo Imperiale, le porte si aprono ed i due giovani ne restano impauriti, a lor pare che il Palazzo se gli voglia mangiare. Entrambi hanno l'aria persa, impaurita, entrambi sono timidi fino al midollo; alcuni Ministri nel vederli sogghignano; giovani e facili da gestire, giovani che mai capiranno le complesse trame della politica di Palazzo, i suoi loschi raggiri ed intrighi.
Il giorno seguente il giovane Imperatore deve parlare al popolo e l'unica frase che riesce a dire è:
"non posso promettere quello che non potrei DARE..."
un Ministro al suo fianco lo rimprovera:
«santissimo cielo! Voi siete l'Imperatore! un Imperatore può fare qualsiasi cosa!»

La vita a palazzo non era semplice, Shonto aveva a lungo studiato, aveva le idee chiare e voleva metterle in atto. Da quando era nato; e ancor prima, ricordava che vi erano soltanto susseguite guerre su guerre senza mai un periodo di pace, quella pace sufficiente per accrescere la coltura e la conoscenza, lo sviluppo economico e sociale, le arti e la musica nelle città degli Umani.
Tutto era nelle mani di Uomini di potere privi di scrupoli.

~~ LE 12 CAMPANELLE CHE CAMBIARONO IL DESTINO DEGLI UMANI ~~

Alla fine di ogni Anno c'era la Cerimonia delle Concubine Imperiali; donne che avrebbero tenuto calde le lunghe notti invernali; che avrebbero tolto dalla mente le noie della moglie e le scuse che tengono il marito lontano dal letto, donne costrette a restare zitte e sempre disponibili.
Dietro a questa cerimonia vi era un mondo farcito d'interessi e di obblighi, ogni tanto poteva accadere che qualche concubina si toglieva la vita; la famiglia riceveva un congruo sostentamento solo se la concubina aveva avuto una notte con l'Imperatore, altrimenti l'onta cadeva sulla famiglia ed i disonarati non avevano vita facile, le pene sul disonore erano molto severe.
Il cortile era gremito di gente; la porta del cortile delle concubine chiusa.
La tradizione prevedeva l'arrivo delle candidate presentate all'Imperatore con il suono di una campanella; la candidata raggiungeva i piedi del trono su cui sedeva l'Imperatore; un parente, solitamente il padre, presentava ed offriva la «sacra verginità» della figlia al potere supremo dell'Imperatore.
Una cerimonia molto seguita, nel grande cortile venivano allestite tribune, dove a malapena si riusciva a sentire il suono della campanella; non era importante vedere, l'importante era esserci; mentre era in corso la cerimonia molti affari ed altro veniva concordato sul quelle eleganti poltroncine di velluto blu il cui biglietto era senza prezzo.

Shonto è seduto sul trono al suo fianco una triste Makeiko.
L'eunuco si china sulla cesta e prende la prima campanella.
DING!
Shonto non è con la testa presente, il suono non basta per riportarlo nel presente, pensa, riflette; pensa alla sua unica amata sposa, pensa a questa stupida tradizione.
Alza lo sguardo e vede di fronte a se una bambina; brivido, la prima candidata è una ragazzina di 16 anni che il padre è pronto a dare all'mperatore; Shonto sbianca in viso; una nuvola di profumo gli arriva dalla ragazzina; osserva il trucco ed il vestito:
"un pupazzo bello farcito, dentro sarà piena o vuota?"
questo pensa di lei. Shonto fa cenno di si con il capo e sceglie la ragazzina.
Applausi e suoni acuti di trombe; la bambina concubina pupazzo s'inchina e viene portata subito via, nessuno la vedrà mai più, chiusa per sempre nella sede delle Concubine Imperiali sarà il suo destino.
DING; è il suono della seconda Campanella.
Ancora profumo, troppo, a Shonto gira la testa, davanti a lui la seconda prescelta.
Due grandi occhi azzurri che gli sorridono, mentre i suoi sono assenti e nella mente si chiede:
"perchè tutto questo?"
stringendo la mano di Makeiko.
DING; terzo suono, l'Imperatore è sempre più assente.
"perchè, perchè? Non dovrei essere qui ora, amo Makeiko...
concubine che mi daranno figli allevati non da me, ma dall'infamia e dal lordume di questo Palazzo! dal suo potere capace di generare altri Uomini privi d'amore e di comprensione!"

DING; quarto suono, l'Imperatore porta via la mente:
"mai nel letto con una concubina..."
DING
; e ancora DING! e sotto con un'altro DING!!
L'Imperatore pare stare male e chiude gli occhi, sceglie le candidate alla cieca con un gesto della mano approva o scarta.
DING! si... DING! no... DING! no... DING!!!
Shonto riapre gli occhi, la testa gli gira per colpa dei profumi forti, davanti a lui un'altra candidata, e subito una smorfia di disgusto.
E' una donna oltre i 50 anni, labbra carnose e grandi truccate di rosso fuoco, ciglia che sembravano ventagli e la peluria sotto il naso era stata nascosta da chili e chili di pomata bianca; forse addirittura calce. La donna per essere scelta gioca tutte le sue carte, lasciando vedere le gambe e la parte superiore del seno. Shonto ha pena di lei, di questa donna che cerca ancora una volta di trovare una vita migliore, chissà quante volte è stata scartata, e sul volto della donna legge tanta disperazione, gli occhi di lei gli parlano e gridano: «pietà... aiuto...»
Shonto ha una forte stretta al cuore, il suo giovane temperamento trova il coraggio, prende fiato e di scatto si alza:
«BASTA CON QUESTA BUFFONATA! SIAMO UOMINI E NON BESTIE!»
rabbioso prende tutte le campanelle e le getta lontano; DING, DING, DING, DING, DING!
DING, DING, DING, DING, DING!
DING, DING!

suonano queste ad eco saltellando sul cortile in pietra, e senza dire altro porge la mano alla sua unica amata sposa e abbandona la cerimonia.
La cerimonia viene interrota; le candidate vengono riportare nelle loro case; tutta la folla è in piedi con il fiato sospeso, che accadrà adesso?
Passano tre giorni, viene esposto un comunicato Imperiale:

«le concubine sono state cacciate da palazzo e il loro compito è concluso»
firmato: Imperatore Shonto.

La sede delle Concubine venne rasa al suolo, al suo posto vennero sistemate 12 campane in bronzo, le donne libere vi passano e le suonano in ricordo del suono delle 12 campanelle che cambiarono il destino del Mondo.

¤ ¤·´¯`·••¤° °¤••·´¯`·¤ ¤ DING ¤ ¤·´¯`·••¤° °¤••·´¯`·¤ ¤
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Gli elfi erano in preda al panico, la figlia minore di Annael; Luthien, iniziò ad indagare
«mia Signora Vostro padre è uscito pazzo! avete visto cosa ha scritto?»
Luthien ignorava l'ultimo componimento del padre e si fece dare subito una copia che lesse tutto in un fiato.

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"Lasciatemi Elaborare Mille Idee‭ ‬E Giochiamo Ancora,‭ ‬Messaggio Banale‭? Ermetica Traccia‭? ‬Resterete Esterrefatti‭! ‬Magia‭? ‬Arte‭? ‬Nell’Ombra Passeggio Audace‭! Son Sognator E Grande Illusionista‭!
Aspetto Nobil Donna O Almen La Traccia,‭ ‬Una‭ “‬Originale‭” ‬Fata Incantatrice‭!
Ammaliatrice,‭ ‬Non Complicata‭… ‬Operosa Non Operosa Non Mi Importa‭, Piccola O Robusta Tantomeno‭!
‬Ahh‭!! ‬Naturalmente Ottimista‭!
Leale O Niente‭! ‬Talentuosamente‭ ‬Assurda‭! ‬Non Ordinaria,‭ ‬Non Ossessiva‭!
Naturalmente‭ ‬Sincera O Niente‭!
Odio Stoppose,‭ ‬Truccate Anche‭! ‬Neppure Caratterialmente Occultate‭!!
Tutta Rusticana‭!! ‬Amabilmente Semplice‭! Fior Ornamentale Razionale‭… ‬Maa‭!! ‬Audacemente Tentatrice‭!
Ed Invece Nulla‭… ‬Gelo Eterno.‭
L’Amore Ti Infiamma,‭ ‬Non Amare Ti Rende Estremamente Malandato.‭
Allestisco Nuovamente Opere Allegoriche,‭ ‬Garantendomi Il Traguardo Agognato.‭
Tesser Epiche Illuminazioni O Appassire‭…
Ricerco Rime Avvolte Nel Ciel Ombroso,‭ ‬Sognando E Disegnando Un Tenero Incontro.‭
Sognando Un Unico Nuovo Amore‭… ‬Perché Ancor Nessuna Chiama‭??
Ho Imbottigliato Nelle Arterie Il Lacrimar,‭ ‬Tappando Un Occhio Solo‭, Guercio Utopista Adesso Rimango‭…
Dammi O Manda‭… ‬Io Ho Altrettante Cime‭!
Or‭ ‬Per Il Troppo Odio Lacrimo E Malvolentieri Io Esco...
‬Ogni Singola Sensazione Assaggio,‭ Trasudo Retorica‭; ‬Arte Sofistica,‭ ‬Fantasia O Realtà‭? ‬Mah‭…
Amo Tesser Eleganti Inventive,‭ ‬Nessun Fino Adesso Ricerca Il Nascondiglio‭; Arrischiati‭!
Ma Io Son Ombra Nelle Sere Estive,‭ ‬Nelle Tempeste Invernali‭!
Ti Offro Solo Verità‭… ‬Arrischiati‭!
Non Indietreggiare,‭ ‬Ti Offro Tutto Il Mio Inesauribile Disincanto Onesto,‭ ‬Io Mai Potrei Amar Chi Cova Ira‭!
‬Astutamente Trama O Si Orchestra Nei‭ ‬Rancori,‭ ‬Io Mai‭! Amor Sincero Ti Offro‭! ‬Immaginalo‭!‬...‭ ‬Ma Puoi‭?‬...‭
Io E Te Riusciremo In Tutto‭ ‬Oppur Faremo Anagrammi,‭ ‬Ricamando Finti Indovinelli,‭ Non Temere Amami‭!
‬Davanti Il Nuovo Ostacolo Nascosto‭; ‬Veder Enigmi Dentro Enigmi‭ Respingeremo‭! ‬
E Faremo Arricchimento‭; ‬Restando Fermi Invece,‭ ‬Nel Troppo Assurdo‭!
Diamoci I Nuovi Orizzonti,‭ ‬Non Sentire E Non Temere‭! ‬Il Resto E‭’ ‬Tutta Eterna Magia‭!
E Non Diamoci Ostacoli‭! Destino Infausto Cosa Avevo‭??‬...‭ ‬Dubbi E Rimorsi‭… ‬E Chi Ero‭?
Retrospettivo,‭ ‬Con Ambizioni Non Distribuite. Or Distrutto Io Rimango Intatto Nella Semplicità.‭
Adesso Vivo In Rintanato Eremo‭; ‬Non Osar Nicchiare Senza Troppa Astuzia‭!
Vieni A Mordermi Oh Sirena,‭ ‬Oppure Griderò Nell’Attesa‭; ‬Non Detterò Ordini‭ ‬E Non Ti‭ ‬Rimbambirò‭!
‬Abbracciami‭! ‬Magari‭… ‬Baciami‭! ‬Inzuppami‭!! ‬Usami‭!! ‬Nutriscimi‭!!!
Devi Esser Sincera,‭ ‬Imperatrice Dell’Esistenza Reale,‭ ‬In Ondeggianti Décolleté Aperti E Sensuali‭!
Allor‭ ‬Urleremo Dandoci Il Ritmo,‭ ‬E‭ ‬Così Impazziremo‭!
Sono Timido Araldo‭… ‬Viaggio Attraversando Mille Ostacoli,‭ ‬Gareggiando In Avversità‭…
Basta A Capirmi‭? …‬Io Avrei Nepente Da Offrir Sulle Amate Labbra‭…
Un Tenero Abbraccio,‭ ‬Restando Cauti In Nessuna Opulenza,‭ ‬Nessuna Volontà Ossessiva,‭ ‬Lealtà E Verità.‭
Ah Maledetto Obnubilare‭… ‬Tesserei Una Tela Reale,‭ ‬Invece Sogno Te E Me‭…
Il Sole Tramonta‭; ‬Arduo Vedere Il Giorno.‭
Ultima Atarassia,‭ ‬Ricercar Divino Amore Nuotano Dentro Ogni‭ ‬Cervello,‭ ‬Osannando Nuove Utopie...
Non‭ ‬Falsificando Il Lacrimar Dell’Immaginazione‭!
Vedo Ogni Cumulo‭; ‬E Dolcemente In Cielo Esso Si Trasforma In Tenero Amore.‭
Maledetto Odio‭! ‬Si Odio Lei‭! ‬Odio‭!!
Nobile,‭ ‬Esimio,‭ ‬Lieto Lettor,‭ ‬Addentrati‭…
Mio Insano Amaro Scritto Ti Aggiorno.
Nessun Zaffiro Azzurro,‭ ‬Ho Offerto Fiele Alla Tentatrice‭!
Troppo Oltraggio,‭ ‬Una Nullità Rinomata In Casa Avevo‭!
Miei Occhi,‭ ‬Non Osservavate Nulla‭? ‬Non Eravate Abituati.‭
Va‭… ‬Resta‭? ‬Opportunista Maa...‭ ‬Alt Infame‭! ‬Adesso Basta‭! ‬Basta‭…
Averlo Saputo Tempo Addietro Nessuna Zannata Avrei Nell’Esistenza‭! ‬La Mia‭!
Io Ora Con Un Occhio Rimasto Sgualcito,‭ ‬E Il Secco In Gola,‭ ‬Inseguo La Libertà‭…
Adesso Tu Ascoltati‭! ‬-‭ ‬Cancella Ogni Ricordo Rapidamente‭! ‬-‭
E Dove Andrò‭? ‬-‭ ‬No Zitto‭! ‬-‭
A‭ ‬Dimenticare,‭ ‬A Macerarsi,‭ ‬E Sperare E Impazzire‭! ‬Ridando‭ ‬Illusioni‭ ‬Alla‭ ‬Mia‭ ‬Anima‭ ‬Tormentata‭… ‬Ahimè,‭ ‬Sono Un Derelitto Il Tempo E Scoccato,‭ ‬ Ora Non Devo Interrogarmi,‭
Rimembrare Esperienze‭… ‬Tu Traghettatore Infernale Sei Esegeta,‭ ‬ Mi Punisci,‭ ‬Rimproveri,‭ ‬Ed Io Muoio.‭
Io Ero Io‭…‬ Polvere‭…‬ E Niente Son Io‭… ‬ E Resterò Io‭?
Una Nave Bianca Attraversa Cieli Incandescenti‭;‬ Orzo,‭ ‬Mentre Intanto Alimento Il‭
Nobil Canto Affettando Nuvole Tetre‭;‬ Estrema Virata,‭ ‬Onde Lievi‭…‬ Eccomi Finalmente‭…‬
A Tutti Addio"


Luthien ne resta a sua volta sconvolta e con un fil di voce:
«andrò a trovare mia sorella... solo Hunien sarà in grado di dare una risposta»
Detto questo si allontana rapidamente in cerca della sorella.

Hunien è impegnata in un addestramento ma per l'amata sorella sospende l'attività militare
«che succede mia cara?»
Luthien porge lo scritto del padre alla sorella, che subito legge e alla fine scoppia in una grande risata
«Luthien! non ti sei accorta? <ridendo ancora> e si che il titolo è rivelatore! nostro padre ama intrecciar parole! la sua fissa per i ragni e le loro tele l'ha reso simile a loro! non è uscito pazzo, è un vecchio e caro modo di scrivere... prendi un foglio che ti faccio vedere! Prendi l'iniziale di ogni parola e scrivila a parte vedrai che appare la Vera poesia! questa tecnica di scrittura è tipica del padre! ti dico le lettere, tu forza avanti segna!»

LE MIE GAMBE TREMANO
PASSEGGIANDO AL TUO FIANCO
NON MI PORTANO LONTANO
NON SONO STANCO
TRASFORMATE IN GELATINA
TREMANO AGITATE IO ARRANCO
SEDUTI SU UNA PANCHINA
IL TUO SGUARDO MI HA COLPITO
LE MIE OSSA TRASFORMATE IN FARINA
MI SON SENTITO SVANITO
TIMIDO, IMPACCIATO
SON RIMASTO IMPIETRITO
FAR FINTA DI NON VEDERE
FAR FINTA DI NON SENTIRE
TEMENDO DI CADERE
CERCANDO DI RINSAVIRE
NON STAVAMO SOGNANDO
ENTRAMBI UN DESIDERIO DA ESAUDIRE
CI STAVAMO GIA’ BACIANDO
SALUTARCI NON VOLEVAMO
TU TRISTE MI STAVI GUARDANDO
CON UN FIL DI VOCE DICESTI –T’AMO -
SOLO NELLA MIA STANZA
HO FATTO UN RICAMO
NON NE AVRO’ MAI ABBASTANZA
NEL MIO CUOR SEI SIGILLATA
CORRE DANZA
DA ME SEI RIAMATA
SU DI TE SON DIRETTI SEMPRE I MIEI PENSIERI
UN BACIO MIA INCANTEVOLE FATA

°¤••·´¯`·¤ ¤·´¯`·••¤° °¤••·´¯`·¤ ¤·´¯`·••¤° °¤••·´¯`·¤
 
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