Cosa successe quella notte alla mia burattinaia?
Bisogna fare delle premesse... la mia burattinaia proviene da una famiglia con radici lombarde e comunque proletarie. Quindi per noi le feste di Natale non erano così importanti e in ogni caso si trattava di mandare a letto presto i bambini dopo aver messo il bambinello nella capanna o grotta a seconda del caso e dopo aver messo i regali sotto l'albero andare tutti a dormire in attesa della felicità infantile della mattina successiva, felicità da portare sino al "pranzo di Natale" che poteva durare sino a sera volendo.
Fu così per molti anni, con grande dispiacere del primo inserto familiare di provenienza abruzzese, che però essendo in minoranza si adeguò alle nostre abitudini.
Poi la prima nipote della burattinaia, sposò un napoletano e così erano due quelli che protestavano per la mancanza del cenone della vigilia... alla fine cedetteri, loro femmine lombarde ci provarono a fare qualche cosa per quei due maschietti.
Quella sera si mangiò pesce... si misero i bambini a nanna, tanto c'era la bisnonna e tutti vestiti della festa... andarono a messa, la famosa messa di Natale. Lascio la parola alla mia burattinaia che vi racconterà nei particolari la sua figura di palta.
Tutta la famiglia, tranne le bambine e la bisnonna, si vestì a festa e malgrado il sonno... andammo a messa. Abitavamo in un piccolo paese della provincia lombarda, ma proprio piccolo. Così altrettanto piccola era la chiesa di quel paesino.
Una bella chiesetta minuscola e ovviamente strapiena dei paesani che avevano avuto la nostra stessa idea.
Non riuscimmo a restare uniti, tanto era piena la chiesa e io trovai un posto su uno degli altari laterali, dove il parroco aveva fatto mettere delle panche, una per ogni altare.
Bisogna dire che non frequentavo più da anni, decenni insomma non andavo mai in chiesa così a parte il Padre Nostro e L'Ave Maria non conoscevo più niente della liturgia... mi dissi che non era un problema insomma alzarsi e sedersi quando lo facevano gli altri e di tanto in tanto muovere le labbra, tanto nessuno mi degnava di uno sguardo.
Solo che non so forse mi distrassi un po e quando ad un certo punto tutti si alzarono io invece rimasi seduta. La panca però non era d'accordo e io ero seduta proprio in punta.... si persi l'equilibrio, mi sentii sprofondare e annaspai in cerca di aiuto.
La signora che stava sotto l'altare per non essere travolta da me mi sostenne, e cercò di aiutarmi a ritrovare l'equilibrio senza fare tanta confusione... solo che...
e si... solo che ritrovando l'equilibrio io lo ritrovò anche la panca che tonfò nella sua posizione originale sul pavimento di marmo dell'altare.... il suono fu come uno sparo....
BAMMMMM............
e tutti, dico tutti gli occhi si voltarono verso di me persino il prete smise di leggere quel che stava leggendo, mentre io cercavo di diventare invisibile, purtroppo senza riuscirci....