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Righe di due giorni

manax

Utente attivo
Nascosto
A volte
evidente,
ermetico lontano Montale
acceso,
preso nel Luna-Park della vita
libero,
cerco volti tra le pagine dell'irreale
silenzioso,
un solo gettone una sola anima
vento fresco
"Venghino Siore e Siori... La giostra è che parte"
Evitato, evitandolo,
"Signore, signore... Ma dopo posso scendere?"
ascoltandolo
"No, se sale adeso no più scendi... Andamo bambino decide che c'è gente che devono salire"
senza voce
"Non lo so... Ci devo pensare"
atteso da tempo
"Co chi sta venuto bambino?"
da ogni riga,
"Sono da solo"
è d'ogni riga
Mascherando felicità
Solitudine di memoria
presente
come folle di voglia di vita
perpetua ricerca di se
nell'assenza
come foglia che vola la vita
Respirando calore dal palmo di una mano
al fine
"Che possa io volare come un maestoso cigno"
perdo lo sguardo
certo
"Va bene ma sarà volando di giallo, di morte e d'una volta sola"
d'attesa e d'ancora che par'esser sempre
manifesto
Nel bar mondo ordino
chiede conto
un Martini d'alcolica percezione
di una parte
ma per perdersi nell'eccezionale nulla
d'anima divisa
a volte basta sedersi e ascoltarsi respirare
dell'altra parte
è la ricerca del tutto e del niente
incontrollata
quella che poi non smette mai
chiama
Fino alla fine
piange
di giorni pari e dispari
nel silenzio
volta alla finestra dell'illusione
chiama ancora
dormendo di sogni e fantasia
tocca intorno a se
senza risveglio
di nuovo
col buio guardando il fuori dice "ancora un minuto"
chiama
S'addormenta nel dopo di poi
nel silenzio
che pare senza respiro
dita piegate
e quando la tocchi è come se viva al nuovo

apre l'occhi
lasciando righe

righe
di due giorni



Ingredienti: ...
"Hai visto il mio citofono?"

"No"
"Ma daiiii ... Lo avevo lasciato attaccato qui sulla parete"
"Ho detto No"
"Ma adesso devo bussare"
"E' un problema tuo"

scade Agosto 2022
 
Ultima modifica:
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