• Caro lettore,

    Per partecipare attivamente al forum ed unirti alle discussioni o per aprire nuovi topic, devi possedere un account di gioco. REGISTRATI QUI!

Una tragedia americana

Deleted member 1471

Guest
"Una tragedia americana" fu uno sceneggiato televisivo degli anni '60 che ebbe un notevole successo. Questa è cosa dei nostri giorni. E' la storia di John Chispburger, boscaiolo dell'Oklahoma di stazza simil portaerei, vale a dire 1,98 di altezza x 150 kilogrammi di peso. Una montagna di muscoli impressionante interamente dedicata ad un compito duro ma nobile, il taglio dei tronchi destinati alla segheria dei Tajoecojo brothers. Gli assi raffinati sarebbero poi partiti alla volta della California e sarebbero finiti nei magazzini di una nota ditta californiana produttrice di chitarre made in U.S.A. di fama mondiale.
E dii questo John ne andava orgoglioso; si sentiva "americano" dalla testa ai piedi. Ogni mattina alle 5.30, dopo aver fatto colazione svuotando mezzo frigorifero (anch'esso di pari taglia) andava sullo spiazzo dinanzi a casa e rinnovava il rito dell'alzabandiera. Poi intonava l'inno nazionale e si incamminava al lavoro con la sua scure gigante.
Era un single convinto, specie dopo la delusione amorosa avuta con Rosalyn, una splendida fanciulla che gli aveva preferito un tipo scialbo e mingherlino, tale Ebenezer Rabbit che, in ossequio al cognome, le avrebbe poi fatto sfornare una dozzina di marmocchi.
E John ci dava dentro con la scure, sfogava la sua rabbia interiore anche per esorcizzare quella triste esperienza. A fine giornata faceva un salto al pub dell'amico Frank per bere qualcosina prima di cena.
Proprio lì, in un tardo pomeriggio di dicembre, capitò nel locale un forestiero dall'aria dimessa ma rassicurante. John si mise a chiaccherare e seppe che il tizio era stato appena licenziato dalla segheria dei Tajaecojo brothers a causa del ridimensionamento del personale.
Sul tavolo non si contavano più le birre, e gli animi si infervoravano su quell'episodio increscioso. Ad un certo momento al tizio scappò una frase apparentemente insignificante, ma che ebbe il potere di mandare John su tutte le furie. I fratelli Tajoecojo gli avevano fatto credere per decenni che il legno tagliato era destinato alle chitarre americane, mentre in realtà veniva dirottato all'estero per rifornire produttori dei paesi asiatici.
Il destino era segnato. John, in preda ad una crisi di nervi indescrivibile, ingollò ancora una dozzina di birre e poi lanciò il suo pickup a folle velocità verso la segheria. I fratelli Tajoecojo, Fat e Slim, non ebbero il tempo di rendersi conto di ciò che stava succedendo. Sentivano solo John che urlava come un pazzo "Birbanti, mascalzoncelli, (più o meno) mi avete preso per il naso per tutti questi anni facendomi credere che io scureggiavo (nel senso di usare la scure) per gli U.S.A e invece i tronchi finivano ai musi gialli! Ma me la pagherete!"
Li legò a cavalcioni di un tronco e li abbandonò alle rapide del fiume Coldwater.
Il crimine venne presto scoperto grazie all'acume dello sceriffo locale, e John finì davanti al tribunale della Contea.
Il suo patriottismo, espresso con parole semplici ma accorate, finì per commuovere la giurìa e il giudice Slipper, il quale riconobbe l'attenuante della gravissima provocazione e affrancò John dalla sedia elettrica.
Oggi John continua a rinnovare il rito dell'alzabandiera ed a cantare l'inno americano. Ha ripreso il suo lavoro come boscaiolo con a fianco Priscilla Blindmayer, vedova di uno dei fratelli Tajoecojo. E tra una scureggiata e l'altra la vita continua!
 
Ultima modifica di un moderatore:
In cima