Deleted User - 16260
Guest
La lettera di: Gerarda Verdilingua; Dragonessa in pensione, ha suscitato un certo interesse e curiosità che direi «tipica» della sua razza, da parte di alcuni lettori di questo Forum.
Mi è stato chiesto di pubblicare altri articoli, ma come già spiegato a chi mi ha gentilmente contattato, i libri e gli articoli di questa grande femmina di Drago sono andati persi e gli Elfi non avendo un «ottimo» rapporto con i Draghi, non hanno conservato nulla pur ammettendo le grandi capacità della Signora e Illustre Dragonessa Gerarda in campo letterario.
Gerarda d'altro canto ha sempre preferito fin da piccola, interessarsi della razza umana:
«l'Homo Habilis mi dava problemi di ulcera, mentre con l'Homo Erectus ho avuto problemi di gotta... L'Homo di Neanderthal era abbastanza tenero in alcune parti muscolari ma troppo peloso... quando ha fatto la sua comparsa l'Homo Sapiens abbiamo tenuto un Giubileo Dragonesco! sul mercato era finalmente arrivato un piatto di carne decente! Ricordo con piacere quel Giubileo, ho ancora le foto...»
[brano tratto da: Metti un umano nel piatto; Bisanzio 186]
Gerarda è famosa in alcuni ambienti umani, purtroppo chi l'ha conosciuta non ha potuto testimoniare in quanto finito nella sua pancia
«mai lasciare traccia del tuo passaggio»
la citazione è di Gerarda, in seguito gli venne rubata da una multinazionale che andò ad imporsi sul mercato con la sigla di MAFIA, che sta per: Meglio Aver Fiducia In Amici.
Gerarda subì parecchie accuse da parte dell'Uomo, come scordare quando l'accusarono del problema dei «Desaparecidos» per fortuna a quel tempo Gerarda lavorava per la C.I.A. e faceva parte dell'operazione Condor, ed era seguita dal grande amico Drago e avvocato penalista:
BorbottoFuoco Scagliapudrita
memorabili le sue arringhe in difesa dei Draghi! che per lunghi anni ebbe anche una relazione con la Gerarda.
Che Gerarda avesse coltivato alcune «amicizie tra gli Umani» per un proprio tornaconto personale è risaputo; Mafia, CIA, Mossad; Sceicchi e Banchieri, Politici; va tenuto presente che è una Dragonessa, molto astuta ed intelligente, e non quella stinca di santa che vuole farci credere... inutile negare l'evidenza:
Gerarda sempre Drago E', e resta
Grazie a queste sue conoscenze ha potuto ritirarsi a vita privata in una grotta in Venezuela, dove vive da anni con una buona pensione di anzianità, sfuggendo agli artigli della sua collega: Dragonessa Fornero
Gerarda, come tutti i Draghi, sa anche essere «buona e gentile» offrendo il suo aiuto.
Gerarda ha vissuto un bel momento «Bizzantiniano» rovinato dall'arrivo di Costantino
«dovrei eliminarlo... son certa che farei una cortesia all'Umanità...»
disse quando il Costantino diventò Imperatore.
In quel periodo Gerarda frequentò alcuni umani che come lei «odiavano» il Costantino, ad esempio: Gregorio Nazianzeno; poi fatto santo, e pare che fu anche amica di Procopio.
I «discorsi» del Gregorio che diventarono famosi, si dice che fu lei a dar l'ispirazione...
« Temo i concili, non ne ho mai visto alcuno che non abbia fatto più male che bene, e che abbia avuto una buona riuscita: lo spirito polemico, la vanità, l'ambizione vi dominano; colui che vuole riformare i maliziosi si espone a essere a sua volta accusato senza averli corretti »
I nemici dei Draghi e di Gerarda invece ne danno una versione diversa.
Gerarda catturò il Gregorio e con un artiglio puntato tra le gambe, lo minacciò
«scrivi queste frasi o ti castro!»
il Gregorio scrisse i suoi «dialoghi» e perse il posto di Vescovo di Costantinopoli.
Gerarda tornerà a discutere sul suo periodo «Bizzantiniano» quando molti secoli dopo conoscerà un umano che lei nella lingua dei Draghi chiamò:
VOLTEGGIO
lui da questo nome ne ricavò:
VOLTAIRE
Gerarda ha conosciuto Voltaire!!??... ebbe le fonti dicono di SI... Gerarda ha conosciuto: François-Marie Arouet, filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe... e poi!!??... si giusto, manca anche: romanziere e saggista... pure! si... ed era pure francese....
noto al pubblico con il nickname di: Voltaire.
«non l'ho potuto mangiare perchè era malato di prostata... e comunque era pelle e ossa...»
Gerarda ha conosciuto il Voltaire durante l'esilio di lui in Inghilterra (1716-1728) poi lui tornò in Francia e lei volò in Portogallo a dare uno sguardo a che punto stava la Santa Inquisizione.
Gerarda su Voltaire lasciò scritto questo:
«Volteggio; che voi chiamate Voltaire, era molto interessato sul Concilio di Nicea... io gli raccontai come vennero scelti i vangeli... alcuni vennero resi noti altri non vennero mai pubblicati... perchè? come fu presa questa decisione dal Costantino e dal suo staff di collaboratori? fecero una scelta ponderata? usando il loro cuore e la loro testa? no!
raccontai al Volteggio come si svolsero veramente i fatti!
Vi era una quantità di libri ammassati in pila e alla rinfusa su un grande altare, quale scegliere per il destino dell'Umanità? fu una questione di Fede?... si, ma di Fede Calcistica...
l'Imperatore Costantino aveva altro da fare, era nervoso e tirò un calcione di punta all'altare... i libri che restarono sull'altare vennero presi e diventarono le Sacre Scritture Ufficiali, quelli che finirono in terra furono tutti scartati per il «calcione del Divino Imperatore» e molte verità vennero celate e andarono perse, sul tabellone luminoso:
Chiesa 1
Uomo 0
palla al centro... fischio finale.
il Voltaire fece sua questa mia storia e ci scrisse su una bella satira!»
Gerarda ha conosciuto anche un uomo di nome: Leonardo Da Vinci... cioè... detto trippa! su di lui scrive:
il toscano non l'ho voluto mangiare...
fu uno dei pochi che mi diede retta quando gli feci vedere il meccanismo della pentola a pressione! da tempo io mi gustavo il brodo di Umani... cipolla, una patata, gambo di sedano, una carotina, a piacere prezzemolo, ci buttavi dentro una gamba e due braccia e ti eri fatta la pancia e la giornata! lui no! niente pentolame, pensò alle batterie ma disegnò un cannone! mi usò come cavia per i suoi esperimenti di volo...
disegnò le mie ali e voleva sapere delle correnti calde e fredde ascensionali, al che gli feci notare che ero una Dragonessa e non un Aliante o un Deltaplano!
Andava sempre a schiantarsi sugli alberi del giardino dei Borgia, io gli dicevo...
occhio Leo che sti Borgia son pericolosi... ti versano il caffè corretto e non è la grappa!
Poi un bel dì gli dissi, Leo caro ma fatti il paracadute! e lui; genio! disegnò pure quello!!... Quando venne violata la sua tomba, e le sue spoglie andarono disperse nei disordini delle lotte religiose tra cattolici e ugonotti... fui io a ritrovarle e le misi in un teca con scritto sopra le sue parole:
Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire
(cit. Leonardo Da Vinci)
io per rabbia e per il dolore... diciamo che feci qualche strage... e mi venne l'ispirazione per scrivere: Come bruciare 1000 umani e vivere felici!
Brani tratti dal libro: Come bruciare 1000 umani e vivere felici (Ulan Bator; 1639)
I°
«Cari Compagni e care Compagne,
chi vi scrive è la vostra cara amica Gerarda Verdilingua.
Sono viva e mi sono trasferita in una località veramente incantevole! chiamerò questo periodo il mio periodo Mongolo! Perchè mi sono trasferita in Mongolia? avevo voglia di Sushi e i Mongoli sono assai Sushi! intanto non hanno tutti quei peli, un mio caro amico che vive a Castrovillari in Calabria: Peppinodragofino
mi ha spedito una confettura di donne calabre in olio d'oliva... erano più peli che carne...
Ho deciso di darmi al Sushi! carne tenera giallo chiara... il problema è che sono tutti bassi... in pratica per far contenta la mia pancia devi ardere 100 mongoli al giorno che prendono l'aspetto di una salsiccia che tanto ricorda le Feste dell'Unità... ho già scritto alcune ricette sul Mongolo arrotolato; mentre noto una certa pesantezza di stomaco con il Mongolo Pressato, vado pazza per il Mongolo modellato ad artigli! non disdegno il Mongolo ripieno... il massimo l'ottengo quando li rincorro nella prateria, un bel piatto di Mongoli sparpagliati allo stile di Edo!»
Mi è stato chiesto di pubblicare altri articoli, ma come già spiegato a chi mi ha gentilmente contattato, i libri e gli articoli di questa grande femmina di Drago sono andati persi e gli Elfi non avendo un «ottimo» rapporto con i Draghi, non hanno conservato nulla pur ammettendo le grandi capacità della Signora e Illustre Dragonessa Gerarda in campo letterario.
Gerarda d'altro canto ha sempre preferito fin da piccola, interessarsi della razza umana:
«l'Homo Habilis mi dava problemi di ulcera, mentre con l'Homo Erectus ho avuto problemi di gotta... L'Homo di Neanderthal era abbastanza tenero in alcune parti muscolari ma troppo peloso... quando ha fatto la sua comparsa l'Homo Sapiens abbiamo tenuto un Giubileo Dragonesco! sul mercato era finalmente arrivato un piatto di carne decente! Ricordo con piacere quel Giubileo, ho ancora le foto...»
[brano tratto da: Metti un umano nel piatto; Bisanzio 186]
Gerarda è famosa in alcuni ambienti umani, purtroppo chi l'ha conosciuta non ha potuto testimoniare in quanto finito nella sua pancia
«mai lasciare traccia del tuo passaggio»
la citazione è di Gerarda, in seguito gli venne rubata da una multinazionale che andò ad imporsi sul mercato con la sigla di MAFIA, che sta per: Meglio Aver Fiducia In Amici.
Gerarda subì parecchie accuse da parte dell'Uomo, come scordare quando l'accusarono del problema dei «Desaparecidos» per fortuna a quel tempo Gerarda lavorava per la C.I.A. e faceva parte dell'operazione Condor, ed era seguita dal grande amico Drago e avvocato penalista:
BorbottoFuoco Scagliapudrita
memorabili le sue arringhe in difesa dei Draghi! che per lunghi anni ebbe anche una relazione con la Gerarda.
Che Gerarda avesse coltivato alcune «amicizie tra gli Umani» per un proprio tornaconto personale è risaputo; Mafia, CIA, Mossad; Sceicchi e Banchieri, Politici; va tenuto presente che è una Dragonessa, molto astuta ed intelligente, e non quella stinca di santa che vuole farci credere... inutile negare l'evidenza:
Gerarda sempre Drago E', e resta
Grazie a queste sue conoscenze ha potuto ritirarsi a vita privata in una grotta in Venezuela, dove vive da anni con una buona pensione di anzianità, sfuggendo agli artigli della sua collega: Dragonessa Fornero
Gerarda, come tutti i Draghi, sa anche essere «buona e gentile» offrendo il suo aiuto.
Gerarda ha vissuto un bel momento «Bizzantiniano» rovinato dall'arrivo di Costantino
«dovrei eliminarlo... son certa che farei una cortesia all'Umanità...»
disse quando il Costantino diventò Imperatore.
In quel periodo Gerarda frequentò alcuni umani che come lei «odiavano» il Costantino, ad esempio: Gregorio Nazianzeno; poi fatto santo, e pare che fu anche amica di Procopio.
I «discorsi» del Gregorio che diventarono famosi, si dice che fu lei a dar l'ispirazione...
« Temo i concili, non ne ho mai visto alcuno che non abbia fatto più male che bene, e che abbia avuto una buona riuscita: lo spirito polemico, la vanità, l'ambizione vi dominano; colui che vuole riformare i maliziosi si espone a essere a sua volta accusato senza averli corretti »
I nemici dei Draghi e di Gerarda invece ne danno una versione diversa.
Gerarda catturò il Gregorio e con un artiglio puntato tra le gambe, lo minacciò
«scrivi queste frasi o ti castro!»
il Gregorio scrisse i suoi «dialoghi» e perse il posto di Vescovo di Costantinopoli.
Gerarda tornerà a discutere sul suo periodo «Bizzantiniano» quando molti secoli dopo conoscerà un umano che lei nella lingua dei Draghi chiamò:
VOLTEGGIO
lui da questo nome ne ricavò:
VOLTAIRE
Gerarda ha conosciuto Voltaire!!??... ebbe le fonti dicono di SI... Gerarda ha conosciuto: François-Marie Arouet, filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe... e poi!!??... si giusto, manca anche: romanziere e saggista... pure! si... ed era pure francese....
noto al pubblico con il nickname di: Voltaire.
«non l'ho potuto mangiare perchè era malato di prostata... e comunque era pelle e ossa...»
Gerarda ha conosciuto il Voltaire durante l'esilio di lui in Inghilterra (1716-1728) poi lui tornò in Francia e lei volò in Portogallo a dare uno sguardo a che punto stava la Santa Inquisizione.
Gerarda su Voltaire lasciò scritto questo:
«Volteggio; che voi chiamate Voltaire, era molto interessato sul Concilio di Nicea... io gli raccontai come vennero scelti i vangeli... alcuni vennero resi noti altri non vennero mai pubblicati... perchè? come fu presa questa decisione dal Costantino e dal suo staff di collaboratori? fecero una scelta ponderata? usando il loro cuore e la loro testa? no!
raccontai al Volteggio come si svolsero veramente i fatti!
Vi era una quantità di libri ammassati in pila e alla rinfusa su un grande altare, quale scegliere per il destino dell'Umanità? fu una questione di Fede?... si, ma di Fede Calcistica...
l'Imperatore Costantino aveva altro da fare, era nervoso e tirò un calcione di punta all'altare... i libri che restarono sull'altare vennero presi e diventarono le Sacre Scritture Ufficiali, quelli che finirono in terra furono tutti scartati per il «calcione del Divino Imperatore» e molte verità vennero celate e andarono perse, sul tabellone luminoso:
Chiesa 1
Uomo 0
palla al centro... fischio finale.
il Voltaire fece sua questa mia storia e ci scrisse su una bella satira!»
Gerarda ha conosciuto anche un uomo di nome: Leonardo Da Vinci... cioè... detto trippa! su di lui scrive:
il toscano non l'ho voluto mangiare...
fu uno dei pochi che mi diede retta quando gli feci vedere il meccanismo della pentola a pressione! da tempo io mi gustavo il brodo di Umani... cipolla, una patata, gambo di sedano, una carotina, a piacere prezzemolo, ci buttavi dentro una gamba e due braccia e ti eri fatta la pancia e la giornata! lui no! niente pentolame, pensò alle batterie ma disegnò un cannone! mi usò come cavia per i suoi esperimenti di volo...
disegnò le mie ali e voleva sapere delle correnti calde e fredde ascensionali, al che gli feci notare che ero una Dragonessa e non un Aliante o un Deltaplano!
Andava sempre a schiantarsi sugli alberi del giardino dei Borgia, io gli dicevo...
occhio Leo che sti Borgia son pericolosi... ti versano il caffè corretto e non è la grappa!
Poi un bel dì gli dissi, Leo caro ma fatti il paracadute! e lui; genio! disegnò pure quello!!... Quando venne violata la sua tomba, e le sue spoglie andarono disperse nei disordini delle lotte religiose tra cattolici e ugonotti... fui io a ritrovarle e le misi in un teca con scritto sopra le sue parole:
Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire
(cit. Leonardo Da Vinci)
io per rabbia e per il dolore... diciamo che feci qualche strage... e mi venne l'ispirazione per scrivere: Come bruciare 1000 umani e vivere felici!
Brani tratti dal libro: Come bruciare 1000 umani e vivere felici (Ulan Bator; 1639)
I°
«Cari Compagni e care Compagne,
chi vi scrive è la vostra cara amica Gerarda Verdilingua.
Sono viva e mi sono trasferita in una località veramente incantevole! chiamerò questo periodo il mio periodo Mongolo! Perchè mi sono trasferita in Mongolia? avevo voglia di Sushi e i Mongoli sono assai Sushi! intanto non hanno tutti quei peli, un mio caro amico che vive a Castrovillari in Calabria: Peppinodragofino
mi ha spedito una confettura di donne calabre in olio d'oliva... erano più peli che carne...
Ho deciso di darmi al Sushi! carne tenera giallo chiara... il problema è che sono tutti bassi... in pratica per far contenta la mia pancia devi ardere 100 mongoli al giorno che prendono l'aspetto di una salsiccia che tanto ricorda le Feste dell'Unità... ho già scritto alcune ricette sul Mongolo arrotolato; mentre noto una certa pesantezza di stomaco con il Mongolo Pressato, vado pazza per il Mongolo modellato ad artigli! non disdegno il Mongolo ripieno... il massimo l'ottengo quando li rincorro nella prateria, un bel piatto di Mongoli sparpagliati allo stile di Edo!»