AnnaelSidel
Utente attivo
Questa è la storia di 2 asini; nel senso di ASINI animali e non di 2 ASINI che appartengono al genere umano.
Sono 2 asini di razza, non sono fratelli; hanno la stessa età: 10 anni e si chiamano:
BRUNO e ROLDANO
e sono diventati ottimi amici.
BRUNO è un asino viterbese; ha una taglia medio-piccola e il suo mantello ha già cambiato colore, fa parte della caratteristica peculiare della sua razza, ha un mantello grigio brunastro; forse sarà per quello che si chiama BRUNO, un mantello che sta già diventando un grigio pomellato; quando diventerà anziano avrà un mantello grigio molto chiaro, la riga mulina crociata; detta la Croce d’Asino non si vede molto bene dato che la mutazione del mantello la rende sporadicamente presente.
ROLDANO è invece un asino amiatino di taglia medio-grande; per chi non è pratico di razze asinine, è una razza che vive sul Monte Amiata; il monte Amiata è un gruppo montuoso di origine vulcanica, situato nell'Antiappennino toscano, tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Paglia, compreso tra la provincia di Grosseto e quella di Siena. Si tratta di una razza di asino molto antica, originaria del continente africano ed evolutasi in Toscana, in particolare; appunto, sul monte Amiata, da qui il nome della razza.
ROLDANO ha il classico manto grigio e per questo si vede la bene la tipica Croce Nera che scende dal garrese alle spalle, corpo asciutto e muscoloso, orecchie dritte e bordate di scuro, ma a parte questo a renderlo unico è il suo nome.
ROLDANO non è un nome molto diffuso in Italia, quando questo accade solitamente è legato a una tradizione familiare o a un particolare amore per il mondo cavalleresco e medievale.
La figura di Roldano ha avuto un particolare risalto nelle opere letterarie, in particolare nel: "Chanson de Roland", un poema epico che racconta le gesta di Roldano, nipote di Carlomagno. Roldano è un vero e proprio eroe che incarna gli ideali della cavalleria medievale: lealtà, coraggio, onore; insomma è un nome legato al Ciclo Carlolingio e per concludere, se stai cercando un nome per un tuo prossimo figlio e desideri qualcosa di originale e di forte impatto, Roldano potrebbe essere un'ottima scelta; ricorda: scegliere un nome non è mai un'azione banale. Ogni nome racchiude in sé un significato, un messaggio e nel caso di Roldano, il messaggio è di gloria, di coraggio e di audacia. Scegli con cura e consapevolezza; che gli ASINI siano ritenuti per tradizione popolare animali coraggiosi e audaci magari non ci calza proprio a pennello, sappiamo bene che dare dell’ASINO ad un UMANO prende un significato molto diverso dall’essere coraggioso ed è proprio qui che; come si usa dire:
CASCA L’ASINO.
BRUNO; asino laziale, e ROLDANO; asino toscano, arrivano da zone diverse e sono stati comprati da un contadino della Valtellina che si era messo in testa di dare uno slancio al suo agriturismo con un allevamento di asini visto che si era verificato un incremento nell'allevamento degli asini; c’erano di mezzo anche dei fondi dello stato e il contadino ci aveva messo del tempo per ottenere il permesso; solita burocrazia italiana che in TV promette tanto ma che poi devi sacramentare, e il contadino di bestemmie ne aveva tirate tante da garantirsi un posto fisso all’Inferno. Per chi non lo sapesse la VALTELLINA è una regione geografica ridente alpina della regione LOMBARDIA, si parla un dialetto “duro” da gente di montagna che non ha nulla a che vedere con il milanese; anche se la Valtellina è invasa dai Milanesi. La VALTELLINA corrispondente al bacino idrico del fiume Adda a monte del lago di Como, l'intera valle e la Valchiavenna formano insieme la Provincia di Sondrio e la valle raggiunge con la Punta Perrucchetti, alta 4.020 metri e appartenente al Massiccio del Bernina, la massima altitudine della regione, voi direte: ma tutto questo che cosa c’entra con due asini?
Dovete sapere; sicuramente alcuni lo sapranno, che l'asino fin dall'antichità era usato come animale da trasporto di cose e persone più del cavallo, per la sua resistenza e agilità anche in zone collinari ed è famoso per essere mansueto, docile, l’asino è BUONO di natura e la sua bontà ti mette gioia e può essere allevato con bassa spesa essendo l’asino frugale; la frugalità è la qualità di essere parchi, parsimoniosi, prudenti nel consumo di risorse come cibo, tempo o denaro, evitando sprechi, sfarzi o stravaganze, l’asino sa sfruttare al 100% tutto quello che mangia, non butta nulla e si accontenta di poco perché appunto quel poco che mangia lo sa sfruttare. Gli ASINI sono una razza AFRICANA, a portali in EUROPA furono i romani, ma la razza non si espanse in tutti i paesi europei, solo in quelli con un clima “caldo” o comunque detto “temperato”, l’asino preferisce il caldo e l’introduzione della razza in paesi troppo al NORD fallì miseramente; già nella FRANCIA ci furono meno asini che in ITALIA, in SPAGNA non ci furono problemi; detto questo e prima di entrare nel racconto è bene far notare che la razza originale di ROLDANO è molto più pregiata di quella del BRUNO, e il suddetto BRUNO è un asino dal carattere abbastanza permalosetto anche se cerca di non darlo a vedere; BRUNO sostiene di non essere neppure “invidioso” ma ROLDANO ha forti dubbi, ma essendo di animo gentile e paziente ha sempre chiuso un occhio sul carattere “particolare e fumantino” dell’amico.
ROLDANO è intento a brucare erbetta tenera mentre BRUNO è nervoso; è da quando è arrivato che gli girano le palle ma per fortuna e grazie all’amicizia nata subito con ROLDANO; che ha anche una buona dose di pazienza, il suo nervosismo viene placato dall’amico ormai diventato un fratello di vita
“Lo sanno tutti che noi asini siamo originari del continente africano e che non sopportiamo il freddo; tutti i tentativi di popolare il Nord sono falliti! A questo contadino Lombardo che idea gli è venuta in testa!! L’HA FATTO PER I SOLDI! Qui al NORD hanno sempre usato i MULI! Qui è terra di Alpini e loro usano i muli!”
“Usavano, gli hanno mandati in pensione, anzi, essendo muli militari dovrei direi che sono stati mandati in congedo – ridendo da solo; ROLDANO deve ridere sempre da solo perché il BRUNO non capisce le sue battute e la sua ironia o ci arriva dopo giorni – Bruno, il contadino non mi pare una cattiva persona e poi quello che sostieni tu; che è vero, ma si riferisce ai paesi nordici; del tipo la Scandinavia, la Norvegia e se vuoi ci metti dentro pure la Germania, qui siamo al Nord ma è il Nord Italia, non c’è tutto quel freddo polare – con tono paziente – e questa erba fresca di montagna; amarognola devo dire che non è male e dovresti pensare a brucare, che devi metterti in forma, settimana prossima inizia il periodo della monta e l’allevatore ci darà sicuramente qualche femmina”
“Guarda che so benissimo che qui lo chiamano NORD ma che a NORD ci sono altri paesi! Mia madre mi raccontava la storia di un ORSO POLARE! E so anche che lassù usano le RENNE che altrove sono chiamate CARIBU’! So bene che in AFRICA usano i CAMMELLI! Paese che vai, animale adatto che trovi, nel TIBET usano lo YAK! – scuotendo la testa – ecco appunto, parlando di femmine, questa è un'altra cosa che non capisco, perché la nostra società deve essere diretta dalle ASINE ANZIANE?”
“BRUNO! Per l’amore del signore! Ti metti a fare anche discorsi maschilisti? Non è che non capisci, dillo chiaro che a te non sta bene prendere ordini da un ASINA! A nessuno piace essere comandato da un ASINA! Oddio… opinabile… – ridendo; sempre da solo - a parte che ci sono altre razze animali dove sono le femmine a comandare, il MATRIARCATO esiste dai tempi del bambin Gesù e non iniziare a fare anche l’anarchico ribelle, se siamo diretti da ASINE ANZIANE ci sarà un motivo, è così da quando la nostra razza era in africa, non puoi andare a cozzare contro queste cose e poi le ASINE ANZIANE non sono cattive; non vedo motivo di lamentarsi ora dopo millenni che gli asini pascolano e i nostri antenati sono stati portati qui dall’Africa, noi asini siamo mansueti ed anche bonaccioni, non andare anche su questo argomento perché mi basta l’altro”
“Portati un corno di bufalo! Caro il mio Roldano, noi siamo stati presi con la forza! Hanno trattato i nostri antenati come bestie! Io stavo bene dove stavo perché qui non saremo ancora al polo Nord ma in Italia del Nord ma fa un freddo cane! E fidati, il nostro allevatore è un asino! Siamo qui da 2 inverni e non farà tutto sto freddo ma vacca ladra, la poteva anche riscaldare la stalla! Alle mucche si; pure la musica gli ha messo e a noi no! Quello è un razzista e pure furbo, si sta facendo i soldi sulla nostra schiena!”
“Non essere invidioso, lascia perdere le mucche che gli danno il latte e poi a me piace portare i bambini in giro sulla schiena, mi danno sempre delle mele o delle carote, poi ci sono quelli che ti danno le caramelle… ma i genitori non sanno che fanno venire le carie? Io le caramelle non le prendo ci tengo alla mia dentatura!”
Mostrando i denti all’amico che ormai ha preso la tangenziale del nervosismo asinino
“A parte che la storia dice che il latte d’asina veniva usato da una Faraona, tu parli semplice perché ti porti in giro pesi leggeri, a me sono toccati gli stranieri e l’anno scorso ho portato in giro una di quelle ciccione americane che si nutrono a vagonate di Hot Dog! Ho ancora lo stampo del suo culo sulla schiena e questa estate con il cavolo che le porto in giro quelle obese! Mi metto di punta e non mi muovo e noi asini siamo capaci di farlo!”
“Ti prego non chiamarlo CULO che puzza di volgare e di bettola da 4 soldi, chiamalo sedere o posteriore – fissando l’amico con il muso serio e preoccupato – BRUNO ho il brutto presentimento che andremo a finire nel solito discorso; il tuo, indi ti prego evita, mi fai venire il mal di testa e sono settimane che parliamo; solo tu, della stessa cosa, parliamo di altro, almeno per oggi, bruca tranquillo e non ci pensare, ti stai facendo venire il sangue amaro, per degli umani e ne vale la pena? Chiedo…”
Sono 2 asini di razza, non sono fratelli; hanno la stessa età: 10 anni e si chiamano:
BRUNO e ROLDANO
e sono diventati ottimi amici.
BRUNO è un asino viterbese; ha una taglia medio-piccola e il suo mantello ha già cambiato colore, fa parte della caratteristica peculiare della sua razza, ha un mantello grigio brunastro; forse sarà per quello che si chiama BRUNO, un mantello che sta già diventando un grigio pomellato; quando diventerà anziano avrà un mantello grigio molto chiaro, la riga mulina crociata; detta la Croce d’Asino non si vede molto bene dato che la mutazione del mantello la rende sporadicamente presente.
ROLDANO è invece un asino amiatino di taglia medio-grande; per chi non è pratico di razze asinine, è una razza che vive sul Monte Amiata; il monte Amiata è un gruppo montuoso di origine vulcanica, situato nell'Antiappennino toscano, tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Paglia, compreso tra la provincia di Grosseto e quella di Siena. Si tratta di una razza di asino molto antica, originaria del continente africano ed evolutasi in Toscana, in particolare; appunto, sul monte Amiata, da qui il nome della razza.
ROLDANO ha il classico manto grigio e per questo si vede la bene la tipica Croce Nera che scende dal garrese alle spalle, corpo asciutto e muscoloso, orecchie dritte e bordate di scuro, ma a parte questo a renderlo unico è il suo nome.
ROLDANO non è un nome molto diffuso in Italia, quando questo accade solitamente è legato a una tradizione familiare o a un particolare amore per il mondo cavalleresco e medievale.
La figura di Roldano ha avuto un particolare risalto nelle opere letterarie, in particolare nel: "Chanson de Roland", un poema epico che racconta le gesta di Roldano, nipote di Carlomagno. Roldano è un vero e proprio eroe che incarna gli ideali della cavalleria medievale: lealtà, coraggio, onore; insomma è un nome legato al Ciclo Carlolingio e per concludere, se stai cercando un nome per un tuo prossimo figlio e desideri qualcosa di originale e di forte impatto, Roldano potrebbe essere un'ottima scelta; ricorda: scegliere un nome non è mai un'azione banale. Ogni nome racchiude in sé un significato, un messaggio e nel caso di Roldano, il messaggio è di gloria, di coraggio e di audacia. Scegli con cura e consapevolezza; che gli ASINI siano ritenuti per tradizione popolare animali coraggiosi e audaci magari non ci calza proprio a pennello, sappiamo bene che dare dell’ASINO ad un UMANO prende un significato molto diverso dall’essere coraggioso ed è proprio qui che; come si usa dire:
CASCA L’ASINO.
BRUNO; asino laziale, e ROLDANO; asino toscano, arrivano da zone diverse e sono stati comprati da un contadino della Valtellina che si era messo in testa di dare uno slancio al suo agriturismo con un allevamento di asini visto che si era verificato un incremento nell'allevamento degli asini; c’erano di mezzo anche dei fondi dello stato e il contadino ci aveva messo del tempo per ottenere il permesso; solita burocrazia italiana che in TV promette tanto ma che poi devi sacramentare, e il contadino di bestemmie ne aveva tirate tante da garantirsi un posto fisso all’Inferno. Per chi non lo sapesse la VALTELLINA è una regione geografica ridente alpina della regione LOMBARDIA, si parla un dialetto “duro” da gente di montagna che non ha nulla a che vedere con il milanese; anche se la Valtellina è invasa dai Milanesi. La VALTELLINA corrispondente al bacino idrico del fiume Adda a monte del lago di Como, l'intera valle e la Valchiavenna formano insieme la Provincia di Sondrio e la valle raggiunge con la Punta Perrucchetti, alta 4.020 metri e appartenente al Massiccio del Bernina, la massima altitudine della regione, voi direte: ma tutto questo che cosa c’entra con due asini?
Dovete sapere; sicuramente alcuni lo sapranno, che l'asino fin dall'antichità era usato come animale da trasporto di cose e persone più del cavallo, per la sua resistenza e agilità anche in zone collinari ed è famoso per essere mansueto, docile, l’asino è BUONO di natura e la sua bontà ti mette gioia e può essere allevato con bassa spesa essendo l’asino frugale; la frugalità è la qualità di essere parchi, parsimoniosi, prudenti nel consumo di risorse come cibo, tempo o denaro, evitando sprechi, sfarzi o stravaganze, l’asino sa sfruttare al 100% tutto quello che mangia, non butta nulla e si accontenta di poco perché appunto quel poco che mangia lo sa sfruttare. Gli ASINI sono una razza AFRICANA, a portali in EUROPA furono i romani, ma la razza non si espanse in tutti i paesi europei, solo in quelli con un clima “caldo” o comunque detto “temperato”, l’asino preferisce il caldo e l’introduzione della razza in paesi troppo al NORD fallì miseramente; già nella FRANCIA ci furono meno asini che in ITALIA, in SPAGNA non ci furono problemi; detto questo e prima di entrare nel racconto è bene far notare che la razza originale di ROLDANO è molto più pregiata di quella del BRUNO, e il suddetto BRUNO è un asino dal carattere abbastanza permalosetto anche se cerca di non darlo a vedere; BRUNO sostiene di non essere neppure “invidioso” ma ROLDANO ha forti dubbi, ma essendo di animo gentile e paziente ha sempre chiuso un occhio sul carattere “particolare e fumantino” dell’amico.
ROLDANO è intento a brucare erbetta tenera mentre BRUNO è nervoso; è da quando è arrivato che gli girano le palle ma per fortuna e grazie all’amicizia nata subito con ROLDANO; che ha anche una buona dose di pazienza, il suo nervosismo viene placato dall’amico ormai diventato un fratello di vita
“Lo sanno tutti che noi asini siamo originari del continente africano e che non sopportiamo il freddo; tutti i tentativi di popolare il Nord sono falliti! A questo contadino Lombardo che idea gli è venuta in testa!! L’HA FATTO PER I SOLDI! Qui al NORD hanno sempre usato i MULI! Qui è terra di Alpini e loro usano i muli!”
“Usavano, gli hanno mandati in pensione, anzi, essendo muli militari dovrei direi che sono stati mandati in congedo – ridendo da solo; ROLDANO deve ridere sempre da solo perché il BRUNO non capisce le sue battute e la sua ironia o ci arriva dopo giorni – Bruno, il contadino non mi pare una cattiva persona e poi quello che sostieni tu; che è vero, ma si riferisce ai paesi nordici; del tipo la Scandinavia, la Norvegia e se vuoi ci metti dentro pure la Germania, qui siamo al Nord ma è il Nord Italia, non c’è tutto quel freddo polare – con tono paziente – e questa erba fresca di montagna; amarognola devo dire che non è male e dovresti pensare a brucare, che devi metterti in forma, settimana prossima inizia il periodo della monta e l’allevatore ci darà sicuramente qualche femmina”
“Guarda che so benissimo che qui lo chiamano NORD ma che a NORD ci sono altri paesi! Mia madre mi raccontava la storia di un ORSO POLARE! E so anche che lassù usano le RENNE che altrove sono chiamate CARIBU’! So bene che in AFRICA usano i CAMMELLI! Paese che vai, animale adatto che trovi, nel TIBET usano lo YAK! – scuotendo la testa – ecco appunto, parlando di femmine, questa è un'altra cosa che non capisco, perché la nostra società deve essere diretta dalle ASINE ANZIANE?”
“BRUNO! Per l’amore del signore! Ti metti a fare anche discorsi maschilisti? Non è che non capisci, dillo chiaro che a te non sta bene prendere ordini da un ASINA! A nessuno piace essere comandato da un ASINA! Oddio… opinabile… – ridendo; sempre da solo - a parte che ci sono altre razze animali dove sono le femmine a comandare, il MATRIARCATO esiste dai tempi del bambin Gesù e non iniziare a fare anche l’anarchico ribelle, se siamo diretti da ASINE ANZIANE ci sarà un motivo, è così da quando la nostra razza era in africa, non puoi andare a cozzare contro queste cose e poi le ASINE ANZIANE non sono cattive; non vedo motivo di lamentarsi ora dopo millenni che gli asini pascolano e i nostri antenati sono stati portati qui dall’Africa, noi asini siamo mansueti ed anche bonaccioni, non andare anche su questo argomento perché mi basta l’altro”
“Portati un corno di bufalo! Caro il mio Roldano, noi siamo stati presi con la forza! Hanno trattato i nostri antenati come bestie! Io stavo bene dove stavo perché qui non saremo ancora al polo Nord ma in Italia del Nord ma fa un freddo cane! E fidati, il nostro allevatore è un asino! Siamo qui da 2 inverni e non farà tutto sto freddo ma vacca ladra, la poteva anche riscaldare la stalla! Alle mucche si; pure la musica gli ha messo e a noi no! Quello è un razzista e pure furbo, si sta facendo i soldi sulla nostra schiena!”
“Non essere invidioso, lascia perdere le mucche che gli danno il latte e poi a me piace portare i bambini in giro sulla schiena, mi danno sempre delle mele o delle carote, poi ci sono quelli che ti danno le caramelle… ma i genitori non sanno che fanno venire le carie? Io le caramelle non le prendo ci tengo alla mia dentatura!”
Mostrando i denti all’amico che ormai ha preso la tangenziale del nervosismo asinino
“A parte che la storia dice che il latte d’asina veniva usato da una Faraona, tu parli semplice perché ti porti in giro pesi leggeri, a me sono toccati gli stranieri e l’anno scorso ho portato in giro una di quelle ciccione americane che si nutrono a vagonate di Hot Dog! Ho ancora lo stampo del suo culo sulla schiena e questa estate con il cavolo che le porto in giro quelle obese! Mi metto di punta e non mi muovo e noi asini siamo capaci di farlo!”
“Ti prego non chiamarlo CULO che puzza di volgare e di bettola da 4 soldi, chiamalo sedere o posteriore – fissando l’amico con il muso serio e preoccupato – BRUNO ho il brutto presentimento che andremo a finire nel solito discorso; il tuo, indi ti prego evita, mi fai venire il mal di testa e sono settimane che parliamo; solo tu, della stessa cosa, parliamo di altro, almeno per oggi, bruca tranquillo e non ci pensare, ti stai facendo venire il sangue amaro, per degli umani e ne vale la pena? Chiedo…”