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Suggerimenti su: Come fingersi un poeta

AnnaelSidel

Utente attivo
Per fingersi poeta dovete ragionare come loro, fingere di fare la loro stessa vita, fingere di provare le loro stesse emozioni. Vi lascio alcuni suggerimenti.

Siate imperfetti e sempre fuori posto, come un orchidea in un campo di fiori selvatici.
Il poeta è, dove altri non ci sono.
Siate appiccicosi e mielosi fino alla nausea, con metafore che devono lasciare senza parole.
Guardate sempre le piccole cose, un sorriso, il suono della voce, non andante a perdervi dentro gli occhi di chi vi sta di fronte, solo i veri poeti reggono gli sguardi.

Dovete saper scrivere paradossi
Mai cadere in amore, se ci cadi devi saper perdonare.
Mai dare una seconda occhiata ed una seconda opportunità.

Dovete scrivere come in preda a stati di pura allucinazione
agisco come non è, va bene quando si è, e ci sono quando non c'è... lei.

Dovete scrivere che correte a piedi nudi nella neve anche quando nel cielo spicca un Sole infernale, che danzate sotto la pioggia finchè non smette e che intanto non pensate a niente, neppure ad un sicura bronco polmonite.
Dovete innamorarvi di enigmi e di cose che non sono reali e osservare il modo in cui le stelle brillano.
E piangere... piangere e piangere a dirotto... sotto la doccia voi non cantate, singhiozzate a dirotto a ritmo con l'idrogetto. Dovete diventare introverso.

Mai scrivere che siete «ricco» i poeti sono dei morti di fame, dovete scrivere che siete «povero» e che vivete nella «miseria» e questa miseria va elogiata.
Mettetevi la corona di spine sulla testa, il saio del penitente e se volete fatevi crescere la barbetta come il Cristo, un poeta è un poveraccio senza speranza che tiene la testa mozzata in un cesto, votato al calvario e alla sua croce.
Ricordate che siete «vuoti» e mai «pieni» e che avete buttato via il vostro cuore alla ricerca di un amore che nessuno è in grado di darvi, fate pesare questa cosa da perenne sfigato, un poeta non ride quando viene lasciato.

Non piangete ai funerali ma piangetevi addosso e scrivete sempre che non vi sentite mai veramente amato.
Dimenticate il giorno successivo, per un poeta non esiste il domani, egli rincorre sempre tristi ricordi andati.
Scrivete che non credete in nessun Dio, perchè un Dio non permettere che voi vi sentiste soli in mezzo a tanta folla.

Tenete presente che voi soffrite di «tutti i malanni conosciuti e sconosciuti» che esistono al Mondo, inventarsi una malattia... la «Ermaite» fa effetto nel cuore di chi vi legge, colpisce la sua bontà d'animo e diventa più «debole» se si tratta del cuore di una donna, dove alberga la tenerezza e l'istinto protettivo di madre.
 
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AnnaelSidel

Utente attivo
Insonnia; non potete dormire, i vostri sogni sono «incubi» e gli «incubi» sono la vostra realtà.
Avete paura di scendere dal letto la mattina, ma che dico paura... siete «terrorizzati» ad uscire per affrontare questo mondo «infame!»

Fingete che avete seri problemi con l'abuso di sostanze stupefacenti ma non calcate la mano... state sul «nulla di tanto grave" in modo da poter dire: scrivo da ubriaco e fumato e modifico da sobrio!

Fingete che siete un accanito fumatore, anzi sarebbe bene che iniziate a fumare per dare all'alito quel sapore acre di bruciato e mostrare le dita gialle dalla nicotina, i poeti passano ore e ore con la sigaretta in bocca o tra le dita... ad esempio adesso che sto scrivendo posso dire che:
è caduta la cenere sulla tastiera...
E vi dovete fumare di tutto! sigarette, pipa, sigaro, toscano, la cicoria e il rabarbaro tritato!
Vi costruite le sigarette con la carta del giornale e la carta igienica! vi siete fumati pure un rotolone di carta Regina! ho piantato nell'orto una piantagione di tabacco! se mi girano le @@ sono capace di fumarmi tutto il mondo!

Di presa ad affetto è il, o vari tentativi di suicidio... vi siete buttati da un ponte; in realtà era alto due metri e sotto c'era l'acqua alta sei metri... ve la siete cavata... con un bel tuffo a bomba... ma l'idea c'era.
Se volete scrivere di un falso suicidio fatelo bene:
ho premuto il coltello sulla pelle... ma sono stato troppo codardo per disegnare la mia pelle con il rosso del mio sangue... ho preso il Ketchup, avuto in omaggio dal MacDonald per il menù grande...

Fate sapere che ogni tanto vi capita d'innamorarvi ma lamentatevi sul fatto che è duro trovare il "vero amore" ma non dite mai che è duro trovare qualcuno che vi risponde...
Sicuramente i primi passi da falso poeta saranno deludenti... scriverete milioni e milioni di poesie scadenti e solo due saranno veramente decenti...
scrivete poesie che raccontano che v'innamorate sempre di persone che non vi notato, che masticate ciocche di capelli a colazione, pranzo e cena.
Che non avete mai smesso di correre senza specificare mai a che cosa correte dietro... state sul generico ed usate frasi fatte:
alla vita, all'amore, alle amicizie, ai sogni e alle speranze... ad una minigonna, e per poco non sbatto contro il muro con l'auto nuova da tanto che mi ha distratto!

Attenzione a scrivere poesie su "abiti provocanti" se non siete afferrati in materia, evitate... o prima o poi vi usciranno delle poesie con questo stile:
Ode al Reggiseno!
perchè lui è così fortunato,
e io no...


Raccontate che andate in giro con un notebook, perchè i vostri pensieri poetici vi vengono quando meno ve l'aspettate; l'estro è strano... che non usate la carta perchè voi avete una scrittura da cani, tremate quando l'ispirazione poetica vi entra nel cuore... in realtà il notebook è nuovo e dovete pagarlo in 300 comode rate.
State attenti a quando iniziate a ripetere le stesse frasi:
oh... respiro amarezza e rimpianto
ohhh... respiro sempre rimpianto e amarezza
amarezza e rimpianto... ecco ciò che respiro...

significa che la vostra testa e altro... è rimasta ferma alla: Ode al reggiseno!
vi siete bloccati su due coppe dei Campioni che non alzerete mai al cielo, toglietevele dalla testa.

Per fingersi un poeta potete usare la famiglia, una famiglia che non vi ha mai amato... i vostri genitori si sono separati quando eravate al liceo,
tappa complicata per un giovane, vi ha lasciato un "segno indelebile" e che per colpa "loro" avete preso la maturità a 36 anni.
Un padre pieno di rabbia, che ti urlava che eri un buono a nulla e tu stavi zitto perchè avevi 6 anni e non capivi ancora.
Una madre che era sempre troppo impegnata per darti retta.
Gli amici, fingere che ti trattavano male, che era sempre colpa tua se qualcosa non andava bene.
Il ricordo del primo bacio non deve mai essere «piacevole» ma è stato deplorevole... amaro e puzzava di marcio... perchè lei era malata di stomatite cronica e tu l'hai baciata per generosità, per farla sentire donna e poco ti è importato se dopo hai fatto i risciacqui con la candeggina e per mesi ti sei lavato i denti con la cera lucidante per le auto metallizzate.

Fingere di essere in perenne analisi, perchè la tua depressione è un demone!
Essere mutevole d'umore, ti odi per come scrivi, odi il tuo corpo; sei troppo magro, sei troppo grasso, sei pelato! ti escono le palline di grasso sulle chiappe! tutto ciò che vive al mondo lo odi!
scrivere una poesia su quanto odio c'è al mondo fa sempre effetto, ed usate pure i luoghi e le frasi comuni, tanto nessuno se ne accorge.
Questo vi consentirà di prendervi i primi fan che andranno a mettere i pollici in alto sulle vostre poesie e voi vi dovete caricare di narcisismo, esaltarvi... non troppo... ricordate che voi siete sempre «vuoti dentro»

Ma attento... stai molto attento... non dire mai a te stesso che nessuno avrebbe mai potuto amarti veramente se tutto quello che hai finto di essere sarebbe vero... potresti accorgerti che lo è...

Per fingersi poeti dovete ragionare come loro, raccogliere i frammenti frantumati del cuore e farne parole, spargere i pezzi dell'anima per poterli ritrovare.
Non come te, che sei scappato di casa con la promessa di non farci ritorno, in realtà sei stato via alcune settimane e poi ti sono finiti i soldi...
la vita è più difficile di quanto sembra... i veri poeti lo sanno, tu no...
Se poi un giorno avrai la fortuna di trovarti davanti ad una donna con una rosa in mano, e riuscirai a farle vedere che non è una rosa ma è invece una zampogna! e che se soffia non voleranno i petali ma nell'aria si sentiranno dolci e profumate note... può essere, che potrai smettere di fingerti poeta.... Ma è dura anche per un esperto poeta far passare una rosa per una zampogna!
- ha le spine? -
- no, non vedi che è una zampogna della Basilicata? non le vedi le canne? -
- per me è una rosa... Babbo Natale, se me regali na canna pure io la vedrò come na zampogna! -

Del resto io non sono una poeta e se hai seguito i miei consigli, ti dirò... io di mestiere faccio l'umorista.
 
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DeletedUser713

Guest
peccato non si possa mettere il mi piace in questa sezione saresti il primo in classifica in tutto il forum
 
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