Kiya, rispondo su due o tre punti del tuo discorso su cui dissento. Io esprimo un pensiero condiviso nella mia compagnia. Scrivo solo io, o quasi, ma in 15/20 condividerebbero. Tra chi non si fa sentire smetterei di considerare soltanto coloro a cui il gioco "piace che semplicemente non si fanno sentire" (per inerzia intellettuale, pigrizia o per mille altri motivi sociologici e antropologici). Ci sono anche gli scontenti che, proprio per la stesse identiche motivazioni, si lamentano solo in chat (o nemmeno lì) anziché sul forum.
Sul gioco in fase di sviluppo o, come diceva diana ieri, a livello di "asilo": è vero, ma ciò non può giustificare un'inerzia troppo prolungata (tra nani e fate), cambiamenti ingiustificati (accademia) o capitoli con evidente scopo di rallentare (nani). Chi ha cominciato prima non può essere considerato o trattato come cavia (alcuni sono stati fermi mesi, vorrei ricordarlo!!!). I nostri soldi sono stati presi in passato e valevano quanto i soldi che spenderanno i nuovi utenti. Aver cominciato a giocare prima non può essere considerato una colpa, così come il "dovevate immaginarvelo ed essere quindi più pazienti" è ragionamento poco sensato. Se non erano pronti a gestire con efficienza e rapidità i progressi dei giocatori, il problema è degli sviluppatori, non dei giocatori. Evitiamo di rigirare la frittata.
I grandi player che hanno abbandonato, magari hanno smesso di lottare, come dici tu; ma nessuno l'ha fatto dall'oggi al domani. Sono processi durati settimane, se non mesi. Non essere ascoltati (dagli sviluppatori, perché i moderatori il loro contributo lo danno con serietà), ha generato delusione. La delusione ha portato all'abbandono. Sul paragone col mondo politico: concettualmente non fa una piega; nella pratica però cambiare gioco, tra i tanti in circolazione, è scelta leggeremente differente da abbandonare paese, affetti, amicizie... Non mi sento di biasimare chi non ha preso questo gioco o la partecipazione su questo forum come una missione ideale alla quale restare strenuamente legato. E' un gioco.
Sul restare e cambiare le cose: l'accademia è stata introdotta. Subito ha ricevuto, almeno qui, soprattutto pareri negativi o lamentele. In pochissimi la usavano, in molti non l'avevano nemmeno costruita. Poche settimane dopo è stata resa obbligatoria. Chi costruttivamente l'aveva criticata alla sua prima introduzione come si deve sentire se non preso in giro?
L'accademia ha suscitato tutto questo can can sul forum perché è simbolo di un atteggiamento poco attento nei nostri confronti. L'obbligatorietà è il problema e su ciò, almeno in questo forum, concordano il 100% degli utenti (anche chi l'ha difesa lo diceva a chiare lettere). Magari al prossimo aggiornamento disattivano l'obbligatorietà e rendono l'edificio vendibile. Ma se non lo fanno come dobbiamo reagire? Restare e continuare a intervenire (vanamente) per provare a rendere (pia illusione) questo gioco, un gioco migliore?
Ribadisco quanto ho detto prima: Elvenar è un passatempo. Le cose per cui vale la pena lottare sono là fuori. La nostra pazienza è già messa abbastanza a dura prova là fuori ed è proprio per questo probabilmente che in molti non gradiscono che delusioni e frustrazioni, anche se del tutto futuli come accademia sì/accademia no, invadano i momenti ludici. Il mondo purtroppo non possiamo cambiarlo, il gioco a cui ci dedichiamo nelle ore libere sì.