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Annael Sidel

AnnaelSidel

Utente attivo
¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XIII°
Dalla "Storia dei Sidel"
IL SIGNORE DELL'INGANNO
ARRIVA IL NATH NUR
"decisi di dire la verità perchè mi serviva tempo per riorganizzare le idee, avrete capito che gli elfi stavano portando avanti una guerra in un clima Interno decisamente inadatto... le guerre si affrontano a mente lucida, si devono affidare gli incarichi, si deve creare una linea di comando... queste cose mancavano agli elfi... Erundil era certamente un grande Leader dotato di grande carisma; non ho mai messo in dubbio le sue qualità... intendo di guerriero... la cavalleria era un arma potente al suo comando... ma gli elfi combattevano ancora male... da un mio punto di vista ovviamente... nel corpo a corpo sfruttano la loro agilità, velocità, equilibrio... ma sono dei fuscelli e con parecchi punti deboli... un suono acuto, una puzza nauseabonda, rischiano di far perder loro i sensi... indossare armature pesanti?... perdono le loro doti innate che la natura gli ha concesso, un elfo deve essere libero nei movimenti... basti pensare che le elfe del Noss Dagor di mia figlia Hunien combattono mezze nude... non voglio mancar di rispetto a voi cari amici e ospiti di altre razze, ma la NATURA è da sempre la migliore, unica e vera alleata della stirpe degli Elfi... la natura non ingannerà mai un elfo... tranne che l'elfo gli manchi di rispetto... e questo posso dire che non avviene mai, se capita sono casi rarissimi... ERUNDIL non usava propriamente una tattica... il suo stile di combattimento era basato sul... GORF, che significa IMPETO... l'impeto è un forza, un moto che si spinge in avanti e travolge tutto, ma IMPETO è anche inteso come...IMPROVVISO moto dell’animo che, acceso da una passione o da un forte sentimento, determina la VOLONTA' e spinge ad agire senza dar tempo alla RIFLESSIONE... non dico che sia un errore, il problema fu che questo stile diventò degli elfi al comando di Erundil e contagiò anche gli altri... anche per questo motivo; successivamente, le 6 battaglie per la difesa del CALENDOR verranno chiamate Le Battaglie degli Eroi... strategia poco... cuore tanto... anche troppo..."


[nota: termini in lingua elfica.
IMPETO > GORF
IMPROVVISO > BRAGOL
VOLONTA' > ANÍRAD
RIFLESSIONE > IDHOR
questi termini venivano usati per indicare ERUNDIL, che spesso non Rifletteva e Improvvisamente veniva preso da una Volontà di buttarsi contro il nemico con Impeto

"ERUNDIL AVO IDHOR, I TÎN ANÍRAD A ER BRAGOL GORF"
(Erundil non riflette, la sua volontà è un improvviso impeto)

Lo stile tattico ARCAICO del QUAR [pugna] e il modo di combattere, venne usato dagli elfi contro loro stessi, quando durante il viaggio i diversi Clan entravano in contesa.
Questo stile venne usato contro i nani con "pessimi" risultati e la totale sconfitta degli elfi.
Gli elfi iniziarono a pensare ad uno stile diverso e a cavallo tra i due periodi venne coniata la parola DAGRAD [Combattimento] e da questa verrà ricavata la parola DAGOR [battaglia]

Grazie ai nani gli elfi appresero la Forgiatura, l'introduzione di nuove armi fece cambiare lo stile tattico.
Nel Pre-Millenio venne adottato lo stile del DAGOR o anche della BARRIERA.


stile tattico.jpg
Abbiamo armi da Punta e da Taglio, ci sono gli scudi di varie dimensioni e il loro peso.
Abbiamo Elmi e Corazze, ma ancora non si vede l'arma per "eccellenza" degli elfi:
L'ARCO.
Secondo Annael era vero che gli elfi sapevo usare qualsiasi arma, ma gli elfi erano nati per usare le armi da LANCIO. Lo Stile, la tattica, la strategia e il modo di combattere degli elfi andava cambiato.


ELFI IN ESILIO NELL'ANNUNDOR
Gli elfi che furono esiliati da ERUNDIL erano sia Rhoedhil che MORNEDHIL, presero la nomea di EDHELGUL [elfi necromanti] e decisero di prendere come loro guida:
ANNAEL SIDEL

Tra di loro vi erano:
ANNAEL SIDEL
BACHAM FALME; che non conosceva la magia oscura ma volle restare al fianco di Annael.
LAITALE SIDEL
SANYA E RAUCO SIDEL
ARANEL SIDEL
MARCANO KEMMOTAR
LOTE KEMMOTAR
ARTANIS KEMMOTAR
e
MIN SIDEL; viene inteso il figlio adottivo di ANNAEL

ORGANIZZAZIONE DELL'ANNUNDOR
Annael inizia ad organizzare la regione dell'ANNUNDOR, si reca dagli amici nani CUORI DI FERRO con cui mantiene un rapporto di collaborazione e di alleanza; i nani fanno sapere che NON combatteranno contro le SERPI, ma solo contro la stirpe nanica dei RIBELLI DELLA PIETRA, e solo in aiuto ad ANNAEL ma non per aiutare ERUNDIL, che si rifiutò di dare loro aiuto.
Gli EDHELGUL fondano e aprono il porto di NIN EILPH [porto dei cigni]
Annael inizia a pensare ad uno stile di combattimento diverso e nasce l'idea di fare della Casata dei SIDEL, una Casata MILITARE.
Gli EDHELGUL approvano, essendo Annael particolarmente dotato per l'Arte Militare.

Alcalime esilio elfi.jpg


ANNAEL ENTRA NEI PANNI DEL NATH NUR
A sapere che sotto le bende rosso sangue si cela ANNAEL, è il figlio adottivo MIN SIDEL.
MIN SIDEL ogni tanto anche lui indosserà le vesti del NATH NAU per coprire ANNAEL.
Gli elfi cadranno nell'equivoco tra il nomignolo di ANNAEL che ha sempre usato di più: MIN SIDEL; che è uguale al nome del figlio adottivo: MIN SIDEL.
Lo sà anche l'amico di sempre: BACHAM FALME.
Lo sanno anche: LOTE e MARCANO KEMMOTAR.


ANNO 429 - ANNAEL nei panni di NATH NUR arriva ad ITHIL CU.
La regina TOVIE SIDEL nomina NATH NUR: Consigliere Militare degli elfi RHOEDHIL.

ANNO 430 - 4a. ed ultima battaglia al PÂD AGOR.
Gli elfi RHOEDHIL al comando del NATH NUR cambiano lo stile di combattimento.

Gli elfi sono divisi in unità tattiche armati di ARCO, abiti dello stesso colore del terreno di scontro e pittati in viso. Vengono usati anche tamburi, corni e canti.
Il NATH NUR chiama queste unità tattiche:
NOSS DAGOR [Clan da Combattimento]


NATH NUR consegna al sovrano degli Elfi ERUNDIL e alla Sovrana dei RHOEDHIL il manuale della
GOWEST ERIN AUTH (trattato sulla guerra)

che negli anni seguenti sarà rivisto e corretto sempre dal NATH NUR, prendendo il titolo definitivo di:
GOWEST ERIN GÛL EN AUTH

(trattato sul lungo studio della guerra)

E' la tattica della:
NIBEN AUTH [piccola guerra o guerriglia]
studiata per contrastare la
TÚ COTH [forza fisica nemica]
la Piccola Guerra è l'arte di:
TAMMA COTH AH MENEG NIBIN EITHAID O TACHOL
[colpire il nemico con piccole punte di spillo]

Ci sono termini come:
HALTHAD LUMREN [nascondimento ombroso]
e
DAE TELU (cupola d'ombra)
che richiamano alla magia oscura, ad ERUNDIL non piace e il NATH NUR nega di essere a conoscenza di questa magia.
Erundil non si fida di questo elfo, il NATH NUR da sotto le bende rosso sangue, con una voce roca saluta il Sovrano degli elfi con questa frase:

"il nostro peggior nemico è la Riflessione"


 
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AnnaelSidel

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Tratto dalla "Storia Dei Sidel"

ERUNDIL INCONTRA TOVIE
Erundil: io credo che tu sia pazza... hai dato il Comando dell'intero tuo esercito ad un elfo sconosciuto!
Tovie: non hai capito chi è?... è evidente che sotto quelle bende si nasconde Annael! non sono così stupida!
Erundil: tuo marito!!??... ma ne se certa?... hai le prove?
Tovie: tu vuoi sempre le prove!! fidati! vuoi che non sappia percepire la presenza di mio marito nella stessa stanza!! o a due metri da me!!
Erundil: se si trattava di un'altro elfo ti avrei creduto... ma Annael no! tuo marito riesce a tenerti celata la sua mente!
e so benissimo che ormai i vostri cuori sono distanti! SI'!! tuo marito ha la capacità di restare vicino a te e di essere a te invisibile perchè anche per te lui ti è invisibile!! siete distanti! il vostro legame non esiste più!
però... potrei crederti... oggi in battaglia questo tuo Consigliere ha modificato tutta quanta la nostra tecnica!!
ho dovuto andargli dietro! IO! RE DEGLI ELFI! ho dovuto seguire uno... un... elfo fasciato! ammetto che è stato bravo...
solo Annael può spingersi ad osare così tanto... non vedo altri elfi... credo che andrò a trovare gli esiliati...


ERUNDIL vuole recarsi nell'ANNUNDOR, con la "scusa" che essendo il Re degli Elfi è suo compito verificare che; anche se gli ha "scacciati" è giusto che s'interessi e si prenda cura di loro... del resto la colpa della loro "cacciata" non è sua; di ERUNDIL... ma di Annael che ha usato un arte magica del nemico... chiede al NATH NUR di accompagnarlo.
Arrivato dove gli EDHELGUL si sono accampati, ERUNDIL chiede di vedere ANNAEL, e l'elfo si presenta davanti a lui
"mi cercavi?"
ERUNDIL si gira verso il NATH NUR e poi risponde ad Annael
"per vedere se stavi bene..."
[Annael e Min si erano scambiati il ruolo alcuni giorni prima della partenza di Erundil]


ERUNDIL INCONTRA TOVIE
Erundil: complimenti, la tua percezione o per il tuo sesto senso... veramente notevole... tuo marito sta benissimo...
e alle mie spalle c'era Nath Nur...

Tovie: ...non è Annael?!
Erundil: a quanto pare no... hai altre percezioni?
Tovie: ...no... ma resto convinta che sia Annael...


Tovie si rivolgerà alla figlia HUNIEN, sapendo le sue doti di gran pettegola e curiosa.
HUNIEN inizierà ad indagare sul NATH NUR e arriverà alla conclusione che sotto le bende rosso sangue si celava MIN SIDEL.
Le cose non cambiarono, perchè la domande venne spostanea
"si, ma quale MIN SIDEL?... il padre? o il figlio?"
Annael e Min non fecero altro che; in casi di: "estrema irrefrenabile curiosità elfica", di scambiarsi il ruolo del Nath Nur.
Andò avanti per un po di tempo, alla fine gli elfi si convinsero che Hunien si era sbagliata, chi era il Nath Nur restò un mistero.

¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XIV°

"Il mio arrivo a ITHIL CU ne panni del NATH NUR migliorò alcune cose, il nemico si era concesso una pausa ma non si era fermato... i nani RIBELLI DELLA PIETRA misero le SERPI PARLANTI alle strette con un ultimatum...
o prendevano ITHIL CU o loro sarebbero usciti dal conflitto... si sostiene che fu il drago a chiamare le Serpi nell'UNDUME e a dir loro questo... anzi a minacciarle... leggenda narra che il Generale delle Serpi Parlanti YARISSH incontrò il padre dei draghi ZAIKAN, Serpe e Drago si misero d'accordo per... ANNIENTARE definitivamente gli elfi da quelle terre, e già iniziarono a spartirsele...
le Serpi scatenarono la più grande offensiva insieme ai nani... gli elfi ricordano questa battaglia come la

DAGOR EN GORTHEB MOR [Battaglia dell'Orribile Oscurità]...
il nemico scatenò su ITHIL CU di tutto e di più... verranno narrate storie di tutti i tipi, come quella che sopra la città si videro volare draghi e altre creature... è vero che il cielo diventò nero e il nemico fece un largo uso del Fuoco Distruttore... può essere che sia intervenuto qualche drago, ma se lo fece fu solo come appoggio logistico e per dare più forza alla magia... le serpi non avevano molte difficoltà ad entrare nelle menti degli elfi con incantesimi e visioni... le potenti magie e le macchine d'assedio dei nani distrussero la FORTEZZA e il morale degli elfi scese fino ai piedi...
le serpi avanzarono anche dal MINDYN e lo stile a BARRIERA degli elfi venne letteralmente falciato via... gli elfi andarono nel panico totale... non c'era una linea di comando, non si capiva cosa fare e dove andare...
noi elfi avevano Lui, ERUNDIL! nulla da dire, ERUNDIL sapeva ridare coraggio! non si fece prendere dal panico; restò calmo e non si fece... Salire e prendere dal suo classico IMPETO...
era furibondo, bolliva di rabbia... sicuramente in testa gli sarà venuto il pensiero di morire davanti alla porta della città,
ma sapeva MOLTO BENE... che il popolo degli elfi sarebbe morto li con lui... tutto il popolo si sarebbe sacrificato per il suo RE... ERUNDIL lo sapeva benissimo... sarà stato quello che era ma non era un pazzo e gridò una sola parola... SCAPPARE!!...
non si è mai pentito di averlo fatto... quando gli elfi Scappano sanno essere molto veloci!... non li vedi più!
venne scritto che ERUNDIL ordinò la RITIRATA; per mantenere un prestigio alla sua figura... ma fu proprio lo stesso Erundil ha confermare che lui urlò di: SCAPPARE!!

...il CALENDOR venne conquistato e gli elfi fuggirono tutti nell'ANNUNDOR e andarono a riunirsi con gli esiliati... le Serpi fecero avere un messaggio ad ERUNDIL, volevano la resa degli elfi... al che ERUNDIL rispose andando lui di persona a recapitare a voce la risposta...

"RESA?!... MAAA... ABBIAMO FORSE PERSO? DIREI CHE CI SIAMO APPENA SCALDATI!
CHE SARA' MAI SUCCESSO? NUVOLETTE NERE... SIBILI E URLA DI NANI... MOLTO TEATRO!
VOI FORSE STATE PENSANDO DI AVER MESSO GLI ELFI IN GINOCCHIO??!!
NO! NESSUNA RESA! RESTIAMO QUI FINO ALLA FINE!
FINO ALLA FINE DEI GIORNI SE SARA' NECESSARIO! SAPETE DOVE TROVARCI!!
IL BELLO ARRIVA ADESSO E GLI ELFI CI SARANNO!
NON VI SARA' RESA! NESSUN ELFO E' INTENZIONATO A LASCIARE QUESTE TERRE
IN MANO A DELLE SERPI E NANETTI MALEFICI!!
I NOSTRI CUORI, IL NOSTRO SPIRITO E' ANCORA SALDO!
ARRIVEDERCI IN COMBATTIMENTO!! NON VEDIAMO L'ORA DI RIPRENDERE!!
LE LAME DEGLI ELFI BRAMANO TAGLIARE ALTRE TESTE!!"


...si tenne un consiglio elfico e alla fine ERUNDIL ascoltò la maggioranza del popolo e diede al NATH NUR l'incarico di rifondare e guidare il nuovo esercito degli elfi per la difesa dell'ANNUNDOR... il nostro Re si era veramente ammorbidito; io so quanto ha sofferto per ogni sconfitta... il Nath Nur si attaccò a lui; non nego che a volte feci pure il ruffiano... ma lui iniziò di cuore a dar retta ai miei consigli; o forse dava retta ai consigli del Nath Nur perchè come tutti era convinto che non ero io... consigliai ad ERUNDIL di portare il popolo degli elfi il più lontano possibile e di nasconderci alle serpi, venne scelto un luogo in riva al mare che prese il nome di ESTEL... Speranza... una parola che è CARA nel cuore di ogni elfo... ESTEL non sarebbe mai dovuta andare nelle mani del nemico, ESTEL era il nostro ultimo baluardo... le Serpi costruirono un loro tempio mentre i nani Ribelli uscirono dal conflitto; questo gli elfi non lo seppero subito... qualcosa stava succedendo altrove, e qualcosa stava succedendo al nemico... bisognava solo capire cosa..."

 

AnnaelSidel

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Laitale mostra la mappa

- TERRE DI CUINDOR -
DAGOR EN GORTHEB MOR
Battaglia dell'Orribile Oscurità
Le forze del MALE scatenano tutti i loro eserciti sul CALENDOR.
La FORTEZZA di BARADELL viene rasa al suolo.
La linea difensiva del MINDYN cede, la BARRIERA degli elfi non è in grado di reggere l'urto delle Serpi.
Nel panico generale agli elfi viene trasmesso l'ordine di ERUNDIL:

SCAPPARE!!
viene fondata la città e nasce il REGNO CELATO di ESTEL [speranza] qualsiasi nemico che oltrepassi il fiume AND CELON deve essere ELIMINATO e NON DEVE tornare indietro.
La flotta elfica mantiene la vigilanza delle coste.
Alcalime ritirata elfi.jpg

RIFORMA MILITARE ELFICA
Il NATH NUR istituisce i: NOSS DAGOR [Clan da Battaglia]
Nascita ufficiale dei NOSS DAGOR, gli elfi cambiano lo stile di combattimento e passano alla strategia della:
NIBEN AUTH [piccola guerra]
che gli Umani identificano come: GUERRIGLIA.
Abbandono della armi da PUNTA, l'ARCO diventa l'arma PRIMARIA e UFFICIALE degli elfi.
Introduzione del:
HALTHAD LUMREN [nascondimento ombroso]
che corrisponde all'Arte della MIMETTIZZAZIONE
ERUNDIL toglie la legge sulla MORGUL, gli elfi possono usate la Magia Oscura.

Consiglio Elfico: Annael compare al consiglio e chiede ad ERUNDIL di abolire i termini MORNEDHIL e RHOEDHIL;
ERUNDIL rifiuta.
ERUNDIL resta Sovrano di tutti gli ELFI.
TOVIE SIDEL resta Sovrana dei RHOEDHIL

MORNEDHIL: decidono di essere guidati dal NATH NUR; ERUNDIL cerca di opporsi ma non può far nulla altrimenti i Mornedhil non sarebbero più disposti ad accettare la sua Sovranità. Erundil sospetta che il NATH NUR appartenga al Clan dei KEMMOTAR.
Offerta al NATH NUR di diventare Sovrano dei MORNEDHIL, l'elfo bendato rifiuta.

[note: ALTRI SVILUPPI DOPO LA "BATTAGLIA DELL'ORRIBILE OSCURITA' "

Secondo il NATH NUR ed anche secondo ERUNDIL, questa battaglia era stata l'ultima zampata del nemico.
Dalla 4a. Battaglia al PASSO STRETTO (ANNO 430) erano passati 7 anni alla Battaglia dell'ORRIBILE OSCURITA' (ANNO 437) secondo i 2 elfi il nemico aveva di certo avuto; e sicuramente ne stava continuando ad avere, dei PROBLEMI e DIFFICOLTA'.
i nani RIBELLI DELLA PIETRA dopo la presa del CALENDOR uscirono dal conflitto, gli elfi lo scoprirono quando le loro navi ripresero a vigilare le coste; grazie alla loro vista e ai loro sensi, gli elfi riuscivano a navigare di notte e con qualsiasi tempo.
A ESTEL venne confermato che la città di ITHIL CU; e lungo le sue coste, non vi era alcuna traccia e segno di NANI.
Annael ha sempre sostenuto che il MALE ha un forte POTERE dove esso ha SEDE; in questo caso l'UNDUME, quando si allontana esso perde forza.
La stessa cosa poteva essere vista anche per le SERPI PARLANTI, molto lontane, lontanissime dalla loro SEDE; le terre del MAINDOR.
Uno degli sviluppi più interessanti arrivò sempre dal mare.
Una nave elfica tornò ad ESTEL da suo giro di esplorazione, gli elfi a bordo dissero; e ne erano convintissimi, che la loro vista aveva catturato al largo; in mare aperto, delle strane "VELE BIANCHE" ma avevano preferito non indagare.

Alcalime umani.jpg

Una leggenda dei NANI CUORI DI FERRO narra che durante la guerra tra ELFI e SERPI PARLANTI, la stirpe degli UMANI arrivò dal NORD.
Gli Storici Umani hanno detto ad ANNAEL, che una stirpe UMANA arrivò di sicuro dal NORD e iniziarono a vivere in quelle terre che gli elfi avevano chiamato AMRUN [est]
Annael ha letto di leggende UMANE che narrano di scontri e di battaglie contro strane e potenti CREATURE, tra queste vi erano i DRAGHI.
Nessuno ha mai avuto delle certezze ma se fosse vero, gli UMANI andarono anche loro a scontrarsi con queste forze del MALE, facendo una "grande cortesia" alla stirpe degli elfi di quelle terre, e gli UMANI sono più robusti; gli umani usavano uno stile a BARRIERA.

CURIOSITA' SUI DRAGHI.
Leggende elfiche narrano che gli elfi vennero a conoscenza di 2 grandi EMLYG [draghi] il termine AMLUNG [drago] era già usato dagli elfi nella loro lingua Arcaica:

Urulóce > Drago di fuoco / Drago che sputa fuoco
Urulóci > Draghi che sputano fuoco / Draghi di fuoco
Rámalóce > Drago alato
Fealóce > Drago brillante


quindi potrebbe essere VERO che la città di ITHIL CU e la regione del CALENDOR durante la BATTAGLIA DELL'ORRIBILE OSCURITA', venne rasa al suolo e devastata da questi 2 Draghi.
Secondo la leggenda 1 drago era maschio ed era un Urulóce Fealóce [Drago sputa fuoco brillante] il suo nome era SCAGLIAPUTRIDA.
L'altro Drago era femmina ed era una Urulóce Rámalóce [Drago sputa fuoco alato]
il nome in lingua elfica di questa Dragonessa era:
Veryaiehteon Lambelaica [forte lancia linguaverde]
o nella forma abbreviata:
VERYALAMBE
quando gli UMANI appresero la lingua degli elfi, andarono a tradurre e translare questi nomi in:
Gherarda Verdilingua
 
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AnnaelSidel

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¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XV°
"il nemico aveva notevolmente ridotto i suoi attacchi, le serpi raramente passavano il fiume e quando lo facevano venivano colpite dagli arcieri che poi fuggivano e andavano a nascondersi... a noi andava benissimo, gli elfi dovevano imparare a combattere in un Noss Dagor... Erundil doveva imparare a Riflettere, la cavalleria prese un ruolo di fiancheggiamento e di copertura e a lui questa cosa non andava molto a genio... i Noss Dagor erano pronti al loro battesimo del fuoco, Nath Nur ed ERUNDIL decisero di provare ad attaccare il confine delle Serpi Parlanti... 3 Noss fecero da esca, superarono il confine andando a stuzzicare le Serpi dandosi poi alla fuga... le Serpi si gettarono al loro inseguimento e inseguirono 2 Noss nella pianura mentre altre Serpi inseguirono il 3 Noss lungo il fiume... 3 Noss erano sbarcati da tempo lungo la costa mentre altri 5 erano appostati in attesa delle Serpi... per convincere Erundil a dividere la sua cavalleria, il Nath Nur; io... prese il comando della seconda colonna... l'importante era mantenere attiva la linea di comando e la comunicazione tra i vari Noss venne affidata a elfi a cavallo... avvenne così luogo la DAGOR TALATH... la Battaglia della Pianura... gli elfi schierarono 10 Noss Dagor, che corrispondo a 5.000 elfi... la cavalleria era di altri 5.000; divisa in 2 colonne da 2.500 agli ordini di Erundil e del Nath Nur... nostante in campo aperto e senza lo stile a BARRIERA, gli elfi riportarono una netta vittoria... le Serpi ebbero una reazione facendo muovere delle compagnie verso il confine, vennero intercettate da un Noss che ebbe la disgraziata... idea... di ritirarsi verso il piccolo porto di NIN EILPH...
le Serpi intuirono che degli elfi presidiavano quella zona... mi aspettavo un attacco, questo non si verificò; era veramente il nemico arrivato al suo limite?... gli elfi mantennero la guardia nella zona della costa... il tempo passava, ERUNDIL a fatica teneva a freno la sua pazienza... il nostro l'avevamo fatto, adesso si doveva aspettare la risposta del nemico..."

Laitale mostra la mappa.
DAGOR TALATH - battaglia della pianura
Anche se i Noss Dagor vennero schierati in una battaglia antecedente
questa battaglia è ricordata come
il Primo uso dei NOSS DAGOR
Gli elfi sono passati alla strategia della Guerriglia
Alcalime talath.jpg


[note tratte dalla "Storia dei Sidel"
ERUNDIL E IL NATH NUR
Erundil: sono passati già 20 anni dall'ultima battaglia... del nemico neppure l'ombra... sei sicuro che attaccheranno la Costa?
Nath Nur: il tempo non è un nostro problema...
Erundil: certo! ma non lo è neppure per le Serpi! mentre siamo qui ad aspettare loro si staranno facendo arrivare i rinforzi!
Nath Nur: se così fosse... mi pare un tempo lungo... 20 anni per fare arrivare dei rinforzi... non ti pare? e comunque ogni tanto qualche scontro lungo il confine c'è...
Erundil: certo che c'è! ma dopo il tranello che gli abbiamo fatto, non oltrepassano più il fiume!
Nath Nur: ed è quello che ci siamo prefissati mio Signore... le Serpi non devono arrivare ad Estel... se come dici; sono in attesa di rinforzi, anche il nostro popolo sta tornando a vivere, a Estel sono riprese le nascite, gli elfi si sentono sereni ad Estel... la guerra deve restare lontana da Estel... gli elfi si addestrano e chiedono di entrare nei Noss Dagor... mio Signore abbiate pazienza... il nemico sta iniziando a sbagliare, lasciamo che continui a farlo...
Erundil: pazienza... sai, un giorno un elfo mi disse che in guerra si deve Riflettere e aver... pazienza... la pazienza di un ragno che tesse la tela e si mette ad aspettare la preda... se non fosse per... mah! ogni volta che mi viene il sospetto che tu sia Annael il giorno dopo vi vedo discutere insieme... comunque se lo dici tu... e sei convinto che attaccherà la costa?
Nath Nur: ovvio, le Serpi sanno bene che abbiamo il dominio assoluto del mare, questo è un vantaggio che vorranno toglierci ad ogni costo, e senza riflettere... faranno errori... noi dobbiamo solo essere sempre pronti, siamo ancora in guerra... che importa chi io sia mio Signore, l'importante è vincere... e voi amate vincere... ed io odio perdere...


[nota: Consiglio Elfico. il NATH NUR modifica ancora i Noss Dagor, introduzione del
CONUI NOSS DAGOR (comandante del Clan da Battaglia)
e dei
CAREL CONUI NOSS DAGOR (vicecomandanti)
i NOSS DAGOR sono LIBERI di agire, possono essere INDIPENDENTI dalla linea di comando.
Il CONUI NOSS DAGOR è il: PADRONE ASSOLUTO DEL NOSS, lui e i 499 elfi al suo comando, non devono rendere conto neppure ad un Sovrano.
NATH NUR chiede e ottiene che ogni NOSS DAGOR che venga formato, sia agli ordini di un elfo o elfa, appartenente esclusivamente al CLAN dei SIDEL.
ERUNDIL con l'appoggio di alcuni Clan cerca di bocciare la proposta, ma la vittoria ottenuta nella Pianura ha spianato la strada ai NOSS DAGOR. La cavalleria degli elfi non viene ancora inquadrata come un NOSS DAGOR, e resta sotto il comando di ERUNDIL, che al termine del Consiglio commenta: "se gli elfi hanno deciso così, è giusto che sia così"]

 

AnnaelSidel

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¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XVI°

"Una parte di me era tentata dalle parole di ERUNDIL; dare un'altro colpo alle Serpi!... di certo le Serpi non sarebbero ricadute in un'altro tranello e di sicuro stavano studiando il nuovo stile di combattimento degli elfi... il paragone del ragno mi calzava benissimo e la rete si sarebbe chiusa sulle serpi... usando il mio sguardo verso il futuro non vedevo chiudersi questa rete... la guerriglia andava bene, gli elfi morivano di meno... si sarebbe potuto andare avanti veramente per anni e per secoli... durante il corso della guerra le Serpi avevano ottenuto delle vittorie usando la... mano pesante... quel colpo che ogni tanto deve essere inflitto per togliere lo stagnamento... e le Serpi di colpi ne diedero parecchi... la devastazione dell'Est, poi del Nord ed infine il Calendor... avevamo vinto nella Pianura ma non era stato quel duro colpo... andava benissimo che ad Estel si cantava e si danzava, che vi era un clima sereno... ma c'era il rischio che gli elfi si sarebbero dimenticati della guerra e le Serpi avrebbero nuovamente usato la mano pesante...
o forse no... io ed Erundil eravamo sempre della stessa idea, le Serpi avevano dei problemi... forse anche problemi di rivalità interna... in effetti il Generale Yarisshh; la serpe che mi fece da maestro, era da tempo che non si sentiva il suo sibilo... quando mi venne il pensiero che forse Yarisshh era stato eliminato da qualche serpe rivale, il suo sibilo di morte tornò a farsi sentire...
dal confine sui monti scese un battaglione di Serpi con al comando Yarissh Sibilo di Morte, puntò diretto verso il piccolo porto di NIN EILPH come se già conoscesse la sua esatta posizione... a guardia del porto vi erano 2 NOSS DAGOR, quando le Serpi vennero avvistate i Comandanti dei Noss presero il largo e fecero rotta lungo la costa entrando nell'altro ramo del grande fiume...
intanto avevano immediatamente lanciato l'allarme... dal bosco uscirono 4 Noss Dagor che attaccarono subito le Serpi, il messaggero arrivò poi da me ed io avvertii Erundil.... il nostro Sovrano; che non vedeva l'ora, si lanciò dentro la foresta in una corsa forsennata mentre io feci andare la cavalleria lungo la costa ed arrivai prima di lui... arrivai giusto in tempo per vedere una freccia colpire la serpe Yarissh, e la serpe contorcersi per il dolore... le punte erano avvelenate... il resto lo fece Erundil che arrivò come una furia al grido... VIA LE SERPI DALL'ANNUNDOR!!... senza il loro Generale le serpi si ritirarono, vennero inseguite e furono uccise tutte quante... ebbi occasione di chinarmi sulla serpe che mi fece da maestro... nella mano rachitica teneva un medaglione e in ultimo sibilo disse... dai questo medaglione ad Annael... mi chinai ancora di più sulla serpe, scostai alcune bende dal viso essendo certo di non essere visto... presi il medaglione e risposi... l'hai già fatto... mi parve che le serpe fece un sorriso...
fu così che nella DAGOR FALAS... la battaglia della costa, morì la serpe Yarissh e tutti gli elfi ne furono contenti..."


Laitale mostra la mappa.

DAGOR FALAS
la battaglia della costa
dagor falas.jpg


"questa mossa delle serpi mi fece ponderare a lungo... il mio sguardo aveva visto un attacco alla costa ma non in questo modo... mi aspettavo qualcosa di più grande... mi aspettavo quella mano dura e pesante delle serpi... questa mossa mi sembrò... più da... dilettati allo sbaraglio... molto strano, visto che proprio Yarisshh mi fu da maestro in tattiche e strategia militare... era arrivato il momento che anche gli elfi dovevano usare la mano pesante... l'attacco doveva essere organizzato nei minimi dettagli, niente doveva essere lasciato al caso, per questo non c'erano problemi... chi meglio di me poteva analizzare e vedere tutto quanto nel futuro?... il problema era la mano pesante... a chi puoi pensare quando pensi; ad esempio... ad un martello che si abbatte sulla testa dei nemici?... ovvio, ai nani... ascie e martelli! ma c'era Erundil... come facevo a convincere i nani di aiutarmi se c'era Erundil di mezzo?... ci misi credo... 20 anni... per convincere i nani del NAUGRIMDOR per aiutare gli elfi a scagliare una martellata... ed altri 10 anni per pianificare l'attacco nei minimi dettagli... obiettivo?... il tempio delle Serpi..."

Annael si prese una pausa con il disappunto dei nani
"DEH!! ADESSO CHE ARRIVIAMO NOI A SPACCARE TUTTO QUANTO! IL PERTICONE DALLE ORECCHIA A PUNTA FA UNA PAUSA! INCREDIBILE!! DANNATI ELFI!!"
ma un bel boccale di birra, pan elfico e formaggio a "iosa" rimise seduti i nani che commentarono
"possibile che siamo così corruttibili? birra, pane e formaggio?... chissà se l'elfo racconterà come avrà convinto i nani..."

Intanto tra una storia e l'altra si era fatta sera, lampade furono accese e un applauso accolse il ritorno di Annael sulla scena; visto l'ora si era pure cambiato il vestito, ed anche la corona in testa era quella adatta per le ore notturne, al che i nanetti andarono a commentare
"ma tu guarda sti elfi! va bhe... lui sarà pure un Re... io mi cambio i vestiti 5 volte all'anno... i mutandoni li cambio 2 volte all'anno... è risaputo che il puzzo tiene lontani i parassiti e li annienta!! e questo elfo si cambia ogni 8 ore? ma quanto sarà grande il suo armadio? io e la mia consorte teniamo i nostri vestiti in una casetta degli attrezzi! e ci avanza pure spazio!!"

Invitato il pubblico al silenzio, Annael può riprendere il racconto.


 

AnnaelSidel

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¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XVII°
"dopo la battaglia sulla costa, le Serpi ritirano il loro confine, appena lo venne a sapere ERUNDIL venne subito a discutere con me... nei panni del NATH NUR non potevo certamente dirgli che i nani del NAUGRIMDOR avevano detto chiaro e tondo ad... ANNAEL, che avrebbe potuto contare su di loro, ma non se ci sarebbe stato di mezzo ERUNDIL... reo di non averli aiutati e di averli scacciati, senza un minimo di riconoscenza per quello che avevano fatto per lui... quindi targiversai e gli dissi che Annael era andato a vivere presso i nani per cercare un accordo... e andai veramente dai nani per cercare di convincerli a darci un aiuto... ma puntualmente saltava sempre fuori il nome di ERUNDIL ad ogni tentativo... andare in battaglia senza ERUNDIL non sarebbe stato possibile; primo sarebbe venuto a conoscenza di ogni cosa, secondo era pur sempre il RE degli ELFI... e gli elfi non avrebbero combattuto senza il loro Re... mi si parò davanti l'unica soluzione possibile, ovvero... andare da Erundil e convincerlo... a chiedere scusa ai nani... pensavo che ne sarebbe uscita fuori una discussione animata, ma invece ERUNDIL disse che avrebbe chiesto scusa ai nani... e non poteva mentire; solo io riesco a dire bugie... la sua era pura sincerità e da come parlava si sentiva che si era veramente pentito di quel gesto...
e così avvenne una cosa incredibile! il RE degli elfi andò nel NAUGRIMDOR, entrò nelle profonde miniere dove incontrò il popolo dei nani CUORI DI FERRO, si mise in ginocchio e chiese perdono... e regalò un grande diamante a forma di stella...
fu così che i CUORI DI FERRO si armarono!
Elfi e nani attaccarono il TEMPIO DELLE SERPI, la battaglia prese il nome di
DAGOR IAUN DAW [Battaglia del Tempio Tenebroso]
e le serpi vennero tutte respinte nel CALENDOR!

...puntai lo sguardo verso la baia e riuscivo a vedere i resti della nostra città; che venne poi rifondata dalle Serpi... ITHIL CU... e come spesso ricordo, non serve avere un potere, le Serpi erano allo stremo... non restava che il colpo finale... ma le Serpi non erano facili a cedere con facilità, servirono 30 anni per assestare il colpo finale..."


Laitale mostra la mappa

TERRE DI CUINDOR
DAGOR IAUN DAW
[Battaglia del Tempio Tenebroso]
Alcalime tempio.jpg
 
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AnnaelSidel

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¤ ¤·´¯`·••¤° ANNAEL RACCONTA LA STORIA ARCAICA DEGLI ELFI SCURI °¤••·´¯`·¤
XVIII°
"ebbene amici, ospiti vari e studiosi... siamo alla fine... la notte avanza e vi vedo stanchi... ed alcuni anche affamati... a questo punto era chiaro che il Potere delle Serpi non era più quello di un tempo; o forse gli elfi erano diventati consapevoli delle loro capacità, conoscevano magie che mai furono toccate dalle serpi... la magia più grande è stata la nostra unione, i tempi erano maturi come si usa dire... c'era solo lui a fare da contrario... Erundil, a volte sembrava disposto ad unire il popolo, altre volte era testardo... faceva l'ambiguo, io so che in cuor suo era restio a questa idea... lui era di vecchio stampo... diceva di essere troppo antico, non riusciva a cambiare il suo pensiero... quando mi presentavo a lui come Annael mi diceva... tu che hai messo nella nostra lingua la parola ESSERE, dovresti capirmi... io mi sforzo... ma questo SONO io... e sono vecchio per correre dietro a voi giovani elfi... vecchio per cambiare ciò che sono... al che gli rispondevo, grazie per il giovane, ma dovrei avere circa 3000 e passa anni caro Erundil..."

gli storici ascoltano e segnano l'età, sorrisi e pacche sulle spalle; forse hanno risolto il mistero della vera età di Annael.
L'elfo che li osserva sorride
"...cari amici, se proprio devo essere... sincero... il che è una rarità... quando ci fu la DAGOR NATH NUR [Battaglia della Tela Cattiva]
avevo per l'esattezza... 3437 anni..."


mormorio di disappunto

"...avete sbagliato a fare i conti?... capita... io con i numeri non ci metto testa, lascio fare ad altri... delego... ehm, dicevano? ...Erundil... si, in effetti non si poteva dargli torto, spesso mi raccontava di quando gli elfi vivevano nel luogo di origine, spesso mi raccontava di mia madre... che era di antica stirpe Noldor come lui... a volte gli assomigli, mi diceva, e poi aggiungeva che con i miei capelli argentati non avevo preso nulla dai Noldor... posso dire che mi spiace non aver conosciuto a fondo il lato sentimentale di Erundil...
Elfi e Nani unirono ancora le loro forze; per correttezza verso la stirpe dei nani devo dire che il loro esercito fu una cosa da far venire i brividi! appena lo vidi restai a bocca aperta per 5 minuti buoni...
fu così che alle prime luci di una fredda giornata di Gennaio, iniziò la battaglia finale... la DAGOR NATH NUR [Battaglia della Tela Cattiva]
prese questo nome in mio onore... tutto era pianificato, nessuno sbagliò una mossa... cioè... quasi nessuno... sapevo che tra gli elfi avevo 2 teste calde... ERUNDIL e mia figlia HUNIEN... decisi di schierarli nello stesso lato, e pregai che queste due forze della natura non si sarebbero fatti prendere dalla loro passione per il combattimento... sapevo già che stavo pregando invano...

l'attacco doveva essere portato sulla città, quello era il nostro obiettivo, sullo stesso lato dove erano schierati Erundil e Hunien, andò a schierarsi anche una grossa fetta dell'esercito dei nani e quando questi iniziarono a caricare a testa bassa, Erundil sentì il sangue bollire e ordinò a tutta la cavalleria di caricare e Hunien gli andò dietro scatenando le sue elfe... è noto a tutti che fu Hunien a lanciare il grido... AVANTI MIE ELFE SCURE!!
usando per la prima volta quel termine per indicare le elfe, pare che ERUNDIL catturò il grido e anche lui urlò la stessa cosa, ma questo fa parte delle leggende del nostro grande Sovrano... Erundil e Hunien combattevano al fianco dei nani che ad un certo punto divisero la loro forza in due, una rispettò il piano e continuò a caricare verso la città, l'altra puntò al Nord ed iniziò ad avanzare verso il tunnel che i loro antenati avevano scavato, il Dath Noeg...

Erundil e Hunien notaro questa deviazione e al posto di procedere verso il centro, seguirono e si aggregarono ai nani...
non potendo muovere la cavalleria verso le colline e in seguito verso il tunnel, Erundil divise la forza, ad una parte ordinò di proseguire verso il centro e prese con se un numero di elfi da formare 2 Noss Dagor e ordinò loro di entrare in formazione di Noss Dagor; anche questo fa parte delle leggende del nostro grande Sovrano... Hunien fece la stessa cosa, ordinò agli elfi al suo comando di proseguire verso il centro, mentre con il suo Noss andò dietro ai nani...
sapevo di aver 2 teste calde ma questo non l'avevo proprio previsto... quando mi venne recapitato il messaggio, la prima cosa che feci fu di scrivere alle due teste calde di FERMARSI E TORNARE INDIETRO! che avevano fatto saltare la linea di comando... consegnai il messaggio e vidi l'araldo partire al galoppo; sapendo benissimo che sarebbe arrivato a destinazione chissà quando... magari a battagli conclusa, e di sicuro Erundil e Hunien avrebbero stracciato il mio ordine... alla fine non mi sembrò un dramma, i nani stavano attaccando la città e se non avete mai visto i nani combattere non potete capire... la loro BARRIERA di scudi e picche equivaleva ad un MURO! quando si piantano a terra non li smuovi! non arretrano neppure di 1 centimetro! erano alti 1 metro e 20, reggevano l'urto di Serpi alte 3 metri! e spingevano!
dando modo alle frecce degli elfi di colpire facilmente i bersagli e posso dire che gli elfi fecero piovere frecce!

la città venne prese e le Serpi messe in fuga, fu un vero sollievo sentire le urla di vittoria... intanto al tunnel di Dath Noeg, Erundil, Hunien e i nani non trovarono resistenza ma quando giunsero e scesero nel Pend [declivio]
si trovarono di fronte le riserve delle Serpi e qualche compagnia di nani RIBELLI DELLA PIETRA...
leggenda vuole che il RE degli ELFI prese il comando dell'esercito dei nani e insieme a loro caricò il nemico a più riprese, ferito a morte i nani lo portarono fuori dalla battaglia e le sue ultime frasi furono...
vi ho riportato nelle vostre terre... dite ad Annael di vendicare la mia morte e quella dei nostri antichi fratelli e sorelle, che questi nani malefici hanno massacrato senza pietà...
il Calendor ritornò nelle mani degli elfi, ma gli elfi piansero la scomparsa del loro grande Sovrano... Erundil venne sepolto dai nani in una loro grande caverna dove un tempo sorgeva la sua città... ma altri elfi erano morti... venne urlato... NOSTRA E' LA VENDETTA! e tutti guardarono verso mia moglie Tovie...
si tenne subito un consiglio elfico, Tovie era l'unica Sovrana presente... e dove un tempo venne fondata la città di ITHIL CU, simbolo della nostra libertà e unione, gli elfi presero la loro vera ed unica identità... vengono aboliti i termini Mornedhil e Rhoedhil, da ora in poi gli elfi useranno il nome della loro vera stirpe... gli ELFI SCURI!
...Tovie salì al trono degli elfi scuri e il Nath Nur restò suo consigliere militare... venne mantenuta l'alleanza con i nani CUORI DI FERRO, alcuni nani si trasferirono nelle loro antiche terre a Nord e prese il nome di dinastia STELLA DI GHIACCIO in onore ad ERUNDIL... Elfi e Nani dichiarano guerra ai nani RIBELLI DELLA PIETRA... la guerra finì con il crollo dell'UNDUME...
gli elfi SCURI si ritrovarono ad ESTEL, la popolazione era al minimo storico e venne deciso di lasciare quelle terre, i ricordi e il dolore avrebbero causato morti certe... e finisce qui la storia, con gli Elfi Scuri che salpano e lasciano le terre di Cuindor..."


Laitale mostra la mappa

DAGOR NATH NUR
[Battaglia della Tela Cattiva]
GLI ELFI MORNEDHIL E RHOEDHIL SCONFIGGONO LE SERPI PARLANTI
Morte di Sire ERUNDIL
Fine della Guerra con le Serpi Parlanti
Alcalime nath nur.jpg
 
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AnnaelSidel

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[note:
con la presa di coscienza di ESSERE elfi SCURI e al grido di NOSTRA E' LA VENDETTA!
Gli elfi Scuri mantennero l'alleanza con i nani con la solenne promessa di liberare le loro antiche terre da questa stirpe di nani malefica e maledetta.
Gli Elfi si ritrovarono ad ESTEL e quando furono pronti lo fecero sapere ai nani che subito fecero muovere i loro eserciti.
Questa guerra non viene riportata, a lungo elfi e nani combatterono sui monti per piegare la resistenza dei nani RIBELLI DELLA PIETRA.
Gli eserciti si ritrovarono nell'Undume e venne deciso di sfondare le porte e da qui inizia la

DAGOR UNDUME [battaglia dell'Abisso]

iniziata nell'ANNO 605 terminò nell'ANNO 999, i combattimenti si svolsero nelle caverne e gli elfi vi parteciparono in diverse riprese, inviando i loro Noss Dagor da Estel, via mare, sbarcando dove un tempo di vi era CALEN DIN e poi percorrendo il sentiero delle Serpi.
Il NATH NUR e anche tutti gli elfi si resero conto di essersi cacciati in qualcosa di più grosso di loro, ma avevano dato la loro parola e dovevano pur sempre vendicare le stragi di cui si erano macchiati i RIBELLI.

Alcalime undume.jpg


LA PARTENZA DA CUINDOR
Erano passati 1000 anni dal loro arrivo nelle terre di CUINDOR, il popolo degli elfi era tutto riunito ad Estel e le navi erano pronte. Mancava solo una cosa, sapere chi era il Nath Nur, l'elfo che per anni li aveva guidati in battaglia insieme ad Erundil,
l'elfo che aveva riformato l'esercito e creato i Noss Dagor, girava voce che il Nath Nur non sarebbe partito, sarebbe rimasto nelle terre di Cuindor nonostante l'ordine tassativo della Regina Tovie: "NESSUN ELFO DEVE RESTARE IN QUESTE TERRE"
Il Nath Nur disse che Lui non sarebbe salpato lo stesso, e arrivò ai moli e recitò questa poesia:

Passeggiavo con le mie paure
stretto, stretto, fasciato in queste bende rosse...
che sono il ricordo del sangue versato.
Non sapevo dove andare...
qualcosa mi turbava,
qualcosa che non riuscivo a capire...

Tutto avvolto in bende di pensieri,
ho continuato a vagare stancamente per il Mondo...
all'improvviso ho sentito un grido da qualche parte davanti;
mi fermai e guardai...
il mio cuore si riempì di terrore.

Davanti a me,
una scogliera che si affaccia su una pozza scura e profonda,
e su quella rupe, sorgeva una ragazza, vestita di un velo,
non si mosse mentre mi fissava.
Era così piccola,
così triste, e fragile,
e improvvisamente ho capito.

Mi sono messo a correre,
dovevo raggiungerla in tempo!
Per lei nessun rischio era troppo grande!
Era il momento di essere audaci!

Ho raggiunto la cima,
appena in tempo per vedere la sua caduta,
e precipitare giù da quella sporgenza alta...
feci un balzo e sono riuscito ad afferrare la sua mano!
ma lei mi disse:
"Non c'è niente che mi può salvare da quella pozza scura...
nessun legame è abbastanza forte,
lasciami andare e che ti sia di lezione...
a volte
bisogna accettare il fatto che non si può sempre scalare una parete"


Con queste ultime parole, lasciò andare la mia mano.
Ho pianto vedendola cadere...
pianto finchè è scomparsa dalla mia vista...
ho pianto quando ho sentito il tonfo del suo corpo nell'acqua...

Ho guardato attraverso le mie lacrime il sole che tramonta,
non potevo lasciarla annegare!
Mi sono buttato!
La caduta fu lunga... lunga e terrificante...
stavo cedendo nel vuoto da solo,
circondato dal buio,
avvolto nel gelo di un abisso...
ebbi il terrore che per me,
l'acqua sul fondo si era ritirata!
sarei morto!
perchè io avevo nel cuore qualcosa di MALE!
l'acqua pura non mi avrebbe accolto tra le sue braccia...

Poi, da qualche parte nel buio, ho sentito un qualcosa...
ero io... che mi stavo dando la... Speranza...
la mia speranza diventò il mio scudo!

Il buio si ritirò dal mio sguardo!
e vidi la ragazza!
ho visto la paura nei suoi occhi,
la paura di essere soli.

Un raggio di luce brillava dentro di me!
un unico, piccolo raggio di speranza!
improvvisamente il buio si ritrasse da noi!

Ho afferrato la sua mano e lo tirata fuori dal fondo!
ho spinto entrambi al di là del vuoto!
ma le ombre ci trascinavano verso il fondo...
lei mi fissava e con me decise di lottare!
INSIEME abbiamo combattuto per essere LIBERI!
LIBERI da quel orribile buio!
L'acqua ci ha spinto verso l'alto,
abbiamo seguito il suo moto ondoso,
e siamo tornati a vedere la LUCE!

il sole splendeva chiaro e alto,
piccole, soffici nuvole bianche punteggiavano un cielo blu senza fine,
eravamo finalmente liberi.

Fratelli... Sorelle... la mia missione è compiuta...

<Nath Nur si toglie le bende che coprono il suo volto,
gli elfi sorridono e urlano di gioia
nel vedere apparire il volto sorridente di Annael Sidel>


sono io... si
e Voi siete la mia speranza...
sempre avrete la protezione del mio sguardo!
vigilierò su tenebre e pericoli!
ma da solo...
non posso farlo...
posso sempre risalire da un abisso,
se sempre avrò in aiuto la vostra mano...
oggi siamo uniti e liberi...
e lo saremo per sempre!
alzare le vele! prendere il largo!
al mare! al mare!
ONORE E GLORIA AGLI ELFI SCURI!
IAS BEREN ISTATHA CUIA AVARIN!

<gli elfi rispondo in coro>
"AN UI!!"

partenza estel.jpg


gli ELFI SCURI lasciano le terre di CUINDOR
L'unico elfo a non salpare è il Nath Nur
che resterà per sempre un ricordo
di quelle terre.
Annael invece sale a bordo
già vede un destino per il suo popolo
il popolo degli Elfi Scuri
"mai schiavi di nessuno!"
alza la sua spada,
la RILMA SELDA
e gli cambia il nome
GOE SIDEL
[il terrore della Stella Brillante]
e sulla lama c'è inciso
"Non ti fidar di me se il cor ti manca!"
 
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AnnaelSidel

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Annael ha terminato, il pubblico si alza e applaude il sovrano degli Elfi Scuri.
E' quasi notte ma per gli elfi non è mai troppo tardi per mangiare o per riposare
"si mangia!? allora restiamo ancora un pochino! chissenefrega se sarà formaggio! l'importante è che ci sia la birra!!"
commentarono i nani, andando in corsetta verso le tavolate spintonandosi a vicenda, alcuni ci arrivano rotolando per via della birra bevuta in precedenza; mai andranno a confessare all'amico elfo che metà storia se la sono persa per sonnolenza.

Gli elfi giovani; dai 100 in giù, si sono gettati sul sovrano tempestandolo di domande, vogliono sentire i dettagli di tutte le battaglie e vedere le altre mappe, sicurissimi che Annael avrà scritto e disegnato tutto quanto
"può essere che vi siano mappe con segnati tutti i particolari, la strategia, le tattiche, forse ancora gli ordini... le unità... ma sarei andato troppo per le lunghe, la storia piace ma nello stesso tempo è pesante... può essere che un giorno racconterò nel dettaglio qualche battaglia a voi giovani elfi che noto con piacere esaltarvi alle imprese del nostro popolo... attenzione però... non confondete che la guerra sia un... piacevole racconto di imprese epiche..."
Hunien ha tra le mani un fazzoletto e si fa largo tra la folla
"dannato padre!... in alcuni momenti ho pianto come una vitella!! e conosco molto bene la storia!!
dovevi metterci più passione! gli umani ed i nani si devono rendere sempre conto di cosa possono fare gli elfi!!
hai fatto passare i nanoli come salvatori della patria! io ero presente!"
"principessa - disse un umano - sappiamo molto bene il valore degli elfi, conosco vostro padre e quando parla di guerra non ha voluto esaltare le qualità di nessuno... penso che il messaggio sia stato chiaro, uniti si vince sempre... è stato così anche quando gli elfi e gli umani hanno combattuto insieme... non si è mai detto o cercato chi fu il migliore, si è sempre ricordato che eravamo insieme... vostro padre lo stava giusto dicendo..."
"PUFFF!! si, si!!... resta il fatto che quando ci sono gli elfi una differenza si vede!"
"nessun libro di storia degli umani ha mai scritto il contrario... noi storici non siamo di parte, siamo giusti e critici e cerchiamo di far capire che..."
"bla, bla, bla!! gli storici sono seduti a scrivere!"
"...non vorrei mancarvi di rispetto... ma la maggior parte dei grandi storici ha vissuto la guerra... fa strano, proprio voi che siete conosciuta per essere stata l'unica elfa ad aver combattuto al fianco degli umani... molti di loro diventarono degli storici... e voi li conoscevate benissimo...
ricordo le loro bellissime storie che narravano di voi..."

"si! ma gli umani di quel tempo avevano molta stima e rispetto degli elfi!"
"ma anche ora... maa... state forse pensando che per mostrare la stima per voi... dobbiamo far scoppiare una guerra?"


Luthien interveniene protamente, leggendo nella mente della sorella aveva già visto un "SI!!", le tappa la bocca e la porta via di peso con Hunien che da lontano grida "E LA VICENDA DEI MATRIMONI COMBINATI!!??...."

Gli amici umani di Annael mostrano le loro conclusioni
"non è stato facile... ma abbiamo capito l'errore dei nostri predecessori... vuoi dargli un'occhiata?"
Annael prende i fogli e con aria soddisfatta
"ottimo, confermo che quello che avete scritto sono i miei veri anni, bravi e complimenti!"

"scusate - la voce era di Lote Kemmotar - intanto bel racconto Min! ho pianto insieme ad Hunien! - abbracciando e dando un bacio sulla guancia al sovrano - grazie per parlare sempre bene del mio clan... mi viene ancora da piangere se penso che fu mio padre a portarti davanti al consiglio e prendesti il nome di Annael Sidel... comunque... io conosco la vera età di Min...
posso vedere anch'io?"


mentre Lote osserva, Annael fa delle correzioni "questo punto è sbagliato... io non diventai il più vecchio tra gli elfi scuri dopo la morte di Erundil... mia moglie Tovie era più anziana di me di 3 anni... io diventai il più anziano tra gli elfi scuri con la morte della mia consorte... gli elfi scuri decisero di mettermi sul trono perchè appunto ero diventato il più anziano, io sono salito al trono con la legge che impediva agli elfi di usare la Morgul, ed io avevo ancora l'accusa di essere un elfo che praticava la magia oscura..."

"Min!... ti abbiamo scelto perchè già da tempo eri tu che prendevi tutte le decisioni! tu eri gli elfi scuri e gli elfi scuri erano te!
questa simbiosi c'era già da secoli! la legge sulla Morgul era già stata tolta...no?..."

disse Lote
"e da chi?... - disse Laitale - ma è stata tolta? ma abbiamo una legge sulla Morgul?..."
"certo... l'ha firmata tuo marito..."
"c'è qualcosa che mi sfugge..."
"direi che per oggi può bastare..."

concluse Annael ridando i fogli agli storici.

TEORIA UMANA SUGLI ANNI DI ANNAEL SIDEL
età di Annael.jpg

età di Annael 2.jpg


Annael conferma che il conteggio è esatto, e sugli anni un mistero si è risolto.


ESTEL: LA VERITA'? alcuni storici Umani sono dell'idea che l'elfo non ha detto la verità, e ci sono delle prove.
 
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AnnaelSidel

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NOTA.
TESI STORICA UMANA SULLA CITTA' REGNO DI ESTEL.
Secondo alcuni storici, Annael "mente" sulla vera fine di ESTEL, forse per motivi ben precisi o forse per prendersi gioco degli Umani.
Annael ha raccontato che:
gli ELFI SCURI lasciano le terre di CUINDOR
L'unico elfo a non salpare è il Nath Nur
che resterà per sempre un ricordo
di quelle terre.

UNICO ELFO A NON SALPARE FU IL NATH NUR, IL NATH NUR ERA ANNAEL CHE INVECE SALI' A BORDO
La tesi si basa su prove certe:
1° - fu la Regina TOVIE a dare l'ordine di abbandonare ESTEL, ma è noto che TOVIE prendeva ordini da ANNAEL, l'ordine quindi era di ANNAEL.
2° - la distanza tra ESTEL e le NUOVE TERRE doveva essere stata "POCA"; da nessuna parte è scritto che gli elfi scuri navigarono per molto tempo. Quindi si presume che se era ANNAEL a dare gli ordini, non volle allontanarsi troppo da ESTEL.
Sulle terre di CUINDOR, ANNAEL ha raccontato che:
per gli Elfi queste terre sono LORO! e sono comprese anche quelle della valle da cui sono arrivati, tutte queste LORO terre sono per gli elfi le TERRE DI CUINDOR - LE TERRE DALLA VITA
2.a] questo "possesso" tipicamente elfico restò in ANNAEL e sicuramente in altri elfi scuri e lui sapeva chi erano.
Quindi:
2.b] ANNAEL aveva visto qualcosa, quelle voci che parlavano di "STIRPE UMANA" e che sicuramente avevano influito sulla perdita di potere e di controllo delle terre da parte delle SERPI PARLANTI.
ANNAEL mantiene attiva ESTEL per vedere come sono gli UMANI?
ANNAEL mantiene attiva ESTEL per aiutare gli umani?

La teoria sostiene che:
ANNAEL DI NASCOSTO DALLA REGINA E MOGLIE TOVIE; DI NASCOSTO AGLI ELFI SCURI, ORDINO' A ELFI SCURI A LUI FEDELI DI "RITORNARE AD ESTEL" E DI TENERE IL PORTO ATTIVO E IL REGNO CELATO ALLA VISTA DEGLI UMANI, CON COMPITO DI VIGILANZA
Da qui nasceranno "leggende" di elfi "travestiti" da UMANI, che guarda caso sarà lo stesso sistema che verrà usato anche nelle NUOVE TERRE nei confronti degli UMANI.

Altre prove.
Nella "Storia Dei Sidel" gli storici Umani hanno visto un capitolo dal titolo
"AL SERVIZIO DELLA TELA"
la tela; ragnatela è del ragno, il ragno è il simbolo di Annael; spesso e volentieri un suo "vanto"
Annael "NON" hai dato il consenso di leggere quel capitolo agli storici Umani, e neppure dei capitoli seguenti ma dove ci sono scritte delle date e che "provano" che ANNAEL tenne in attività ESTEL:
2988 ESTEL - UN REGNO DI FANTASMI
3000 - FINE DEL REGNO DI ESTEL

sappiamo che ANNAEL amava spesso "assentarsi" e spariva, forse andava ad ESTEL?
A chi venne affidata ESTEL?

Annael è certo che non fu sempre al fianco di TOVIE, specialmente quando venne a sapere che il loro fu un "matrimonio combinato"
La FINE DI ESTEL [anno 3000] corrisponde con la morte di TOVIE.
Notare che è scritto: LA FINE DEL REGNO DI ESTEL
Secondo gli umani la città regno di ESTEL venne affidata nelle mani di LAITALE SIDEL, e gli elfi scuri "regnarono" in quelle terre ancora per 2000 anni.

Gli Umani non possono andare oltre, ma secondo loro: ESTEL smise di esistere nell'ANNO 3000.
 
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AnnaelSidel

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Nota. MATRIMONI COMBINATI

Annael ha evitato di raccontare la vicenda da lui scoperta riguardante i matrimoni combinati, forse per 2 motivi:
1 - il racconto si sarebbe notevolmente allungato vista la complessità e magari anche lui sarebbe finito in confusione e dimenticato altre cose.
2 - per via del suo amico BACHAM FALME

Annael che non viaggiava tra le schiere ma restava nascosto, venne tradito proprio da Bacham che svelò la sua posizione alla madre di TOVIE: SINTIE.
Annael lo verrà a sapere quando scoprirà tutto, Annael in seguito; che era sempre stato dell'idea che elfi come ERUNDIL, SERENTUR, SINTIE ed altri, fossero stati dei grandi Combinatori di Matrimoni, ma rimase sorpreso nello scoprire che BACHAM aveva battuto tutti quanti.

BACHAM FALME
primo e grande amico di Annael, Ciambellano, Consigliere, Vicecomandante del clan da battaglia di ANNAEL SIDEL, non ha mai perso occasione di combinare qualche matrimonio.
Combinare un matrimonio è ormai severamente vietato, ma questo non ha fermato Bacham che si è creato un'altro lavoro.
Il termine preciso non esiste in lingua elfica, gli elfi chiamano Bacham:

CARINDO VESTALE AVARIN
(Colui che fa sposare gli Elfi Avarin)

in pratica quando un elfo o un elfa fatica a trovare moglie o marito, si rivolge a Bacham.

Il guaio più grosso combinato da Bacham fu quello che gli elfi chiamarono:
IL CASO DELLE 2 CUGINE

CARTUR TASARTIR [nonno di ANNAEL] sposò YELLE ILWERAN
i loro figli furono 6, tra questi vi erano:
ERUNTANO ILWERAN [diventerà nonno di BACHAM]
NESSA TASARTIR [madre di ANNEL]


ERUNTANO ILWERAN[nonno di BACHAM] sposò ROMENWEN
ebbero una figlia di nome:
LOSSEPASTE [cugina di ANNAEL/madre di BACHAM]


LOSSEPASTE sposò MELILON FALME
ebbero 4 figli:
BACHAM FALME [vero nome: ARANDUR]
ATYA FALME
NELYA FALME
CANTA FALME


BACHAM FALME sposò ARYA
ebbero 4 figli:
UVEON FALME
MARTUR FALME
TULCIE FALME
LUINE FALME

con i suoi 4 figli, Bacham diede il meglio di se.

UVEON FALME.
Bacham cercò di combinare un matrimonio tra il figlio e HUNIEN SIDEL
(Hunien lo verrà a sapere quando Annael svelerà la vicenda dei matrimoni combinati)

L'accordo tra Bacham e Tovie [madre di Hunien] non andò in porto, allora Bacham cercò di combinare un matrimonio tra il figlio e LAITALE.
UVEON entrò nel NOSS DAGOR di Laitale, ma fu costretto ad uscire.
Bacham voleva a tutti i costi che il figlio sposasse una SIDEL, padre e figlio litigarono e il figlio andò dai KEMMOTAR, rovinando il progetto del padre.
UVEON morirà nella guerra contro le Serpi Parlanti.

MARTUR FALME.
Bacham oltre ad unire la sua casata con i SIDEL, voleva anche unirla con i KEMMOTAR.
Combinò il matrimonio tra il figlio e MERME KEMMOTAR; l'arrivo tra i KEMMOTAR di UVEON rischiò di rovinare tutto ma per fortuna i due elfi convolarono a nozze e Bacham diventò anche parente dei Kemmotar.

TULCIE FALME.
Bacham combinò il matrimonio della figlia con un elfo della casata di SERENTUR: TURVISIO SERENTUR.
I due elfi convolarono a nozze ed ebbero una figlia di nome:
ORELINDE FALME
La casata dei BACHAM diventò anche parente dei SERENTUR.

LUINE FALME.
Bacham combinò il matrimonio della figlia con un elfo della casata di ERUNDIL: AERINO HARYON
I due elfi convolarono a nozze ed ebbero una figlia di nome:
ROTAIRE FALME
La casata dei BACHAM diventò anche parente della casata di ERUNDIL.

Bacham era riuscito ad "imparentarsi" con tutti: KEMMOTAR, ERUNDIL, SERENTUR; ma per completare l'opera gli mancavano i SIDEL, nonostante lui e Annael fossero Cugini.



 
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AnnaelSidel

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IL CASO DELLE DUE CUGINE ORELINDE E ROTAIRE
o per meglio dire: LO SCANDALO.

ORELINDE diventò amica di Hunien e in seguito diventò la sua PRIMA Vicecomandante del NOSS DAGOR.
Bacham iniziò a preoccuparsi per le voci che giravano sulla nipote, la cosa era normale, Hunien aveva un Noss formato da sole elfe e lo stesso era per Calime. Hunien era da sempre sulla bocca di tutti per via di un suo strano comportamento.

Bacham non sopportava queste voci che facevano della nipote l'amica-amante di Hunien e Calime, decise d'intervenire.
Finalmente tra i SIDEL vi era un elfo maschio, in più senza moglie: RAUCO SIDEL, figlio di Laitale.

BACHAM iniziò prima a fare pressione sulla nipote ORELINDE per lasciare il NOSS DAGOR di HUNIEN SIDEL, poi andò da RAUCO mettendogli in testa che la nipote si era innamorata di lui ma era timida e che Hunien se la teneva stretta con la forza.
Poi fece incontrare "per puro caso" ORELINDE e RAUCO.

ORELINDE con grande sorpresa generale (e di HUNIEN) chiede di unirsi in matrimonio con:
RAUCO SIDEL

HUNIEN sospetta che dietro a questo matrimonio ci sia il padre ANNAEL, che "mal sopporta" la sua inclinazione ritenendola "non elfica" e che vada "contro natura". Hunien e Annael finiscono per litigare, ma Hunien si rende conto che il padre non centra niente.
Così mentre BACHAM si strofina le mani; c'è finalmente un legame con i SIDEL, HUNIEN è furente e vuole vederci chiaro.
Intanto deve cacciare ORELINDE dal Noss Dagor; Hunien non vuole che le sue elfe abbiano legami con gli elfi, e notando i sorrisoni di Bacham inizia a sospettare di lui.

Intanto l'altra nipote; ROTAIRE, ha una "buonissima posizione", il nonno Bacham l'ha fatta entrare nel NOSS di ANNAEL SIDEL.
La nipote ha davanti a se un futuro bellissimo e radioso, non ci sono ostacoli sul suo sentiero, sicuramente prenderà il
ViceComando di qualche NOSS quando diventerà ancora più brava e matura, di questo il nonno BACHAM ne è certissimo; intanto cerca per la nipote un buon partito, magari un elfo della casata dei Kemmotar o di qualche altra grande casata.
Bacham non ha fatto i conti con Hunien che è riuscita a scoprire tutto quanto e chiede al padre Annael di annullare il matrimonio tra ORELINDE e RAUCO perchè è stato combinato da Bacham.
Annael rifiuta; per lui i due elfi si sono incontrati per puro caso, Hunien decide di vendicarsi da sola.

Qui ci sono versioni diverse, la più probabile:
si dice che HUNIEN iniziò a gironzolare intorno a ROTAIRE; la piccola elfa usò tutte le sue arti magiche per entrare nella mente di ROTAIRE.
Pare che.... BACHAM abbia trovato la nipote tra le braccia di HUNIEN.
Bacham andò subito ad avvertire l'amico Annael di fermare la figlia, ma Annael non mosso un dito e non disse niente.

ROTAIRE lasciò il NOSS di ANNAEL ed entrò nel NOSS di HUNIEN.
Pare che Bacham smise di fare incontrare gli elfi.
 

AnnaelSidel

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NOTA FINALE

Annael ha scritto veramente tanto negli anni da lui raccontati; se si tiene conto che imparò a scrivere a 4 anni, sicuramente ha altre mappe dove ci saranno scritti tutti i dettagli di ogni battaglia. Annael ha scritto anche altro come ad esempio poesie.
Inserisco alla fine la sua poesia più famosa di quel periodo che ancora oggi gli elfi scuri amano sentire, queste poesia è dedicata alla mia defunta madre:
Tovie Sidel.


I DU TOLO NAN METH
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tovie poesia.jpg



la notte giunge al termine
foglie tremanti all’alba si alzano
fiori piegati assetati d’acqua
dall’ombra improvviso un sussurro d’amore
io sono con te guardo i tuoi occhi penetranti
il mondo‭… ‬il respiro‭… ‬si ferma per te
foglie d’autunno cadute dal vento
sopra di loro abbandonati io e te
dove il cielo incontra il mare
ed il sole li si appoggia
nello sposalizio immutabile di un tramonto d’estate
io sono con te
incantato dal sogno di te
oh tempo sei un pugnale nel cuore
regina della nave dei sogni
guardo i tuoi occhi penetranti
il mondo è fermo‭… ‬il respiro…non c’è‭…
 

AnnaelSidel

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AD NUIN NÛR AUR ECHUI LACHAD SA IÛL DÛR ERTHA L
Ancora sotto il profondo giorno, risveglio il fiammeggiare; che il tizzone oscuro unisce al filo di ragnatela

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...ti spiego la ragnatela,
come viver nel suo groviglio,
tra i fili tessuti nelle ombre...

La ragnatela è una menzogna,
una menzogna per nasconder la verità,
per proteggere...
per vivere tra le ombre degli spiriti,
per vivere respir dopo respir...

La ragnatela è uno specchio vecchio e stanco,
che si guarda indietro;
guardando con orgoglio quello che ha fatto...


La ragnatela imprigiona le domande,
la ricorrente è quella che ti chiede sei fai scelte giuste;
e la maggior parte di lor son finite in lacrime...


La ragnatela ti fa sognar quello che volevi esser,
sogni tenuti li appesi,
appassiti, morti...


La ragnatela è uno sguardo,
un ostacolo,
una sofferenza,
la ragnatela ti rende sordo;
la ragnatela imprigiona le lacrime,
ed e quella che ti fa dir,
che non cambieresti nulla degli anni della tua vita...

Tutti noi siamo ragni che tessiamo tele,
ragni che hanno parole introppolate nel cuor,
che tessiamo in una poesia o in un racconto...

Ragni che tessono ragnatele per afferrar una storia,
una storia che inizia e che improvvisamente finisce...

Ragni che tessono fili di seta,
come parole sulla scia di lacrime,
e noi non possiamo restare muti,
non possiamo tacere per non piangere...

La ragnatela è tutto quello che abbiamo,
è il nostro respiro e le nostre parole,
i nostri ricordi,
senza la ragnatela, senza fili di seta,
senza parole,
c'è solo la morte


 

AnnaelSidel

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INTRODUZIONE
Due figure escono dal fitto bosco, lente come una lumaca che scivola sul burro per sembrar più veloce, si dirigono verso una radura. Entrambe tengono un bastone, vestono un lungo mantello nero che si trascina per terra come un velo d’abito da sposa. Cappuccio largo calato sul volto lasciandolo in ombra al punto da non capir se erano maschi o femmine. L’altezza era circa la stessa ma la camminata di una delle due figure aveva quel sinuoso ancheggiare che solo una femmina riesce a fare, essendo di bacino più stretta con la gambe più piccole ed affusolate. Notarlo era comunque difficile; solo una visione posteriore avrebbe potuto notar l’ancheggiar anche con il mantello, frontalmente restavano uguali, snelle e slanciate.

Particolari che le differenziavano, erano i bastoni di diverso colore; uno viola e l’altro nero, una teneva un grosso ragno nero sulla spalla sinistra e l’altra un corvo nero sulla spalla destra, e costei teneva dietro la schiena una falce, si vedeva molto bene spuntare da dietro le spalle, la lama lunga e lucente. Giunte alla radura si fermarono mettendosi ad osservare da sotto i cappucci, ascoltavano in silenzio ogni rumore finché l’udito non catturò un galoppo sul sentiero, lente a girarsi si misero verso la direzione del galoppo in arrivo, che si scoprirà essere ancora distante da essere percepito da udito Umano, con una che si rivolse all’altra dicendo “Ancora 200 metri… singola persona… galoppo leggero, direi che si tratta di una donna… sarà lei?” a parlare fu la figura con il corvo sulla spalla che subito diede un ordine al nero pennuto e questi come se capisse prese il volo. Il tono della figura era dolce e fine, il che ci porta alla certezza che sotto il mantello si celava una donna; l’altra figura non rispose limitandosi ad annuire, e come si accarezza un cane o altro animale addomesticato, diede una carezza al ragno nero che lasciò la spalla e si mise a camminare lungo il braccio, visibilmente felice dell’affettuoso gesto.

Il cavallo fermò il galoppo ed era al passo quando arrivò e si presentò alla radura con il suo cavaliere; in effetti era proprio una donna; mora di circa 28 anni, occhi scuri come il carbone, che subito alla vista dei due stranieri alzò la mano in cenno di saluto; mostrando anche che non era armata, con voce squillante che è tipica del genere femminile quando vuol richiamare l’attenzione o che si prepara ad urlarti dietro… “BUONGIORNO!” e stette lì invano ad aspettar risposta… ovviamente la donna a cavallo iniziò un suo ragionamento “Stranieri…pure maleducati… e quella!? Una falce!!?? che razza di gente va in giro con una falce dietro la schiena! Stai in guardia” chi andava in giro a raccontar che il Mondo brulicava di gente strana tutti i torti non li aveva.

La donna nella sua mente continuò a farsi giuste osservazioni, la falce è arnese da contadini, non era stagione né luogo adatto alla mietitura, i due non sembravano dei contadini, un lavoratore dei campi lo si riconosce subito alla vista e senza offendere direi anche all’olfatto, ed in chiusura dei contadini che indossavano quei tipi di mantelli non si erano mai visti. La falce occupò in prevalenza i pensieri della donna, non sembrava il classico attrezzo utilizzato nell’agricoltura e nel giardinaggio; manico dritto e lama da 60 centimetri, questa era diversa. La lama era sempre arcuata e sarà stata lunga 90 centimetri buoni, il manico non era dritto ma affusolato lungo circa 160 centimetri dotato delle due classiche impugnate, una a mezza altezza e l’altra all’estremità opposta alla lama. Vederla come arma da impugnare in uno scontro o in battaglia restava difficile; una roncola o un falcetto avrebbero avuto un senso più logico, gli era capitato di veder contadini protestare contro i padroni ed erano armati di roncola, mai li aveva visti brandir una falce, va da se che nonostante tutte le considerazioni di certo a nessuno; credo, salti in testa di combattere contro uno armato di falce con il rischio di essere falciato come l’erba del prato.

Era cristallino che costoro non volevano mostrar i loro volti “Ergo – pensò la donna – più che contadini saran due manigoldi”. La nera figura ammantata con la falce le sembrò uscita dalle carte dei tarocchi che aveva provato a vedere; per carità non si era fatta leggere nulla del suo destino, non ci credeva, ma sai mai… alcune superstizioni popolari nascondono un filo di verità, tenendo presente che alcune menti sono facili nel farsi condizionare e che in momenti di abbandono e di debolezza si è disposti a credere a qualsiasi cosa pur di trovar una rapida soluzione e venirne fuori.

La carta in questione era ovviamente il Tarocco numero XIII° e già il numero 13 è legato alla iella nera, il Tarocco è - XIII° LA MORTE - la Mietitrice di Anime o colei che si presenta quando l’Ora Giunge a riscattar quel che di più caro appartiene all’Uomo, l’Anima, per portarla chissà dove; non citiamo i diversi luoghi dove l’anima riposa per non recar offesa alle diverse credenze.

Nel silenzio osserva le figure, oltre a non averle dato cortese risposta presentandosi a loro volta, non si sono ancora tolte il cappuccio, con un Sole alto in cielo; dalla posizione saranno state circa le 11 e la giornata era piacevole e mite, come facevano a non aver caldo? E come se non bastasse si stavano pure parlando all’orecchio! Un gesto decisamente scortese in presenza di estranei o comunque di altre persone “Campagnoli! Bifolchi!” pensa la donna, che resta giustamente diffidente e preferisce restar in sella, in caso di mal parata; due contro una, spronerà il cavallo ad una rapida e sicura fuga “mi tengo la posizione di vantaggio” pensa la donna che ancora aspetta una risposta ed essendo paziente e tollerante; doti che alle femmine son a volte rare… replica il saluto, questa volta con tono più acuto e seccato “HO DETTO BUONGIORNO!!” e di nuovo il nulla, il silenzio totale arricchito da quel pizzico d’indifferenza nei suoi confronti. Capace ancor di trovar pazienza, di nuovo si rivolge ai due sconosciuti “Forse non capite la mia lingua o forse siete dei villani! Siete di queste parti? Arrivate da altri Regni? Se siete di queste parti, io starei cercando un sentiero sicuro che conduca verso i Monti Sacri, se siete così cortesi da indicarmi la via me ne vado subito, visto che a quanto pare non sono gradita! Alle genti delle mie terre ho insegnato cortesia e rispetto!” Fu in quel momento che la donna vide un grosso ragno nero che se ne stava a terra vicino al piede di una delle due figure, lesta prende l’arco di tasso che porta dietro la schiena, incocca veloce la freccia “NON HO MAI VISTO UN RAGNO DEL GENERE! CHE SCHIFO!” prese la mira e sicuramente avrebbe tirato con precisione; non poteva mancare il bersaglio, un ragno grosso quanto un pompelmo alla distanza di 3 metri non si poteva mancare! E comunque lei con l’arco ci sapeva fare, sicuramente meglio della spada.
Mira ma non tira… per colpa di un Corvo che gli arrivò sulla testa e infilò gli artigli tra i suoi capelli lisci.
In un attimo la donna si ritrovò a volare come una fagiana da un ramo, lanciando un piccolo urletto, con il posterior a saggiar la durezza della terra; che per fortuna era più fatta d’erba alta, disarcionata; visto che il nero pennuto dopo i suoi capelli se l’era presa con la folta criniera del destriero.

Si mise in ginocchio; si sentirono alcune parole che non scriviamo per mantener l’onor della Dama… una sequela adatta a labbra e modi da maschio frequentator di bettole o taverne di bassa lega… si stava rialzando ma la punta di un bastone gli si fermò sulla spalla, subito l’istinto fu di afferrarlo “EHI! CHE FATE! COME VI PERMETTETE! FINITA A TERRA PER COLPA DI UN DANNATO CORVO! E’ PROPRIO VERO, PORTA SEMPRE MALASORTE!!” altro non disse e restò a bocca aperta, se fosse passata una mosca vi sarebbe entrata senza tanta difficoltà, scambiandola per un sicuro riparo; questo non si sa… è complicato immaginare cosa pensano le mosche.

Le due figure sconosciute si erano calati i larghi cappucci, il bastone apparteneva ad una donna; occhi e capelli viola, bianca come mai aveva visto un bianco del genere. I lineamenti del volto erano strani, lei da donna dovette ammettere di non aver mai visto una donna con una bellezza del genere. Se la falce l’aveva spaventata, quando vide le unghie mandò giù la saliva e sentì un leggero brivido… 5 artigli di nero smalto lucido anzi 10, quando la donna le porse l’altra mano per aiutarla a tornar in piedi, stimò che le unghie saranno state lunghe più di 2 centimetri. La sua voce aveva un tono strano, un alito di vento dolce e delicato “E’ un uccello come tanti altri che volano liberi in cielo, è credenza popolare che porti male, in realtà è generoso, amorevole, fedele per tutta la vita, tra i pennuti è il più intelligente… ma, vi siete fatta male?”
Non seppe spiegarselo… forse si chiama intuito femminile, non si sentì quel senso di pericolo, quella voce l’aveva calmata e nella testa si accorse che non c’era neppure un pensiero, tutti cancellati, faceva anche fatica ad elaborarne uno, le sembrò giusto prenderla sul ridere, si rialzò “Ho fatto voli peggiori… come quello di sposarmi giovane, fare 2 figli e di ritrovarmi abbandonata e senza soldi per colpa di un disgraziato che… UH!! ehm si… – pausa; rossa in viso – divagazione di un rancore che credevo sopito, ma tu guarda… come mai mi è venuto in mente? … è come se i pensieri… MA SI’! che importa! piacere, io mi chiamo Leslie!” Questa volta gli venne risposto ma la risposta fu strana “lo so già… io mi chiamo Laura e lui è Ivan” In che senso “lo so già?” pensò Leslie.

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AnnaelSidel

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CAPITOLO I°
Certe strade, certi angoli

Un frastuono assordante, una baraonda totale. Così si trasformava la piazza della Capitale quando arrivavano le Carovane. Ora, non è che fosse propriamente la Capitale del Regno, veniva chiamata così in quanto era la città in cui risiedeva il Lord Reggente; che non era propriamente un Reggente di fatto, era colui che stava al primo posto nella classifica di agio economico, che è connesso alla larga disponibilità di beni materiali e denaro; tangibili e intangibili che abbiano valore di mercato e che siano in grado di produrre reddito. Gli umani la chiamano “Ricchezza” ed un tempo questo termine significava “Regnare” chi Regna è anche colui a cui viene associato il “Potere” ecco perché veniva chiamato Lord Reggente. La classifica era variabile, oggi poteva esserci un Signore e il giorno dopo un altro. Era diventata usanza che ogni 2 mesi nella città del Lord Reggente in carica, si tenesse un grande Mercato, che con il tempo venne chiamato il Mercato Del Regno. Durava 1 settimana, si apriva alle 5 del mattino e si chiudeva alle 21; orario Estivo, in Inverno si apriva alle 6 e si chiudeva alle 17. Se cambiava il Reggente il mercato si spostava nella sua città, dato che questa diventava la Nuova Capitale.
Carovane provenienti da ogni dove vi affluivano, a capo non vi era un mercante o altri suoi pari, la Carovana era guidata dal Lord che governava la sua città o il castello. Questo fa già capire al lettore che non stiamo parlando di un Mercato che tutti conosciamo, serviva come possibilità di vendita, acquisto e scambio ma era una Maschera, dietro nascondeva altro. Solitamente si usa dir che è una Bella Facciata, mentre la gente frequenta il mercato girando tra centinaia di bancarelle, altre persone discutevano e trattavano qualcosa d’altro. I Lord; che guidavano la carovana, si ritrovavano nelle migliori condizioni per discutere di alleanze, trattati e tant’altro, in terra NEUTRALE, il mercato nascondeva un duro lavoro diplomatico magari iniziato mesi prima, affari leciti; pochi… affari illeciti; tanti. Gli affari più vantaggiosi erano quelli che si potevano trattare con il Lord Reggente.
Un cronista Umano lasciò questo commento “Il mercato del Regno è diventato un pastone! I Lord buttano l’esca ed il popolo abbocca!”

Un semplice mercante, anche con un patrimonio da far invidia ad un Signore, non poteva prendervi parte, la carovana doveva essere guidata e a capo solo di un Lord; inteso di un Lord che aveva terre, città e castelli, ed era una Legge. Una carovana senza il proprio Lord di appartenenza sarebbe rimasta fuori dalla porta, infatti vi erano due mercati, all’interno delle mura dove regnava la Bolgia, e l’altro esterno fatto dai mercanti che non potevano entrare, meno folla ma la qualità delle merci era anche superiore.
La posizione dei Mercanti non era delle migliori; a parte il discorso legato al patrimonio e già abbiamo scritto che vi erano Mercanti molto più ricchi di alcuni Signori, visto dalla Nobiltà restava sempre una figura Rozza, Beota, Ignorante e Sporca. Una casta di Mercanti poteva saper scrivere e leggere, aver abiti da far invidia ai Nobile ma non avrebbe mai potuto salire quel gradino sociale o far quel salto di qualità, per i Nobili la Casta dei Mercanti a cui aggiungiamo la Casta dei Contadini benestanti, avevano un cervello ridotto; più piccolo e inadatto a capir e trattar argomenti come la politica, l’economia, filosofia, legislatura, guerra, son argomenti che il popolo non avrebbe mai e poi mai capito. Questa Spaccatura aveva dato e continuava a dare non pochi problemi all’interno dei Regni, le sommosse popolari, le rivolte non erano casi rari ma parte della vita di tutti i giorni. La soluzione per i Lord era semplice, prendevano armi e bagagli e andavano in altri Regni e quando tutto tornava nella normalità o tornavano indietro o restavano in quel Regno.
Essere parte del Ceto Nobile non era tutto rose e fiori; qui dipendeva da diversi fattori. Un giovane Lord o comunque appena nominato che si stava creando il loro villaggio, non poteva ad esempio presentarsi al Mercato del Regno da SOLO, inteso che era preferibile aver al suo fianco una figura Esperta e Professionale; solitamente membri del suo Consiglio, altrimenti avrebbero fatto la fine dei Polli Novelli. Era capitato che Giovani ma anche Anziani Signori si erano visti portar via il villaggio per colpa di questo Mercato del Regno. E’ un mercato ove vige la legge del “cane mangia cane” e ti devi guardar le spalle dal branco di lupi sia di giorno che di notte.

E’ dell’uomo, nella sua natura, non porre rimedio ai danni… il mercato era negli anni sempre più peggiorato, ogni sera dopo la chiusura si teneva un asta dove; senza morale, etica ed anche Umanità si poteva vendere e comprar di tutto, nel senso che si poteva mettere in vendita anche la moglie, per non dire la prole…orrendo a leggersi ma purtroppo lo si deve scrivere per cronaca.
Il MERCATO DEL REGNO attirava la peggior specie di esseri umani: ladri, assassini, truffatori; un elenco di veri “stinchi di santo”. Naturalmente e per fortuna non era tutto peggio del peggio, tra gli umani esistono sempre le eccezioni; rare, era possibile far affari decenti, scambi, ma soprattutto si facevano nuove conoscenze, nuove amicizie sincere, il mercato poteva benissimo essere anche il luogo di piacevoli incontri.

Fortunato era un uomo di 31 anni, alto e secco, con una barba nera incolta, anche lui come tanti altri si era recato al Mercato. Non era la prima volta, era già stato “battezzato” sapeva muoversi e sapeva farlo anche bene. Era arrivato con la sua carovana; Fortunato è un Lord, ha una sua città ed un suo castello, non era arrivato per fare affari ma giusto per dare uno sguardo alla città del Nuovo Reggente. Fortunato stava percorrendo la via principale, un bel vialone piastrellato e alberato, ad ogni angolo di strada c’era sempre qualcuno che proponeva qualcosa: mercanti, suonatori, saltimbanco, attori e giullari, equilibristi, cartomanti, fattucchieri! Per non parlare degli Imbonitori.
Era ormai un classico trovare la pozione per far ricrescere i capelli; l’elisir di lunga vita; pozioni afrodisiache, posizioni che aumentavano il desiderio; qualsiasi problema fisico aveva la sua pozione Magica, un intingolo a volte altamente nocivo per l’organismo umano.
Non mancavano le pomate, per far sparire le cicatrici; pomate per rassodare il petto, i glutei… la pomatina notturna per farti diventare più bello/bella durante le ore notturne; la mattina dopo ci si svegliava pieni di pustole. Qualsiasi cosa che: mangiavi, bevevi, spalmavi, annusavi; aveva lo stesso effetto sicuro… 4 giorni piegato in un letto se ti andava bene, altrimenti ci voleva 1 mese per riprendersi la propria vita e ristabilire il normale funzionamento dell’organismo; il peggio che potesse capitare era di restarci secco.
Per fortuna Fortunato queste cose già le conosce e cammina tra la folla, non cammina con le proprie gambe, pressato dalla folla in alcuni momenti veniva sollevato e portato via! Come l’onda che trascina lontano dalla riva. Tanta era la calca che per le mamme ed i lor bambini o le donne in attesa, veniva disegnata un Pista Preferenziale con tanto di guardie che tenevano lontani chi non aveva i requisiti adatti; ovviamente i maschi… fonti incerte dicono di maschi travestiti da donne per non finire tra la Calca Umana.
A parte questo, la Pista formata da donne era l’occasione per andar in cerca di prede, tutte nelle stesso posto, quando mai ti capita sta fortuna ed il maschio ha fama di essere predatore, è il suo ruolo, è nella sua atavica convinzione di esserlo, poi quando si ritrova una donna per casa si rende conto che lo zerbino fuori dalla porta ha più valore e rispetto di lui.
 
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AnnaelSidel

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Fortunato voleva andare verso la parte Est, pressato e sollevato dalla ressa si ritrovò ad andare verso Nord, tra gente che per farsi spazio menava pugni e calci in ogni direzione. La ressa diventò una bolgia infernale e Fortunato vide pure la morte! Poi un grido, gente che corre via, un urlo “HANNO PUGNALATO UN TIPO!” gli unici a rimanere con il sangue freddo e lucidi furono i ragazzi; 13enni borseggiatori che ne approfittarono per rubar i borselli dalle tasche.
Fortunato girò un angolo a caso e si ritrovò in un vicolo stretto a riprendere fiato e sentendo il suo stomaco si affidò al naso; nelle narici gli era entrato un profumo di pane fresco, stufato e carne alla brace. Trovata la locanda fece per entrare e nel portar mano alla tasca; dopo aver visto i prezzi delle portate e farsi due conti, si accorse che qualcuno l’aveva derubato. “Succede – disse una voce – quando si è nuovi del Mercato” la voce si presentò con il nome di Edoberto. “Che razza di nome è Edoberto?” disse Fortunato, e la risposta arrivò lesta “Proprio voi lo chiedete? Fortunato è un nome non vi appartiene, direi che Iellato sarebbe più adatto! Gli amici mi chiamano Edo”
A volte l’amicizia ha strani modi per presentarsi, basta girare un angolo. Fortunato ed Edo si ritrovano nella locanda a gustarsi il pranzo; ovviamente il conto sarebbe stato pagato da Edo, anche lui era un Lord.
Mentre Fortunato ed Edo s’incontravano, due amici arrivarono in città con le loro carovane. Anche loro sono Lord.
Il primo si chiamava: Giangiotto; detto Otto.
Il secondo si chiamava: Patroclo Enrico dei Gapeti Olenti; per gli amici Pego.
Cresciuti insieme, amici dall’infanzia, erano due compari che ne avevano combinate di cotte e di crude; con la maturazione non è che erano migliorati, anzi… gradassi, sbruffoni, impertinenti ed insolenti, tutte virtù a sentir loro. Amavano le belle donne ed erano famosi per essere dei veri rubacuori, appena vedevano una dama gli davano subito dei punti, da zero a dieci con lode, oppure la catalogavano a mò di calzolai “Quella è na ciabatta! Quella una Bella scarpa! Guarda quella che Stivale!” ovviamente non mancavano le varianti:
Ciabattona = bruttissima, da far Santo colui che se la prende in sposa.
Scarpetta, Scarpina = carina; ci si esce per alcuni giorni e poi la molli.
Stivaletto, Stivale = molto carina, bella; eventualmente da sposare.
Stivalona = qui arrivateci da soli, sulla Stivalona l’Otto e il Pego degeneravano.

Amanti della bella vita che non si potevano permettere nonostante fossero dei Lord, erano abili nell’arte del raggiro, furbi e scaltri, una coppia da tenere amica. Il Giangiotto lamentava il tragitto, troppo lungo ed aveva sempre dormito sulla paglia, propose di trovare una bella locanda magari con le terme annesse “Potrei far scappare una puzzola se solo alzo il braccio e libero l’ascella! Figurati se mi calo le braghe!” Il Pego impegnato a masticare 2 pezzi di pane imburrato con sopra una marmellata di more, propose invece di far contenta prima la pancia; secondo la teoria del Pego, il Maschio è giusto che abbia quel “puzzo da maschio” perché alle femmine piace… questo secondo la teoria del Pego. Risulta strano che ad una donna gli sia gradito l’abbraccio di un maschio che profuma di montone selvatico o di stambecco montano ma come si dice: i gusti son gusti, e non siam qui per giudicar nessuno, mai lo facciamo. Fu così che l’Otto Puzzolente ed il Pego Teorico del Puzzo, si misero alla ricerca di una locanda, e vedi come a volte le strade sono strane, girato l’angolo finirono nella stessa locanda di Fortunato ed Edo. Appena entrato Otto fu preso a male parole da alcuni presenti, per colpa del suo puzzo, Pego subito andò in aiuto dell’amico fraterno. La prassi è sempre la stessa, si parte con le offese personali per poi tirar dentro tutta la famiglia, seguono le minacce personali per poi tirar dentro tutta la famiglia. Si passa agli spintoni, sberle, la mano si chiude e volano pugni, sommate il tutto e il risultato viene uguale alla rissa. Non si è capito bene il perché; forse vedendo i lor abiti da Lord o forse perché erano in due contro tutti, Fortunato ed Edo si ritrovarono dalla parte di Otto e di Pego, pare che la rissa passò alla storia come “i 4 Lord contro Tutti” i Lord va ricordato che son militari, hanno un addestramento sulle spalle, ed i 4 stavano tenendo testa a tutti, il risultato finale non si seppe, l’incontro venne sospeso dall’urlo lacrimoso del povero locandiere “QUALCUNO CHIAMI LE GUARDIE!”.

A quel punto fu un fuggi fuggi generale, i 4 Lord fuggirono insieme e quando si fermarono si fecero due risate sull’accaduto. Prassi ed educazione è quella di presentarsi agli sconosciuti, stringersi la mano, scambiar due parole, sta di fatto che i 4 Lord decisero di andare a bere qualcosa insieme per far più conoscenza. Fatta un po di strada girarono un angolo e si ritrovano in una piccola piazza dove una donna era intenta ad allestire le bancarelle.

Leslie stava dando ordini ai mercanti della sua carovana; lei era una Lady, aveva una città ed un castello. Pareva indemoniata “NO! Quelle porcellane andavano di là! Qui ci andavano le stoffe! Quella bancarella è ancora vuota! Ma possibile che devo far sempre tutto io!”
Si dice che una donna non urla mai, in realtà non sta urlando, la sua voce resta “soave” e non urta i timpani del maschio, che appena sente “MUOVITI!” tosto si mette a disposizione della Dama, per non sentir altre “soavi urla”. Manco a dirlo che la soave voce della donna fu catturata dai 4 Lord.

Ora; ed i lettori ci perdoneranno, viene aggiunta una nota riguardante le DONNE per capire la loro posizione. Noi Elfi non siamo di parte, siamo neutrali e non giudichiamo mai, anche se abbiamo un Concetto completamente diverso sulle Elfe.
Per prima cosa mettiamo subito in evidenza questo scritto umano di Scienziati; maschi, che studiano le donne:
"La voce femminile danneggia il cervello dell'uomo, nonostante l'impegno con cui si cimenti il maschio nell'ascolto, il cervello Maschile non riesce per natura a concentrarsi sulla Logorrea Femminile a causa dei toni vocali che, se nella Donna coinvolgono tutta l'area uditiva del cervello, nell'Uomo nè attivano solo una piccola parte, evidenziando pure che gli uomini arrivano subito al nocciolo delle questioni, mentre le donne tendono a girare attorno a ciò che vogliono comunicare, emettendo suoni con frequenze più complesse a causa delle differenti dimensioni e forma delle corde vocali e della laringe"
[Accademia delle Scienze - Atto n° 355]


Non vi è altro d’aggiungere se non quello di dire che è “orribile e scandaloso” va anche sottolineato che non tutti i Maschi abbracciarono o abbraciano tutt’ora questo Assurdo e Penoso concetto scientifico. In tempi passati le Donne subirono pesanti ed atroci condanne, l’esempio sotto gli occhi di tutti riguarda le donne che si dedicarono alla letteratura, frantumando il muraglione che lo scritto era unico del maschio.

IL MONDO DELLE DONNE
(Genere: Saggio)
Scritto in epoche Arcaiche da una collaborazione di 4 Lady, è considerato un capolavoro della letteratura femminile per chi ha avuto la fortuna di leggerlo. Il libro venne censurato diventando persino una Lettura Proibita a causa dei Valori Malsani che trasmetteva; vi era un capitolo dove i Maschi erano visti come “scimmie volanti” e questa satira con un fondo di verità non venne digerita. Le 4 autrici nonostante rivestivano una Carica Importante, vennero prima giudicate troppo Libertine e troppo Indipendenti, in seguito vennero arrestate, processate ed arrivò la condanna. Imprigionate e torturate a morte, subirono anche una seconda condanna.
Condanna: stregoneria, eretiche; i loro cadaveri vennero messi ugualmente al rogo.
Il libro aveva una copertina MARRONE, e per la prima volta in un capitolo vi era ripetuto più volte la parola “ELFI”.

MITI E LEGGENDE (Genere: fiaba)
Anche questo scritto da una Lady la quale subì la stessa sorte.
Condanna: Stregoneria, Eretica, Fomentatrice.
Il libro aveva una copertina BLU e vi erano molti racconti che parlavano di ELFI.

Non possiamo elencare altri libri, questi due furono sicuramente i più importanti, aprirono la strada alla letteratura femminile e tante altre scrittrici, poetesse fecero la stessa fine.
 

AnnaelSidel

Utente attivo
Il termine “LADY” ha 2 significati, il Primo e più importante, viene intesa LADY quella donna che è pari all’uomo, proprietaria unica di una città, di un castello, di terre. Alcune LADY non hanno scrupoli nel farsi chiamare “Padrone” al pari dei maschi e gestiscono con bastone e pugno di ferro. Al pari dei maschi queste Lady fanno una scuola militare; non in maggioranza. Il percorso di queste Donne per arrivare ad una carica così importante non è sicuramente dei più facili.

Il secondo significato di LADY è inteso per le Donne sposate al LORD. Queste donne prendono di diritto il titolo del marito ma non hanno nessuna autorità nella città e sulle terre; tranne che il consorte autorizzi legalmente a dividere i suoi beni con la moglie. Vi è stato un periodo dove il termine LORD al maschile veniva usato anche per le donne: LA LORD DEL CASTELLO, per non confondersi con le LADY maritate ai LORD, aveva un che di logico perché mostrava la differenza di carattere e di temperamento tra le donne che si erano date da fare per ottenere quel titolo solo con le loro forze, da quelle che avevano preferito una via più semplice; quella del letto.

Furono proprio alcune donne a lamentarsi di questa cosa, l’introduzione delle Vesti, delle mostrine e delle insegne da LORD, evitarono di confondere i termini, ma una LADY DI CASTELLO non era obbligata ad indossare sempre l’abito da LORD, era pur sempre una donna ed era libera di vestirsi come voleva e voleva mantener il suo Esser Donna con un abito elegante da donna e non la veste da Lord; per la serie: l’abito non fa la suora.
Questo generò altri problemi e gli scontri peggiori avvenivano tra donne contro donne, con il maschio pronto a cogliere una opportunità per riportare indietro tutti gli sforzi spesi dalle donne. Dopo un periodo di lunghi dibattiti, qualcuno fece notare che la differenza tra una Lady di Castello ed una Lady maritata al Lord era evidente, le Lord avevano più Mascolinità rispetto alle Lady Maritate; falsissimo, ma fu la soluzione migliore per porre fine alle lunghe discussioni.
Per dovere di cronaca, un uomo che sposava una Lady di Castello, di diritto acquistava e condivideva tutte le proprietà della consorte, ma NON diventava LORD e non acquistava altri titoli, non prendeva decisioni importanti, tranne che la moglie con atto scritto autorizzasse il marito a svolgere tutti o determinati compiti.
Scusate per le dovute spiegazioni che consideriamo importanti ai fini del racconto, che andiamo subito a riprendere.

Leslie vestiva un abito da Lord; pantaloni e giacca in pelle marrone, stivali neri, cintura e spada e soprattutto ben in vista la mostrina che identificava il suo “status sociale” che per lei aveva sempre significato questo concetto “Io non sono come le altre, sono una vera Lady”. Ancor urlava dietro ai suoi mercanti non sapendo di essere osservata da quattro suoi pari, ed un di questi quattro disse “AHH! PERO’! hai visto quella Lady compare? direi Scarpetta!” e l’altro “Eh? Non stai bene di vista! Quella amico mio è uno stivaletto!” i due partirono alla carica. Otto e Pego iniziarono a fare i cascamorti con la Dama esibendosi nel loro repertorio migliore. Ovviamente essendo Lord come lei, Leslie diede corda, aveva gran bisogno di ridere e di tenere la mente svagata. Nonostante l’impegno profuso da Otto e dal Pego, lo sguardo della Lady era diretto verso il loro amico che se ne stava in disparte; quello con la barba nera. Tra battute e doppi sensi Leslie disse “Adesso basta miei Signori, siete simpatici con la vostra corte sfrenata ma a me piace lui, come si chiama?” Otto e Pego restarono di sasso “Chi? Lui! Si chiama Fortunato” al che Leslie sorrise e porse la mano all’uomo “Bello, e lo siete? Intendo… Fortunato?” e lui abbastanza imbarazzato “Con le donne no…mai stato, ma la ruota prima o poi forse girerà” sfiorando con le labbra la mano della Lady e dopo 5 secondi si rese conto di aver detto l’idiozia più grossa della sua attuale esistenza. Quel suo lato da imbranato fu subito visto da Leslie; le donne vedono sempre oltre le più alti siepi e nuvole nere nel più lontano orizzonte, vedono quello che i maschi non vedono, tipo la polvere sui mobili, le ragnatele e lo sporco onnipresente negli angoli più remoti della casa… insomma Leslie restò colpita dal Fortunato, gli umani lo chiamano Colpo di Fulmine che con il passare degli anni potrebbe diventare “Quel giorno che ti ho conosciuto ero sicuramente bronza! Quando mai non ho dato retta a mia madre!”


Leslie ed i quattro uomini avevano attirato l’attenzione di Uomo alto e calvo, che se ne stava seduto su un muretto poco distante a mangiare una focaccia; penserete alla classica persona che ama sempre farsi gli affari degli altri, dicesi: Impiccione; pare che il termine derivi appunto dal Piccione che ti gira sempre sotto i piedi o si ferma sul balcone di casa e guarda dentro, con quel suo sguardo curioso. L’uomo in questione non ama farsi gli affari degli altri, non è un Impiccione, li stava fissando per via della sua professione. Il tale indossa una veste da Cavaliere e secondo il suo Antico Codice Cavalleresco, la Pulzella pareva in pericolo e per lui; secondi i suoi canoni Cavallereschi nel veder la situazione ritenne legittimo intervenire in soccorso alla suddetta Pulzella. Buttò via la focaccia e si fece largo tra la folla, arrivò impettito e si mise sull’attenti di fronte a Leslie e con tono chiaro, duro da maschio “Milady permettete? son più di 30 minuti che tengo lo sguardo verso di voi, questi quattro Signori vi dan noia? Qualcuno ha offeso il Vostro Onore?”
Otto e Pego scoppiarono subito in una gran risata “Da dove è spuntato sto bel tomo? Ma farti i fatti tuoi?” disse il Pego. Il Cavalier non ci mise niente, brancò il Pego spingendolo e sollevato di peso lo bloccò contro il muro “Messer, indossate la veste da Lord ma io vi chiamo stolto! Io son Lasi, Cavalier di Aquisale che fa rima con pugnale!” ed era proprio un pugnale quello spuntato fuori chissà da dove che il Cavaliere teneva alla gola di Pego.

“Santi tutti!” disse Leslie con le mani tra i capelli, subito intervenne a fermare il Cavaliere, spiegando che era un malinteso, erano quattro amici e non le stavano dando noia. Al dir della Pulzella il Cavalier posò il Pego a terra, chinò il capo e si scusò prima con la Pulzella e poi con i suoi amici, gentil e cortese ora il tono, per rimediar all’errore offrì la propria vita; poi gli parve esagerato, abbassò l’offerta e offrì una cena.
E fu così che Fortunato, Edo, Otto, il Pego, Leslie e il Lasi diventarono amici, seduti intorno ad un tavolo a parlar piacevolmente e a raccontarsi.
E torneranno ad incontrarsi, facendosi visita ai loro castelli; Fortunato andava spesso a trovare Leslie… tra i due stava nascendo qualcosa o forse era già nato. Leslie trovò in Fortunato un valido aiuto per la sua attuale situazione, ma tutti si prodigarono ad aiutarla, Leslie era la loro Dama… la loro amica.
E’ così; a volte basta girare un semplice angolo, che subito si apre qualcosa di nuovo, la vita del resto non è mai una via dritta e se cadi non restar a terra, rialzati, riarmati e riparti, fino a quando il FATO non ti farà rialzare più, questo è dell’uomo, noi elfi non crediamo al Destino, è la punizione degli Immortali.


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