AnnaelSidel
Utente attivo
¤ ¤·´¯`·••¤° LA MORGUL °¤••·´¯`·¤ ¤
~~ LA VERA NECRO ~~
Tenere il segreto fu veramente difficile, il risultato finale è che ora sulla Torre dei Sidel non vi era solo il Sovrano ma anche una sua nipote:~~ LA VERA NECRO ~~
LAITALE LA NECROMANTE
Il nonno gli aveva forgiato una spada che LAITALE portava sempre alla cintura ma al posto del classico bastone da Incantatore aveva optato per una «falce»
Il suo bel viso lo teneva coperto da una maschera raffigurante un «teschio»
Ora... vi lascio solo immaginare cosa significava trovarsela di fronte:
una figura nera ammantata di nero con largo cappuccio sul capo, un teschio sulla faccia, falce in mano, in grado di modulare il tono della voce che diventava un acuto fastidioso stridio o un gutturale e rauco gracchiare; gli elfi iniziarono a chiamarla:
CRABAN [corvo di grandi dimensioni]
In più dal nonno aveva preso anche lei la passione per i ragni; ragni che penzolavano dalla lama della falce, ragni che le camminavano sulle spalle, aveva ragni neri grossi come topi persino nelle tasche; e diventò così:
ETHCRAB UNGOL [donna corvoragno]
ora... l'abbinamento corvo e ragno non va molto daccordo con gli elfi, compresi gli elfi scuri... che lo interpretano come un segno «malaugurante», passi la passione per i ragni da parte del Sovrano ma Laitale aveva oltrepassato il limite.
Se prima era solo il Sovrano a dar segni di squilibrio «aracnoide» ora erano in due, ma almeno Annael lo vedevi sorridere, ogni tanto si fermava a parlare tra gli elfi... LAITALE no.
Se ti mettevi a fissarla sembrava di sentire nella mente la sua vocina stridula che diceva:
«smettila di fissarmi o ti taglio in due!»
Annael abitava su una torre e Laitale in un'altra, spesso i due nelle notti di Luna piena si recitavano le loro poesie; Laitale era molto brava... il problema è che nessuno dei due recitava qualcosa di divertente, indi per cui quando c'era la Luna piena gli elfi Scuri se ne stavano lontani da palazzo per non sentire le melanconiche e angoscianti poesie dei due Sidel.
VALLATA UGMEI [5° Millennio]
LAITALE SIDEL è al comando del suo NOSS DAGOR, 500 elfi vestiti come lei.
Quando gli umani se li vedono di fronte l'impatto visivo piega loro le ginocchia, e come aver di fronte 500 «signore della morte».
Laitale sprona il Noss alla battaglia, i suoi vessilli sono un teschio nero su sfondo verde, il Noss si chiama:
BAL [angoscia]
Lo scontro armato vede gli elfi in vantaggio ma da 500 sono scesi a 100.
Gli viene trasmesso l'ordine di ripiegare, il suo compito è finito ma Laitale non è intenzionata a tornare indietro, di fronte a lei è rimasto l'ultimo ostacolo.
100 assassini neri difendono ciò che rimane dell'Impero:
l'Imperatore NAI JANG e il suo fido maestro BOTAN.
Laitale si getta sugli assassini, si libera della falce e del mantello.
L'elfa esplode in tutto il suo splendore e potenza.
Scalza, gambali neri, un gonnellino nero che lascia piena libertà alle sue lunghe gambe, un corsetto nero con al centro inciso lo stemma della Casata.
Impugna la spada iniziando una cantilena incantatrice, chiude gli occhi e si concentra.
segui le mie dita eleganti che muovo davanti ai tuoi occhi,
seguile ed io ti strappo la sete!
La mia abilità non richiede il filo di una spada,
io sono Laitale, la Necromante!
L'amica dei non morti, cuor freddo ma feroce...
respira senza prender fiato,
stai perdendo il tuo equilibrio, diventa il mio esercito,
porta il tuo cuore nelle Tenebre...
diventa il mio servo, diventa la mia forza!
ANIMATI DEMONE D'OSSA!
seguile ed io ti strappo la sete!
La mia abilità non richiede il filo di una spada,
io sono Laitale, la Necromante!
L'amica dei non morti, cuor freddo ma feroce...
respira senza prender fiato,
stai perdendo il tuo equilibrio, diventa il mio esercito,
porta il tuo cuore nelle Tenebre...
diventa il mio servo, diventa la mia forza!
ANIMATI DEMONE D'OSSA!
I cadaveri intorno a lei si animano e senza dir parola indica con la punta della spada l'obiettivo:
NAI JANG
L'Imperatore muore dilaniato dai cadeveri animati degli umani.
Laitale ride e spossata sviene a terra.