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Annael Sidel

AnnaelSidel

Utente attivo
Calime tiene per mano KJA
[Hunien] Min è stato vendicato!
[Calime] di lei che ne facciamo?
[Hunien] la porteremo via
[Calime] ma dai!... non dirmi che vuoi tenerla con noi?! abbiamo vendicato Min Sidel sotto i suoi occhi!
ti sei messa a parlare con sua madre, ti abbiamo sentita fin da fuori con quella voce alta che hai da trombetta!
ti ho sentita io e ti ha sentita lei! guardala, è terrorizzata... non dice una parola... adesso è così, ma lei vorrà fare altrettanto con noi! poi tu... che non hai avuto ne marito ne figli ti metti a parlare di maternità!? tu, che per far star male tuo padre vai in giro a corteggiare le elfe! ti metti a parlare di moralità!?

[Hunien] ehilà! frena quella lingua tesorina! non mi sono voluta sposare perchè saranno fatti miei! ho adottato due figlie! perchè questo fanno i Sidel! dare conforto agli orfani! quanti bambini elfi ha salvato la mia casata dal dolore delle perdita dei genitori? non venire tu a farmi la morale! la mia mente spazia! l’amore non conosce forme, l'amore va oltre la forma stessa!
quando sarà grande capirà! e se non lo capirà troverà la mia spada ad aspettarla!

[Calime] brava! sangue lava sangue!
[Hunien] sto solo dicendo che se un giorno questa ragazzina si vorrà vendicare è nel suo pieno diritto farlo! ma se saprà come sono andati veramente i fatti può essere che capirà! ma questa verità non la saprà mai! gli umani rigettano la verità per i loro tornaconti... quindi le toglierò ogni memoria e comunque per ora lei resta con me!
[Calime] due figlie... una ti adora perchè ti teme, l'altra ti odia e ti teme! il tuo senso materno è troppo complicato perchè tu sei complicata! fare risvegliare il tuo istinto materno adesso... a 6000 anni! con un umana poi?! è assurdo! come tutta la tua casata! i Sidel vivono nell'assurdo! non c'è logica in tutto questo ma solo rischio! troppo rischio! lo vuoi capire?!
[Hunien] mi stai dando della vecchia elfa rimbambita?!! intanto non ho 6000 anni! ma qualcuno di più! e sono ancora in grado di correre al pari di un elfa di 100 anni! avrei desiderio ti prenderti a sberle... mi frena l'amore che ho per te... le mie figlie mi amano entrambe! è vero! come madre non sono la migliore! ma non sono neppure quella strega che mi stai dipingendo! e ribadisco! la ragazzina resta con me!! e tu fai quello che ti dice la tua Principessa! nonchè grande amica del cuore!
[Calime] ehh no mia cara! non buttarmi in faccia la tua coroncina da Principessa Elfica! e non usare neppure la nostra amicizia! con me non attacca! testarda come tutti i Sidel! fai quello che vuoi! poi non venire da me a piangere!... correre... l'ultima volta che ti ho visto correre è stato 2000 anni fa! sai mentire come tuo padre! e giusto per sapere... cosa gli vai a dire quando lo rivedrai? che hai violato la sua legge d'interferire con gli umani prendendoti cura di una ragazzina Umana, ma orfana... orfana perchè TU gli hai ucciso i genitori! perchè già lo sai che lo verrà a sapere!
[Hunien] certo, userà mia sorella o la sua nipotina necromante per leggermi i pensieri... a quelle due me le mangio! sono io l'elfa vivente più forte! io non so mentire come lui, gli dirò la verità e comunque il maschio l'hai seccato TU! io ho tolto i patimenti alla moglie che poverina era rimasta vedova!

[Calime] basta ti prego! non ti si riesce ad ascoltare! adesso ti prenderei io a sberle! la battuta sulla povera vedova è penosa!
<uno sguardo sulla bambina> decisamente sei priva di tatto...


Hunien tenne con se KJA fino all'età di 15 anni, poi con un incantesimo le tolse i ricordi e la lasciò ai confini di una grande città, abbandonando l'umana al suo destino.
 

AnnaelSidel

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LA STORIA DI LADY KJA
- DALL'IMPERO ALLA CORTE DI RE TORAN -

Il Sacerdote chiude il libro e guardando il Paladino «credimi Noboro, questa ragazza è la migliore ladra che abbia mai visto, si chiama KJA»
Fu così che KJA entrò al servizio di Noboro, un ricco Signore feudatario fedele dell'Imperatore AKAO.
La ragazza è molto attraente, una biondina del suo stampo avrebbe trovato un facile letto nella Capitale o in qualche bordello; la carriera da Concubina andava esclusa, KJA non era di famiglia ricca, manco aveva una famiglia.
KJA aveva preferito la Via della Spada che per una femmina significa il triplo della fatica; una fatica a livello «inumano» per persone senza soldi; se siete abili a far di conto:
Femmina + povera + orfana = il carattere di questa ragazza è fuori dal comune.
[nota: va ricordato che KJA dai 5 ai 15 anni li passò tra gli Elfi; e 10 anni in compagnia degli Elfi lasciano il segno, e vogliamo aggiungere che era nel Noss Dagor di Hunien Sidel? l'unico Noss inquadrato da sole ed esclusivamente Elfe? Hunien le avrà cancellato i ricordi, ma qualcosa di elfico è sicuramente rimasto in KJA, come il sangue dei suoi genitori]

Apparentemente è normale, ma da quando a compiuto 17 anni strani sogni la tormentano e questi strani sogni sono peggiorati trasformandosi in incubi, il più brutto è il volto di un uomo e di una donna che la tengono in braccio, la posano a terra e lei inizia a giocare con delle bambole di porcellana. La porcellana si frantuma tra le sue piccole dita, lei inizia a piangere chiamando Mamma e Papà, quando si volta per cercarli li vede a terra in una pozza di sangue con una strana e piccola donna con le orecchie a punta che con la spada in mano pronuncia sempre la stessa frase «Min è stato vendicato, dimentica...» lei smettere di piangere ritrovandosi su una spiaggia assolata dove con la punta del dito scrive sulla sabbia sempre la stessa parola «elfi»

KJA pare avere nel sangue una dote per la spada. (tara ereditaria)
Noboro che non è affatto stupido la mette a capo di una banda di mercenari al suo servizio, qui KJA conosce un ex legionario che diventerà il suo LuogoTenente di nome:
SHAO PIN
KJA ha grandi progetti, più volte racconta ai componenti della banda che lei un giorno sarà una grande Signora, una Regina. (tara ereditaria)
SHAO PIN non la sopportava quando iniziava a fare questi discorsi, loro erano una banda di ladri al servizio di un padrone, e questo era il loro destino, punto!
per lui la ragazza sarebbe si potuta diventare un giorno Regina, ma la REGINA DEGLI SCIOCCHI o di qualche bordello
REGINA DEGLI SCIOCCHI
iniziò a chiamarla così, un soprannome palesemente offensivo.
KJA non ci fece caso, e comunque quando parlava di SHAO PI le sue frasi tipiche erano:
«avete visto l'inutile?»
«salve! cavoli sto salutando me stessa!»
«chi ha parlato?! chi ha parlato?!»

notare che SHAO PI era a due metri da lei quando le pronunciava; molto raramente, perchè KJA non amava offendere le persone. (influenza Elfi)
SHAO PIN cercava di screditare KJA agli occhi del loro Signore NOBORO, invidioso della ragazza che era molto più in gamba e brava di lui. (influenza Elfi)
Noboro ricevette l'ordine dall'Imperatore di armare un esercito e di dargli aiuto contro una stirpe umana a lui ribelle (questi erano i TOERYN)
KJA seguì il suo padrone e con lei si portò tutta la banda di ladri; vennero reclutati dall'Imperatore AKAO come Mercenari Imperiali. Partiti con grandi propositi si trovarono di fronte non a quanto aveva detto l'Imperatore, ovvero:
«andiamo a combattere contro un popolo di ignoranti, straccioni e sprovveduti boscaioli, non pensate che sarà impresa che andrà ricordata perchè sarà facile come scendere dal letto la mattina»
Va bene, niente fama e gloria... il problema è che:
«scendere dal letto la mattina non per TUTTI è FACILE! di certo non è facile per coloro che il giorno prima si sono tirati un mazzo a sbadiglio d'asino al lavoro! e che devono per forza tornare al lavoro per dare qualcosa da mangiare ai figli o pensare a se stessi»
AKAO parlava per SE! LUI aveva una vita facile! e come si usa dire:
«facile fare il gradasso sulla pelle degli altri! con 10 schiavi che manco ti fanno scendere dal letto e con una portantina di portano in bagno e ti lavano!»
infatti AKAO restò nella Capitale, non si degnò di seguire le legioni sul campo di battaglia, e fu la sua fortuna.
I Generali Imperiali; un po perchè erano obbligati, un po per una questione di prestigio e di onore, un po perchè erano degli emeriti «idioti» mandarono i Legionari al massacro.
Tutte le truppe Mercenarie presenti; nelle cui file militano i veri guerrieri e soldati che sanno vedere e leggere la battaglia, si accorsero subito che qualcosa non quadrava.
[Noboro] li ha chiamati ignoranti?... questi uomini conoscono fin troppo bene le tattiche di guerra! <con una freccia che lo sfiora e lui non riesce neppure a vedere da dove è partita> #@ç#!! KJA! suona la ritirata! e subito! prima che sia troppo tardi!

Le legioni vennero massacrate, tutte le truppe mercenarie al soldo dell'Imperatore riuscirono a fuggire sperdendosi per ritornare alle loro terre; tra queste anche le truppe di NOBORO, a cui il merito di essere stato l'artefice di essersi accorto subito del grave errore di valutazione da parte dell'Impero, ma non era mica finita... tutte le truppe mercenarie presenti che fuggirono vennero inseguite.
Una vera «caccia all'uomo» senza tregua e senza respiro.
Nella truppa di NOBORO uno dei primi a morire fu proprio lui; non ebbe l'accortezza di nascondere il suo Grado al nemico, prima si colpiscono sempre i Leader.
Venne ritrovato una mattina colpito da una freccia al cuore, scagliata in piena notte mentre lui dormiva
[SHAO PI] bhe... almeno non ha sofferto... prendo io il comando!
disse lui, convinto... ma KJA gli ricordò che era lei la più alta in grado; ne seguì un diverbio con KJA che lasciò 2 bei ricordini a SHAO PI; un calcio nelle parti basse da restarci secco e una bella cicatrice sulla guancia sinistra.
KJA ha una strana sensazione, se lo sente... il suo istinto le fa pensare che gli inseguitori non sembrano «umani», più volte lei pensò che costoro fossero «Elfi»
(ricordi sbiaditi dell'influenza elfica avuta da piccola; la vicinanza e la presenza degli Elfi viene percepita dalla mente di Kja)
Shao Pin la prendeva per pazza.
Fuggirono in ogni direzione ma non vi era scampo, ogni giorno moriva qualcuno ed alla fine solo 2 componenti della truppa di salvarono:
KJA e SHAO PIN
come se a loro il «destino» o gli «inseguitori» avessero assegnato qualcosa di diverso.
Giunti in una terra sconosciuta; stranamente gli inseguitori non misero piede in queste terre, trovarono riparo presso il Sovrano del luogo, il suo nome era:
RE TORAN
RE TORAN viveva in una terra molto povera, il che gli dava la possibilità di restare indisturbato dalle mire di potere Imperiali. Però... vi erano alcuni segreti.
Il primo: gran parte delle terre erano desertiche, ma da queste venivano estratti pregiati Cristalli, che Toran riusciva a vendere di nascosto tramite «amicizie» facendo fare alle Carovane un largo giro per evitare che qualcuno potesse pensare che provenivano dalle sue terre, e risalire in questo modo a lui per fargli pagare più tasse o anche espriopare le terre.
Il secondo: il suo fidato Consigliere di nome: REZA
un bel uomo sotto ogni aspetto... e sotto ogni aspetto decisamente strano, con una storia alle spalle poco chiara; in ogni sua parte completamente simile a quella di KJA.
REZA non aveva nessun ricordo della sua giovinezza e se si sforzava a cercare ricordi veniva colpito da atroci emicranie, e lui ci aveva rinunciato. Lo stesso valeva per KJA.
 
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AnnaelSidel

Utente attivo
Alla corte di RE TORAN vi era anche il suo Consigliere Spirituale di nome:
HOBRON
individuo subdolo, decisamente marcio sia dentro che fuori, dalla voce acuta ed effeminata, grande esperto di Magia Nera.
KJA venne presa sotto l'ala protettrice di REZA, che iniziò a chiamarla:
LADY KJA
mentre SHAO PI diventò il leccaculo di HOBRON e venne chiamato; di logica:
il Lecchino.
Tutto sembrava perfetto, nuova vita, nuovi amici; fatta eccezzione per HOBRON e SHAO PI.

HOBRON mirava in gran segreto di prendere il posto di Re TORAN, per farlo vi erano alcuni ostacoli:
il Principe ZAN; l'unico figlio di Re TORAN; erede legittimo al trono.
il fidato consigliere di Re TORAN: REZA.
e adesso si era pure aggiunta questa: Lady KJA.
Un giorno mentre Re TORAN, REZA e Lady KJA si erano recati nel deserto per via di un nuovo accordo mercantile e per controllare la produzione del Cristallo; HOBRON e SHAO PI avvelenarono il Principe ZAN che cadde in un sonno vegetale, che per gli Umani è uguale alla morte.

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LA STORIA DI LADY KJA
- REZA & KJA; VITTIME INCONSAPEVOLI DEGLI ELFI? -

Fa un gran caldo nel deserto, le persone preferiscono restare sotto le tende o vicino alle pozze d'acqua dove si sentono le grida dei bambini che giocano felici.REZA sente una strana sensazione mentre osserva i mercanti discutere con il Re
[KJA] ummm... sguardo assente, siamo qui di scorta al Re...
[REZA] come dite Lady Kja?... ahh si, avete ragione... il perimetro è ben sorveglaito, le guardie alternano il turno ogni 30 minuti per via del caldo... il Re può restare tranquillo... <fissandola>
Milady... scusate ma a volte rifletto su alcune cose, cioè rifletto su di voi...

[KJA] a bhe... grazie... direi che è normale, una donna fa sempre riflettere... ma anche no...
[REZA] si, ma non capite male... è che... da quando siete arrivata alcune cose sono cambiate... intendo dentro di me... vi ho osservata a lungo, per questo ho preferito tenervi accanto a me e lontano dal marcio Hobron e del suo amico Shao Pi... qui le loro spie non possono sentirci...
[KJA] non dovete temere Hobron! voi valete molto più di lui! Shao Pi... è solo capace di tenere la lingua appicicata al sedere di Hobron! i gusti sono gusti...
[REZA] Lady... non so se voi ci avete mai pensato, la vostra storia è simile alla mia, entrambi siamo arrivati qui senza alcun ricordo e se ci sforziamo a ricordare il dolore è così allucinante che preferiamo evitare...anche voi come me avete strani comportamenti...
[KJA] in effetti no, non ho mai pensato a questa cosa, mi sembra normale, quanti raminghi saranno arrivati in questo posto e vi avranno trovato rifugio? la nostra storia è simile alle altre...
in che senso strani comportamenti?!

Reza sta fissando l'orizzonte del deserto, dove appaiono miraggi di pozze d'acqua
[REZA] ma quanti di loro sono arrivati qui con la memoria bruciata!? non dico che è possibile aver ricordi di quando si avevano 3 o 6 anni... ma vista la nostra giovane età quelli dai 12 ai 16 anni dovrebbero essere da qualche parte!... se vi chiedo la cortesia di sforzare la vostra memoria insieme a me? so bene che sarà doloroso... ma che ne pensate se ci proviamo?
[KJA] ora?! con il Re da tenere sotto scorta?! Reza fa troppo male...
[REZA] avete ragione, scusatemi... prima sempre il dovere... <una pausa di silenzio;dalle labbra gli esce una parola> elfi...

KJA sente subito dei brividi, non c'è una parte del suo corpo che è priva di pelle d'oca; la schiena s'incarca, scosse elettriche che partono dalla testa scaricandosi sui piedi a terra
[KJA] ...che cosa avete detto?...
il discorso finì li, Reza sorrise dicendo di non far caso alle sue parole.
Al loro ritorno Re TORAN viene avvisato sullo stato di salute in cui è caduto il figlio e chiede subito una spiegazione
[HOBRON] Sire, queste forme di malattia sono ahimè... a noi sconosciute... sappiamo che in ogni istante della nostra vita può arrivare la signora con falce... è destino mio signore... bisogna solo pregare e sperare... ma io temo che vostro figlio non riaprirà più gli occhi...

Il Re afflitto nel dolore crede alle parole del Saggio Sacerdote, ma REZA no; e dopo 3 mesi, una notte manda a chiamare KJA.
[REZA] entrate pure Lady Kja... avete sete? fame?... scusate l'ora ma da 3 mesi non riesco più a dormire... avrete visto che il nostro Sovrano si sta ammalando, la malattia del figlio lo tormenta, il dispiacere, la disperazione sono entrati nel suo cuore, è deperito, fatica a restare in piedi, fatica ad essere lucido... da retta solo ad Hobron, e la cosa non mi piace... da 3 mesi; nonostante l'atroce dolore che mi provoca, ho iniziato a riportare alla memoria strani nomi e luoghi a cui non riesco a dare un significato...
[KJA] ed io? come pensate che vi possa essere d'aiuto? a voi ma anche al mio Sovrano?
volete che sforzi la mia memoria...

[REZA] che una strana luce in Voi Milady... l'ho vista appena siete arrivata insieme a Shao Pi... a volte penso che il Deserto sia il luogo di una punizione, o quanto meno di un luogo dove gli umani vengono portati per non essere più d'impiccio... quando loro decidono di non ucciderli... dando modo di trovare la strada della redenzione... o di un'altro destino... umani di valore ma non meritevoli della loro amicizia...
[KJA] loro?... loro chi?

la donna ha il presentimento di saper già la risposta
[REZA] ...elfi... eri convinta che coloro che v'inseguirono a lungo erano Elfi... coloro che vi hanno spinto in questa direzione... Shao Pi è andato in giro a raccontarlo, vuole farti passare per pazza, credere alle Leggende di creature magiche... per il nostro Re, ti chiedo la cortesia di provarci, anche se affiorirà una semplice cosa potrà essere importante
KJA sforza la sua memoria, la testa gli duole, stringe i denti e alla fine proferisce
[KJA]...MIN!
Reza l'osserva e scatta in piedi facendo cadere la sedia
[REZA] ANNAEL SIDEL!

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[Nota] Va ricordato che il nome:
MIN
è per eccellenza il soprannome (EPESSE) più usato da:
ANNAEL SIDEL

[Argomento trattato in]
DA UN VESTITO AL NOME

IL SIGNORE DELL'INGANNO - [Capitolo III° - NEL NOME UN DESTINO]
da HERUANNON a ANNAEL

E' parte del VERO NOME di ANNEL:
HERUANNO MINYAR PALANTIR
anche tra gli Elfi è più conosciuto con questo EPESSE, e gli Elfi lo chiamano spesso con questo EPESSE.
Quando MIN SIDEL; figlio, era ancora vivo ma anche dopo la sua morte, gli elfi sono spesso caduti nell'equivoco tra:
MIN SIDEL inteso [ANNAEL SIDEL; padre]
o
MIN SIDEL inteso [figlio adottivo di Annael]
Non è questo il caso dei due umani.
Pare che REZA sia venuto a contatto con il MIN inteso ANNAEL SIDEL.
Mentre è certo che KJA conosca il MIN inteso come MIN SIDEL figlio, ucciso dai suoi genitori e vendicato da HUNIEN SIDEL sotto i suoi occhi.
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REZA prende le mani di KJA, i due si guardano, non riescono ad andare oltre con i ricordi, il dolore è troppo. Dopo alcuni giorni REZA darà un incarico a KJA, partire per cercare una cura alla strana malattia del principe ZAN
[REZA] Milady... ufficialmente avete l'incarico di trovare una cura per il Principe, sappiamo entrambi che non esiste, entrambi abbiamo dei sospetti di Hobron e Shao Pi ma siamo senza prove... il nostro Re non mi ascolta più... andate e trovate gli Elfi! qualcosa ci lega a loro!
confido in voi, confido nella vostra forza!

HOBRON e SHAO PI annusano odore di bruciato.
[HOBRON] tu andrai con lei, io resto qui a curarmi di REZA...
[SHAO PI] ...dannazione Hobron! no! che vuoi che combini quella femmina! no!
[HOBRON] non! non discutere mai un mio ordine! tu andrai con lei e basta! ricorda, io un giorno sarò Re! stammi attaccato al sedere e tifarò diventare ricco!
e vedi di ritornare da solo! non voglio rivedere quella femmina a palazzo, sono stato chiaro?
tieni, è una fiala di veleno, usalo con cura e non farti scoprire!
 
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AnnaelSidel

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LA STORIA DI LADY KJA
- KJA PARTE ALLA RICERCA DEGLI ELFI -

E' una calda giornata quando la truppa con al comando Lady Kja, parte alla ricerca di una cura per il principe Zan. Direzione?... per ora verso Sud.
Shao Pi inizia ad avvelenare i membri della truppa; ogni giorno c'è un morte misteriosa.
Il perfido LuogoTenente sta pensando di non eseguire l'ordine di Hobron, Kja è decisamente attraente, e lui la vede al suo fianco come moglie. Le morti misteriose hanno da tempo messo in allarme Kja; di notte dorme con un occhio solo, la donna è stanchissima e non sa di chi può fidarsi.
Intanto a palazzo, Hobron si è nascosto dietro un arazzo, ha preparato una trappola per REZA.
L'uomo è di schiena, Hobron sposta leggermente l'arazzo e pugnala alla schiena Reza.
Reza cade a terra, urla ed impreca ma stranamente si rialza
[HOBRON] santissimi Dei! maleficio! quale incantesimo ti protegge!?
[REZA] non lo so cane! e non m'importa di saperlo! <sguinando la spada> muori viscido animale!

il fendente non è portato con forza e destrezza, Hobron lo evita e fugge.
Reza viene curato ma non riesce a convincere Re Toran di mettere una taglia sulla testa di Hobron; anzi, il Re organizza una ricerca per trovare e riportare il suo amico e consigliere spirituale a corte
[REZA] pazzia! follia! mio signore no! perchè non credete più alle mie parole? non vi ho mai mancato di rispetto... mai vi ho fatto del male... quell'uomo è Male! date retta a me!
niente da fare... Reza digrignò i denti e colto da un raptus di follia trafisse il Re.
Accecato ancora dall'ira, ordinò di allestire una pira dove con una cerimonia solenne vennero bruciati i corpi di Re Toran e del principe Zan, e fu così che REZA salì sul trono.

Kja sembrava dormire, sentì un sottile rumore e vide un'ombra muoversi vicino ai secchi d'acqua della truppa. Scattò in piedi e corse veloce, l'ombra la vide arrivare e tentò la fuga. KJA fu rapida, prese e lanciò un pugnale colpendolo alla coscia, l'ombra cadde a terra tra urla di dolore, in due secondi Kja gli fu sopra e spostò il cappuccio
[KJA] TU! SHAO PI! l'ho sempre sospettato!
la mano già pronta sull'elsa della spada
[SHAO PI] no! non mi uccidere! Hobron mi ha coperto di maledizioni! se mi uccidi scenderanno su di te!
[KJA] fandonnie! non credo a queste ridicole magie da Necromanti! muori!
conficcando la spada nel ventre dell'uomo che ha un ultimo respiro

[SHAO PI] è tardi... ogni membro della truppa ucciso sarà per sempre legato a me!
ti avevo avvertita... sei proprio la Regina degli Sciocchi!


KJA abbandonò subito la ricerca degli Elfi e fece ritorno nelle terre di RE TORAN per avvertire REZA, con grande stupore lo vede sul trono.
L'aspetto dell'uomo non era dei migliori, sia fisicamente che mentalmente. KJA chiese spiegazioni di cosa era successo durante la sua assenza, quali erano stati i fatti che avevano portato REZA sul trono. REZA mostra la ferita sulla schiena
[REZA] Hobron... è stato Hobron... dovrei essere morto... lui ha detto che uno strano incantesimo mi protegge...

Reza è presente a sprazzi, non ricorda di aver dato l'incarico a Kja, non ricorda di essere stato lui ad uccidere Re TORAN ed il figlio, il Principe ZAN. Kja gli prende le mani e... una visione gli appare nella mente, chiara, netta senza provare alcun dolore.
Un uomo è sdraiato su un'amaca, si alza, la saluta e sparisce; compaiono al suo posto due donne, entrambe hanno le orecchie a punta, una è piccola di statura l'altra più alta
[Hunien] Kja! vieni qui! come prima cosa ti faccio vedere come fare le treccine! poi dirò alle elfe di ricamarti dei bei vestitini! Calime guarda quanto è carina la nostra bambina!
[Calime] ohh santo il cielo e le stelle! la... NOSTRA!... bambina... Hunien non fare la buona madre! e comunque...
come prima cosa dovresti fargli un bagno! alla Nostra bambina!


Kja sbianca in viso e lascia le mani di Reza
[KJA] devo ripartire... devo ripartire subito! riprendere la ricerca degli Elfi!
[REZA] Lady... non posso dare il consenso, se Hobron ritorna devo avere qualcuno al mio fianco degno di fiducia che mi protegga da lui!

KJA sembrò accettare, ma ormai qualcosa in lei si era riacceso, anche se non riusciva a dare un volto alle due donne dei suoi sogni, i loro nomi gli giravano in testa. Dopo 14 giorni Kja partì di nascosto, mise insieme un'altra truppa riprendendo la ricerca degli Elfi.
REZA manco si accorse della sua assenza, non era più lui, lucido a volte folle; quando era lucido si tormentava l'anima per aver ucciso l'amico Re ed il caro figlio, quando era folle si compiaceva di averlo fatto. Si disinteresso di ogni cosa, preoccupato per un ritorno di HOBRON spese quasi tutti i denari per reclutare mercenari, forgiare armi e rinforzare il muro di cinta. La produzione del Cristallo e di altri beni venne trascurata, abbandonata, il regno di RE TORAM iniziò ad andare in rovina.
 

AnnaelSidel

Utente attivo
LA STORIA DI LADY KJA
- LADY KJA TROVA GLI ELFI -

La vittoria degli «Abitanti Del Grande Bosco»; la stirpe Umana ribelle all'Impero, contro le Legioni Imperiali (una sconfitta che è costata il massacro di 33.000mila Legionari alle Cascate del Lutto) fu la causa di precipitosi eventi.
Elencarli tutti è un discorso lungo ed ampio, diamo solo il principale.

. Impero: perdita di stima e di reputazione; messa in dubbio della persona dell'Imperatore; focolai di rivolta.

. Abitanti del Grande Bosco: sebbene tennero a costo della loro vita, il segreto degli Elfi Scuri del regno di IRE LOISSEA
(nota: va ricordato che questi umani venivano chiamati dagli Elfi Scuri di IRE LOISSEA: TOERYN)
e furono d'esempio per altri Clan, si attirarono:
1° - la curiosità di come era stato possibile vincere con Soldati Esperti; strinsero molti rapporti e alleanze amichevoli.
2° - l'invidia di altri Clan contro cui iniziarono dei contrasti diplomatici ma anche scontri armati.

. Elfi: mantennero il loro appoggio e la loro amicizia con i TOERYN, correndo tutti i rischi di venire scoperti; dando piena fiducia alla «lealtà di ferro» dei TOERYN, ormai avevano interferito troppo con il destino di questa stirpe.

Il sole sorgeva al di là delle montagne, oltre quelle cime vi era il regno degli Elfi Scuri di IRE LOISSEA.
Lentamente le stelle svanivano nel nulla mentre sul fiume comparivano alcune imbarcazioni leggere di color bianco. I soldati di guardia al confine si sentirono sollevati, era sempre un grande piacere assistere all'arrivo degli Elfi.
Non era un buon periodo, i confini subivano infiltrazioni da parte dei Clan rivali, lungo tutto il confine erano stati sistemati degli accampamenti in modo da rendere tutto il verde territorio sicuro; cosa non semplice da fare, ma grazie all'aiuto degli Elfi la vigilanza poteva dirsi sicura.
Ormai riconoscono alcuni elfi e li chiamano anche per nome; alcuni Umani si sono dedicati allo studio della lingua degli elfi con ottimi risultati.
Si riconosce l'elfa di nome ARAN SIDEL e la sua sorella MARILLA SIDEL, le due elfe sono le responsabili dei rifornimenti; da un'altra imbarcazione invece scendono altre due elfe: HUNIEN SIDEL; madre di Aran e Marilla; e la sua amica del cuore CALIME KEMMOTAR.
La madre abbraccia e bacia le figlie, la conversazione tra loro è piacevole; gli umani si avvicinano nella speranza di entrare nei «profondi» discorsi degli Elfi. Altre figure arrivano sul posto, costoro sono a piedi; gli umani commentano:
«gli elfi sono così... o non li vedi mai ma quando li vedi sono sempre in troppi!»
La prima figura è quella di ANNAEL SIDEL, sottobraccio reca con se la nipote LAITALE SIDEL
[HUNIEN] ahie... ecco il Ragno e la nera Cornacchia <a bassa voce; poi alzando il tono> PADRE! ma che piacere rivederti!
Altri saluti e soliti convenevoli, ma la felice atmosfera si è già rotta. Sguardi freddi e di sfida tra Annael e la figlia Hunien, tra Hunien e Laitale, tra Laitale e le figlie di Hunien, tra Calime e Laitale.
A rompere il ghiaccio
[ANNAEL] da quando sei ritornata?... da quando ti assenti per così tanto tempo senza avvisare tua madre?
[HUNIEN] perchè sono stata via così tanto... tempo?! da quando calcoli il tempo della mia assenza in città, come se questa fosse una rarità, io non vivo a corte... io abito fuori, nel bosco insieme al mio caro ed amato Noss di SOLE! DONNE!...

subito la figlia non perde occasione di punzecchiare e far innervosire il padre marcando le sue ultime due parole.
[ANNAEL] è tua madre che desidera vederti! per quanto riguarda la mia persona io temo o sò! che la tua lunga assenza è sempre fonte di qualche disastro! che io non posso vedere subito e forse neppure in seguito!
[HUNIEN] per questo ti sei portato dietro la tua cara nipote Necromante, magari da qualche parte c'è pure la mia cara sorella Luthien! nascosta per leggermi la mente! il mio ESSERE va oltre le loro capacità! non ti resta che farmi una semplice domanda, non posso mentire! su avanti, dimmi dove sono stata!!

Annael disegnò uno sguardo serio sulla sua faccia, la discussione non andò oltre, a malapena si salutarono e gli umani videro bene di lasciare in pace i restanti elfi «non mettere mai becco nelle cose tra gli elfi!»
Annael triste e rammaricato prese la mano di Laitale
[ANNAEL] cara mia, dubito che mia figlia ritornerà in città... ma può essere di si, io so quanto ora gli piange il cuore... comunque, vorrei affidare al tuo Noss l'incarico di sorvegliare la valle...
[LAITALE] lei ti ama nonno, solo che non lo vuole far vedere... solveglianza? sarà fatto! adoro cacciare le spie!


Nello stesso istante.
Lady KJA è impegnata a tenere in vita gli ultimi membri della sua truppa, tormentati da un potente Spettro; lo spettro di SHAO PI.
Grazie alla potente Magia Nera di HOBRON, SHAO PI ha poturo prendere l'aspetto di uno «spettro incarnato» mietendo terrore e vittime nella truppa di KJA, ed ogni giorno con una nuova vittima prende sempre più potere.
KJA che sta cercando ancora gli Elfi per salvare in qualche modo REZA, non sa di essere molto vicina a loro; vicina al confine delle terre dei TOERYN.
Lontano invece; nel Regno di REZA.
HOBRON si era ripresentato con un piccolo ma potente esercito di suoi fedeli abdetti, cercando di togliere REZA dal trono.
REZA; sempre più malato, era ugualmente riuscito a sconfinggerlo mettendo in fuga HOBRON.Questa sconfitta segnò la fine del potere di HOBRON, che abbandonerà le terre ed il sogno di diventare lui il Sovrano.


La truppa di Kja è ormai ridotta ad una dozzina tra uomini e donne, lo Spettro di Shao Pi ha puntualmente colpito ogni notte e questi «elfi» non si riescono proprio a trovare.
E' stata presa la decisione; tarda, di ritornare indietro per restare al fianco di REZA.
Altri giorni sono trascorsi e KJA è rimasta completamente da sola, tutta la truppa è stata sterminata da SHAO PI. La ragazza ha completamente abbandonato l'idea di poter ritornare nelle terre di REZA e di potersi riunire con lui, ormai è certa che anche lei morirà per mano dello Spettro di SHAO PI.
Come ultimo disperato tentativo e speranza ha cercato riparo in una grande foresta; ma è nelle notti più buie che lo Spettro ama colpire di più, il fitto del bosco copre la Luna e le Stelle e involontariamente KJA ha dato un notevole aiuto a Shao Pi, che puntualmente si presenta ferendo la ragazza con una lama avvelenata, cade a terra con lo Spettro che si prepara a chiudere il conto con KJA.
[SHAO PI] è un vero piacere vederti strisciare a terra Regina degli Sciocchi! mentre cerchi un riparo e dietro di te lasci una scia di sangue fresco!
mettendole un piede sulla schiena schiacciandola a terra. Ma per KJA non è ancora arrivato il momento della sua dipartita, un fruscio disturba lo Spettro e da un cespuglio salta fuori HOBRON.
Le parti si sono invertite, HOBRON avverte subito che il suo leccapiedi è diventato più forte di lui, si butta in ginocchio chiedendo aiuto informandolo della totale sconfitta contro REZA che ancora siede sul trono.
I due discutono disinteressandosi di KJA, ferita e strisciando a terra cerca una possibile via di fuga mentre la discussione tra i due si fa sempre più accesa, le loro voci vengono «catturate» da «creature» dall'udito assai fino, non sono animali a quattro zampe, sono bipedi, hanno le orecchie a punta ed una vista che buca le tenebre, sono veloci e subito vanno ad informare il Comandante del loro Noss Dagor.
 

AnnaelSidel

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KJA piange e striscia a terra; fatica, il veleno inizia a far effetto ma stranamente il suo corpo sta reagendo. Avrà forse fatto una decina di metri forse anche meno, la vista è appanata ma non così appanta dal non vedere due bianchi piedi nudi comparire davanti a lei. Alza lentamente lo sguardo vedendo chiaramente una nera figura armata di falce, il volto è quello di un teschio, la voce è di donna
[LAITALE] e tu... chi saresti?
convinta di trovarsi di fronte alla Signora della Morte, KJA implora pietà per la sua anima, ma la Signora Della Morte sembra più interessata ai due uomini poco distanti che stanno ancora litigando.
KJA avverte la presenza di altre figure e sente chiaramente scoccare delle frecce.
HOBRON urla cadendo subito a terra morto, mentre SHAO PI; se pur colpito a morte, si guarda intorno e ridendo a crepapelle
[SHAO PI] Arciere! chiunque tu sia ed ovunque ti nascondi sappi che io non posso morire!
LAITALE si accende, si toglie la maschera del teschio che copre la sua faccia, lasciando cadere la falce a terra, si toglie anche il mantello nero e sguainando la spada inizia a camminare rapidamente verso Shao Pi
[LAITALE] MANU! [spirito defunto] <vedendolo ridere togliendosi le frecce dal corpo> conosco la tua maledizione! la mia lama nera sarà il prezzo del tuo fallimento!
CHARME MORGUL! <alzando la spada sopra la sua testa> questa è una lama d'Ombra!
Nurlale Nolwe! spegniti nella tua agonia! io sono Laitale! la Necromante!


lo Spettro evita il fendente
[SHAO PI] tutto qui!? colpo lento, prevedibile!
ridendo ancora, ma... non era quello il vero colpo, era solo una finta.
Laitale posa la mano sulla spalla dello Spettro e guardandolo dritto negli occhi
[LAITALE] abbandona la carne! questa è la terra dei vivi! e non dei morti!
Lo spettro si contorce iniziando a fumare, un agre fumo puzzolente giallastro
[SHAO PI] tu! <indicando Kja> ovunque andrai io ti troverò! sei legata a me!
io ritornerò! io... rito... rne... roooooo!!

un grido acuto buttandosi sul corpo di HOBRON, si stringe, si rotola con il cadavere ed infine insieme a lui sparisce.
Cala un silenzio raggelante, altre figure escono dai cespugli mentre KJA ha trovato la forza di rimettersi in piedi
[KJA] ...vi prego... non mi uccidete
Laitale si avvicina a lei, le afferra il mento e le scruta gli occhi
[LAITALE] dovresti esser già belle che morta... ed invece sei tornata in piedi... <tenendo lo sguardo dentro le pupille della ragazza> non desidero farlo, anche perchè c'è un problema...
non potrei farlo... magie ed incantesimi ti proteggono, magie e incantesimi che so riconoscere molto bene... ma è impossibile che... <risolgendosi ad una figura> corri subito ad avvisare MIN, digli che mi serve il suo aiuto... abbiamo un problema...

KJA toglie la mano di Laitale dal suo mento, un passo indietro e con voce chiara
[KJA] MIN?!... io so chi è! ora ricordo! sii!! ora è tutto così chiaro! voi siete Elfi!
i nomi dei miei sogni... dei miei incubi... Hunien e Calime...

[LAITALE] ...??!! bene... a quanto pare abbiamo un Serio problema! avvertilo di portare qui anche sua figlia! quell'elfa nanerottola! ed anche la sua cara amica del cuore! veloce corri! <cerca di trovare un sorriso ma non ci riesce, guardando Kja> elfi?... fantasie e leggende di noi umani... queste sono le terre dei Toeryn...
[KJA] no... tu non sei umana... non so spiegarlo... ma lo sento... REZA deve sapere! REZA è in pericolo! Voi l'avete un tempo aiutato sicuramente! come avete aiutato me! Dei Santi dovrei essere morta!!


LAITALE tenne KJA prigioniera con l'accusa di essere una spia infiltrata nelle terre dei Toeryn. Qualche giorno dopo arrivarono ANNAEL, HUNIEN e CALIME
[nota: gli elfi vestivano fingendosi umani del Clan Toeryn ]
Appena vide le due elfe, KJA scattò in piedi e tra lacrime di gioia congiunse le mani
[KJA] siano ringraziati gli Dei!! MADRI!
Hunien sentì gelarsi il sangue, prese e strinse la mano di Calime cercando subito d'evitare lo sguardo del padre
[ANNAEL] madri??!!... ho sentito bene!? chi sei tu cara ragazza che chiami... Madri, queste due Dame?
KJA ha un barlume, si ricorda gli insegnamenti di REZA:
«mai dire agli sconosciuti chi sei e da dove vieni, non dir mai loro il tuo VERO NOME»
che è la BASE e la regola principale degli Elfi, mai usare il VERO nome.
Risponde a tono
[KJA] io sono la Regina degli Sciocchi!
[ANNAEL] ovvio che lo sei se chiami loro due madri! di madre ce ne una sola... la domanda è, tra le due chi è? quella alta o quella bassa? <osservando la figura della ragazza> anche se sento e vedo, che niente di loro è in te... con chi ho il piacere di parlare?

L'ultima domanda, Annael non la rivolge guardando KJA, la rivolge guardando e fissando la figlia Hunien e la sua amica Calime
[HUNIEN] perchè guardi me padre!!?? allora, primo io non sono bassa! sono una fuori taglia! secondo, è palese che siamo di fronte ad una pazza! mai il mio ventre ha partorito! io sono Vergine!
KJA non smette di piangere dalla gioia, l'istinto la fa correre verso Hunien, l'abbraccia calorosamente; ed essendo l'elfa notoriamente tappa, l'alza da terra dandosi ad una frenetica giravolta
[KJA] sei reale! sei reale! quante volte ti ho sognata!
[HUNIEN] METTIMI SUBITO GIU' UMANA!

fulminando la povera ragazza con lo sguardo.
Come una bambina che riceve l'ordine dalla madre, KJA esegue subito
[KJA] ...umana, allora mia madre è un elfa...
[HUNIEN] ma anche no!! io non sono tua madre!
[ANNAEL] guardo tutto questo con molta... molta curiosità... il mio sguardo non buca... ciò che TU! <fissando Hunien> avrai combinato! sarei curioso di sentire questa storia
[KJA] io non ho molti ricordi, ma i loro volti è da anni che vi vengono a trovare nei sogni ed anche negli incubi... arrivo da una terra molto lontana, li vi è un Re sul trono di nome REZA... anche lui nelle mie stesse condizioni, memoria cancellata, da chi e perchè? lui è convinto che a farlo sono stati gli elfi, forse per punirci di qualcosa, forse perchè non eravamo meritevoli della loro amicizia... lui mi pregò di sforzare la mia memoria insieme a lui anche se ciò comportava atroci dolori... io feci un nome... MIN... e lui rispose... ANNAEL SIDEL...
[HUNIEN] DHE'!! ma senti senti che nomi saltano fuori!! <con le mani sui fianchi, ferma sulle gambe> vediamo un po che ti vai ad inventare mio caro padre!!
[KJA] allora è vero... ho trovato gli elfi!! e tu o lei siete mia madre...
[HUNIEN] uffa!! e basta! allora si! noi siamo elfi! guarda! <spostando i capelli mostra le orecchie> tu hai le recchie come le mie? no! quindi io non sono tua madre!
[KJA]... sangue... ricordo ora il sangue... si... tu hai ucciso mia madre! e lei... mio padre!
[CALIME] se ero umana questo era il momento giusto per una colorita parolaccia...
 
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AnnaelSidel

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LA STORIA DI LADY KJA
- LADY KJA PRIGIONIERA DEGLI ELFI -
KJA venne presa e portata in catene alla città degli elfi Scuri di IRE LOISSEA.
Non è ancora stato scritto da nessuna parte; perchè di certo non è un vanto... ma gli elfi sono i peggiori carcerieri; o i migliori... dipende dal punto di vista. Nessuno sfugge da un carcere elfico, e di certo il prigioniero non ha un buon trattamento, è possibile che gli elfi si dimentichino di lui... abbandonandolo nell'antro scuro e buio a morir di fame e di sete... poco nobile? non per dar giustificazione di tal gesto, ma per finire in un carcere elfico con destino la morte ci deve essere una seria motivazione.
In caso contrario; e fu il caso di KJA, gli elfi trattano i prigionieri con i dovuti modi; resta fermo il fatto che sempre «prigioniero resti» non hai catene, non pensare di non essere sorvegliato, perchè sicuramente avrai addosso centinaia di occhi. Scordati di avere un «giusto» processo perhè gli elfi non giudicano più, la loro sentenza è avvenuta al momento in cui hanno deciso di lasciarti vivere e di farti loro prigioniero. Sei prigioniero a vita ma almeno non ti aspetta la morte; o forse si?... dipende dai punti di vista. Inoltre gran parte degli Elfi vivono in luoghi sconosciuti, remoti e soprattutto segreti, celati alla vista degli umani, quindi per conservare il loro segreto se entri come prigioniero in una loro città non la lasci mai più di tua «libera» volontà... fuggire? può essere che un Umano sia in grado di farlo, non ci sono notizie a riguardo.

Gli Elfi Scuri misero KJA in una confortevole casetta; 3 stanze dai gusti semplici per non dire spartani. Gli Elfi avevano cura di lei ma KJA iniziò a cucinare da sola; fu dura inventare piatti senza carne, ma sembrerà strano, la cucina fu il primo passo che la portò ad avvicinarsi di più agli Elfi della città di IRE LOISSEA. Era sempre vigilata costantemente ma ottenne il permesso di girare scortata per le vie della città, ottenne il permesso di parlare agli Elfi e gli Elfi ottennero il consenso di rivolgerle la parola, con il passare del tempo ottenne anche il consenso di riceve visite; elfe «curiose» di conoscere i suoi strani piatti d'insalatina mista e altre ricette di pasta dolce e torte. In cambio otteneva sempre qualcosa; KJA preferiva ricevere dei libri, il problema è che erano scritti in elfico. Tutto questo vissuto con il pensiero fisso di riuscire un giorno a scappare e di ritornare da REZA; in un luogo dove il solo "pensare" è assai pericoloso.
REZA... che strano, solo ora KJA si accorse quanto gli mancava... il volto del caro amico diventò un dolce fiume dove lei nuotava in silenzio lungo le rive donandogli momenti di serenità da quella vita che era pur sempre una vita da prigioniera.
Normale che ogni tanto; spesso... il cuore gli scendeva ai piedi e si chiedeva se anche REZA avesse dei pensieri simili su di lei... solo ora si accorse che entrambi ogni tanto si erano visti con sguardi diversi provando un sentimento d'amore, tenuto nascosto dai loro impegni nei confronti del loro Re Toran; adesso che REZA era diventato Re era impossibile pensare a lui come un amore... un Re non avrebbe mai preso in sposa una come lei... era dura affogare quella nostalgia di casa e il volto di REZA che teneva nel cuore.
KAJ iniziò a «calarsi nei panni» degli elfi Scuri.
Per gli Elfi diventò una sorta di «amabile apprendista» si potevano «fidare» di lei anche se non capivano le sue reazioni in certe situazioni; anche se cercava di ESSERE un elfa Scura era pur sempre un Umana. D'altro canto per KJA era complicatissimo guardare gli elfi e carpire il loro ESSERE; specialmente questi elfi che erano OSCURI e che si vantavano della loro DUALITA'.
Alcuni avevano lo sguardo carico di speranza, altri sembrano avviliti, ma tutti; TUTTI... avevano nello sguardo un Lampo Brillante di determinazione. Imparò la loro lingua, i loro usi e costumi e così si guadagnò anche il loro rispetto.
Vedere l'umana KJA che cercava di ESSERE un Elfa Scura, diventò una cosa «naturale» e se le cose sono «naturali» gli elfi non si agitano e mantengono ciò che è «naturale» o se preferite: il giusto equilibrio
Scoprì cose stupide e ridicole su di loro ma anche molto interessanti.
Scoprì che raramente; mai, un maschio perde la testa per un donna umana; la mente di una donna Umana è un Universo troppo «caotico»
sul genere: "qualche volta impara e a volte insegna... poche volte impara e troppo insegna... che manco quando dorme è veramente zitta!"
di certo una donna umana non amerebbe il modo con cui un elfo maschio vede il mondo e prende la vita... già fatica a capire i maschi della sua stessa stirpe. Invece le elfe erano più propense a perdere la testa per un maschio umano, in cerca di quel calore di un freddo e distaccato elfo.
Ma vi era una severissima legge a riguardo, mai legarsi agli umani; e non era cattiveria, l'uomo sarebbe invecchiato e l'elfo avrebbe assistito alla sua fine con la conseguenza del dolore atroce per la perdita dell'amore... che avrebbe portato alla morte anche l'Immortale. In poche e semplici parole:
«amare un umano era una scelta, una scelta che portava alla perdita dell'immortalità tra strazianti pene e dolori»

KJA aveva ritrovato appieno la sua memoria, ed in lei iniziò a scorrere il sangue della Vendetta.
Quando era sola sentiva una strana felicità, era felice nell'aver saputo che i suoi genitori erano riusciti ad ingannare questi abili elfi, uccidendo uno dei loro migliori guerrieri.
KJA iniziò a pensare che anche lei era in grado di poter fare altrettanto.
Passarono così altri due anni di prigionia e KJA era entrata in completa simpatia tra gli elfi; ovviamente era riferito agli elfi che vivevano in città; più volte chiese il permesso per entrare a palazzo per incontrare qualche elfo illustre; un nome su tutti
[KJA] mi piacerebbe incontrare qualche SIDEL...
la risposta fu un secco no.
A KJA gli viene concesso di frequentare l'armeria e la caserma; con la scusa di mantenere sano e figoroso il suo fisico, del resto lei è una guerriera e non una pasticciera.
Li ogni tanto poteva vedere di sfuggita Hunien e Calime; le due elfe ree di averle ucciso i genitori. KJA le salutava con un falso sorriso e le due elfe sembravano capirlo e non gli davano mai risposta, anzi manco la calcolavano.
Un giorno incrociò anche lo sguardo di Annael e Laitale Sidel e restò di stucco quando il maschio andò verso di lei lasciando in disparte la femmina.
[KJA] Haranya
[ANNAEL] caspita... addirittura in elfico Loisseiano! il dialetto della città! complimenti! avete fatto passi da gigante Lady Kja e comunque non sono il tuo Signore...
[KJA] in trè anni ho imparato veramente tanto... solo un mio grande amico mi chiama in quel modo... chissà se egli ancora vive... si chiama REZA... fu lui a fare il vostro nome... siete stato voi a mandarlo nel deserto, a mandarlo verso le terre di Re Toran! lo stesso trattamento che faceste poi con me! questa cosa ancora mi è Oscura! vorrei sapere il perchè!

[ANNAEL] e la cosa vi deve restare oscura! ci sono domande a cui io non posso dar risposta! comunque... SI'! un tempo conobbi Reza! vidi nel suo destino e presi la decisione di portarlo lontano! ed è un'altro SI'! fu il mio Noss Dagor ad inseguirvi e tormentarvi, uccidendo tutta la vostra truppa! partendo da NOBORO! fui io a spingervi verso le terre dove avevo già mandato REZA! lasciando solo in vita voi ed il vostro LuogoTenete!
[KJA] VOI!!... in che senso voi avete visto?! voi sapevate che il destino di REZA era in qualche modo legato al mio!? ho chiesto di voi alla vostra gente, si dice che siete in grado di vedere nel futuro, che siete un gran bugiardo! un tessitore d'inganni a cui bisogna credere! che vostra moglie siede sul trono mentre voi non potete perchè fate uso della magia nera! ma lei non prende alcuna decisione, siete voi che agite e ordinate nell'ombra! siete un Re senza corona!
se avete visto qualcosa ditemelo! non sopporto questa prigionia! chiedo solo di ritornare da REZA! non dirò di questo posto, terrò il segreto! gli dirò che non ho trovato gli elfi! ma liberatemi da questa angoscia!

[ANNAEL] Lady Kja... la vostra lingua è tagliente ma coprendo... il vostro tentativo di fingervi elfa e nostra cara amica è stato pregevole da un lato, ammiro il vostro sforzo; ma dietro c'è un secondo scopo! io ho visto già il vostro destino... e se devo essere sincero fino in fondo... il vostro caro e amato REZA... a quest'ora se la mia vista non m'inganna, e in questo caso NON M'INGANNA! essendo voi e lui estranei hai miei affetti... è già morto...!!
 

AnnaelSidel

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LA STORIA DI LADY KJA
- LA PAZZIA E LA MORTE DI LADY KJA -
Il dialogo avuto con ANNAEL SIDEL portò KJA al declino. Forse l'elfo; notariamente bugiardo, o forse no; le aveva mentito per toglierle ogni desiderio di fuga e di vendetta, ma lei prese per vere le sue parole. Iniziò a dar segni di pazzia al punto che gli elfi non la fecero più uscire di casa e diventò un vero e proprio peso, nessun elfo era in grado di lenire il dolore che KJA aveva nel profondo del cuore.

E' il giorno del 35°esimo compleanno di KJA; l'Ottavo di prigionia tra gli elfi.
La donna ha perso ogni controllo. Spacca la mobilia, distrugge ogni cosa, compare su balcone armata di una gamba di legno del tavolo gridando
[KJA] conoscerete la mia furia! io sono Lady Kja! la Regina degli Sciocchi! io sono Kja la distruttiva! brucierò questa città e chi vi abita! un rogo mai visto!
I suoi occhi scansionavano la casa, aveva distrutto tutto e c'era rimasto pochissimo da gettare fuori dal balcone. Ogni tanto sofferma lo sguardo e gli sembra di essere altrove, vede il deserto, l'oasi, le carovane dei mercanti, Re Toran e... REZA.
[KJA] io... io... ti amavo... non posso credere che tu sia morto... no! quel maledetto elfo ha mentito! qui in questa città è tutto un inganno! falsi dal primo all'ultimo! anime Oscure! altro che il loro Dualismo! menefreghisti! senza cuore! li odio! li odio!
E' così scoprì che gli Elfi o li si amano o li si odiano, non c'è una via di mezzo.
Pensa a quel tempo ed inizia ad immaginare un amico al fianco. Parla con lui fino a farlo diventare reale nella sua mente, una mente ormai in preda alle allucinazioni, ma l'amico immaginario che gli si presenta di fronte e che gli risponde non è REZA
[SHAO PI] prosegui... riportami in vita... Regina Degli Sciocchi! la voce si fa ombra e l'ombra si fa carne...
impallidisce ritrovandosi la figura di SHAO PI di fronte a lei.

KJA ritrova rapidamente se stessa e corre al balcone gridando aiuto
[SHAO PI] NON HAI NESSUNA POSSIBILITA' DI PORTARE A TERMINE LA TUA VENDETTA! IO SI! DI PORTARE A TERMINE LA MIA!
sotto casa arrivano alcuni elfi tra cui LUTHIEN SIDEL che subito percepisce una presenza malvagia all'interno della casa, mentre KJA si sporge in fuori sul parapetto come per buttarsi di sotto
[LUTHIEN] ascolta ora la mia voce! la paura ti entrata nel cuore! fermati Lady Kja! vi è sempre una speranza!
[KJA] neppure la vostra magia mi può salvare! mi ha trovata!
vi vantate di pregi che non avete! per anni vi ho cercato, e non per conto mio,
ma per conto di un umano che voi avevate già aiutato!
lui mi ha mandato in cerca di Annael Sidel!
mi avete tenuta prigioniera senza una ragione...

[LUTHIEN] fermati!... voi presto! andate a buttate giù la porta! fate qualcosa! veloci!

l'elfa non vede che all'interno lo Spettro di Shao Pi sta ridendo avanzando verso Kja.

La ragazza fa per buttarsi dal balcone ma lesto lo Spettro l'avvinghia a se in una stretta mortale trascinandola all'interno della casa. L'afferra per i capelli facendola roteare ed usandola a mo di straccio dei pavimenti, la lancia verso il caminetto.
Lo spettro ride mentre KJA trova la forza per alzarzi in piedi
[KJA] fatti avanti! a mani nude ti affronto! infame e cane!
il volto dello spettro prende un'espressione di dolore, si piega e rantola e quando torna a parlare la sua voce è subito riconosciuta da KJA
[REZA] questo sembra essere molto promettente... non fuggire da me...
[KJA] TU!! REZA!!
[REZA] si io... Shao Pi e Hobron hanno tentato di uccidermi, ma la magia degli elfi mi ha dato la forza per ucciderli! ho difeso fino all'ultimo il regno di Re Toran pentendomi di averlo assassinato e con lui anche suo figlio... ma malattia ha infine vinto su di me, la magia degli elfi era finita... ora so! Annael Sidel mi trovò... io sono quel bambino che tenne tra le braccia suo figlio MIN SIDEL quando egli per proteggere dei bambini orfani morì... attirato in un tranello ordito dai tuoi genitori! Samir e Shun! i tuoi genitori uccisero il mio salvatore! e allora provai odio e vendetta verso di loro! Annael Sidel mi disse che un giorno avrei potuto vendicarmi, nessuno mi avrebbe ucciso finchè la mia sete di vendetta non si fosse placata, su chi aveva ucciso MIN e su tutti i loro eredi! ma dopo mi tolse la memoria... Annael non hai visto e non poteva vedere che prima di me si sarebbe vendicati gli elfi! Hunien e Calime hanno rubato la mia vendetta! ma resti tu! tu sei la loro erede! Annael non ha visto il tuo destino ma ha aveva visto il mio! ed io dovrei vendicarmi anche sugli eredi di chi mi salvò la vita!
[KJA] sei hai preso così tanto potere, se puoi restare in vita da spettro finchè gli eredi che uccisero Min sono vivi... tienimi con te!
[REZA] tu vuoi che io ti tenga per poterti a tua volta vendicare sugli elfi! ma io non cerco la vendetta! considero la vendetta chiusa!
[KJA] tu! ma non io! costoro mi hanno tolto l'affetto e l'amore!
[REZA] smettila! è falso! e lo sai bene! i tuoi genitori ti hanno dato alla luce senza un motivo! senza amore! una madre che non ti voleva! un padre che tardi iniziò a pensare a te! quel poco che hai avuto ti è stato dato dagli elfi! nel loro modo ovviamente... è finita Lady Kja...
[KJA] ...NO! non così... io... io ti amo Reza!
[REZA] lo so... per questo sono qui... per tenerti sempre con me!

la porta viene buttata giù ma la casa è vuota.

Informati dell'accaduto arrivano Annael, Hunien, Calime e Laitale

[ANNAEL] dissolti... il fato si è compiuto, ogni vendetta è terminata...
vedo loro camminare su pelati di rose dove nessun Uomo può camminare,
salgono e scendono come spiriti nobili quando l'alba dorme,
sognano e piangono come fossero un'anima sola,
radiosi in cielo come il Sole dei giusti e senza rimorsi...
sono al di là del mistero dell'eterna notte,
dove scrutano un nuovo orizzonte...
io vedo loro in tenero abbraccio d'amore, nessuna menzogna ne macchinazione...
parlano in prosa, vestono elegante;
lui è una farfalla e lei è un fiore...
può essere che un giorno qualche Umano scriverà su di loro...
o darà in musica e canti la loro storia
io li vedo... io li avevo visti...

[HUNIEN] li avevi visti? da quando vedi nel destino degli umani?

Annael con lo sguardo e l'occhio ipnotizzante
[ANNAEL] mia amata figlia... il cieco fiuta il melograno...
il serpente fiuta e vede la foresta...
se i frutti cadono non è una promessa ma una costatazione...
senza battere ciglio io cedo al peso della mia vista...
soffoco il rosso rubino o se preferisci il destino insanguinante...

detto questo se ne va.
[HUNIEN] si padre... ma... CHE CAVOLO SIGNIFICA! PAPA' TORNA SUBITO QUA!!

Gli elfi Scuri dimenticarono in fretta, tutto tornò come prima e si ripresero la loro vita normale.
Nessun racconto umano venne scritto a riguardo, Lady Kja non è mai esistita o...
può essere di si... se lo racconto io; Annael Sidel... può essere che tutto questo sia una mia elegante, intessuta bugia...

FINE.
 

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~~ BALZANE IDEE ~~
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Gli Elfi Scuri di IRE LOISSEA lo sanno che in tutta la città ci sono due elfi che vivono una vita particolare, decisamente al di fuori di ogni logica comprensione.
Li chiamano in svariati modi; hanno entrambi tanti di quei sopranomi che gli elfi hanno perso il conto, sono i TÂD PENNOL; i due devianti. Questi due Elfi sono andati oltre ad ogni Oscurità conosciuta, il problema è che non sono Elfi comuni, i loro nomi?
ANNAEL SIDEL; Sovrano della città e degli Elfi Scuri.
LAITALE SIDEL; la Necromante, nipote prediletta del suddetto Sovrano.
Entrambi vivono a palazzo, lui su una torre e lei su un'altra, poche rampe di scale li separano ma i due preferiscono scriversi inviandosi messaggi portati da Falchi o da Cornacchie, per non disturbare e aver pieno rispetto della solitudine dell'altro.
Ovviamente ogni tanto escono, non sono degli Asceti, ne degli Eremiti... ma quasi.
Lui ha degli impegni e oneri di governo per il ruolo che svolge ai quali forse vorrebbe pure rinunciare per restarsene chiuso in quella torre; Lei esce per far compagnia a Lui, altrimenti anche Lei se ne starebbe volentieri chiusa nella sua torre.
Quando il Ragno; alias Annael, e la Nera Grossa Cornacchia; alias Laitale, escono per passeggiare in città o per motivi di governo, se ne vanno a sfilare sottobraccio per le vie del centro.
Lui con la corona in testa; unico Elfo Scuro ad aver i capelli color Bianco Argento; e già di per se è sempre stato un fatto strano fin da che era piccolo, sempre vestito bene, ben curato e profumato, lo vedi sorridere; raro, salutare e conversare con la gente; raro.
Lei... non la vedi... sul volto tiene una maschera con disegnato un teschio; sarà triste, sorriderà? bho... mistero. Ammantata in grande vestito nero con tanto di strascico a mo di sposa, l'unica cosa che si vede sono i bianchi piedi nudi che spuntano da sotto il vestito. Porta sulla mano sinistra una grande falce affilata, la cui lama; si dice, sia carica di magia Nera forgiata dal Nonno. Sulla spalla destra c'è sempre appollaiata una Nera Cornacchia, da sotto il mantello si sentono rumori di ferraglia; la spada, i pugnali e forse; dicono alcuni, qualche Nera Catena; i più maligni dicono che alla cintura porti pure una piccola ascia. A completare il tutto, ogni tanto spunta fuori qualche ragno ripugnate dalle tasche o li vedi camminare sul corpo o fermi sui capelli di Lui ad osservare chissà chi o chissà cosa.
Entrambi sono dei grandi attori, e come se lo sono! Sia Lui che Lei si sono completamente calati in questa parte; Lui ha una voce dolce e fine incantatrice, che non si sà mai se stia dicendo il vero o il falso dato che l'Unico elfo in grado di poter mentire. Lei ha una bella voce che modula a piacimento e secondo circostanza; roca, profonda, stridula, acuta; a volte al posto di restare in postura eretta e fiera; tipica degli Elfi, s'incurva e sogghigna, un ghigno che ti fa salire la pelle d'oca, sembrando una Strega Umana o una vecchia Befana, ed è un vero peccato perchè Laitale ha anche la fama di essere una delle più belle elfe presenti in città.
Entrambi stanno sulle rispettive torri da... circa 5000 anni... anno più anno meno poco importa, si è perso il conto.
Lui da quando è diventato vedovo, forse per sfuggire al dolore atroce della perdita dell'unico amore, ha trovato riparo nella Nera solitudine. Lei; forse... per una storia d'amore e di gelosia, e per essere la Migliore necromante ha rinunciato ad ogni cosa, ad ogni altro interesse e se vuoi dedicare anima e corpo ad un'altra passione il primo pensiero che devi togliere e quello dell'amore.
Entrambi sono genitori, Lui di due figlie di sangue: Hunien e Luthien; Lei di due gemelli di sangue, maschio e femmina: Rauco e Sanya.
Questo preambolo è giusto per ricordare e far presente chi sono questi due Devianti Oscuri, perchè su di loro a qualcuno stanno nascendo balzane idee, anzi è in atto una vera e propria Cospirazione.
 
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~~ LA COSPIRAZIONE E I COSPIRATORI ~~
E' stato un bel giorno di Sole in città, gli elfi l'hanno passato trascorrendolo come un normale giorno della loro vita con le loro solite routine, non hanno fatto assolutamente caso a qualcosa di strano che si era mosso in città; nella fattispecie, due elfi molto simili tra loro ma uno era un maschio e l'altra una femmina, che da ore sostavano nei pressi di una bella statua del Protettore dei Boschi adiacente alla via principale che recava a palazzo. Sono i figli gemelli di Laitale Sidel; Rauco Sidel, palesemente seccato cammina avanti e indietro borbottando frasi senza senso senza degnare di uno sguardo la sorella, Sanya Sidel che è tranquillamente seduta sul muretto ricoperto d'erba ed osserva divertita il fratello
[RAUCO] ricordami di nuovo perchè siamo qui cara sorella...
disse lui sfoggiando sulla faccia il classico sguardo infastidito
[SANYA] se zia Hunien ci ha mandato a chiamare non possiamo sapere il motivo caro fratello
disegnando sulla faccia un dolce sorriso.
Risposta che poco soddisfa e non placa l'insofferenza di Rauco che si lascia andare ad un discorsetto poco piacevole su come la pensa nei confronti della zia Hunien; concludendo che alla fine bisogna sempre fare quello che dice lei.
I due gemelli se ne restarono così ad aspettare ancora un paio d'ore, con Rauco sempre più nervoso e Sanya sempre più divertita nel prendere in giro il fratello.
Vennerro raggiunti da altre due elfe; loro cugine e figlie di Hunien, le sorelle Aran e Marilla. Sorrisi, saluti, baci e abbracci, con Aran che ebbe la malaugurata idea di chiedere a Rauco se era da tanto che le stavano aspettando, Rauco non rispose, grugnì a denti stretti
[ARAN] è un si?... nostra madre ci aspetta fuori città...

Camminarono per una buona mezz'ora entrando nel fitto bosco adiacente la città, seguirono il fiume fino ad arrivare ad una piccola cascata, la loro vista identificò subito altre tre elfe; nell'ordine: Hunien, sua sorella Luthien e l'elfa Calime.
[HUNIEN] carissimi, grazie per aver accettato il mio invito, veniamo subito al dunque perchè non sono elfa che va troppo per le lunghe! abbiamo un problema, un serio problema! anzi... due!
Rauco si fregò le mani pensando subito a qualche banda di orchi, la lunga attesa era almeno valsa a qualcosa di decente, da tempo se ne stava fermo ad oziare e le giunture si erano arruginite, il volto prese subito quell'espressione di sfida con gli occhi già belli carichi e vivaci.
Hunien fulminò con lo sguardo il nipote
[HUNIEN] se qualcuno sta pensando a qualcosa di belligerante, se lo tolga dalla testa! non è un problema di nemici ma qualcosa di assai più grave!
la frase fu come un secchio d'acqua sulla faccia, Rauco si spense subito.
Cosa ci poteva di così PIU' grave degli Orchi? usando la logica, un qualsiasi pericolo del genere non sarebbe mai potuto sfuggire allo sguardo di Annael Sidel, già da tempo avrebbe richiamato i Noss Dagor per bloccare ed eliminare il problema, usando sempre la logica questi erano anche tempi di pace e di piacevoli novità; vedi l'arrivo dei Nani in città. Indi per cui, se la città ma specialmente il popolo degli Elfi Scuri NON correvano pericoli, a che cosa si stava riferendo l'elfa nanetta di così grave? non restava altro che continuare ad ascoltare.
[HUNIEN] i gravi problemi sono due, nell'ordine d'importanza il primo è MIO PADRE! conosciuto con il nome di Annael Sidel... il ragnetto! colui che sulla testa reca la Corona;
il secondo è la sua amata e prediletta nipotina LAITALE! la Necromante! la Nera Cornacchia! questi due sono i gravi problemi che dobbiamo affrontare e porvi rimedio perchè la situazione è andata oltre ad ogni misura conosciuta!
Seguono attimi di silenzio imbarazzante, tutti si guardano, nessuno parla, tutti cercano di razionalizzare le parole di Hunien, si sforzano ma non riescono a trovare un perchè.
Oddio un perchè ci sarebbe, la mente e il carattere dell'elfa in questione.
Vendendoli persi ad inseguire i loro ragionamenti; persi in tutti i sensi, l'elfa notariamente bassa riprende la parola, ed essendo l'elfa che è stata per lungo tempo più a contatto con gli Umani, usa termini e gesti decisamente poco elfici
[HUNIEN] quei due mi hanno rotto! ma rotta rotta! il Ragnetto e la Cornacchia la devono finire! se mio padre deve passare il tempo chiuso in quella torre in compagnia della nipote, passando il tempo a scriversi poesie, messaggi o in discussioni da farti salire il desiderio di tagliarti le vene! è il caso di pensare ad un cambio della sedia!

Segue altro lungo silenzio imbarazzante, altro vano tentativo di capire le parole dell'elfa.
Per fortuna la sorella Luthien trova un lampo di lucità
[LUTHIEN] scusa sorella, se ho capito bene... tu hai chiesto d'incontrarci per proporci di... togliere nostro padre e loro parente, e non guardiamolo come padre o parente ma anche come tu hai fatto notare, a colui che ha una Corona in testa ed è il nostro Sovrano... per...
ti prego dimmi che non è quella sedia! ti prego non dirmi che ti venuta l'idea di spodestare il Nostro Re! quella non è una comune sedia! ma è chiamato trono!
Segue altro lungo silenzio, tutti zitti, tutti guardano Hunien e dallo sguardo si capisce che è proprio quello che l'elfa ha pensato, ma questo è solo l'inizio
[MARILLA] Astri del cielo! madre! ma ti sei impazzita!? ma ho già capito dove voi arrivare! tu sei astuta! vuoi prendere TU il suo posto!
[LUTHIEN] e direi sotto sotto pure gelosa...
[HUNIEN] astuta?!... gelosa?! primo non è detto che sia io a salire sul trono! secondo, gelosa di chi?! di quella sciaquetta che si vanta di essere l'unica e vera Necromante! conosco benissimo le Arti Oscure!
Hunien prosegue e spiega il suo piano che si basa su «una» sua teoria.
Qui bisogna fare attenzione se non si conosce a fondo il personaggio in questione, non è possibile farlo ora perchè su Hunien Sidel c'è da scrivere e narrare a iosa!
Diciamo; per capire, che le teorie di Hunien lasciano sempre a bocca aperta.
Il discorso in effetti è alquanto complicato, nella speranza che il lettore non si perda nei meandri dell'Oscura mente di Hunien, cerchiamo di darne ogni spiegazione.

L'elfa nanetta parte alla lontana; dai tempi remoti, di quando nessuno dei presenti era ancora nato. Se tu lettore ti perdi nell'affrontare questa «teoria» non temere, è comprensibile... andiamo a leggere cosa ha in mente di fare.
Non viene scritto l'intero discorso; c'è da perdersi... ne viene tracciato un sunto.
Lo scopo principale è questo:
trovare una nuova moglie e Regina per suo padre, e in tutto questo ci finisce in mezzo pure Laitale.
Secondo Hunien:
suo padre NON E' MAI stato veramente «innamorato pazzo» di sua madre

(n.d.s. già qui mi son perso io che scrivo)
è una grave, gravissima affermazione che fa trasalire i presenti, lei ha le prove e comunque i fatti lo dimostrano e prosegue dandone spiegazione.
Secondo Hunien:
Annael come tanti altri elfi del periodo Arcaico, è incappato, è stato vittima senza saperlo di un «matrimonio combinato»
Lui in realtà, dentro al suo cuore non ha mai perso la testa per la moglie, in seguito proprio Annael scoprirà e metterà di fronte a tutto il popolo degli elfi la «tresca» dei «matrimoni combinati»; ricordiamo che fu un vano tentativo degli Antichi Sovrani per mantenere intatte la linea Elfica delle stirpi Ancestrali, che portò alla totale separazione degli Elfi.
Annael si rese poi conto che pure lui era stato «vittima» di questa tresca, ci era cascato in pieno.
A questo punto che cosa è successo?
Secondo Hunien:
i valori dell'ESSERE elfo sono entrati in gioco; davanti a tutto e a tutti il fatto che gli elfi non si separano MAI fino alla fine dei loro giorni, per semper fidelis!
Annael non ha fatto altro che «seguire» e portare «avanti» il suo «Essere Elfo» il suo «ruolo» di marito; di marito in un rapporto privo d'amore.
Secondo Hunien:
questo spiega il perchè il padre «NON E'» finito in preda al dolore dopo la dipartita della moglie;tutti sanno il rischio che corre un elfo se resta da solo, specialmente per la «perdita» dell'Unico Grande Amore; si strugge nel dolore e al 100% muore! perchè Annael no?
Molto semplice, perchè non «amava veramente la moglie» come LUI ha voluto far credere nel corso della sua lunga vita.
E Lui; questo è noto a tutti, è in grado di dire le «bugie» riesce a «mentire» per questo motivo è rimasto VIVO e non si è distrutto nell'atroce dolore, perchè in realtà NON ERA VERO AMORE.
[HUNIEN] il ragionamento fila! e siccome siamo caratterialmente uguali, Lui ha voluto restare SOLO sul trono per non dividere con nessuno il suo potere! cosa che avrei fatto anch'io! io lo so che lui si lamenta del suo incarico, ma finge! egli mente! mente sempre! è un suo dono!
io lo so che ci tiene a quella corona che porta in testa!
Altro lungo momento di silenzio.
 
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AnnaelSidel

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[nota]
Abituarsi a questi «lunghi attimi di silenzio» gli elfi ponderano mentre ascoltano e non hanno fretta nel farlo. I momenti di silenzio si sprecano, sono talmente lunghi che tra un dialogo ed un'altro sia passato anche 1 giorno... forse anche 2 o di più, visto l'argomento tirato in causa da Hunien.

[ARAN] madre... sul fatto che sia riuscito a mentire sul suo VERO AMORE ci può stare, non fa una grinza... è l'unico con il dono di mentire... però non mi è mai sembrato che il nonno ha tutta questa brama di potere! è vero che anche in questo caso potrebbe facilmente mentire... ma non credo, lo sanno tutti e si vede che lui tenga a quella corona che porta in testa! certo, ovvio che ogni tanto gli pesa! gli Scuri sono liberi, non sono sottoposti al suo potere... e tirando in ballo gli Scuri; inteso tutto il popolo che risiede dentro e fuori la città, ma questi sono capaci di entrare in rivolta solo se iniziano a sospettare che Annael vorrà lasciare il trono! azzardo a dire che lo obbligheranno a restarsene l'ha seduto! c'è sempre stato lui! è un simbolo! una istituzione! una Sacra istituzione! stiamo parlando di Elfi pronti a morire per il loro Sovrano! costi quel costi! e poi scusa madre, mia sorella ha ragione! via lui, tu sei la candidata numero uno! anche se non c'è una legge di eredità al trono, sei tu quella più carismatica tra tutti gli elfi scuri dopo di lui! in tutto questo vi è anche un secondo fine!
Inutile dirlo ma per dovere di cronaca: altro lunghissimo silenzio.

[SANYA] scusate... se è questo il motivo, io me ne vado! solo ad una pazza può venire in testa una simile idea! e tu cara zia un po... tanto pazza lo sei...
[RAUCO] aspetta sorella! io vorrei capire cosa c'entra nostra madre Laitale in tutto questo! perchè la zia ha detto che pure lei è un grave problema!

Lunga pausa di silenzio? no, Hunien non tollera le pause, ne brevi ne lunghe, almeno in questo siamo fortunati.
[HUNIEN] secondo voi è normale che quei due passino il loro tempo chiusi dentro le loro torri? Lui a far finta di rimpiangere un vero amore e l'altra a rimpiangere un amore mai provato che l'ha fatta subito cornuta e gravida? no dico, sta storiella va avanti da 5000 e passa anni! mettiamola in modo diverso... vogliamo dare una mano a quei due per ritornare a sorridere veramente nel mondo? perchè forse non vi è ancora chiaro... io non voglio togliere mio padre dal trono! il piano non è quello! lo scopo è di trovargli una moglie! un elfa che lo ami e che lui ami veramente! io non vorrei salire al trono, farei come lui... resterei da sola... quindi avrei un piano!
Segue il lungo attimo di silenzio.

[MARILLA] scusa non capisco, ma sarà un problema loro! per 5000 anni sei stata buona e zitta e adesso tutto d'un tratto ti da fastidio! ognuno è libero di fare quello che vuole!
[SANYA] esatto! mia madre è stata forse l'unica elfa... hai detto?... Cornuta?!... diciamo tradita dall'amore... ha fatto in seguito una libera scelta!
[RAUCO] io invece sarei curioso di sentire il proseguo del brillante piano... visto che c'è mia madre di mezzo ed ancora non ho capito cosa c'entra lei in tutto questo... <triste in viso> ad essere sincero... a volte mi spiace saperla sul quella torre da sola ed in silenzio ad inseguire le sue ombre...
[HUNIEN] bravo! e molto semplice! adesso ve lo spiego! si organizza qualcosa... non trovo il termine giusto... come si può dire... diciamo che dobbiamo trovare il modo che... che si guardino sotto una luce diversa...

Segue il lungo attimo di silenzio.

[LUTHIEN] l'ho io il termine giusto, si dice complotto! maaa!!?? ho sentito bene!?... <diventando ancora più bianca del solito> i due??!! i due chi??!! Annael e Laitale!! ti prego dimmi che ho capito male!! tu vorresti ordire un complotto alle spalle di nostro padre, per farlo innamorare di sua nipote... che è MIA FIGLIA?! ed io devo farti da complice!!??
[ARAN] no forse mia madre non voleva dire questo...
[MARILLA] non difenderla! non l'ha detto proprio così ma è stata chiarissima!

Qui si, seguì un lunghissimo silenzio decisamente molto imbarazzante.

Hunien prese una mela e parlando a bocca piena
[HUNIEN] intanto non è sua nipote... intendo, che Laitale non è nipote di sangue, tu cara sorella hai adottato Laitale, quindi non ci sono legami familiari di sangue...
sputando un seme
[SANYA] è pur sempre parente! Laitale è stata riconosciuta e adottata dalla Casata dei Sidel! è una Sidel! stai parlando di spingere tuo padre nella braccia di tua nipote!
[HUNIEN] non è una linea di sangue! non fate quelle facce da citrulli! ci sono stati già dei precedenti; nipoti adottati che si sono sposati con i loro parenti, anche per mantenere saldo il Clan, non è forse vero Calime?
[CALIME] in effetti noi clan dei Kemmotar lo abbiamo fatto, ed altri Clan lo stesso... diciamo che è un qualcosa di brutto... che fa pensare... ma in fondo non vi è nulla di... Male... inoltre ci sono stati Imperatori che si sono sposati tra fratelli o cugini di sangue...
[LUTHIEN] SANTE STELLE! QUELLI SONO UMANI! tu poi che parli a fare! sei stata zitta fino adesso e vedi di farlo ancora! non sei una Sidel! dai corda a Hunien perchè sei la sua amichetta di letto!

Su questa pesante offesa non ci fu un lungo silenzio ma partì una rissa.
 
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AnnaelSidel

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Schiaffi, graffi, calci, volarono pure i sassi; gli Elfi non vanno molto per il sottile in certi casi. Rauco; unico maschio, vide bene di non fare da paciere tra le femmine, nell'aria si sentiva il sibilo delle unghiate, pure lui si prese un sonoro sberlone senza tanti complimenti da parte della sorella gemella, colpevole di essersene rimasto li fermo senza far nulla.
Finita la lite, Hunien si ritrovò in bocca non la mela ma una palla di capelli della figlia Marilla; sputò pure quelli lavandosi la bocca
[HUNIEN] se abbiamo chiuso con le mani, io vi invito a ragionare! quei due sono fatti l'uno per l'altra! ma è evidente! Ombroso Lui, Ombrosa Lei, stesse identiche passioni! metti il Ragno nero con la Nera Cornacchia e ottieni la coppia perfetta! ma dico, avete visto come se ne vanno in giro a braccietto?! è lampante che sotto sotto entrambi proveranno qualcosa l'uno per l'altra! lui per lei o lei per lui! ma non possono farsi avanti... a parte che mio padre è di una timidezza sconcertante... entrambi ligi nel rispetto dell'altro staranno soffocando i loro VERI sentimenti! gli serve un impulso! un impulso esterno! ma che dico impulso... gli serve uno spintone!

[MARILLA] forse cara madre... vanno in giro così e si guardano così perchè si vogliono bene! un bene, ma chiamiamolo pure Amore! un amore diverso, sui legami familiari! si, basato sul rispetto che hanno nei confronti dell'altra e dell'altro! diamine sono Nonno e Nipote che si vogliono un bene dell'anima! cosa che tu non conosci... a mia sorella te la sei tenuta bella stretta! a me invece?! sei l'ultima che può parlare d'amore, non lo conosci... mai ti sei sposata e di puro puntiglio ti sei circondata di sole elfe per fare un dispetto a tuo padre!

[HUNIEN] pensavo di aver chiarito i nostri vecchi rancori! ma noto con dispiacere che ancora li tieni nel cuore e mia cara amata figlia... io mi circondo delle cose migliori! femmine!
non voglio maschi perchè sono pieni di difetti che se tiro giù una lista stiamo qui 1000 anni!
mi rovinano il Noss! il mio Noss è bellezza allo stato puro! non ho Elfe ma le migliori guerriere!maschi, non li sopporto... che ci posso fare... è già tanto che non li prendo a bastonate quando mi fermano a parlare...

[LUTHIEN] non andiamo fuori argomento o finisce ancora in rissa! io non me la sento di fare la mediatrice matrimoniale! ma stiamo scherzando! è vero... Laitale non è mia figlia di sangue ma nel mio cuore è sempre stata così! e dovrei mandarla in sposa a mio padre!?


[HUNIEN] sorellina adorata... lo faccio per nostro padre, lo faccio per tutti gli elfi... io non voglio il trono, daremo agli Scuri un Re ed una grande e valida Regina... quindi come vedi sto... ahimè... ammettendo e mi costa farlo... che Laitale è degna del mio rispetto... e sarà una grande ed amata Regina... <andando vicina a lei; da ruffiana> sorellina cara senza di te il piano non può iniziare, tu sei maestra nell'arte d'ingannare le menti

[LUTHIEN] non ti strusciare! non ti strusciare così da impertinente quale sei! quell'arte l'ho appresa da nostro padre! mi leggerà come un libro aperto! e ti ricordo che andremmo a complottare contro uno che è maestro dell'Arte dell'ingannare! se si accorge finiamo dritti nella sua tela e da cospiratori ci troviamo raggirati!

[HUNIEN] si ma... <baciandole le mano> lui non vede negli affetti, lui adesso non sa che siamo qui, questo futuro per lui non esiste, non potrà mai vederlo! non ci teme... e fidati, conficca nella testa un pensiero e questo inizierà a viaggiare! ma per non correre rischi tasteremo il terreno...

[ARAN] impulso... conficcare... tastare... spintonare... termini troppo umani... noi siamo elfi... non vi vedo nel ruolo della spintonatrice... però in affetti questa cosa ti rende onore...

[MARILLA] ARAN! non mi pare adesso il caso di fare come tuo solito la ruffiana di nostra madre! questa cosa è pazzia allo stato puro! elfi o non elfi si cade nell'assurdo!

[ARAN] per me è una buona cosa, non vedo nulla di... MALE... mamma agisce per il bene di Annael e per quello di Laitale... forse è vero, si amano e loro non lo sanno... non mira al trono, vuole mettere sul trono quello che elfi fanno da sempre, i migliori...

Pare che le lunghe pause siano finite.

[SANYA] anche per me è assurdo, a questo punto troviamo un'altra elfa per Annael e un'altro elfo per mia madre... sempre tenendo presente che ognuno è libero di fare ciò che vuole della sua vita, questo complotto avrà un senso ma è contrario al nostro Essere liberi! va bene... a volte serve una spintarella ma questa cosa è prenderli è buttarli giù dalla loro torre!

[HUNIEN] qualsiasi elfa metti di fronte a mio padre non andrà bene... troverà un sacco di difetti e non è elfo che si fa amare, inizierà e recitare, mentirà... alla poretta cadranno le braccia! lo stesso vale per Laitale... NO! devono trovarsi di fronte una persona che già amano!

[RAUCO] io dico che se lo vengono a sapere, o quando in futuro questa cosa verrà a galla... perchè la verità uscirà, noi non siamo in grado di mentire... seremo morti... Annael non so che cosa potrà farmi, mia madre invece mi trincerà in due! ma sentiamo come si dovrebbe... tastare il terreno... illuminaci cara zia...


Secondo Hunien:
lei sapeva imitare alla perfezione la calligrafia del padre ed anche quella di Laitale, sarebbe bastato far arrivare ad entrambi dei messaggi; messaggi completamente diversi da quelli che i due si scambiavano, in questo modo si andava ad innescare il punto debole degli Elfi:
la Curiosità
con esito: un trascinarsi in testa una serie di pensieri a catena.
[HUNIEN] mio padre è l'elfo più curioso vivente! supera persino me! lasciate fare a me!
i presenti non risposero ma tutti pensarono la stessa cosa:
«nessuno è più curioso di Hunien e se ci pensa lei siamo già stati scoperti ancor prima d'iniziare»
 

AnnaelSidel

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IRE LOISSEA; 8°MILLENNIO
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~~ UNO STRANO ANNUNCIO ~~
Hunien sapeva benissimo che il padre non si sarebbe mosso dalla torre per lungo tempo a causa dell'arrivo dell'Inverno, stagione poco apprezzata dal padre. Annael aveva sempre detto: «in Inverno non esco mai, ho freddo...» ora, che un elfo senta il freddo non è assolutamente vero, qui era lampante che l'elfo stava spudoratamente mentendo facendo uso del suo Dono.
Ciò è comprensibile, da Elfo non poteva dire che non «amava» la stagione Invernale, questa affermazione va contro la «natura» dell'Essere Elfo, che sa apprezzare qualsiasi stagione trovando sempre una bellezza anche nelle foglie secche e morte o nelle piante spoglie, è un ciclo «naturale» a cui l'elfo deve sottostare ed è perfettamente in grado di capirlo, non è un Male e non si affligge ne piange, non è una Morte.

(Equilibrio naturale delle cose; totale assenza del Caos)
Come tutti gli elfi anche Annael aveva le sue «manie» le sue «credenze» e le sue «passioni».
Lui era nato in piena Estate, quello era il suo cielo stellato di nascita e la sua stagione, convinto e cocciuto di questa cosa, si era anche avvicinato all'Astrologia degli Umani e ne era diventato un esperto conoscitore ed estimatore abbracciando; strano per un Elfo[*] l'usanza Umana popolare che usava dire: «nato sotto il segno...» seguito dal nome del segno zodiacale, ovvero dove si trova il Sole al momento della nascita della persona.

[*] Bisogna sottolineare che Annael abbracciò questa usanza popolare Umana quando era ancora per così dire: un giovane elfo; rispetto alla sua attuale età, non così giovane da farsi «condizionare» da una credenza degli Umani. Va sottolineato perchè Annael come tutti gli Elfi Scuri non è molto «propenso» ad accettare o studiare qualsiasi cosa che proviene dagli Umani. In questo caso chiuse entrambi gli occhi.
Quando andò a leggere le caratteristiche del suo Segno di nascita; Leone, ne resto colpito, gli studiosi Umani avevano azzeccato ogni cosa e s'identificò subito nelle caratteristiche del suo segno. Forse anche lui si diede allo studio e alla conoscenza di questa «Arte» non si è mai ben capito di preciso. Annael prese talmente a cuore questa cosa che si fece tatuare il glifo del Leone e la testa del felino, ma se qualcuno gli chiede:
«credi all'Astrologia degli Umani?» lui risponde di NO, sarà vero o sarà falso? Annael, Elfo non ammetterà mai di avere una «particolare passione, attenzione e conoscenza» di una cosa proveniente e prettamente legata al mondo degli Umani.


Annael era l'unico elfo che in Inverno andava in giro vestito «pesante» ma questo era «più» per uno sfoggiare i suoi abiti Invernali; andrebbe ricordato che i migliori amici di Annael sono: lo specchio e il suo sarto personale.
Per Hunien era il momento adatto per colpire; con il padre chiuso nella torre per tutto il lungo inverno, prese l'occasione al volo ed informò il resto del gruppo. Siccome agli Elfi piace dare un nome ed un significato ad ogni cosa, Hunien inventò un nome in codice per codesto gruppo:

ODOG ERYD [i sette Nobili]
Ora, ci sarebbe da capire cosa vi sia di «nobile» nel «cospirare» alle spalle del Sovrano degli Elfi Scuri; nonchè padre, nello «spingerlo» tra le braccia di una sua nipote, e viceversa, di «spingere» una nipote tra le braccia di suo nonno.
Per Hunien era un gesto
«nobile» e non era detto che la cosa sarebbe andata a buon fine, ma un tentativo serio e deciso andava fatto.
Tenete a mente che quando incontrete queste due parole:

ODOG ERYD [i sette Nobili]
è riferito a Sette Elfi:
HUNIEN, LUTHIEN, ARAN, MARILLA, SANYA E RAUCO SIDEL; CALIME KEMMOTAR.
questi sono i Sette Nobili, il cui scopo è: far innamorare Annael di Laitale o viceversa.
Di base; o se preferite usare la vostra logica, sono a tutti gli effetti:
I SETTE COSPIRATORI

Prime ore della sera, iniziano a vedersi le luci delle prime lampade, poi è un susseguirsi di puntini luminosi con le strade che in parte si svuotano mentre le ore della notte bussano alle porte della città; come se la cosa abbia un che d'importanza per la gente che vi abita dentro.
La città non era mai ferma; gli elfi non dormono ma riposano, il tempo non ha nessuna importanza dentro e fuori le mura.
Non è così tanto semplice far le cose di nascosto in una città di Elfi, come fai?
1° - non dormono ma riposano; appena sentono un fruscio aprono gli occhi e scatta in automatico il punto 2°
2° - curiosi oltre ogni limite; se ti vedono subito si chiedono che cosa sta facendo di «anormale» quell'elfo o elfa?
Con tutto il rispetto per alcuni elfi, se hai un ruolo secondario il tuo ESSERE fuori posto non viene visto; la curiosità non s'innesca e la cosa è morta lì.
Ma se vedono camminare per le vie del centro; ad esempio, un Elfa dal calibro di Hunien Sidel, scatta la molla e subito si chiedono:
«perchè è in città? perchè non è nel bosco? perchè cammina di soppiatto facendosi scudo delle zone d'ombra?»

Hunien portava in mano un bella pergamena arrotolata guardandosi attentamente intorno, non era facile passare innosservata. Non doveva e non poteva essere lei a piazzare la pergamena, gli elfi l'avrebbero vista e di conseguenza tempestata di domande. Aspettò l'alba del nuovo giorno e andò a palazzo, chiamò un paggio; un elfo di 16 anni bello vispo e incredulo che Hunien Sidel avesse bisogno del suo prezioso aiuto
[HUNIEN] allora è tutto chiaro? recati alla piazza centrale e affiggi bene in vista questa pergamena, mi è stata appena consegnata da mio padre... tutti sanno che tu sei un paggio che lavora a palazzo, poi indossi anche la veste di riconoscimento... ma per non correre rischi, affiggi la pergamena quando la piazza è bella gremita! capisci cosa significa gremita? <vendendolo far cenno di assenso con il capo> bravo ragazzo! se qualcuno ti chiede spiegazione, tu non sai nulla, rispondi che la figlia del Sovrano ti ha dato questo incarico; tu sai che mio padre non ama uscire in Inverno, io non lo posso fare perchè ho un impegno da rispettare e sono già in ritardo sui tempi e devo ancora farmi i capelli e pittare le unghie, dovrei pure far la spesa, sistemare la casa sull'albero, ho pure i panni da lavare! sei fortunato ad essere maschio! la nostra vita è una vitaccia! thò piglia sto foglio e datti da fare! muoviti! <assestando delle sonore sberle dietro la nuca del povero ragazzo> sei ancora qui!! dai dai!! sparisci!!

Il ragazzo uscì di corsa; per un alcuni secondi pensò alle parole della Principessa:
«impegno; ritardo sui tempi; la spesa?!... una vitaccia!? le Elfe son veramente strane...»
alzò le spalle, un ordine della Principessa Hunien andava eseguito, e di corsa arrivò nella piazza principale. Il ragazzo fece come ordinato, aspettò che la piazza fu bella gremita e appese la pergamena bene in evidenza nella sezione dei Comunicati Reali.
Hunien aveva informato e mobilitato tutto il gruppo degli «ODOG ERYD» assegnando loro postazioni strategiche d'osservazione.
Rauco e Sanya se ne stavano nascosti in disparte per vedere la reazione degli elfi; Aran, Marilla e Calime arrivano dopo per raccogliere i primi commenti a caldo.
Il gruppetto degli ODOG ERYD si ritrovò il giorno dopo nel loro solito posto; la loro Base Segreta, che non era altro che una delle tante radure nel fitto bosco.
 

AnnaelSidel

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Luthien era nervosa e agitata, per calmarsi si era trincata un secchio di camomilla e valeriana, con foglie di Alloro e di Salvia, buttando giù il composto con un mestolo; non aveva più lo stomaco ma un bel Acquario da tanto di quel liquido che aveva ingerito e per fortuna gli Elfi non hanno nessun problema di ritenzione idrica.
Era arrivato il suo turno e sospirò più volte mentre ascoltava la sorella
[HUNIEN] tesorina adesso tocca a te entrare in azione... recati nella torre di tua figlia e convincila ad uscire... te la pigli e con lei ti rechi in piazza...
Pausa di riflessione; la pancia borbotta
[LUTHIEN] sempre se mi farà entrare... quella è Lunatica... ma siamo sicuri di questa cosa?
[HUNIEN] SANTA PALLA! non dirmi che hai paura! è tua figlia! ripeto con più calma... te la pigli; inteso di peso! la prendi per i capelli! la trascini fuori per i piedi! fai come vuoi ma ti deve rispettare! gli ORDINI di una madre vanno eseguiti!

Marilla si mise a ridere; lei non ne aveva mai rispettato o eseguito un ordine di sua madre Hunien
[LUTHIEN] si, come no... secondo la tua teoria io adesso dovrei andare a dire ad un elfa Scura Riluttante e pure Necromante... l'ordine! di seguirmi...manco la porta mi apre... va bhe vedrò che posso fare

Laitale era intenta a spazzolarsi la sua bella lunga chioma tinta di nero catrame, quando sentì bussare alla porta; già codesta cosa era strana, girò con flemma la testa verso la porta chiedendo chi era, e la cosa fu ancor più strana quando dall'altra parte sentì la voce della madre che l'invitava ad una passeggiata
[LUTHIEN] Laitale è una giornata stupenda... vieni a passeggio con me?
Laitale sbirciò fuori dalla finestra, il cielo era pieno di nuvole grigie cariche di neve; manco a pagarlo sarebbe spuntato il Sole. Li per li pensò che era vero, per un Elfa Scura poteva essere in effetti una splendida, grigia, uggiosa giornata
[LAITALE] un attimo cara madre, mi vesto ed esco
La portà si aprì.
Il primo gesto istintivo di una madre è quello di stringere e baciare l'amata figlia, cosa che Luthien non si azzardava mai a fare, Laitale non era elfa da baci, bacini sulle guance ne da tenere moine, carezzine ed altre smancerie ed effusioni affini. Appena se la vide di fronte con la maschera da teschio in viso, fece un saltino all'indietro portandosi la mano al cuore
[LUTHEIN] DIAMINE! che spavento! per poco non ci resto secca! santo cielo figlia mia, non mi abituerò mai a questo tuo strano e coperto aspetto... <annusando l'aria> hai cambiato profumo o sapone? è di rosa... ciò è strano, stai poco bene?
Laitale roteò la falce portandola dietro la schiena e con voce roca
[LAITALE] è un piacere rivederti cara madre... sto benissimo, direi in piena forma <schioccò le dita e sulla spalla gli si posò la Nera Cornacchia; e chiudendo la porta> possiamo andare, ho finito il mio caro ed amato profumo ripugnate e marcio di palude; è secca per via del gelo... ti dirò, ho trovato questo profumo sulla porta quando l'altra sera sono rientrata
CRACK! CRACK! fa la Cornacchia annuendo con la testa.

[LUTHIEN] ohhh! ma che bella questa cosa! una gradita sorpresa da uno sconosciuto spasimante! un elfo romatico
[LAITALE] o il solito elfo idiota... no cara madre, nell'aria era rimasto il profumo dello sconosciuto; qui tutto odora di vecchio e di marcio, un odore estraneo al mio naso permane nell'aria e subito lo catturo

CRACK! CRACK! fa la Cornacchia annuendo con la testa.

[LUTHIEN] figlia mia non tutti gli elfi sono idioti, anzi direi che non lo sono affatto... ah si? e che profumo era?
[LAITALE] più che un profumo ho riconosciuto la puzza della tua cara sorella, chissà perchè Hunien è salita fin qui per farmi questo sgradito regalo di un flacone al profumo di rosa
[LUTHIEN] Hunien?... bhe non puoi dire che è stata lei, il profumo di Hunien è usato da chissà quanto altre elfe presenti in città

CRACK! CRACK! fa la Cornacchia facendo NO con la testa.
[LAITALE] l'hanno vista entrare e salire fin qui, molto astuta se voleva passare innosservata, odio gli scherzi di quella nana travestita da elfa!
Luthien alzò gli occhi al cielo, pensò subito che il complotto era già partiro male; subito scoperta la sorella, fortuna vuole che Laitale ha preso il fatto come uno scherzo. Lei era riuscita nel suo intento, trascinare fuori la figlia dalla torre.

Le due elfe notarono subito un certo trambusto in città, quel soffocato spettegolare che dà subito ad intendere che qualcosa era successo. Luthien fece un giro largo per evitare sospetti, evitò persino di pensare; oddio l'unico pensiero che aveva fisso in testa era quello di strangolare la sorella. Non era facile trovare un argomento di dialogo con Laitale, indi per cui; per non destar sospetti, meglio restar muta.
Giunsero così alla piazza principale dove un «ressa d'elfi» faceva la fila per leggere il nuovo Comunicato Reale, ed una volta letto tornava in fila per rileggerlo.
Luthien avrebbe potuto usare la sua autorità per evitare la fila, ma si mise in fila insieme a Laitale, mentre gli elfi già la tempestarono di domande: «ma è vero!?»
 

AnnaelSidel

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Luthien non sapeva niente; è ciò era vero, non sapeva che cosa aveva scritto Hunien imitando la calligrafia del padre, non poteva rispondere.
Venne il turno delle due elfe di trovarsi di fronte al Nuovo Comunicato Reale.
Luthien andò a leggerlo a voce alta cercando di dirigere il tono verso il canale auricolare di Laitale; controllò anche che il vento tirasse nella giusta direzione.
conto.jpg
Luthien non poteva vedere la reazione sul viso di Laitale, l'unica cosa che si riuscivano a vedere erano gli occhi blu attraverso i fori della maschera.
Una volta liberate dagli elfi curiosi e dalle loro domande, madre e figlia ripresero il cammino, lente per ritornare a palazzo; ma casualmente, vennero raggiunte nelle vicinanze di un giardino da Hunien Sidel
[HUNIEN] Luthien! sono giunta di corsa alla notizia! ma è vero! <sguardo di pietra verso Laitale> cara tetra nipote è un piacere veder che ogni tanto lasci la tua torre
[LAITALE] cara zia il piacere è anche il mio, porti i tacchi? mi sembri più alta...

Attimo di silenzio; gelo, imbarazzo; insomma le solite cose a cui; spero, vi sarete abituati.

[LUTHIEN] non male la battuta dei tacchi <cercando di smorzare la tensione> arriviamo or ora dalla piazza, abbiamo letto il Comunicato, è vero
[HUNIEN] vero intendo che nostro padre sta cercando moglie, è questa la voce che mi è giunta, se tu la confermi direi che era ora! ma come è successo? qualcuna l'avrà convinto? forse ha già conosciuto la sua futura sposa! dimmi tutto!

Laitale si fece leggermente in disparte, prese la falce e da sotto la Nera veste prese una pietra iniziando ad affilare la lama, mentre affilava giunsero Aran e Marilla, dopo alcuni minuti arrivò anche Calime e per ultimi arrivarono i gemelli Rauco e Sanya.
Hunien lanciò subito uno sguardo ai due, uno sguardo che diceva: adesso tocca a voi!
[RAUCO] madre, buongiorno a voi
[SANYA] madre! che bello vedervi!

smettendo di affilare, riponendo la pietra sotto il vestito, con voce lieve e gentile
[LAITALE] carissimi, il piacere è sempre mio, come state?
[RAUCO/SANYA] bene madre! e tu?

l'amore per i figli fa sempre fare cose strane, ti rende forte, speciale, danno sempre un senso alla vita; brutta o bella che sia, una vita a cui si è pronti a rinunciare senza esitare per la loro vita. Laitale si tolse la maschera e con un bel, dolce sorriso
[LAITALE] io bene, lasciatevi abbracciare
momento di tenerezza e dolcezza, e pensare che un tempo si era temuto che Laitale voleva uccidere i figli come aveva ucciso colui che l'aveva resa gravida e abbandonata. Dicerie dimenticate, forse false; con Hunien che osserva attentamente la scena e pensa che quella Nera Necromante ha pur sempre un cuore nascosto da qualche parte; ciò è buono per il loro piano
[SANYA] madre... hai cambiato profumo...
togliendosi una lacrima dal viso
[LAITALE] no, è uno scherzo di qualcuno <sguardo su Hunien> l'ho messo per accontentarlo, sarà qualche bambino che vive a corte
[HUNIEN] non ho capito? perchè guardi me? arrivo adesso dal bosco, sono mesi che manco dalla città
[LAITALE] la tua lingua è come un serpente, attenta figlia di Annael, il tuo sguardo non sa mentire! sono stanca dei tuoi scherzi!
[HUNIEN] attenta a te! lo sai Laitale, come e quando e dove vuoi io sarò là ad aspettarti! te, la tua falce e la Cornacchia!

Attimi di tensione tra le due elfe, la cosa è voluta, fa parte del piano degli ODOG ERYD, infatti dopo il trambusto Laitale resta sola con i gemelli, mentre il resto del gruppo si nasconde nelle vicinanze restando a portata d'udito, per celare bene la loro presenza Hunien usa un Incantesimo Riparatore e non un Incantesimo dell'Ombra, questo sarebbe stato subito percepito dalla Necromante, che è tranquilla e distratta dalla presenza dei figli e non ha nessun motivo di entrare in concentrazione. Rauco lascia che sia la gemella a «tastare» il terreno, tra madre e figlia c'è più intesa.
 

AnnaelSidel

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Sanya prega la madre di non litigare più con Hunien, la Necromante risponde che gli Elfi non fanno mai Promesse. Sanya continua con svariati discorsi; largo giro di parole per poi esordire con un domanda
[SANYA] tu che sei sempre a stretto contatto con il nonno, non sai nulla di questa cosa?
[LAITALE] cosa dovrei sapere?
[SANYA] il comunicato è chiaro, il nonno cerca un elfa che lo faccia incantare nuovamente, una moglie, non ti ha mai detto nulla?
[LAITALE] no, io ed Annael parliamo d'altro, non mi permetto di conoscere e di voler sapere cosa ha nel cuore, e lui fa altrettanto con me
[SANYA] vero?... ma io pensavo che tra voi, con i vostri messaggi e le poesie, ci fosse anche uno scambio dei vostri sentimenti, di un conforto alla solitudine e al dolore
[LAITALE] sentimenti, solitudine e dolore? cosa sono? non li conosco, come Annael m'insegna io sono questa che vedi, niente di più e niente di meno

Pausa; i gemelli si guardano mentre la Cornacchia cerca una carezza dalla sua padrona.

[RAUCO] quindi sei contenta per lui, se trova moglie non avrà più tempo per dedicare a te
[LAITALE] la cosa ti preoccupa figlio mio? ti ringrazio, non ne vedo il motivo e non comprendo questa tua osservazione, vivo e vivrò ugualmente senza quella che tu chiami la sua attenzione...se la cosa è vera... <il tono scende> sono contenta per lui

Pausa; ai gemelli gela il sangue ma il tono basso e forse malinconico lascia intendere qualcosa

[RAUCO/SANYA] se fosse vera? dubiti che non lo sia?
[LAITALE] ho letto il comunicato, lo stile è Annaeliano, ottima e fine scrittura, buon uso delle parole, poesia discreta ma nello stesso tempo buona per le poche e precise parole; l'inchiostro rosso è un colore preferito da Annael perchè gli ricorda sempre il Sole, ed è qui la stranezza... Annael si spegne senza il Sole, l'Inverno non è la sua stagione, lui si carica con il Sole, lo spinge ad osare ben oltre le sue capacità; dove per osare intendo in questo caso, trovare il coraggio per superare la sua nota timidezza; ergo, mi par strano che in pieno Inverno si sia buttato in tal titanica impresa, agire senza il suo amato Sole? non penso che troverà coraggio nel lume di una misera candela, Annael è Fuoco e non Gelo

Pausa; Laitale conosce molto bene il nonno, i gemelli sono in difficoltà, Rauco si affida ancora alla sorella

[SANYA] la solitudine può averlo portato a questa decisione
[LAITALE] stiamo parlando di Annael o di uno stupido? sciocco è colui che per sfuggire alla solitudine cerca compagnia nell'amore, inizia già male e finirà in peggio, è falso e senza senso un amore nato in questo modo, prima si fugge la solitudine guardandosi dentro, facendosi la classica domanda... che cosa veramente voglio, chiarito con te stesso già smetti di essere solo e ti rimetti in gioco
[SANYA] l'amore non è un gioco
[LAITALE] no? ne sei certa? è cosa seria? complicata? lo fanno diventare così ma questa è una regola degli Umani, noi sappiamo che l'amore è la cosa più semplice che esiste al Mondo, non è complicato è semplice e naturale, basta solo lasciarlo fare; è così, non si deve accettare, non si deve comprendere, non lo si deve capire, non lo si deve studiare e scrivere libri che danno preziosi ma inutili consigli a chi è convinto di non saper amare; non deve essere visto come imposizione, non ci devi pensare, l'amore fa, l'amore da, disfa, toglie, uccide senza alcuna spiegazione ne giustificazione, è ovunque senza essere presente, non lo vedi ma c'è
[SANYA] se è successo al nonno, forse un giorno anche tu lo ritroverai...
spesso io e mio fratello restiamo sotto la tua torre, pensiamo a te da sola

portando la mano sulle labbra della figlia
[LAITALE] ohh no mia cara! io non sono mai da sola! siamo io e me stessa a farci compagnia! i ragni e la cornacchia! io evito l'amore perchè è una distrazione, ed io non posso distrarmi! sono una Necromante! l'unica e vera! ho fatto la mia scelta
[SANYA] madre! con questa storia hai rinunciato alla cosa più bella e semplice di questo Mondo! l'hai appena detto tu! perchè non fai come Annael... inizi a guardarti in giro
[RAUCO] non ha tutti i torti, molti elfi mi chiedono sempre di te, vorrebero conoscerti o almeno parlare un po con te, sei bella madre e hai un grande cuore
[LAITALE] ma che vi gira per la testa! ma che strano discorso, io sto bene! non spreco tempo!
questo discorso mieloso mi fa venir la nausea! non mi ci vedo appicicata ad un elfo a fare la smorfiosa! patetico! <rimettendosi la maschera> nessun elfo è ancora nato che riesca a rompere le mie difese! <pausa; lunga; sospiro, tono basso e palesemente triste> forse uno esiste... <voltandosi verso il palazzo> rinchiuso da qualche parte... è stato un piacere vedervi, Namarie

lenta si avvia a ritornare a casa.

irelo15.jpg

Vedendola andar via, Sanya salta in groppa al fratello
[SANYA] PER LE STELLE! HUNIEN HA RAGIONE!
il resto della banda ritorna e la più contenta e soddisfatta è tra i Sette quella più bassa
[HUNIEN] lo sapevo! siiii!!! è chiaro, limpido, trasparente! la nera zittellona cornacchiona ha una cotta latente per il Ragnetto!! siamo a cavallo!
[MARILLA] di un somaro... non significa niente! non ti agitare! era una metafora
[ARAN] non mi è parsa una metafora, si è girata a guardare la torre del palazzo
[MARILLA] forse perchè è la direzione di casa? ma siamo seri!
[ARAN] sono seria! se guardi verso le torri del palazzo e usi la parola Rinchiuso, di rinchiuso c'è solo Annael! altrimenti poteva dire, di un amore NASCOSTO da qualche parte!
[HUNIEN] ma porca palla! perchè nessuno mai mi crede! Laitale ha una cotta per Annael ma lei non lo sa! o ha paura di andare avanti! buttiamoli giù da quelli torri! il piano è iniziato bene, il prossimo è mio padre!
[LUTHIEN] ohh mamma... la mia bambina innamorata di mio padre...
[HUNIEN] bambina? quella è una strega!
[MARILLA] e tu la vuoi mettere sul trono! deciditi! rifletti bene a quello che stiamo facendo, se è vero ciò che dici e ammettiamo che il piano vada in porto, Laitale diventa Regina; tu hai detto che la rispetti, la chiami strega, ma ti ricordo che un domani a Lei ti dovrai inchinare e dovrai restare zitta!

rari sono gli attimi di pausa di Hunien

L'amore è veramente strano, l'amore di una figlia per un padre
[HUNIEN] toccata e punta... <andando vicino alla figlia> Marillina purtroppo io non posso mentire come mio padre e in questo caso non lo farei... è vero, Laitale non mi è simpatica, per il semplice fatto che non sopporto che sia più capace di me nella Magia Nera! io sono simile a mio padre, siamo nati lo stesso giorno, identico cielo di nascita... ed io non sopporto essere seconda a nessuno! ma... e lo ripeto, l'unica elfa Scura degna di vivere al fianco del Sovrano è Laitale...
e se le Stelle lo vorranno e un giorno sarà Regina, mi toglierò la superbia e m'inchinerò alla mia Regina...

[LUTHIEN] qualcuno prenda carta e penna, scrivete le sue parole e che le firmi! <sorridendo> ti voglio bene cara sorella... adesso tocca a te andare da nostro padre
[MARILLA] auguri... attenta alla ragnatela...
 
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IRE LOISSEA; 8°MILLENNIO
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~~ PADRE E FIGLIA ~~
Erano passate delle settimane dal falso annuncio scritto da Hunien. Ovviamente i più accorti tra i lettori si saranno fatti alcune domande riguardante la questione, come ad esempio; per coloro che seguono una logica e non sono sciocchi:
«ma è impossibile che un Re non si sia reso conto di tutta questa storia e non abbia preso subito dei provvedimenti»
Verissimo, ma ricordo che stiamo parlando di Elfi; anche se in questo caso stiamo parlando di ELFI SCURI, essi mantengono «tare ereditarie» delle caratteristiche «comuni» di tutti gli altri Elfi. E' un argomento già trattato, ricordiamo che gli elfi tra «loro» sono molto «giocosi» senza far trascinare il gioco in una «offesa personale». Si sfidano per «gioco», si «stuzzicano» per gioco; tutto è sempre visto come un «gioco» l'importante è che resti entro i confini del suo vero scopo, anche se sono «molto permalosi» per loro vige la prima regola del gioco:
«accettare la Sconfitta, se non sai perdere non giocare, io
mi sono divertito insieme a voi! quando lo rifacciamo!?"
Ricordare sempre e tenere a mente questa cosa se vuoi ESSERE un ELFO SCURO o un ELFA SCURA:
Se fai qualcosa per
TELIEN [gioco]
dove c'è; ed E' IN ESSERE il SOLO, puro e sincero TELIA GO [divertirsi insieme]
in questo caso un Elfo abbandonerà completamente e non si prenderà mai SERIAMENTE.
Forse adesso ci siete arrivati sul perchè agli Elfi piace moltissimo Giocare, gli consente di abbandonare, di staccarsi dal loro ESSERE freddi, distaccati, indifferenti e lo apprezzano di cuore in ogni sua forma, di certo NON si abbassano ai giochi degli umani del tipo:

"chi sputa o la fa più lontano o di alzare; per sfida tra amici, le sottane alle donne per veder il color delle calze e dei mutandoni pizzati"
a tutto c'è un limite.

Quindi per tornare sull'argomento
"Pergamena con Annuncio Matrimoniale" possiamo dire che ANNAEL sapeva ma vide la cosa come lo «scherzo» il «gioco» di qualche elfo buontempone. Ma andiamo con ordine.
Anche se non usciva, Annael ogni tanto si affacciava alla finestra o stazionava sul grande terrazzo della torre; alla distanza di 30 mentri in linea d'aria vi era il terrazzo della torre di Laitale. Erano giorni che la nipote non si faceva vedere, lo sguardo di Annael non poteva andare oltre le tende nere che coprivano le finestre; aveva mandato un messaggio alla nipote tramite un paggio ed ancora stava aspettando la risposta. Dall'alto osservava la sua città, guarda oggi e guarda domani, qualcosa era cambiato; già nulla sfugge ad un elfo "comune" se qualcosa diventa «anormale», figuratevi ad un Elfo che non era di certo "comune" e che spesso e volentieri amava usare il "possessivo" dicendo: la MIA città.

[nota a parte: Annael considera già SUO qualsiasi cosa si muova entro il suo raggio visivo]
Che cos'era questa "anormailità?" presto detto. Ogni tanto Gruppetti di Elfe stazionavano sotto la sua torre, vestite eleganti, ben curate in ogni minimo dettaglio con una nube di profumo che saliva fin su da lui
[ANNAEL] qualcosa non mi quadra
per rispetto sorrideva e le salutava e lesto rientrava.

sfondo 1.jpg
Questo andò a rompere il normale Status Quo, creando una Anomalia.
Annael come prima cosa è un Re, il Sovrano degli Elfi Scuri; un Sovrano non deve cedere alla «curiosità», Annael lo sa benissimo pur restando un gran curioso. La cosa non gli «quadrava» ma nello stesso tempo la considerava anche «normale»; era «normale» che le Elfe sostassero sotto la torre del loro Sovrano per salutarlo, danzare e cantare in suo onore. La cosa però andò per le lunghe e nella testa di Annael entrò il «sospetto» e lui; per il ruolo che ha, deve essere "sospettoso" ma Annael è già molto sospettoso di natura.
ANNAEL ha un grande alleato che da sempre è al suo fianco e lo sostiene: il popolo degli Elfi Scuri. Ha fedeli e carissimi amici ovunque, gode dell'appoggio e della stima di tutti gli altri Clan. Non è un eremita, ma un Solitario.
Quando ANNAEL «sospetta» la prima cosa che fa è usare il suo sguardo Lungimirante e dirigerlo verso il FUTURO, ma cosa c'era da guardare? ed infatti non vide nulla di pericoloso
[nota: ANNAEL NON poteva, NON vede negli affetti e il complotto è tramato dai suoi familiari]

Niente da fare, Annael iniziò a riposare male, il sospetto non se ne voleva andare, si affacciava e la ressa di elfe sotto la finestra aumentava
[ANNAEL] qualcosa non mi quadra
Annael è abbastanza ripetitivo.
Quando si sospetta di qualcosa o di qualcuno la prassi è abbastanza semplice, la scriviamo ugualmente:
a) se hai un sospetto cosa fai? Indaghi.
b) indaghi, preferibilmente di nascosto per non far sapere che hai iniziato a sospettare, così
c) se qualcuno sta tramando contro di te, a lui non nasce il sospetto che tu stia sospettando di lui, e ti sei messo in allerta vigile.
 

AnnaelSidel

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Mandò a chiamare il suo più grande carissimo amico, il cui nome fa:
BACHAM FALME
Bacham svolge parecchie funzioni per Annael, è amico ma anche il suo primo vicecomandante del suo Noss Dagor, a palazzo svolge il ruolo di ciambellano; non che sia un ruffiano, la loro amicizia è nata quando Annael salvò la vita a Bacham e lui si mise al suo servizio per sempre riconoscente, non è ne schiavo ne servo, lo fa per amicizia e basta.
Fu così che Annael venne a sapere dell'annuncio matrimoniale, ci mise un po perchè è notariamente lento e ordinò a Bacham di fargli avere la pergamena, la lesse e ordinò a Bacham di rimetterla appesa nella piazza.
Annael presa la cosa come il TELION [gioco] di qualche buontempone e si armò di pazienza; ne ha tantissima, e si mise ad aspettare, come un ragno nascosto che aspetta la sua preda, a questo punto non serve il potere di vedere nel FUTURO, è chiarissimo che questo era solo l'inizio del GIOCO e prima o poi sarebbe successo altro. Visto che era un GIOCO, tolse il «sospetto» ed iniziò ad essere «curioso»
[ANNAEL] vuoi giocare con il tuo Sovrano? e va bene, vediamo chi sei e dove mi vuoi portare

Accettò di buon cuore la sfida, ma... c'è sempre un ma in ogni storia, non era sereno, l'assenza di Laitale lo preoccupava e pure tormentava, un suo aiuto sarebbe stato molto gradito, per rispetto alla nipote e alla sua Solitudine; scelta che entrambi avevano in comune; visto che non rispondeva, non mandò altre lettere.

Seduto davanti al camino a leggersi un libro, Annael sentì bussare alla porta, diede il consenso di entrare e quella che apparì era una donna
[HUNIEN] salve padre, posso entrare?
Pausa; Annael guardò la figlia e restò di sasso, i pensieri viaggiarono veloci. Si tolse subito la «curiosità» e riportò nella mente il «sospetto» con la domanda in testa:
[ANNAEL] è possibile che vi sia lei dietro a tutto questo?
La visita della figlia maggiore andava contro il «normale» andare delle cose, rompeva lo Status Quo, creando una Anomalia. Inoltre bisogna fare molta attenzione, Hunien è in grado di «spaccare» il normale «equilibrio» e di generare il «Caos» senza neppure impegnarsi per farlo.
Hunien ancora ferma sulla porta; Annael seduto con una campana in testa che rintoccava in toni acuti: DIN, DON, DAN! PERICOLO!
Lesto, cercò di puntare lo sguardo al futuro, ma niente, non vedeva nessun pericolo ed era logico. Hunien osservava il padre in attesa della sua risposta. Eccolo l'elfo Scuro dai capelli color Argento in camicia bianca fuori dalle braghe che gli fa cenno d'entrare indicandogli una sedia. Lo sguardo del padre non gli piace, però egli sorride ed il tono è cordiale
[ANNAEL] Elore, a cosa devo questa visita?
[HUNIEN] chiaccherare del più e del meno con mio padre

Pausa; Anomalia; campana testa Annael continua a suonare: DIN, DON, DAN! PERICOLO!
[ANNAEL] devo rifare la domanda?
[HUNIEN] rifalla pure ma è la verità, penso sia un mio diritto vedere e parlare con mio padre, che sia un discorso serio o banale poco importa, è il piacere di parlare con te, di restarti un po al fianco

Testa di Annael vuota. Hunien non poteva mentire ma qualcosa non quadrava e quel sospetto non se ne andava, legò momentaneamente la corda della "MentalCampana" dall'allarme e diede Corda alla figlia.

I due iniziarono veramente un discorso banale parlando di cucina e di cibo, anche il seguente non fu certo pregno e ricco d'nteressi; parlarono di vestiti, di sarti, di profumi e di saponi. Da seduti passarono sulla grande terrazza dove da sotto si sentivano le voci delle elfe, Hunien si appoggiò al parapetto e guardando la torre di fronte a lei; notate: GUARDO' LA TORRE DI FRONTE A LEI, quella dove stava LAITALE e NON guardò il padre; e disse con tono soave
[HUNIEN] come sta la cara Laitale?
pausa. Testa dell'elfo ancora vuota e qualcosa non quadrava. Per dargli una scossa ci pensò un ragno. Non visto da Hunien scese sulla spalla di Annael, gli si infilò tra i lunghi capelli dietro la nuca ed iniziò con le otto zampe a solleticare Annael, che al posto di pensar la frase la disse apertamente
[ANNAEL] qualcosa non mi quadra
[HUNIEN] come dici padre?
[ANNAEL] dicevo che qualcosa non mi quadra, ho il sospetto che a te e tua sorella vi sia ritornato il pensiero e la strampalata idea di trovarmi una nuova moglie
[HUNIEN] perchè dici ciò? sei fuori strada, avevamo già fatto tempo fa questa discussione ed eri stato molto chiaro a riguardo, abbiamo insistito un po ma poi abbiamo rinunciato
[ANNAEL] come la spieghi la ressa di elfe sotto la mia torre, inoltre in piazza c'è un mio annuncio che è chiaramente una richiesta di una pretendente sposa...ma non l'ho scritto io! tu che mi vieni a trovare, e di Laitale non ti è mai importato nulla... è da quando sei entrata che i nostri sguardi si stanno studiando, veniamo al motivo della visita


Hunien scatta rabbiosa
[HUNIEN] NON HO CAPITO! ogni volta che succede qualcosa di diverso in questa città è sempre colpa mia! ho letto quella pergamena, vuoi la verità? sono salita a chiederti spiegazioni! adesso che so che non l'ha scritta TU! metto in pace il mio di SOSPETTO! mi pareva strano che il Ragno Tarantolato si era messo a cercare una nuova Araneae Atypus! sempre e solo io la responsabile! direi anche BASTA! anzi adesso scendo e tolgo l'annuncio! non sopporto che qualcuno si prenda gioco del mio grande e stimato padre! dobbiamo assolutamente conoscere il responsabile! non mi piace l'idea che ad Ire Loissea ci sia un falsario così in gamba da imitare la scrittura del mio amato e potente padre! va scovato e punito a dovere per oltraggio alla Corona!
l'adulazione porta Annael al settimo cielo ma anche in palese confusione
[ANNAEL] io ho pensato ad un gioco e scusami se ho pensato che eri tu l'artefice... in effetti adesso che mi ci fai pensare non è un bello scherzo imitare la calligrafia del Re...
[HUNIEN] GIUSTO PADRE! sei sempre così saggio! tu stai tranquillo ci penserò io a scoprire chi è! ma... richiederà del tempo, non sarà facile trovare il responsabile di tal oltraggio al nostro grande ed unico Sovrano! si devono trovare elfi di provata fede, ma anche tra loro si potrebbe celare il falsario!
[ANNAEL] tu che cosa suggerisci?
[HUNIEN] hanno toccato i Sidel, anzi il Simbolo unico di noi Sidel! e di tutti gli Elfi Scuri! che sei TU! ci penserà il nostro Clan! ho già in mente i nomi, Io, Luthien, Aran, Marilla, Sanya e Rauco e aggiungerei anche la mia fidata amica Calime Kemmotar; il loro Clan è da sempre nostro fedele alleato
[ANNAEL] mi sembra una buona idea, hai l'ordine del Re di agire
[HUNIEN] si ma...

fermando il padre che stava rientrando
[ANNAEL] che altro ancora?
[HUNIEN] allestire la rete di spie sarà cosa lunga... assai lunga... non puoi andare in giro a far domande altrimenti nasce il Sospetto e ti saluto di trovare il colpevole o i colpevoli!

affacciandosi di sotto fa uno strano gesto con la mano.
 
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AnnaelSidel

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Gli altri Sei Elfi del gruppo ODOG ERYD, se ne stavano appostati sotto la torre, appena videro il segnale di Hunien, esortarono le elfe presenti ad urlare il nome del Sovrano, altre a recitare poesie e pagarono pure un gruppo di elfe che si mise a cantare un inno d'amore dedicato ad Annael
[HUNIEN] guarda e senti la di sotto che gran casino fanno quelle Elfe scalmanate e assatanate! non ti daranno pace e altre ne arriveranno da terre lontane; se si sparge la voce che un Sovrano Elfico cerca moglie! magari arrivano pure le Umane o le Nane! inutile negarlo sei un bel partito padre! porca palla sei un Re! qualsiasi donna sogna di diventare Regina! se lo dico io che sono femmina e ho tutti gli attributi al posto giusto ti puoi fidare! tu sei maschio queste cose non le capisci e mai le capirai... si ti sforzi di capire, noto sempre che ci metti un certo impegno nel capir noi femmine ma quando te ne trovi una di fronte o stai zitto o cambi colore! sei teso, agitato, entri in ansia, impacciato e a volte pure ridicolo, e questo con una SOLO di femmina, figurati con tutte queste e le altre che verranno a bussare alla tua porta! e mai smetteranno di farlo finchè tu non troverai la nuova Ragnetta! cioè volevo dire la nuova Reginetta... non potrai uscire perchè verrai subito preso d'assalto!
pausa; il ragno dietro la nuca non ha mai smesso di solleticare Annael che con voce calma e pagata, da tono incantatore

[ANNAEL] immagino che tu hai già una soluzione
[HUNIEN] ovvio! io ho sempre pronta una soluzione appena mi si presenta un problema! potresti far così... ma vieni andiamo dentro, qui fuori non si riesce a stare dal clamore che dal basso sale! <rientrando> potresi trovare posto altrove...
[ANNAEL] andrò a casa di Bacham
[HUNIEN] di chi!!?? del ciambellano?? sarà anche tuo amico ma abbiamo detto che non ci si deve fidare di nessuno perchè tutti potrebbero essere il falsario o magari è più di uno! e tu mi vai a casa del Bacham!? ma no! no! porca palla devi trovar rifugio nella tua Casata, in NOI SIDEL!...ehm... magari senza andar troppo lontano, di certo non nel bosco, dovresti essere costantemente vigilato; sei un Sovrano, sei Annael Sidel, e se lo vengo a sapere gli orchi tutta la foresta mettono a soqquadro! i tuoi alleati ed amici verrebbero in tuo soccorso con il rischio di scatenare una guerra su tutta Elvenar e ti saluto tempi di pace! vuoi far scatenar una guerra per colpa di una pergamena?! ma su tutta Elvenar facciamo la figura dei toponi!!
[ANNAEL] ovvio che no! ma mi pare che tu stia leggeremente esagerando, par quasi che qualcuno stia complottando ai danni della Corona... devi solo scoprire uno o più elfi buontemponi Elore! non ribaltare la città! e comunque secondo te dove dovrei andare? in uno scantinato!? o in qualche fredda cella!?
[HUNIEN] ma no! <ridendo di gusto> si può fare in modo di mantenere le tue abitudini... <scostando leggermente la tenda della finestra> laggiù c'è la torre di Laitale, è la tua nipote prediletta, finchè non si trova il responsabile potresti andare da lei ad abitare... <riportando la tenda a posto> esagero? meglio farlo caro, amato e saggio padre, ricordi anni fa cosa è successo su Elvenar? per poco non si frantumava tutto il nostro Mondo per colpa di una vecchia che fumava un erba strana!
[ANNAEL] in quale anno? la vecchia!? erba strana!? ma che vai dicendo! io sta cosa storica non la ricordo! e la storia è la mia passione...
[HUNIEN] si si... tu di passioni ne hai talmente tante che manco ricordi quali sono! i ragni ti sono entrati nel cervello! il problema, caro ed amato padre è che... sei vecchio! ogni tanto fattene una ragione! anzi leggenda dice che tu sei il più tra tutti gli Elfi scuri; ergo, la memoria ti abbandona... ma anche per colpa della birra dei nani che tracanni!

In questo istante Annael è come un pugile ed un prosciutto: stordito e cotto, nel star dietro a capire le parole sparate a macchinetta dalla figlia.
Pausa; padre e figlia si osservano, si scrutano; lui serio cerca di ponderare con il ragno sempre dietro a solleticare, lei con un dolce sorriso sulle labbra
[ANNAEL] l'idea non è male, aspetterò la notte, andrò nella torre di Laitale... gli spiegherò i fatti e vedremo se mi darà asilo finchè non salta fuori il responsabile
[HUNIEN] SIII! <saltando> così mi piaci padre! bravo! dai che ti aiuto a fare le valigie!
[ANNAEL] maaa...
[HUNIEN] ma cosa! non dirmi che te ne vai senza portati dietro tutti i tuoi vestiti, i profumi, gli specchi e altri oggetti ancora!? tu lo sai come vive la Cornacchia! e ti ho detto che sarà una cosa lungaaaaaaaa! trovare il buontempone!
[ANNAEL] io non ho valigie!! Elore smetti di usare i termini Umani!
[HUNIEN] neppure uno zainetto da passeggio? qualche bel baule? va bhe! sta cosa si risolve! tu stanotte o quanto prima inizia ad andare! non fare come tuo solito, il lento... si insomma, velocizza il passo...


Hunien uscì contenta, mentre Annael ritornò a sedersi.
Sorseggiando una birra scura diede uno sguardo verso la porta
[ANNAEL] qualcosa non mi quadra...
il ragno gli arrivò sulla spalla, Elfo e Ragno si fissarono a lungo e alla fine l'elfo disse
[ANNAEL] tempo fa in amore venni ingannato... dissi a me stesso che doveva essere l'unica volta... e dopo millenni ancora nessuno è riuscito a farlo...
 
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