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Annael Sidel

AnnaelSidel

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IRE LOISSEA; 8°MILLENNIO
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~~ FATICHE E ADDII ~~
LAITALE era sdraiata a terra sulla terrazza, quel gelido marmo era confortante, mentre faceva roteare la punta di un pugnale sulla sua fronte. La sera cadeva sulle foreste circostanti, dipingendo il cielo di rosso vibrante simile al sangue, la Necromante apprezzò quel dono della natura e alzandosi lentamente vide la sua lunga ombra che sempre nascondeva qualcosa. Da mesi un chiodo fisso gli era entrato in testa, un chiodo con il volto del suo caro ed amato vicino di torre, il nonno: Annael Sidel.
Convinta di conoscerlo ormai a fondo, questo "annuncio matrimoniale"; questa "cerca" di una "incantevole Elfa" gli stava rovinando le sue giornate; guardò di nuovo la sua ombra e si chiese che cosa in realtà nascondeva.
Crack, Crack fece la Cornacchia
[LAITALE] hanno bussato? vado... chi sarà mai?
A volte aveva desiderato; nelle rare volte che avevano bussato alla sua porta, di ritrovarsi dall'altra parte un enorme Lupo dalle zanne d'acciaio e con lui iniziare una furiosa lotta all'ultimo sangue, aprì subito la porta
[LAITALE] non è un Lupo ma è un Leone <inchino> benarrivato o mio Signore
l'espressione dell'elfa era illeggibile, l'elfo provò un certo disagio ma sorrise ed entrò lento, la sua voce echeggiò nella stanza, rimbalzando sulle pareti ed il soffitto
[ANNAEL] grazie del Leone, anche se riferito al mio cielo di nascita... <vanitoso il tono> sempre un piacere vederti adorata nipote <inchino> forse disturbo?
[LAITALE] mai! mai tu rechi a me disturbo! e se non erro caro nonno, il tuo piede destro è già entrato nella mia stanza
i due elfi si abbracciarono; breve e non stretto, baciandosi sulle guance; le sfiorarono.

Laitale sapeva essere anche un'ottima padrona di casa; solo con chi voleva lei, e solo il nonno metteva piede nella sua stanza; rare volte la madre o i gemelli. Far felice il nonno era molto semplice; a parte che Annael non era elfo dai gusti complicati ma amante della semplicità, quindi birra scura e una fetta di torta al formaggio erano sempre pronte e solo per lui, lei gli fece compagnia con un calice di vino bianco e con dei Ribes rossi rossi.

Per la cronaca: quello che si dissero Annael e Laitale di preciso non si sà. Ma da come andarono in seguito i fatti possiamo dire che:
Annael parlò a Laitale dell'annuncio matrimoniale, del suo dialogo con la figlia Hunien e della proposta di lei; serviva tempo per trovare il responsabile e nel frattempo lui doveva andare a vivere nella torre di Laitale. Quindi per non perdere il filo, Annael e Laitale sono al corrente che:
1) l'annuncio matrimoniale è un falso
2) della proposta fatta da Hunien al padre
3) che un gruppo di Elfi appartenente alla Casata dei Sidel, andrà alla ricerca del falsario buontempone o dei falsari.

Quando il Sole iniziò a togliere l'oscurità della notte, Annael ritornò nella sua torre, ed il suo movimento venne in segreto osservato e riportato.

Sembrava che qualche boscaiolo stava abbattendo un albero, ed invece era la testa di Hunien che sbatteva contro il tronco di bel e grande albero di noce; piuttosto seccato dal comportamento dell'elfa
[HUNIEN] PORCA PALLA! ma sei sicuro??

[RAUCO] lo ripeto! ho visto tuo padre salire le scale delle torre di mia madre, è stato là tutta la notte e l'ho visto scendere e ritornare sulla sua torre! te lo ripeto cento volte se vuoi! finchè non tiri giù quell'albero a testate!
al dir dell'elfo l'albero di noce si lasciò andare ad un fruscio poco rassicurante
[HUNIEN] almeno è rimasto da lei tutta la notte
[MARILLA] frena la tua morbosa fantasia madre, questo fatto è già capitato, altre volte Annael è rimasto da Laitale o lei da lui, non significa niente, e come si usa dire, non cantar vittoria
Lo sguardo di Hunien è tipico di colei che non si da mai per vinta, non si degna neppure di salutare il gruppo e senza aggiugere altro sparisce alla loro vista; altro tipico atteggiamento di Hunien.

Qualche tempo dopo. Un paggio consegnò un messaggio ad Annael

«ti devo parlare, vediamoci al giardino stanotte; firmato Laitale»
Nello stesso istante un paggio consegnò un messaggio a Laitale
«ti vorrei vedere, ti aspetto stanotte al giardino; firmato Annael»
Entrambi furono sorpresi, entrambi iniziarono ad andare verso le rispettive terrazze; aprirono le finestre ed uscirono, entrambi si videro con sto messaggio tenuto in una mano. 30 metri li separavano in linea d'aria, da sotto la torre dell'elfo arrivarono puntualmente le grida ed i canti delle elfe in trepidante attesa che il Sovrano si mostrasse sul terrazzo
[ANNAEL] NIENTE CORNACCHIA?
gridò lui, sventolando il messaggio in aria
[LAITALE] NON C'E'!
rispose lei, alzando le spalle
[ANNAEL] VEDIAMOCI
[LAITALE] BENE
poche parole rientrando subito nei loro appartamenti. Nessuno dei due urlò all'altro la domanda più ovvia, se era stata lei o lui a scrivere il messaggio.
 

AnnaelSidel

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Intanto sotto la torre Hunien guardò la scena; Crack, Crack fece la cornacchia da dentro la gabbia
[HUNIEN] zitta Quáco! [Cornacchia] se vuoi rivedere la tua padrona!
[RAUCO] piano alquanto stupido!stanotte scopriranno che non sono loro gli autori del messaggio!
[HUNIEN] forse si o forse no, e comunque la colpa cadrà sul falsario, l'importante e che stiano vicini!
[SANYA] da cosa nasce cosa...
[HUNIEN] e se non nasce la faccio nascere io! far incontrare quei due è una fatica! aspettate, fate silenzio!
osservando la ressa di elfe deluse che lasciavano la torre.

Rimasti soli la prima a parlare è la figlia Marilla

[MARILLA] lo è quando fai qualcosa contro l'Umbar [*] tutto ciò è contorto, speriamo che Annael si accorga presto dell'inganno, perchè io in verità cara madre mi sono già annoiata e lascio il gruppo
[ARAN] ho parlato a lungo con mia sorella e pure io madre lascio il gruppo
[LUTHIEN] Hunien, non è giusto quello che stiamo facendo, l'intenzione è buona, non vi sarà nulla di Male, ma non è corretto, anch'io dico Addio al gruppo
[HUNIEN] bene! non ho bisogno di voi! abbiamo altri codardi? Sanya, Rauco, Calime? voi che fate?
[SANYA/RAUCO] noi restiamo...
[CALIME] ti sono amica... per amicizia non ti lascio sola e seguirò la tua sorte...
Fu così che da Sette, il gruppo degli
ODOG ERYD, scese a Quattro: Hunien, Sanya, Rauco Sidel e Calime Kemmotar

[*] UMBAR: il FATO.
Normale il fatto che MARILLA consideri la cosa "noiosa", se non c'è "divertimento" un elfo raramente mantiene il suo interesse.
Strano, stranissimo il pensiero di Marilla che convice le altre Tre Elfe a lasciare il gruppo.
Il FATO è solitamente una preoccupazione Umana, che cerca sempre una definizione sulla sua «avventura» in quel grande scenario Cosmico in cui si combatte una lotta immensa tra il BENE ed il MALE, e per l'UOMO l'idea di FATO o DESTINO, assume una grande importanza.
Concetto che non tocca gli elfi, ma qui l'Elfa è stranamente preoccupata, condizionata da un suo «credo» personale di una «entità Superiore» che non traccia un cieco DESTINO nella vita ma che la segue con uno sguardo benevolo. Marilla vuol sottolineare il DONO più GRANDE ricevuto da questa «entità Superiore», il DONO della LIBERTA' SPIRITUALE e INDIVIDUALE; dove tra «spinte interiori» e opposte, l'individuo sceglie personalmente cosa fare.
MARILLA convinse Aran e Luthien; anche loro condizionate da un loro «credo» personale.
Non tutti gli Elfi Scuri «credono» in una «entità superiore» e questi sono sicuramente i gemelli: Sanya e Rauco, che restarono al fianco di Hunien; è possibile che i gemelli abbiano ritenuto «corretto» l'intento di Hunien per il BENE della propria madre Laitale e non abbiano tenuto conto del FATO, cosa del resto logica per gli Elfi e per la Casata dei Sidel che segue uno dei tanti motti creati da Annael:

I UMBAR LÁ ÑWALMENYE [il destino non mi appartiene]
Calime invece aveva una motivazione diversa, restò al fianco di Hunien per il forte:
NÚTE NILDA [legame d'amicizia]
un legame nato in epoche remote, NON è POSSIBILE andare a raccontarlo, come tantissime altre cose che riguardano HUNIEN.
CALIME; di sua libera scelta, è disposta a prendersi e di seguire, le conseguenze dell'UMBAR [il fato] di HUNIEN.
Sulle «credenze» di Hunien ci perdiamo... indipendentemente da ciò in quello che lei «crede», la piccola elfa; piccola inteso "bassa", andò avanti per caparbietà, ostinazione, testardaggine; uno degli aspetti caratteriali degli Elfi Scuri, specialmente quando c'è la:

NÓ [concezione]
che si sta facendo la cosa giusta per un:
ALMARE [benessere]
sia singolo; in questo caso: Annael e Laitale; che di tutti: l'intero popolo degli Elfi Scuri di IRE LOISSEA.


[N.d.A.] UMBAR (il FATO).
Il Potere di «Guardare lontano è ovunque» di Annael, è simile allo «specchio di Dama Galadriel»
Lo Specchio della Potente Noldor mostra un DESTINO
«NON BEN» determinato, ma solo uno dei futuri possibili, che si realizzerà solamente a determinate condizioni.
La Dama ha quindi un comportamento molto elfico: è
«Neutrale» e di appoggio «spirituale», non interferisce sul DESTINO, ne degli ELFI e neppure degli UMANI.
Il DESTINO; nucleo centrale del «Signore degli Anelli», vive di una costante tensione personale, sempre sul filo della Libera Scelta del Protagonista, che solo con costante sforzo riesce a giungere al suo FATO e fino all'ultimo a decidere della SORTE, dove il protagonista è in bilico e sceglie cosa fare; esempio: il tenersi l'anello per se, ma il FATO ha la sua carta finale per l'intervento di un'altro Protagonista, che il FATO ha voluto che restasse in vita per la libera scelta di altri protagonisti a chiudere così il cerchio.


Annael al posto dello "specchio" usa la «mente» intrecciando, ponderando, analizzando, i possibili futuri come una ragnatela, e contrariamente alla Dama, usa il suo DONO del MENTIRE, per far «accadere» quella o quelle determinate condizioni.
Annael cerca sempre d'ingannare il DESTINO che vede, perdendo la sua
«neutralità», Annael cerca d'intervenire a costo d'ingannare chiunque, prima che il MALE colpisca. Lo fa per il BENE COMUNE, perchè NON può vedere se il MALE colpirà nei suoi affetti, e questo causò la morte del figlio adottivo MIN SIDEL, inviato per il BENE e in aiuto agli umani, ma nel suo DESTINO Annael non è riuscito a guardare. Annael è spesso "vittima" del suo stesso potere.

 

AnnaelSidel

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~~ CASPITA ~~
Laitale si presentò all'appuntamento con parecchie ore d'anticipo; si va bhè... lei non calcolò precisamente le ore, sapeva che era presto, decisamente in netto anticipo sull'orario stabilito; tenendo presente che sul messaggio non era riportata l'ora precisa ma solo il luogo.
Del resto quel giorno non ne aveva voluto proprio sapere di restarsene chiusa nella torre. La mattinata l'aveva passata in città a far alcune «spese», il pomeriggio si era recata al campo di addestramento uscendone distrutta; il termine «distrutta» fa molto pensare se viene riferito alla stirpe degli Elfi, diciamo che la Necromante fece di tutto per usare le sue forze ed energie e tornò a casa «stanchina». Subito a buttarsi in un bel bagno rilassante con tanto di sali profumati e oli. Prima di vestirsi preparò un boccone di cibo; pane fresco con formaggio fresco spalmabile che aveva preso la mattina; dolcetti al miele, frutta e abbondante vino bianco frizzante con le bollicine che le andarono a stuzzicare il naso. Una particolare attenzione venne riservata nel vestiario e sulla persona e quando si sentì pronta uscì recandosi al giardino.

Prima di proseguire cerchiamo di dare un assetto «temporale» a tutta questa vicenda ed anche dei chiarimenti; purtroppo «noi» elfi non scriviamo nei minimi dettagli e spesso i racconti diventano frammentati.
Voi lettori siete avvantaggiati, sia quelli che leggono lentamente sia quelli che lo fanno in fretta; posando gli occhi sulle righe di questo racconto, pochi minuti o in ore, ritornando indietro per rilegge pagine poche chiare o un bel e profondo pensiero, ma per lo scrittore non è semplice riportare tutto alla perfezione. Dal tempo del «falso» Annuncio Matrimoniale, a questo incontro tra Annael e Laitale, è già passato un anno e mezzo; il racconto non narra accadimenti minori o di poca importanza inerenti la vicenda ma solo i passi principali, ed è già tanto che vi sia una traccia scritta di questa vicenda. Se volete potete ringraziate l'autore; me medesimo, inviandomi un messaggio; anche per scender meglio in qualche dettaglio che vi è sfuggito o giusto per un chiarimento, sappiate che resterò sempre anonimo e non firmerò nessun mio scritto.
Detto ciò.
Erano mesi che Laitale «non viveva», nel senso che «dentro» qualcosa era cambiato. Sebbene era a conoscenza che l'Annuncio era un «falso» la vicenda gli si era piazzata sullo stomaco come se avesse ingerito un sasso. E sul quel sasso si era piazzato un grande Rospo che non ne voleva saper d'andare via, nemanco se sul naso gli si piazzava una grande e gustosa libellula.
Sto «sasso» e sto «rospo» gli avevano rovinato pure le giornate, dalla mattina fino alla notte; Laitale non capiva questo «status» d'ansia, e la cosa gli dava fastidio e «rabbia», si guardava allo specchio e vedeva chiaramente che non era più la stessa, ma non trovava la ragione. Andò pure in preda di una strana agitazione, di un... nervoso... una bestia che la stava mangiando da dentro; un tempo non sarebbe stata una brutta idea, ma adesso non era più così. Altra cosa che la rendeva «rabbiosa» era una strana sensazione di... paura! mai! mai in nessun modo la «paura» era riuscita ad entrare nel suo cuore! mai! Tutto questo MIX di emozioni si placava quando si ritrovava fianco a fianco ad Annael. Il cielo scuro diventava bianco, la paura spariva e l'ansia si perdeva nella nebbia.

Osservava in silenzio il giardino illuminato da qualche lampada tra i fiori, si era comodamente seduta sul prato vicino ad una pianta; sul ramo un Gufo ogni tanto faceva capolino.
Seduta in quel piccolo spazio tutto suo; ovviamente in preda all'ansia, si stava facendo centinaia di domande una in fila all'altra senza darsi il tempo di una risposta. Ebbe anche il dubbio di non sapere che cosa stava facendo, si chiese perchè lei era lì, ed anche qui non riuscì a darsi nessuna spiegazione «logica» e senza una «logica» e le possibili conseguenze, gli Elfi non vanno neppure in bagno:
mi scappa >
di logica> corri a farla o > prima conseguenza > te la fai nelle mutande > o seconda conseguenza > fai l'eroe, sudi e te la tieni
[LAITALE] non è necessaria... per ora
mormorò a denti stretti, rigettando così senza ben capire ogni forma di «logica».
Il fine udito catturò un fruscio e l'olfatto un profumo intenso di gelsomino. Si voltò lenta verso la giusta direzione, si assicurò di essere «pronta» per affrontare la situazione; abbassò la testa mentre il cuore prese un ritmo veloce e senza guardare
[LAITALE] mae govannen nonno
[ANNAEL] mae govannen nipote <porgendole la mano> vieni, non restiamo qui, t'invito ad una passeggiata nel bosco
Appena Laitale prese e strinse la mano del nonno, l'ansia fuggì via e il cielo diventò bianco, come se fosse l'inizio di uno splendido giorno.

Dietro ad una siepe
[HUNIEN] che fanno?! vanno via! hanno percepito la nostra presenza! siete dei cretini! chi di voi ha pensato qualcosa!?
vi avevo detto di svuotare la mente! quei due catturano i pensieri!
[SANYA/RAUCO] noi non abbiamo pensato a niente!... cretini?
[CALIME] ed io neppure... cretino è termine Umano che indica leggerezza...
[HUNIEN] o porcaccia malora! manco io... maaa... allora perchè... <uscendo allo scoperto> forza avanti! seguiamoli!
sentendosi afferrare il braccio
[CALIME] no! non farlo, questo è un segno del Destino
[HUNIEN] pure tu adesso riporti in ballo il Destino!? no, questo è il segno di un elfo dal cervello rintronato! e cretino...
ha un elfa distesa sul prato e lui la porta altrove! era cristallino che lei si aspettava di vederlo seduto al suo fianco! non ci vuole un potere divino per capirlo! me ne sono accorta io da dietro sta siepe! è proprio il classico maschio che non vede oltre il suo naso! e che mai capisce le cose tranne che gli apri la testa e le butti dentro a forza! appunto, un cretino!
[CALIME] smettila! maa... che doveva fare? zomparle addosso e sbranarla! va bhe che è del Leone ma è anche un Signore! e suo nonno!!
[HUNIEN] certo che no! ma questo era un appuntamento! la logica dice che se una donna va ad un appuntamento si aspetta qualcosa! che ne so... una rosa... un presente... magari esce convinta che verrà baciata... ma il maschio puntualmente si presenta a mani vuote! anzi pure con la testa vuota! come sempre! e al posto di baciarla la porta a spasso tutta la giornata! che poi... che sia suo nonno daccordo, ma che mio padre sia un Signore ne dubito!
[CALIME] FINISCILA! tuo padre è un Signore di fatto e di ruolo! e questa sarebbe logica? è la solita tua teoria bislacca! dipende da che tipo di appuntamento! se un maschio da un appuntamento ad un elfa per andare in cerca di miele non è che gli porta un anello di fidanzamento in oro zecchino! o una perla! o una gemma! non è che tutte le elfe che si recano agli appuntamenti sperano di essere baciate! ci andranno per altri motivi! secondo me dovresti... limare... ciò che pensi nei confronti dei maschi... ed anche alcune tue teorie generali, e comunque l'importante è che sono andati via insieme, o no?! sante stelle non sei mai contenta!
[HUNIEN] ma si, ma si! ma si tesora... sono contenta... è che mi sarebbe piaciuto curiosare... che io limi ciò che penso ne confronti dei maschi è opinabile... anzi diciamo subito fuori da ogni discussione! comunque, ma avete visto com'era vestita la Necromante!?

Era da poco passata la TUILE [Primavera] camminare nel fitto bosco era molto piacevole, specialmente per Annael, talmente abituato a «guardare avanti» che già sentiva l'odore della LAIRE [Estate]
Come sempre i due camminavano sottobraccio e si fermarono ai piedi di una radura.
Annael alzò la testa e sorridendo iniziò ad elencare ogni stella presente in cielo; alcune si erano spente da quando le aveva viste da bambino; modo gentile e vanitoso per evidenziare la sua lunga età.

Laitale aveva già sentito questa lezione ma per lei era sempre un'emozione, e adesso lo era ancora di più. Osservava le labbra del nonno muoversi mentre ne uscivano le parole, quella voce bassa, incantatrice e... molto seducente. Sentiva più che mai che c'era qualcosa di «diverso» e la «diversità» scatena il ponderar dell'elfo. Questo «diverso» era per prima cosa un BENE o un MALE? Andava a rompere il «normale equilibrio?» o generava del «CAOS?»
Questa «divestità» che da tempo si trascinava, gli aveva fatto rompere le Serratura del cuore, un fiume di sangue sgorgava dal suo petto, gli argini ancora reggevano tenuti dal «rispetto» dalla «timidezza» e dall'imbarazzo. Lui parlava e lei lo sbirciava ed ogni tanto a lui si avvicinava, sperando che il nonno abbassasse e girasse la testa verso di lei mostrandogli il suo sguardo; che in questo istante era d'oro. Socchiuse gli occhi più volte, percependo l'aria piena di un qualcosa che avrebbe persino potuto assaggiare ma che ancora faticava a decifrare, e li si accese quello che è in ESSERE ad ogni elfo: un barlume di CURIOSITA'.



 

AnnaelSidel

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Laitale pensò che tutto questo fosse AMORE.
AMORE!?... Sollevò le ciglia, le orecchie si mosserro mentre il cervello iniziò ad elaborare questa «notizia» partita dal cuore e la mente rispose al cuore: «ah, ecco di cosa si tratta, questo sarebbe l'amore»
Seguirono una valanga di dubbi e un maremoto di scetticismo, poi ondate di preoccupazione che la presero trascinandola sul fondo del mare; tutto questo fu dettato dalla «mente» ma il «cuore» rispose: «la mente sarà affogata ma io sono ancora in piedi, vediamo che succede...» messaggi veloci tra cuore e mente e quel barbule che andò ad «innescare» la CURIOSITA', ed i lettori ormai hanno perfettamente capito che un elfo in «Status Curioso» è più pericoloso e imprevedibile di un Elfo Armato. Involontariamente appoggio il capo sulla spalla di Annael, strinse il braccio e si avvicinò a lui.

Ora, Hunien potrà aver la testa che ragiona a modo suo, ma non ebbe tutti i torti. Annael non si era accorto di nulla, e voi direte:
«accorgersi di cosa? non c'è niente di DIVERSO da metterlo in allarme, sta portando a spasso la nipote»
verissimo.
Torniamo all'inizio di questa giornata, adesso io vi scrivo che Laitale passò la mattina a far «spese», e tra queste si comprò un nuovo vestito. Adesso vi scrivo che Laitale non era vestita nel classico suo modo, ovvero: niente vestito nero, niente falce ne cornacchia ne ragni, niente maschera da teschio sul viso, volete sapere come vestita?
Dopo il bagno si era recata in camera, osservando il vestito che aveva ordinato al sarto.
Se lo mise guardandosi allo specchio, le calzava perfettamente in ogni minimo dettaglio.
Non era appariscente ma sobrio, un vestito lungo di seta... di colore...
bianco!

Laitale era vestita di bianco! ora forse capirete le parole di Hunien, e Annael questa «diversità» non l'aveva ancora notata, ma neppure il profumo dei sali e degli oli da bagno! ma neppure i lunghi capelli neri sciolti al vento, ma neppure quei due grandi occhioni blu che gli brillavano sul viso! Annael guardava le stelle e si sentì prendere e stringere il braccio, fu allora che abbassò la testa e la girò verso Laitale
[ANNAEL] sto annoiando?
[LAITALE] tutt'altro...
fu allora che finalmente e dopo ore, Annael osservò a lungo la nipote e con un gesto lieve l'allontanò da lui per osservarla meglio
[ANNAEL] caspita...

Ora, quando Annael non sa cosa dire, o è in palese difficoltà, o non si degna di darti una risposta chiara, o non sa cosa fare ed è in impaccio totale, per non darlo a vedere; pensa lui, dice sempre la stesse 2 parole:
può essere
o
caspita
Annael è parecchio ripetitivo, non ha un vocabolario molto farcito di parole; ovvio, solo in alcuni casi, ad esempio nei casi dove gli rompono le scatole, e lui si giostra per; alla svelta eclissarsi. Non fu questo il caso dell'eclissi totale.
Infatti dopo il «caspita» seguì il solito e lungo imbarazzante silenzio, serviva ponderare bene cosa dire la prossima volta che dalla bocca sarebbe uscita una frase; possibilmente logica, per entrambi. Ma ancora prima bisognava «capire» che cosa diamine stava succedendo; per lui, e che diamine sarebbe successo adesso; per lei, che sul «caspita» del nonno era diventata paonazza anche alle ginocchia che tremarono leggermente.
Se passava uno sconosciuto e li vedeva fermi come due stoccafissi, la prima cosa che gli veniva da dire era:

«ma che fanno quesi due imbecilli, là fermi da ore?»
E' possibilissimo che Annael e Laitale siano rimasti li fermi come due piante secolari perenni, per ore ed ore, giorni e giorni, senza parlare ma solo guardandosi e con nessuno dei due che non sapeva cosa dire o fare, la CURIOSITA' degli Elfi se viene innescata è una brutta bestia.
Leggenda narra che in città rividero il Sovrano all'inizio dell'Estate; è possibile che i due elfi siano rimasti fermi 3 mesi senza parlare, ne mangiare, ne dormire; sotto la pioggia, sotto il Sole; sempre fermi nella stessa posizione? Annael risponderebbe:

«può essere...»
E' leggenda, ciò non avvenne, un Sovrano non può sparire, e se lo fa senza dir niente, tutto il popolo sia agita e parte alla ricerca. A coloro che amano le storie romantiche, d'amore e si aspettano di leggere il «lieto fine» per ora siamo fermi sul quel «caspita» che non è il capolinea, neppure una fermata e manco la partenza... lo sapete, avete imparato ad entrar nei panni degli elfi, essi sono lenti... dannatemente lenti...
«se spalmi del burro e ci metti sopra una lumaca, io mi muovo più lento di lei»
parole di Annael Sidel, e non sempre l'amore ha un lieto fine.
Alla prossima, gentil lettore.
 
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AnnaelSidel

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~~ PUO' ESSERE ~~
[ANNAEL] caspita...
disse lui, seguito dal silenzio.
[LAITALE] e adesso?
penso lei, seguito dal vuoto.


Annael stava letteralmente squadrando da capo a piedi la figura di Laitale, la quale; in quello stesso istante, non le sarebbe minimamente importato di che tipo di giudizi o commenti le sarebbero arrivati da parte di Annael.

Il rossore dal viso non passava, anzi aumentava, il sangue si era dato alla pazza gioia, fluiva nelle vene come uno sparviero, più volte aveva dovuto abbassare lo sguardo per non vedersi specchiata dentro gli occhi verdi del nonno. Era rimasta ferma come una statua di cera, e se il sangue non si sarebbe fermato, si sarebbe sciolta dal calore che aveva dentro.
Queste sono le tipiche situazioni strane, dove le emozioni fanno una staffetta e tra di loro una gara; prima avanti una e indietro l'altra, poi a darsi il cambio, e tutto questo in frazioni di secondi, con la mente e il cuore che cercano un Raziocino che ha fatto la valigia ed è già partito andando altrove. Alla fine si arriva in quello "status da non capir più niente", la soluzione di «logica» sarebbe quella di lasciarsi andare proprio a queste emozioni e farsi da loro trasportare, al posto di tenerle con le briglie; fermo restando di "essere se stessi" e di non "fingere".
Il gran «bollore» si trasformò in un «gelo» di stupore; quello che ti fa restare a bocca aperta, talmente aperta da farci entrar le mosche; quando Laitale si accorse che anche il nonno stava arrossendo; si, diciamo in un certo senso sta pure lui cambiando colore.
Può essere che Laitale si stava già sbagliando nel pensarlo e può essere che NON ERA quel genere di rossore che si manifesta sul viso in una determinata situazione di "timido approccio d'amore" e se entrambi lo sono hai voglia ad aspettare che arrivi la carica dell'iniziativa, regna sovrano l'imbarazzo con nessuno dei due che sa cosa fare, tranne che arrossire in continuazione, la totale carenza di saliva, l'incapacità di ricordarti persino il proprio nome; ESSERE LI' ma invece la testa è altrove a farsi un Tot di ragionamenti.
Può essere che quel Rossore in viso era anche dettato dalla Rabbia, esiste il Rosso di Rabbia, è scientificamente provato.
Annael stava li fermo bello bello imbalsamato come un salame appeso a stagionare; da buon salume dondolava, anzi; lo vide anche muoversi, un impercettibile e lento movimento all'indietro di qualche millimetro fatto con i talloni; Laitale se ne accorse perchè cambiarono le pieghe del vestito. Può essere che stava prendendo da Lei le distanze?
[LAITALE] stupida! idiota! e tant'altro! ti sei dimenticata chi hai di fronte?!
pensò rabbiosa tenendo però la testa alta e fiera; ma dentro sempre inquieta.
Lei era in piena crisi emotiva con la «mente» e il «cuore» che stavano adesso litigando a chi spettava prendere il comando:
«è compito mio!» diceva la testa; «ma scansanti! questo può e deve essere solo affar mio!» rispondeva l'organo preposto per l'amore.
Ma... siamo qui a scrivere di Lei, ma nella testa di LUI, che cosa stava succedendo?

Gli occhi di Annael giravano come avvoltoi, la mente stava ancora cercando di analizzare la situazione; o meglio, questa era l'intenzione. Non vi era dubbio che questo «Bianco abbigliamento» era decisamente strano ed arrivò al punto che non sapeva cosa pensare. Annael è di natura calmo e parecchio, forse troppo riflessivo; abituato a pensare per via del suo potere di «guardare lontano». Ma qui c'era poco da pensare, ed inoltre essendo la nipote cara al suo cuore; negli affetti Annael non poteva guardare.
Annael è un «Curioso di primissima categoria» tra lui e la figlia Hunien è una bella gara su chi vince.
Annael ha anche il potere d'incantare con la sua voce, nel senso che gira o modifica una situazione senza che l'altro se ne renda conto, ed inoltre «tesse e fila» da buon amante dei ragni, frasi su frasi prive di significato; da unico «bugiardo» è in grado di fare discorsi privi di senso, ingannevoli... in parole semplici e come direbbero gli Umani: «fa su una frittata, che poi te la rigira in faccia! a suo piacimento!», uno scaltro Pasticcione Pasticcere, che ti Intorta al suon della sua voce farinosa.

Dopo ore, finalmente l'elfo parlò; era ovvio che toccava a lui, e pure io che scrivo e voi che leggete ci stavamo un po stancando di aspettarlo!
Quindi alla buon ora lui disse
[ANNAEL] va bene... ho sempre pensato che le persone che arrivano e vogliono incrociare il mio cammino, hanno uno scopo... qui si tratta di scoprire il tuo cara Laitale
Ecco, questo è il classico Annael... ma che ci azzecca in quella situazione una tale frase!!?? ma lui è così. La disse con un dolce sorriso sulle labbra, con lei a tornar rossa, incerta se rivelare sue vere intenzioni; ma tra l'altro quali erano? Scusate... ma questi sono gli elfi... forse due Umani si sarebbero già Avvinghiati e nascosti tra le frasche a baciarsi travolti dalla loro sincera o falsa passione. Quando agli Umani gli si para di fronte una situazione lampante; «cristallina», sanno afferrare al volo il momento; non tutti.
La specie Umana ha un detto:
«meglio aver amato per un momento, che non aver mai amato veramente»
gli Umani pigliano al «volo»; ovviamente solo alcune situazioni, e ne godono i momenti perchè è questo il «DONO DEI MORTALI» apprezzare la VITA sempre, in ogni singolo momento, perchè nel momento dopo non è detto che ci sarai ancora con i piedi a toccar la terra, può essere che sarà disteso dentro una bara di legno di mogano, per questo gli Umani si toccano e fanno le corna al Destino, ed alcuni si fan beffe della Nera Signora. Un Mortale non deve mai «pianificare» il suo futuro, può sognarlo e fare in modo che si avveri, usando il suo ingegno e la sua forza interiore.
Più «progetti» un qualcosa, più un qualcuno o un qualcosa ti scava la «fossa»,
VIVERE liberi e sereni, senza pensieri, ma a quanto dicono gli Umani non è così «semplice» arrivare a questo traguardo, tra gli Umani: «appena c'è qualcosa di buono e di giusto, arrivano mille persone a rompere i .....! scatoloni, rovinando la bella e giusta intenzione»

Torniamo ai due elfi mentali, lenti, timidi, imbranati etc etc.
Laitale sospirò guardando gli alberi al di là della radura, tornò a fissare il nonno con un lampo misterioso nei suoi grandi occhi blu, e con tono soave
[LAITALE] ho solo voluto cambiare...
lasciando scivolare via la frase con grazia, con un cipiglio velato e nascosto
[ANNAEL] può essere...
[LAITALE] no, è così... è la verità...
catturando quel bagliore negli occhi della nipote.
Ora, Annael avrà pure i suoi difetti e sarà un «lento tardone ad afferrar le cose» ma diciamolo, se le parole o gli atteggiamenti arrivano dalle donne, l'afferrare al «volo»; ciò che veramente ti vuol far "capire" una donna, si complica al quadrato; se dice SI è NO, se dice NO è NO, se dice VEDREMO ti ha già cancellato, ti sorride ma dentro di lei ti può aver UCCISO, se dice andiamo LA ti ritrovi altrove, se dice VIENI è meglio restar fermi, quando ti chiede perchè la AMI è meglio risponderle che sei un PAZZO, se ti guarda e sta ZITTA vai in chiesa ad accedere un cero perchè quando parlerà; e lo FARA'... stanne certo che lo FARA', è sarà LEI a decidere il QUANDO, il DOVE e il COME; solo una potenza DIVINA ti potrà salvare dalla sua FURIA INDEMONIATA. Se parla troppo, MAI; MAI e poi MAI farle notare questa cosa e non far finta di stare ad ascoltarla, la donna se ne accorge e sei il prossimo pollo destinato alla brace, mai mandare il cervello in "vacanza" quando una donna ti parla; fatti crescere i capelli, nascondi le orecchie e metti in tappi in cera.
 
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AnnaelSidel

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[ANNAEL] mentire non ti si addice, specialmente fissandomi negli occhi, penso sia meglio sederci e così mi racconti...
prendendole la "mano" ...AHI...
Al «tocco» del tenero contatto, il sangue di Laitale e lei stessa, presero Fuoco. Argini e dighe vennero frantumate. Laitale ritrasse la mano e partì a raffica
[LAITALE] quello che mi succede!? e va bene! sarò sincera! IO! perchè c'è qualcunAA! che non lo è! e tu sai già di chi parlo! cosa mi succede? è semplice... non lo so neppure io!! che ci faccio dentro in questo abito bianco?? io sono Laitale la Nera, Unica e vera Necromante! cuor di pietra! profumo di palude rancida e di morte! <annusandosi il braccio destro> invece puzzo come un elfa vanitosa! in cerca di chissà cosa... quello che so, è che non sopporto che ti si prenda in giro! da coloro che tu ami di più! quel falso Annuncio Matrimoniale... ma chi può essere l'autore se non colei che ti conosce meglio! HUNIEN! quell'elfa nana maledetta! un fungo è più alto di lei! bassa in tutti i sensi! pettegola e dispettosa oltre ogni buon gusto! solo lei è in grado d'imitare alla perfezione la tua scrittura! solo lei può scrivere pensieri poetici imitando il tuo stile! hai scritto tu d'incontrarci stanotte? immagino di no, perchè io a te non ho scritto niente! la tappetta insana maledetta sa imitare anche la mia di scrittura! ma questo poco importa... mai! mai un elfo scuro si sarebbe permesso di prendere in giro il suo Sovrano! scherzare alle spalle di Annael Sidel! ma quale elfo ti osa toccare?... solo a lei possono venire queste brillanti idee! il problema è che io ci sono caduta come un allocca...
Annael deve aspettare che termini il fischio che ha nelle orecchie per sentire la sua voce che risponde alla nipote
[ANNAEL] può essere... che sia vero quello che hai detto, in questo caso lo scherzo non durerà ancora a lungo, Hunien non è in grando di nascondere la verità per così tanto tempo, e sinceramente; il sospetto che dietro a tutto questo ci fosse lei, l'ho sempre tenuto inmente... Hunien è Hunien, è fatta così, sai bene che non è cattiva... non vi siete simpatiche, è sempre stato così fin da quando mia figlia Luthien ti ha trovata e adottata
[LAITALE] ci sono diverse forme di cattiveria... ma devo ammetterlo, Hunien è forte... nel suo essere piccola... e grande, alla fine ha vinto lei...
[ANNAEL] non dir così, Hunien non conosce a fondo la Morgul come te
[LAITALE] intendo altro genere di vittoria... ma veramente ancora tu non hai capito niente? o come tu solito fingi e menti?
su questa frase Annael si ritrovò addosso gli occhioni blu di Laitale, ed ora l'elfa gli offriva la mano
[LAITALE] sempre valido l'invito a sederci da qualche parte... mio Signore Annael?
Annael diventò rosso all'istante, e questo era il rossore che intendeva Laitale.
Annael sembrava essere volato via, si vedeva che non sapeva cosa fare mentre l'elfa teneva la mano ferma a mezz'aria in attesa di essere presa. Già averlo chiamato Annael e non nonno, lo stava seriamente preoccupando. Aveva voluto «cambiare» ma per cosa e per chi? Brividi, perchè la mente gli rispose:
«per te, non fare il finto tonto Annael... sveglia!» Se prendeva quella mano cosa sarebbe successo? E' atroce avere il potere di «vedere nel futuro» e di non poterlo usare quando entra in campo il cuore
[ANNAEL] ...può essere, può essere Laitale... che sia ancora valido... ho il terrore di farti la prossima domanda, che cosa hai capito TU, che IO non riesco ancora a vedere... ma, può essere che in questo istante io stia dicendo una bugia...
porgendogli il braccio.
Lei sorrise a tal risposta, e sottobraccio a lui s'incamminò felice.
 

AnnaelSidel

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~~ UNA TELA PER HUNIEN ~~
Rieccomi a riprendere questa storia, che sta prendendo una brutta piega; ai lettori romanticoni pregherei di evitar di andar oltre... l'amore uccide, non sempre unisce... spaventati? tranquilli... può essere... che stia scherzando o che stia mentendo.
[nota. se l'autore di questo racconto voleva restare anonimo, con la frase sopra si è fregato.
E' possibile che alcuni passi del racconto siano stati presi in seguito da Laitale, ma colui che scrive sono io... A.S.]


Mesi passarono e tutto sembrava diventato «acqua cheta» di quella che sta ferma e ristagna in attesa di chissà chi o cosa, uno stura lavandino portato dall'
UMBAR [il Destino]
Annael non ci aveva ancora fatto l'occhio alla Laitale vestita di
«Bianco»; scusate ho saltato un passo:
LUI era intanto andando a vivere nelle torre della Necromanete come gli era stato consigliato da Hunien.
Annael stava assaggiando dei dolci al melograno mentre lei si stava rifacendo la tinta in bagno
[ANNAEL] tingere i capelli... non è elfico... le elfe si sono fatte troppo condizionare dalle donne Umane
[LAITALE] Min, guarda che ti sento... <uscendo dal bagno> potrei anche tenermi i capelli verde palude, ma se il Sovrano degli Scuri usa sempre dire che la Vanità NON E' un difetto, il popolo; tutto, abbraccia il suo Credo... non è un condizionamento, trovo che sia una cosa carina poter giocare sul cambio del proprio aspetto; intendo quello estetico, ma che agisce anche all'interno... basta un piccolo cambiamento per potersi sentire diverse, un taglio di capelli, una tinta, un vestito... per poter sfuggire alla noia delle solite cose o alla propria solitudine... vedere nel riflesso un'altra te stessa, può essere anche per fuggire ad una gioia o a un dolore, sei sempre TU allo specchio ma sotto certi aspetti pronta ad affrontare una nuova vita, via il vecchio e avanti il nuovo... basta poco per sentirti diversa... e poi il nero mi piace! non lo vuoi contare il gusto personale?
[ANNAEL] certo, è uno dei miei colori preferiti
[LAITALE] è il colore che i Sidel usano in guerra <fissandolo> ma tu... OPSS!... forse intendevi sempre il colore dei capelli... io so bene che ti piacciono le more
[ANNAEL] non disdegno neppure le fragole...
[LAITALE] intendi le elfe rosse?
[ANNAEL] può essere...
[LAITALE] me l'aspettavo questa risposta, oltre non indago... dunque Min, hai pensato al piano?

E già, adesso pure loro Due hanno un «piano» e per il lettore restar dietro a tutto quando diventa ancora più complicato.
poi dicono che gli elfi sono «saggi»
Annael e Laitale; studiarono a fondo questo piano che consisteva nel: FINGERE
[notare e segnarsi la parola Fingere e le sue derivazioni; Finto, Fingersi, etc etc.]

dovevano "FINGERE" che tra loro Due ci fosse un «qualcosa», e perchè questo? Perchè erano arrivati ad una «logica comune» che era:
"tutto quello che era successo e che stava succedendo, era merito di Hunien"

Qui c'è da dire, anzi da chiedere veramente «scusa» al lettore che segue il racconto o che ancora prima si è buttato dentro con anima e corpo, per entrare nella parte di un elfo o di un elfa Scura; perchè tutto quello che andrà a succedere dopo è un «rimangiarsi» tale parole.
Parole come:
LOGICA, ESSERE, ed altre «tipicamente elfiche» andranno a finire in pentola, e saranno «fritte» dallo spirito «giocoso» tipico degli elfi, che quando «giocano» scordano tutto.
Ma la domanda; già fatta, è:
"siamo certi che tutto questo sia un gioco?"
Torniamo alla parola: FINGERE; gli Elfi pesano le parole come l'Universo intero, se parliamo di «fingere» c'è da dire che:
Annael è in chiaro e netto vantaggio, fingere o «recitare una parte» è nel suo DNA, è un Maestro.
Ha il «dono» di «mentire» a suo piacimento senza farsi scoprire; anzi gli elfi Scuri abbiamo visto che hanno rinunciato a «capire» se sta dicendo il VERO o il FALSO, è troppo complicato, al di là della loro Comprensione, quindi che hanno fatto:

nel DUBBIO gli CREDONO, qualsiasi cosa DICA è VERA
e tanti saluti al complicato ragionamento; è il RE, è il più VECCHIO, ha il potere di vedere nel futuro; si fa come dice lui punto e basta.
Ma stiamo parlando di LUI.
LEI NO. Laitale non ha questa capacità, è un Elfa di prestigio, di buon carisma, appartiene alla Casata dei Sidel; ma NON ha il potere di MENTIRE. Se messa sotto pressione da Hunien, l'elfa tappetta avrebbe scoperto il loro piano.
Gli Elfi usano la «LOGICA» e sono amanti della «perfezione» quindi il piano di «conseguenza» doveva avere:

LOGICO ed ESSERE PERFETTO
Pensate a che livelli possono arrivare gli elfi per portare avanti uno scherzo o un gioco... allucinanti... paranoici... ma tanto loro mica se ne accorgono e manco gli frega di quello che possono pensare gli Umani. Ditemi voi se un gioco può aver una LOGICA e deve essere assolutamente PERFETTO.
Così Annael e Laitale si erano rinchiusi nella torre di LEI, per due logici motivi; io il termine «logica» lo elimino da questo racconto, che è meglio.
Dicevo, per 2 motivi:
- far credere e dar personale soddisfazione all'elfa turacciolo; alias la nanetta Hunien, che era riuscita nel suo scopo.
- per far delle... Prove...

...avete letto bene non vi siete rintriculliti pure voi a star dietro a tutto questo, i Due stavano «provando» a «fingere» una «intesa» profonda tra di loro, tutto questo per puro «divertimento» e «gioco» alle spalle di Hunien.
Qui siamo al «raschio dell'assurdo» ma questi sono gli Elfi; giocano e si divertono.
Ma la domanda permane densa nell'aria:
«siamo certi che tutto questo sia un gioco?»
Hunien stava giocando?
Laitale stava giocando? Annael stava giocando? le prime Due NON POSSONO FINGERE, il terzo si.
 

AnnaelSidel

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Quindi ANNAEL si badava bene nel dire a LAITALE: «tutto questo è un GIOCO» terrorizzato dalla SINCERA e possibile risposta di LAITALE: «ma io non sto giocando»
LAITALE poteva invece chiedere ad ANNAEL: «ma è un gioco?» perchè tanto in risposta gli sarebbe arrivato il classico: «può essere» e nel DUBBIO se era VERO o FALSO gli avrebbe creduto. Quindi sono tutti convinti; non chiedetemi il perchè, che stanno GIOCANDO.

Come a teatro, Annael e Laitale stavano facendo le «prove» e in che cosa consistevano queste prove? niente di eccezzionale perchè gli elfi raramente; MAI, manifestano il loro amore in presenza di altri, sono molto riservati; ricordo che tra marito e moglie può accedere che i due NON SANNO quali siano i loro VERI NOMI, che hanno ricevuto alla nascita dai loro genitori.
I Due stavano provando a «fingere» quel «sufficente intendere» che tra loro due vi era un "qualcosa di più"; in questo momento Annael stava per prendere e stringere la mano di Laitale
[ANNAEL] tutto ciò è ridicolo... sento di Essere ridicolo
[LAITALE] ovvio, se c'è di mezzo Hunien si finisce sempre nel ridicolo... ehm... afferra la mia mano...
[ANNAEL] non potrò vedere nel fututo ma sento serii, serissimi problemi in arrivo, me li sento già in queste vecchie ossa, un po come quando cambia il tempo...
[LAITALE] il cambio del tempo lo percepisci a naso! non sono vecchie quelle ossa! trasportano un saggio! ...saggio... piglia la mia mano! pigliala! stringila! su forza e coraggio!
[ANNAEL] grazie... bel complimento... come prego?
diventando rosso come gli acini del melograno.

I Due elfi continuarono con le «prove», provarono le varie posture ed espressioni da tenere in pubblico; provarono le frasi da dare in «risposta» arrivando ad analizzare, ponderare, ipotizzando ogni genere di «curiosa domanda» Laitale doveva avere un «bagaglio» di «risposte pronte» già «pre-confezionate» per far reggere la «finzione»
[ANNAEL] io me la cavo con il mio può essere... e sono in grado di mentire, se per caso Hunien o altri mi chiedono se ti amo, rispondendo SI... ma dirò il falso, ma Hunien nel DUBBIO sarà convinta che avrò detto il VERO
[LAITALE] e se lo chiede a me non ci saranno problemi sulla risposta...
[ANNAEL] in che senso?...
entrambi rossi in viso
[LAITALE] ehm... nel senso che sapendo che sto recitando la parte di una Finta Innamorata, la mia mente sarà in grado di mentire, è per questo che stiamo provando... devo entrare nella parte...e comunque la cosa si potrà sempre mascherare, essendo TU mio nonno io per te provo un affetto... e mi sarà semplice e sarà VERO dire che per te provo dell'affetto...
i due si guardarono ripensando a quanto si erano appena detti, entrambi in viso parvero "poco" convinti della cosa.
Lui era perso nel profondo blu dei suoi occhi
[LAITALE] Min?... ci sei?
[ANNAEL] si... eccolo... stavo pensando... le parole possono essere scoperte, dove c'è Hunien c'è anche tua madre Luthien... e tua madre entra nella mente; anche se è vietato usare la magia contro i propri simili o il Sovrano, o un parente... serve un azione, che vale più di mille parole
[LAITALE] ummm... quando pensi sei più pericoloso di me e di tua figlia messe insieme, per azione cosa intendi? un abbraccio? gia lo facciamo... U!! ooh!! <paonazza> ...Min... non dirmi che stavi pensando ad un bacio!
paonazzo e di variopinti colori pure Lui, seguì una lunghissima pausa di riflessione, che durò un Tot di tempo.

 

AnnaelSidel

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~~ LA DAMA BIANCA E IL SOVRANO DEGLI ELFI SCURI ~~

Mesi passarono e tutto sembrava diventato «acqua cheta» di quella che sta ferma e ristagna in attesa di chissà chi o cosa, uno stura lavandino portato dall'UMBAR [il Destino] E il DESTINO arrivò, nei panni del primo giorno d'Estate e di un Generale Umano.

Primo giorno d'Estate, giorno di festa in tutta la città di IRE LOISSEA. Tradizione vuole che gli Elfi festeggino tal giorno. Per l'occasione sono stati invitati anche i Nani e gli amici Umani. Gli Elfi Scuri hanno organizzato qualche torneo.
Il torneo di tiro con l'arco venne vinto da un elfo; ovvio, che centrò il bersaglio a 150 metri ed era pure bendato.
Il torneo di tiro alla Fune fu vinto dagli Umani; finale tiratissima e ricca d'emozioni contro i Nani; Nani che presero la rivincita aggiudicandosi il torneo di Rutto Libero e anche il torneo del Rutto Modulato Sonoro.
Il torneo di salto venne vinto dagli Elfi; partecipò pure un Nano che ottene un buon risultato; prese una bella rincorsa, trotterellò e zompò atterando sull'erba per una distanza di ben 80 centimetri stabilendo il nuovo record della sua razza.

[nota. il nanolo saltò senza togliersi la cotta di maglia, le asce ed altre ferraglie; ovviamente era «leggermente» appesantito e mezz'ora prima si era sbranato un cinghiale]
Gli Umani vinsero il torneo del Lancio del Macigno; per sbaglio venne tirato un nano che si era assopito coprendosi con un magico mantello elfico per essere lasciato in pace, venne scambiato per un grande sasso e tirato. Chiarito l'equivoco la cosa finì sul ridere, ma il nano volle essere certo che il suo nome non doveva essere pubblicato; ed io l'ho accontentato.
Venne ideato e creato lì al momento, dagli Umani e dai Nani, un torneo di «puzzette»; arte decisamente poco elfica quella di produrre suoni con Trombe d'Aria della Pancia; ed infatti non parteciparono. Uomini e Nani finirono ex equo.
Ci fu un vincitore morale:
la PACE, che aveva portato le sue ancelle: SERENITA' e BUON UMORE.

Seguirono canti e danze pomeridiane e alla sera tutti sotto i tendoni per il banchetto serale.
Il profumo di cibo e di bevande si sentiva a chilometri; gli Elfi Scuri assunsero dei cuochi Umani e Nani per servire le portate di carne, finita la carne sia Uomini che Nani si gettarono sui piatti elfici; finsero di apprezzare anche se qualcuno fu visto sputare. Per cambiare il sapore in bocca passarono ai calici di vino elfico e convinti di essere forti bevitori finirono invece sdraiati a terra sognando luoghi incantevoli, abbracciati a splendide donne; i Nani ressero un po di più ma alcuni andarono in giro a contare i palloncini colorati in aria e vennero ritrovati alcuni giorni dopo.
Restava solo l'ultima cosa, il gran ballo finale.
Gli Elfi ci tengono e non vogliono sfigurare specialmente con gli Umani e con i Nani.
Per «gran ballo finale» è inteso quello riservato alle autorità ed altri amici fidati; il Gran Galà.
Per iniziare il ballo serviva il consenso del Sovrano della città, anzi serviva la sua «presenza"
[HUNIEN] non c'è! porca palla! è tutto il giorno che non si vede! abbiamo ospiti di riguardo e lui manca! è da ore che un generale Umano mi sta tirando una testa rettangolare per via di movimenti sospetti di Orchi! e lui si fa desiderare!!

L'attesa durò poco.
Squillo di corni e comparve nell'ordine d'entrata: lo Stendardo personale di Annael Sidel, lo Stendardo Reale, lo stendardo degli Elfi Scuri. Stendardi portati dal Noss Dagor di Annael, che sfila solenne nel salone trovando una giusta posizione. Quello che non comparve dopo fu il Sovrano. Gli elfi si guardarono e sulle loro facce c'era scritto: BHO... Non capivano il cambio del solito rituale, sapendo la pignoleria maniacale di Annael per queste cose. Altro squillo di corni e comparve: lo stendardo personale di Laitale Sidel, portato dal Noss Dagor della Necromante, anche questi elfi trovarono; a fatica, una giusta posizione.
Il salone era gremito, per vedere meglio quello che accadeva, alcune elfe furono prese in spalla dai loro mariti, fidanzati o spasimanti, i più sfortunati furono i nani; essendo assai permalosi, gli elfi gli fecero passare davanti a tutti, e questi si piazzarono con le gambe divaricate e formare un vero e proprio «muro di nani»
Altro squillo di corni.
A questo punto comparvero agli occhi degli elfi e dei loro ospiti: il Sovrano di Ire Loissea ed al suo fianco una Dama Bianca.
Lui veste in completo color Argento; ricamato in nero porta al petto il suo stemma personale, una mano che regge una Stella. Non rinuncia allo Stemma e ai colori della sua Casata: Giallo, Rosso e Blu; un fine ricamo con la lettera elfica Silme Nuquerna [la lettera «ESSE» per gli Umani] ricamata sulla spalla destra, e il motto della sua Casata.
Intorno al collo una collana di gemme di vario colore con lo stemma degli Elfi Scuri in oro e argento al centro, sul capo una corona in oro con inciso una piccola scritta in lingua corrente e non in elfico:
«Colui che regna sugli Elfi Scuri»
un lungo bastone di antico legno con in cima una piccola sfera bianca; si nota il disegno di un piccolo ragno inciso in centro, ed una scritta in elfico:
UNGOL PALAN DIR [il ragno dallo sguardo lontano e ampio]
Gli elfi Scuri alla vista del loro Sovrano porgono inchino, alcuni hanno gli occhi lucidi per l'emozione e commentano a bassa voce:
«Annael è sempre Annael...»
Ma a parte questo, gli elfi non possono fare a meno di notare la «novità»
Al fianco e sottobraccio al Sovrano, c'è un elfa dai lunghi capelli neri, in completo abito bianco con ricami in argento e oro, ricamato in nero al petto il suo stemma personale. Intorno al collo una semplice collana in Argento, sul capo un piccolo diadema in Argento con in centro una grossa perla nera. A parte che da sotto i vestiti spuntano i piedi; sia Lui che Lei sono scalzi, su chi sia LUI non si sono dubbi e non ci piove: è Annael.
Ma veramente quella Dama Bianca; come mostra il suo vessillo è la Necromante Laitale?? Meraviglia e stupore si leggono sugli occhi degli elfi ed inizia il brusio di sottofondo formato da milioni di domande
[HUNIEN] OHHH! PORCA PALLA!!! MA QUELLA E' LAITALE!
frase detta nel silenzio totale, sentita da tutti. La «stranezza» viaggia alla velocità della luce; in questi casi gli elfi NON SONO, affatto lenti.
Alcuni elfi corrono fuori, altri alle finestre o si recano sui balconi, per informare la città «tutta» che al Gran Galà ci stà Laitale in abito bianco. Disastro! gli elfi fuori cercano d'entrare a forza per vedersi tale scena; attimi di panico, per fortuna il cordone di protezione al Sovrano resse l'urto e sedò la folla, che non tornò a casa, ma si accampò come un esercito, assediando il palazzo.
Ovviamente gli Umani e Nani non capirono che cosa stava succedendo, e conoscendo gli Elfi sapevano che era inutile far loro delle domande; un nano in prima fila commentò a bassa voce verso i suoi pari razza:

«questi son pazzi... cose elfiche che a noi non ci riguardano... farei notare invece, cari amici; l'elfa in bianco... direi gran pezzo di figliola!»
 
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AnnaelSidel

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Annael lanciò uno sguardo d'intesa al gran ciambellano
[BACHAM] cari fratelli, care sorelle, gentilissimi Elfi di terre lontane, illustri ospiti Umani e Nani; benarrivati ad Ire Loissea! il Nostro Sovrano Annael Sidel vi porge i suoi omaggi, si dia inizio al Gran Galà! al banchetto e alle danze, sorridete e divertitevi! buon divertimento a tutti! le Stelle siano con Noi!

Mentre stava succendo tutto sto pandemonio, nel vedere la figlia vestita di bianco; di fianco al padre; sua madre Luthien si era messa a piangere, una fontana. Reggendosi a fatica in piedi si fece largo tra la folla per raggiungerla ed abbracciarla, con Hunien che dietro la spingeva
[HUNIEN] vai avanti tu che sei alta! largo, largo! alle principesse!!
le due elfe andarono a sbattere contro il «muro di nani» che nel sentir che ancora si mangiava si stavano già grattando la pancia.
Per farsi largo tra i nanetti, Hunien assestò qualche pugno in testa e fu salvata dalla gentilezza dei Nani

«che modi! fate passare quest'elfa! da quanto è alta la si scambia per una Nana!»
Hunien grugnì ma il suo sguardo era ormai puntato sulla figura del padre e sull'elfa al suo fianco.

Annael era stato subito circondato dalle autorità giunte da terre lontane per salutarlo e per parlare con lui d'affari di stato. In primis il Generale Umano; quello che aveva tampinato Hunien sulla vicenda degli orchi, ed era il più preoccupato
[GENERALE] Sire, non lontano dal vostro confine si aggirano truppe di orchi! abbiamo mosso l'esercito in varie zone per dar loro la caccia, servirebbe un aiuto perchè l'area è troppo vasta; tornar dal mio Signore e dir Lui che abbiamo l'appoggio degli Elfi Scuri di Ire Loissea, sarebbe per Lui e per tutto il nostro popolo un sollievo
[ANNAEL] caro amico, darò ordine di muovere 5 Noss Dagor in vostro aiuto, i Comandanti saranno al vostro servizio finchè non verranno scovati e sterminati gli orchi, se serve altro, dite pure, mio primo pensiero è di portar aiuto agli amici Umani e condividere con loro onore e gloria, pene e dolori che sempre entrano nei cuori
[GENERALE] il mio Signore già ti ringrazia! ed io con lui! vedrò anche il tuo vessillo? è da tempo che non lo vedo sventolare in battaglia, come sdebitarmi del tuo aiuto caro amico?
[ANNAEL] Mel Mellon, gli Scuri non sono Mercenari, la tua amicizia è un mio debito

Arrivano così anche Luthien e Hunien, tutte scompigliate
[LUTHIEN] bambina mia! <ancora in lacrime, con il cuore pieno di gioia e d'emozione> stai... stai benissimo...! sei una Stella! quanto sei bella!! una Regina! posso abbracciarti?
[LAITALE] cara madre... le tue lacrime mi toccano il cuore... non piangere per me, io sono felice... certo... e che sia forte... dove sono i miei gemelli?
[LUTHIEN] piango di gioia... sono bloccati dalla folla... tutti vogliono vederti e parlarti... la tua voce... la tua VERA VOCE! è un incanto per le mie orecchie...
[HUNIEN] non per le mie... che sta succedendo qui che io non so!!!
madre e figlia si abbracciano.

Il Generale Umano si fece leggermente in disparte, conosce alla perfezione le usanze degli Elfi, non può rivolgere la parola all'elfa se prima non gli viene presentata, diede così una leggera gomitata sul fianco di Annael e a bassa voce
[GENERALE] amico mio, non scordar le cortesie...
Annael a stento cercava di non ridere nel veder la faccia di Hunien
[ANNAEL] ehh?... ohh scusate! avete ragione! Generale lasciate che vi presenti Laitale Sidel, può essere che l'avete conosciuta sotto un'altra veste
[GENERALE] incantato Mia Signora <inchino> no, mai di persona, ma tanto ne ho sentito parlare delle sue imprese, fu lei a sgominare una banda di Fattucchiere e Sacerdoti Filibustieri tanti anni fa; ero un giovane soldato al tempo...
ma ho sentito Regina!... Annael non sapevo che avevi ripreso moglie! bene! in questa città si nascondono molti tesori! come in tutte le città degli elfi...
[HUNIEN] regina!? non è la Regina! ma qualcuno mi vuole dar retta!? padre mi spieghi che succede?
[LUTHIEN] è una delle tante sue nipoti... è mia figlia Generale...
[ANNAEL] nipote, si... può essere che lo sia ancora per poco... che vuoi sapere figlia mia?
le parole di Annael:
"può essere che lo sia ancora per poco"; fecero restare a bocca aperta Luthien ma specialmente Hunien.
La voce del Sovrano venne catturata subito dagli altri elfi, che in questi casi tengono le orecchie dritte e le muovono in ogni direzione per non farsi scappare neppure un sussurro; tengono l'acuta vista sulle labbra pur di carpire le parole.
La musica si fermò, gli elfi smisero di fare qualsiasi cosa, alcuni andarono già verso le finestre, pronti per urlar fuori qualche notizia.


Di colpo ci fu un silenzio totale.
[GENERALE] ohh! abbiamo un matrimonio in vista! due liete notizie porterò di ritorno al mio signore! aiuto contro gli orchi e un matrimonio! i matrimoni elfici sono rarissimi! finalmente potrò vederne uno! posso riferirlo al mio Singore? sarà dura trovare un regalo di nozze degno di Annael e di... <riverenza> la Dama Bianca Laitale!


THUD! primo suono di tonfo sordo; Luthien perde i sensi per la forte emozione.

THUD! secondo suono di tonfo sordo; Hunien perde i sensi perchè; nel «dubbio» crede alle parole di suo padre.
 
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AnnaelSidel

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~~ SOLA ~~
"il filo della tela è condizionato da ciò che vedo...
siccome ciò che vedo a volte è oscuro e devo sforzarmi a pensare...
io non posso dare una spiegazione... quindi non conosco le risposte...
un ragno si destreggia sulla sua tela... io mi destreggio con la mia vista..."
Annael Sidel.

Raramente queste parole vengono messe in dubbio dagli Elfi Scuri di IRE LOISSEA.


Hunien tamburellava nervosa con le dita sul tavolo. Il gruppo originale degli
ODOG ERYD si era riformato per l'occasione; quale?... mistero; tutto girava nella testa e intorno a Hunien.
[MARILLA] ancora non sei contenta?

[HUNIEN] no, per niente... sono stata stupida e Credere subito alle parole del ragnetto! sono svenuta come una sciocca! io lo so che LUI MENTE! quando fa così MENTE!
io parto sempre nel pensare che lui mente sempre! lui parla sapendo che in quel momento saranno tutti impegnati a cercare di scoprire se sta dicendo il VERO o il FALSO, ma è proprio lì che si cela l'inganno! se ti entra nella mente il DUBBIO vai dritta sulla sua tela! la TELA è la sua reputazione, una reputazione che si è creato fin da bambino!

[ARAN] stai sospettando che lui sa? se è così siamo già finiti sulla TELA!

[RAUCO] eccola là... lo sapevo... siamo fregati! ci scopre a tutti quanti!

[SANYA] mi son persa... <guardando Hunien> se ho capito bene, Annael ha sempre tenuto il sospetto su di TE! allora è vero, sono anni che già ci sta manovrando!

[LUTHIEN] non andiamo oltre... per me chi manovra questo o quello non m'interessa! che sia stato lui o noi a far cambiare Laitale non m'interessa! come madre ho visto una splendida figlia, già lo era prima, ma adesso non ci sono paragoni!

[CALIME] Luthien ha ragione, Laitale ha mostrato a tutti la sua bellezza, non ha il sangue dei Sidel... i suoi genitori ed i suoi Avi forse erano elfi...

[HUNIEN] FERMA LA' CALIME KEMMOTAR! ZITTA UN PO'! stai dicendo che le donne dei Sidel sono tutte racchione!? ma che bella amica che sei! ed anche tu cara sorella, vuoi dire che tua figlia è più bella di me!!?? o di te!!?? o delle mie figlie!! e no!! poi questa è solo una illusione, prima o poi tornerà ad essere la Nera Cornacchia! ve lo garantisco, perchè è il suo ESSERE! lei non è così, questa è una facciata! a dimostrazione che anche Laitale viene manovrata da mio padre!

[MARILLA] anche??... e gli altri chi sono? noi? tutti gli elfi?? quindi se rifletto sul tuo profondo ragionamento... tutto questo non lo stai decidendo tu, noi, o il fato... fa tutto parte di una manovra di tuo padre, che a quanto pare riesce anche a vedere negli affetti! quando dice che non lo può fare allora mentiva! ergo, è vero che siamo finiti sulla tela dell'inganno senza vederla! io sono una Guerriera non ho molti poteri con la mente ma riesco ancora a ragionare con la mia testa! Annael non sta manovrando nessuno! non c'è nessuna tela! sta facendo quello che qualsiasi Elfo o Elfa farebbe, è curioso di scoprire chi si sta divertendo alle sue spalle! e credo che consideri questa cosa un gioco... e siamo fortunati! ...invece non credo che Laitale stia prendendo tutto questo come un gioco... e la cosa mi fa male... tuo padre non la manovra, Laitale ha avuto un momento di debolezza; come a tutti può capitare, quando ha visto il falso Annuncio Matrimoniale, e chissà chi ha avuto la brillante idea... lei e noi siamo finiti dentro le tue assurdità! e speriamo che non ci caschi pure tuo padre! volevi metterli fianco a fianco, ci sei riuscita! basta! hai offeso e continui ad offendere e sfidare tuo padre, una lotta tra Leoni, basta!! sante stelle, non è che Annael MENTE di natura! se fosse così non avrebbe più in testa quella corona! ma andiamo, lo sappiamo tutti quanti che quando parla dice sempre il VERO! lo sanno tutti che ci GIOCA su questa cosa! lo stai facendo passare per un bugiardo matricolato! lui INGANNA il MALE! inganna chi gli rompe le scatole! e tu cara madre sei una bella rompi palle! ehh scusate ma ci voleva! anch'io so usare i termini degli Umani! ...e bada a te... io sono amica di Laitale e se alla fine di questa storia ne uscirà male... io vengo a cercare te! perchè tu sarai capace di far ricadere le colpe su tuo padre! bada a te madre... a scherzare con il fuoco ci si brucia... e tu già puzzi di bruciato...

[LUTHIEN] ehm... concordo... direi che il nostro gruppo non ha più motivo di Essere...
tutti a favore? alzate le mani... sorellina alza la tua mano, te lo chiedo per favore...

[HUNIEN] voglio vedere fino a che punto riesce a mentire! voglio scoprire come è riuscito a far mentire pure Laitale! a costo di andare avanti da sola!

[MARILLA] come credi, così sia! eterna cocciuta! ricordati le mie parole... io non darò la colpa a mio nonno, verrò a cercare te! namarie cara madre


Rimasta sola, Hunien Sidel inizia a pensare; e quando pensa è meglio non sapere a cosa pensa
[HUNIEN] codardi... elfi rammolliti! la vergogna degli Elfi Scuri! va bene caro padre, vuoi giocare? io so che tu sai! vediamo fin dovi ti spingi con il tuo giochetto! perchè sono stra e arci convinta che da buon maschio ancora non avrai capito niente! tu giochi con la Nera Necromante e ancora non avrai visto che lei ti ama veramente! siccome non l'hai ancora capito, vediamo fino a che punto farai del MALE alla tua cara prediletta nipotina! che io <ridendo tra se e se> ti ho buttato tra le tue braccia! è vero... ha ragione mia figlia Marilla, ho scatenato io tutto questo, forse ne avrò la colpa... ma non sono io che in questo momento sta dando una Speranza alla Necromante! ricorrerò ad una antica forma di magia pur di gustarmi la scena! sto arrivando padre! preparati a giocare!
 
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~~ LA MAGIA DELL'OMBRA ~~
Ci sono diverse interpretazioni su questa forma di Magia, alcuni sostengono che sia più forte della Necromanzia per altri no. Per gli Elfi è quell'arte che consente di sfruttare al meglio ogni Ombra: «scomparendo al suo interno, diventando l'Ombra stessa»
non si diventa; come qualcuno ha sempre pensato: Invisibili; l'abilità è quella di diventare: «l'Ombra della tua stessa Ombra»
Oltre alla MAGIA e all'INCATESIMO, si deve essere vestiti preferibilmente di NERO; il colore NERO è il colore di guerra della Casata dei Sidel e di conseguenza di tutti gli Elfi Scuri, detti anche OMBROSI.
Per gli Umani è l'arte di: UCCIDERE o di SPIARE, senza essere visti.

Ricordiamo che il termine «Magia» viene interpretato come un «qualcosa che NON si riesce a spiegare», si trattava di una «tecnica» molto complicata che richiedeva anni e anni di addestramento e di studio, il migliori ASSASSINI umani avevano iniziato fin da piccoli; 12 o 13 anni, ad avvicinarsi a questa «magia», il culmine si otteneva a 23 anni, a 30 massimo 35 anni l'Assassino andava in congedo e se era stato bravo, con un ricco conto in banca.

Quando gli UMANI vennero a conoscenza della stirpe degli ELFI, si accorsero che era estremamente difficile se non addirittura impossibile Ucciderli; inteso nel CORPO a CORPO, 1 contro 1.
Varie scuole di magia vennero aperte, nei monasteri veniva insegnato come riuscire ad uccidere:
«le creature che si muovono nelle Ombre»
In uno di questi monasteri venne alla «luce» la MAGIA D'OMBRA, ovvero:
"la Capacità per un Umano di riuscire ad Uccidere un Elfo in un Corpo a Corpo"

E' un arte completamente diversa dalla Guerra, in battaglia gli Elfi possono morire.
La MAGIA DELL'OMBRA venne anche studiata con lo scopo di «spiare» per poter «scovare» gli Elfi, che si «camuffavano» da, e tra gli Umani.
Elfi che di nascosto davano il loro appoggio agli Umani che combattevano al grido di LIBERTA', contro qualsiasi oppressore ma specialmente contro le forze dell'Impero.
Nell'Uno Contro Uno, un umano non ha nessuna speranza di uscire vivo contro un elfo; essendo Umano è possibile che l'elfo lo lasci in vita per «pietà»; questo dipende da molti fattori. Un Elfo non avrebbe mai PIETA' del suo mortale nemico: l'Orco; ma contro un Orco un elfo non ne esce sempre vincitore.

In uno di questi tanti Monasteri, un giovane monaco fece passi da gigante con lo studio della Magia Dell'Ombra; non si sa se venne in contatto con gli Elfi o con altre stirpi considerate Magiche, di lui si sa che era giovane; un ragazzo di 18 anni ed aveva alcune conoscenze di Magia Nera, il suo nome era:
TADASHI
TADASHI è il classico ragazzo sbruffone convinto di saper tutto ed invece non sa niente, di certo l'umiltà non regnava in nessuna parte della sua carne e del suo spirito. Un tal elemento fu mal visto dagli altri Monaci che cercarono di fargli capire che fare il Monaco non era nel suo stile.
TADASHI abbandonò il Monastero ed anche la propria religione, presentandosi come tanti altri giovani in cerca di fortuna, di denaro e del classico tozzo di pane da mettere tra i denti; all'allora Imperatore. Fortuna volle che l'Imperatore si convinse e diede il consenso; ed il denaro delle Casse Imperiali, per far aprire a TADASHI la prima scuola di Magia dell'Ombra.
TADASHI cambiò il proprio nome è si fece chiamare:
ABO, L'APOSTATA.

Più che una scuola si trattava di una Confraternita di Dervisci, la cosa diede fastidio agli uomini di Potere e la polemica entrò anche nel Palazzo Imperiale. Chiamato a corte, ABO fu costretto a rivedere tutti i suoi piani, ed ancora la fortuna fu dalla sua parte, convinse l'Imperatore a dargli altri fondi e fondò la:
SETTA NERA; il cui scopo era di vigilare sulla figura dell'Imperatore e solo a LUI sottoposti, lontani da tutti gli intrighi e raggiri di potere. SERVI FEDELI del DIVINO IMPERATORE, diventarono non solo le sue guardie private ma anche una sorta di Servizio Segreto Militare e Civile che agiva al di fuori di ogni interesse di palazzo.
Furono i primi
ASSASSINI al soldo dell'Imperatore, con l'andar del tempo gli ASSASSINI offriranno le loro prestazioni anche ad altri; ricchi, privati cittadini.
Quando ABO compie 35 anni, la sua
SETTA NERA ha un enorme potere, ed è considerata più forte di una Legione, ma la SETTA NERA; e per fortuna, aveva il numero chiuso a 500 unità.
ABO si congeda pieno di soldi e lascia un vasto catalogo di Magie ed Incantesimi; uniche nel loro genere e tali da poter UCCIDERE UN ELFO nel corpo a corpo.
Gli elfi Scuri chiameranno questi UMANI:

CURULUM
Parola che deriva da:
CURU [abilità] + LUM [ombra]
Per identificare quegli Umani che avevano «l'abilità dell'Ombra» ed era sottointeso: di uccidere un Elfo; quindi Umani da cui stare lontani.
Come riconoscevano gli Elfi questi CURULUM Umani? Percepivano la loro Aurea Magica.

Gli Elfi conoscevano già questa Arte di muoversi in silenzio tra le Ombre; moltissimi elfi potevano vantarsi di avere la CURULUM; l'abilità di muoversi nell'Ombra.
Non volendo aver nulla da spartire con i CURULUM UMANI; anche per via dell'uso diverso che ne facevano gli Elfi, la parola CURULUM venne modificata in:

CURUDÎR [uomo di abilità / uomo abile] > sottointeso: a uccidere un Elfo.
Il termine era troppo generico e creò confusione nella lingua degli Elfi e nei loro rapporti amichevoli con gli Umani.
«Qualsiasi» Umano poteva essere ABILE; Abile in altre arti, ed anche se la parola CURUDÎR doveva essere «interpretata» come:
uomo abile ad uccidere un elfo
non era corretto nei confronti degli Umani Abili a creare o fare altre cose. Arrivarono anche gli:
STREGONI
La STREGONERIA UMANA iniziale, prese anche lei la normale strada dell'EVOLUZIONE.
Considerata prima come MAGIA NERA, andò ad assumere un significato diverso a seconda del contesto. Lo STREGONE interveniva anche per dare il BENESSERE [BENE] oppure il contrario [MALE] a rendere propizie le forze naturali [BENE] oppure ostili [MALE]
Gli elfi coniarono così la parola:

CURUNÍR [stregone]
un UOMO che interveniva per il BENE o per il MALE, ma non era un ASSASSINO.
A quel punto coniarono una parola completamente diversa per non generare altre interpretazioni, la presero dalla radice:

DAG [verbo UCCIDERE]
da cui derivavano altre parole: DAG.OR [battaglia] DA.GRA [combattere]
coniarono la parola:
DAGNIR [Assassino] DEGNIR [Assassini]
indubbiamente per ogni singolo Elfo era una «sventura» trovarsi un Assassino di fronte a lui, la parola DAGNIR significa anche: sventura, rovina.
Succesivamente per evoluzione del linguaggio, venne anche coniata la parola:

DAGDÎR [uomo che uccide] sottointeso: un elfo.
Nel 5° MILLENNIO gli elfi abbandonarono l'arte dell'Ombra; solo pochi continuarono ad usarla per via dello sforzo e dell'energia che essa impiegava; tornarono così a chiamare gli assassini umani:

CURULUM

ABO morì lasciando la SETTA NERA nelle mani dell'Imperatore, che ne cambiò il nome in:

ASSASSINI NERI

MAGIE E INCATESIMI DELL'OMBRA
- conosciute ed usate sia dagli Elfi che dagli Umani -

Spostamento dell'Ombra. [incantesimo]
Fuga nell'Ombra. [incantesimo]

- conosciute ed usate solo dagli Elfi -
Fiore Mortale. [incantesimo punitivo]
Forma d'Ombra. [magia illusoria]
Peso della Morte. [magia dominate]
Cuore d'Ombra. [magia incanalante]
Coltre Ombrosa. [magia protettiva]
Colpo del Ragno. [colpo in Attacco]


- conosciute ed usate solo dagli Umani -
Santuario dell'Ombra. [magia]
Presagio di morte. [magia]
Apostasia di ABO. [magia]
Danza dei Pugnali. [concentrazione/ preparazione]
Via del Maestro o Via di ABO. [concentrazione/ preparazione]
Fenice Dorata. [rituale preparativo]
Apostata Scuro. [rituale preparativo]
Assalto del Vampiro. [colpo in Attacco]
Colpo del Loto Nero. [colpo in Attacco]
Mantide Nera. [colpo in Attacco e Difesa]
Denti di Volpe. [colpo in Attacco su 2 bersagli]
Furia della Locusta. [colpo in Attacco su più bersagli]
Polvere Accecante. [elusione]
Difesa della Vipera [elusione con colpo in difesa]
Difesa Polvere Nera. [elusione preparazione al contro attacco]
 
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AnnaelSidel

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~~ IL BACIO ~~
Laitale ammirava lo splendore della notte mentre Annael era impegnato a parlare con i suoi Consiglieri ed alcuni Umani. Le bande di Orchi erano state eliminate e messe in fuga
[GENERALE] il mio Signore ringrazia
[ANNAEL] avvertilo che lascerò gli elfi lungo il vostro confine ed entro le vostre terre, unicamente per cogliere fragole; è la loro stagione
[GENERALE] sai bene che non ci sono problemi... finchè si tratta di fragole... non è che restano a spiare? <vedendolo serio in volto> stavo scherzando... dimentico sempre che non amate le nostre battute e la nostra ironia <inchino> Namarie amico mio alla prossima <sguardo verso Laitale> e spero per te che sia presto! sarete una stupenda coppia! Namarie a Voi <altro inchino> Dama Bianca

Osservando l'umano andar via, Annael vien preso e tirato in mal modo da parte, dietro ad una colonna da un elfo; molto caro al suo cuore, altrimenti Annael si era già imbestialito per avergli stropicciato la manica del suo bel vestito
[BACHAM] senti un po, che hai intenzione di fare?
[ANNAEL] lasciare gli elfi a prendere le fragole... <sistemando la manica> che altro dovrei fare? è stagione...
[BACHAM] fragole! ma porc!!... ma a chi importa delle fragole!!... no! volevo dire con lei! <indicando con lo sguardo la figura di Laitale> ho mezza città in subbuglio, l'altra metà in stato di shoc! non ci sono mai state così tante guardie intorno al palazzo reale! vogliono tutti entrare, si arrampicano di notte lungo il muro... prima o poi chiederanno ai Nani di scavare qualche tunnel e sbucheranno da sottoterra! Min che cosa stai facendo?
[ANNAEL] dovrei sapere la risposta?... <sorridendo> non posso veder oltre quando si tratta di questioni di cuore
[BACHAM] cuore!? Min quell'elfa è tua nipote! quella è Laitale! e tu parli di cuore? con tutte le elfe in città proprio di lei ti dovevi innamorare? gli elfi stanno parlando troppo, lo sai come sono fatti in questi casi, curiosi e pettegoli... le altre Casate mi chiedono spiegazione, mi chiedono come mai tu non hai preso in considerazione una loro parente e comunque era il caso di inviare un messaggio a tutti quanti, anche agli elfi più lontani... che stavi cercando consorte... poi ehm... ci sarebbe una mia cara cugina che...
[ANNAEL] amico mio, mi stai proponendo una tua cugina in sposa? un Matrimonio Combinato? ti ricordi quanto abbiamo lottato per rendere nota questa cosa per poi eliminarla? avvertire tutti gli altri elfi di che cosa? per un matrimonio d'interesse politico o privato? no caro amico mio... ci sono già passato... <mettendogli una mano sulla spalla> intanto non è detto che mi sia venuta voglia di sposarmi... e più importante, fai sapere al popolo che molto presto il Sovrano tornerà a farsi vedere, quando mi vedono mi evitano, quando non ci sono mi cercano... è dura regnare sugli elfi scuri... detto ciò, se il giardino è ben vigilato, le guardie stanno tenendo lontani i curiosi e gli intrusi, io andrei a spasso in pace con la Dama... Namarie Bacham, porta i miei saluti alla tua signora
[BACHAM] dico che un elfa di un'altra città avrebbe dato... che ne so.... magari anche più bella... magari anche di buon carattere! tu sei troppo dolce amico mio... puzzi di miele che ti si sente a chilometri... ascoltami, volevo solo farti capire che non serve avere la vista lunga! quell'elfa ha scritto in fronte pericolo!
[ANNAEL] a parte che ho detto arrivederci Bacham, e quindi mai andare oltre le ultime parole di un Re... Dolce con Dolce crea una brutta combinazione, serve quel pizzico di sale per rendere buono il pane o una torta, o una crema... che ne so non è una risposta da dare a me, le cose le sai o non le sai, si chiaro con te stesso, poi torna da me... ora vado, non voglio far attendere troppo una bella Dama...

Bacham sospirò vendendo Annael allontanarsi a braccietto insieme a Laitale verso il giardino
[BACHAM] pane?... torta? crema? mai una volta che parla normale! io sono chiarissimo con me! ma lui lo sai con lui!?... mah, ti guidino le stelle... ne avrai bisogno... quella donna non è sale... ma pepe nero!
gli parve di veder qualcosa muoversi nell'ombra, alzò le spalle; pensò ad un fagiano e tornò alle sue faccende con il pensiero per il suo caro amico e Sovrano.


Laitale era ancora incantata dalla luce tremula delle stelle, si strinse ancora di più al braccio di Annael
[LAITALE] niente lezione sulle stelle Min?
[ANNAEL] umm... direi di no... stasera lezione sull'ombra...
Laitale ridacchiò, chiuse gli occhi e si concentrò
[LAITALE] sembra che qualcuno vuole unirsi al nostro gioco... di sicuro non è un uccello notturno
[ANNAEL] la percepisci anche tu? magia molto antica, gli elfi non la usano più da millenni, pochi la sapevano usare a quel tempo e ancor meno la usano adesso
Laitale riaprì gli occhi
[LAITALE] confermo, si tratta di magia dell'ombra... sparo un nome a caso... Hunien...
[ANNAEL] temo di si, anzi sicuramente è lei... tra l'altro rimasta sola
[LAITALE] uh... si? e come lo sai? <leggendogli lo sguardo> no! non ci credo! furbo! hai fatto seguire e spiare tua figlia! degno del maestro dell'Inganno!
[ANNAEL] non mi abbasso a tal gesto, non serve spiare, ho un'altra figlia
[LAITALE] caspita... hai parlato con mia madre? e?...
[ANNAEL] caspita lo dico solo io... ehhh che dire, adesso so tutto mia cara Laitale <pensieroso>mi manca ancora qualcosa... da capire... sono lento in tutti i sensi... ma stavo dicendo, ho parlato con Luthien...
 
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AnnaelSidel

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Annael aggiorna Laitale dell'attuale situazione; ottimo, altrimenti pure noi ci perdiamo.
Luthien si era recata da lui raccontandogli per filo e per segno tutto quanto, si faceva portavoce degli altri; tranne che di Hunien.
Annael mandò a chiamare tutto il gruppo dei «cospiratori» e con loro fu clemente
[ANNAEL] è vero, ho preso tutto questo come un simpatico gioco, tra l'altro farò i miei complimenti al falsario, abile nel replicare alla perfezione la mia scrittura, il mio stile e la scrittura di Laitale... quel piccolo falsario che non vedo presente tra di voi
[MARILLA] caro nonno, mia madre è testarda e...
[ANNAEL] lo so, ha preso da me... siamo simili, stesso giorno e cielo di nascita ma in anni diversi... tua madre trova a fatica la saggezza... è fatta così... quello che mi sfugge è lo scopo...

tutto il gruppo si guardò in faccia e «nessuno» fece il nome di Laitale. Tutti ringraziarono Annael ed in gran silenzio uscirono continuando a guardarsi in faccia.

Hunien tirò uno sguardo al cielo limpido con un brezza frizzante proveniente da Nord che gli colpì la faccia. Si era messa a seguire di nascosto il padre e Laitale; la sua arte dell'Ombra si era arruginita e non aveva più la malizia di un tempo. Scivolava tra un cespuglio ed un altro, dosando l'energia, li vedeva chiaramente e li vedeva sorridere; parlavano bassi e non poteva sentirli. I due elfi arrivarono ad un piccolo torrente, Laitale alzò il vestito e andò di corsa a bagnarsi i piedi
[LAITALE] Min! vieni e troppo bello!
vedendo l'elfo che si stava sedendo sotto un albero
[ANNAEL] troppo fredda, problemi di artrite ai piedi... mi basta il suono del torrente
[LAITALE] seeee! artrite... manco nei sogni ti viene l'atrosi! ti vedo serio, c'è qualcosa che non va?


Hunien, ancora convinta di non essere stata percepita, riesce a salire su un pianta; ottimo posto strategico per vedere ed ascoltare i due elfi
[ANNAEL] ad essere sincero non lo so... si direi che, semplicemente non lo so...
Laitale esce dal torrente andando di corsa al fianco di Annael.
Hunien controllò che tutto fosse perfetto. Occhi in ombra, lontano dai baglioni delle stelle, quindi niente riflessi. BENE! orecchie belle tese, padiglioni aperti; mosse la recchia sinistra e poi la recchia destra, come fanno i pipistrelli appesi, BENE! niente profumi che andrebbero spersi nell'aria palesando la sua presenza, vestito e mantello nero di cotone misto lino; BENE!

Laitale poggia il mento sulla spalla di Annael, a bassissima voce
[LAITALE] ora che dobbiamo fare?...
lui rispose con la voce ancora più bassa
[ANNAEL] lasciare che le cose facciano il loro corso...
sfiorandole delicatemente la mano e notando sul volto delle nipote un velo di malinconia
Hunien guardava ma non sentiva niente, si morse la mano perchè non riusciva neppure a distinguere bene i movimenti della labbra.

Sempre bassa la voce e con una malinconia di millenni dentro il cuore
[LAITALE] ho viaggiato troppo a lungo sul sentiero nascosto della Morgul <scosse la testa> mai nessuna distrazione... sempre rimasta la stessa...
disegnando sulle labbra un piccolo sorriso. La voce di Annael era tranquilla e timida
[ANNAEL] a volte non guardo solo verso il futuro, ma fisso il mio passato... può essere per darmi delle giustificazioni per il mio operato... la mia memoria riesce a tornare al punto di partenza...
[LAITALE] tanto indietro riesci a tornare? a quando eri bambino? ma perchè?... si dovrebbe guardare avanti... e tu puoi vedere avanti... e conoscere il destino
[ANNAEL] in questo caso no... e la cosa non mi piace... dire che il Sovrano degli elfi Scuri ha paura del futuro...
[LAITALE] è normale... tu conosci il futuro del BENE o del MALE, ma non del cuore... per tutti è normale aver paura... posso farti una domanda Min... perchè sei qui? NON... non mentire a me adesso... se sei qui non è per gioco... se sei qui adesso io penso... perchè sia che tu... si... lo intendo come se tu... provi... perchè sei qui?...

La sua domanda è stata accolta; ovviamente, con un lungo silenzio ed un evidente imbarazzo.
La domanda era lecita, e lui iniziò a cercare la risposta. Chi aveva al suo fianco? una cara amica? la parente preferita? una donna? con lei ha condiviso tanti segreti; non tutti... spesso ha usato la sua dote e gli ha mentito su alcuni eventi. In quello spazio aperto, dove sente il dolce suono del torrente sulle pietre, i piccoli vortici d'acqua ed anche il saltar dei piccoli pesci, gli sembra di essere entrato in un vicolo buio e cieco, senza alcuna idea o un piccolo suggerimento di dove andare ed è troppo tardi per voltarsi e ritornare indietro. Lei gli è sempre stata al fianco, la sua pupilla, la sua grande allieva. Lei lo ha aiutato nei momenti di sconforto e lui con lei aveva fatto altrettanto. La guardava con la coda dell'occhio, quello titubante che amava guardare indietro ma pieno di paure nel guardar avanti.
 
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AnnaelSidel

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I loro sguardi s'incrociavano e nessuno dei due parlava. Laitale strinse la mano di Annael, avvicinando le labbra all'orecchio dell'elfo, un suono basso e dolce ne uscì
[LAITALE] i ló helda hechtaella nu i isil elemmíre vanya mí núra i lisse ná lavilqua...

Annael girò la testa verso di lei, e così facendo l'orecchio venne sostituito dalle labbra.
Labbra troppo, troppo vicine. Labbra che andavano a colmare anni, secoli, millenni di nera solitudine. Gli occhi blu di Laitale andarono a fondersi negli occhi verdi di Annael. Ne uscì un color mai visto prima, ricordava il verdemare ma anche il blu della notte trafitta dalla verde aurora boreale.
Il Blu creava l'armonia e l'equilibrio nonché la calma, allontanò quel senso di ansia.
Quel Verde dava la perseveranza e la conoscenza superiore, trasmetteva amore per tutto ciò che riguardava la natura circostante. Giustizia e grandezza d’animo, tenacia e perseveranza nel seguire i propri progetti, con quell'eccessivo autocontrollo e bisogno di dominare sia le persone che gli eventi.

[LAITALE] ci siamo fissati troppo a lungo...
[ANNAEL] cosa?...
[LAITALE] mi sono persa... a dir il vero sono persa da anni... e solo ora riesco ad essere me stessa... è dura tenersi dentro i propri veri sentimenti... non darlo a vedere... perchè questi sono gli elfi... non c'è più niente d'interessante per te qui intorno, tranne me... non portar lo sguardo indietro o in avanti... sei pronto?...
[ANNAEL] per...?
[LAITALE] non mentire adesso, e basta giocare... anche se t'amo quando scherzi... lo sai per cosa... che aspetti?... se un po di te m'ama, non fermarlo ora... non mi mentire ora perchè non saresti in grado di farlo... adesso, se mi ami baciami... non importa del domani... non dirmi di si... non mi basta... dimostralo...
[ANNAEL] lisse moriquendi hyanhón...


Hunien mantenne il suo sguardo vigile su entrambi, li vide sempre più vicini ed infine li vide baciarsi. Un piccolo sospiro gli sfuggi e poi tante, tante lacrime. Scese dall'albero silenziosa come un gatto, corse via strappandosi quel nero mantello e tutti i vestiti. Corse, corse, lontana, felice nel cuore, ora sapeva... anche il padre l'amava.

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AnnaelSidel

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~~ INTERMEZZO ~~
Si dice, ma ancora non si conosce a fondo la storia e non si è ben capito,
che Annael e Laitale restarono sotto quella pianta alcune ore,
stretti l'uno all'altra a guardarsi negli occhi
scambiandosi frasi;
vedi sopra,
e poi subito qui sotto,
d'amore.
Poi mano nella mano sono ritornati alle rispettive torri;
girò la voce che Annael baciò ancora Laitale sulle scale del Palazzo Reale,
e che la seguì ancora nella sua torre;
nulla di più falso.
Troppi timidi e riservati si salutarono nell'atrio del Palazzo Reale,
si voltarono le spalle ma dopo pochi metri l'elfa si voltò è chiamò il Sovrano:
"Min... - correndo verso di lui -
prima di andare... con in cuore il desiderio di rivederti al più presto...
dimmi e sii sincero...
è vero che il tuo fu un matrimonio combinato?...
è verità quando gli elfi anziani,
che più a fondo di conoscono di me...
io non mi sono mai permessa di essere curiosa, lo sai...
ma adesso...
- sospirando e fissandolo negli occhi -
...tu amavi veramente tua moglie nel giorno delle nozze?..."
L'elfo diede un bacio ed una carezza sulla guancia di Laitale e serio in viso rispose:
"...può essere... Namarie Laitale..."
Girò la voce che Laitale baciò ancora Annael sulle scale del Palazzo Reale,
e che lo seguì salendo le scale della sua torre...
nulla di più falso...
ma chi scrive è noto per essere l'unico elfo in grado di mentire,
il Signore dell'Inganno.


LAITALE
"Il mio cuore è ormai il riflesso di un animo affannato;
stanco di cercare un amore quasi sempre disperato,
stanco di affrontar battaglie per poi essere continuamente abbandonato.
Il mio cuore è ormai il riflesso di un animo dannato..."
ANNAEL
"Questo canto è per chi ha un cuore di rosa,
in cui in ogni suo petalo conserva una prosa,
in cui in ogni sua prosa conserva in segreto,
lo stesso amore sperduto,
e continuamente atteso."
 

AnnaelSidel

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~~ CALIME E HUNIEN ~~
Grandi boschi circondano la città di Ire Loissea, vi si possono trovare gli Elfi Scuri che non amano in modo particolare la vita della città, o gli elfi Scuri che lasciano la città e vi si recano a passeggiare, lunghe e lente passeggiate osservando il mutar delle stagioni e sospirar e ridere con esse quando si manifestano nei boschi. Hunien corre, corre come una pazza, ho «dovuto» fermare le lacrime e sta «cercando» di accettare la dura lezione. Fuggiata via dopo aver assistito al tenero bacio tra suo padre e Laitale, si è strappata quel vestito Nero di dosso, solo adesso la sua mente cattura un «velato» messaggio di Laitale. Il Nero è il colore della morte, della paura, il colore che più viene associato al MALE, e la Nera Necromante ci aveva rinunciato presentandosi in abito Bianco al suo Sovrano, un candore che non aveva mai perso, tenuto dentro, soffocato da quel «Essere» elfi, che riescono a celare i loro veri sentimenti con la passione che incatena il cuore a un «non dar vedere». Un angoscia lenta che bussa ad ogni ora, senza pace, perchè un elfo non dorme mai ed il suo riposo spesso si trasforma in Tormenta.
Si è strappata subito quel Nero, lei non è il MALE, ma è giusto che sia stato così, perchè forse è stato un MALE avvicinare i due elfi.
Ma sì, poteva essere anche un BENE; del resto lei si è sempre disperata nel vedere il padre solo, ligio a quell'ESSERE elfo che ama solo una sola volta nella vita. Eppure è divisa a metà, felice e nello stesso tempo furiosa, anzi; gelosa! al punto che nella mente si ripeteva che il padre era SOLO SUO! è quell'attaccamento morboso alla famiglia, che neppure passati i 100 anni, un elfo perde completamente. Del resto la sua vera famiglia era suo padre e sua sorella, le figlie le aveva adottate. Gelosa di rivedere il padre; forse prossimo a riavere questa famiglia, con un elfa... con quell'elfa... con quella Nera e Grande cornacchia! Aveva fatto BENE o MALE?

Calime sta legando le corde di un'amaca, controlla che siano ben tirate, controlla i nodi, controlla il dondolare, controlla la resistenza della rete, controlla che nessun gli abbia portato via il suo cestino di belle fragole appena colte. Con abilità e velocità, salta e si piazza sull'amaca che subito ondeggia con gli occhi della elfa che iniziano la «selezione» delle fragole, dalle più piccole alle più grosse. Tocca poi al «naso» far la sua parte, il profumo già mette fame; per primo tocca alle meno profumate lasciando per ultime quelle più profumate. Poi tocca alla vista e al tatto, decidere da quale fragole iniziare lasciando in ultimo la Fragola che secondo i suoi sensi è tra tutte la «migliore» la più «perfetta» la più buona e saporita di tutto il cestino.

Calime gira lo sguardo e vede ferma di fronte a lei un elfa mezzanuda, capelli stropicciati, faccia da candela smorta, e senza ombra di dubbio, bassa... assai bassa, sotto il normale standard degli elfi, può essere solo una persona
[CALIME] Hunien!?... ma dove te ne vai in giro così conciata!? le tue elfe si son permesse di allungare le mani su di te!? deve esserti piaciuto... piaciuto assai... ma t'hanno distrutta, tu che vanti imprese d'amore oltre i limiti conosciuti... tu leonessa che mordi e graffi...
[HUNIEN] peggio...
[CALIME] peggio delle tue elfe?... non può essere stato un Orco, a parte la fortuna di essere ancora viva non vedo sangue...
[HUNIEN] peggio...
[CALIME] peggio di un orco!? ...hai fatto a pugni con un maschio che ha cercato di baciarti!
[HUNIEN] peggio... anche se un bacio c'è stato...
[CALIME] umm... non ci arriverò mai... proviamo con... da dove arrivi? e aggiungo, visto che ci sono e che fai la misteriosa, mi stupisce vederti qui di fronte a me... non eravamo litigate?
[HUNIEN] uffaaaa!!!... ti chiedo scusa! contenta! e passami subito qualcosa per coprirmi! ho le chiappe al vento e la cosa non mi piace! entra aria tra le gambe...
[CALIME] per piacere... si dice per piacere, devi dire; mia carissima amica del cuore Calime Kemmotar, unica a cui voglio tanto bene, mi faresti la cortesia di prestarmi un vestito? poi te lo riporto... non come gli altri che mi sono tenuta nell'armadio! te lo riporto pulito e profumato... avanti, forza ripeti tutto quanto
[HUNIEN] stai scherzando...?
[CALIME] hai visto un sorriso sulle mia labbra? le tue orecchie hanno catturato un tono cordiale?

Hunien inizia ad urlare sparando prima frasi senza capo ne coda, poi modera il tono iniziando a raccontare come si è svolta la sua nottata; l'essersi vestita di nero e ricorrere ad una antica magia per seguire suo padre e Laitale, dove da sopra una pianta si era messa a spiarli ed era fuggita via quando aveva assisito alla scena del bacio. Calime non ha la faccia interessata e devono passare minuti prima che qualcosa esca dalle sue labbra
[CALIME] nonostante tu sia bassa, hai delle belle gambe, l'ho sempre sostenuto e non sei affatto male
[HUNIEN] maa!?... hai seguito il mio racconto o ti si persa a guardarmi le natiche!
si sono baciati! B A C I A T I!!
[CALIME] non ho detto natiche ma gambe... quindi?... devo far salti di gioia? devo buttarmi a terra in lacrime!? ahhh! immagino cosa giri in quella testolina acerba! tu sei convinta che tuo padre ancora finga!
[HUNIEN] no... se finge è molto bravo... non credo stia fingendo... non si scherza in questi casi...
se è tutta una scena per prendersi gioco di me, quei due sono stati molto bravi! ...no Calime, li ho visti... c'era amore nei loro sguardi... e non so adesso se ho fatto bene... penso di essere anche un po gelosa...
[CALIME] un po?... il tuo attaccamento a tuo padre è cosa nota, spesso vi scontrate ma anche quando lo fate non si legge mai odio nei vostri occhi, ma solo amore e tanto, tanto rispetto... se la cosa ti può rincuorare... io sono convinta che tu hai fatto; nella pazzia, una cosa buona... quei due si comprendono alla perfezione, preparati ad avere una nipote come madre... finalmente sul trono degli Scuri ci sarà anche una Regina... <osservandola> dai non fare quella faccia! la cosa ti urta, penso che per un po dovresti star lontana dalla città... potresti star qui con me... ti darei modo di pensare ad altro...
osservando lo sguardo ammiccante dell'amica
[HUNIEN] è un invito o una proposta? amica mia sei molto sfacciata... ma ovviamente accetto!
<facendo la lingua a Calime; poi sospira e con voce dolce a lei s'inchina>
c'è un tempo per le parole, discussioni,‭ ‬chiarimenti e spiegazioni, e un tempo per i silenzi, ‭
‬candidi,‭ ‬d'oro,‭ ‬o semplicemente spenti...‭
‬Il tempo per le parole và cercato, l'attimo giusto non và aspettato ma bensì creato‭;‬ ‭
‬il tempo per i silenzi non va cercato, non va capito...
vero è che il silenzio và carpito...

Calime saltò giù dall'amaca, prese un mantello e ci avvolse dentro Hunien, se la caricò in braccio e con lei sparì, e tutt'ora son ancor disperse.

 

AnnaelSidel

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IRE LOISSEA; 8°MILLENNIO
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~~ A SPASSO PER LA CITTA' ~~
Il Gran Ciambellano di corte, nonchè grande amico di Annael: Bacham Falme; se ne stava sulla porta del Palazzo Reale palesemente nervoso, andava avanti indietro camminando sugli stessi passi; per fortuna che il pavimento era in marmo altrimenti avrebbe già scavato una bella trincea profonda e di lui si sarebbe visto solo la bionda testa. Borbottava come un pentolone di minestrone sul fuoco, a fissarlo un gruppo di elfi ben vestiti ed armati
[BACHAM] mi raccomando a voi, fate in modo che intorno a lui non si crei una folla, un classico anello di protezione al nostro Sovrano... <udendo dei passi, vedendo arrivar due elfi> eccoli, buon giorno Annael, buon giorno Laitale

[ANNAEL] giorno a te amico mio <sguardo subito perplesso> ehm... sorge subito ancora prima del Sole la domanda... come mai Gran Ciambellano codesti elfi presenti sono così armati? spade, lance e scudi... è in corso qualche invasione? Bacham, la spiegazione?... plausibile possibilmente...

[BACHAM] per la tua sicurezza personale... stai uscendo vero? dico... non è che ve ne andate nel giardino... ho saputo che volete percorrere le vie ed andare in centro... o no?

[ANNAEL] esatto, quindi?... non dirmi che hai pensato di darmi una scorta armata! secondo te nella MIA! e mi ripeto con il possessivo non detto a caso... nella MIA! cara e amata città, dove mi pare sia anche il Sovrano; lo dimostra la piccola corona che ho sulla testa <indicando con il dito indice la coroncina da passeggio in Oro sul capo> dove si dice che sono l'elfo più rispettato, il più anziano tra coloro che vi abitano... che oltre quelle porte non troverò più il MIO! amato popolo di Elfi Scuri; che il loro amore per me lo percepiscono in ogni istante della giornata e sarebbero pronti a dar la loro vita per il loro Re! dicevo, dietro a quelle porte in realtà ci sono ad aspettarmi, orde di Orchi! e stormi di sicari!

[BACHAM] che un Sovrano sia scortato mi pare sia di prassi! e forse tu non hai ben chiara la situazione... tu è da tanto che non giri per le strade dopo gli ultimi strani fatti...

[LAITALE] è che mai sarà successo Gran Ciambellano da scortare il Sovrano?... scusate se m'intrometto nella conversazione...

[BACHAM] di nulla Laitale... ma... cioè non comprendo la domanda... cioè mi par strano che mi sia fatta una tal domanda... ma... cioè lo sapete benissimo; voi due... che cosa sta succedendo...

[ANNAEL] cioè, ma... ho perso il conto già al primo cioè! forse una epidemia di morbillo?... una pestilenza?

[LAITALE] Annael! scordi che siamo elfi non ci possiamo ammalare! <ridendo> non male la battuta sull'Epidemia, quasi quasi te la rubo! in effetti c'è un morbo che gira in città ed è quello della curiosità! penso, deduco, che il tuo caro amico teme per la tua incolumità

[BACHAM] esatto Laitale... sottolineo per la Vostra incolumità... appena si aprono le porte e Vi, vedono uscire... partono tutti all'assalto, e sapendo quando Vi urta essere circondati da curiosi... cioè...
specialmente in questo momento...

[ANNAEL] il tuo intercalare è contagioso, cioè!... hai pensato di farmi scortare, scortare da un plotone armato! carissimi fratelli l'ordine è di congedarvi, tornare ad altre faccende <inchino vedendo gli elfi sparire velocemente> Bacham... io temo il MALE, ti chiedo, gli elfi Scuri lo sono? li conosco molto bene e sono in grado di tenerli a bada senza scorta, ti ringrazio amico mio per la tua preoccupazione, aprite le porte grazie, vado a passeggiare in città con la mia cara nipote, Namarie

[BACHAM] quando pensi di tornare?... cioè sempre se tornerai... ti terranno bloccato per giorni e giorni... non pensare di tenerli a bada con tutto quello che si dice su di te... ehm... su di Voi...
ma libero di far come credi...

[ANNAEL] ironia umana?... ed ancora parli dopo l'ultima parola del Sovrano!... ma che mai si dirà su di noi!? se sono volate notizie false spetta a me dare chiarimento! ho detto Namarie, buona e lieta giornata Bacham Falme, omaggi alla Signora
seccato esce da Palazzo.

 
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