AnnaelSidel
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Bacham un po di ragione l'aveva, manco fatti 100 metri e già su Annael e Laitale si erano posati 2000 mila occhi. I primi a circondare il Sovrano furono i bambini; gioia per gli occhi di Annael.
Veder i piccoli elfi saltare e ridere e prenderlo in giro gli commosse il cuore al pensiero di tanti anni prima; durante i lunghi periodi delle guerre, molti di loro rimasero senza genitori e dai Sidel vennero accolti, Annael era orfano ed anche Laitale, entrambi sapevano che la guerra è dei grandi e dei forti, di coloro che si vantano di essere potenti, ma quelli che pagano a cui nessuno mai pensa, sono le piccole vittime innocenti. Regole dure e meschine della guerra? no, perchè ancor prima bisognerebbe domandarsi: perchè esiste la guerra? perchè il MALE ormai ha seminato ovunque sulla terra?
[LAITALE] ehi... ci sei?... non pensare Min... <sorridendogli e porgendo a lui la mano> togli quello sguardo pensieroso e assapora la voce dei nostri piccoli elfi... senti come inneggiano il tuo nome... vogliono che gli racconti qualcosa... <strizzandogli l'occhio> dai fiato alla tua fantasia, e con la tua dolce voce incantatrice falli sognare! avanti Mio Signore... tu sei nato per questo, dona ai nostri piccoli elfi la tua stella brillante!
Annael sorrise alle parole di Laitale; un calore gli trasmise in cuore, le prese e strinse la sua mano
[BAMBINI] OHHHHHHHHHHHHHHHH!!!
Ora, se un elfo; ma penso valga anche per gli Umani, porta sottobraccio un elfa è una cosa ritenuta «gesto di cortesia», una legge della cavalleria impone al prode e fiero Cavalliere offrir il suo braccio per accompagnar e difendere la Dama; poi magari capita che la Dama sia più forte di lui in ogni senso ma non stiamo a divagare. Il «prendere» la mano e tenerla così a mezz'aria, è di solito fatto quando Lui e Lei sono uniti in matrimonio e da solenne promessa di nozze; le mani si Uniscono e tengono fede alla promessa matrimoniale. Comprensibile lo stupore dei bambini e la loro lingua sciolta
[BAMBINI] IL RE SI SPOSA! EVVIVA! EVVIVA! IL RE SI SPOSA!!!!!!!
e via di corsa seguendo la via che reca verso la piazza, a far la gara a chi arriverà per primo a dare la notizia, che il Sovrano sta arrivando con la sua fidanzata, mentre le finestre sul corso iniziano ad aprirsi e gli occhi «curiosi» puntano dritti su quelle 2 figure e le menti subito a dire: «ohh santissima stella polare! guarda chi c'è in strada!» morale, tutti fuori dalla case.
Tutti fuori a gustarsi lo «strano» momento che rompeva un «equilibrio» da tempo fermo. Tutti fuori perchè la curiosità andava tolta, urgeva assolutamente sapere!
Folla, folla, folla.
Già vedersi una Laitale vestita di bianco era Evento da ricordare per anni, secoli e millenni a venire; i due elfi che andavano verso la piazza mano nella mano già crearono una «nuvola» d'immaginazione che peggiorava ad ogni 100 metri. All'uscita da palazzo gli avevano già immaginati fidanzati, dopo 300 metri le voci dicevano che si erano già sposati, quando Annael e Laitale misero il piede in piazza, lei aveva già partorito 4 figli!
Sono i danni «collaterali» causati dallo «spettegolar Elfico» che viaggia come la luce, a conforme del soggetto in questione e della motivazione; per fare un esempio:
se un elfo comune si taglia a palazzo, quando la notizia arriva in piazza è già guarito.
se Annael si taglia a palazzo, quando la notizia arriva in piazza gli hanno già tagliato una gamba.
Come Annael aveva detto, nessun elfo Scuro si «azzardò» a prendere d'assalto il Sovrano. Vero è che lo circondarono, gli parlono e parlarono anche a Laitale e lei... ripose con voce dolce e gentile!! chi si fece coraggio e strinse sia la mano di Annael che quella di Laitale, invidiando i piccoli elfi a cui il Sovrano concedeva di far tutto; uno gli salì in spalla portandogli via la corona e se la mise lui in testa urlando: «son ME adesso il RE!»
Annael non aveva nessun problema e piacevolmente si concedeva ai suoi fratelli e alle sue sorelle, si fece abbracciare e si fece baciare
[LAITALE] mi pare che tu stia volando...
[ANNAEL] come dici?
[LAITALE] sei gonfio di vanità! non hai un vestito ma la ruota colorata di un pavone! frena... frena oh mio Signore! scendi tosto da lassù! riporta i piedi in terra <gettando uno sguardo in avanti> oilà! quello che arriva non è Marcano?
Marcano Kemmotar, amico fedele e fidato di Annael; Calime Kemmotar era sua nipote.
I Kemmotar è un clan numeroso; più dei Sidel e con loro imparentato.
[MARCANO] Annael!... non ci credevo e neppure ora ci credo! Necromante Laitale, i miei omaggi, una perla si celava dietro quella maschera di morte
[LAITALE] signore, lieta di vedervi, grazie per i complimenti
[MARCANO] e gentile e che splendida voce, una sorpresa... <sguardo verso Annael> avrei bisogno di parlarti... in privato...
[ANNAEL] ora?... con tutta questa folla non penso di potermi liberare, tra qualche giorno... può essere che sia libero da impegni
[MARCANO] pochi istanti, ti chiedo solo pochi istanti... tu permetti Laitale?
[LAITALE] io?... Annael è libero di decidere come gli pare... sempre se la folla lo lascerà andare
Essendo anche Marcano un Elfo di rispetto, i due elfi si allontanaro dalla folla; chiedendo sempre cortesemente il loro consenso. Per star tranquilli entrano in una casa vuota, con Laitale che rimase ferma sulla porta. La folla non si offesse e comunque era l'occassione per conoscere questa «nuova» necromante che venne raggiunta dalla madre e dagli altri Sidel e dai suoi figli, i gemelli Rauco e Sanya che si presero un grande applauso quando abbracciarono e baciarono la madre.