AnnaelSidel
Utente attivo
IRE LOISSEA; 8°MILLENNIO
** Tempo Odierno **
~~ IL PESO DI UNA FIGLIA ~~
La cena tra padre e figlia fu piacevole; a ben dire i due non mangiarono molto, passarono i primi 30 minuti a fissarsi senza dire una sola parola, gli altri 30 a stuzzicar qualcosa conversando del più e del meno senza entrare in scottanti dettagli. Nella stanza non vi era quel «gelo» che sarebbe giustamente stato logico da ambo le parti, ma ormai la fatidica domanda era pronta a bussare alla porta, e con lei tutte le dovute spiegazioni.** Tempo Odierno **
~~ IL PESO DI UNA FIGLIA ~~
Fu Mel a chiedere per prima se lei era nata per capriccio o per vero amore e Annael «sincero» rispose
[ANNAEL] ci sono stati anni in cui ho amato veramente tua madre, poi mi accorsi dello sbaglio... sebbene il mio matrimonio fu combinato e tramato alle mie spalle, non avrei mai potuto lasciare mia moglie... su questo tua madre ebbe ragione... non ti potevo portare tra gli elfi, farti passare per un'altra, i mezzelfi non possono vivere tra gli elfi sebbene fanno la libera scelta di diventare immortali
Parole che Mel non capì, il padre sarà stato sincero solo nella prima parte, immaginò che dietro e sotto vi era dell'altro ma quello che voleva sentire l'aveva già sollevata, era nata per una scelta d'amore.
Poi toccò ad Annael chiedere come fu la vita passata dalla figlia e Mel rispose, e andò sul pesante, cercando di far capire al padre solo il «minimo» dell'inferno che aveva passato
[MEL] chiedi della mia vita?... non fu mai bianca come la neve che cade in Dicembre e rende tutto intorno a te un silenzio ovattato, camminai sempre sulla lastra di ghiaccio nero percorrendo una strada senza il luccicare delle stelle... di mia madre mi era stato raccontato il meglio e il peggio, di mio padre invece non sapevo nulla... ho camminato per anni sui margini persistenti del crepacuore mentre intorno a me iniziarono a comparire i primi amici, i primi sorrisi, i primi amori... pensai di trovare la felicità ma invece furono soltano tragedie, tutti costoro morivano ed io restavo sola negli angoli dei miei giorni da immortale trascorsi a piangere... l'immortalità diventò una fobia! una maledizione! pensai di togliermi la vita non so quante volte! e da pazza andai in cerca della morte impugnando la tua spada! e quella spada mi dava forza e mi accorsi che m'impediva di morire! dovevo accettare che ero immortale... io ancora non sapevo cosa significasse, camminavo e lasciavo dietro di me desolazione e campi incolti... non potevo vivere serena tra gli umani perchè erano tempi che cacciavano i mezzosangue... un giorno il mio cuore venne invaso dal vero amore, di lui ho ancora il ricordo ed ogni uccello che canta mi ricorda la sua voce, ogni angolo di strada che svolto penso ancora di poterlo incontrare... per anni ho inseguito questi fantasmi... tutt'ora sono ancora spaventata nel ridare speranza al cuore... di lui ho un grande ricordo, mia figlia... lei mi ha dato la forza di andare avanti e con lei sono arrivati altri parenti... ora so che non sono stata un capriccio tra un elfo e una donna umana, il nome che porto è vero... sono nata per amore... posso ritornare da dove sono venuta, se la mia presenza ti toglierà dal trono...
Annael sorrise e prese le mani della figlia
[ANNAEL] no, tu non vai da nessuna parte... tu, tua figlia, e i tuoi parenti resterete qui... prenderete i nomi Sidel perchè vi spettano di diritto dal giorno in cui sei nata... non sei tu a togliermi dal trono, un capitolo di questa storia si è appena concluso, ed ora tu, io e i lettori stiamo fissando una pagina vuota...
il prossimo capitolo è ancora sconosciuto e... può essere... che inizierà...
FINE
Cambiano le stagioni
e intanto vado avanti ad invecchiare
senza vedere nuove opportunità
e nuove emozioni.
Passati sono gli anni
sulle tante perdite ed il poco guadagno,
e se mi metto a pensare
mi viene in mente che ci sono cose
che mi sono venute a mancare.
Manca la risata spensierata,
i momenti emozionanti,
l'innocenza della gioventù,
la gioia dell'infantilismo...
ma suppongo che;
tra tutte queste ed altre cose,
chi mi manca sei tu.
e intanto vado avanti ad invecchiare
senza vedere nuove opportunità
e nuove emozioni.
Passati sono gli anni
sulle tante perdite ed il poco guadagno,
e se mi metto a pensare
mi viene in mente che ci sono cose
che mi sono venute a mancare.
Manca la risata spensierata,
i momenti emozionanti,
l'innocenza della gioventù,
la gioia dell'infantilismo...
ma suppongo che;
tra tutte queste ed altre cose,
chi mi manca sei tu.
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