AnnaelSidel
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Ci siamo lasciati sulla traduzione delle parole:
PETH O MÎN
tradotto:
PARLATA DI UNICO
A fare i pignoli e tradurre correttamente, questo è il vero risultato:
PETH O MÎN > PARLATA DI 1
oppure
PETH O MÎN >PARLATA DEL NOSTRO
dove:
MÎN > è aggettivo numerale > 1, uno.
oppure
MÎN > è aggettivo o pronome > Nostro.
In base alla Formula: [deduzione] [comprensione] [interpretazione]
INTERPRETARE > MÎN come aggettivo numerale > 1, uno > dove UNO (è sottointeso che) sia SOLO >
e se è da SOLO (è sottointeso) > che sia l'UNICO.
Aveva un che di logico, ma l'errore grammaticale era evidente, questa interpretazione fu una «forzatura» o se preferite... «fu una testardaggine» voluta da colui che si diede questo soprannome, cioè: ANNAEL SIDEL.
All'età di 10 anni cambiò il suo nome in: ANNAEL SIDEL
ma già dall'età di 6 anni, lui stesso aveva iniziato e si faceva chiamare:
MÎN
più di una volta gli venne rinproverato di parlare male l'elfico, era un errore grammaticale
come era possibile che quel piccolo elfo di 6 anni parlasse già una lingua elfica «AVARIN» visto che questa non esisteva?
Però non era propriamente così, il termine «AVARIN» esisteva, ma era rifiutato dagli antichi Sovrani perchè erano legati alle antiche stirpi elfiche, mentre per alcuni elfi era logico, chi erano questi elfi?
Erano un numero basso, timorosi di far sentire le loro ragioni ai Sovrani, vi era già la presenza di alcuni Clan, e il Clan dei:
KEMMOTAR
era l'unico che usava il termine «AVARIN»
Il piccolo elfo fu presentato alla cerimonia del cambio del nome non da un parente, ma da un elfo appartenente al Clan dei KEMMOTAR.
I KEMMOTAR avevano discendenza dalla stirpe NOLDOR, ed erano molto amici della madre di ANNAEL, anche lei di discendenza NOLDOR.
Questo mostra che ANNAEL frequentava il Clan dei KEMMOTAR da piccolo, e il Clan dei KEMMOTAR creò subito un «legame» con questo piccolo elfo.
Il piccolo elfo disse che non stava sbagliando a parlare, secondo lui la parola:
MÎN
derivava dall'abbreviazione di:
MINAI (aggettivo) che significa UNICO
ed inoltre la parola MÎN l'aveva ricavata dal suo VERO NOME, era il nomignolo di:
HERUANNON MÎNYÁR PALANTIR
essendo MÎNYÁR parola troppo «lunga» per gli elfi, lui l'aveva accorciata in:
MÎN
«IO SONO MIN! L'UNICO!»
questa frase era sempre sulle labbra di Annael dall'età di 6 fino alla morte del figlio adottivo a cui aveva dato il nome di: MIN SIDEL.
Sebbene non volle più farsi chiamare in quel modo, ci sono ancora alcuni elfi che chiamano Annael: MIN, che è senza ombra di dubbio il primo dei tanti EPESSE [soprannomi] con cui è conosciuto Annael, e a cui è più affezionato.
PETH O MÎN
tradotto:
PARLATA DI UNICO
A fare i pignoli e tradurre correttamente, questo è il vero risultato:
PETH O MÎN > PARLATA DI 1
oppure
PETH O MÎN >PARLATA DEL NOSTRO
dove:
MÎN > è aggettivo numerale > 1, uno.
oppure
MÎN > è aggettivo o pronome > Nostro.
In base alla Formula: [deduzione] [comprensione] [interpretazione]
INTERPRETARE > MÎN come aggettivo numerale > 1, uno > dove UNO (è sottointeso che) sia SOLO >
e se è da SOLO (è sottointeso) > che sia l'UNICO.
Aveva un che di logico, ma l'errore grammaticale era evidente, questa interpretazione fu una «forzatura» o se preferite... «fu una testardaggine» voluta da colui che si diede questo soprannome, cioè: ANNAEL SIDEL.
All'età di 10 anni cambiò il suo nome in: ANNAEL SIDEL
ma già dall'età di 6 anni, lui stesso aveva iniziato e si faceva chiamare:
MÎN
più di una volta gli venne rinproverato di parlare male l'elfico, era un errore grammaticale
Subito troviamo un errore di traduzione, UNICO in lingua elfica «AVARIN» si dice:
ER (presiffo)
oppure
MINAI (aggettivo)
come era possibile che quel piccolo elfo di 6 anni parlasse già una lingua elfica «AVARIN» visto che questa non esisteva?
Però non era propriamente così, il termine «AVARIN» esisteva, ma era rifiutato dagli antichi Sovrani perchè erano legati alle antiche stirpi elfiche, mentre per alcuni elfi era logico, chi erano questi elfi?
Erano un numero basso, timorosi di far sentire le loro ragioni ai Sovrani, vi era già la presenza di alcuni Clan, e il Clan dei:
KEMMOTAR
era l'unico che usava il termine «AVARIN»
Il piccolo elfo fu presentato alla cerimonia del cambio del nome non da un parente, ma da un elfo appartenente al Clan dei KEMMOTAR.
I KEMMOTAR avevano discendenza dalla stirpe NOLDOR, ed erano molto amici della madre di ANNAEL, anche lei di discendenza NOLDOR.
Questo mostra che ANNAEL frequentava il Clan dei KEMMOTAR da piccolo, e il Clan dei KEMMOTAR creò subito un «legame» con questo piccolo elfo.
Il piccolo elfo disse che non stava sbagliando a parlare, secondo lui la parola:
MÎN
derivava dall'abbreviazione di:
MINAI (aggettivo) che significa UNICO
ed inoltre la parola MÎN l'aveva ricavata dal suo VERO NOME, era il nomignolo di:
HERUANNON MÎNYÁR PALANTIR
essendo MÎNYÁR parola troppo «lunga» per gli elfi, lui l'aveva accorciata in:
MÎN
«IO SONO MIN! L'UNICO!»
questa frase era sempre sulle labbra di Annael dall'età di 6 fino alla morte del figlio adottivo a cui aveva dato il nome di: MIN SIDEL.
Sebbene non volle più farsi chiamare in quel modo, ci sono ancora alcuni elfi che chiamano Annael: MIN, che è senza ombra di dubbio il primo dei tanti EPESSE [soprannomi] con cui è conosciuto Annael, e a cui è più affezionato.
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