AnnaelSidel
Utente attivo
aggancio ai racconti precedenti
[Capitolo I° - I Echui Ungol]
"Il Risveglio del Ragno"
Laitale era uscita dalla vasca di rame, avvolgendo un grande asciugamano bianco intorno a se.
Si era pettinata i lunghi capelli neri raggiungendo Annael in camera da letto.
L'elfo se ne stava disteso con le mani dietro la nuca con la schiena appoggiata a mordibi cuscini.
Due grosse lampade a terra poste ai lati del letto illuminavano la stanza, dando quella penombra amata sia da Annael che da Laitale
[Laitale] «non so se infilarmi in un pigiama o raggiungerti subito»
[Annael] «umm.. decisione complicata... ma entrambe portano ad una conclusione... che mi raggiungerai...»
l'elfa sorrise e andò a sdraiarsi al fianco dell'elfo, poggiò la testa sul petto di Annael, cercò la sua mano e con l'altra lo abbracciò
[Laitale] «spero che tu non abbia preso questa decisione per me...»
[Annael] «che intendi dire? spiega...»
[Laitale] «sapendo quanto fai lavorare quella testolina... non vorrei mai che ti sia venuto il pensiero che per dimostrarmi il tuo amore; o per farmi capire che io sia più importante di una corona... hai preso questa decisione immaginando che i tuoi doveri e la tua responsabilità verso il popolo degli elfi scuri andrebbe a prevaricare sull'amore... che non saresti in grado di scindere le due cose, ed io rischierei nel sentirmi non amata completamente...»
[Annael] «no... come ho detto sono stanco...»
[Laitale] «la tua capacità di mentire non funziona con me caro Min Sidel!... tu hai paura che si ripeta quanto è successo con Tovie... ti sei impegnato per gli elfi scordandoti di lei...»
[Annael] «scordi una cosa molto importante... Tovie mi sposò con un inganno... fu un matrimonio combinato da sua madre e dagli antichi sovrani, fu l'unica volta che qualcuno riuscì ad ingannarmi! ingannare ME! il ragno!... ingannato per il semplice motivo che mai mi sarei aspettato che gli artefici dell'inganno furono la mia stessa gente... ho amato Tovie, questo non l'ho mai negato, mi ha dato Hunien e Luthien... ma già quando nacque Luthein il nostro amore era gia spento... nostro... il mio... io credo che Tovie mi abbia amato veramente per soli 3 anni...»
[Laitale] «sarà come dici... ma io; come credo tutto il popolo degli scuri, non credo alle parole del mio sovrano, in quanto egli vede cose che noi elfi non possiamo vedere, e quando questo accade egli tesse... io credo che siamo già finiti tutti sulla tua ragnatela e ancora non ce ne siamo accorti...
tu me lo diresti vero?.... intendo... non è che tutto questo fa parte di un piano?...»
[Annael] «questa è la mia reputazione e la mia dannazione! appena dico qualcosa che turba la quiete, subito si cerca negli angoli più bui la ragnatela di Annael! perchè nessuno mi crede quando dico di essere stanco? può essere... che lo sia... il tempo del ragno tessitore è finito!
Nath Nur è scomparso da secoli!»
l'elfa sorride carezzandogli il viso e dandogli un bacio
[Laitale] «il tuo, può essere... mi fa ridere! caro il mio Min, tu non puoi essere stanco! e posso anche dire che se per caso il ragno si è invece risvegliato e ha deciso di tenere all'oscuro anche me, mettendomi sul ragnatela... mi sta bene!... ti amo per come sei... lo accetto,
ma nessuno ti crede perchè non ha una logica! e tutti sappiamo che Annael non fa un passo se non c'è logica!
nessuno ti crede perchè ti conoscono! il tuo vero nome è legato al tuo destino, un nome che deriva da una premonizione di un elfa dell'ancestrale stirpe dei Noldor! tua madre! tu stesso ci credi e ti sei creato il tuo personaggio! fin da piccolo hai sempre detto che volevi fare il Re! io sarò Re!
nessuno ti credeva ma alla fine chi è salito sul trono? ma io ti voglio credere... 5000 anni di regno meritano un riposo... ma attento! se un giorno scopro che hai preso questa decisione per me! ...io ti uccido!! ed io non sono capace di mentire!»
[Annael] «sogni di bambino... e tu non puoi minacciare tuo marito e il tuo Re!»
[Laitale] «ohhh! io adoro i tuoi sogni! e allora raccontami che stai sognando...»
Annael sorrise, prese poi un aria seria e pensierosa
[Laitale] «non hai sognato nulla! stai inventando! ti adoro quando inizi ad immaginare!»
[Annael] «silenzio... genio all'opera!»
[Laitale] «cala, cala! ho detto di raccontarmi cosa sogni, non di usare il tuo ego!»
"Il Risveglio del Ragno"
Laitale era uscita dalla vasca di rame, avvolgendo un grande asciugamano bianco intorno a se.
Si era pettinata i lunghi capelli neri raggiungendo Annael in camera da letto.
L'elfo se ne stava disteso con le mani dietro la nuca con la schiena appoggiata a mordibi cuscini.
Due grosse lampade a terra poste ai lati del letto illuminavano la stanza, dando quella penombra amata sia da Annael che da Laitale
[Laitale] «non so se infilarmi in un pigiama o raggiungerti subito»
[Annael] «umm.. decisione complicata... ma entrambe portano ad una conclusione... che mi raggiungerai...»
l'elfa sorrise e andò a sdraiarsi al fianco dell'elfo, poggiò la testa sul petto di Annael, cercò la sua mano e con l'altra lo abbracciò
[Laitale] «spero che tu non abbia preso questa decisione per me...»
[Annael] «che intendi dire? spiega...»
[Laitale] «sapendo quanto fai lavorare quella testolina... non vorrei mai che ti sia venuto il pensiero che per dimostrarmi il tuo amore; o per farmi capire che io sia più importante di una corona... hai preso questa decisione immaginando che i tuoi doveri e la tua responsabilità verso il popolo degli elfi scuri andrebbe a prevaricare sull'amore... che non saresti in grado di scindere le due cose, ed io rischierei nel sentirmi non amata completamente...»
[Annael] «no... come ho detto sono stanco...»
[Laitale] «la tua capacità di mentire non funziona con me caro Min Sidel!... tu hai paura che si ripeta quanto è successo con Tovie... ti sei impegnato per gli elfi scordandoti di lei...»
[Annael] «scordi una cosa molto importante... Tovie mi sposò con un inganno... fu un matrimonio combinato da sua madre e dagli antichi sovrani, fu l'unica volta che qualcuno riuscì ad ingannarmi! ingannare ME! il ragno!... ingannato per il semplice motivo che mai mi sarei aspettato che gli artefici dell'inganno furono la mia stessa gente... ho amato Tovie, questo non l'ho mai negato, mi ha dato Hunien e Luthien... ma già quando nacque Luthein il nostro amore era gia spento... nostro... il mio... io credo che Tovie mi abbia amato veramente per soli 3 anni...»
[Laitale] «sarà come dici... ma io; come credo tutto il popolo degli scuri, non credo alle parole del mio sovrano, in quanto egli vede cose che noi elfi non possiamo vedere, e quando questo accade egli tesse... io credo che siamo già finiti tutti sulla tua ragnatela e ancora non ce ne siamo accorti...
tu me lo diresti vero?.... intendo... non è che tutto questo fa parte di un piano?...»
[Annael] «questa è la mia reputazione e la mia dannazione! appena dico qualcosa che turba la quiete, subito si cerca negli angoli più bui la ragnatela di Annael! perchè nessuno mi crede quando dico di essere stanco? può essere... che lo sia... il tempo del ragno tessitore è finito!
Nath Nur è scomparso da secoli!»
l'elfa sorride carezzandogli il viso e dandogli un bacio
[Laitale] «il tuo, può essere... mi fa ridere! caro il mio Min, tu non puoi essere stanco! e posso anche dire che se per caso il ragno si è invece risvegliato e ha deciso di tenere all'oscuro anche me, mettendomi sul ragnatela... mi sta bene!... ti amo per come sei... lo accetto,
ma nessuno ti crede perchè non ha una logica! e tutti sappiamo che Annael non fa un passo se non c'è logica!
nessuno ti crede perchè ti conoscono! il tuo vero nome è legato al tuo destino, un nome che deriva da una premonizione di un elfa dell'ancestrale stirpe dei Noldor! tua madre! tu stesso ci credi e ti sei creato il tuo personaggio! fin da piccolo hai sempre detto che volevi fare il Re! io sarò Re!
nessuno ti credeva ma alla fine chi è salito sul trono? ma io ti voglio credere... 5000 anni di regno meritano un riposo... ma attento! se un giorno scopro che hai preso questa decisione per me! ...io ti uccido!! ed io non sono capace di mentire!»
[Annael] «sogni di bambino... e tu non puoi minacciare tuo marito e il tuo Re!»
[Laitale] «ohhh! io adoro i tuoi sogni! e allora raccontami che stai sognando...»
Annael sorrise, prese poi un aria seria e pensierosa
[Laitale] «non hai sognato nulla! stai inventando! ti adoro quando inizi ad immaginare!»
[Annael] «silenzio... genio all'opera!»
[Laitale] «cala, cala! ho detto di raccontarmi cosa sogni, non di usare il tuo ego!»